Boucheron celebra la Russia imperiale (e sua maestà l’inverno) con una collezione di alta gioielleria che sarebbe piaciuta agli zar ♦︎
Tra la Francia e la Russia, prima e dopo la Rivoluzione d’Ottobre, c’è sempre stato un legame molto stretto. Aristocratici in fuga o rivoluzionari in esilio hanno trovato rifugio nel tollerante Stato transalpino, assieme a musicisti e pittori. In Russia la lingua ufficiale della nobiltà era il francese, idioma utilizzato a corte e nella buona società. Anche il mondo della gioielleria ha mantenuto un canale privilegiato tra Parigi e Mosca. Lo rammenta ora Boucheron, che ha presentato la collezione di alta gioielleria Hiver Impérial. Il lusso qui cammina sulla superficie morbida e silenziosa della neve che d’inverno copre il grande Paese che è un ponte tra Occidente e Oriente.
Boucheron, d’altra parte, è stata la prima gioielleria francese ad aprire una sede a Mosca nel 1897, quando regnava ancora lo zar. Per celebrare, ricordare e riproporre da un punto di vista artistico quelle atmosfere, Boucheron ha rivisitato tre dei suoi temi principali: Natura (la linea Lumière de Nuit descrive l’estetica del paesaggio nordico), Couture (Femmes Boréales idealizza la bellezza delle donne del profondo Nord) e Architettura (L’Anneau d’Or ispirato alle città imperiali della Russia, Mosca e San Pietroburgo). I pezzi sono straordinari, a partire da Baïkal, una collana-corsetto con un acquamarina ovale di 78,33 carati, pietre lina e perle coltivate, pavé di diamanti, oro bianco. Altri gioielli, invece, ricordano i cristalli di neve, oppure le cupole a cipolla del Cremlino. Margherita Andorno
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