Nel 1954 François Crespo, un artigiano francese dei gioielli, ha fondato La Coque de Nacre (parole che significano «la conchiglia di madreperla»), un laboratorio specializzato nella creazione di gioielli con perle, per la vendita ai grossisti. Ma con il tempo la produzione dell’azienda, Bijoux Cn, si è orientata alla produzione di gioielli in argento, oro placcato e bijoux. Oggi l’azienda è gestita dal figlio del fondatore, Philippe Crespo, ha 80 dipendenti nella sua sede principale di Parigi, un fatturato di 30 milioni e ha prodotto qualcosa come 5 milioni di pezzi di gioielleria, di cui l’80% realizzati o finiti in Europa, mentre il catalogo conta 6mila articoli, di cui il 20% sono rinnovati ogni anno.
È però abbastanza curioso il tipo di comunicazione dell’azienda: «Per motivi di concorrenza, tutte le attività manuali sono svolte al di fuori dell’Europa con i partner storici della società: per esempio, con una partnership di oltre 20 anni con una delle più grandi fabbriche thailandesi che impiega quasi 5mila persone specializzate in gioielli. La finitura, come la lucidatura, la doratura 18 kt (10 anni garantiti) o rodiatura sono realizzati nella Comunità europea per motivi di qualità». Be’, viva la sincerità. Ecco un po’ di immagini con quello che sa fare La Coque de Nacre. Giulia Netrese
