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In surf con Tara Hirshberg

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Arte e economia, pittori del dopoguerra e trend di mercato: che cosa c’entra tutto questo con la gioielleria? Può rispondere a questa domanda Tara Hirshberg, che ha studiato alla Ucla (University of California, Los Angeles) e poi a Mancherster, Inghilterra, prima di muovere i primi passi in una galleria d’arte. Anzi, alla più famosa, la Gagosian Gallery, con un’attività come addetta alle vendite. Altro passo in avanti: nel 1998, assieme ad altri soci, la designer ha aperto una galleria d’arte, la Sandroni Rey Gallery, che è stata attiva per 12 anni. E i gioielli? Ci arriviamo.

Anello in oro 14 carati, smalto, topazio
Anello in oro 14 carati, smalto, topazio

Tara Hirshberg ha avuto due figli e nel tempo libero ha iniziato a realizzare alcuni pezzi per se stessa. Da una cosa ne nasce un’altra. Un viaggio in India è stato l’evento che ha fatto scattare il desiderio di cimentarsi con una nuova avventura: Tara Hirshberg Jewelry. Utilizza oro e diamanti riciclati, smalti, atmosfere e spiagge della California, un mood yoga e il risultato sono collezioni come Costellations (oro 14 carati, i simboli zodiacali) o Surf (oro, smalti, zaffiri). Le geometrie dei colori, in effetti, ricordano quelle di certi quadri astratti, probabilmente un’eredità della prima attività della designer.

Anello in oro 14 carati e smalto, collezione Surf
Anello in oro 14 carati e smalto, collezione Surf
Orecchini in oro, smalto, zaffiri rosa
Orecchini in oro, smalto, zaffiri rosa
Anello in oro, smalto, tormalina
Anello in oro, smalto, tormalina
Anello in oro 14 carati e zaffiri rosa, diamanti
Anello in oro 14 carati e zaffiri rosa, diamanti
Orecchino Capricorno in oro 14 carati e diamanti
Orecchino Capricorno in oro 14 carati e diamanti

Orecchino Vergine in oro 14 carati e diamanti
Orecchino Vergine in oro 14 carati e diamanti







Professione di fede per Unoaerre

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Come si fa a disegnar qualcosa che è perfetto? È semplice: si traccia un cerchio. La forma geometrica senza inizio e senza fine è anche quella che, non a caso, circonda le dita di chi si sposa. L’anello nuziale è il simbolo dell’unione tra i due partner. È un anello che si indossa su dita diverse, secondo la cultura e le usanze di un Paese, ma che è comune nella maggior parte dei Paesi del mondo. Unoaerre, marchio di Arezzo, ha deciso di reinterpretare la fede nuziale in tre diverse modalità.

Due fedi della linea Comoda
Due fedi della linea Comoda

La prima proposta riguarda Fedi Classiche, in oro 18 carati, hanno caratteristiche di resistenza all’usura superiori alla media di altri gioielli in oro. Questi anelli sono disponibili in oro giallo, bianco e rosa, con o senza diamanti. Un’altra modalità è classificata, invece, come Fedi Comode. In questo caso l’anello punta sull’indossabilità, grazie alle rotondità all’esterno e all’interno del cerchio. Questo tipo di anello, secondo Unoerre, offre una scorrevolezza maggiore rispetto alle fedi classiche offrendo maggiore comfort. In tutti i modelli, lo spessore e la larghezza degli anelli rimangono costanti indipendentemente dalla misura, sia per uomo sia per donna. Le terza proposta riguarda la linea Cerchi di Luce, che aggiungono diamanti al cerchio in oro.

Anelli Cerchi di Luce
Anelli Cerchi di Luce
Fede nuziale classica
Fede nuziale classica

Fede nuziale classica francesina
Fede nuziale classica francesina







Autunno a colori con Stephen Silver

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Nella Silicon Valley, oltre ai colossi del mondo digitale e a centinaia di start-up, c’è posto anche per la tradizionale gioielleria, che piace anche ai manager del metaverso. A proporre gioielli preziosi e ammirati è Stephen Silver, gemmologo, geologo, e anche filantropo. In 40 anni, Silver ha accresciuto la sua fama legata al taglio di diamanti e pietre preziose colorate, oltre che e nel design di gioielli. Oggi Stephen Silver è affiancato dal figlio Jared. Ufficio e boutique hanno sede a Menlo Park, proprio dove ha sede Facebook, ops, Meta.

Orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati
Orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati

Tra le novità del gioielliere americano ci sono, per esempio, gli orecchini di diamanti lunghi circa 12 centimetri (4 pollici): sulla superficie sono incastonati diamanti per 12,84 carati.  Una collana di diamanti e pelle intrecciata, invece, è realizzata con 41,42 carati totali di diamanti taglio brillante rotondo: può anche essere trasformata in un paio di bracciali impilabili o abbinabili, uno completamente tempestato di diamanti e l’altro un polsino in pelle impreziosito da diamanti.

Choker in pelle con diamanti convertibile in due bracciali
Choker in pelle con diamanti convertibile in due bracciali

Un design contemporaneo ed elementi più spigolosi contraddistinguono la collana in pelle dorata intrecciata a mano, dove al centro spicca un’ametista taglio smeraldo da 80,85 carati, circondata da una corona di diamanti. Un anello, invece, presenta una pietra centrale di tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati totali di tormaline blu taglio trillion. La tonalità rosa lampone abbinata a pietre laterali blu-verdi e incastonata in prezioso oro rosa 18 carati crea una tavolozza autunnale perfettamente ricca.

Collana in pelle dorata intrecciata a mano con al centro un'ametista taglio smeraldo da 80,85 carati
Collana in pelle dorata intrecciata a mano con al centro un’ametista taglio smeraldo da 80,85 carati

Anello con tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati di tormaline blu taglio trillion
Anello con tormalina rosa taglio cuscino da 6,43 carati, affiancata da 1,17 carati di tormaline blu taglio trillion

Orecchini chandelier con diamanti taglio marquise per un totale di 17,93 carati (colore FG, purezza VS2-SI1) su platino
Orecchini chandelier con diamanti taglio marquise per un totale di 17,93 carati (colore FG, purezza VS2-SI1) su platino

Bracciale a maglia in oro bianco 18 carati con elemento centrale in oro rosa 18 carati, con 3,00 carati totali di diamanti rotondi a taglio brillante (colore HI e SI1-SI2)
Bracciale a maglia in oro bianco 18 carati con elemento centrale in oro rosa 18 carati, con 3,00 carati totali di diamanti rotondi a taglio brillante (colore HI e SI1-SI2)







Un anello per due dita

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Come indossare gli anelli che coprono due dita: sono alla moda, sono belli, sono vistosi. Ma la controindicazione è… ♦︎

Un anello per due dita. Sembra un po’ come quelle offerte commerciali nei supermercati: paghi uno e prendi due. Ma non è così. Gli anelli che vestono due dita (e in alcuni casi tre) sono molto alla moda e non sempre sono economici, anche se non mancano i modelli alla portata di qualsiasi tasca (o borsetta). In effetti sono molte le Maison di gioielleria che hanno deciso di aggiungere i two fingers ring al proprio listino: in questa pagina ne trovate una rassegna.

Anello con acquamarina indossato
Anello con acquamarina di 72 carati, indossato

Ma come si indossano gli anelli a due dita? Dipende. Se sono molto semplici possono essere tranquillamente infilati sulle dita anche durante il giorno. Forse solleveranno un po’ di curiosità nelle vostre colleghe sul luogo di lavoro, ma non sembreranno esagerati. Se, invece, optate per anelli molto elaborati, magari con pietre colorate, oppure se il gioiello è particolarmente prezioso, è meglio indossarlo nelle serate importanti. Una festa, un cocktail, un happy hour, un teatro, una discoteca: sono tutte occasioni in cui sfoggiare un anello multiplo. Al contrario, non è una buona idea sfoggiare anelli troppo vistosi in ufficio: potrebbero suscitare l’invidia delle vostre colleghe, oppure suggerire l’idea che il vostro stipendio è troppo alto. Questo scrupolo non vale, però, se lavorate in un ambiente molto creativo: pubblicità, moda e, magari, gioielleria.

Anello in diamanti per due dita di Messika
Anello in diamanti per due dita di Messika

Gli anelli che coprono due dita, quando sono molto grandi e ricchi, sono anche molto delicati: la possibilità di impigliare l’anello nella stoffa, oppure di urtarlo contro una superficie che può graffiarlo o deformarlo sono maggiori. Chi sceglie di indossare un anello che copre due dita, insomma, deve raddoppiare anche l’attenzione.

Come pulire un anello doppio? Allo stesso modo degli altri: acqua appena tiepida, una goccia di sapone liquido, spazzolino da denti morbido.

Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati
Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati

 

Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino
Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino







Il mondo è piccolo per Alexander Laut

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La vocazione per i colori e uno strano mix tra lo spirito libero delle Hawaii e l’anima della Russia nei gioielli di Alexander Laut ♦︎

Da Mosca (Russia) alle Hawaii (Usa) è un lungo salto. Non è solo una distanza geografica, ma anche culturale. Ed è il passo compiuto da Alexander Laut, designer nato nella capitale della Russia, a quel tempo Unione Sovietica, nel 1967, ma che all’inizio degli anni Novanta ha scelto di spostarsi nell’arcipelago in mezzo all’Oceano Pacifico. Per studiare gioielleria? No, prima di diventare designer di preziosi Laut ha lavorato come giornalista, fotografo e proprietario di una galleria. Gemme e gioielli, però, li aveva sempre trovati interessanti. E ora i gioielli sono la sua vocazione a tempo pieno.

Anello in platino con tsavoriti e granato mandarino
Anello in platino con tsavoriti e granato mandarino

La svolta nella vita del gioielliere russo è stata l’incontro con Ronald Winston, figlio ed erede del grande Harry Winston, che lo ha incoraggiato a diventare designer e a fondare il brand che porta il suo nome, nel 2003. La Maison Alexander Laut è riservata ai veri appassionati di gioielli, sparsi in tutto il mondo, dal Brasile al Giappone, dagli Stati Uniti ai Paesi Arabi.

Della sua anima russa è rimasta la passione per le pietre dai colori vivaci, come tormaline, zaffiri, rubini, alessandriti. La sua esperienza nel Pacifico gli ha invece aggiunto la conoscenza delle perle. Ma sono i cocktail ring, colorati, grandi e fantasiosi i gioielli in cui si esprime meglio, assieme ai grandi orecchini pendenti.

Anello con spinello a forma di cuore e zaffiri
Anello con spinello a forma di cuore e zaffiri
Orecchini con tsavorite e zaffiri
Orecchini con tsavorite e zaffiri
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco, diamanti, acquamarina e tsavorite
Orecchini in oro bianco, diamanti, acquamarina e tsavorite
Bracciale in oro bianco, rubini, zaffiri e tsavorite
Bracciale in oro bianco, rubini, zaffiri e tsavorite

Orecchini in oro con diamanti e rubini ovali
Orecchini in oro con diamanti e rubini ovali







L’elegante Sari di Alice Cicolini




Il sari è il tipico indumento femminile indossato in India, ma anche Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Nepal: consiste in una stoffa che varia da 4,1 a 8,2 metri di lunghezza, che viene avvolta intorno alla vita e sopra la spalla, scoprendo in parte l’ ombelico. Ma ci sono molti tipi di sari: uno di questi si chiama lehariya e ha ispirato la designer britannica Alice Cicolini, che si è laureata alla Central St. Martins ed è stata anche direttrice di Arte e cultura per il British Council in India. Colori e forme dell’India sono, infatti, da sempre una fonte di ispirazione per la designer, che a dispetto del nome italiano, ma è pienamente inglese.

Anello Sari Odisha in oro 14 carati, smalto, granato mandarino
Anello Sari Odisha in oro 14 carati, smalto, granato mandarino

La collezione si chiama, appunto, Sari e utilizza oro 14 carati, assieme a smalto e pietre semi preziose, come granato, opale, corniola, ma anche zaffiri. I colori utilizzati per la collezione riprendono quelli indossati dalle donne indiane: il rosso vivo, per esempio, nella tradizione di un sari da matrimonio indù simboleggia l’amore e la connessione di coppia. Ma lo smalto serve anche ad aggiungere motivi geometrici come il  tradizionale paisley. Piccole silhouette di uccelli costituiscono invece la forma di orecchini a bottone.

Anello Bandhani in oro 14 carati, granato mandarino, smalto
Anello Bandhani in oro 14 carati, granato mandarino, smalto
Anello Benares in oro 14 carati, granato spessartite, smalto
Anello Benares in oro 14 carati, granato spessartite, smalto
Anello in oro giallo granulato con tormalina rosa e smalto
Anello in oro giallo granulato con tormalina rosa e smalto
Orecchini a bottone a forma di uccello con zaffiro rosa
Orecchini a bottone a forma di uccello con zaffiro rosa
Orecchini Zardozi a bottone con granato e smalto
Orecchini Zardozi a bottone con granato e smalto

Orecchino Mankani con zaffiri rosa e orange
Orecchino Mankani con zaffiri rosa e orange







Il ritorno dell’anello chevalier




L’anello chevalier è tornato di moda. Scoprite il significato e quali sono le caratteristiche dell’anello che si indossa al mignolo ♦

Chevalier in francese, signet o pinky ring in inglese, sigillo in italiano: era l’anello utilizzato nell’antichità per pressare la cera lacca e siglare le lettere. Insomma, una specie di timbro o firma certificata dell’aristocrazia. L’anello aveva inciso lo stemma di famiglia espressione di ricchezze, terre, castelli e potere. D’altra parte, allora non esisteva la Pec. Chi riceveva una lettera chiusa con la cera lacca, verificava l’impronta dell’anello sul sigillo, per avere la sicurezza dell’autenticità. Oggi, però, l’anello chevalier è indossato anche da chi nobile non è. Anzi, probabilmente spesso chi lo indossa non conosce la storia di questo tipo di anello. In ogni caso va di moda: l’anello al mignolo è scelto indifferentemente da rapper o da ragazze fashion addicted. Oltre che da chi è di famiglia nobile.

Anello chevalier indossato
Anello chevalier indossato

Cose da sapere sull’anello al mignolo

  • In passato l’anello aveva una superficie in rilievo, per imprimere meglio la cera lacca.
  • Successivamente, l’anello chevalier ha adottato semplicemente una superficie piatta, con inciso lo stemma della casata.
  • Nel Medioevo l’anello chevalier era realizzato in semplice argento brunito soprattutto nei Paesi del Nord: aveva una funzione pratica, più che di ornamento.
  • Con il tempo, l’anello è diventato un segno di distinzione. Realizzato in oro, ha spesso con una pietra dura incastonata, dal lapislazzulo al più costoso zaffiro. Chi era molto potente e tanto ricco sceglieva una pietra preziosa.
  • Persa la sua funzione di sigillare le missive, l’anello è rimasto in uso come un segno di appartenenza nobiliare. Di solito è indossato sul mignolo e riporta lo stemma della casata, anche se non più in rilievo, ma con la semplice incisione. È un simbolo di prestigio, ed è poi adottato anche da chi non è nobile, ovviamente senza la corona araldica.
  • Ora è tornato di moda, e per fortuna anche con ironia: al posto del disegno di uno stemma si può trovare un cuore con la scritta «Love» incisa. Chi non vuole rinunciare alla corona può scegliere la sua versione fumettosa grande e bianca o in zirconi neri, il giglio borbonico piacerà ai nostalgici, l’immagine della Madonna miracolosa ai devoti, la principessa alle sognatrici. Insomma, che sia in argento, oro o metallo , che sia piccolo e discreto, grande e di fantasia, ce n’è per tutti i gusti.
Anello al mignolo indossato
Anello al mignolo indossato
Anello chevalier in oro rosa satinato e diamanti
Jade Trau, anello chevalier in oro rosa satinato e diamanti
Anello chevalier in oro rosa e diamanti
Anello chevalier in oro rosa e diamanti by Spallanzani
Anelli chevalier in oro con smeraldi o diamanti
Anelli chevalier in oro con smeraldi o diamanti di Jemma Wynne
Anello chevalier della collezione History
Anello chevalier della collezione History by Alasia

Anello chevalère in oro bianco, diamanti, cristallo di rocca e smeraldo Muzo
Anello chevalière in oro bianco, diamanti, cristallo di rocca e smeraldo Muzo, alta gioielleria Boucheron







I gioielli di Mindi Mond




Mindi Mond si descrive come una moglie e una madre devota e un membro del consiglio dedicato della Fondazione Thanc (Thyroid, Head and Neck Cancer). È più conosciuta, però, come fondatrice e designer della Maison che porta il suo nome. Vive e lavora a New York, ma i suoi gioielli sembrano più ispirati all’antica (ma moderna) Art Déco. In effetti, Mondi racconta che sua madre era una collezionista di gioielli d’epoca, compresi quelli dell’era vittoriana ed edoardiana.

Bracciale Pearl Spoke in oro giallo, diamanti, perle Akoya
Bracciale Pearl Spoke in oro giallo, diamanti, perle Akoya

Una passione che si riverbera sulle collezioni che propone la designer: per esempio, i gioielli possono essere realizzati con elementi di antichi anelli, collane, orecchini, bracciali oppure orologi smontati e riadattati secondo il gusto di Mindi. Ma non solo, naturalmente. Sono gioielli di classe, in oro a 18 o 14 carati, ma anche argento, diamanti, e qualche volta pietre di colore, come la rubellite. I diamanti sono la pietra più utilizzata dalla designer, in particolare con tagli differenti montati sullo stesso gioiello.

Anello in oro bianco, diamanti, rubellite
Anello in oro bianco, diamanti, rubellite
Anello Clarity Cube  Link in oro giallo e  diamanti
Anello Clarity Cube Link in oro giallo e diamanti
Anello Clarity Floating diamond in oro giallo e diamanti
Anello Clarity Floating diamond in oro giallo e diamanti
Orecchini Clarity con diamanti e zaffiri rosa
Orecchini Clarity con diamanti e zaffiri rosa
Orecchini Fire and Ice in oro bianco e giallo, diamanti
Orecchini Fire and Ice in oro bianco e giallo, diamanti

Orecchini chandelier in oro bianco e diamanti
Orecchini chandelier in oro bianco e diamanti







Non perdete d’occhio Netali Nissim

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Un’occhiata speciale ai gioielli della designer Netali Nissim ♦︎

L’Occhio della Provvidenza, il malocchio, l’occhio divino… Ma quante volte le pupille sono diventate simbolo di qualcosa? Nulla di strano, quindi, che l’occhio sia anche una delle icone più utilizzate in gioielleria. Per chi è superstizioso gli occhi su anelli, collane o bracciali sono considerati dei talismani in grado di tenere lontano la sfortuna, per chi è scettico, un ornamento divertente e capace di attirare l’attenzione. Lo ha capito anche Netali Nissim, che dal padre, commerciante di pietre preziose, ha ereditato un occhio speciale (è il caso di dirlo) per i gioielli con diamanti. E al centro delle sue collezioni ha messo, appunto, la forma dell’occhio. La designer, che è cresciuta a Milano, lavora a New York, ma realizza i suoi gioielli in Italia.

Anello in oro rosa, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro rosa, diamanti e zaffiri blu

Una semplice occhiata (ovvio) al suo lavoro è sufficiente per interpretare lo stile vivace, molto trendy e che strizza l’occhio (ovvio anche questo) al mondo della moda. Oro e diamanti sono gli elementi principali del menu di Netali Nissim, che utilizza però anche pietre preziose o semi preziose come turchesi o quarzi. Oltre all’icona dell’occhio, ripetuta in molte varianti, la designer utilizza anche il cuore, oppure maxi catene. Non perdetele d’occhio.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Orecchini a cerchio in oro, rubini e zaffiri
Orecchini a cerchio in oro, rubini e zaffiri
Orecchini a cerchio in oro e rubini
Orecchini a cerchio in oro e rubini
Collana in oro giallo, diamanti, turchese
Collana in oro giallo, diamanti, turchese
Bracciale in oro rosa e rubini
Bracciale in oro rosa e rubini
Bracciale con cinque occhi in oro rosa e diamanti
Bracciale con cinque occhi in oro rosa e diamanti







I nodi sensuali di Fawaz Gruosi

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Il nodo unisce, lega e, se è un gioiello, è un simbolo di amore. A patto che sia un nodo speciale e, soprattutto, che sia un vanto da indossare. ​Fawaz Gruosi, il grande gioielliere italo-libanese, che ha fondato la sua maison a Londra con lavorazione a Ginevra, propone il tema del nodo nella sua personale interpretazione. La collezione Enlanced gioca con oro, diamanti e ceramica intrecciati. I gioielli sono realizzati in oro bianco o rosa con lo stile avvolgente tipico di Fawaz Gruosi. Le forme ovali si combinano in diversi modo, dagli orecchini agli anelli fino ai pendenti, ma il design si basa sempre su due elementi. Nell’anello, per esempio, un ovale avvolge il dito e si curvaintorno alla pelle. Il secondo, pur intrecciato all’interno della struttura, è completamente slegato.

Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti

Un gioco che è anche una dimostrazione di abilità orafa, oltre che un raffinato esempio di design. Anche nell’orecchino a cerchio il design ha la firma del gioielliere, con due ovali che si incastrano: il primo sulla parte anteriore dell’orecchio, il secondo inizia davanti prima di avvolgersi dietro. La ceramica è presentata in tre varianti: color avorio, nero e turchese. Ma ci sono anche gioielli in versione semi o full pavé di diamanti. I diamanti, in particolare, sono di dimensioni generose per un pavé, ma sono posizionati strettamente insieme per lasciare meno metallo possibile tra di loro.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Anello della collezione Enlanced in oro rosa e diamanti
Anello della collezione Enlanced in oro rosa e diamanti
Anello della collezione Enlanced in oro bianco e diamanti
Anello della collezione Enlanced in oro bianco e diamanti
Collana in oro rosa e diamanti
Collana in oro rosa e diamanti
Anelli della collezione Enlanced in oro rosa e ceramica
Anelli della collezione Enlanced in oro rosa e ceramica
orecchini ceramica
Orecchini in oro rosa e ceramica
Orecchini della collezione Enlanced in oro bianco e diamanti
Orecchini della collezione Enlanced in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti






In viaggio nella geometria con Elé Karela

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Nata ad Atene, cresciuta (professionalmente) a Londra: Eléftheria Karela, che ha fondato il brand Elé Karela, è una designer di gioielli greca che ama innovare. Forse anche stupire. Ci riesce. Si è laureata alla Central Saint Martins e produce gioielli dal 2008. Ma solo con piccole collezioni e, preferibilmente, lavora con ordini su misura. I suoi gioielli sono pezzi unici ispirati (anche) ad antichi miti e simboli, che trasforma in storie raccontate attraverso oro, diamanti, ma anche pietre meno preziose, come il quarzo o la iolite. Sono sempre, però, pietre con particolari qualità.

Anello in oro 18 carati, diamanti, ametista
Anello in oro 18 carati, diamanti, ametista

Un altro aspetto caratteristico dei gioielli di Ele Karela è la ricerca di elaborate geometrie, che possiedono davvero la qualità di essere uniche. Collane e anelli, in particolare, sono costruiti spesso con proporzioni determinate dai riflessi delle pietre, con volumi trovano un equilibrio anche al di fuori dalla forma consueta. D’altra parte, l’architettura greca è storicamente alla base di quella con cui sono costruite le città occidentali. Un certo profumo di new age, infine, aggiunge carattere ai gioielli, come una spezia dal gusto sorprendente.

Anello in oro bianco, giallo e rosa 18 carati, diamanti bianchi e blu, zaffiri, ametiste
Anello in oro bianco, giallo e rosa 18 carati, diamanti bianchi e blu, zaffiri, ametiste
Orecchini Sunrise in oro 18 carati, diamanti, rubini, zaffiri, ametista
Orecchini Sunrise in oro 18 carati, diamanti, rubini, zaffiri, ametista
Anello Tandem in oro 18 carati bianco e giallo, diamanti bianchi e blu, zaffiri, ametista
Anello Tandem in oro 18 carati bianco e giallo, diamanti bianchi e blu, zaffiri, ametista
Anello Opal Princess in oro 18 carati, in oro bianco, giallo e bianco, opale, ametista, diamanti, zaffiri
Anello Opal Princess in oro 18 carati, in oro bianco, giallo e bianco, opale, ametista, diamanti, zaffiri
Orecchini Venus in oro giallo, bianco e rosa, diamanti bianchi, zaffiri blu
Orecchini Venus in oro giallo, bianco e rosa, diamanti bianchi, zaffiri blu

Bracciale in oro biano e giallo, malachite, rubini, diamanti bianchi e blu
Bracciale in oro biano e giallo, malachite, rubini, diamanti bianchi e blu







Melis Goral, art déco sul Corno d’Oro

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La tradizione di famiglia, gioiellieri da tre generazioni, e il design imparato a Milano: Melis Goral, nata a Istanbul, crea gioielli di alta gamma. Dopo il diploma all’Istituto Europeo di Design di Milano ha vissuto in Italia, ma anche a New York. Ha viaggiato. E nel 2008 Melis ha lanciato il suo marchio e ha presentato la sua prima collezione, Color Therapy. La sua boutique si affaccia sulle affascinanti acque che confinano con il Corno d’Oro. Gli intricati disegni di Melis Goral utilizzano smeraldi, zaffiri e rubini tagliati su misura delicatamente intrecciati con l’oro e diamanti.

Orecchini in oro 14 carati, diamanti, citrini, ametiste
Orecchini in oro 14 carati, diamanti, citrini, ametiste

Nei suoi gioielli sono visibili le tracce del movimento Art Déco, in particolare nel rigore geometrico, che però è unito alla fantasia. Ma, allo stesso tempo, nella realizzazione dei gioielli traspare la tradizione orafa che nei secoli è fiorita a Istanbul. I gioielli di Melis Goral, infatti, sono realizzati dagli artigiani che lavorano al Gran Bazar, dove l’artigianato orafo si tramanda da una generazione all’altra. Ma, nonostante la manifattura sia realizzata nel cuore della città ottomana, le collezioni non hanno elementi di tipo folk o legati alla antica cultura turca.

Anello in oro 14 carati con diamante e citrino
Anello in oro 14 carati con diamante e citrino, collezione Focus
Orecchini in oro 14 carati, diamanti e tormaline
Orecchini in oro 14 carati, diamanti e tormaline
Collana in oro 14 carati, diamanti e ametista
Collana in oro 14 carati, diamanti e ametista
Anello in oro 14 carati con diamante e topazio
Anello in oro 14 carati con diamante e topazio
Bracciale in oro 14 carati, diamanti e peridoto
Bracciale in oro 14 carati, diamanti e peridoto

Orecchini in oro 14 carati, diamanti e ametiste
Orecchini in oro 14 carati, diamanti e ametiste







Clip di alta gioielleria con Gismondi 1754

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Quante cose si possono fare con una graffetta? In un ufficio parecchie. Ma anche in gioielleria la forma della clip può dare vita a parecchi sogni. Come nel caso della collezione Clip lanciata giusto un anno fa da Gismondi 1754 e che ora arriva al lancio al Couture di Las Vegas in una versione di alta gioielleria. La forma è sempre la stessa: una doppia linea in oro rosa o bianco che si ripiega su se stessa e che combacia all’estremità. Insomma, una graffetta morbida ma, soprattutto, preziosa. Anche nel concetto ideale alla base della collezione: qualcosa che unisce senza perdere la singola individualità come è (o dovrebbe essere) nei rapporti coppia.

Bracciale in oro rosa, diamanti, smeraldi, zaffiri rosa
Bracciale in oro rosa, diamanti, smeraldi, zaffiri rosa

La nuova versione, Clip High Jewelry, mantiene lo stile della Maison genovese di antiche radici (come indica il nome), con l’aggiunta di pietre preziose come diamanti bianchi o fancy, smeraldi e zaffiri rosa, proposti in diverse combinazioni. Anelli, bracciali e orecchini si aggiungono così ai fiori all’occhiello della linea, collana e orecchini di alta gioielleria presentati mesi fa e con prezzo top di gamma (rispettivamente 126.000 e 60.000 euro). D’altra parte, alla recente DJWE 2022 di Doha la società genovese ha concluso vendite dirette per 615.000 euro, tra cui un anello in oro e diamanti per 240.000 euro, un set composto da girocollo, orecchini e anello da 200.000 euro e un girocollo della collezione Abbraccio per 134.000 euro.

Orecchini Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Orecchini Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa e smeraldi
Anello Clip in oro rosa, diamanti fancy
Anello Clip in oro rosa, diamanti fancy
Orecchini Clip in oro bianco e diamanti
Orecchini Clip in oro bianco e diamanti

Bracciale Clip in oro bianco e diamanti
Bracciale Clip in oro bianco e diamanti







Ena Iro tra gemme e miti

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Vissuta e partita dall’Africa, il continente in cui sono state rinvenute le più antiche tracce dell’umanità, Ena Iro si è acclimatata a Ginevra, dove ha sintetizzato l’arte esotica, non solo africana, con il gusto occidentale e, soprattutto, con un’estetica raffinata. L’ispirazione etnica ha condotto la giovane designer verso le vette di una gioielleria mai banale, mai scontata, mai noiosa. Ma questo non significa bizzarra. Le prime collezione di Ena Iro hanno rappresentato un unicum , come gli anelli e i bracciali della collezione Torii, realizzati con intricati preziosi intrecci ispirati alla cultura africana Punu innestata con l’estetica giapponese.

Ena iro con orecchini in titanio della collezione Leizu: conosciuta anche come Xi Lingshi, è stata una leggendaria imperatrice cinese. Copyright: gioiellis.com
Ena Iro indossa orecchini in titanio della collezione Leizu: conosciuta anche come Xi Lingshi, è stata una leggendaria imperatrice cinese. Copyright: gioiellis.com

Anni dopo la designer si avvantaggia delle sue esperienze passate e propone nuovi gioielli, che mettono al centro grandi pietre, che accompagnano altrettanti grandi idee, con uno stile che è definito dalla creatrice come etereo ma organico, semplice ma sofisticato, nobile ed elegante. Traguardi che nella pratica si traducono i nuovi gioielli che utilizzano titanio, con gemme come uno zaffiro blu taglio a pera di di oltre 25 carati, oppure con una tormalina paraiba da 56 carati. Insomma, l’arte cammina con le gambe della fantasia, ma guarda con gli occhi delle gemme di lusso.

Anello con tormalina paraiba di 56 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con tormalina paraiba di 56 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Gioielli delle collezioni di Ena Iro esposti a GemGèneve
Gioielli delle collezioni di Ena Iro esposti a GemGèneve
Ena Iro indossa una collana con diamante marquise
Ena Iro indossa una collana con diamante marquise

ena iro bracciali in legno e diamanti copyright gioiellis

Anello con zaffiro rosa di 15 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con zaffiro rosa di 15 carati e diamanti. Copyright: gioiellis.com

Anello con zaffiro di 25 carati su titanio. Copyright: gioiellis.com
Anello con zaffiro blu di 25 carati su titanio. Copyright: gioiellis.com







Diamrusa, vento d’Oriente

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Diamrusa, brand tailandese specializzato in pietre preziose e gioielli di alta gamma ♦︎

Sì, l’India è il Paese con il maggiore consumo di oro e la gioielleria vanta una antica, e ancora viva tradizione. Ma è indubbio che la vicina Thailandia occupa un posto di rilievo per le sue factory in cui sono lavorate pietre preziose e gioielli, spesso di altissima qualità. Sono molte le Maison europee che affidano la realizzazione di alta gioielleria, tutta o in parte, ai laboratori dove operano esperti e abili artigiani tailandesi. Così, in fondo, non stupisce che una delle aziende che produce in parte conto terzi sia stata fondata da un commerciante di diamanti indiano, Salil Shah.

Collana con gemme multicolori
Collana con gemme multicolori

Oltre ad acquistare e vendere pietre, nel 1986 Salil Shah ha fondato Diamrusa. Non è strano, però, che abbia scelto il Paese del Sudest asiatico, visto che in Tailandia il trader vive da da oltre 30 anni e dove, tra l’altro, dedica molto del suo tempo libero a un’organizzazione di beneficenza impegnata in varie attività di sensibilizzazione sociale. Diamrusa è un produttore di gioielli di alta gamma. Oltre a diamanti impiega con disinvoltura rubini, smeraldi, zaffiri in disegni in parte tradizionali, in parte orientaleggianti per i mercati asiatici. Nella fiera della città svizzera, per esempio, ha esibito tre anelli di grande impatto realizzati con le tradizionali pietre preziose circondate da diamanti taglio a pera.  

Orecchini con diamanti e gemme multicolori
Orecchini con diamanti e gemme multicolori
Orecchini con diamanti e tormaline
Orecchini con diamanti e tormaline
Collana e orecchini con rubini e diamanti
Collana e orecchini con rubini e diamanti
Collier con diamanti e smeraldi taglio a goccia
Collier con diamanti e smeraldi taglio a goccia

Diamrusa, collana con diamanti e zaffiro
Diamrusa, collana con diamanti e zaffiro







I sigilli di Castro Smith

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Giovani designer si fanno avanti. Uno di questi, a Londra, è Castro Smith. La sua frontiera di avanguardia, però, è la riscoperta di un’antica abilità: quella dell’incisione. Per secoli questa tecnica è stata utilizzata da orafi che usavano il bulino in maniera virtuosa. E oggi Castro Smith usa la lavorazione del metallo in maniera creativa, con la riscoperta del passato, ma con un utilizzo nuovo. I suoi gioielli sembrano usciti da una favola medioevale, sfilati dal dito dei cavalieri di Re Artù. Ma in realtà non è quello il modello del designer, che usa l’anello chevalier per creare elaborati sigilli. Ma l’idea di incidere anche i lati dell’anello è scaturita semplicemente da un errore commesso all’inizio della carriera, utilizzando un programma di modellazione 3D. Un errore che, però, si è rivelato un’ottima idea di successo.

Anello in oro 9 carati con incisione in ceramica blu
Anello in oro 9 carati con incisione in ceramica blu

Curiosamente Smith, che è nato vicino a Newcastle, Nordest dell’Inghilterra, aveva come obiettivo occuparsi di videogiochi. Nell’attesa ha fatto un apprendistato di cinque anni in un’azienda di incisione, che ha fatto scaturire la sua passione. È seguito un tirocinio in Giappone sotto la guida del maestro argentiere Hiroshi Suzuki. I suoi anelli con elaborate figure incise in argento oppure oro e ceramica, sono diventati oggetti di culto per molti appassionati.

Different Minds ring a hand engraved 9ct rose gold signet ring with blue and yellow gold plated octopus and seaweed and iolite eyes
Different Minds, anello in oro rosa 9 carati con polipo inciso

Lato inciso dell'anello
Lato inciso dell’anello

Anello in argento inciso a mano con placcatura ceramica azzurra
Anello in argento inciso a mano con placcatura ceramica azzurra

Anello in argento inciso a mano con placcatura ceramica
Anello in argento inciso a mano con placcatura ceramica
Anello inciso a mano con ceramica viola
Anello inciso a mano con ceramica viola

Disegno preparatorio di anello chevalier
Disegno preparatorio di anello chevalier







I gioielli rock di Ben Day

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Si definisce dislessico, cresciuto con i fumetti e il punk degli anni Settanta, orafo, creatore e cacciatore di gemme: ecco a voi Ben Day ♦

Forse quelli di Ben Day si potrebbero definire gioielli rock. A Londra nel suo negozio situato tra le case storiche ugonotti di Spitalfields, il designer ormai da 30 anni ha scelto una strada tutta sua: grandi pietre preziose colorate, come rubini, tanzanite, chiroprasio, assieme a set in oro ben visibili, forme spigolose oppure arrotondate, potenti. Sembra di ascoltare con gli occhi una band che ci dà dentro. Ma di lusso. Per esempio, la sua collezione presenta opali rarissimi, che si abbinano alle altre pietre formando un caleidoscopio cangiante di colori sospesi.

Anello in oro 18 carati con spinello silver e rosa e zircone blu
Anello in oro 18 carati con spinello silver e rosa e zircone blu

Diamanti rosa, anelli di ossidiana vulcanica con fili d’argento radianti, rubini rosso caldo, tormaline che vanno dal blu scuro al verde neon. Impossibile passare inosservati quando si indossa un gioiello di Ben Day. Il quale, a differenza di tanti suoi colleghi londinesi, dopo il classico college ha seguito la sua strada di designer da autodidatta (ha seguito solo un anno di corso in gioielli), aiutato dalla moglie, che ha la sua stessa passione. Ed è anche piuttosto schivo: non troverete troppe notizie su di lui. Ma basta guardare queste immagini per capire qualcosa del suo lavoro.

Anello in oro 18 carati con fordite e diamanti multicolori (trattati)
Anello in oro 18 carati con fordite e diamanti multicolori (trattati)
Pendente in oro con kunzite rutilata e diamanti
Pendente in oro con kunzite rutilata e diamanti
Anello in oro con opale e diamanti brown
Anello in oro con opale e diamanti brown
Orecchini in oro con opale, zaffiri, granati demantoidi
Orecchini in oro con opale, zaffiri, granati demantoidi
Orecchini in oro con zaffiri blu e rosa, spinello neon, tsavorite, acquamarina
Orecchini in oro con zaffiri blu e rosa, spinello neon, tsavorite, acquamarina

Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti







Gli anelli per unghie di Colette

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Siete alla ricerca di un anello? Siete superate. La nuova frontiera è il gioiello per unghie. L’idea arriva da Colette Steckel, designer con base a Los Angeles che ha lanciato una capsule collection per uno dei trend che al momento piacciono di più: la nail art. Ma, invece di limitarsi a dipingere le unghie con colori e motivi inediti, Colette ha deciso di fare un passo avanti, con gioielli in oro 18 carati e pietre preziose, come diamanti, zaffiri e rubini.

Anello per unghia in oro 18 carati e diamanti
Anello per unghia in oro 18 carati e diamanti

Questi otto speciali anelli si indossano sulla metà superiore del dito, quella che copre l’unghia. Ma, in realtà, non sono un’invenzione di questi giorni. Sia nell’antico Egitto sia durante alcune dinastie del passato in Cina erano in uso coperture preziose per le unghie, in metallo o madreperla. A ispirare Colette, però, è stata sua figlia, Victoria, come ha raccontato, perché tra i giovani la nail art è molto popolare. Gli anelli per l’estremità delle dita sono realizzati con motivi che caratterizzano la Maison americana, come stelle, serpenti e fiori.

Anello in oro giallo 18 carati e madreperla
Anello in oro giallo 18 carati e madreperla
Anello in oro giallo 18 carati, rubini e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati, rubini e diamanti
Anello con fiore in oro 18 carati, rubini e diamanti
Anello con fiore in oro 18 carati, rubini e diamanti
Anello in oro 18 carati, zaffiri e diamanti bianchi
Anello in oro 18 carati, zaffiri e diamanti bianchi
Anello in oro 18 carati, zaffiri e diamanti
Anello in oro 18 carati, zaffiri e diamanti

Anello in oro 18 carati e diamanti neri
Anello in oro 18 carati e diamanti neri







Le nove gemme di Saurabh Bhola

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Nel mondo della gioielleria è nata una nuova stella. Si chiama Saurabh Bhola, è nato a New Dehli, dove ha sede la gioielleria di famiglia, ma ha girato mezzo mondo. Ha studiato design al Fashion Institute of Technology di New York City con Maurice Galli, ex direttore creativo di Harry Winston. Ha lavorato anche per Tiffany & Co. come designer, per la catena di negozi di gioielli a base di perle Iridesse. Grazie alla sua attitudine è stato scelto per un programma chiamato Workshop Without The Walls e ha vinto una borsa di studio per studiare design in Italia, al Politecnico di Milano.

Anello con diamanti e rubino non scaldato. Copyright: gioiellis.com
Anello con diamanti e rubino non scaldato. Copyright: gioiellis.com

Nel frattempo, crea pezzi unici che hanno attirato l’attenzione degli appassionati. Nel 2020 ha vinto il Centurion’sEmerging Designer e a maggio 2022 ha partecipato a GemGèneve. Il suo stile fonde l’antica tradizione indiana nella selezione delle gemme, tra cui diamanti Golconda, con un design moderno e fantasioso. Il suo percorso è partito proprio dallo studio del tradizionale Navaratna: parola in antico sanscrito che significa nove gemme.

Saurabh Bhola. Copyright: gioiellis.com
Saurabh Bhola. Copyright: gioiellis.com

I gioielli creati in questo stile hanno un importante significato culturale in India, come simbolo di ricchezza, status e anche con benefici talismani per salute e benessere. La tradizionale combinazione di nove pietre preziose comprende rubino, diamante, zaffiro blu, zaffiro giallo, smeraldo, corallo rosso, perla, occhio di gatto e hessonite, indossate in un unico ornamento. Da qui Saurabh Bhola ha iniziato un percorso che lo ha portato a disegnare pezzi unici, ma con uno stile completamente moderno, con volumi elaborati e una raffinata tecnica di esecuzione, mettendo al centro una pietra Navaratna alla volta.

Anello con zaffiro giallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello con zaffiro giallo e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi
Spilla a forma di scarabeo in oro, onice, e diamante Golconda
Spilla a forma di scarabeo in oro, onice, e diamante Golconda
Anello in oro con diamanti e rubino
Anello in oro con diamanti e rubino
Orecchini con perle naturali
Orecchini con perle naturali







Le conversazioni alla luna di Karma El Khalil

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È una designer con laurea in psicologia, di origini libanesi, ma con vita e lavoro a New York: Karma El Khalil è una delle più estrose rappresentanti della nuova gioielleria. La sua nuova collezione si chiama Conversations with the moon e per la designer rappresenta la svolta, positiva, dopo la lunga stagione pandemica. È anche una collezione con temperamento, subito riconoscibile, che utilizza grandi pietre semi preziose, in particolare la morganite, l’opale, il topazio e l’apatite. Le gemme sono utilizzate al meglio, con effetti sorprendenti, spesso con cluster su orecchini chandelier.

Anello in oro bianco con morganite e diamanti
Anello in oro bianco con morganite e diamanti

Le gemme sono incastonate in oro 18 carati, assieme a piccoli diamanti incastonati nel metallo. In qualche caso le pietre sono state lasciate allo stato originario, grezzo, ma il più delle volte seguono tagli tradizionali. L’idea è che le pietre possano ricordare i riflessi della luna sui grandi grattacieli della città ma, naturalmente, chi indossa un gioiello di questo tipo è probabile si scordi presto dell’abbinamento. I prezzi vanno da 1.200 a 21.000 dollari.

Orecchini in oro bianco con apatite e diamanti
Orecchini in oro bianco con apatite e diamanti
Ciondolo in oro con opale grezzo
Ciondolo in oro con opale grezzo
Orecchini con giada lavanda e diamanti
Orecchini con giada lavanda e diamanti
Orecchini in oro rosa e morganite
Orecchini in oro rosa e morganite
Orecchini in oro bianco con pietra luna, calcedonio, diamanti
Orecchini in oro bianco con pietra luna, calcedonio, diamanti
Orecchini in oro bianco, tormalina, apatite
Orecchini in oro bianco, tormalina, apatite
Pendente in oro con apatite e diamanti
Pendente in oro con apatite e diamanti

Anello con un topazio da 30,96 carati e diamanti su oro rosa 18 carati
Anello con un topazio da 30,96 carati e diamanti su oro rosa 18 carati







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