oro - Page 30

Zoccai al galoppo verso Oriente

Secondo l’astrologia cinese questo è l’anno del cavallo e chi nasce nel 2014 avrà un buon carattere unito a grandi capacità di amministrare il denaro. Nelle fiabe occidentali invece, il cavallo è simbolo d’innocenza, mentre nel mondo arabo le doti principali sono la bellezza e la velocità nella corsa. Di sicuro, la grazia di questi animali nei secoli ha ispirato artisti di ogni latitudine. Anche nel Vicentino, dove Zoccai lo ha scelto il cavallo per festeggiare i 175 anni d’attività nel settore della gioielleria. Una collezione di penne in edizione limitata che sono, in realtà, un gioiello. La collezione è battezzata Horse appunto, che nei dettagli incisi a mano direttamente su argento o su oro giallo a 18 carati con diamanti, raffigura una criniera o il ferro di cavallo. Il fascino dell’Oriente si trova anche nella nuova collezione Damasco disegnata da Monica Zoccai: la madreperla intagliata ricorda i disegni dell’architettura della città e i motivi geometrici delle moschee. Anche nel colore, un bianco luminoso, esaltato dall’oro rosa. Pietre selezionate come la sodalite e l’acquamarina in forme tondeggianti e irregolari, invece rappresantano le tonalità del cielo nella nella collezione Nuvole. Giulia Netrese 

Horse collection
Horse collection

 

 

Leopard e Horse
Leopard e Horse

ukZoccai riding to the East

According to Chinese astrology this is the year of the horse, and those born in 2014 will have a good character combined with great ability to manage money. In fairy tales Western instead, is a symbol of innocence, while in the Arab world are beauty and speed in race, the principal qualities. For sure, his grace has inspired artists of every latitude through the centuries. Even in Vicenza , where Zoccai has chosen it to celebrate the 175 years of activity in the jewelry industry. A limited edition collection of pens, named Horse of course, where hand engraved details, directly on silver or 18-carat yellow gold with diamonds, depicting a mane or a horseshoe. You can find charm of the East also in Damascus, the new collection designed by Monica Zoccai: mother of pearl carved designs reminiscent of the architecture of the city and geometric patterns of mosques. Even in color, bright white enhanced by gold rose. Sought as sodalite stones and aquamarine in round shapes and irregular rather represent the shades of the sky in the Nuvole Collection.

france-flagZoccai, voyage à l’Est

Selon l’astrologie chinoise est l’année du cheval, et ceux qui sont nés en 2014 auront un bon caractère combinée avec une grande capacité à gérer l’argent. Dans les contes de fées de l’Ouest à la place, est un symbole de l’innocence, tandis que dans le monde arabe sont la beauté et de la vitesse dans la course, les principales qualités . Pour sûr, sa grâce à travers les siècles a inspiré des artistes de toutes les latitudes. Même à Vicence, où Zoccai a choisi de célébrer les 175 ans de l’activité dans l’industrie des bijoux. Une collection de stylos en édition limitée, nommé Horse bien sûr, que dans le détail gravé à la main directement sur argent ou en or 18 carats jaune avec des diamants, représentant une crinière ou un fer à cheval. Le charme de l’Orient est également nécessaire dans la nouvelle collection Damas, conçue par Monica Zoccai: nacre motifs sculptés rappelant l’architecture de la ville et des motifs géométriques de mosquées. Même en couleur, blanc lumineux renforcée par l’or rose. Recherché pierres comme des sodalite et aigue-marine dans des formes arrondies et irrégulières, représente les les tons du ciel dans la collection Nuvole.

german-flagZoccai Reiten in den Osten

Nach der chinesischen Astrologie das ist das Jahr des Pferdes, und die im Jahr 2014 geboren werden, einen guten Charakter kombiniert mit großer Fähigkeit, Geld zu verwalten. Im Märchen statt westliche, ist ein Symbol der Unschuld, während in der arabischen Welt sind Schönheit und Geschwindigkeit in der Rasse, die wichtigsten Qualitäten . Für Sie sicher, hat seine Gnade Künstler aller Breite über die Jahrhunderte inspiriert. Auch in Vicenza, wo Zoccai hat es gewählt, um die 175 Jahre Tätigkeit in der Schmuckindustrie zu feiern. Eine limitierte Auflage Sammlung von Kugelschreibern, benannt Horse natürlich, wo Hand graviert Details direkt auf Silber oder 18 Karat Gelbgold mit Diamanten, zeigt eine Mähne oder ein Hufeisen. Perlmutt geschnitzten Designs erinnern an die Architektur der Stadt und geometrische Muster von Moscheen. Sie können Charme des Ostens auch in Damaskus, die neue Kollektion von Monica Zoccai ausgelegt finden. Auch in der Farbe, helles Weiß durch Gold verstärkt Rose. Wie Sodalith Steine und Aquamarin in runden Formen gesucht gerundet und unregelmäßig eher die Schatten des Himmels in der Kollektion Nuvole.

flag-russiaZoccai верхом на Восток

Согласно китайской астрологии это год лошади, и те, кто родился в 2014 году будет иметь хороший характер в сочетании с большой способностью управлять деньгами. В сказках Западная вместо этого, является символом невинности, в то время как в арабском мире являются красота и скорость в гонке, основные качества. Конечно, благодать Его вдохновил художников всех широтах на протяжении веков. Даже в Виченце, где Zoccai выбрал его, чтобы отпраздновать 175 -летие деятельности в ювелирной промышленности. Ограниченное коллекционное издание ручек, названный Horse, конечно, где рука выгравированы детали, непосредственно на серебро или 18-каратного желтого золота с бриллиантами, изображающая гриву или подкову . Вы можете найти очарование Востока также в Дамаске, в новой коллекции , разработанной Моника Zoccai: перламутр резным орнаментом, напоминающих архитектуру города и геометрическими узорами мечетей. Даже в цвете, яркий белый усиливается золото выросли. Стремились как содалитовых камней и аквамарин в круглых формах округлые и нерегулярно, а представляют собой оттенки неба в динамизме облаках.

spagna-okZoccai cabalgando hacia el Este

Según la astrología china esto es el año del caballo, y los nacidos en el año 2014 tendrá un buen carácter combinado con una gran habilidad para manejar dinero. En los cuentos de hadas occidental en cambio, es un símbolo de inocencia, mientras en el mundo árabe son belleza y velocidad en la carrera, las cualidades principales. Por supuesto, su gracia, mediante los siglos ha inspirado a artistas de todas las latitudes. Tambien en Vicenza, donde Zoccai lo ha elegido para celebrar los 175 años de actividad en la industria de la joyería. Una colección de plumas de edición limitada, llamada Horse por supuesto, que en detalle la mano directamente grabados en plata o de 18 quilates de oro amarillo con diamantes, que representa una melena o una herradura. El encanto del Oriente también se encuentra otra vez en la nueva colección Damasco, diseñada por Monica Zoccai: madre de perla talladda es diseños que recuerdan a la arquitectura de la ciudad yla geometrias de las mezquitas. Incluso el color, blanco brillante realzado por el oro subió. Piedras seleccionadas como sodalita y aguamarina en formas redondeadas e irregulares en vez representan los tonos del cielo en la colección Nuvole.

Gli italiani vendono meno oro

Gli italiani vendono meno oro. Gioiellerie e negozi specializzati nell’acquisto di gioielli di casa, da fondere e trasformare in lingotti, sono diminuiti assieme al prezzo del metallo giallo, sceso in un anno del 30%. I dati di Antico (Associazione nazionale tutela i compro oro), il numero dei compro-oro, incluse le gioiellerie, si è ridotto in 12 mesi del 35%. Ora ci sono 23mila negozi autorizzati, invece dei 35mila del periodo boom fra il 2011 e il 2012. gioiellook2Ovviamente anche il fatturato dell’attività è dimezzato, a 250-300 milioni di euro dai 550-600 milioni. In ogni caso, quello della vendita dei gioielli di famiglia è stato un fenomeno di grande rilevanza: sono stati 17 milioni gli italiani che spinti dalla crisi hanno venduto ai compro-oro i preziosi. Il valore di anelli, orecchini e collane venduti è stato calcolato in 8 miliardi di euro per 200 tonnellate. Più o meno il 28% circa degli italiani ha venduto il proprio oro. Ma adesso che c’è meno pessimismo e il metallo vale meno, la corsa alla vendita è terminata.

 

L’amuleto prezioso di Cartier

Non è vero, ma ci credo. Così Cartier propone un lussuoso amuleto per confermare l’antico proverbio napoletano nei riguardi della superstizione. Da secoli, d’altra parte, la gioielleria ha avuto una funzione anche portafortuna, come dimostra la storia delle pietre preziose, utilizzate per allontanare spiriti maligni o attirare la buona sorte. Oltre che, naturalmente, abbellire il corpo umano. L’amuleto di Cartier, che gioiellis.com vi propone in anteprima (sarà in vendita da aprile 2014) è un pendente, «una sfera magnetica dal profilo sagomato, frammento di madreperla, onice o diamanti in cui si alternano al centro un diamante o un’onice», come è descritto dalla maison. Un amuleto prezioso. Ma, nel caso non riuscisse ad allontanare la sfortuna, almeno vi farà fare bella figura. Matilde de Bounvilles

La modella Poppy Delevingne indossa la nuova collezione Amulette de Cartier durante il Cartier International Dubai Polo Challenge 2014
La modella Poppy Delevingne indossa la nuova collezione Amulette de Cartier durante il Cartier International Dubai Polo Challenge 2014
L'amuleto sprizza energia positiva?
L’amuleto sprizza energia positiva?
Amulette di Cartier
Amulette di Cartier

Trend: l’oro torna a salire?

Sorpresa: l’oro torna a salire. Il trend continuerà? Oppure è un fuoco di paglia? Come comportarsi? Chi deve comprare un lingotto o un gioiello di metallo giallo è bene che legga questo report riservato di cui gioiellis.com è venuto in possesso. Si tratta dell’analisi per i propri clienti scritta da Nevine Pollini, Senior Analyst Commodities di Union Bancaire Privée. F.G.

Orecchini d'oro massiccio
Orecchini d’oro massiccio

«Da inizio febbraio il prezzo dell’oro segue un trend rialzista, sostenuto dai timori sullo stato di salute delle economie dei Paesi emergenti. Questo elemento ha riacceso l’interesse degli investitori per il metallo giallo, da sempre considerato un bene rifugio, e portato alla chiusura di molte posizioni corte.

Di recente, escludendo i buoni dati di gennaio sul commercio, la Cina ha mostrato indicatori macro inferiori alle attese, soprattutto per quanto riguarda gli indici PMI. Insieme alla debolezza segnalata dai dati macro del Regno Unito e degli Stati Uniti, principalmente a livello manifatturiero a seguito dell’inverno particolarmente rigido, questo elemento ha alimentato timori sulla crescita economica globale, dando sostegno alla performance del metallo giallo. Un ulteriore elemento positivo per l’oro è giunto dal discorso di Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, di fronte al Congresso, in cui Yellen ha spiegato che la Fed attuerà il tapering del piano di allentamento quantitativo in “passi misurati”.

Altri fattori positivi derivano dalla stabilizzazione dei deflussi dagli ETF sull’oro e dalla domanda fisica indubbiamente molto solida della Cina. Gli ultimi dati della China Gold Association mostrano infatti che il consumo nel 2013 è salito del 41% a/a a 1.176 tonnellate, una situazione piuttosto eccezionale che potrebbe non ripetersi nel 2014 e che in ogni caso non ha dato un effettivo sostegno al prezzo dell’oro nel 2013.

Sebbene attualmente l’oro goda di un buono slancio e possa estendere il rally fino a 1.350-1.360 dollari l’oncia, poiché il metallo sta scambiando sui massimi da 3 mesi dubitiamo che gli investitori cinesi continueranno a comprare agli stessi volumi, soprattutto poiché generalmente sono attenti alle quotazioni e la domanda interna tradizionalmente cala dopo il Capodanno, in quanto le scorte sono rifornite prima delle celebrazioni.

Inoltre, mentre i deflussi dagli ETF si sono stabilizzati, consideriamo con attenzione il fatto che i medesimi flussi non hanno in verità seguito gli aumenti del prezzo dell’oro, un elemento che riteniamo preoccupante. Infine, potrebbe nuovamente prevalere una spinta ribassista una volta che l’economia globale, e soprattutto quella degli Stati Uniti, inizierà nuovamente a rafforzarsi, quando le condizioni meteorologiche torneranno più clementi».

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Rapporto: un anno d’oro per i gioielli

 

È stato un anno d’oro per i gioielli. È il caso di dirlo: lo attesta, infatti, il World Gold Council’s Gold Demand Trends. L’analisi indica che il 2013 ha visto il più grande aumento in volume della domanda di gioielli da 16 anni, grazie alla diminuzione del prezzi dell’oro. La domanda è stata del 17 % superiore a quella del 2012 e ha toccato il livello più alto dall’inizio della crisi finanziaria del 2008.

Questo grafico mostra la quota dell'oro sul prodotto interno lordo mondiale
Questo grafico mostra la quota dell’oro sul prodotto interno lordo mondiale

Record di vendite

Il settore della gioielleria ha visto una crescita continua per tutto il 2013, con il grosso dell’aumento concentrato nella prima parte dell’anno. È interessante notare che, invece, gli Stati Uniti e nel Regno Unito hanno generato buona parte della crescita nell’ultima parte dell’anno. Sebbene il quarto trimestre sia tradizionalmente più importante per questi mercati, a causa dell’effetto Natale, la crescita è da sottolineare per la dimensione e la modalità: è stato il primo aumento anno su anno della domanda del quarto trimestre in entrambi i mercati dal 2001. Il valore in dollari degli acquisti di gioielli negli Stati Uniti è però sceso dal livello record del 2012, a causa del ribasso generale dei prezzi. Ma il calo è stato solo del 2% (meno della discesa dei prezzi), cifra che dimostra chiaramente la forza della domanda dei consumatori in termini di volume. Nuovi record sono stati fissati in India, Cina e Turchia, mentre il Giappone ha registrato il valore più alto dal 2008.

La domanda di gioielleria d'oro, misurata in tonnellate
La domanda di gioielleria d’oro, misurata in tonnellate

Gioielli come investimento

Un’analisi a lungo termine mostra che dal 2003 una quota crescente di ricchezza collettiva globale è stata convertita in gioielli d’oro (con l’eccezione del 2009, durante la peggiore di la crisi finanziaria). Nel 2013, il valore di gioielli di metallo giallo è stato quasi dello 0,14 % del Pil mondiale, confrontato con meno dello 0,08 % dei dieci anni precedenti. Significativamente, la quota di vendita di pezzi di gioielleria nel mondo è stata un quinto superiore a quella del 1997, che è stato l’anno di picco per la domanda di gioielli in oro misurata per peso.

Cala la fascia bassa

Un altro trend è la crescente preferenza per i gioielli con maggiori carati. Anche perché chi acquista gioielli per fare un investimento desidera pezzi che possano conservare valore nel tempo, quindi di qualità maggiore. Negli Stati Uniti, dove il segmento di fascia alta è stato relativamente robusto, questa tendenza è risultata ancora più evidente, con marchi commerciali di massa che hanno diminuito la produzione più a buon mercato per salire nella fascia di gioielli da 14 carati.

La variazione della domanda di oro rispetto al 2012, espressa in tonnellate
La variazione della domanda di oro rispetto al 2012, espressa in tonnellate

Non solo gioielli

Nonostante il costo del metallo giallo sia sceso (o forse proprio a causa di questo) la domanda di lingotti e monete è salita al massimo storico di 1.654 tonnellate. Pochi sanno che l’oro è utilizzato anche in alcuni dispositivi tecnologici. Ma da questo punto di vista non ci sono state novità: la domanda annuale di oro usato nell’elettronica si è stabilizzato a 404,8 tonnellate, da 407,5 nel 2012. Invece, le banche centrali hanno approfittato del ribasso per aumentare le proprie riserve per 368,6 tonnellate. Federico Graglia 

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Per De Beers i diamanti sono oro

I diamanti sono d’oro. O, meglio, la vendita di brillanti è davvero ricca: De Beers, maggior gruppo mondiale nel settore dei diamanti nel 2013 ha superato il miliardo di dollari di utile operativo, con una crescita del 112%. A novembre 2011 il gruppo Anglo American è salito all’85% del capitale sociale di De Beers, acquistando una quota del 40% dalla famiglia Oppenheimer. Il restante 15% del numero uno mondiale dell’estrazione dei diamanti è in mano al governo del Botswana. La performance del 2013 è stata raggiunta con un aumento dei ricavi a 6,4 miliardi di dollari (circa 4,67 miliardi di euro) e a un rapporto dei cambi favorevole. Tutto bene, quindi, tranne che in India, dove «le condizioni economiche difficili e una svalutazione della rupia hanno provocato un calo della domanda. Il mercato Usa ha invece registrato una crescita positiva, con un buon andamento del quarto trimestre grazie alle festività. La Cina ha continuato a mostrare tassi di crescita positivi, ma a livelli coerenti con il rallentamento dello sviluppo economico», si legge in una nota.  

Negozio De Beers in Cina
Negozio De Beers in Cina

Una parolina al collo

[wzslider]Da tempo l’americano  Bergdorf Goodman (www.bergdorfgoodman.com) propone collane che hanno al centro un pendente costituito da una parola. Per esempio, Boss, Love, Faith. I pezzi sono stati affidati a diversi designer e, ora, alla serie si aggiunge questo Cool firmato Lanvin e ideato dal designer israeliano Alber Elbaz. Per la cronaca, questo pezzo costa 950 dollari (circa 730 euro). M.d.B.

 

I gemelli preziosi di Zilli

[wzslider]Chi ha detto che San Valentino è solo per lui? E, più in generale, chi ha detto che a un uomo non faccia piacere ricevere un bel paio di gemelli? Per questo Zilli, pensando di fare cosa gradita, presenta una nuova serie di cufflinks. Ben 34 sono i nuovi modelli, con gemme e oro 18K. Colori e fantasia sono il denominatore comune. La maison francese sottolinea le pietre luccicanti con sottili combinazioni: l’opale dall’Australia, ametista viola e arancio di Spessartite, diamanti brown, cognac o nero su giallo, rosa o bianco, montati con smalto blu o nero, oppure onice e quarzo. E cesellata in perla circondata con diamanti non poteva mancare la «Z» del brand in uno stile Cameo. Matilde de Bounvilles

 

 

Dodo: Re e Regina sono più brillanti

Il Re e la Regina firmati Dodo ora sono più brillanti. Due dei gioielli più quotati del brand Dodo, che fa parte del gruppo Pomellato, che ora a sua volta fa parte del gruppo Kering, tornano con qualche luccichio in più. Oltre alla classica versione in aegento, ecco quella in oro rosa a nove carati (prezzo: 150 euro). C’è anche la possibilità di scegliere anche una versione lusso, cioè sempre in oro rosa a nove carati, ma con in più diamanti brown (cioè brillanti non di classe D o E vedi: https://gioiellis.com/valutare-diamanti-smeraldi/) a 280 euro. I ciondoli sono legati con un cordino nero. Matilde de Bounvilles 

Dodo Re e Regina
Dodo: Re e Regina in oro rosa e diamanti brown. Prezzo: 280 euro

 

 

Re in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro
Re in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro

 

 

Regina in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro
Regina in oro rosa su cordino nero. Prezzo: 150 euro

 

I gioielli d’oro costeranno meno

Anelli d'oro
Anelli d’oro

Notizie dal mondo del business. Nel terzo trimestre che si è concluso il 30 settembre la domanda globale di gioielli in oro, calcolata sul valore, è scesa del 15% anno su anno, a 20,75 miliardi dollari, secondo i calcoli provvisori da parte del World Gold Council.  Il calo è causato anche dalla discesa del prezzo dell’oro, perché in realtà la domanda di gioielli d’oro, se calcolata per il peso, è aumentata del 5% a 486,7 tonnellate, il livello più alto per il terzo trimestre dal 2010. Insomma, nel mondo si vendono più gioielli in oro, ma costano meno. Il prezzo medio ponderato dell’oro per il terzo trimestre è sceso del 20% anno su anno a 1.326,30 dollari per oncia. Per chi non lo ricorda, un’oncia equivale a 28,3 grammi. Il World Gold Council ha rilevato, tuttavia, che la domanda di gioielli d’oro per valore è in crescita del 6%, a 77,3 miliardi di dollari.

Donne indiane con gioielli
Donne indiane con gioielli

C’è, inoltre, una componente finanziaria. La domanda di oro è scesa del 37%, a 37,04 miliardi dollari, principalmente a causa delle vendite da parte degli Etf (exchange-traded funds), fondi specializzati nell’investimento nel metallo giallo. Chi vende gioielli sappia che i consumatori cinesi hanno generato la più alta domanda di gioielli d’oro, pari al 34% della domanda globale, di oro a 24 carati. La domanda di gioielli d’oro della Cina è aumentata del 3% in valore, a 7,34 miliardi dollari nel terzo trimestre. Al contrario, la domanda di oro in India è scesa del 23% in peso, soprattutto a causa di restrizioni governative all’importazione. Tuttavia, il World Gold Council ha rilevato che nonostante questo la domanda di oro è in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Sempre India, la domanda di gioielli in oro se calcolata per valore è scesa del 38% anno su anno, a 4,47 miliardi dollari. Infine, la richiesta di gioielli d’oro in Medio Oriente è scesa del 12% a 1,65 miliardi dollari, mentre negli Stati Uniti è scivolata dell’8%, a 1,5 miliardi di dollari. Federico Graglia 

Collana d'oro a tubo di maglia
Collana d’oro a tubo di maglia

Tiffany verso l’Infinity

Si chiama Tiffany Infinity e serve, sostiene la maison di New York, per giurarsi amore eterno. Difficile dire se con la collezione Tiffany Infinity si possa scongiurare una separazione o un divorzio. Di sicuro, riceverla non fa male al rapporto di coppia, anzi. La collezione è disponibile in argento, in oro giallo, in Rubedo Metal (lega metallica dal colore rosato) o in platino con diamanti. il nome, Infinity, è anche il motivo del design, che rappresenta il simbolo matematico dell’infinito (una specie di numero 8 in orizzontale). Infinito, si intende, come l’amore. Almeno si spera. I prezzi: il bracciale Tiffany Infinity in platino con diamanti costa 1.850 euro, il bracciale Tiffany Infinity in argento 450 euro, l’anello in argento 170 euro. M.d.B. 

Bracciale Tiffany Infinity in platino con diamanti. Prezzo: 1.850 euro
Bracciale Tiffany Infinity in platino con diamanti. Prezzo: 1.850 euro

 

 

Anello Tiffany Infinity in argento. Prezzo: 170 euro
Anello Tiffany Infinity in argento. Prezzo: 170 euro

Bracciale Tiffany Infinity in argento. Prezzo: 450 euro

C’è Pandora sotto l’albero

Nuovi charm firmati Pandora per chi colleziona gli elementi di bracciali e collane. Per il Natale il brand danese snocciola charm in argento Sterling 925, oro 14 carati e pietre dure, per formare nuovi ciondoli ispirati alle atmosfere del Natale. In particolare, il charm in argento e smalto glitter Angioletto (34 euro), il charm in argento con zirconia Albero di Natale Scintillante (49 euro), il charm in argento con zirconia Fiocco di Neve (49 euro). M.d.B. 

Altri charm Pandora li trovate qui.

https://gioiellis.com/pandora-festeggia-il-natale/

https://gioiellis.com/pandora-in-bianco-e-nero/

https://gioiellis.com/pandora-vintage/

https://gioiellis.com/pandora-color-pastello/

https://gioiellis.com/pandora-ama-i-boschi/

https://gioiellis.com/pandora-autunno-inverno/

https://gioiellis.com/new-autunno-inverno-di-pandora

https://gioiellis.com/pandora-va-in-moto/

https://gioiellis.com/pandora-nel-profondo-blu/

https://gioiellis.com/pandora-moments-minimal/

albero

Charm in argento e smalto glitter Angioletto. Prezzo: 34 euro
Charm in argento e smalto glitter Angioletto. Prezzo: 34 euro

 

 

 

Charm in argento con zirconia Fiocco di Neve. Prezzo: 49 euro
Charm in argento con zirconia Fiocco di Neve. Prezzo: 49 euro

 

 

Bracciale Pandora in argento(59 euro), più charm in argento a partire da 39 euro
Bracciale Pandora in argento(59 euro), più charm in argento a partire da 39 euro

India Paradiso dell’oro

È l’India il Paradiso dell’oro. Ci sono donne, nel grande Paese asiatico, che si coprono di gioielli fino a portarsi addosso etti di metallo. Una vera fatica.  I contadini conservano i propri risparmi per acquistare i bijoux più vistosi. C’è persino che compra anelli d’oro per usarli come tirapugni o magnati che offrono oro ai templi hindu per bilanciare il proprio comportamento disinvolto nel business. Nel 2011 l’India ha importato più oro di qualsiasi altro Paese al mondo: circa 1.000 tonnellate, un quinto della fornitura annuale globale. È stessa quantità che si trova nei sotterranei della banca centrale della Svizzera.

Gli indiani sono da sempre stati attratti per i gioielli creati con il metallo giallo. Ma lo shopping in questa proporzione è un fenomeno recente. L’India nel 1982 consumava solo 65 tonnellate di oro. E fino al 1990, le importazioni erano quasi bandite. L’oro doveva essere contrabbandato e il suo prezzo in India era di circa il 50 % in più rispetto a quello all’estero. L’acquirente tipico era un povero contadino nel Sud, per il quale l’oro era una moneta antica da tenere nascosto in vista di tempi difficili. Ma la deregolamentazione ha visto un’esplosione in acquisti. Oggi i lingotti sono acquistati da ricchi, investitori e speculatori. E la maggior parte dell’oro entra in India legalmente, attraverso le banche.

Gioielleria a Mumbai
Gioielleria a Mumbai

L’oro continua a essere un bene rifugio. Solo un terzo degli indiani ha un conto in banca. E l’inflazione dei prezzi al consumo è superiore ai tassi di interesse pagati dai titoli di Stato. Il sistema finanziario è complice di un governo che prende soldi in prestito a buon mercato, a scapito dei risparmiatori. Mentre gli stranieri comprano un sacco di azioni alla Borsa di Bombay, perché considerano l’India un Paese in crescita, molti indiani hanno già venduto i loro titoli. Insomma, chi ha fatto soldi ha poche alternative. E l’oro non sembra così male, soprattutto considerando che il suo prezzo è salito ogni anno tra il 2002 e il 2011. 

Una cliente acquista gioielli a Calcutta
Una cliente acquista gioielli a Calcutta

La seconda ragione per cui l’oro è popolare, è che permette di bypassare la leggendaria burocrazia indiana. Aprire un conto bancario in India è l’inferno burocratico. L’oro è invece ampiamente accettato senza alcuna documentazione ed è anche un ottimo modo per conservare la ricchezza senza pagare tasse. Alcuni ritengono che il grande boom dell’oro sia strettamente legato al boom di corruzione politica negli ultimi dieci anni.

L'interno di una gioielleria indiana
L’interno di una gioielleria indiana

Per i gioiellieri questa corsa all’oro ha un aspetto positivo, ma per l’economia indiana è un disastro. Le importazioni di lingotti impongono uno sforzo enorme sulla sua bilancia dei pagamenti: 54 miliardi dollari l’anno a marzo 2013. Il disavanzo delle partite correnti in India ha raggiunto un preoccupante 4,8% del Pil, e poco più della metà del divario è dovuto agli acquisti di oro. Per limitare le importazioni il governo ha fatto ricorso a tasse, e imponenti quote sugli acquisti. Per ora sembra aver funzionato, con solo 1-2 miliardi di dollari di oro importato nel mese di ottobre. Ma nel tempo la barriera può incoraggiare il contrabbando. Il prezzo dell’oro in India è ora del 10% sopra i livelli internazionali, cosa che suggerisce un incentivo all’import illegale. E contrabbandieri stanno sperimentando nuovi modi per battere il sistema : il 19 novembre 24 lingotti d’oro, vale più di 1 milione  di dollari, sono stati trovati nella toilette di un volo Jet Airways a Kolkata. Federico Graglia 

Orafo indiano al lavoro
Orafo indiano al lavoro

Il glam-rock di Stephen Webster

Il designer inglese Stephen Webster è noto per le sue creazioni glam-rock. È anche fondatore e direttore creativo della sua maison, Stephen Webster, ma dal 2008 è anche direttore creativo di Garrard, la più antica casa di gioielli del mondo. Ha fatto della sua azienda un marchio globale. Ora lancia la sua prima collezione per la sposa, interamente realizzata con oro giallo.  

Un pendente «pistola fumante» in oro
Un pendente «pistola fumante» in oro

 

 

Orecchini in forma di granchio dalle lunghe chele, dalla collezione Jules Verne
Orecchini in forma di granchio dalle lunghe chele, dalla collezione Jules Verne

 

 

 

 

Pendente insetto in oro
Pendente insetto in oro

 

 

Anello della collezione Jules Verne
Anello della collezione Jules Verne

 

 

Anello dei sette peccati
Anello dei sette peccati

 

Collana di diamanti e gemme
Collana di diamanti e gemme

 

 

Stephen Webster
Stephen Webster

 

Rosato si rinnova

Nuovi charm e non solo per Rosato. Il brand alto di gamma di Bros Manifatture (Brosway Jewels, S’Agapò) si presenta per la stagione invernale con collezioni più ricche. Per esempio, la serie Toys, ispirata ai giocattoli dell’infanzia, ora comprende anche cavalli a dondolo e pattini a rotelle, mentre la serie Shoes ha aumentato la schiera di ciondoli a forma di scarpa. My Home, invece, aggiunge una caffettiera, una coppa con gelato, una teiera e una tazzina. New Entry anche nella suite My Friends, dove per amico si intende il cane di casa, per non parlare della serie My Beauty, con specchi e pettini. Tutto di argento o d’oro, naturalmente.  

 

 

 

Italia seconda nell’oro riciclato

Sorpresa: l’Italia è la seconda al mondo per riutilizzo di oro. Cioè di metallo giallo impiegato in precedenza e poi fuso di nuovo in lingotti. Lo rivela Gioiellis.com, su dati del World Gold Council. Prima dell’Italia ci sono solo gli Stati Uniti e poi Cina e India. Il recupero di oro dai prodotti e manufatti, dalla gioielleria in primo luogo (forse anche a causa della diffusione dei «compro oro»), è ovviamente più probabile che si verifichi in Paesi con alto consumo. Il metallo giallo di «seconda mano» è diventato una significativa fonte di approvvigionamento del mercato. Nel 2012 ha generato 1.616 tonnellate, l’equivalente del 37 % della fornitura mondiale di oro.

L’utilizzo di oro riciclato è aumentato del 60% dal 2007, quando il totale mondiale era di 1.005 tonnellate. L’offerta è stata di gran lunga più ineressante di quella della produzione mineraria, dove i tempi di sviluppo per la ricerca e l’estrazione non contemplano la rapidità. L’aspetto negativo è che il valore del metallo riutilizzato è più incerto rispetto a quello estratto nelle miniere. Il metallo giallo riciclato viene, infatti, recuperato da prodotti esistenti e non fornisce spesso garanzie univoche sulla purezza. Mancano, inoltre, dati sulle modalità con cui l’oro è fuso e riutilizzato. Federico Graglia

 

Oro di seconda mano

Usa 129
Italia 123
Cina 120
India 113
Emirati 73
Turchia 72
Gran Bretagna 69
Messico 63
Egitto 54
Indonesia 49
Totale 864
Mondo1.616
Fonte: GFMS Gold Survey 2013
Valori in tonnellate

 

anello

 

Chi decide il prezzo dell’oro

Collana di Cartier Nouvelle Vague. Oro rosa e diamanti
Collana di Cartier Nouvelle Vague. Oro rosa e diamanti

Chi decide il prezzo dell’oro? La procedura si chiama gold fixing e viene praticata sin dal 1919, quando la famiglia Rothschild assieme a quattro potenti mercanti d’oro, Pixley & Abel, Mocatta & Goldsmid, Samuel Montagu e Sharps & Wilkins, ne concordava il valore due volte al giorno, al mattino e poi all’ora del tè nella propria casa londinese. In un ambiente, è lecito supporre, simile al solotto di un sofisticato club per gentlemen nella City. Negli anni molto è cambiato, nel 2004 la famiglia Rothschild ha venduto il suo seggio alla Barckays Bank e i prezzi si decidono tramite conferenze telefoniche o telematiche tra Deutsche Bank, Barclays Bank, Hsbc (Hongkong & Shanghai Banking Corporation, uno dei gruppi bancari più grandi del mondo), Bank of Nova Scotia e Société Générale. Questo circolo di potere, la London Bullion Market Association (Lbma), è rappresentato da cinque broker autorizzati, che alle 10 e alle 15, sulla base di un prezzo di apertura rilanciano, in qualità di venditori o acquirenti, delle offerte per conto della banca e dei loro clienti. E si continua fino a quando domanda e offerta non si bilanciano, ossia quando il numero di chi compra e di chi vende si equivale. Il prezzo è fissato ancora con l’unità di misura britannica, l’oncia (pari a 28,34 grammi). Certo, Londra non è l’unico mercato, ma è sicuramente il più vecchio e quello che tratta una maggiore quantità di metallo prezioso: 670 tonnellate al giorno. Altra cosa da sapere: quello trattato sul mercato di Londra è considerato il metallo che dà più garanzie. Ogni lingotto, secondo lo status di London Good Delivery corrispondente a 400 once, cioè 12,4 chilogrammi. «Good delivery» è invece la modalità commerciale più utilizzata dai grandi investitori: il mercato ufficiale dell’oro non si ferma mai, è possibile trattare oro 24 ore al giorno, cinque giorni alla settimana. Il prezzo del metallo giallo deriva dallo scambio dei lingotti da 400 once a Londra, oltre che da quello dei lingotti da 100 once che sono invece utilizzati dal mercato Comex di New York, il secondo mercato per importanza dopo Londra. Ma ci sono anche i listini di Zurigo, Tokyo, Hong Kong e Singapore.  fixing-2

Chi vende l’oro? Soprattutto le grandi imprese minerarie. Ci sono poi 55 raffinatori autorizzati dalla Lbma. Questi fornitori ufficiali ogni anno mettono in vendita circa 150 mila lingotti da 400 once.

Si può comprare oro? Sì, è possibile acquistare oro, soprattutto sotto forma di lingottini da pochi grammi, oppure coniato in monete. Da sapere: i lingotti che costano di più sono quelli da un grammo, di solito acquistati come regalo. Sono rivestiti di plastica, e sono più cari dal 2% al 4% rispetto al valore corrente dell’oro. Ma sono le monete le più care in assoluto. Il sistema più utilizzato per investire in oro, infatti, è quello di acquisare prodotti finanziari legati al prezzo dell’oro, come gli Etf (Exchange-traded fund), che sono fondi legati a un determinato paniere di beni o azioni, in questo caso il metallo. I grandi investitori, come le banche, possono invece acquistare l’oro sul mercato Otc (Over The Counter, che tratta titoli non quotati al listino di Borsa). Londra è il più grande mercato Otc.

Un distributore automatico di lingotti a Dubai
Un distributore automatico di lingotti a Dubai

 

I Sogni delle Comete

Novità da Comete Gioielli, brand del vicentino Lorenzo Muraro. La collezione Sogni è composta da 34 diversi gioielli che hanno come denominatore comune una lavorazione che esalta le tre dimensioni. Anelli e croci sono realizzate oro e diamanti, oppure di oro a 18 carati e rubini: ma tutti i pezzi della collezione hanno la stessa lavorazione di minuscole sfere unite a catena, che seguono il profilo dell’oggetto. All’interno si può trovare un pavé di gemme, oppure, sono le pietre stesse, unite in linee rette o curve, a formare la sagoma di anelli o bracciali, croci o collane. Matilde de Bounvilles

 

 

Il Natale di Rosato

[wzslider]Rosato, brand del gruppo Brosway Manifatture, festeggia già il Natale. In vista della grande stagione dei regali propone, infatti, una serie di charm he hanno per tema il periodo delle festività invernali: dalla palla per adornare l’albero, alla bottiglia di champagne, dalle scarpe con i colori natalizi al cavallino a dondolo. I charm sono in oro, argento, e zirconi, con l’aggiunta di smalto per qualche pennellata di colore.

 

 

 

Ferragamo, le scarpe diventano d’oro

[wzslider]Il brand Ferragamo è associato di solito alla pelletteria e alle calzature. Ma si propone anche come maison per la gioielleria. Ne sono un esempio le collezioni Vara Bow, Chrams , Galuchat, che si associano alla riproposizione di Poppea e Damigella, che nel 1957 furono dedicate a Sofia Loren. Presentate pochi giorni fa a Milano, non mancheranno di incuriosire per la loro parentela con il design degli altri prodotti del brand: c’è un filo comune tra le borse e le collante, gli anelli e le scarpe. Tanto che le calzature, i ganci e i fiocchi fanno da linea guida nella gioielleria: scarpe appese al collo in miniatura impreziosite da una lavorazione di qualità. Il tutto con utilizzo di oro giallo e bianco, ma anche dell’argento, o di pietre dure, come nel caso degli anelli.