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Come pulire i gioielli placcati oro




I gioielli placcati in oro non sono tutti uguali. Scoprite le differenze e come pulire i gioielli placcati oro ♦︎

Il proverbio insegna: non è tutto oro quel che luccica. Vero. Perché spesso i gioielli di oro ne hanno solo una piccola parte superficiale. A volte piccolissima: si tratta di una sottile, molto sottile patina d’oro che ricopre un altro metallo, come argento, rame, ottone o bronzo. Ma, attenzione, non tutte le coperture in oro sono uguali: ce ne sono di più resistenti o di quelle talmente leggere che minacciano di sparire dopo la seconda spolverata. Quindi, quando acquistate un gioiello, dovete fare attenzione a come è descritto. Perché le differenze sono davvero molte. E se non è fornita una scheda tecnica del gioiello chiedete al produttore o al rivenditore le caratteristiche della lavorazione.

Collana in ottone placcato oro
Rosantica, collana in ottone placcato oro

Oro placcato

Con questa tecnica un sottile strato di oro è applicato su un metallo meno costoso, di solito di rame o argento, ma in qualche caso anche il bronzo. In media la placcatura prevede di ricoprire questi metalli con uno strato di oro di circa 2 micron (cioè 2 millesimi di millimetro) che può essere applicato con diverse tecniche. Il sistema più comune per ottenere la placcatura è l’immersione del gioiello in una vasca riempita con una soluzione che contiene ioni del metallo da applicare, che vanno a integrarsi alla superficie grazie all’azione della corrente elettrica e alla reazione chimica che ne deriva, fenomeno che si chiama elettrolisi. Naturalmente, più è spesso lo strato di oro applicato più la placcatura del gioiello durerà nel tempo. Riassumendo: la galvanica è la tecnica, utilizzata principalmente nel settore industriale, che consente di rivestire un metallo non prezioso con uno strato sottile di metallo più prezioso sfruttando la deposizione elettrolitica.

Consiglio: i gioielli placcati in oro vanno puliti delicatamente con acqua, una goccia di sapone, e asciugati con un panno morbido, senza sfregarli con troppa energia.

Bracciale in galvanica oro rosa
Pianegonda, bracciale in galvanica oro rosa

Gold filled

Questo termine arriva dagli Usa. I gioielli gold filled riportano sul retro la composizione 14K 1/20 G.F. In pratica, sulla superficie dell’oggetto è presente uno strato di oro a 14 carati, con un minimo del 5% a un massimo del 20% del peso dell’oggetto. Rispetto a una semplice placcatura, insomma, il gioiello gold filled ha una maggior percentuale di oro. È quindi più difficile che un graffio faccia emergere il metallo sottostante: un gioiello con questo tipo di copertura non si distinguerà facilmente da un gioiello di solo oro. Ma, attenzione: nel caso di vendita il suo valore sarà inferiore.

Consiglio: Si può pulire un gioiello realizzato con tecnica gold filled con una certa tranquillità: una goccia di sapone liquido in acqua tiepida e uno spazzolino da denti con setole morbide è sufficiente a rendere il gioiello pulito e lucido, dopo avero asciugato con un panno di cotone o, meglio, di tessuto sintetico. Ma attenzione a non strofinare troppo energicamente.

Catena gold filled
Catena gold filled

Vermeil

È un termine francese: il vermeil è argento sterling 925 ricoperto con strati sottili di oro. Mentre la placcatura standard è di circa 2 micron d’oro, un rivestimento di vermeil è in media di 1 micron e mezzo. L’oro utilizzato è di 14 carati. Anche se lo strato di copertura in oro è molto sottile, l’integrazione tra oro e argento funziona molto bene e garantisce una buona resistenza. Anche in questo caso il procedimento utilizzato è quello elettrolitico.

Consiglio: anche in questo caso per la pulizia non utilizzate prodotti chimici aggressivi. Basta acqua tiepida un accenno di sapone e molta delicatezza nel lucidare con un panno morbido.

Anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Anabela Chan, anello in vermeil, con una serie di gemme create in laboratorio, tra cui smeraldi, peridoti, diamanti e zaffiri rosa con fiori intagliati di madreperla, gemme e foglie smaltate a mano
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Tous, anello in vermeil con gemme e perla
Collezione Baoli, collana con pendente in argento placcato oro
Flora Bhattacharya, collezione Baoli. Collana con pendente in argento placcato oro
Collier Aida, in ottone placcato oro. Prezzo: 1480 euro
Hervé Van der Straeten. Ottone placcato oro 24 carati
Collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo. Prezzo: 850 dollari
Aurélie Bidermann, collezione Peggy, bracciale placcato oro giallo con lapislazzulo






L’oro sale. È ora di comprare o vendere?




A sorpresa, rispetto alle previsioni della quasi totalità degli esperti, nelle scorse settimane il prezzo dell’oro è tornato ad aumentare. È una prospettiva che pochi avevano previsto. Così ora per molti il dubbio è: acquistare oro o vendere? Meglio affrettarsi in gioielleria per comprare un anello d’oro, prima che i prezzi aumentino ancora? Oppure conviene sfruttare il momento e vendere i propri gioielli prima che i prezzi scendano? Quale delle due scelte è quella giusta? Per sapere che cosa fare, se acquistare o vendere oro, sia sotto forma di gioielli oppure (per chi ha la possibilità) in piccoli lingotti o monete di metallo giallo, è bene però sapere una cosa: il prezzo di questo bene è determinato soprattutto da scelte di carattere geopolitico.

Lavorazione di gioielleria nell'atelier Crieri
Lavorazione di gioielleria nell’atelier Crieri

Storicamente, il prezzo dell’oro sale quando chi ha soldi in banca o un patrimonio da utilizzare teme che guerre, crolli di Borsa, alta inflazione, terrorismo o altri avvenimenti di carattere catastrofico possano mettere a rischio la propria ricchezza. In quel caso, investire in oro è considerata una scelta per tenere al riparo la proprietà. L’oro è considerato, per questo, un bene-rifugio. Eppure lo scorso anno, nonostante l’instabilità causata dalla guerra in Ucraina (ma non solo) l’oro non aveva registrato l’andamento atteso. A gennaio 2023 l’oro segna un aumento di poco più del 4,6%. Anzi, lo scorso anno in controtendenza con le attese, il prezzo dell’oro è sceso parecchio, dopo aver superato quota 2000 dollari quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Fino all’autunno, quando improvvisamente il prezzo è tornato a salire. Le quotazioni negli ultimi sei mesi, infatti, segnano +9,8%. Di questa percentuale, buona parte è relativa alle ultime settimane del 2022 e all’inizio del 2023: in un mese l’oro è aumentato del 5,4%. Questi dati sono sempre relativi a metà gennaio 2023.

Prezzo dell'oro a un anno
Prezzo dell’oro a un anno

Come mai, dopo essere sceso sorprendentemente, viste le tensioni internazionali, il prezzo dell’oro è aumentato così velocemente? E continuerà la corsa? L’unica cosa certa è che il rialzo del metallo giallo è determinato da due fattori: gli acquisti delle banche centrali di Russia, Cina e qualche Paese arabo. Ma non solo. Una buona parte degli acquisti, per miliardi di dollari, avvengono nell’ombra. Non si sa, insomma, chi acquista.

Prezzo dell'oro a 30 giorni
Prezzo dell’oro a 30 giorni

A metà gennaio, quindi, il prezzo dell’oro è di circa 1.900 dollari l’oncia (1 oncia equivale a 28.3 grammi), con una risalita del 15% da novembre a metà metà gennaio 2023. Alcuni acquirenti sono noti: la banca centrale cinese ha annunciato acquisti di 30 tonnellate di lingotti a dicembre, ma il mese prima ne aveva già messi in cassaforte altre 32 tonnellate. Ufficialmente la People’s Bank of China custodisce 2.010 tonnellate d’oro, pari al 3,4% del totale delle riserve mondiali. Secondo molti analisti gli acquisti della Cina potrebbero proseguire, spingendo il prezzo dell’oro. Ma la Cina non è l’unico Paese a fare shopping di lingotti: tante altre banche centrali stanno accumulando lingotti: nei primi nove mesi del 2022 le riserve auree mondiali sono aumentate di 673 tonnellate, con uno sprint nel terzo trimestre, che ha registrato acquisti per 399 tonnellate.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Ai conti degli analisti, tuttavia, mancano 300 tonnellate di oro fantasma. Qualcuno le ha acquistate, ma non si sa chi. La Cina? Altri Paesi che agiscono nell’ombra? I Paesi arricchiti dalle vendite di gas e petrolio? Forse. In molti, per esempio, indicano la Russia come acquirente, che preferirebbe però non pubblicizzare gli acquisti. Il motivo sarebbe legato alle sanzioni: la Russia è un grande esportatore di oro, ma oggi non riesce a venderlo e, quindi, lo Stato lo acquista per sostenere il settore estrattivo.

Shopping in Cina
Shopping di gioielli in Cina

Ma, insomma, comprare o vendere oro?
Fino a quando la situazione internazionale rimarrà tesa, tra guerra in Ucraina e sintomi di una recessione dell’economia, molte banche centrali e i fondi di investimento riterranno probabilmente opportuno mettere da parte un po’ di lingotti. A questo si aggiunge che le sanzioni alla Russia sono probabilmente destinate a drenare il flusso di oro sul mercato: meno metallo giallo in circolazione significa anche prezzi che tendono ad aumentare. Questo non vuol dire che il prezzo dell’oro continuerà a lievitare come una torta nel forno: storicamente dopo grandi rialzi il prezzo dell’oro diminuisce, anche se negli ultimi 20 anni il valore dell’oro è aumentato del 561%. Ma al momento la situazione è questa. Se il prezzo di 1900 dollari l’oncia è conveniente per acquistare o vendere dipende quindi dalla prospettiva temporale del proprio investimento.

Anello in oro 24 carati
Anello in oro 24 carati






Korloff dal nero al rosa




La collezione Luna del brand parigino Korloff: oro, diamanti e tante geometrie arrotondate ♦

Detenere un record è un buon punto di partenza, anche per i gioielli: il brand parigino Korloff può vantarsi di un primato non da poco, quello del più grande diamante nero del mondo, del peso di 88 carati, tagliato con 57 spigoli perfetti. È assicurato per 37 milioni di dollari. Il Korloff Nero è l’anima e simbolo della società e viene esibito in giro per il mondo da qualche decennio.

Il diamante nero di 88 carati Karloff
Il diamante nero di 88 carati Karloff

Ma, naturalmente, la Maison propone anche un sacco di altri gioielli.

In ogni caso, tutto è iniziato nel 1978, quando Daniel Paillasseur ha concepito il marchio Korloff Parigi, ispirato in parte dal viaggio della famiglia Korloff Sapojnikov dalla Russia alla Francia. Nell’Ottocento questa pietra preziosa apparteneva da diverse generazioni alla famiglia russa di Karloff-Sapozhnikov. E secondo una leggenda, il Karloff Noir porta fortuna e prosperità a chi la tocca. A parte il diamante nero che gli ha dato fama, il brand parigino produce gioielli di alta gamma, oltre a orologi e altri prodotti di lusso, come i profumi. Korloff dispone di 50 boutique in tutto il mondo. 

Anello Korlove in oro rosa  e diamanti neri
Anello Korlove in oro rosa e diamanti neri
Anello in oro bianco e diamanti della collezione Eclat, ispirata alla piramide dl Louve
Anello in oro bianco e diamanti della collezione Eclat, ispirata alla piramide dl Louve
Orecchini della collezione Eclat in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Eclat in oro rosa e diamanti

orecchini soleil
Orecchini Soleil in oro giallo e diamanti

Collezione di alta gioielleria Divine Nature, anello con diamanti
Collezione di alta gioielleria Divine Nature, anello con diamanti

Orecchini in oro rosa con 192 diamanti, per 2,50 carati
Orecchini in oro rosa con 192 diamanti, per 2,50 carati







Conviene comprare gioielli quando c’è inflazione?




Conviene acquistare gioielli anche se l’inflazione è alta? Al contrario, se continua l’inflazione è una buona idea vedere i gioielli? E forse è giunto il momento di acquistare oro per proteggersi dai prezzi in aumento? Se vi fate queste domande leggete questo articolo: cerchiamo di rispondere, ma con una premessa: diffidate di chi vi dice che sa indovinare il futuro. Non è mai esistito un essere umano che sappia, con certezza, come andranno le cose, Nè un astrologo, un sensitivo, ma nemmeno un esperto di qualche cosa. Premesso questo, alcuni trend si possono individuare con relativa certezza. Quindi, con i prezzi in aumento conviene acquistare (o vendere) gioielli?

Prezzo dell'oro nel 2022 per oncia, in dollari
Prezzo dell’oro nel 2022 per oncia, in dollari

Il prezzo dell’oro
Cominciamo a parlare del metallo giallo. Perché è ovvio che acquistare o vendere gioielli o bijoux di poco valore non sono un investimento e l’inflazione cambia poco. Il valore di un gioiello in oro a 18 carati, cioè che contiene oro per il 75% (il resto è costituito da metalli diversi: l’oro puro è di 24 carati), sarà invece più legato all’andamento del metallo giallo sui mercati internazionali. Quindi, visto che il 2022 è stato un anno con una inflazione alta in Europa e negli Usa, e in molti altri Paesi, com’è andato il prezzo dell’oro? Rispondiamo subito: non molto bene. Ma neppure troppo male. Il grafico, aggiornato a dicembre 2022, offre una risposta sintetica. Se volete capire perché l’oro non ha seguito l’inflazione, continuate a leggere.

Prezzo dell'oro, in dollari, a 25 anni
Prezzo dell’oro, in dollari, a 25 anni

Dovete sapere prima che il prezzo dell’oro dipende soprattutto dalle compravendite suk mercato internazionale. L’oro è scambiato principalmente sul mercato di Londra, sul mercato dei futures statunitense e sullo Shanghai Gold Exchange. I maggiori produttori di oro sono Cina, Australia, Stati Uniti, Sud Africa, Russia, Perù e Indonesia, mentre i maggiori consumatori di gioielli in oro sono India, Cina, Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Russia ed Emirati Arabi Uniti. Quindi, quando acquistate o vendete un gioiello in oro dovete tenere conto che il prezzo sintetizza una media di quelli determinati in tanti Paesi diversi. Se, per fare un esempio, l’economia della Cina rallenta per le restrizioni decise per fronteggiare il covid, le donne cinesi acquisteranno meno gioielli e, probabilmente, il prezzo dell’oro scenderà. Per contro, negli Stati Uniti gli acquisti di gioielli in oro sono aumentati. È una sintesi estrema, ma è per dare l’idea.

Prezzo dell'oro, in dollari, a 50 anni
Prezzo dell’oro, in dollari, a 50 anni

Oltre a questo fattore, cioè l’andamento dell’economia in Paesi come la Cina, l’inflazione nel 2022 ha provocato anche un aumento dei tassi d’interesse. Questo vuol dire due cose: obbligazioni emesse dallo Stato (più o meno in tutti i Paesi) con rendimenti maggiori e, per gli Stati Uniti, un dollaro più forte (per lo stesso motivo, cioè per i tassi d’interesse più attraenti per gli investitori, che acquistano dollari facendone salire il prezzo). Secondo il World Gold Council, però, tutto sommato il prezzo dell’oro ha resistito abbastanza bene, tenendo conto di questi fattori negativi. A dicembre il prezzo dell’oro in dollari per oncia (che corrisponde a circa 28 grammi) segna un valore più o meno inferiore dell’1% rispetto a 12 mesi prima. Rispetto agli indici dei mercati azionari, scesi molto di più, ha quindi resistito meglio.

Lingotti e monete d'oro
Lingotti e monete d’oro

Come andrà nei prossimi mesi? Il prezzo dell’oro è spesso legato a fattori geopolitici. L’oro è considerato un bene-rifugio, che si acquista quando c’è molta incertezza. La guerra in Ucraina o altri fattori di instabilità internazionale possono spingere gli acquisti di oro. Se, al contrario, il mondo sarà un po’ meno pericoloso, il prezzo dell’oro tenderà probabilmente a scendere. Un altro fattore che potrà influire nel 2023 sul prezzo dell’oro è, come accennato, il fattore tassi di interesse. Sia la banca centrale americana, sia quella europea hanno preannunciato nuovi rialzi dei tassi. Se così sarà, molti preferiranno acquistare obbligazioni in dollari o euro piuttosto che metallo giallo. Per contro, un clima di instabilità potrebbe spingere le banche centrali ad acquistare loro stesse ingenti quantità di oro da mettere a riserva. Inoltre, se il mercato azionario scenderà ancora, molti investitori potrebbero essere indotti a cercare riparo in beni considerati più sicuri, tra cui l’oro. Ma come abbiamo scritto: diffidate da chi dice di saper leggere il futuro, ma tenete conto degli scenari della macroeconomia.

Shopping in Cina
Shopping in Cina

Conviene acquistare gioielli in oro?
L’inflazione sembra destinata a durare ancora per un po’. E se date un’occhiata ai grafici pubblicati su questa pagina vi accorgerete che l’oro è salito tantissimo negli ultimi 20 anni: era quotato a circa 250 dollari all’inizio del nuovo secolo e ora si trova circa tra quota 1700 e 1800 dollari, ma ha toccato i 2000 un paio di anni fa. Nel 2016, però, si trovava poco sopra quota 1000 dollari. Questo vi indicherà che l’oro non è un investimento sicuro (non esistono investimenti sicuri), ma che negli ultimi 10-15 anni si è mantenuto su livelli elevati. Impossibile stabilire se aumenterà ancora oppure scenderà nei prossimi anni. Ma è possibile che rimanga ancora ampiamente sopra i 1500 dollari. Traduciamo: se acquistate gioielli in oro a 18 carati, meglio ancora sarebbe a 22 carati, potete avere buone chance di proteggere il vostro acquisto dall’inflazione o, perlomeno di mantenere buona parte dell’investimento. Con un po’ di fortuna potreste anche guadagnarci, se il metallo giallo tornerà ai livelli massimi di qualche anno fa. Ma anche vendere i vostri gioielli può essere conveniente, se li avete acquistati prima del 2008 quando l’oro era quotato molto meno (e se li avete acquistati a un prezzo giusto, ovviamente).

Gioielli a GemGèneve 2019. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve 2019. Copyright: gioiellis.com

Gioielli di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com







Nanis scopre l’antico fascino del paisley




L’antico fascino del paisley ha conquistato il moderno design di Nanis, Maison di gioielli fondata e diretta da Laura Bicego. La forma del paisley ha un’origine che si perde nella storia. Sono state trovati disegni con questa forma che assomiglia a una goccia con la punta curvata nelle decorazioni delle grandi civiltà mesopotamiche e in Persia, fino alla sua diffusione nella zona del Cachemire e in tutta l’India. Nanis ha reinterpretato la silhouette della goccia (ma per altri l’origine è una foglia) del paisley con la tecnica che contraddistingue il brand veneto.

Orecchini con diamanti della collezione Paisley
Orecchini con diamanti della collezione Paisley

La collezione Cachemire comprende gioielli in oro 18 carati con la consueta raffinata lavorazione a bulino millerighe, con incisione a mano, assieme a pavé di diamanti. La forma paisley è utilizzata per orecchini, anello, anche in versione toi et moi, oltre che come pendente per una collana formata da una serie di gocce dalla punta curva concatenate a formare un ricco gioiello chiuso al centro da un elemento con diamanti. Con la stessa forma c’è anche un pendente da utilizzare come punto luce per una sottile catena.

Orecchini a bottone in oro millerighe e diamanti
Orecchini a bottone in oro millerighe e diamanti
Anello in oro e diamanti
Anello in oro e diamanti
Collana con pendente in oro e pavé di diamanti
Collana con pendente in oro e pavé di diamanti

Anello Toi et Moi in oro e pavé di diamanti
Anello Toi et Moi in oro e pavé di diamanti

Collana Paisley in oro e pavé di diamanti
Collana Paisley in oro e pavé di diamanti







IsabelleFa, una catena per due




Matrimonio tra la tradizione tedesca e la creatività belga. Dall’unione, anche nella vita, di Isabelle Fagnoul con Hans-Georg Mössner è nata IsabelleFa, azienda che opera nell’area di Pforzheim e che ha portato una ventata di novità in Germania, ma non solo. Una storia che ha bisogno di un prologo. L’azienda alla base del brand IsabelleFa è nata ben prima della romantica unione tra Belgio e Germania. Nel 1955, infatti, è stata fondata la Emil Mössner Goldwarenfabrik, manifattura nella cittadina di Eisingen su iniziativa di un orafo e argentiere specializzato. Emil Mössner aveva diretto l’azienda su lavorazioni come la produzione artigianale di catene d’oro.

Bracciale Grace in platino, con 6,6 carati di diamanti
Bracciale Grace in platino, con 6,6 carati di diamanti

Nel corso degli anni, il laboratorio è diventata una fabbrica. E qui entra in scena il figlio del fondatore, il maestro orafo Hans-Georg Mössner, che dopo aver conosciuto Isabelle alla scuola di oreficeria di Pforzheim, a metà degli anni Ottanta ha assunto la direzione della Emil Mössner Goldwarenfabrik. Dall’azienda e dall’unione della coppia nel 1987 è nato, quindi, il brand Isabelle Fa. Il risultato è l’utilizzo delle tecniche di produzione orafa dell’azienda per linee di prodotto che hanno nel design nordico, semplice ma non noioso, la loro etichetta estetica.

Choker e bracciale rigido Navette in oro rosa
Choker e bracciale rigido Navette in oro rosa
Choker in oro rosa aperto
Choker in oro rosa aperto
Collier Eternelle in oro rosa e diamanti
Collier Eternelle in oro rosa e diamanti
Gioielli di Isabelle Fa indossati
Gioielli di Isabelle Fa indossati

Gioielli di Isabelle Fa indossati
Gioielli di Isabelle Fa indossati

Orecchini in oro rosa e pavé di diamanti
Orecchini in oro rosa e pavé di diamanti







Gli anelli copri unghie e orecchini per AirPods di Bijules




La designer ed ex dj di New York, Jules Kim, che ha fondato il brand Bijules: gioielli fuori dalle convenzioni ♦

Orecchini che servono a non perdere gli AirPods, anelli che sostituiscono le smalto per unghie: sono gli inconsueti gioielli di Bijules. Sulle pagine di gioiellis.com raccontiamo spesso le storie dei nuovi designer. C’è una storia, per esempio, che è replicabile per un grande numero di nuovi gioiellieri. Si svolge così: fin da bambini volevano fare i designer di gioielli. Poi, hanno frequentato il Central Saint Martins College of Art and Design o qualcosa del genere, infine dopo un diploma al Gia hanno dato vita al loro brand. Insomma, tutto il regolare curriculum che ci si aspetta da chi crea gioielli sul palcoscenico internazionale.

Orecchini in oro 14 carati per AirPods
Orecchini in oro 14 carati per AirPods

Ma ci sono le eccezioni. Jules Kim è una di queste «pecore nere», cioè davvero innovative, della gioielleria. Fino a una decina di anni fa ha fatto la promoter e la dj nei locali notturni di New York. Se l’è spassata parecchio fino a quando, con una scelta a freddo, ha deciso che il mondo della gioielleria era il più addormentato di tutti («è noioso», ha spiegato) e lei, abituata alle veglie notturne, avrebbe potuto dare una scossa. Il risultato è Bijoules, un brand che gioca sul nome della fondatrice e sulla parola bijoux. Ha avuto ragione lei: non si può dire che i gioielli di Jules Kim siano convenzionali. 

Orecchini in oro 14 carati per auricolari wireless
Orecchini in oro 14 carati per auricolari wireless
Anello copri unghia in oro 14 carati e smalto
Anello copri unghia in oro 14 carati e smalto
Anello Future Knuckle
Anello Future Knuckle
14k Gold Triple Cloud Ring
Anello per tre dita in oro 14 carati

Anello XX in oro 14 carati
Anello XX in oro 14 carati

Anello copri unghia Serpent in oro e diamanti
Anello copri unghia Serpent in oro e diamanti

X-Tend, i gioielli flessibili di Chimento




Anelli e bracciali in oro, ma morbidi, capaci di adattarsi alla superficie del corpo. Anche Chimento ha trovato la formula per accontentare estetica e indossabilità con i propri gioielli. La ricetta si chiama X-Tend, che è anche il nome della collezione che comprende anelli, bracciali, ma anche orecchini e collane con pendente. Con una differenza rispetto ad altre soluzioni che propongono gioielli flessibili: in questo caso si possono allungare non solo le maglie strette degli anelli, ma a che quelle che danno vita alle catene utilizzate per le collane. Le maglie sono estensibili, con linee bombate e superfici levigate. Si tratta, insomma, di una reinterpretazione della classica catena a maglie.

Anello X-Tend in oro bianco 18 carati e diamanti
Anello X-Tend in oro bianco 18 carati e diamanti

I gioielli della collezione X-Tend sono proposti tutti nelle tre versioni dei classici colori dell’oro (giallo, bianco o rosa), con la variante di elementi con pavé di diamanti. Chimento, storica azienda della gioielleria nata a Vicenza nel 1964, è ritornata agli antichi fasti dopo un periodo difficile ed è guidata ora da Mario Chimento, figlio del fondatore Adriano scomparso a fine 2021.

Bracciale in oro rosa a maglia estensibile con diamanti
Bracciale in oro rosa a maglia estensibile con diamanti

Bracciale a maglia estensibile in oro rosa 18 kt con dettaglio di diamanti

Bracciale in oro bianco 18 carati e diamanti
Bracciale in oro bianco 18 carati e diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati, con dettaglio in diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati, con dettaglio in diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati, con pendente e diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati, con pendente e diamanti
Collana a catena in oro rosa 18 carati, con pendente e diamanti
Collana a catena in oro rosa 18 carati, con pendente e diamanti

Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti
Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti







Il Batticuore di Unoaerre




D’accordo, è poco romantico ricordarlo, ma il cuore di chi fa un regalo, magari un gioiello, batte vicino a dove spesso si custodisce il portafogli. I due aspetti non sono disgiunti: si può avere il desiderio di regalare un gioiello, ma senza una spesa eccessiva. A questo aspetto ha pensato Unoaerre, azienda italiana specializzata in gioielli in oro, con le sue collezioni di fashion jewellery che, però, non rinunciano a utilizzare il metallo prezioso. Come nella collezione Batticuore, che propone gioielli con la universale forma del pulsante organo convenzionalmente sede del sentimento.

Anello Batticuore in oro 9 carati
Anello Batticuore in oro 9 carati

La collezione Batticuore è composta da oro giallo e diamanti naturali, ma a un prezzo contenuto. Il segreto sta nella scelta della lega di oro, in questo caso 9 carati, che serve a contenere il prezzo dei gioielli. Per esempio, il bracciale in oro con la scritta Love è proposto a un prezzo di 260 euro, fino a un anello composto da tanti cuori in fila a 590 euro. In alcuni pezzi l’oro è abbinato a inserti in madreperla, senza discostarsi troppo dal prezzo medio.

Anello in oro e madreperla
Anello in oro e madreperla
Bracciale con ciondolo Love
Bracciale con ciondolo Love
Bracciale in oro 9 carati e madreperla
Bracciale in oro 9 carati e madreperla
Collana Love in oro 9 carati
Collana Love in oro 9 carati

Veretta in oro con cuori
Veretta in oro con cuori







Le Sibille vedono il futuro del passato




Tre donne virtuose dell’antica tecnica del mosaico minuto romano e della gioielleria sono l’anima di Le Sibille, Maison che ha un grande successo specialmente all’estero

Il fascino irresistibile del passato. Ma con lo slancio di chi vede il futuro: con queste premesse Le Sibille si propone con il suo ponte tra la tradizione antica del micro mosaico e la tecnologia moderna che permette di ridurre in miniatura le tessere per comporre gioielli dal sapore ambiguo: fanno parte del mondo del passato o si propongono come accessori moderni? Di sicuro Le Sibille ha anche il merito di aver riportato in vita una tecnica, quella del mosaico minuto romano, che rischiava di essere estinta: è utilizzato solo in Vaticano per i restauri delle opere d’arte antiche.

Anello con scarabeo in oro 18 carati, brillanti, micromosaico
Anello con scarabeo in oro 18 carati, brillanti, micromosaico

L’idea è di tre donne-artiste romane: Camilla Bronzini, Francesca Neri Serneri e Antonella Perugini. Risultato: gli anelli, i bracciali e le collane sono realizzati utilizzando oro, pietre preziose e le piccole tessere che compongono figure classiche, ma anche strizzando l’occhio al gusto attuale, come nel caso del teschio circondato da rubini. Per un gioiello sono necessari anche 60 giorni di lavorazione e, ovviamente, con la realizzazione artigiana ogni pezzo è unico.  

Anello Cherry blossom in oro 18 carati, zaffiri, micro mosaico
Anello Cherry blossom in oro 18 carati, zaffiri, micro mosaico
Orecchini in oro 18 carati, micro mosaico
Orecchini in oro 18 carati, micro mosaico
Orecchini Shiva, oro 18 carati, zaffiri blu, micro mosaico
Orecchini Shiva, oro 18 carati, zaffiri blu, micro mosaico
Yemen ring in oro e micro mosaico
Yemen ring in oro 18 carati e micro mosaico
Anello ispirato a Yin e Yang
Anello ispirato a Yin e Yang

Anello Odalisque: la superficie superiore può ruotare
Anello Odalisque: la superficie superiore può ruotare







I ricami d’oro di Giordini

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L’oro di Arezzo visto attraverso i gioielli di Giordini, una storia iniziata nel 1964 ♦

Nel 1964 Olga Giordini fondò l’azienda che porta il suo cognome e che risiede nel distretto orafo di Arezzo. Dopo mezzo secolo, la Giordini resta ancora un’azienda familiare, che propone gioielli con una lavorazione artigianale, una particolarità tutta italiana. Tra parentesi: Giordana Giordini è diventata presidente della sezione Orafi di Confindustria. L’azienda, pur con una lunga tradizione alle spalle, non è però ancorata solo al classico, ma cerca anche la sua strada per il rinnovamento della sua proposta. L’idea è riunire in un unico gioiello l’arte scultorea e plastica del «fatto a mano» attraverso la creatività di designer, artigiani ed artisti, con le regole della produzione industriale. Insomma, la capacità di passare sapientemente da un modello in ceroplastica unico e artistico a oggetti prodotti in serie. Ecco due tra gli ultimi esempi della loro proposta. La parures-collezione Barocca, con segni curvilinei, e naturalmente realizzata a partire dall’oro. Altra novità è la parure Intrecci, con linee morbide, come fosse un pizzo dorato.

Orecchini in oro 14 carati
Orecchini in oro 14 carati

La tecnica utilizzata

Interessante la descrizione tecnica della serie Ricami. Comprende gioielli realizzati in oro con tecnica mista, che abbina parti in elettroformatura su cui vengono posizionate lastre traforate e diamantate dai disegni più svariati. Una montatura di questo tipo presenta un’incavatura che fa da cornice in cui è collocata la lastra traforata. Il contorno può terminare diritto o smerlettato, può avvolgere l’intero perimetro del traforo oppure solo una parte di esso. La tecnica è in pratica «a castone» ed è antica, generalmente usata per le pietre. Al posto delle gemme, sono invece utilizzate lastre traforate dai disegni delicati ad ispirazioni diversificate: floreali, geometrici o arabeschi.

È un procedimento che viene percepito come semplice e pulito, ma che in realtà è di laboriosa esecuzione, perché richiede di essere perfettamente equilibrato sia nella composizione del disegno, sia nell’assemblaggio d’insieme che deve garantire aderenza ed equilibrio tra le parti. La lastra traforata richiede un lungo lavoro di preparazione del disegno che è frutto di elaborazioni e scelte estetiche accurate trasferite poi, nella fase di produzione, in supporti tecnologici in grado di preservare la freschezza dello schizzo fatto a mano con molta attenzione ai minimi dettagli.

Orecchini in oro
Orecchini in oro

Il traforo, che viene eseguito con il laser sulla lastra diamantata, conferisce trasparenza e leggerezza al metallo, trasformandolo in un vero e proprio «pizzo d’oro», una sorta di «ricamo» metallico, che è il protagonista assoluto della composizione. Predomina sulla forma, mettendo in risalto i movimenti di pieno-vuoto e i disegni trasparenti e sottili conferiscono grazia e femminilità al gioiello, la luce passandovi attraverso crea attraenti giochi di chiaro-scuro, di vedo-non vendo evocando l’impalpabile grazia del merletto.

Il processo di lavorazione è lungo perché questi trafori sono particolarmente fragili, devono essere eseguiti e rifiniti con delicatezza e cura. Infatti il montaggio è articolato e va eseguito con scrupolosa attenzione per conferire alla lastra un morbido movimento senza strappare i sottili fili del ricamo dorato e poi la rifinitura finale, rigorosamente eseguita a mano, si avvale di lucidatura e satinatura nonché galvanica selettiva a contrasto di alcune parti, per definire il disegno ed esaltarne le caratteristiche.

Orecchini a cerchio in oro
Orecchini a cerchio in oro
Anello della collezione Smalti
Anello della collezione Smalti
Collana della collezione Papillon
Collana della collezione Papillon
Anello della collezione Smalti di Giordini
Anello della collezione Smalti di Giordini
Orecchini della collezione Ricami d'Oro
Orecchini della collezione Ricami d’Oro
Anelli della collezione Ricami d'Oro
Anelli della collezione Ricami d’Oro
Collana in oro di Giordini
Collana in oro di Giordini
Giordini, collezione Ricami d'oro
Giordini, Ricami d’oro
Orecchini in oro con motivo floreale
Orecchini in oro con motivo floreale






 

Il mondo evocativo di Elena Okutova




Da San Pietroburgo a Mosca, fino a Ginevra. Elena Okutova è una delle designer russe di nuova generazione, che uniscono la tradizione orafa russa con la voglia di innovare. La designer è tornata a GemGèneve edizione autunnale, dove era presente anche lo scorso anno, ma nell’area del Vivarium Quartet, mentre lo scorso anno era Emerging Talent. I suoi gioielli sono elaborati, densi e realizzati con l’utilizzo delle tecniche tradizionali, tra argento, smalto e oro, che si accompagnano alle gemme. Oltre al modo di lavorare anelli o pendenti, i gioielli riflettono anche le tradizioni russe, fiabe, racconti e folklore, con un riferimenti alla storia antica.

Anello con ametista, argento, oro, smalto, zaffiri. Copyright: gioiellis.com
Anello con ametista, argento, oro, smalto, zaffiri. Copyright: gioiellis.com

Elena Okutova ha studiato lavorazione artistica dei metalli all’Università statale di Mosca e e ha fondato il proprio marchio nel 2009 in tandem con la madre Irina, che l’accompagna. I gioielli sono prima modellati a mano in cera e poi realizzati lavorati con incisione, smaltatura, incastonatura. Si intrecciano riferimenti orientali, come l’anello a forma di turbante ottomano, ma anche all’arte cinese o a quella contemporanea. Sono pezzi unici che rendono il lavoro della designer originale ed evocativo allo stesso tempo.

elena okutova anello con prasiolite Copyright gioiellis
Anello Japanese Garden, con un presiolite al centro

Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com
Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com

Japanese Garden ring,  fianco
Japanese Garden ring, in argento, oro, smalto. Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com

Japanese Garden ring,  esterno
Japanese Garden ring, esterno. Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com

Anello in argento, oro, rodolite, granati, zaffiri viola. Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com
Anello in argento, oro, rodolite, granati, zaffiri viola. Anello Japanese Garden, con fiori di loto, draghi con tre draghi e pesci koi che nuotano a monte. Copyright: gioiellis.com

Anello a forma di turbante ottomano. Argento, oro, crisoprasio
Anello a forma di turbante ottomano. Argento, oro, crisoprasio. Copyright: gioiellis.com

Anello in argento oro, gemme Swarovski, ispirato alla melagrana
Anello in argento oro, gemme Swarovski, ispirato alla melagrana e all’impero ottomano. Copyright: gioiellis.com

Elena Okutova. Copyright: gioiellis.com
Elena Okutova. Copyright: gioiellis.com







Meini nel segno di Firenze




Meini Gioielli, la tradizione orafa fiorentina ha sempre il suo fascino ♦︎

La storia è quella di tante altre realtà artigiane della gioielleria: il giovane apprendista che impara i segreti del mestiere, si mette in proprio, apre la sua bottega e trova anche la sua strada stilistica. È così che è nata Meini Gioielli, bottega artigiana fiorentina. Tutto inizia nel 1963, quando all’età di 14 anni Cesare Meini «entra come apprendista nella bottega artigiana Ricci, uno dei maestri orafi più famosi nella Firenze degli anni Sessanta».

Anello in filigrana in oro, diamanti, acquamarina
Anello in filigrana in oro, diamanti, acquamarina

La bottega si trova proprio nel cuore di Firenze, vicino al del Ponte Vecchio. Qui Cesare Meini impara il disegno ornamentale, la modellatura, l’arte del traforo e, soprattutto, dell’incisione a bulino. Nel segno della tradizione orafa fiorentina, accumula esperienza fino al 1971, quando si iscrive all’Albo Artigiani e apre un laboratorio orafo nel centro storico di Firenze. Nel 1977 l’attività è stata trasferita a Rignano sull’Arno, un paese vicino a Firenze, dove ancora oggi l’orafo toscano realizza le sue creazioni, assieme ai figli Leonardo e Lorenzo. I gioielli di Meini restano ancorati allo stile e alla tradizione toscana: oro bianco e giallo, lavorato, traforato, con forme floreali e, qualche volta, pietre preziose di un certo volume.

Anello in oro giallo, diamanti e smeraldo
Anello in oro giallo, diamanti e smeraldo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
bracciale oro diamanti
Bracciale in filigrana con oro 18 carati e diamanti

Bracciale in oro 18 carati e diamanti
Bracciale in oro 18 carati e diamanti

Anello in oro bianco e giallo 18 carati, diamanti e acquamarina
Anello in oro bianco e giallo 18 carati, diamanti e acquamarina

Anello con filigrana in oro e smeraldo
Anello con filigrana in oro e smeraldo







Fope flessibile anche per uomo




Tutte le grandi marche di gioielleria hanno scoperto il mercato maschile. Se, fino a qualche anno fa, i gioielli per uomo erano nella maggior parte dei casi ispirati a uno stile militare, austero, con utilizzo di acciaio e cuoio, oggi anche brand come Fope si sono accorti di un nuovo segmento di clienti pronti a spendere per gioielli di lusso. Non più, insomma, solo la classica catenina d’oro o un sottile bracciale nascosto sotto il polsino della camicia, ma gioielli da esibire, in oro e pietre preziose. Gioielli che hanno uno stile che deriva dalle collezioni per le signore, ma in dimensioni adatte alla corporatura maschile.

Bracciale della collezione  Vendôme for men in oro rosa e diamanti neri
Bracciale della collezione Vendôme for men in oro rosa e diamanti neri

Fope lo scorso hanno ha aperto il suo ballo nell’universo maschile con i primi gioielli, che nel giro di 12 mesi si sono moltiplicati. Oggi i gioielli Fope dedicati all’uomo si sviluppano secondo le cinque collezioni più famose del brand: Vendôme e Panorama (per la versione in maglia piatta della maglia Novecento), Prima e Solo (la versione tonda) ed Eka (la prima collezione a lanciare Flex’it nel 2007). Il brand propone anche gemelli, anelli Flex’it e collane in oro 18. I diamanti neri che caratterizzano la linea e l’alto contenuto tecnologico (il sistema di maglie flessibili è brevettato) promettono un appeal anche per chi ama soluzioni ad alto contenuto innovativo.

Anello della collezione Panorama in oro rosa e diamanti neri
Anello della collezione Panorama in oro rosa e diamanti neri
Gemelli in oro bianco e diamanti neri Solo
Gemelli in oro bianco e diamanti neri Solo
Bracciale in oro bianco e diamanti neri Eka Tiny
Bracciale in oro bianco e diamanti neri Eka Tiny

Bracciale della collezione Prima in oro rosa e diamanti neri
Bracciale della collezione Prima in oro rosa e diamanti neri







La nuova Art Dèco di Roberto Coin

L’Art Déco sta per compiere cento anni. Il nome, infatti, è l’abbreviazione di Arts Décoratifs, ed è uno stile apparso per la prima volta in Francia poco prima della prima guerra mondiale, ma che ha preso ufficialmente il nome dall’Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali che si è tenuta a Parigi nel 1925. Nonostante questo, lo stile art déco gode di ottima salute, come dimostra anche la linea di gioielli lanciata qualche anno fa da Roberto Coin, che continua a essere rinnovata.

Rose gold pendants with lapislazuli and diamonds and Rose gold pendant with diamonds
Rose gold pendants with lapislazuli and diamonds and Rose gold pendant with diamonds

La collezione del gioielliere italiano ha registrato un buon successo ed è per questo che la Maison ha alimentato il catalogo con sempre nuove varianti. I gioielli sono realizzati con i materiali tipici del brand: oro giallo e rosa, giada nera, madreperla, lapislazzuli blu intenso, malachite e il turchese, con l’aggiunta di pezzi con diamanti bianchi. Le lunghe collane con pendente, i nuovi anelli multicolore e gli orecchini a forma di nappa sono le new entry della collezione.

Rose gold earrings with lapislazuli and diamonds
Rose gold earrings with lapislazuli and diamonds
Rose gold ring with diamonds, lapislazuli, turquoise, with diamonds, lapislazuli, with diamonds, lapislazuli, turquoise, malachite, red agate, mother of pearl and black jade and ring with diamonds
Rose gold ring with diamonds, lapislazuli, turquoise, with diamonds, lapislazuli, with diamonds, lapislazuli, turquoise, malachite, red agate, mother of pearl and black jade and ring with diamonds
Rose gold ring with diamonds, lapislazuli, turquoise, malachite, red agate, mother of pearl and black jade; Rose gold ring with diamonds
Rose gold ring with diamonds, lapislazuli, turquoise, malachite, red agate, mother of pearl and black jade; Rose gold ring with diamonds
Rose gold earrings with diamonds
Rose gold earrings with diamonds

Crieri fa fiorire il glicine




Il glicine fiorisce in anticipo: Crieri non aspetta la primavera per lanciare una nuova serie di gioielli. La collezione Glicine. La pianta, in lingua inglese wisteria, è stata chiamata così dal botanico Thomas Nuttall in memoria del medico e anatomista americano Caspar Wistar, ha ispirato anelli, orecchini, bracciali e collane, realizzati attorno al motivo della goccia. In effetti i petali del fiore di glicine assomigliano a gocce riunite a grappoli. Invece del colore violetto, la collezione Glicine presenta i classici colori di oro 18 carati e diamanti.

Anello Glicine con gocce in oro e tre diamanti briolette
Anello Glicine con gocce in oro e tre diamanti briolette

Accanto alla forma che ricorda quella dei grappoli del fiore di glicine, con le gocce disposte in cluster interrotti da un diamante, la collezione presenta anche un’interpretazione del classico moi et toi, dove un diamante con taglio briolette si contrappone a una goccia in oro. Anche gli orecchini seguono la stessa chiave stilistica, con gocce in oro assieme a diamanti con la stessa forma, sia nel modello a bottone, sia in quelli pendenti. I bracciali sono anch’essi formati da gocce in oro alternati da piccoli diamanti, così come la collana, composta da una sottile catena e un pendente centrale realizzato con pavé di diamanti, oppure con piccole gocce in oro allineate e inframmezzate da un diamante. Con taglio a goccia, ovviamente.

Collana con pendente in oro e diamanti
Collana con pendente in oro e diamante a goccia
Collana con pendente a pavé di diamanti
Collana con pendente a pavé di diamanti
Bracciale in oro con tre diamanti
Bracciale in oro con tre diamanti
Anello in oro 18 carati
Anello in oro 18 carati
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Orecchini pendenti in oro e diamanti
Orecchini con pavé di diamanti
Orecchini con pavé di diamanti
Orecchini a bottone con gocce in oro e diamanti
Orecchini a bottone con gocce in oro e diamanti
Orecchini Glicine in oro e diamanti
Orecchini Glicine in oro e diamanti
Anello moi et toi in oro e diamanti
Anello moi et toi in oro e diamanti






Magnetica System di Breil color oro




Anticamente il magnetismo era considerato un fenomeno misterioso. Oggi la fisica ne conosce perfettamente i meccanismi, che sono utilizzati nelle più svariate attività Anche in gioielleria. Le chiusure magnetiche, per esempio, sono da tempo utilizzate da Breil nella sua collezione Magnetica System. Il tipo di chiusura a contatto consente alla collezione di gioielli trasformabili in molti modi differenti: catene e fili metallici possono essere bracciali o collane in modo semplice. Ogni singolo elemento può essere indossato da solo o accostato ad altri, e agganciato attraverso le chiusure magnetiche.

Collane della collezione Magnetica System indossate
Collane della collezione Magnetica System indossate

Ora Breil aggiunge alla collezione una tonalità Ip gold. Il colore dell’oro giallo scalda il metallo utilizzato per i bijoux prodotti da Binda Italia. Fanno parte della linea il bracciale e la collana Comet composta da sei catene sottili punteggiate da piccoli elementi d’acciaio IP gold lucido. Gli elementi bracciale e collana Black Sun aggiungono invece l’acciaio IP Gold lucido a un filo di sfere di spinello nero. Tutti i nuovi elementi sono dotati della chiusura con magnete e sono compatibili con tutte le creazioni della collezione.

Bracciale in acciaio colore Ip gold e spinelli neri
Bracciale in acciaio colore Ip gold e spinelli neri
Collana-bracciale a più fili in acciaio Ip gold
Collana-bracciale a più fili in acciaio Ip gold
Bracciale-collana Magnetica System
Bracciale-collana Magnetica System
Bracciale in acciaio Ip gold
Bracciale in acciaio Ip gold con chiusura magnetica

Collana in acciaio e spinelli neri
Collana in acciaio e spinelli neri

Collane indossate
Collane indossate







La danza di Nanis diventa Elite

Le sfere ovoidali di Nanis, che la Maison veneta chiama boule, sono il marchio di fabbrica del brand fondato da Laura Bicego. Queste palline in oro giallo, graffiate a mano con il bulino e accostate di volta in volta a diamanti o pietre dall’aspetto lattiginoso, sono alla base di tante collezioni. Tra quelle di maggior successo, la linea Dancing in the rain è stata declinata con altrettante varianti. Una summa dello stile e delle possibilità compositive offerta da questo elemento base, la boule, è tradotto nella collezione Dancing Elite.

Orecchini in oro e diamanti Dancing Elite
Orecchini in oro e diamanti Dancing Elite

Le sfere della collezione sono realizzate nel modo consueto: realizzate una ad una, sono composte da due conchiglie saldate insieme e poi messe in uno speciale forno a indurire. Successivamente sono collegate una all’altra con piccoli anellini in oro, con precisione e pazienza. Poi, sono pronte per essere incise con una lavorazione che le rende anche morbide. Non fanno eccezione quelle della collezione Dancing Elite, alternate a piccole linee composte da diamanti bianchi.

Anello Dancing Elite
Anello Dancing Elite
Anello triplo in oro e diamanti
Anello triplo in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti Dancing Elite
Collana in oro e diamanti Dancing Elite
Pendente in oro e diamanti
Pendente in oro e diamanti
Collana regolabile in oro e diamanti
Collana regolabile in oro e diamanti
Orecchini pendenti con boule d'oro e diamanti
Orecchini pendenti con boule d’oro e diamanti

L’oro eterno (perché riciclato) di Prada




Anche Prada scopre la retta via dell’oro riciclato. Il marchio di abbigliamento ha annunciato Eternal Gold, realizzata in oro riciclato e diamanti tracciabili. Insomma, le buone pratiche abbastanza diffuse in un mondo che chiede più rispetto per l’ambiente. La collezione è presentata, da agenzie e siti internet, come un debutto nella gioielleria del marchio milanese. Anche se la decisione di proporre gioielli in oro e non solo fashion bijoux è del 2019, tre anni fa. La novità, semmai, riguarda la scelta di oro al 100% riciclato secondo gli standard della Chain of Custody stabiliti dal Responsible Jewelry Council, come ha precisato Timothy Iwata, Prada Jewerly Director, secondo cui questa scelta non è comune a nessun’altra gioielleria o casa di moda di lusso al mondo.

Bracciale serpente in oro con anima in titanio
Bracciale serpente in oro con anima in titanio

È vero che brand come Monica Vinadier o PdPaola utilizzano da tempo oro riciclato, ma Prada aggiunge la possibilità di verificare autenticità e provenienza attraverso la blockchain del Consortium Aura. Prada, inoltre, in più offre la tracciabilità anche dei diamanti di piccole dimensioni, mentre di solito solo quelli da mezzo carato in su hanno una carta d’identità che certifica una provenienza fair. I gioielli sono realizzati a Valenza e hanno un aspetto molto pulito, semplice, con la prevalenza di grandi volumi e con il marchio Prada inciso a laser ben in evidenza.

Collana girocollo indossata dalla  la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon
Collana girocollo indossata dalla la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon

Il tema è l’oro, mentre il design riprende la consueta simbologia dei cuori e dei serpenti (con anima in titanio per rendere flessibile il bracciale), ma con uno stile che si accorda con quello dell’abbigliamento della Maison. Prezzi: dai 1500 euro dell’anello più semplice ai 55 mila euro del pezzo più prezioso. Volti del lancio della collezione sono la poetessa e attivista americana Amanda Gorman, l’attrice, modella e cantautrice americana Maya Hawke, figlia di Uma Thurman ed Ethan Hawke, e la musicista coreana naturalizzata canadese Somi Jeon.

Choker in oro
Choker in oro
Una pubblicità della collezione Eternal Gold
Una pubblicità della collezione Eternal Gold

Orecchino della collezione Eternal Gold
Orecchino della collezione Eternal Gold







I ricami di Massai Orafi in Firenze




L’antica tradizione del cesello nel laboratorio di Massai Orafi in Firenze ♦

L’arte a Firenze non è solo quella che si trova nelle sale degli Uffizi, sotto le arcate di Santa Maria Novella oppure dei tanti capolavori che costituiscono un patrimonio unico al mondo. C’è anche l’arte tramandata per generazioni e applicata a oggetti come i gioielli. L’arte orafa degli artigiani fiorentini, infatti, è una delle più famose e apprezzate. Se volete averne una testimonianza, guardate alla produzione di Massai orafi in Firenze.

Anello in oro bianco e giallo, con tormaline rosa
Anello in oro bianco e giallo, con tormaline rosa e diamanti

L’azienda, aperta nel 1950 dal maestro orafo Franco Massai e ora gestita dai figli Gianni, Andrea ed Enrico, utilizza i metodi tradizionali di lavorazione (li potete vedere nel filmato) e, soprattutto, conserva lo stile che caratterizza la gioielleria della città del Giglio, con traforo, cesellatura e incisione, tipiche dell’arte orafa fiorentina, assieme all’utilizzo di pietre preziose e perle. Non solo: l’azienda ha conservato il laboratorio nel centro storico di Firenze, all’ultimo piano di un’antica casatorre del 16° secolo, che si può visitare. Niente fantasmi, però, ma esperti artigiani vivi e vegeti.

Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Pendente in oro a forma di giglio, simbolo di Firenze
Pendente in oro a forma di giglio, simbolo di Firenze
Bracciale Elisabetta in oro e diamanti
Bracciale Elisabetta in oro e diamanti
Bracciale Reticolato, antica tecnica incisione e saldatura a fuoco
Bracciale Reticolato, antica tecnica incisione e saldatura a fuoco

Anello Munch in oro giallo 18 carati, diamanti
Anello Munch in oro giallo 18 carati, diamanti







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