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Antonella Ferrara tra mare e terra 

A Roma Una mostra con i gioielli di Antonella Ferrara ♦

Antonella Ferrara da più di trent’anni crea gioielli. Ora a Roma, dal 24 maggio 2017, nello storico Palazzo Santa Chiara è organizzata una mostra, Preziosi d’Arte, dedicata all’arte orafa di Antonella Ferrara. Sono esposti una serie di gioielli ispirati alla natura, in particolare mare e terra, che si trasformano in micro-sculture. La collezione presenta solo pezzi unici in oro e in argento, con pietre naturali, gemme, perle, coralli, smalti, ispirati ai colori del mare.

Antonella Ferrara crea gioielli dal 1985, dopo la formazione artistica in atelier di scultura orafa di Milano si è interamente dedicata alla realizzazione di pezzi unici che sono il risultato di una ricerca continua che ogni giorno contribuisce a far rinascere l’arte orafa. Nel 2001 ha ottenuto il riconoscimento d’Eccellenza Artigiana della regione Piemonte e nel 2015 le è stato riconosciuto il Premio Rassegna Maestri del Gioiello Un gioiello per Expo.

 

Antonella Ferrara, anello Abissi
Antonella Ferrara, anello Abissi
Anello Spugna con corallo
Anello Spugna con corallo
Orecchini Nauthilus con corallo
Orecchini Nauthilus con corallo
Orecchini con opali di fuoco e melograni
Orecchini con opali di fuoco e melograni
Orecchini Pixel
Orecchini Pixel

 

Le spille dell’orgoglio al Museo del Gioiello

Spille da mostrare con orgoglio: le onorificenze sono in mostra al Museo del Gioiello ♦

Ci sono gioielli e gioielli. Di solito i gioielli li indossano le donne, perché amano un oggetto prezioso, oppure per attirare uno sguardo, un commento di ammirazione. Ma ci sono anche i gioielli che servono a comunicare altro. Per esempio, l’appartenenza a uno speciale club, oppure a specificare che la persona che indossa il gioiello è stata particolarmente abile, coraggiosa, intraprendente. Questi gioielli sono segni o, meglio sono la manifestazione di una onorificenza. Qualche volta queste spille da appuntare orgogliosamente al petto sono anche preziose e particolarmente elaborate. E ora si possono anche osservare da vicino nella mostra intitolata Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze, organizzata al Museo del Gioiello di Vicenza, diretto da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia.

Come sa chi segue gioiellis.com, il Museo del Gioiello è anche un’esposizione permanente all’interno della Basilica Palladiana, il primo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello, ed è gestito da Italian Exhibition Group, realtà nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza – in partnership con il Comune di Vicenza.

Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace
Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Placca di Gran Croce. Foto: Martina Pace

Che cosa c’è in mostra

La nuova esposizione temporanea, al piano terra del Museo del Gioiello, è articolata in due sezioni. La prima comprende le onorificenze di Cavalierato maschile con circa 40 pezzi, scelti tra le più importanti e rare collezioni del mondo, e 10 pezzi significativi che rendono omaggio alla collezione di Giovanni Giolitti, onorificenze date allo statista italiano dal Re e da altri Stati Europei e mondiali in qualità di Capo di Stato. Tra i pezzi in mostra, per esempio, si trovano le onorificenze dei Ss. Maurizio e Lazzaro, l’Insegna di Gran Croce, il Piccolo Collare della SSa. Annunziata, il Gran Collare di San Giorgio e la Placca di Gran Croce, Ordine Coloniale della Stella d’Italia.

La seconda sezione, quella delle Dame, comprende circa una decina di pezzi, come l’Insegna di Cavalierato dell’Ordine della legione d’Onore e le Insegne dell’Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani.

Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani
Ordo Supremus Militaris Templi Hierosolymitani

Una lunga storia

Insegne, decorazioni e medaglie che prendono vita nel XI secolo con le onorificenze di Cavalierato conferite solo a uomini, che si fossero distinti per altissime benemerenze, consuetudine estesa poi anche alle Dame solo dal 1662. La mostra presenta inoltre una decina di creazioni di G.B. Ballarino, orafo di una casa di tradizione storica nel campo delle onorificenze, autorizzato a innalzare le armi della Real Casa di Savoia e della Real Casa di Bulgaria con la dicitura «fornitore della Real Casa», con croci-gioiello pendenti in oro, smalto e pietre preziose.

Dame e Cavalieri. I gioielli delle onorificenze
Museo del Gioiello
Basilica Palladiana di Vicenza
dal 24 Maggio al 17 Settembre 2017
Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00
Biglietti: intero 6 euro, ridotto 4 euro

Ordine Reale della Cambogia. Foto:  Martina Pace
Ordine Reale della Cambogia. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Ordine al merito della Repubblica Italiana, insegna da commendatore. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Croci Gioiello. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Annunziata. Credit: Martina Pace
Ordine dell'Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine dell’Aquila Rossa. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Corona. Insegna da Cavaliere con spade. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana.  Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine della Redenzione Africana. Placca e Insegna di Gran Croce. Credit: Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit:  Martina Pace
Ordine di Sant Alessandro Nevskij. Credit: Martina Pace

Jar a Roma per la Menorah

A sorpresa spunta un pezzo di Jar alla mostra di Roma dedicata alla Menorah ♦

Spunta, a sorpresa, Jar in una mostra che ha origine 2088 anni fa. L’artista gioielliere ha realizzato un pezzo specialeper  la mostra Menorà. Culto, storia e mito, che si svolge parallelamente nel Braccio di Carlo Magno dei Musei Vaticani e nel Museo Ebraico di Roma (fino al 23 luglio 2017).

La mostra è dedicata a uno dei simboli della cultura ebraica. Meglio spiegare di che cosa si tratta: la Menorah è un candelabro d’oro a sette bracci che, secondo le sacre scritture, sarebbe stato ordinato a Mosè da Dio. Mosè avrebbe quindi fatto realizzare in un’unica colata di oro di 35 chilogrammi questo grande candelabro, la Menorah. Circa mille anni prima di Cristo, secondo la leggenda, fu collocato nel tempio di Salomone, per essere poi razziato dai babilonesi e restituito. Per farla breve: nel 71 avanti Cristo la Menorah fu considerata bottino di guerra dai romani e portata nella Capitale dal generale Tito. Ma da Roma scomparve, razziata dai barbari, forse i visigoti di Alarico, oppure dai vandali di Genserico. Chissà. Ma la sulla sua scomparsa sono fiorite leggende.

Veniamo a Jar, cioè Joel Arthur Rosenthal, americano del Bronx, trasferito a Parigi e considerato il Fabergé dei nostri tempi. È inavvicinabile, misterioso, realizza solo pochi pezzi all’anno che vende solo a chi vuole al prezzo che decide lui. Insomma, è più inavvicinabile di Bob Dylan. È stata una sorpresa, quindi, la sua partecipazione alla mostra con un suo pezzo speciale: in cinque settimane (un tempo incredibilmente veloce per lui) ha disegnato e fatto realizzare una menorah in bronzo e alluminio (con un tocco di oro). È un mandorlo con fiori di smalto rosa, un bocciolo centrale con un mix pavé di bianco e oro diamanti, zaffiri blu e viola, rubini rosa. Jar ha spiegato che ha sentito l’impulso di partecipare alla mostra grazie al riaffiorare dei ricordi della sua infanzia e delle cerimonie religiose ebraiche a cui ha partecipato fino al suo bar mitzvah. Ha anche aggiunto che potrebbe disegnare anche altri pezzi in tema. I suoi fans sono già in attesa. Federico Graglia





Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa
Menorah di Jar, sotto forma di un ramo di mandorlo in fiore, con fiori di smalto rosa e un bocciolo centrale con un mix di pavé con diamanti bianchi e oro, zaffiri blu e viola, rubini rosa

Altri gioielli firmati Jar

Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini con diamanti e specchio firmati Jar
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Orecchini firmati Jar, in argento, oro, diamanti e topazi
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, spilla Geranium in titanio verde e rosso, platino e pavé di diamanti del 2007
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, orecchini Geranium in titanio verde e rosso
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, bracciale Parrot Tulip in oro modellato a forma di foglie due che circondano il polso con diamanti e granati verdi
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, spilla Camelia in oro e argento, appartenuta a Lily Safra, con pavé di rubini per 173 carati complessivi. Prezzo realizzato: 3 milioni 750 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro
Jar, orecchini appartenuti a Lily Safra, a forma di tulipano in argento e oro con pavé di rubini circondati da diamanti e due zaffiri centrali taglio cushion blu e giallo arancio. Prezzo realizzato: 221 mila euro

Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar
Orecchini con zaffiri, rubini e diamanti firmati Jar







Il gioiello si ridefinisce a Milano

A Milano la settima edizione di Ridefinire il Gioiello curata da Sonia Patrizia Catena.

Una settimana dedicata al gioiello. A Milano torna (è la sesta volta) Ridefinire il Gioiello, rassegna che raccoglie 41 gioielli inediti di designer italiani e stranieri. Nata nel 2010 da un’idea dalla curatrice Sonia Patrizia Catena, la rassegna è una vetrina per artisti e designer. Comprende gioielli diversi per materiali impiegati, ma uniti da un’unica tematica: libri, racconti e poesie. Le parole si trasformano in frammenti, i frammenti in ornamenti, gli ornamenti in strumenti. Sembra poetico. È poi tutto da vedere come i designer siano riusciti a rendere indossabile un bijou. Oltre a essere in mostra, i gioielli in rassegna sono anche in gara. Una selezione dei lavori sarà poi ospitata dall’unica galleria milanese specializzata nel gioiello contemporaneo: Galleria Rossini di Marco Rossini, sempre a Milano, dal 30 marzo al 29 aprile, mentre un vincitore sarà selezionato per il progetto wunderkammera a Circuiti Dinamici. Il Museo del Bijou di Casalmaggiore (Cremona) accoglierà la mostra dal 17 giugno al 30 luglio.

Monica Rotta, Andavo sognando, collana
Monica Rotta, Andavo sognando, collana

Ridefinire il Gioiello 2017
22-28 marzo 2017
Spazio Seicentro, Milano, via Savona 99
Orario:
dal lunedì al venerdì  dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00
sabato 25 marzo dalle 15.30 alle 18.30
Ingresso gratuito
Serata Premiazione: 22 marzo 2017, ore 18.00
Ecco l’elenco dei designer

Bianca Flut, Lisa Carboniero, Loriana Casati, Chimajarno, Cikala – sculture sulla pelle, Collezione dei Calanchi di Gaia Descovich, comivi di Ivana Comandini, Cristina Croce, Beatrice De Angelis, Agnese Del Gamba, DiaN – Diana Natalini, Elena dp crea, Fantartcreazioni di Serena Pucci, Antonella Fenili, Finny’s Design, Alba Folcio, Fragiliadesign di Francesca Di Virgilio, Simona Girelli, I Monili di Mu di Massimiliano Cesa, I Sogni di LuLù di Enrica Fontolan, IdeeVariopinte di Cinzia Chelo, Marisa Iotti, JF Project, Leonia Lovisetto, Daniela Luzzu, Rita Martínez, Maurizio Mo, Monica Rotta Designer, Marisa Moretti, PaS°A di Alessandra Pasini Jewelry Designer, quasi caramelle – Mariolina Mascarino, Ricicl-Ar, Francesca Romagnoli, Rosalba Rombolà, Sandra Ercolani (metamorphosidesign), Francesca Romana Sansoni, Stella Nera, Agnese Taverna, Toccodautore di Giovanna Monguzzi, VetroGioielli di Sara Talso Morandotti, Xapá Creazioni

Beatrice De Angelis, Zattera
Beatrice De Angelis, Zattera

Schlumberger in mostra

In mostra 140 pezzi firmati dal designer francese Jean Schlumberger. Eccone alcuni ♦

Se vi piacciono i gioielli dei grandi designer siete di sicuro dei fan di Jean Schlumberger. E se siete fans di Jean Schlumberger potreste avere il desiderio di visitare una mostra dedicata a questo designer di gioielli, ma non solo, che riunisce 140 pezzi di questo maestro del mondo prezioso. A patto di andare in Virginia, Usa, a metà strada tra New York e la Florida. Il Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, infatti, ha organizzato questa esposizione dedicata a Jean Schlumberger. Il designer ha iniziato la sua carriere nel 1930, lavorando per Elsa Schiaparelli a Parigi. A New York, nel 1950, Schlumberger è poi diventato il designer dei gioielli di Tiffany. È noto per le interpretazioni fantasiose di animali e soggetti botanici: alcuni dei suoi pezzi hanno fatto la storia della gioielleria. Ma non solo, perché ha disegnato anche porta sigarette, candelieri o scatole per pillole. Molti dei suoi pezzi sono stati raccolti nella Rachel Lambert Mellon collection e sono ora esposti nella mostra. Il marito di Rachel, scomparsa nel 2014, Paul Mellon, ha donato una serie di pezzi al museo, che ora detiene la più grande e completa raccolta pubblica di gioielli e oggetti d’arte ideati dal designer francese. Federico Graglia

Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966
Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966
Gli uccelli, 1964. Oro, smalto, lacca, rubini, turchesi
Gli uccelli, 1964. Oro, smalto, lacca, rubini, turchesi
Girasole, centrotavola
Girasole, centrotavola
Jellyfish (La Meduse). Spilla del 1967 per Tiffany. Oro 18 carati, platino, pietra di luna, diamante, zaffiro. Virginia Museum of Fine Arts, Paul Mellon
Jellyfish (La Meduse). Spilla del 1967 per Tiffany. Oro 18 carati, platino, pietra di luna, diamante, zaffiro. Virginia Museum of Fine Arts, Paul Mellon
Bracciale con farfalle. Oro, diamanti e pietre
Bracciale con farfalle. Oro, diamanti e pietre
Obelisco, centrotavola
Obelisco, centrotavola
Bracciali con smalto, oro e pietre
Bracciali con smalto, oro e pietre


L’ultima collana di Diana

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La principessa Diana: moda e gioielli celebrati in una mostra a 20 anni dalla morte ♦

Una mostra sullo stile della principessa Diana. Con il consenso dei due figli, il principe William e il principe Harry. A 20 anni dalla morte in un incidente stradale di Diana Spencer, Kensington Palace ha inaugurato Diana: Her Story Fashion. La mostra non riguarda, però, solo vestiti da giorno e da sera. L’esposizione considera anche una delle passioni della principessa più amata: i gioielli. Per esempio, la tiara Cambridge Lover’s Knot, che la duchessa di Cambridge ha indossato in due occasioni. Un altro pezzo iconico è la collana The Swan Lake, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle. È stata indossata dalla principessa Diana a una rappresentazione del balletto Il Lago dei cigni alla Royal Albert Hall nel 1997, due mesi prima della sua morte. Ora va all’asta per 12 milioni di dollari a New York, dalla casa d’aste Guernsey. I venditori sono una coppia ucraina che ha acquistato la collana nel 2010 per 630.000 dollari. Segno che il mito di Diana non tende ad appannarsi. Federico Graglia

Diana: Her Story Fashion
Dal 1 marzo 2017 fino al 28 febbraio 2018
Ticket per adulti – £ 19,00 (£ 17,10 online) *
Bambini – Free. Devono essere accompagnati da un adulto.
* I prezzi includono una donazione volontaria

La tiara Cambridge Lover’s Knot
La tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
La principessa Diana con la tiara Cambridge Lover’s Knot
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
Diana alla rappresentazione del Lago dei Cigni con la collana
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
The Swan Lake necklace, composta dal gioielliere della casa reale, Garrard, con 178 diamanti e perle
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
Diana con parure il 2 novembre 1987 a Bonn
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
La principessa del Galle con suite di gioielli in diamanti e zaffiri
Diana Spencer in un'occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti
Diana Spencer in un’occasione uffciale, con collana in oro bianco e diamanti

Milano Scatenata

Catene, catene, catene: 150 gioielli realizzati con anelli intrecciati nella mostra Scatenata, a Milano ♦

Nel caso amiate i gioielli realizzati con catene, Homi ha inaugurato a Milano Scatenata, mostra di 150 pezzi realizzati con cerchi che si intersecano. Sarebbe stato strano se la mostra non fosse stata curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano, già attiva al Museo del Gioiello di Vicenza. Le catene in mostra hanno la provenienza più varia: sono realizzate da artigiani, artisti, designer e brand affermati. Sono il frutto di abilità orafe, ma anche dell’utilizzo di materiali innovativi, a mano o a macchina. E per chi non lo sapesse, di catena non ce n’è un solo tipo. Può essere a groumette, marinara, traversino, rolò, forzatina, a goccia, a spiga, o a staffa. Tutte in mostra.

Le firme coinvolte:

Bijouets, 1, 618 De Maria, Acciugha, Laura Affinito, Airoldi, Alcozer & J, Anida Alusoska, Alessandra Calvani Design, Algares, Flavia Alves De Souza, Amcardillo Design, Anthropologie, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Beatriz Biagi Design, Maura Biamonti, Afra Bianchin Scarpa, Giovanna Bittante, Bozart, Dorothea Brill, Luisa Bruni, Camera Creativa Di Carmela Lacerenza, Fabio Cammarata, Caramanna Gioielli, Monica Castiglioni, Giorgio Cecchetto, Clotilde Silva, Ugo Correani, Vincenzo Cosentino, Enrico Coveri, Matali Crasset, Daniela Repetto Gioielli, Enza De Pinto, Ute Decker, Sandra Di Giacinto, Diva Gioielli, Massimo Duroni, Eandare, Elementi Di Ivana Riggi, Forma Design & Jewellery, Emma Francesconi, Stefano Fronza, Linda Gambero, Mara Garbin, Eleonora Ghilardi, Simonetta Giacometti, Maria Gitu, Marco Gurrieri, Peter Hoogeboom, I Signori Degli Anelli, Giulio Iacchetti, Iosselliani, Joy, Jo, La Rocca & Figliolia, Stefania Lucchetta, Letizia Maggio, Maiden Art, Maison 203, Raffaella Mangiarotti, Ketty Manigrasso, Manuganda, Nadia Marchesani, Marinama, Marni, Martino&Mazzolini, May Moma, Minrl, Angela Missoni, Missoni, Francesca Mo, Giancarlo Montebello, Olivia Monti Arduini, Moschino, Nanni Milano, Nervous System, Olga Noronha, Noshi, Donatella Onofri, Ornella Bijoux, Barbara Paganin, Pat Posada Mac Niles, Paviè, Maria Francesca Pepe, Franco Pianegonda, Marco Picciali, Quagliotto, Paco Rabanne, Ranfagni Gioielli Firenze, Uli Rapp, Giovanni Raspini, Carla Riccoboni, Roberta Risolo, Rosantica, Rossociliegia, Sanlorenzo, Giulia Savino, Ermanno Scervino, Sciumé, SeMaVì, Karin Seufert, Sharra Pagano, Noon Passama, Benedetta Tagliabue Miralles, Lorella Tamberi Canal, Touscé, Barbara Uderzo, Unger, Silvia Valenti, Versace, Francesca Vitali, Paola Volpi, Yves Saint Laurent, Carlo Zini

Scatenata
fino al 5 marzo 2017
Orari: 10-20
Fondazione Stelline Corso Magenta 61, Milano
Ingresso gratuito




Versace, collezione 1992. Collana in metallo dorato, pelle. Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi
Versace, collezione 1992. Collana in metallo dorato, pelle. Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi
Uli Rapp, -2014. Collana in cotone e gel
Uli Rapp, -2014. Collana in cotone e gel
Stefania Lucchetta, Drago 2, 2003. Collana in argento rodiato
Stefania Lucchetta, Drago 2, 2003. Collana in argento rodiato
Sandra Di Giacinto, Arabesque, 2009. Collana in cartoncino canneté
Sandra Di Giacinto, Arabesque, 2009. Collana in cartoncino canneté
Raffaella Mangiarotti per San Lorenzo, Modulo-C, 2014. Collana in argento
Raffaella Mangiarotti per San Lorenzo, Modulo-C, 2014. Collana in argento
Peter Hoogeboom, Red Lantern. Collezione Greenware Crockery, Chinawear, 2014. Collana in porcellana, argento
Peter Hoogeboom, Red Lantern. Collezione Greenware Crockery, Chinawear, 2014. Collana in porcellana, argento

Paco Rabanne, anni Sessanta. Cintura-catena in metallo
Paco Rabanne, anni Sessanta. Cintura-catena in metallo





Olivia Monti Arduini, M, 2013. Collana in porcellana, ottone
Olivia Monti Arduini, M, 2013. Collana in porcellana, ottone

Moschino realizzato da Sharra Pagano, 1990. Collana in ottone. Archivio Sharra Pagano
Moschino realizzato da Sharra Pagano, 1990. Collana in ottone. Archivio Sharra Pagano
Flavia Alves De Souza per San Lorenzo, 2003. Collana in argento
Flavia Alves De Souza per San Lorenzo, 2003. Collana in argento
Afra Bianchin Scarpa, Hokusai, catena in argento 2003
Afra Bianchin Scarpa per San Lorenzo, Hokusai, catena in argento 2003
Monica Castiglioni per Bijouets, Superleggera doppia lunga scalare, 2015. Collana in poliammide sinterizzata, bronzo
Monica Castiglioni per Bijouets, Superleggera doppia lunga scalare, 2015. Collana in poliammide sinterizzata, bronzo
Matali Crasset per San Lorenzo, Self Loop, 2003. Catena in argento
Matali Crasset per San Lorenzo, Self Loop, 2003. Catena in argento
Maria Francesca pepe, collezione (H)oops!,-2016. Collanain ottone dorato
Maria Francesca pepe, collezione (H)oops!,-2016. Collanain ottone dorato

Manuganda, Compo, 2007. Collana modulare in alluminio anodizzato
Manuganda, Compo, 2007. Collana modulare in alluminio anodizzato





Maiden Art, Swanlight, 2011. Collana in bronzo, argento, cristalli Swarovski
Maiden Art, Swanlight, 2011. Collana in bronzo, argento, cristalli Swarovski

Linda Gamero, Biomechanical Design, 2013. Collana in titanio, nylon
Linda Gamero, Biomechanical Design, 2013. Collana in titanio, nylon
Laura Affinito per Rossociliegia, 2017. Bracciale in acciaio inox
Laura Affinito per Rossociliegia, 2017. Bracciale in acciaio inox
Giancarlo Montebello. Superleggeri, 2000. Collana in acciaio inox, oro giallo
Giancarlo Montebello. Superleggeri, 2000. Collana in acciaio inox, oro giallo
Ermanno Scevrino. 2015-16. Collana in metallo, cristalli
Ermanno Scevrino. 2015-16. Collana in metallo, cristalli
Enrico Coveri, Giardini all’italiana,1989. Collana con cristalli Swarovski, metallo dorato, vetri di Murano
Enrico Coveri, Giardini all’italiana,1989. Collana con cristalli Swarovski, metallo dorato, vetri di Murano
Emma Francesconi. Arlecchino, 2015. Collana in titanio
Emma Francesconi. Arlecchino, 2015. Collana in titanio
Dorothea Brill, Ladakh. Collezione Meter wise, 2016. Collana in argento rodiato
Dorothea Brill, Ladakh. Collezione Meter wise, 2016. Collana in argento rodiato
Carla Riccoboni. Mix Ellisse Phitos, 2015. Girocollo in argento e oro
Carla Riccoboni. Mix Ellisse Phitos, 2015. Girocollo in argento e oro
Bozart, collana della collezione Saturn, 2015, in ottone
Bozart, collana della collezione Saturn, 2015, in ottone
Barbara Uderzo, Ruggine. Collezione Bijoux Chocolat, 2004. Cioccolato fondente
Barbara Uderzo, Ruggine. Collezione Bijoux Chocolat, 2004. Cioccolato fondente
Angela Missoni per Missoni. Collana in acetato plexiglass, lana fiammata, metallo. Archivio Missoni, 2010
Angela Missoni per Missoni. Collana in acetato plexiglass, lana fiammata, metallo. Archivio Missoni, 2010







Gioielli a nozze

I gioielli per il giorno del matrimonio: una mostra a Milano coniuga nozze e bijoux ♦

Che gioiello indossare il giorno del matrimonio? Una mostra a Milano cerca di rispondere a questa domanda. Sarà aperta al pubblico per due giorni, il 4 e 5 febbraio, e poi dal 30 marzo a 4 maggio. quindi è meglio prendere nota in agenda. A organizzare la mostra Wedding Art Jewels è la Galleria Rossini di Milano, in collaborazione con Nozze d’Incanto. L’evento per i primi due giorni è stato programmato a Palazzo Bovara, poi proseguirà alla Galleria Rossini (viale Monte Nero 54, Milano) dal 30 marzo. È la seconda edizione del concorso internazionale sul gioiello d’artista: dalle classiche fedi alle collane e ai gemelli per lui o alle tiare. Il miglior gioiello sarà premiato da una giuria ad hoc. Quattro le sezioni dedicate: quella dei designer e artisti-orafi, quella rivolta agli artisti sperimentali che hanno impiegato materiali non tradizionali, quella riservata agli studenti di Harim Accademia Euromediterranea e agli studenti cambogiani del Il Nodo Onlus, che esporranno le creazioni realizzate durante il corso di Artigianato di Design della Bottega dell’Arte. Di seguito, i designer presenti con il loro lavoro.

Designer, artisti, orafi
Michele Berton, CosMonique, Donidelmare, Franca Franchi, Mirella Gerosa, Marinella Inzirillo, Haruko Ito, Marco Malanchin, Manu Mara, Giò Marrazzo, Maua Design, Francesca Mazzotta, Clizia Ornato, Matteo M. Pradella H., Stefania Rizzu, Francesca Roasenda, Cristiana Turano Campello, Vanesi, Andrea Zanierato.

Artisti sperimentali
Laura Bernard, Michela Boschetto, Elisabetta Carozzi, Agnese Del Gamba, Gaia Descovich, Massimo Duroni, Fragilia Design, JF Project, Look at the Cat, Saoirse Liberti Lab, Paola Zovetti.

Studenti
Maria Antonella Cavallaro, Cristina Cardullo, Mariangela De Gaetano, Chiara Fazio, Valentina Fisicaro, Giuseppe Giorgianni, Simona Merenda, Federica Maria Scillia, Cristiano Sirchia, Claudia Maria Terranova, Deborah Trapolino.

Il Nodo Life Design
Sopheap Chan, Sothy Keo, Phanna Lon, Samorn Mant, Sangha Ry, Sokny Thoun.
Wedding Art Jewels – II edizione
a cura di Galleria Rossini
Direzione artistica di Marina Chiocchetta
www.galleriarossini.com
Palazzo Bovara
Corso Venezia, 51
4-5 Febbraio 2017
Orari:
Sabato 4 febbraio 10.00-19.00
Domenica 5 febbraio 10.00-20.00

Vanesi, Love Band Aid
Vanesi, Love Band Aid
Michela Boschetto, Sistema solare
Michela Boschetto, Sistema solare
Marina Inzirillo, Il velo della sposa
Marina Inzirillo, Il velo della sposa
Franca Franchi, gioiello haiku
Franca Franchi, gioiello haiku
Fragilia Design, Moiré
Fragilia Design, Moiré
Fragilia Design, Moiré
Elisabetta Carozzi, Iconica
Cinzia Onorato, Lo Voglio
Cinzia Onorato, Lo Voglio

Maestri del Gioiello a Homi

Per tre giorni a Milano, nell’ambito di Homi, la mostra intitolata Maestri del Gioiello ♦

Artigiani e giovani designer, piccoli produttori e gioiellieri emergenti: l’obiettivo della mostra  Maestri del Gioiello – Masters of the Jewel è far conoscere al pubblico la produzione di alcuni degli operatori italiani e stranieri. L’occasione è Homi, organizzato alla Fiera di Milano Rho ed è in programma dal 27 al 30 gennaio (venerdì-lunedì). All’interno della manifestazione fieristica, oltre a chi ha uno stand, ci saranno i gioielli in mostra di Laomi Scanavini, che coniuga l’oreficeria con la passione per il mondo naturale e lo yoga, e quelli di Fabrizio Di Cori, Raffaella Zanetti, Orsola Mainardis, Marco Picciali, Maria Luisa Palazzo di M.L.P Gioielli, di Giuseppe Mario Malerba di Le perle di Caltagirone, Roru di Aldo Ruggiero e Giovanni Apa, Le pepite di Massimo Marano, Lineanove Gioielli di Loredana Di Cecco, e di Cocò Gioielli. L’evento Maestri del Gioiello, aperto al pubblico è promosso da Associazione culturale e artistica Iperbole ed Eventi doc di Myriam Vallegra.

Area Speciale Maestri del Gioiello – Masters of the Jewel
All’interno di Homi
Salone Internazionale degli Stili di Vita
Fiera Milano Rho
Venerdì 27, Sabato 28, Domenica 29, Lunedì 30 Gennaio 2017
Fiera Milano Rho
Orari di apertura al pubblico mostra:
Da Venerdì 27 a Domenica 29 Gennaio dalle 9.30 alle 18.30
Lunedì 30 Gennaio dalle 9.30 alle 16.30

Anello di M.L.P Gioielli
Anello di M.L.P Gioielli
Anello di M.L.P Gioielli
Bracciale in perle di vetro di Orsola Mainardis
Anello di Fabrizio DI Cori
Anello di Fabrizio DI Cori
Bracciale Madagascar di Laomi Scanavini
Bracciale Madagascar di Laomi Scanavini
Collana di Cocò Gioielli
Collana di Cocò Gioielli

Bulgari con Roma a Madrid

Una mostra con 145 gioielli esplora l’influenza (strettissima) tra il design di Bulgari e i monumenti di Roma.

Tra architettura e gioielli il link è stretto. In alcuni casi, poi, è quasi ostentato. Così non sorprende la mostra Bulgari e Roma, organizzata a Madrid, al Museo Thyssen Bornemisza con 145 pezzi di gioielleria che mostrano le somiglianze tra alcuni dei capolavori della Maison e altri capolavori come monumenti e organizzazione urbanistica della Città Eterna. Alcune delle forme come la pianta Piazza San Pietro, Piazza di Spagna, Piazza Navona e Pantheon, per esempio, possono ritrovare in bracciali e collane di Bulgari. Ma persino la vecchia pavimentazione in piccoli blocchi di pietra può diventare il modello di cascate di pietre che formano un mosaico irregolare. Oppure il Colosseo, che con la sua facciata di spazi pieni e vuoti ha ispirato un bracciale del 1934 con diamanti e rubini, in perfetto stile Art Déco. E senza dimenticare che gli obelischi portati a Roma dagli imperatori duemila anni fa hanno visto i loro geroglifici trasformarsi in serpenti e simboli che hanno accompagnato le creazioni di Bulgari per tanti anni. Ricorre anche la forma ottagonale, prediletta in molti monumenti o architetture barocche: un pendente con questa geometria è stato uno dei gioielli regalati da Richard Burton a Elizabeth Taylor per i 40 anni, forse per alleviare lo shock del traguardo. La mostra ospita la Bulgari Heritage Collection, che comprende, appunto, gioielli appartenuti all’attrice americana, più alcuni disegni in prestito da collezioni private come quella della baronessa von Thyssen. Federico Graglia

Bulgari and Rome
From 30 November 2016 to 26 February 2017
Paseo del Prado, 8
28014 Madrid
http://www.museothyssen.org/



Girocollo con diamanti e rubini che riprende la forma del Colosseo
Girocollo con diamanti e rubini che riprende la forma del Colosseo
Il colosseo
Il colosseo
Collier e orecchini come una piazza con colonne
Collier e orecchini come una piazza con colonne
Collana di zaffiri che ricorda la pavimentazione di pietra
Collana di zaffiri che ricorda la pavimentazione di pietra
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Bracciale serpente di ispirazione egizia
Bracciale serpente di ispirazione egizia
Bracciale che ricorda la pianta di piazza San Pietro
Bracciale che ricorda la pianta di piazza San Pietro

Bracciale che ricorda i fori imperiali
Bracciale che ricorda i fori imperiali







I riflessi di Antonella Ferrara

Antonella Ferrara in trasferta dallo studio-laboratorio nel Novarese al centro di Roma per una mostra personale di gioielli. L’evento è intitolato Gioielli Riflessi- Stagioni di Vita e comprende una selezione di lavori scelti nella produzione di oltre 30 anni della orafa-scultrice. Alla mostra di gioielli è abbinata la proiezione del film Stagioni di Vita, ideato e prodotto da Francesco De Giorgi, realizzato da un gruppo di registi del Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano: storia di una mamma che, alla partenza delle due figlie per una nuova vita, dona loro un gioiello simbolo del legame che le unisce.

L’appuntamento, è però, soprattutto l’occasione di conoscere il lavoro di Antonella Ferrara, che realizza pezzi unici in oro, argento e pietre naturali. Sono microsculture con gemme, opali, perle, corallo, minerali grezzi, conchiglie, pietre cangianti e incise. La designer ha iniziato la sua attività nel 1985, a Oleggio, in provincia di Novara. Ha, quindi, un lungo curriculum di esposizioni, mostre e manifestazioni in cui ha esposto le sue opere. Ora affronta la prova della Capitale.

Gioielli Riflessi- Stagioni di Vita
22 e 23 novembre
Palazzo Santa Chiara
Piazza di Santa Chiara 14, Roma

Orecchini di Antonella Ferrara
Orecchini di Antonella Ferrara
Pendente, argento e pietra azzurra
Pendente, argento e pietra azzurra
Pendente con opale
Pendente con opale
Anello con perla di Thaiti
Anello con perla di Thaiti
Ciondolo della linea Natura
Ciondolo della linea Natura
Collana Ghirlanda
Collana Ghirlanda
Bracciale Stele
Bracciale Stele

Gioielli italiani al Poldi Pezzoli

La storia della gioielleria italiana nel Novecento in una mostra al Museo Poldi Pezzoli, a Milano.

Per raccontare la storia del gioiello italiano nel Novecento, non basterebbe un’enciclopedia. Però osservare da vicino una serie di pezzi particolarmente significativi può offrire un riassunto adeguato. Ed è quanto si propone la mostra Il gioiello italiano del XX secolo, organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Melissa Gabardi, che ha scelto e riunito i 150 pezzi esposti, si è proposta di fotografare la produzione italiana attraverso sezioni cronologiche dedicate al Neostoricismo, al Liberty, all’Art Déco, alla produzione degli Anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, fino ad arrivare agli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta. Insomma, non manca nulla. Per gli appassionati di gioielli o di storia della oreficeria, è un’occasione interessante. Ci sono tiare e diademi, collane ombelicali, anelli, bracciali, spille e orecchini realizzati da maestri come Mario e poi Gianmaria Buccellati, da Alfredo Ravasco (alcune opere sono esposte al pubblico per la prima volta), Filippo Chiappe, dei torinesi Musy, Petochi e Cusi, al neoarcheologismo di Codognato, ai gioielli in corallo della Famiglia Ascione. Il percorso della mostra è ampio.

I gioielli sono stati messi in relazione al loro contesto storico, sociale e economico, con riferimento particolare alla cultura artistica (moda, design, architettura), oltre che a eventi e personaggi che hanno caratterizzato le varie epoche e influenzato l’opinione pubblica, in particolare i membri delle famiglie reali e le star del cinema, che sono stati modelli ispiratori del gusto collettivo. Una evoluzione che ha poi portato a quello che è oggi riconosciuto come made in Italy.

Il gioiello italiano del XX secolo
24 novembre 2016 – 20 marzo 2017
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12 – 20121 Milano
Salle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30)
Il Museo è chiuso tutti i martedì, Capodanno, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro

Pendente in corallo di Ascione
Pendente in corallo di Ascione
Due opposti modi di intendere la gioielleria. A sinistra, Nardi, Moretto, Albero della vita. A destra, collana di Bulgari stile Art Deco
Due opposti modi di intendere la gioielleria. A sinistra, Nardi, Moretto, Albero della vita. A destra, collana di Bulgari stile Art Deco
Tiara firmata Mario Buccellati, 1929
Tiara firmata Mario Buccellati, 1929
Diadema di Musy gioielli, di Torino
Diadema di Musy gioielli, di Torino
Bracciali firmati Pomellato
Bracciali firmati Pomellato
Anello di Alfredo Ravasco
Anello di Ravasco
Collana di Rivière
Collana di Rivière

A Milano 500 gioielli di moda

La carica dei 500 gioielli di moda in mostra a Palazzo Reale, a Milano.

Moda e gioielli: come dire champagne e bollicine, oppure mare e abbronzatura. Insomma, sono due aspetti dello stesso gioco. Le differenze sono soprattutto quelle legate ai materiali utilizzati che, ovviamente, condizionano anche la forma dei gioielli, ma della creatività espressa. E Milano, capitale italiana della moda, riannoda i fili nella mostra intitolata Gioielli alla moda (Palazzo Reale, dall’8 al 20 novembre, ingresso gratuito). La mostra è promossa e prodotta da Comune di Milano, Palazzo Reale e Homi ed è curata da Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello e dell’Accessorio al Politecnico di Milano. Obiettivo: mettere in luce il rapporto tra Gioiello e Moda. L’esposizione presenta 500 gioielli significativi divisi in tre sezioni: Gioielli per la Moda, dedicata ai principali bigiottieri italiani e alla manifattura d’eccellenza, Gioielli di Moda, con designer e brand indipendenti, con un focus sui processi creativi, Gioielli con la Moda, dedicata ai principali stilisti e alla capacità del gioiello di interagire con l’abito.

Insomma, gli organizzatori sottolineano che non si parla di bijoux ma di veri gioielli per la moda, dato che non sono i materiali a rendere prezioso un oggetto, ma la creatività che ne viene utilizzata per idearlo. Allo stesso tempo, però, è difficile sostenere che un paio di orecchini con smeraldi e diamanti non sono preziosi perché ricalcano uno stile già utilizzato.

I gioielli alla moda

8-20 novembre 2016
Palazzo Reale, Milano, Piazza Duomo 12
lunedì 14,30 – 19,30
martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9,30 – 19,30
giovedì – sabato 9,30 – 22,30
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Ingresso gratuito

Afra Bijoux, 1986. Collana Ottone dorato, cristalli Swarovski
Afra Bijoux, 1986. Collana Ottone dorato, cristalli Swarovski
Blumarine 2014, collana ottone, smalto
Blumarine 2014, collana ottone, smalto
Bozart 1966, collana, ottone, resina plastica, pelle, metallo
Bozart 1966, collana, ottone, resina plastica, pelle, metallo
Carmen Scar, Place Vendôme  Smeraldo 2013, collana tela di lino, colori a olio, resina
Carmen Scar, Place Vendôme Smeraldo 2013, collana tela di lino, colori a olio, resina
Ermanno Scervino, 2014. Bustino tulle, ottone, cristalli
Ermanno Scervino, 2014. Bustino tulle, ottone, cristalli
Fausto Puglisi, Conchiglia 2015, orecchini lega metallica, ottone, conchiglia
Fausto Puglisi, Conchiglia 2015, orecchini lega metallica, ottone, conchiglia
Iosselliani,Collezione Indian Summer, 2014-2013. Collana ottone, agata verde, strass, conchiglie, pietre fuse, galvanica a tre colori
Iosselliani,Collezione Indian Summer, 2014-2013. Collana ottone, agata verde, strass, conchiglie, pietre fuse, galvanica a tre colori
Marni Microrganismi, 2013, collana in legno, metallo, cuoio, resina
Marni Microrganismi, 2013, collana in legno, metallo, cuoio, resina
May mOma GeaSphere 2016. Collana ottone dorato, resina, cristalli Swarovski
May mOma GeaSphere 2016. Collana ottone dorato, resina, cristalli Swarovski
Missoni 2006. Spilla puntale plastica, metallo, cristalli Swarovski, giada
Missoni 2006. Spilla puntale plastica, metallo, cristalli Swarovski, giada
Olivia Monti Arduini. Collezione Opium 2014. Bracciale ottone dorato, porcellana
Olivia Monti Arduini. Collezione Opium 2014. Bracciale ottone dorato, porcellana
Paola Volpi, collezione Armatura 2011. Anelli doppia falange e placca dorso della mano argento
Paola Volpi, collezione Armatura 2011. Anelli doppia falange e placca dorso della mano argento
Prada, Tricks. Collezione 2016. Collana metallo, saffiano, plexiglass
Prada, Tricks. Collezione 2016. Collana metallo, saffiano, plexiglass
Radà, Special edition, collezione 2015. Collana seta, strass, plexiglass, legno, ottone, perline, cuciture a mano
Radà, Special edition, collezione 2015. Collana seta, strass, plexiglass, legno, ottone, perline, cuciture a mano
Sharra Pagano, Marcopaillettes 2014. Collana Paillettes
Sharra Pagano, Marcopaillettes 2014. Collana Paillettes
Sveva Collection. Collezione Scorfanea 2016. Collana metallo, ricami, pietre semipreziose
Sveva Collection. Collezione Scorfanea 2016. Collana metallo, ricami, pietre semipreziose
Ugo Correani. Pinza a pappagallo, collezione Strumenti da lavoro 1980. Spilla resina, strass.  Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi
Ugo Correani. Pinza a pappagallo, collezione Strumenti da lavoro 1980. Spilla resina, strass. Archivio Associazione Culturale Anna Piaggi

I Mellerio di Napoleone

Mellerio testimone del Secondo Impero: a Parigi 35 capolavori in mostra.

Mellerio dits Meller, la più antica gioielleria del mondo, con 400 anni di storia alle spalle (ne abbiamo parlato qui) è stata testimone di cambiamenti politici e culturali. Per questo a Parigi la grande mostra al museo d’Orsay dedicata al Secondo Impero, quello di Napoleone III, ha deciso di comprendere anche 35 gioielli dell’epoca, che fanno parte della lunga attività della Maison. Sotto le luci della vecchia stazione di fronte alla Senna, ridisegnata 30 anni fa da un architetto italiano, Gae Aulenti, la casa di gioielleria francese di origine italiana, che è attiva a Parigi dal 1815, presenta spille ricche di diamanti e soprattutto, una capacità orafa superiore a quella media dell’epoca. Come nella spilla di diamanti dell’imperatrice Eugenia e della principessa Mathilde, ma non solo. Quindi se siete a Parigi e vi piacciono i gioielli, la mostra è un’occasione unica per vedere da vicino quelli custoditi nelle raccolte storiche di Mellerio, come la coppia di bracciali a forma di serpente. La mostra termina il 15 gennaio 2017. Federico Graglia

Bracciali a forma di serpente con oro, smalto, diamanti, rubini e smeraldi
Bracciali a forma di serpente con oro, smalto, diamanti, rubini e smeraldi
Spilla a forma di rosa con foglie in oro e diamanti
Spilla a forma di rosa con foglie in oro e diamanti
Spilla a forma di piuma di pavome commissionata dalla imperatrice Eugenia. Oro e argento con zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di piuma di pavome commissionata dalla imperatrice Eugenia. Oro e argento con zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di lilla in oro, diamanti e smalto, presentata al Expo mondiale di Londra nel 1862
Spilla a forma di lilla in oro, diamanti e smalto, presentata al Expo mondiale di Londra nel 1862
Tiara con turchesi e diamanti del 1860. È formata da otto spille combinabili
Tiara con turchesi e diamanti del 1860. È formata da otto spille combinabili
L'imperatore Napoleone III e la principessa Eugenia
L’imperatore Napoleone III e la principessa Eugenia

Sezione aurea a Torino

A Torino le opere-gioielli di avanguardia che arrivano dal Sudamerica nel nome della sezione aurea.

Vi sentite attratti verso le divine proporzioni? Allora probabilmente potreste essere interessati a visitare una mostra intitolata Aureus Feeling. Per chi non lo sapesse, la sezione aurea, o rapporto aureo, o costante di Fidia(l’architetto del Partenone) indica il numero irrazionale 1,6180339887 che si ottiene dal rapporto tra due lunghezze. Non approfondiamo oltre, ma il concetto è che quella proporzione è particolarmente azzeccata. La mostra che si apre a Torino con questo titolo, però, ha una singolare evoluzione: celebra l’universalità del metodo della sezione aurea con il contributo cileno dato al gioiello contemporaneo. Cileno? Esatto: l’esposizione, spiegano gli organizzatori di Creativity Oggetti, apre un dialogo tra Italia e Cile. In Cile e in altri paesi del Sudamerica, è la spiegazione, il fermento creativo nell’ambito della gioielleria contemporanea ha assunto grande rilevanza negli ultimi anni portando la curatrice cilena Veronica Perez a scegliere Creativity come punto di riferimento in Europa per la mostra, con l’intento di dare visibilità oltre oceano alle opere dei suoi artisti. È nato così Aureus Feeling, un progetto in linea con l’idea di creare una rete che si estenda oltre i confini territoriali. La scelta di mettere in relazione artisti cileni e italiani ha dato a Susanna Maffini di Creativity Oggetti l’occasione di coinvolgere a sua volta una rosa di artisti italiani che si sono confrontati sul tema della sezione aurea. La mostra presenta i lavori di Pamela Cavieres, Claudia Correa, Inés Reynoso, María Eugenia Muñoz, Paola Raggo, Rafaella Pruzzo, Rocco Napoli, Vania Ruiz, Valeria Martínez, Verónica Pérez e Paula Zuker. Ci sono anche gli italiani Aqto, Klaus Bamberg, Silvia Beccaria, Chiara Scarpitti, Stenia Scarselli e Yoko Takirai+Pietro Pellitteri.

Creativity Oggetti di Susanna Maffini Massera
Via Carlo Alberto 40/f – 10123 Torino – Italia
Inaugurazione: sabato 29 ottobre. Fino al 31 dicembre
Orari
lun  15-19:30
mar-sab 10-13:30 / 15.30-19:30
gio  10-19:30
Ingresso libero

Sezione aurea a Torino
Opera di Claudia Correa

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Opera di Silvia Beccaria
Opera di Silvia Beccaria
Opera di Veronica Pérez
Opera di Veronica Pérez

Parigi per Paula Crevoshay

Una mostra a Parigi dedicata alla raffinata designer ed esperta di gemme Paula Crevoshay.

Paula Crevoshay è due donne in una: è una grande esperta di minerali, in particolare di gemme, e allo stesso tempo è una raffinata designer. I suoi gioielli fantasiosi, elaborati, unici, sono ora il soggetto di una esposizione organizzata a Parigi al Musée de Minéralogie. La mostra si intitola Illuminations: de la Terre au Bijou. L’occasione è interessante non solo per ammirare da vicino i gioielli straordinari che sono realizzati da Paula Crevoshay, ma anche per confrontare il risultato finale con quello iniziale, cioè con le pietre grezze da cui ha origine il lavoro della designer-artista. I gioielli che progetta e realizza Paula Crevoshay, infatti, partono sempre da quello che il frutto della terra, le gemme preziose che si trasformano i sfavillanti elementi di gioielleria.

Il museo di Parigi ospita una delle più grandi collezioni di minerali al mondo: quale luogo migliore per rendere omaggio a una virtuosa delle pietre preziose? Tra i gioielli più interessanti l’esposizione comprende la spilla one-of-a-kind Bitterroot, l’ultima creazione,e un braccialetto con sei opali nella loro forma naturale, non tagliati. Federico Graglia

Illuminations: de la Terre au Bijou
dal 9 novembre 2016 al 1 febbraio 2017
Museo di Mineralogia
60 Boulevard Saint Michel
75006 Parigi
Martedì – Venerdì: 13h30 – 18h
Domenica: 10:00 – 12:30 e 14h – 17h

Spilla a forma di farfalla
Spilla a forma di farfalla
Orecchini con opali verdi
Orecchini con opali verdi
Pesce volante con apatite, diamanti neri, bianchi e quattro perle
Pesce volante con apatite, diamanti neri, bianchi e quattro perle
Polipo in oro, diamanti e spinelli: è uno dei pezzi esposti alla mostra
Polipo in oro, diamanti e spinelli: è uno dei pezzi esposti alla mostra
Spilla con zaffiri rosa, arancio e gialli
Spilla con zaffiri rosa, arancio e gialli
Spilla con diamanti neri e rubini
Spilla con diamanti neri e rubini
Spilla a forma di fiore con zaffiri orange e gialli
Spilla a forma di fiore con zaffiri orange e gialli
Spilla a forma di fiore con gemme colorate
Spilla a forma di fiore con gemme colorate
Gioiello a forma di medusa
Gioiello a forma di medusa

Gioielli, a qualcuno piace Calder

A Londra una mostra con i gioielli di Calder, scultore famoso per le sue opere mobili.

Sculture che si muovono: era la specialità di uno dei grandi artisti del Novecento, Alexander Calder. Ma pochi sanno (forse) che Calder si è esercitato anche a produrre gioielli. E la sua produzione artistica è ora (27 settembre-5 novembre) il soggetto di una mostra alla Louisa Guinness Gallery di Londra. La mostra si intitola The Boldness of Calder e presenta alcune delle sculture-gioiello dell’artista provenienti da collezioni di tutto il mondo. Ma siccome i gioielli, anche se ideati da un artista, sono pur sempre gioielli, la mostra comprende anche fotografie che mostrano donne che indossano i pezzi di Calder, per esempio Simone de Beauvoir, Peggy Guggenheim, Georgia O’Keeffe. Spesso sui gioielli ci sono anche le iniziali della committente. Ci sono orecchini, braccialetti, collane, spille, fermacapelli realizzati a mano, ovviamente con forme non esattamente tradizionali, spesso abbastanza grandi. I materiali più utilizzati sono l’argento, o l’ottone. Federico Graglia

Alexander Calder, spilla (1945)
Alexander Calder, spilla (1945)
Maxi collana
Maxi collana
Collana in argento (1940)
Collana in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Alexander Calder
Alexander Calder con una delle sue sculture mobili

I nuovi capolavori di Fulco di Verdura

Le novità di Fulco di Verdura presentate a Londra.

Fulco di Verdura ha debuttato al Masterpiece London con una collezione che contrappone due lavori degli anni Trenta del duca siciliano: quello di ispirazione bizantina con Coco Chanel a Parigi e suoi disegni decisamente moderni per le star del cinema.

I gioielli di Fulco di Verdura sono stati indossati dalle più famose attrici di Hollywood: Katherine Hepburn, Lana Turner, Lauren Bacall, Gene Tierney. E poi dai Windsor e gli Agnelli, i Ruspoli e i Crespi. Il nobile siciliano emigrato a New York ha avuto tra i clienti anche gli Astor, i Wanderbildt, i Rothschild. Per celebrare i 75 anni del negozio sulla Fifth Avenue di New York, Verdura presenta The Power of Style: Verdura a 75, una mostra retrospettiva con oltre 150 gioielli creati dal maestro gioielliere duca Fulco di Verdura. Il suo nome è diventato famoso anche grazie  alla sua amicizia con Coco Chanel, Diana Vreeland, Helena Rubinstein. La mostra comprende anche una piccola selezione di disegni dei monili, 10mila gouache, materiali d’archivio, dipinti in miniatura personali e fotografie d’epoca rare.

La storia di Fulco di Verdura è tutta da raccontare. Nato a Palermo nel 1898, faceva parte di una delle più antiche famiglie dell’aristocrazia siciliana, di origini spagnole. Il nome del casato era San Esteban y de La Cerda. Così Fulco Santostefano di Murata La Cerda, che a Palermo abitava a Palazzo Verdura, alla morte del padre si era trasferito in Francia, a lavorare per Coco Chanel. Dopo la guerra ha aperto il celebre negozio sulla Fifth Avenue. Ward Landrigan ha poi acquistato l’azienda nel 1984, sei anni dopo la morte del duca. F.G.

Orecchini a clip in oro, smalto e pietre preziose
Orecchini a clip in oro, smalto e pietre preziose
Gemelli Night and Day in oro giallo, smalto e diamanti
Gemelli Night and Day in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini con acquamarina, smeraldi, granati, tsavorite
Orecchini con acquamarina, smeraldi, granati, tsavorite
Anello Giacinto, oro giallo, platino, diamanti, zaffiri
Anello Giacinto, oro giallo, platino, diamanti, zaffiri
Collana Stardust in oro bianco, pietra luna, diamanti
Collana Stardust in oro bianco, pietra luna, diamanti
Collana Confetti, oro e pietre preziose
Collana Confetti, oro e pietre preziose
Clip con pietra luna, diamanti e platino
Clip con pietra luna, diamanti e platino
Clip in platino e diamanti
Clip in platino e diamanti
Bracciali Pebble
Bracciali Pebble
Bracciale orologio in oro
Bracciale orologio in oro
Anelli in oro giallo, smalto, diamanti e pietre preziose
Anelli in oro giallo, smalto, diamanti e pietre preziose
Coco Chanel e Fulco di Verdura. Per lei realizzò i bracciali con la croce maltese
Coco Chanel e Fulco di Verdura. Per lei realizzò i bracciali con la croce maltese
I bracciali realizzati per Coco Chanel con il simbolo della croce maltese
I bracciali realizzati per Coco Chanel con il simbolo della croce maltese
Croce bizantina di Fulco di Verdura
Croce bizantina di Fulco di Verdura

Gioielli Selvaggi a Bergamo

I gioielli selvaggi non sono anelli con un carattere selvatico. I Wild Jewels sono, invece, gioielli che hanno come soggetto rappresentazioni di animali o fiori e piante esotiche. Insomma, in cui gli elementi di flora e fauna sono trasformati in gioielli. È un tema affascinante, che è al centro di una mostra organizzata nella Galleria E.L.A Antichità di Bergamo (9 -17 settembre 2016). Si potranno ammirare pezzi di pregio realizzati dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri. La mostra, iniziativa di Gian Luca Andreotti, è il risultato di lunghe ricerche e raccoglie pezzi della collezione Les Animaliers di Rino Frascarolo, alcuni pezzi della collezione Panthère di Cartier, e i ricercati animali esotici di David Webb, con gli echi di Van Cleef, Tiffany, Buccellati, Bulgari. Insomma, animali selvaggi, ma addomesticati da grandi designer. Tra l’altro, la differente collocazione temporale dei pezzi esposti è l’occasione per comprendere come è cambiata nel tempo la rappresentazione di animali e piante dagli anni Trenta agli anni Settanta, dal Liberty all’era moderna. La mostra Wild Jewels è un’occasione anche per chi vorrà visitare la contemporanea I maestri del paesaggi, sempre a Bergamo.

Wild Jewels
Galleria E.L.A Antichità
via Sant’Orsola 17, Bergamo

Bracciale serpente in oro con incastonati diamanti e smeraldi naturali. Manifattura europea 1960 circa
Bracciale serpente in oro con incastonati diamanti e smeraldi naturali. Manifattura europea 1960 circa
Bracciale in oro con smalti diamanti e rubini naturali. Italia 1960 circa
Bracciale in oro con smalti diamanti e rubini naturali. Italia 1960 circa
Anello in oro bianco diamanti naturali e onice. Manifattura Europea 1940 circa
Anello in oro bianco diamanti naturali e onice. Manifattura Europea 1940 circa
Anello in oro con incastonato tormalina naturale rosa e diamanti. America 1950 circa
Anello in oro con incastonato tormalina naturale rosa e diamanti. America 1950 circa
Spilla in oro smalti e perle naturali. Italia, 1940 circa
Spilla in oro smalti e perle naturali. Italia, 1940 circa

Cindy Chao vola a Parigi

Sarà una delle firme di prestigio presenti alla Biennale des Antiquaires di Parigi (10-18 settembre). E sarà un debutto per Cindy Chao, 41 anni, «artista di gioielli» di Taiwan, che nel 2004 ha fondato la sua The Art Jewel. Ed è davvero di un’artista del gioiello. I suoi pezzi sono piccoli capolavori di oreficeria, con pietre preziose modellate a formare complicati fiori o farfalle. «La mia filosofia è quella di creare gioielli come pezzi d’arte in miniatura, scultura e architettura», ha spiegato al sito Blouinartinfo. Che sono stati subito molto apprezzati: nel 2012 a un’asta di Christie’s a Ginevra il suo primo pezzo venduto all’incanto è stato una spilla a forma di farfalla con zaffiro e diamanti, aggiudicato per quasi 953000 dollari, ben al di sopra della stima di 210-260.000. E l’anno dopo una spilla con rubino sangue di piccione è stata venduta da Sotheby’s per 3,8 milioni. Insomma, in pochi anni si è guadagnata un posto nell’Olimpo dei grandi designer. E a Parigi non solo sarà presente alla fiera allestita al Grand Palais, ma per la prima volta i suoi pezzi saranno visibili in una mostra aperta al pubblico. Se siete dei fans di Chao, potrete ammirare i sui pezzi più iconici e i suoi ultimi lavori, Black Label Masterpiece. Di sicuro sono interessanti: lei non produce più di 36 pezzi all’anno. Federico Graglia

Royal Butterfly, spilla
Royal Butterfly, spilla
Farfalla del decimo anniversario
Farfalla del decimo anniversario
Cindy Chao
Cindy Chao
Fiore diamanti e zaffiro
Fiore diamanti e zaffiro
Farfalla con zaffiri e diamanti, del 2012
Farfalla con zaffiri e diamanti, del 2012
Spilla farfalla ideata per uno scopo benefico assieme a Sarah Jessica Parker
Spilla farfalla ideata per uno scopo benefico assieme a Sarah Jessica Parker
Bracciale con diamanti e smeraldi
Bracciale con diamanti e smeraldi
Bracciale Four Season, con kunzite
Bracciale Four Season, con kunzite
Disegno per Winter Leaves, Black Label Masterpiece
Disegno per Winter Leaves, Black Label Masterpiece
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