Tutti alla ricerca di qualcosa di blu nei corridoi del Jck, la kermesse della gioielleria di Las Vegas. Trend numero 1: Il colore marsala sarà anche quello dell’anno 2015, ma è il blu quello che si vende meglio, secondo i negozianti che hanno visitato gli stand alla ricerca di nuove collezioni da esporre la prossima stagione. Persino il turchese, nonostante la sua allure hippie tipica dei gioielli etnici, è stato uno dei più proposti, anche in stili diversi, ed e uno degli acquisti più gettonati. Trend numero 2: visto che gli stilisti si rifanno agli anni Settanta, ecco tornare di moda le collane lunghe. Sottili e chiuse con un laccio che forma una ipsilon, oppure multigiro o multistrato che poggiano sulla pelle nuda, eh sì sono in voga anche le scollature da disco. Trend numero 3: catene, per girocolli e bracciali, con le maglie dalle forme inusuali o intervallate da pietre preziose. Ecco cosa andrà di moda negli Usa, e magari anche in Europa. Matilde de Bounvilles
Rio Tinto ha una story
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Rio Tinto, uno dei maggiori produttori di diamanti al mondo con miniere in Canada, Australia e Zimbawe, vuole ringiovanire il mercato e affiancare alle famose 4 C di scelta i veri motivi d’acquisto: amore, emozione e, perché no?, la bellezza del gioiello che non sta solo nella pietra, ma anche nel design. Per farlo ha promosso il marchio Diamond with a story e ogni anno incarica quattro valenti gioiellieri di creare una caspsule collection (i prescelti dell’edizione 2015 sono Sandy Leong, Jennifer Dawes, Suzanne Kalan e Matthew Campbell Laurenza), da esibire al Jck di Las Vegas. L’idea alla base del progetto è quella di fornire ai commercianti gioielli a un prezzo molto ragionevole per dei diamanti, si va dai 500 ai 5 mila dollari, dal design più contemporaneo rispetto ai classici e indossabili tutti i giorni tutto il giorno. Qualcosa che per i Millennials, i clienti con massimo trenta anni sono il target dichiarato, sia diverso da ciò che indossano i genitori, senza essere ostentato o bling bling. Dei quattro i temi suggeriti da Rio Tinto, quello di Sandy Leong è Shaped by origin, letteralmente modellato dalle origini, e la stilista ha scelto la pioggia come motivo creativo per ricordare l’immanenza della natura. Anelli, collane orecchini e bracciali prendono forma con lunghe gocce di pioggia in oro riciclato con finitura setata collegate da diamanti grigi o champagne provenienti dalle miniere di Argyle in Australia. Ecco le prime immagini della collezione Rain, nei prossimi articoli i temi e le proposte degli altri tre designer. Monica Battistoni
VicenzaOro fa dieci al Jck di Las Vegas
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È composto da 130 spazi il regno degli italiani, con VicenzaOro presente per la decima volta, al JCK Show di Las Vegas (dal 26 maggio-1 giugno). Il Padiglione Italiano nella capitale del Nevada avrà anche un nuovo format espositivo: VicenzaOro I Love It. L’obiettivo è promuovere oreficeria e gioielli Made in Italy. Per il suo decimo anniversario, VicenzaOro ha modificato la sua posizione e si è spostata in un’area migliore al Mandalay Bay Convention Center, dova si svolge il JCK Show. Gli italiani, ora, si trovano ora tra il Plumb Club e il lungomare di Prestige, lungo il corridoio d’ingresso principale. Non mancaL’osservatorio di previsione globale indipendente Trednvision (secondo piano del Mandalay Bay – Shorelines di livello due, Stand L200). Come sempre, Trendvision ha l’ambizione di fornire indicatori chiari sugli umori del mercato, e fornire una preziosa guida nella pianificazione delle future collezioni. La previsione di tendenza e di ricerca di mercato il profilo di consumo sulle tendenze macro che influenzeranno l’evoluzione e le scelte dei consumatori di domani nelle categorie di gioielli, orologi e accessori moda. F.G.
Las Vegas capitale del gioiello
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Conto alla rovescia: dal 29 maggio la capitale mondiale dei gioielli sarà il Jck di Las Vegas. Nella città capitale del Nevada torna la grande kermesse con al centro gioielli finiti, produttori e fornitori. Sono previsti oltre 2.500 espositori (compresa una nutrita pattuglia italiana), provenienti da oltre 22 paesi, che metteranno in mostra le ultime tendenze e nuovi prodotti. Gli espositori sono raggruppati in circa 20 aree significative di prodotti (potete scaricare la mappa in pdf della fiera cliccando qui). Oltre agli stand, Las Vegas propone una serie di eventi di networking e spazi per intrecciare contatti personali e di business. Previste anche sessione di formazione gratuite su misura per i gioiellieri, studiate per aiutare le vendite al dettaglio e a trovare soluzioni per incrementare il business. Potete consultare il programma cliccando qui. Non manca (siamo a Las Vegas, dopotutto), anche uno spazio dedicato allo spettacolo. Il Jck Rocks Beach: ogni anno, infatti, si celebra il settore con un musical al Mandalay Bay. Federico Graglia
Gara a quattro con diamanti doc
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Il colosso minerario Rio Tinto ha incaricato quattro dei più famosi designer americani di realizzare delle linee di gioielli con pietre provenienti esclusivamente dalle miniere di Argyle, in Australia, e selezionate in base alla caratura da 0.01 a 0.07 carati e alle tonalità di naturali di grigio, champagne e cognac. Un’iniziativa battezzata Diamond with a story, intrapresa qualche anno fa con lo scopo di rendere più commerciabili i loro prodotti. Jennifer Dawes, Suzanne Kalandjian, Sandy Leong e Matthew Campbell Laurenza, sono i designer scelti per la loro attenzione alla sostenibilità, ai colori e all’uso di materiali non tradizionali, hanno creato ciascuno una collezione di 18 pezzi con una fascia prezzo che va dai 500 ai 5000 mila dollari, che verrà presentata al Jck di Las Vegas, la fiera di settore che si tiene nella città del Nevada a maggio. Un’idea di marketing molto interessante, per ora limitata al mercato americano, considerato che fino a qualche hanno fa questa tipologia di diamanti era prima sconosciuta e poi considerata di scarsa qualità. Ora, invece, c’è perfino una scala di colori certificata. Come recita il proverbio cinese? Meglio un diamante con un difetto che un sasso perfetto. Monica Battistoni
VicenzaOro: Italia al verde, va in Usa
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Com’è andata a VicenzaOro? I numeri resi noti sono vaghi. Secondo gli organizzatori, quest’anno la versione Spring della Fiera ha visto la partecipazione di circa 12 mila operatori. «Il carattere internazionale della manifestazione è stato confermato per il numero di buyer stranieri provenienti da 99 diverse nazioni, nonché i rappresentanti della stampa italiana e di altri 27 paesi», è la versione ufficiale. «Il numero di acquirenti provenienti da paesi emergenti come la Cina e l’Europa orientale ha mostrato un aumento. Il mercato interno, invece, proseguendo la tendenza degli ultimi anni, è ancora mostrando segni di declino». Come anticipato, insomma, per chi vende in Italia sono tempi duri. Anche a VicenzaOro.
Com’è andata a VicenzaOro? I numeri resi noti sono in bianco e nero. Secondo gli organizzatori, quest’anno la versione Spring della Fiera ha visto la partecipazione di circa 12 mila operatori. «Il carattere internazionale della manifestazione è stato confermato per il numero di buyer stranieri provenienti da 99 diverse nazioni, nonché i rappresentanti della stampa italiana e di altri 27 paesi», è la versione ufficiale. «Il numero di acquirenti provenienti da paesi emergenti come la Cina e l’Europa orientale ha mostrato un aumento. Il mercato interno, invece, proseguendo la tendenza degli ultimi anni, è ancora mostrando segni di declino». Come anticipato, insomma, per chi vende in Italia sono tempi duri. Anche a VicenzaOro.
In compenso, per l’ottavo anno consecutivo, Fiera di Vicenza diventa ambasciatore del gioiello Made in Italy Oltreoceano, con l’organizzazione della partecipazione di 130 aziende italiane al JCK Show di Las Vegas, la più importante manifestazione degli Stati Uniti dedicata al mondo della gioielleria, in calendario dal 31 maggio al 3 giugno. Il Salone americano sarà il palcoscenico per VicenzaOro Italian Club, format espositivo itinerante ideato da Fiera di Vicenza per promuovere a livello internazionale le produzioni orafo-gioielliere che si offrono quale espressione autentica e forte dei valori del Made in Italy. In un’area espositiva di 1.500 mq, le aziende provenienti dai principali poli produttivi italiani metteranno in vetrina le loro creazioni nell’esclusiva cornice del Mandalay Bay Convention Center di Las Vegas. F.G.