Il calendario indica che è primavera anche quando le temperature sembrano invernali. Per fortuna, madre natura con i primi fiori cerca di recuperare: ma in attesa della brezza, del cielo terso e del tepore di stagione, perché non aiutarsi con bijoux dai colori primaverili, con tinte pastello come il rosa tenue, azzurro baby, verde erba o un giallo luminoso preludio dell’estate? Indossare un anello a forma di farfalla, un paio di orecchini sagomanti come una margherita, un bracciale con tante preziose caramelle, le sue pietre arcobaleno o un gioiello che sembra il ramo di ciliegio in fiore, non solo ci rende più belli ma migliora l’umore. M.d.B.
Boom in Cina per i gioielli online
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Sarà boom per i gioielli e i diamanti venduti online, soprattutto in Cina. Questo, almeno, secondo quanto emerge dai dati incrociati di diverse ricerche, i cui risultati potrebbero modificare parzialmente l’opinione diffusa che questo mercato sia troppo rischioso e scoraggiante. Il primo segnale di ottimismo viene da China Luxury Forecast, la pubblicazione annuale sulle tendenze chiave del mercato del lusso, che rileva come il 57 per cento dei consumatori cinesi abbia sviluppato una maggiore fiducia negli acquisti di lusso online negli ultimi 12 mesi rispetto all’anno precedente.
La motivazione è dovuta in parte all’alto tasso di insoddisfazione (63%) dell’esperienza di acquisto nei negozi di Hong Kong, una destinazione molto popolare tra gli amanti dello shopping di alta gamma, e in parte alla possibilità di cercare e trovare on line le marche non disponibili nel Paese. Non solo, per la società di consulenza Bain & Company, gli acquisti via Web in Cina cresceranno del 25% annuo, tre volte di più delle vendite al dettaglio in generale. Ci sono poi i marketing manager di eBay, convinti sostenitori che il prezzo medio della transazione di preziosi abbia ancora spazio per crescere e che l’e-commerce di beni di lusso sia una tendenza globale, con gioielli e orologi tra le prime tre categorie in aumento. Infine, per il Fortune Character Institute la Terra di Mezzo rappresenta quasi la metà delle vendite di lusso a livello mondiale. Insomma, se tre indizi fanno una prova e in questo caso sono quattro, non è irrealistico supporre che in Cina il commercio elettronico possa trasformarsi in un’occasione d’oro. Federico Graglia
AS29, i diamanti per Audrey Savransky
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La patria dei diamanti è il Belgio ed è anche la patria di Audrey Savransky, la designer che ha creato il brand AS29 e che rappresenta la quarta generazione di operatori del settore della gemma più amata del mondo ♦
Ma l’aspetto più sorprendente (i belgi non si offendano) è che Audrey è anche dotata di una buona dose di sense of humour, qualità che nelle austere strade di Anversa, tra intagliatori e commercianti di diamanti, è più rara di una pietra da 100 carati. Audrey è spiritosa perché presenta i suoi gioielli come rimedi alla tristezza, come una medicina che può guarire qualsiasi donna e, allo stesso tempo, piacevole come un gelato di crema.
Tanto che i gioielli sono presentati come pillole della felicità, in una confezione rosa completa «di istruzioni per il dosaggio e del metodo di somministrazione. Le controindicazioni comprendono la possibilità di disturbi visivi a causa di brillantezza acuta e l’insorgenza di gelosia per i chi non li possiede». Insomma, gioielleria e senso ironico non sono un pane comune. A questo si può aggiungere che i gioielli disegnati da Audrey Savransky sono molto moderni, molto portabili e, ovviamente, con molti diamanti, ma anche con altre pietre come zaffiri, ametiste e rubini. Anelli, orecchini e collane sono a forma di cuori, frecce, fiori, con un disegno moderno, lineare. I prezzi variano molto, ma in media si oscilla dai mille ai 12mila euro, giusto per dare una dimensione. I gioielli di As29 si trovano in giro per il mondo: in Francia da Colette, Montaigne Market, Bon Marché, Printemps; in Gran Bretagna da Harvey Nichols, Harrods, Fenwick, Liberty; in Irlanda da Brown Thomas, in Svizzera da Bongenie. E poi a Città del Messico da Saks 5 Avenue, in Usa da Hirshleifer’s e a Hong Kong, da Plukka. Ma si acquistano anche online sul sito del brand. Giulia Netrese
Alessandra Ambrosio anche designer
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La supermodella Alessandra Ambrosio, brasiliana, all’ottavo posto tra le più pagate della passerella, ama il Coachella Festival, evento musicale che si svolge ogni anno nell’arco di due o tre giorni intorno alla fine di aprile negli Stati Uniti. Il Coachella è stata anche l’ispirazione per una sua collezione di gioielli, ále By Alessandra For BaubleBar Jewelry Collection, presentati a Palm Spring. Collane, bracciali, anelli: lei dice che i pezzi rispecchiano il suo stile personale e sono facili da sovrapporre e mescolare insieme. «Sono sempre stata una fan dei festival di musica, quindi ne ho usato uno come ispirazione per la creazione di questa collezione», ha spiegato la modella. Alessandra ha anche spiegato di essere stata coinvolta minuto per minuto nella progettazione con BaubleBar. La collezione Ambrosio fa parte di un’iniziativa che ha incluso le collezioni firmate di Emma Roberts, Coco Rocha e Ashley Madekwe. Giulia Netrese
A Milano gioielli in asta
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Chi non può volare a Ginevra o New York per le aste galattiche di gioielli, può optare con Milano: a maggio (12-13) la Casa d’Aste il Ponte ha in programma a Palazzo Crivelli la vendita di alcuni pezzi interessanti. «Gioielli e orologi che fanno la storia, pezzi da collezione dal Settecento a oggi di importanti gioiellieri di fama internazionale», anticipa Luca Ghirondi, responsabile del dipartimento di Gioielli della casa d’aste. «Sono particolarmente soddisfatto di quanto proporremo nella prossima asta: bracciali, orecchini, collier in oro bianco e giallo con pietre preziose di valore, molti dei quali disegnati da grandi firme della gioielleria tra cui Bucellati, Bulgari, Cartier per non parlare degli orologi gioiello di Van Cleef&Arpels, Chopard e Longines». Tra i lotti di maggior pregio l’anello firmato Musy Torino, storico gioielliere di Casa Savoia, con incastonato uno smeraldo di colore e purezza straordinari. Per gli appassionati di gioielli etnici verrà battuta una collana indiana di rubini di straordinaria lavorazione, nonché gioielli in corallo e una collana di turchesi introvabili. «Un po’ di tutto dunque, e per la prima volta anche una concentrazione di gioielli di designer importanti ed internazionali, partendo da Giorgio Vigna e G. Montebello a Tone Vigeland, John Iversen, Ralf Shinke, Chelo Sastre e Oliva Montesi», conclude Ghirondi.
Casa d’Aste Il Ponte
Palazzo Crivelli
Milano, Via Pontaccio, 12
Bonomea, realtà rovesciata
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All’apparenza usuale, ma insolita nel suo sviluppo: la collezione Bonomea FW 2015 è il risultato di uno sguardo fuori dagli schemi, di un approccio alla realtà diverso. Quello voluto dai fondatori del marchio, Linda Chang e il designer Andrea Ciccolo, che hanno scelto come tema il concetto di upset eye, letteralmente occhio rovesciato, per suggerire uno stile con dettagli inaspettati, sottili asimmetrie, angolature inedite. Sia per la struttura quasi architettonica della pelletteria che per le linee scultoree dei gioielli: i disegni sono in qualche modo legati a quelli delle borse. E, infatti, il grande bracciale rigido Mantide ha degli inserti in pelle e il metallo è sovrapposto tante volte quanto basta a formare delle pieghe come quelle che nascondono i manici dell’omonima borsa, mentre nell’anello e nel pendente invece sono un tutt’uno con la montatura. E poi c’è Fiocco, asimmetrico e spesso come il cuoio, Cuorami, come le due parti di cuore un molto stilizzato che nell’anello e nel bracciale mostra un taglio improvviso, ma poi prosegue nel fondo. Insomma, sono gioielli concettuali, realizzati da aziende orafe vicentine in bronzo lucido, spazzolato, dorato o acciaio. Lavinia Andorno
Chi ha 24-35 anni compra più gioielli
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I giovani tra i 24 e i 35 anni, i cosiddetti «millennials», spendono più degli altri per i gioielli. Più precisamente, nel 2014 hanno comprano più monili per il 28% in più rispetto alla media. È la conclusione a cui è arrivato Edahn Golan, mega consulente del settore e proprietario della Diamond Research & Data, azienda specializzata nell’analisi del settore della gioielleria e a predirne i trend. Ma, in generale, i gioielli piacciono moto ai giovani: i consumatori sotto i 25 anni, per esempio, hanno aumentato la loro spesa per gioielli del 100% tra il 2003 e il 2013. Anche per questo negli Stati Uniti, in particolare, le vendite di gioielli l’anno scorso sono aumentate dell’1,4%. Gli Usa restano il più grande mercato del mondo per la gioielleria, con vendite per 68,8 miliardi dollari nel 2014: la spesa media è stata di 434 dollari per famiglia. E se si comprendono anche gli orologi si sale a 612 dollari. Attenzione, però: Golan avverte che i consumatori comprano di più, ma spendono di meno. Tradotto: acquistano più gioielli, ma spendono meno per ogni pezzo. Altra novità: gli acquisti si svolgono durante tutto l’anno, e non solo durante la stagione natalizia. Anzi, nel 2014, le vendite prima del 25 dicembre sono scese dell’1,2. Se sapete l’inglese e siete curiosi di conoscere nel dettaglio i trend del mercato visti dal guru Edahn Golan potete scaricare l’intero report qui. Federico Graglia
Cala la vendita dei gioielli di famiglia
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C’è meno gente che va a vendere i propri gioielli. Un segno che l’economia globale sta migliorando è proprio la diminuzione dell’oro proveniente dal riciclo di gioielli, lingotti, monete e prodotti dell’industria, che è sceso a 1.122 tonnellate. Secondo il World Gold Council, l’associazione industriale delle principali aziende minerarie aurifere, il volume non è mai stato così basso dal 2007. In pratica, il rapporto pubblicato in collaborazione con il Boston Consulting Group sostiene che si sia tornati a livelli pre-crisi. Il motivo? Il giro d’affari della principale fonte di metallo prezioso di seconda mano, ossia i gioielli, è diminuito perché se ne vendono sempre meno per avere liquidità. Gli analisti affermano che gli shock economici possono determinare un aumento del 20% delle attività dei cosiddetti compro oro e simili, è successo durante la crisi asiatica alla fine del 1990 e c’è stato un aumento del 25% durante l’ultima crisi nel 2008-2009. Un lucroso commercio che, però, ora sembra in declino, almeno negli Stati Uniti, con alcuni casi eclatanti come quello di Cash4Gold.com. Il sito specializzato nel compro oro nel 2009 aveva un giro d’affari tale da potersi permettere di pagare 3 milioni di dollari per mandare in onda un suo spot pubblicitario durante il Super Bowl, ma dopo appena tre anni è fallito. Forse la colpa non è solo da imputare a un drastico calo di clienti, ma di fatto questa azienda ha dichiarato bancarotta e ha cambiato
proprietario. Anche la svalutazione dell’oro ha pesato: sempre gli esperti hanno evidenziato una correlazione tra calo dei prezzi dei metalli e e l’attività di compro oro. Per esempio, nel 1999, quando un’oncia (poco più di 28 grammi) di metallo giallo valeva 250 dollari la provenienza era così ripartita: 73% produzione mineraria e 17% riciclo. Dieci anni dopo il valore ha superato per la prima volta i 1000 dollari, il secondo tasso è salito al 42%, un record visto che si attesta al 26%. Certo, in paesi come Cina e India che rappresentano il 60% della domanda mondiale è un settore ancora da sviluppare, ma in Occidente le cose stanno cambiando. Federico Graglia
Liu Jo a Basilea con Glamour
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Liu Jo Luxury Jewels Collection: a Baselworld, Nardelli Luxury partecipa con nuovi orologi e con una collezione di gioielli a cavallo tra glamour e lusso. Un po’ come è la filosofia del brand che si è affermato nel mondo del fashion. Non a caso la collezione si chiama Glamour: il filo conduttore è il logo di Liu Jo, riconoscibile in ogni pezzo. I gioielli sono proposti in tre varianti: gold, silver e gold rose. La collezione si compone di quattro linee: Trama, come indica il nome, è realizzata con la tecnica di piccoli trafori. In questo caso lo stile adotta la forma circolare, abbinata al classico cuore, con logo in cristalli. Il cuore, ma a forma di lucchetto (ma con chiave per aprirlo), è invece al centro della linea Destini, che utilizza dettagli brillanti per le iniziali del logo e una superficie martellata. La linea Dolceamara, invece, punta su un mix di catene con volumi e geometrie diverse, alternate a tocchi di luce: in questo caso il logo Liu Jo è discreto, posto su micro cuoricini pendenti e sulle chiusure. Infine, la stella brillante in stile Hollywood, per simboleggiare l’energia delle donne, si trova nei gioielli della collezione Illumina.
Accanto ai gioielli, il brand presenta nuove collezioni di orologi. La brand extension nata dalla partnership tra Liu Jo e Nardelli Luxury, nata nel 2006, aumenta così la sua offerta. Una nota speciale riguarda proprio l’azienda guidata dall’amministratore delegato e direttore creativo Bruno Nardelli, che ha visto l’ingresso nell’azionariato dell’ex direttore generale di Fossil, Stefano Abbati (https://gioiellis.com/abbati-lascia-fossil-per-nardelli), che ha acquisito anche il ruolo di vicepresidente con delega all’internazionalizzazione e al commerciale. La brand extension, in ogni caso, funziona: in otto anni ha venduto 3 milioni tra orologi e gioielli. In Italia il brand è presente in più di 1.600 punti vendita. «La nostra presenza a Baselworld fa parte di una strutturata strategia di internazionalizzazione che vede il brand riscuotere sempre maggior interesse nei principali mercati sulla scia del successo riscosso prima in Italia ed ora all’estero da Liu Jo», è il commento di Bruno Nardelli. Giulia Netrese
Louis Vuitton per tre
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Un fiore, una stella, la L e la V: avete già capito, si tratta del monogramma di Louis Vuitton. Dalle borse alle cinture è immediatamente riconoscibile in ogni oggetto e per questo la linea di gioielli Monogram Idylle nata 15 anni fa, viene sempre arricchita da tre nuovi modelli. Gli ultimi sono un anello, un soutoir e degli orecchini in oro rosa, bianco e giallo. Il primo colore è usato per la stella a quattro punte, simbolo di fortuna, il secondo invece per fiore a quattro petali che rappresenta la gioia, il terzo infine, per la stella racchiusa in un diamante, un inno alla passione. Ecco immagini e prezzi. Lavinia Andorno
Piercing prezioso con Givenchy
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Labbra nude, occhi non truccati, giusto un po’ di fondotinta: il make delle sfilate di Givenchy è sicuramente originale perché a illuminare il viso ci pensano i gioielli, extra large alle orecchie, più piccoli, ma non per questo discreti, sul viso. Perle e cristalli applicati come piercing sugli zigomi, sotto gli occhi come fossero lacrime, attorno alla bocca come baffi, sul mento o appesi al naso. Decori retrò usati come ornamenti tribali. L’effetto non è piacevole ma raggiunge l’obbiettivo: far parlare di sé.
Il debutto di Carolina Herrera
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Dopo il profumo, i gioielli: Carolina Herrera, uno nomi più famosi della moda Usa, non resiste alla fragranza zuccherina e all’affascinante appeal del gelsomino, e presenta la sua prima collezione di gioielli battezzata Falling Jasmine. Realizzata in argento placcato oro e smalto bianco per i petali, è composta da 5 paia di orecchini, ear cuff compresi, un anello e un bracciale che si arrampicano su dita e braccia, un chocker e una tiara. Una ventata di primavera con grinta: infattila stilista nata in Venezuela e americana d’adozione, ha uno stile molto raffinato e classico, paragonabile a quello di Oscar de la Renta di cui era grande amica, eppure in questi pezzi così bucolici come disegno, è riuscita a dare nelle forme un tocco audace. Giulia Netrese
Le Aventure di Dori Csengeri
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Un mix di luci pop, pastelli leggeri e colori neutri per le cinque nuove linee di Dori Csengeri. Che, pur rimanendo fedele al suo stile, usa forme meno astratte e materiali come plastica trasparente, inusuali per la designer israeliana: per esempio, i fiori che caratterizzano la linea Aventure, sono molto definiti con quattro petali multicolori fatti pietre sfaccettate rosse turchesi, verdi e beige, mentre le foglie a goccia, il tipico motivo decorativo indiano conosciuto come disegno cachemire, sembrano quasi delle orecchie di un simpatico coniglietto. Con Capri invece, c’è la rappresentazione realistica della margherita in smalto bianco e arancione dal gambo di passamaneria verde, ecosì più che il mare si pensa a un giardino. Il turchese è la pietra dell’artigianato degli indiani americani, dei messicani ed è centrale in Desert Chic insieme alle corde intrecciate verde giallo e alle pietre screziate color sabbia. Psichedelica, non a caso è stata battezzata Delirio, la linea fatta di fiori in stile pop anni 70’. Un’alternanza di toni e sottotoni che culmina nelle sfumature di blu scuro di Downtown. Ecco l’estate 2015 della regina del soutache. Matilde de Bounvilles
Sono di Ibiza gli orecchini di D&G
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La prima sorpresa è stata vedere i suoi orecchini addosso alle modelle di D&G, cioè Dolce&Gabbana nelle sfilate di Milano, la seconda scoprirli anche nella campagna pubblicitaria primavera estate 2015. Tanto da indurre Elisa Pomar a ringraziare pubblicamente gli stilisti siciliani sulla sua pagina Facebook. Infatti, la designer che vive e lavora a Ibiza ha dichiarato al giornale spagnolo il Diario de Ibiza che la coppia della moda ha spesso visitato il suo negozio di gioielli tradizionali, dove ha anche acquistato dei pezzi. Alcuni creati tempo addietro, come gli orecchini in oro con cammei indossati poco più di un anno fa da Scarlett Johansson per un reportage in cui ha posato con abiti Dolce & Gabbana. Questa volta, invece, si tratta di pendenti in oro battezzati Cruz de la “emprendada” ibicenca (il costume femminile per il ballo tradizionale dell’isola) della collezione Novias de Ibiza. Matilde de Bounvilles
Ayala Bar energetica
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Sarà anche una Classic collection, ma le nuove creazioni di Ayala Bar per la primavera estate 2015, di classico non hanno nulla. Anzi, sono un misto di seduzione ed energia. Disegni e colori evocano un’idea di femminilità con le pietre avvolte in ricami sinuosi e le tonalità accese dei cristalli aggiungono vitalità a collane a pettorina e orecchini pendenti. Se l’ispirazione della designer israeliana è sempre stata l’Oriente, questa volta i gioielli perdono quell’aria vagamente gipsy, per assumerne una più latino americana con il rosa mexican pink, il verde prato, l’arancio e il turchese. G.N.
Bijoux 3D a Milano
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Se vi piacciono i gioielli, vi dilettate a immaginare produzioni vostre ma non sapete come unire tecnologia ed estetica, dal 5 al 7 marzo si svolgerà a Milano il 3D Print Hub (http://3dprinthub.it/ ). Gli organizzatori assicurano che la stampa 3D non è solo appannaggio di smanettoni e addetti ai lavori ma anche di creativi e designer. Così alla tre giorni parteciperanno anche i designer che vendono i loro gioielli su MakeTank, la piattaforma di e-commerce dei Maker italiani (ossia coloro che progettano e realizzano oggetti con la stampa 3D). E parleranno di leggerissime sculture da indossare, di bijoux espressione di un riuscito binomio tra arte classica e algoritmi e di creazioni dallo stile arabesco. Cosimo Muzzano
Dal 5 al 7 marzo
FieraMilanoCity
Viale Eginardo (angolo via Colleoni),
20148 MILANO
Costo del biglietto: 25 euro
Cenerentola brilla con Swarovski
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Cenerentola ha il tacco 15 e la matrigna cattiva indossa una super parure, in cristallo Swarovski. Sì scarpetta, vestiti, bacchetta magica e accessori possono rendere ancora più seducente e contemporanea la fiaba di Charles Perrault nel film diretto da Kenneth Branagh per Disney con Lily James nel ruolo della protagonista. Ecco perché il colosso austriaco non solo ha fornito 1,7 milioni di cristalli per realizzare i costumi del film, comprese le scarpette dalla 221 sfaccettature dall’effetto Crystal Blue Aurora Borealis per cui sono state impiegate 150 ore di lavoro, ma ha anche aperto i suoi archivi di gioielli a Sandy Powell e al suo team: il premio Oscar per i costumi ha preso in prestito più di 150 pezzi d’epoca, tra diademi e ornamenti, per dare un tocco di glamour al film, soprattutto la scena del gran ballo. E per imbellire la matrigna cattiva, Lady Tremaine, interpretata da Cate Blanchett, con una collezione di gioielli dallo stile antico, a forma di foglie ornate con baguette cristalli dal colore verde smeraldo oppure oro.
Raspini in the garden
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Il richiamo alla natura è fortissimo per Giovanni Raspini, che dopo il tema animalier (https://gioiellis.com/raspini-
Giulia Netrese
Tous per dire Miami
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Palme, sabbia bianca, sole: sì c’è il mare nella nuova collezione di Tous per la primavera estate 2015 ma c’è anche lo stile Art Deco di Ocean Drive. Insomma, ci sono i contrasti di una città come Miami: architetture essenziali e colori esuberanti, geometria e natura, metallo e pietre.La linea Ondas gioca sulla combinazione del metallo bianco giallo e rosa, Cone Tack invece sulle forme a cono delle pietre dure intervallate da perline vermeil, mentre sono i materiali diversi, vermeil, corda e una gemma centrale a caratterizzare Hand. E poi stelle, fiocchi, quadrifogli e altri simboli, a pavé in Join e lisci in Sweet Dolls. Ovunque la firma dell’azienda, l’iconico orsetto. Matilde de Bounvilles
Bijoux Curio(si) online
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Se amate i bijoux d’epoca americani, haute couture e artigianali, Curio è l’indirizzo web giusto. Si tratta della prima e unica la casa d’aste online in Italia specializzata in questo segmento. Fondata a Firenze da Laura Patrizia Barbieri, esperta di gioielli, che ha coinvolto per la sua competenza negli accessori firmati Flora Rovigo, ogni anno organizza sei aste. Il primo appuntamento del 2015 si terrà sul sito www.curiofirenze.com dal 10 al 17 marzo con l’asta di Bijoux e Fashion Jewelery, che presenta una selezione di pezzi anni Cinquanta e Sessanta firmati Elsa Schiaparelli e Trifari, bijoux fashion anni Ottanta e Novanta di Gianfranco Ferré, GianMarco Venturi e Salvatore Ferragamo. A seguire, dal 17 al 24 marzo, l’asta di Gioielli del Novecento, con creazioni di Bulgari e Cartier e altri designer meno conosciuti, ma di grande qualità. Per chi non vuole aspettare o vuole scoprire il gusto delle due esperte, c’è la sezione Asta Shop, un e-commerce di gioielli e bjoux dai prezzi molto interessanti. A cui bisogna ovviamente aggiungere le commissioni applicate della casa d’aste, che riceve sul Lungarno per stime e valutazioni. M.d.B.