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Mitsuo Kaji, il 2017 avrà più smalto

Novità in arrivo da Mitsuo Kaji, l’artista della gioielleria giapponese.

Per il 2017 Mitsuo Kaji ha pronta una nuova linea di gioielli che unisce la cultura orientale e quella occidentale, che si combinano in miniature di smalto francese e lacca giapponese tradizionale. E presto, annuncia, lancerà una nuova linea di giade, uniche per numero di varietà e di colori.

Non tutti, in Occidente, conoscono la geniale capacità di questo artista del gioiello. Che parte da un concetto chiaro: «I gioielli che sono amati continueranno a brillare per più di 100 anni». Insomma, gioielli (ma definirli solo così è riduttivo) capaci di resistere al tempo grazie alla loro bellezza, come un quadro o una scultura.

Per arrivare a creare pezzi così fuori del comune, Mitsuo Kaji ha organizzato un doppio incrocio: Oriente e Occidente, Antico e Moderno. Il risultato è uno stile originale ed elaborato ma, ahimè, anche una produzione centellinata. Lui, in ogni caso, non ha intenzione di rinunciare a questo modo di intendere i gioielli. Anzi, lui stesso è un collezionista di gioielli antichi giapponesi, secondo lui troppo poco noti al grande pubblico. Un idealista? Un filosofo zen? Un monaco dell’arte orafa? Niente di tutto questo: nel 1964 Mitsuo era un cantante pop e ha anche inciso dischi di successo. Ma, su richiesta del padre, che aveva una gioielleria-orologeria a Osaka, si è ritirato dal mondo musicale e ha iniziato a occuparsi dell’attività di famiglia. La chiave del cambiamento è stato il diploma al Gia, negli Stati Uniti, a cui ha aggiunto la specializzazione in Emaux, smalti. Così dal successo nel pop giapponese Mitsuo Kaji ha trovato il successo nell’arte della gioielleria. Giulia Netrese

Anello in platino e oro con diamanti e ametista
Anello in platino e oro con diamanti e ametista
Anello con diamanti colorati
Anello con diamanti colorati
Anello con smalto
Anello con smalto
Anello con opale e zaffiri
Anello con opale e zaffiri
Spilla in oro e platino con spinello rosso e giada
Spilla in oro e platino con spinello rosso e giada
Pendente Pixiu con giada
Pendente Pixiu con giada
Anello con zaffiro rosa
Anello con zaffiro rosa
pendente Trump, oro e diamanti
pendente Trump, oro e diamanti

La Storia vista da Christie’s

La storia della Storia attraverso le aste di gioielli di Christie’s: un libro racconta 250 anni straordinari.

Storia dei gioielli o, forse, bisognerebbe dire Storia con la S maiuscola, attraverso le aste di Christie’s. Un libro racconta perché e come le aste della grande Maison londinese, che ha compiuto 250 anni, sono uno specchio non solo dei gusti e di un certo modo di intendere gli oggetti preziosi, ma anche della memoria dei grandi avvenimenti. Basta citare due casi: oggetti preziosi finiti all’asta da Christie’s e appartenuti a due regine finite tutte e due decapitate, Maria Stuarda e Maria Antonietta. Naturalmente ci sono storie molto meno tragiche che sono passate sotto il martello del battitore d’asta.

Pagine preziose

Il libro che lo racconta si intitola Christie’s, The Jewellery Archives Revealed, ed è stato scritto da Vincent Meylan, specialista di pietre preziose e gioielleria, autore di numerose biografie, che lavora sulla storia delle pietre preziose. E in copertina ha un’immagine significativa: la tiara The Cambridge Lover Knot, creata all’inizio del primo Ottocento per la principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge, e poi venduto da Christie’s il 13 maggio1981. Una copia della tiara, commissionato dalla Regina Madre, è stato indossato dalla regina Elisabetta II e, senza le perle in posizione verticale, da Diana, principessa del Galles, e ora da Kate Middleton. Un’immagine che dà l’idea di che cosa può passare a un’asta. D’altra parte, la prima vendita di gioielli dalla famiglia reale britannica ha avuto luogo da Christie’s nel 1773, dopo la morte della principessa del Galles, madre di Giorgio III. Come rivelano gli archivi, nei secoli successivi Christie’s ha gestito la vendita di gioielli da diverse altre generazioni di reali inglesi, da Lady Patricia Ramsay, di Sassonia-Coburgo-Gotha, alla Principessa Maud, Contessa di Southesk, fino alla Principessa Margaret, Contessa di Snowdon.

Gioielli, sangue e celluloide

Come accennato, ci sono stati anche gioielli della corona che sono finiti all’asta a seguito di percorsi tragici, come quelli di Francia, Russia, Baviera, Serbia, Egitto, India e Spagna. Tutti venduti da Christie’s, dopo rivoluzioni e bruschi cambiamenti. Di tutt’altro genere le storie delle star di Hollywood, anche loro protagoniste delle aste. Dai gioielli di Elizabeth Taylor a quelli di Merle Oberon e Gloria Swanson. Tutti illustrati nel libro. Federico Graglia

Christie’s, The Jewellery Archives Revealed
Vincent Meylan
ISBN: 9781851498475
Editore: ACC Art Books
Dimensioni: 295 mm x 245 mm
Pagine: 360
Illustrazioni: 234 a colori, 76 b & w
Copertina rigida: £ 55.00

Christie’s, The Jewellery Archives Revealed, di Vincent Meylan
Christie’s, The Jewellery Archives Revealed, di Vincent Meylan
La tiara Cambridge Lovers Knot
La tiara Cambridge Lovers Knot
Bracciali di Cartier in platino, diamanti e cristalli di rocca appartenuti a Gloria Swanson
Bracciali di Cartier in platino, diamanti e cristalli di rocca appartenuti a Gloria Swanson
Collana con diamanti e smeraldi appertenuta a Liz Taylor e venduta all'asta
Collana con diamanti e smeraldi appertenuta a Liz Taylor e venduta all’asta
Gloria Swanson
Gloria Swanson
Elizabeth Taylor con una collana di diamanti venduta all'asta da Christie's
Elizabeth Taylor con una collana di diamanti venduta all’asta da Christie’s
Patricia of Connaught e suo marito Alexander Ramsay
Patricia of Connaught e suo marito Alexander Ramsay
La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot
La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot

L’Oriente d’oro a Ginevra

Gli ori del passato nei Paesi sulla Via della Seta in mostra a Ginevra.

Tuffiamoci nel passato. Perché è dal passato che nasce il presente e si forma il futuro. Anche nella gioielleria. Un’arte che è come un oceano in cui le acque finiscono per mischiarsi, dove colori e forme si confondono e lo stile, come un’onda, tocca una spiaggia e poi si ritrae. Tutta questa poesia per presentare un’esposizione che eleva oro, rubini, turchesi, perle e diamanti ad ambasciatori culturali. A Ginevra la Fondazione Baur presenta Bijoux d’Orients Lointains, i gioielli dai Paesi lungo l’antica Via della Seta. Sono 300 i preziosi che provengono da Yemen, Indonesia, India, Cambogia, Thailandia e Filippine. Cina e Giappone sono già presenti nel museo. Sono gioielli antichi e meno antichi, tutti rarissimi, custoditi in collezioni private e, quindi, esposti al pubblico in via eccezionale.

Come accennato, sono gioielli, quindi oggetti preziosi nati per essere indossati, ma allo stesso tempo sono un piccolo riassunto della cultura e dello sviluppo artistico dei luoghi e dell’epoca in cui sono stati concepiti. I gioielli sono stati utilizzati anche come moneta di scambio, sono stati bottino di guerra, testimonianze di ricchezza destinati a finire nelle tombe. E se pensate che un gioiello è solo un gioiello, basta osservare la varietà di monili presente per capire quanto questi oggetti si siano evoluti e trasformati secondo il gusto, l’abilità orafa e il modo di vivere. Rudy Serra

Bijoux d’Orients Lointains
Fino al 26 febbraio, 2017
Fondazione Baur
Ginevra, 8 Munier-Romilly Street
da martedì a domenica
orario: 14-18

Cintura in oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Cintura in oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Collier in oro e cotone. India Tamil Nadu, XIX-XX secolo
Collier in oro e cotone. India Tamil Nadu, XIX-XX secolo
Collier in oro, Birmania. CIrca anno Mille
Collier in oro, Birmania. CIrca anno Mille
Collana d'Oro, Sumatra, XIX-XX secolo
Collana d’Oro, Sumatra, XIX-XX secolo
Diadema e spille, Indonesia-Bali. Argento dorato, XIX secolo
Diadema e spille, Indonesia-Bali. Argento dorato, XIX secolo
Parure bura bura, Indonesia, Sumatra. Argento dorato, XiX secolo
Parure bura bura, Indonesia, Sumatra. Argento dorato, XiX secolo
Pendente amuleto, oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Pendente amuleto, oro e cristallo di rocca. Cambogia, periodo Khmer, IX-XIII secolo
Pendente kaffat  o beduino. Arabia Saudita. Oro, turchese, perle, cotone. XIX-XX secolo
Pendente kaffat o beduino. Arabia Saudita. Oro, turchese, perle, cotone. XIX-XX secolo
Collana in argento dorato. Yemen, XIX-XX secolo
Collana in argento dorato. Yemen, XIX-XX secolo

Alternativa Giorà

I gioielli di Giorà, marchio di Arezzo che nasce dall’iniziativa di Giovanna Raspini.

Fare gioielli nella patria dell’oro e non usare oro. Eppure Giovanna Raspini, classico nome di Arezzo, ha seguito la sua strada per inventare e proporre una moltitudine di bijoux ad alto tasso di lavorazione e di creatività. Il suo marchio si chiama Giorà, con l’accento sulla «a» finale, ed è evidentemente una crasi del suo nome Ma anche un modo per non confondersi con un altro brand toscano, Giovanni Raspini, il re dell’argento. Lei, invece, al posto del metallo giallo, ha scelto l’ottone o l’argento, successivamente rodiati e uniti in matrimonio con cristalli Swarovski. A dispetto di chi guarda con sufficienza i gioielli che non sfoggiano topazi e diamanti, le collezioni ben studiate di Giorà permettono di spaziare da grossi bracciali a orecchini che sembrano un merletto. La nascita dei gioielli, va da sé, è favorita dall’ecosistema dell’oreficeria che vive attorno ad Arezzo. Ma la realizzazione delle collezioni non sarebbe possibile senza l’input creativo di Giovanna Raspini. Alessia Mongrando

Bracciale in ottone e argento. Prezzo: 658 euro
Bracciale in ottone e argento. Prezzo: 658 euro
Anello con cristallo Swarovski. Prezzo: 176 euro
Anello con cristallo Swarovski. Prezzo: 176 euro
Orecchini i rutenio. Prezzo: 157 euro
Orecchini i rutenio. Prezzo: 157 euro
Orecchini con cristalli Swarovski e glitter. Prezzo: 140 euro
Orecchini con cristalli Swarovski e glitter. Prezzo: 140 euro
Orecchini con cristalli Swarovski e glitter. Prezzo: 140 euro
Orecchini con cristalli Swarovski e glitter. Prezzo: 140 euro
Orecchini in bronzo rodiato. Prezzo: 95 euro
Orecchini in bronzo rodiato. Prezzo: 95 euro
Collana in bronzo. Prezzo: 75 euro
Collana in bronzo. Prezzo: 75 euro
Anello in bronzo. Prezzo: 108 euro
Anello in bronzo. Prezzo: 108 euro
Allegra, anello. Prezzo: 108 euro
Allegra, anello. Prezzo: 108 euro

Gioielli sulle camicie di Del Vecchio

Brooks Brothers, storica azienda americana di proprietà di Claudio Del Vecchio, acquista il marchio di gioiello Alexis Bittar.

Sopra le camicie Brooks Brothers si indosseranno gioielli Alexis Bittar. È un affare italo-americano quello concluso a New York. Brooks Brothers è di personale proprietà di Claudio De Vecchio, primo figlio maschio (dei sei avuti da tre diverse compagne) di Leonardo Del Vecchio, maggiore azionista del colosso dell’occhialeria Luxottica. E a dirigere le operazioni del gruppo di abbigliamento c’è il figlio Matteo, con un passato in McKinsey e Goldman Sachs. Brooks Brothers, uno dei marchi storici a stelle e strisce, attraverso la sua controllata Carolee ha acquisito Alexis Bittar, il marchio di gioielli con sede nel quartiere di Brooklyn. Non è la prima mossa nei gioielli del marchio famoso per le camicie botton down. Carolee è stata acquistata da Brooks Brothers nel 2001: sviluppa e commercializza gioielli in licenza con i marchi Lauren by Ralph Lauren, Abs di Allen Schwartz, Trina Turk. Ma non si acquisteranno gioielli Alexis Bittar nei negozi di abbigliamento de gruppo: «La nostra strategia è quella di mantenere una divisione gioielli interamente controllata, ma indipendente, con linee di proprietà come Carolee e Alexis Bittar, e marchi in licenza», ha precisato Matteo Del Vecchio. Insomma, i gioielli non si mischiano con le stoffe. Per ora. Ma l’idea «potrebbe essere potenzialmente esplorata in futuro», ha concluso sibillino Del Vecchio. Federico Graglia

Collana di cristallo Panther. Prezzo: 225 dollari
Collana di cristallo Panther di Alexis Bittar. Prezzo: 225 dollari
Orecchini con borchie. Prezzo: 125 dollari
Orecchini con borchie di Alexis Bittar. Prezzo: 125 dollari
Claudio Del Vecchio (a sinistra), con il ceo di Amazon, Jeff Bezos
Claudio Del Vecchio (a sinistra), con il ceo di Amazon, Jeff Bezos
Collana con perle. Prezzo: 895 dollari
Collana con perle di Alexis Bittar. Prezzo: 895 dollari
Collana con perle coltivate. Prezzo: 417 dollari
Collana con perle coltivate. Prezzo: 417 dollari
Bracciale Musa d'oro, con borchie. Prezzo: 245 dollari
Bracciale Musa d’oro, con borchie. Prezzo: 245 dollari
Anello Panther, con cristalli neri,. Prezzo: 295 dollari
Anello Panther, con cristalli neri,. Prezzo: 295 dollari
Guerriero urbano, ciondolo. Prezzo: 245 dollari
Guerriero urbano, ciondolo. Prezzo: 245 dollari

L’Oriente dietro Victoria

Il reggiseno da 3 milioni di dollari di Victoria’s Secret e i gioielli di Aziz e Walid Mouzannar.

Come ogni anno Victoria’s Secret fa sfilare anche un capo di biancheria fuori dal comune: un gioiello a forma di reggiseno o viceversa, fate voi. Quest’anno la prescelta a indossare questo prezioso indumento è stata Jasmine Tookes, 24 anni: lo indosserà al Fantasy Bra Secret Show 2016 a Parigi, il 5 dicembre. E se lo scorso anno Lily Aldridge ha indossato un reggiseno da 2 milioni di dollari, per il 2016 il gioiello è ancora più prezioso: ha un valore di 3 milioni di dollari. È stato progettato da Eddie Borgo e realizzato a mano dai gioiellieri Aziz & Walid Mouzannar. Per realizzarlo ci sono volute 700 ore di lavorazione e 9.000 pietre preziose, tra cui diamanti e smeraldi. Gli artigiani che hanno prodotto questo indumento-gioiello così straordinario sono di Beirut. La famiglia di gioiellieri del Medio Oriente ha una tradizione che risale al Settecento: le creazioni realizzate dalla Maison di Aziz e Walid Mouzannar si ispirano alla tradizione e antica, ma hanno aggiunto anche un tocco di contemporaneità. Lavinia Andorno

Anello in oro giallo con diamanti bianchi e colorati
Anello in oro giallo con diamanti bianchi e colorati
Anelli di Aziz & Walid Mouzannar
Anelli di Aziz & Walid Mouzannar
Jasmine Tookes con il reggiseno da 3 miloni di dollari
Jasmine Tookes con il reggiseno da 3 miloni di dollari
Jasmine Tookes con il reggiseno da 3 miloni di dollari
Jasmine Tookes con il reggiseno da 3 miloni di dollari di Victori’as Secret
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro rosa, zaffiri e diamanti
Orecchini in oro giallo e rosa, rubini e diamanti
Orecchini in oro giallo e rosa, rubini e diamanti
Orecchini in oro rosa,radici di rubini e diamanti brown
Orecchini in oro rosa,radici di rubini e diamanti brown
Anello con madreperla e diamanti
Anello con madreperla e diamanti

Gioielli italiani al Poldi Pezzoli

La storia della gioielleria italiana nel Novecento in una mostra al Museo Poldi Pezzoli, a Milano.

Per raccontare la storia del gioiello italiano nel Novecento, non basterebbe un’enciclopedia. Però osservare da vicino una serie di pezzi particolarmente significativi può offrire un riassunto adeguato. Ed è quanto si propone la mostra Il gioiello italiano del XX secolo, organizzata al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Melissa Gabardi, che ha scelto e riunito i 150 pezzi esposti, si è proposta di fotografare la produzione italiana attraverso sezioni cronologiche dedicate al Neostoricismo, al Liberty, all’Art Déco, alla produzione degli Anni Trenta, Quaranta e Cinquanta, fino ad arrivare agli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e Novanta. Insomma, non manca nulla. Per gli appassionati di gioielli o di storia della oreficeria, è un’occasione interessante. Ci sono tiare e diademi, collane ombelicali, anelli, bracciali, spille e orecchini realizzati da maestri come Mario e poi Gianmaria Buccellati, da Alfredo Ravasco (alcune opere sono esposte al pubblico per la prima volta), Filippo Chiappe, dei torinesi Musy, Petochi e Cusi, al neoarcheologismo di Codognato, ai gioielli in corallo della Famiglia Ascione. Il percorso della mostra è ampio.

I gioielli sono stati messi in relazione al loro contesto storico, sociale e economico, con riferimento particolare alla cultura artistica (moda, design, architettura), oltre che a eventi e personaggi che hanno caratterizzato le varie epoche e influenzato l’opinione pubblica, in particolare i membri delle famiglie reali e le star del cinema, che sono stati modelli ispiratori del gusto collettivo. Una evoluzione che ha poi portato a quello che è oggi riconosciuto come made in Italy.

Il gioiello italiano del XX secolo
24 novembre 2016 – 20 marzo 2017
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12 – 20121 Milano
Salle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30)
Il Museo è chiuso tutti i martedì, Capodanno, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 15 agosto, 1 novembre, 8 dicembre, Natale, Santo Stefano
Biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro

Pendente in corallo di Ascione
Pendente in corallo di Ascione
Due opposti modi di intendere la gioielleria. A sinistra, Nardi, Moretto, Albero della vita. A destra, collana di Bulgari stile Art Deco
Due opposti modi di intendere la gioielleria. A sinistra, Nardi, Moretto, Albero della vita. A destra, collana di Bulgari stile Art Deco
Tiara firmata Mario Buccellati, 1929
Tiara firmata Mario Buccellati, 1929
Diadema di Musy gioielli, di Torino
Diadema di Musy gioielli, di Torino
Bracciali firmati Pomellato
Bracciali firmati Pomellato
Anello di Alfredo Ravasco
Anello di Ravasco
Collana di Rivière
Collana di Rivière

Asta di Natale per Faraone

Faraone Casa d’Aste fa il bis di gioielli in vista di Natale.

Faraone si prepara al bis. Dopo l’esordio il 16 giugno scorso, la Casa d’Aste Faraone, emanazione della storica gioielleria di Milano, torna a organizzare una vendita. Il calendario fissa l’asta per il 23 novembre: una Christmas Auction che vuole ripetere il successo della prima, chiusa con oltre 2 milioni di euro in pezzi venduti. La banditrice resterà la stessa, Patrizia di Carrobio, una specie di «istituzione» nel mondo dei diamanti, delle pietre preziose e dei gioielli vintage batterà. La vendita si svolgerà anche questa volta al Four Seasons di Milano. In catalogo ci sono oltre cento pezzi di alta gioielleria e orologeria. In particolare, rivolti anche ai privati, visto il periodo pre-festivo: ci sono anche pezzi che possono essere acquistati con un budget in linea con la spesa per i regali, anche intorno ai mille euro. Tra i gioielli in vendita si trovano gioielli di marchi come Buccellati, Faraone, Bulgari, Cartier, Pomellato, un solitaire firmato Tiffany &Co del peso di 1,60 carati, un paio di orecchini Chantecler in platino con diamanti taglio brillante e baguette con due gocce di smeraldi colombiani briolette da 22 carati complessivi. Ci sono, poi, una collana antica in argento, con diamanti old cut per un totale di circa 30 carati, un bracciale in platino e oro bianco 18 carati, con diamanti taglio brillante e navette del peso complessivo di circa 51 carati.

In evidenza tra i lotti di gioielli troviamo anche un Sautoir firmato Chantecler in oro bianco 18 carati, con brillanti old cut del peso complessivo di circa 1,20ct ct e con perla naturale a goccia del peso di circa 10 carati. Accanto ai gioielli ed agli orologi, uno spazio importante nella Christmas Auction, come nella precedente asta di Faraone Casa D’aste, avranno i diamanti singoli, con certificato internazionale, «a prezzi assolutamente concorrenziali rispetto ai prezzi offerti dai commercianti o dalle banche, anche fino a meno 60% del listino ufficiale Rapaport», anticipa l’azienda. Federico Graglia

Orecchini Chantecler in platino con diamanti taglio brillante e baguette con due gocce di smeraldi colombiani briolette
Orecchini Chantecler in platino con diamanti taglio brillante e baguette con due gocce di smeraldi colombiani briolette
Collana antica in argento, con diamanti old cut per un totale di circa 30 carati
Collana antica in argento, con diamanti old cut per un totale di circa 30 carati
Girocollo di brillanti
Girocollo di brillanti
Bracciale in platino e oro bianco 18 carati, con diamanti taglio brillante e navette
Bracciale in platino e oro bianco 18 carati, con diamanti taglio brillante e navette
Solitaire firmato Tiffany &Co del peso di 1,60 carati
Solitaire firmato Tiffany &Co del peso di 1,60 carati

Ioanna Souflia, gioielli e mito

Dagli architetti dell’antica Grecia alle gioiellerie di oggi: la collezione di Ioanna Souflia.

Avete mai visitato l’Acropoli di Atene? O, almeno, qualche tempio greco dell’età classica? Vi siete soffermati sugli elementi decorativi dei fregi, tra una colonna e l’altra? Spesso sono composti da una figura che in italiano è definita come palmette, cioè piccole foglie di palma. Nel caso non le abbiate mai notate, eccole trasformate in anelli oppure orecchini. E sempre con lo stesso materiale dei templi, il marmo. A far diventare gioielli questi motivi dell’architettura classica ci ha pensato Ioanna Souflia, designer greca che lavora tra Londra e Parigi. Per la verità aveva mosso i primi passi per diventare avvocato. Ma mentre studiava Giurisprudenza ad Atene, Ioanna ha anche iniziato gli studi alla Central Saint Martins di Londra. Il risultato sono questi gioielli in oro, diamanti e marmo, oppure una pietra grigia scovata in Sardegna. Li scolpisce lei, pare, dal 2015. Il marmo è intagliato a mano e giustapposto ai materiali preziosi. Il contrasto è sorprendente. E possono piacere anche a chi non si interessa di architettura classica. Rudy Serra

Orecchini con diamanti e marmo bianco
Orecchini con diamanti e marmo bianco
Anelli di Ioanna Souflia
Anelli di Ioanna Souflia
Anello con diamanti e marmo
Anello con diamanti e marmo
Bracciale in oro rosa con diamanti e marmo
Bracciale in oro rosa con diamanti e marmo
Anello con fregio a forma di palmetta
Anello con fregio a forma di palmetta
Orecchini indossati
Orecchini indossati
Orecchini indossati di Ioanna Souflia
Orecchini indossati di Ioanna Souflia
Orecchini in oro bianco, marmo e diamanti
Orecchini in oro bianco, marmo e diamanti
Decorazione con palmette da un fregio antico
Decorazione con palmette su un fregio antico

Ferragamo new Wedge

La collezione Wedge di Ferragamo, ispirata alla famosa scarpa con zeppa arcobaleno.

Già nel Settecento le dame veneziane utilizzavano calzature con la zeppa, la spessa suola capace di elevare la statura di chi le indossa. Questo speciale tipo di scarpa ha avuto alterne fortune ma, in sostanza, non è mai passato di moda: lo testimonia anche uno degli oggetti del desiderio firmati da Ferragamo, la Rainbow Wedge, scarpa e zeppa con i colori dell’arcobaleno. Quella calzatura così diversa dalle altre, e per questo così ambita, si è trasformata in gioielli con la nuova Wedge Collection. La collezione è composta da anello, bracciale, pendente e orecchini. I pezzi sono realizzati in argento o nella innovativa combinazione di oro giallo, oro rosa 18 carati e argento sterling. Diciamolo subito: il design ricorda, in effetti, il movimento ondulato della Rainbow Wedge, ma il riferimento si ferma qui. Colori e impatto dei gioielli sono completamente differenti rispetto alla calzatura a cui si ispirano. Molto più sobria, la collezione di gioielli non ha l’aria di essere sbucata dal 1938, anno in cui è stata disegnata la scarpa arcobaleno. Spera, però, di diventare famosa come l’oggetto a cui si ispira. Alessia Mongrando

Anello della Wedge Collection
Anello della Wedge Collection
Orecchini in argento e oro
Orecchini in argento e oro
Bracciale in argento e oro
Bracciale in argento e oro
Ciondolo in argento e oro
Ciondolo in argento e oro

Wedge-Collection_Salvatore-Ferragamo-Jewels_06

Orecchini in argento
Orecchini in argento
Bracciale in argento della Wedge Collection
Bracciale in argento della Wedge Collection
Bracciale piccolo in argento della Wedge Collection
Bracciale piccolo in argento della Wedge Collection
Catena e ciondolo in argento della Wedge Collection
Catena e ciondolo in argento della Wedge Collection

John Rubel e Yoko Ono

I nuovi gioielli firmati John Rubel: oro, pietre preziose, e una dedica a Yoko Ono.

Della lunga, affascinante, avventurosa storia di John Rubel abbiamo già raccontato qui). Dopo la nascita, la Maison fondata da Marcel Rubel, la Rubel Frères (John e Robert) con l’atelier vicino a Place Vendôme, ha avuto alterne fortune. A rivitalizzarne lo spirito e, soprattutto, l’attività è arrivata qualche anno fa Sophie Mizrahi-Rubel, discendente del gioielliere parigino. Riorganizzato l’aspetto commerciale, la produzione di gioielli di alta gamma è ripresa a pieno ritmo, senza tradire le origini dell’azienda. Oggi John Rubel è uno dei pochi marchi gioielli indipendenti. Ed è anche capace di proporre idee nuove, ma sempre sotto la dettatura della filosofia aziendale: pezzi che si possano ricordare, tramandare, regalare con stupore. Lo dimostrano anche i gioielli creati per il 2016. Ne segnaliamo anche uno che incuriosisce: è un anello dedicato a Yoko Ono, la musa e moglie di John Lennon, artista sempre sul confine più distante possibile dal senso comune e più vicino possibile all’avanguardia. Giulia Netrese

Anello in oro bianco, zaffiri e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiri e diamanti
Anello inoro rosa, diamanti e perla
Anello inoro rosa, diamanti e perla
Anello con oro bianco, smeraldo, zaffiri e diamanti
Anello con oro bianco, smeraldo, zaffiri e diamanti
Collana e pendente Ball, in oro rosa, diamanti bianchi e brown e perla Akoya
Collana e pendente Ball, in oro rosa, diamanti bianchi e brown e perla Akoya
Anello Ginger Light, oro rosa e diamanti
Anello Ginger Light, oro rosa e diamanti
Anello con diamanti e rubini
Anello con diamanti e rubini

 

Anello e orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri rosa
Anello e orecchini in oro bianco, diamanti e zaffiri rosa
Anello Yoko in oro rosa, diamanti e perla
Anello Yoko in oro rosa, diamanti e perla
Yoko Ono
Yoko Ono

Nemesi d’oro

Nemesi: da Arezzo la produzione di gioielli composti da una miriade di fili d’oro.

A quale vendetta pensavano i sei fratelli Boldi quando, nel 1993, hanno fondato Nemesi? All’azienda di gioielleria di Arezzo, chissà con quale intento, è stato assegnato il nome di una dea greca della giustizia, ma punitrice ed eccessiva, capace di scombussolare l’universo. Per fortuna la produzione di Nemesi, oggi guidata da Simone Boldi, non turba nessuno. Intanto, perché buona parte della sua produzione è commercializzata con le etichette di altre Maison. E, poi, perché la produzione di gioielli del suo brand, Nemesioro, è piuttosto delicata: intrecci di fili d’oro che formano superfici tra pieni e vuoti, nella tradizione del ricamo, ma in versione random. Nella collezione Segni, per esempio, i fili del nobile metallo compongono orecchini, anelli, bracciali e pendenti, in alcuni casi anche con l’aggiunta di piccole pietre preziose, come i rubini. Recentemente all’oro giallo si è aggiunta anche la lavorazione con l’oro bianco, a creare matasse di colori contrastanti. Alessia Mongrando

Anello della collezione Segni
Anello della collezione Segni
Anello in oro della collezione Segni
Anello in oro della collezione Segni
Anello in oro e rubini della collezione Segni
Anello in oro e rubini della collezione Segni
Bracciale Nemesioro
Bracciale Nemesioro
Bracciale Nemesioro
Bracciale Nemesioro con catena
Orecchini Nemesioro
Orecchini Nemesioro
Orecchini della collezione Segni
Orecchini della collezione Segni
Orecchini  pendenti della collezione Segni
Orecchini pendenti della collezione Segni
Orecchini  pendenti in oro della collezione Segni
Orecchini pendenti in oro della collezione Segni
Ciondolo in oro della collezione Segni
Ciondolo in oro della collezione Segni
Pendente in oro
Pendente in oro
Pendente di Nemesioro
Pendente di Nemesioro

I Mellerio di Napoleone

Mellerio testimone del Secondo Impero: a Parigi 35 capolavori in mostra.

Mellerio dits Meller, la più antica gioielleria del mondo, con 400 anni di storia alle spalle (ne abbiamo parlato qui) è stata testimone di cambiamenti politici e culturali. Per questo a Parigi la grande mostra al museo d’Orsay dedicata al Secondo Impero, quello di Napoleone III, ha deciso di comprendere anche 35 gioielli dell’epoca, che fanno parte della lunga attività della Maison. Sotto le luci della vecchia stazione di fronte alla Senna, ridisegnata 30 anni fa da un architetto italiano, Gae Aulenti, la casa di gioielleria francese di origine italiana, che è attiva a Parigi dal 1815, presenta spille ricche di diamanti e soprattutto, una capacità orafa superiore a quella media dell’epoca. Come nella spilla di diamanti dell’imperatrice Eugenia e della principessa Mathilde, ma non solo. Quindi se siete a Parigi e vi piacciono i gioielli, la mostra è un’occasione unica per vedere da vicino quelli custoditi nelle raccolte storiche di Mellerio, come la coppia di bracciali a forma di serpente. La mostra termina il 15 gennaio 2017. Federico Graglia

Bracciali a forma di serpente con oro, smalto, diamanti, rubini e smeraldi
Bracciali a forma di serpente con oro, smalto, diamanti, rubini e smeraldi
Spilla a forma di rosa con foglie in oro e diamanti
Spilla a forma di rosa con foglie in oro e diamanti
Spilla a forma di piuma di pavome commissionata dalla imperatrice Eugenia. Oro e argento con zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di piuma di pavome commissionata dalla imperatrice Eugenia. Oro e argento con zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti
Spilla a forma di lilla in oro, diamanti e smalto, presentata al Expo mondiale di Londra nel 1862
Spilla a forma di lilla in oro, diamanti e smalto, presentata al Expo mondiale di Londra nel 1862
Tiara con turchesi e diamanti del 1860. È formata da otto spille combinabili
Tiara con turchesi e diamanti del 1860. È formata da otto spille combinabili
L'imperatore Napoleone III e la principessa Eugenia
L’imperatore Napoleone III e la principessa Eugenia

Festa con Midnight Voodoo

I bijoux della collezione Midnight Voodoo di Ayala Bar. Per Halloween, ma non solo.

È presto per parlare di Halloween? Forse. Ma la collezione Midnight Voodoo di Ayala Bar dedicata alle oscure forze che governano la notte, può essere indossata anche di giorno. E anche quando la festa importata dagli Usa è solo un ricordo. Insomma, anche se è dedicata a chi festeggia la ricorrenza più trasgressiva dell’anno, è pur sempre una collezione di orecchini, bracciali e collane. Come sempre i bijoux di Ayala Bar sono un mix di riferimenti iconografici e di materiali. Anche in questo caso le architetture di cristalli e perline, catene e ricami formano pezzi piuttosto elaborati, barocchi, ricchi di tanti elementi. I colori prevalenti della collezione sono quelli della notte: blu, nero, con tocchi di verde e di altre tonalità che sembrano lumini nel buio. Come quelli di Halloween, appunto. Lavinia Andorno

Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 238 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 238 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 203 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 203 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 163 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 163 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 138 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 138 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 115 euro
Orecchini Midnight Voodoo. Prezzo: 115 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 540 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 540 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 303 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 303 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 330 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 330 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 233 euro
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 233 euro
Collana Midnight Voodoo.
Collana Midnight Voodoo. Prezzo: 180 euro
Bracciale Midnight Voodoo. Prezzo: 308 euro
Bracciale Midnight Voodoo. Prezzo: 308 euro

Il fascino raw di Bjorg

Bjorg torna a Milano con la sua nuova collezione di gioielli.

Le nuove proposte di Bjorg arrivano anche al White di Milano, evento a metà tra moda di tendenza e accessori. Il momento giusto per le collezioni della Maison con radici nel profondo nord norvegese, ma con residenza in India e business a Londra. Insomma, il mix giusto per recitare il ruolo di brand votato al design con un’anima globale. L’azienda è stata fondata nel 2004 da Bjørg Nordli-Mathisen, dopo essere vissuta, tra l’altro, a Parigi e Milano. Tradizione artigianale con pezzi one-of-a-kind assieme al desiderio di tradurre il design nordico in collezioni di gioielli hanno contribuito a diffondere la fama del brand al di fuori dell’ambito della fashion jewelry di avanguardia. Come spesso accada per questo tipo di gioielli, non sono le pietre preziose o i carati del metallo a essere importanti, ma l’idea stessa dei pezzi. Realizzati in argento e placcati in oro con una voluta finitura raw, cioè grezza, i gioielli di Bjorg sono stati indossati da David Bowie, Madonna, Rihanna, Robyn, J e Röyksopp. E con gli anni non hanno perso il loro fascino. Lavinia Andorno

L'immagine con i uovi orecchini diffusa in occasione del White di Milano
L’immagine con i uovi orecchini diffusa in occasione del White di Milano

Collana della collezione 2015
Collana della collezione 2015
Collana della collezione 2015
Collana della collezione 2015
Collana della collezione 2015
Collana della collezione 2015
Orecchini Chrysopeia. Prezzo: 180 euro
Orecchini Chrysopeia. Prezzo: 180 euro
Collana Faith Loves The Fairless Necklace. Prezzo: 290 euro
Collana Faith Loves The Fairless Necklace. Prezzo: 290 euro
Anello Invisible Eyes. Prezzo: 350 euro
Anello Invisible Eyes. Prezzo: 350 euro
Anello Night Games. Prezzo: 350 euro
Anello Night Games. Prezzo: 350 euro
Orecchini Pearl Of Sleep. Prezzo: 70 euro
Orecchini Pearl Of Sleep. Prezzo: 70 euro
Anello The Twelve Stages, argento placcato oro. Prezzo: 350 euro
Anello The Twelve Stages, argento placcato oro. Prezzo: 350 euro
Bjørg Nordli-Mathisen
Bjørg Nordli-Mathisen

Angelina resta con i gioielli

I gioielli di Angelina Jolie, da quelli eredità del matrimonio con Brad Pitt a quelli per beneficienza.

Angelina Jolie e i gioielli: rotto il matrimonio con Brad Pitt, all’attrice resta il connubio con una delle sue passioni, accanto a quelle umanitarie, i gioielli. Tanto che lei stessa ha disegnato gioielli di una certa importanza, come la collana di citrini alla Smithsonian Institution’s Gem Collection, realizzata in collaborazione con Robert Procop. Dal canto suo, Brad Pitt ha disegnato personalmente l’anello di fidanzamento con diamanti da 500.000 dollari in collaborazione con lo stesso gioielliere, amico di lunga data di Angelina. Ma i gioielli posseduti e indossati dall’attrice americana sono molti. Per esempio, possiede un set di orecchini, anello e collana con grandi smeraldi colombiani, valutati 2,5 milioni di dollari. Ci sono, poi, i gioielli indossati in occasioni speciali, ma non di proprietà, come la strepitosa collana con diamanti indossata in occasione degli Oscar 2004 di H.Stern e valutata 10 milioni di dollari. I gioielli di Angelina, non sorprende, sono serviti anche per le cause umanitarie a cui la ormai ex moglie di Brad Pitt tiene molto. Nel 2015, per esempio, Angelina Jolie ha messo all’asta a Hong Kong due gioielli, bracciale e anello, per raccogliere fondi a favore dell’Education Partnership for Children in Conflict, organismo che aiuta i bambini bisognosi di tutto il mondo. Non sorprende neppure che uno dei due gioielli fosse stato acquistato a suo tempo dall’amico Robert Procop, che ha disegnato anche l’anello. E non sono neppure i primi gioielli per beneficenza di Angelina. Nel 2013, infatti, l’attrice ha aperto in Afghanistan una scuola per bambine, finanziata con i proventi della prima linea di gioielli firmata con Procop. Alessia Mongrando

Orecchini e anello di smeraldi colombiani, parte di una parure da 2,5 milioni di dollari
Orecchini e anello di smeraldi colombiani, parte di una parure da 2,5 milioni di dollari
Anello di Angelina Jolie messo all'asta a Hong Kong
Anello di Angelina Jolie messo all’asta a Hong Kong
Anello di fidanzamento regalato da Brad Pitt
Anello di fidanzamento regalato da Brad Pitt
La parure messa all'asta a Hong Kong
La parure messa all’asta a Hong Kong
Angelina con l'anello da 500.000 dollari
Angelina con l’anello da 500.000 dollari
La collana di citrini donata alla Smithsonian Institution’s Gem Collection
La collana di citrini donata alla Smithsonian Institution’s Gem Collection
Catena con smeraldo colombiano
Catena con smeraldo colombiano
Collana d'oro di Ofira
Collana d’oro di Ofira
Con Brad e orecchini rotorndi
Con Brad e orecchini rotorndi
L'attrice Usa con orecchini di diamanti
L’attrice Usa con orecchini di diamanti
Orecchini art deco in un'occasione ufficiale
Orecchini art deco in un’occasione ufficiale
Angelina Jolie indossa una collana di H.Stern da 10 milioni di dollari
Angelina Jolie indossa una collana di H.Stern da 10 milioni di dollari

Bolaffi si tinge di rosa

Un anello con diamante rosa e tanti gioielli di ottima fattura all’asta a Milano con Bolaffi. Ecco i pezzi più interessanti.

Gioielli in asta a Milano. Ma anche diamanti rari, diamanti, tra cui ino veri light pink, e rari orologi da tasca. È un catalogo interessante quello presentato da Bolaffi per l’asta di gioielli e orologi del 27 settembre in programma al Grand Hotel et de Milan (sono visionabili a partire da sabato 24 settembre). La vendita propone circa 500 lotti, con pezzi esclusivi e basi competitive. “Le vendite all’incanto offrono una possibilità unica, il piacere di conquistare non solo un oggetto prezioso, ma anche il fascino unico e irripetibile della sua storia”, spiega Maria Carla Manenti, esperta Aste Bolaffi di gioielli. Tra i top lot un diamante rosa naturale very light pink con base d’asta da 180mila euro. “I diamanti colorati, definiti fancy, in natura sono uno su 10.000. Siamo orgogliosi di proporne uno così raro e seducente”, aggiunge Manenti. Si distingue per purezza e colore il diamante di 6,39 carati taglio goccia, all’asta da 120 mila euro. A partire da 80 mila euro l’anello d’oro bianco con diamante taglio Vecchia Europa di oltre 17 carati. Federico Graglia

Anello con diamante very light pink. Stima: 180000 euro
Anello con diamante very light pink. Stima: 180000 euro
Anello con diamante Cirio, 1960. Stima: 120000 euro
Anello con diamante Cirio, 1960. Stima: 120000 euro
Girocollo in diamanti firmato Damiani. Stima: 7500 euro
Girocollo in diamanti firmato Damiani. Stima: 7500 euro
Collana di diamanti e smeraldi. Stima: 8000 euro
Collana di diamanti e smeraldi. Stima: 8000 euro
Collana con smeraldo di Faraone. Stima: 20000 euro
Collana con smeraldo di Faraone. Stima: 20000 euro
Sopra, bracciale in oro Omega, con orologio. Stima: 2800 euro. Sotto, bracciale in oro del 1935 circa. Stima: 2000 euro
Sopra, bracciale in oro Omega, con orologio. Stima: 2800 euro. Sotto, bracciale in oro del 1935 circa. Stima: 2000 euro
Bracciale con diamanti. Stima: 10000 euro
Bracciale con diamanti. Stima: 10000 euro
Anello con rubino birmano e diamanti. Base d'asta: 50000 euro
Anello con rubino birmano e diamanti. Base d’asta: 50000 euro

Thomas Sabo über Alles

Thomas Sabo sbarca in Italia e si prepara ad aprire punti vendita nelle principali città. Ecco le prime novità.
Arriva in Italia Thomas Sabo. L’azienda, fondata nel 1984 a Lauf an der Pegnitz, nel sud della Germania, si propone come brand di gioielli a prezzi abbordabili, ma con una sua immagine e prodotti di buona qualità. Thomas Sabo, il fondatore, sa bene che i concorrenti sono tanti e agguerriti, ma punta sul suo design innovativo e all’avanguardia, con attenzione ai dettagli e impiego di materiali di alta qualità: in buona parte argento da solo o con placcatura in oro. Di certo è un ingresso di peso sul mercato italiano: Thomas Sabo conta sul lavoro di circa 490 persone nella sede centrale e oltre a 1860 collaboratori nel mondo: è presente con circa 300 punti vendita in oltre 75 paesi. E in Italia? Sono già in allestimento i primi punti vendita monomarca, anche se non se ne conosce ancora l’ubicazione.
Il debutto in Italia avviene all’insegna di una serie di novità, ideate dalla «regista creativa» Susanne Kölbli. Per l’autunno inverno 2016, per esempio, ecco gli anelli Eternity, le fedine Together Forever, e i solitari della serie Glam & Soul Diamonds. Ma, in realtà il catalogo di Thomas Sabo è sconfinato, e prevede decine di varianti quasi per ogni linea. E la varietà dell’offerta è uno dei punti di forza del brand tedesco, capace di offrire anche la personalizzazione, con un’incisione a scelta del cliente, nella linea Love Bridge.

Bracciali Love Bridge. Prezzi (dall'alto verso il basso): 159, 198, 259 euro
Bracciali Love Bridge. Prezzi (dall’alto verso il basso): 159, 198, 259 euro
Anelli Glam & Soul. Prezzo: 159 euro e 69 euro
Anelli Glam & Soul. Prezzo: 159 euro e 69 euro
BRacciale Glam & Soul. Prezzo: 69 euro
Bracciale Glam & Soul. Prezzo: 69 euro
Orecchini in argento
Orecchini in argento
Anello in argento Glam & Soul. Prezzo: 179 euro
Anello in argento Glam & Soul. Prezzo: 179 euro
Anello in argento Glam & Soul. Prezzo: 239 euro
Anello in argento Glam & Soul. Prezzo: 239 euro
Anelli in argento
Anelli in argento
Bracciali in argento placcati oro
Bracciali in argento placcati oro

Vita fiorita con TinyOm

La nuova collezione di TinyOm si ispira al fiore della vita.

La francese Virginie Dreyer, fondatrice di TinyOm, dal Barein, dove risiede, presenta una nuova collezione in bilico tra Oriente e Occidente. La via di mezzo è quella che lei, avvocato a Parigi, ha intrapreso quando si è trasferita in Medio Oriente e ha cominciato a occuparsi delle sue passioni: lo yoga (lo pratica e lo insegna) e la gioielleria. La nuova linea di gioielli si chiama Flower of Life e ha l’ambizione di ispirarsi a simboli millenari, spiritualità, natura. Il fiore della vita è presente in tutte le principali religioni del mondo, sottolinea la designer. L’idea, trasformata in geometrie morbide di metallo, si traduce in anelli, orecchini, bracciali e pendenti. La collezione è disponibile in oro rosa e in oro bianco. Ogni pezzo ha incastonato un unico piccolo diamante, a eccezione dell’imponente bracciale, che presenta le pietre preziose in sei punti. Prezzi: il pezzo più caro è il bracciale, venduto a 5470 dollari. Collana e pendente costano 685 dollari, mentre l’anello 680 e gli orecchini 875 dollari. Giulia Netrese

Bracciale in oro rosa e sei diamanti
Bracciale in oro rosa e sei diamanti
Orecchini piccoli
Orecchini piccoli
Anello Flower of Life
Anello Flower of Life
Pendente in oro
Pendente in oro
Orecchini in oro rosa
Orecchini in oro rosa
Bracciale della linea Flower of Life
Bracciale della linea Flower of Life

Gioielli, a qualcuno piace Calder

A Londra una mostra con i gioielli di Calder, scultore famoso per le sue opere mobili.

Sculture che si muovono: era la specialità di uno dei grandi artisti del Novecento, Alexander Calder. Ma pochi sanno (forse) che Calder si è esercitato anche a produrre gioielli. E la sua produzione artistica è ora (27 settembre-5 novembre) il soggetto di una mostra alla Louisa Guinness Gallery di Londra. La mostra si intitola The Boldness of Calder e presenta alcune delle sculture-gioiello dell’artista provenienti da collezioni di tutto il mondo. Ma siccome i gioielli, anche se ideati da un artista, sono pur sempre gioielli, la mostra comprende anche fotografie che mostrano donne che indossano i pezzi di Calder, per esempio Simone de Beauvoir, Peggy Guggenheim, Georgia O’Keeffe. Spesso sui gioielli ci sono anche le iniziali della committente. Ci sono orecchini, braccialetti, collane, spille, fermacapelli realizzati a mano, ovviamente con forme non esattamente tradizionali, spesso abbastanza grandi. I materiali più utilizzati sono l’argento, o l’ottone. Federico Graglia

Alexander Calder, spilla (1945)
Alexander Calder, spilla (1945)
Maxi collana
Maxi collana
Collana in argento (1940)
Collana in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Spilla in argento (1940)
Alexander Calder
Alexander Calder con una delle sue sculture mobili
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