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Un diamante blu per Christie’s

Diamanti blu, gioielli trasformabili e rare gemme nell’asta di Christie’s a Ginevra ♦︎

L’autunno è uno dei due momenti dell’anno (l’altro è la tarda primavera) in cui si svolgono le maggiori aste di grande gioielleria. L’asta di Christie’s a Ginevra, con i suoi Magnificent Jewels, il 12 novembre presenta una serie di pezzi di grande valore, ma anche di semplici (e costose) gemme.

Anello con diamante  fancy deep blue di 7,03 carati montato da Moussaieff
Anello con diamante fancy deep blue di 7,03 carati montato da Moussaieff

Gli occhi sono puntati su un anello con un fancy deep blue diamond di 7,03 carati montato da Moussaieff, stimato in 7,8 – 10,9 milioni di sterline, e su un anello di diamanti di 46,93 carati di altissima qualità, colore D, chiarezza internamente impeccabile (stima 2,9 – 3,5 milioni).

Bandeau di diamanti Art Déco di Cartier
Bandeau di diamanti Art Déco di Cartier

Tra i gioielli del catalogo brillano i gioielli trasformabili, con innovativi design Art Déco di Cartier, tra cui tre spille che facevano parte della collezione di Jane Beatrice Mills, contessa di Granard (1883-1972). Ulteriori pezzi in vendita includono un superbo bandeau di diamanti Art Déco di Cartier, che può anche essere indossato come girocollo, due bracciali e come una spilla e l’iconica collana con diamante di Van Cleef & Arpels.

Anello con rubino sangue di piccione
Anello con rubino sangue di piccione

L’asta presenterà anche una insolita spilla Belle Époque in turchese e diamanti, intorno al 1910, acquisita dal soprano australiano Nellie Melba al culmine della sua carriera. TRa gli altri pezzi pregiati ci sono anche un ciondolo con grande zaffiro birmano da 42,97 carati, stimato in 1,5 – 2,3 milioni, un importante paio di orecchini smeraldi colombiani non trattati da oltre 7,5 carati ciascuno e un anello rosso rubino birmano sangue di piccione di 3,88 carati.

Orecchini e spilla con turchesi di Pierre Sterlé
Orecchini e spilla con turchesi di Pierre Sterlé

Infine, sul banco delle vendite c’è anche un’importante collana di 119 perle naturali di acqua salata e diamanti (stima 389.000 – 545.000 sterline) e gioielli del famoso designer Pierre Sterlé, considerato emblematico degli anni Cinquanta e Sessanta.

Visite al Four Seasons Hotel des Bergues, Ginevra dal 7 al 12 novembre. Federico Graglia




Collana Zip di Van Cleef & Arpels
Collana Zip di Van Cleef & Arpels
Anello con smeraldi e diamanti di Jar
Anello con smeraldi e diamanti di Jar
Spilla con zaffiro e diamanti di Cartier
Spilla con zaffiro e diamanti di Cartier

Orecchini con diamanti fancy yellow
Orecchini con diamanti fancy yellow

Anello con diamante fancy intense blue di 5,23 carati
Anello con diamante fancy intense blue di 5,23 carati

Bracciale art déco con smalto, smeraldo cabochon e topazi di Georges Fouquet
Bracciale art déco con smalto, smeraldo cabochon e topazi di Georges Fouquet







Racine, sorpresa eccellente




La coppia che ha creato Racine ha stupito tutti i visitatori di GemGenève. Ecco perché ♦︎

La piccola Maison Racine è tornata GemGenève e ha sorpreso un po’ tutti. La coppia Miriam Racine Bergesen e Pedro Henrique Oselieri Lopes, ha presentato un marchio di gioielli raffinato, di alto livello. Eppure poco noto anche agli operatori del settore e ai giornalisti che seguono la gioielleria. E c’è una ragione: la Maison Oselieri-Racine, testimonia l’atto depositato alla Camera di commercio di Ginevra, è stata costituita nei primi giorni di gennaio 2018. Anche dei due fondatori, marito e moglie, si sa poco. Lei è norvegese, lui è nato a Ginevra, ma ha origini brasiliane.

Anello con rubino birmano, crisoberilli occhio di gatto e diamanti incastonati in oro giallo
Anello con rubino birmano, crisoberilli occhio di gatto e diamanti incastonati in oro giallo

Appassionati di gioielleria e di gemme, si sono conosciuti tra un diamante e uno zaffiro a Londra, mentre approfondivano la loro conoscenza del mondo minerale. Da lì è nata l’idea di creare gioielli super, da offrire a clienti di alto livello. Come è facile intuire dalla loro prima produzione che, appunto, vola alto. Il punto di partenza è in effetti, la creazione di pezzi unici: «Tutti i nostri pezzi sono fatti a mano a Ginevra, dai disegni dipinti a mano al lavoro dettagliato dei nostri artigiani di gioielli esperti. Selezioniamo con cura pietre preziose belle e speciali e, in collaborazione con i nostri artigiani, creiamo gioielli colorati, moderni e unici» è la loro premessa.

 Miriam Racine Bergesen copyright gioiellis com
Miriam Racine Bergesen. Copyright: gioiellis.com

A GemGenève, in particolare, Oselieri-Racine ha presentato un paio di orecchini eptagonale (a sette lati) che ha fatto cascare la mascella a più di un visitatore. Sono realizzati con spinelli blu incastonati, pietre di luna, diamanti e zaffiri blu, oro e argento scuro. E con questo è detto tutto. Lavinia Andorno




Fjord ring, zaffiro di Ceylon, smeraldi, oro bianco
Fjord ring, zaffiro di Ceylon, smeraldi, oro bianco
Spilla con acquamarina, zaffiri rosa, argento annerito, oro rosa
Spilla con acquamarina, zaffiri rosa, argento annerito, oro rosa
Orecchini con diamanti, smeraldi, perle naturali, oro bianco e annerito
Orecchini con diamanti, smeraldi, perle naturali, oro bianco e annerito
Orragono, anello con diamanti, spinelli rosa, oro rosa
Orragono, anello con diamanti, spinelli rosa, oro rosa
Kite ring, zaffiro viola con spinelli rosa, zaffiri blu, diamanti, oro bianco
Kite ring, zaffiro viola con spinelli rosa, zaffiri blu, diamanti, oro bianco
Lace ring, granato del Malawi, altri granati, diamanti, oro
Lace ring, granato del Malawi, altri granati, diamanti, oro
Orecchini Heptagon, con spinello blu, pietre luna, diamanti, zaffiri blu, oro, argento
Orecchini Heptagon, con spinello blu, pietre luna, diamanti, zaffiri blu, oro, argento
Vitrail ring, zirconi naturali, granati, diamanti, oro bianco
Vitrail ring, zirconi naturali, granati, diamanti, oro bianco








Ecco le star dell’asta di Christie’s

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Rubini, una tiara di Fabergé e un diamante fancy da 118 carati: ecco le star dell’asta di Magnificent Jewels di Christie’s ♦︎

Di tutto, di più: l’asta di Magnificent Jewels organizzata da Christie’s a Ginevra, ha totalizzato vendite per 77,2 milioni di dollari (68 milioni di euro). Anche perché la super asta comprendeva anche orologi e vini da collezione, oltre a gioielli da brivido. Anche il numero di visitatori al Four Season, dove era programmata l’asta, dà un’idea dell’evento: in 3.000 si sono recati in pellegrinaggio per vedere i 271 gioielli, i 249 orologi, e le bottiglie di vino. Altri dati statistici: offerenti da 51 paesi di sei continenti, l’87% dei lotti ha trovato un acquirente.

Anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston.
Anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston.

Il re della giornata è stato un anello con rubino birmano a forma di cuscino, di Harry Winston. Un gioiello che ha triplicato la sua stima pre-vendita ed è stato venduto per 7,2 milioni di dollari (6,3 milioni di euro), “prezzo massimo raggiunto in tutte le case a Ginevra questa primavera”. Qualcuno pensa sia una frecciata a Sotheby’s?

Siamante giallo fancy 118 carati che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram
Siamante giallo fancy 118 carati che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram

L’asta di Magnificent Jewels si è svolta in una sala molto dinamica per sei ore con forti offerte in tutto il mondo. Perle naturali e gioielli di nobile provenienza come lo smeraldo da 75,61 carati della granduchessa Vladimir di Russia hanno riscosso molto successo e sono stati venduti molto al di sopra delle loro stime pre-vendita. Inoltre, notevole è stato il diamante giallo fancy 118 ct che è stato acquistato da Siba in onore di Sam Abram, una figura di spicco nel mondo dei gioielli, che è tristemente scomparso la scorsa settimana.

Rahul Kadakia, Head of Jewellery International di Christie

Collana con 110 perle naturali
Collana con 110 perle naturali

Le perle naturali continuano a realizzare prezzi forti. Una collana con 110 perle naturali è stata venduta per 5,7 milioni di dollari, raddoppiando la stima pre-vendita. Accolti bene anche i gioielli d’epoca. La tiara di Fabergé realizzata nel 1904 come dono di nozze di Federico Francesco IV, Granduca di Meclemburgo-Schwerin (1882-1945) alla sua sposa Principessa Alexandra di Hannover e Cumberland (1882-1963), composta da nove acquamarine a forma di pera graduate è stata venduta a 1 milione di dollari contro una stima pre-vendita di 340.000. E la collana di proprietà della duchessa Vladimir di Russia con uno smeraldo colombiano a forma di pera è stata assegnata a 4,3 milioni di dollari. Da segnalare anche il prezzo dell’anello con il diamante Jonker V a 3 milioni di dollari, che però è rimasto nel range della stima. Federico Graglia





Collana di diamanti e rubini birmani di Van Cleef & Arpels, venduta per 2,4 milioni
Collana di diamanti e rubini birmani di Van Cleef & Arpels, venduta per 2,4 milioni

Smeraldo taglio a pera appartenuto alla duchessa Vladimir di Russia
Smeraldo taglio a pera appartenuto alla duchessa Vladimir di Russia

Diadema con acquamarine appartenuto alla gran duchessa Alexandra di Macklenburg-Schwerin
Diadema con acquamarine appartenuto alla gran duchessa Alexandra di Macklenburg-Schwerin

Il diamante Jonker V di 25,27 carati
Il diamante Jonker V di 25,27 carati





La collana Beaumont regina di Sotheby’s

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Una collana di smeraldi Art Déco venduta per 3,6 milioni di dollari è stata la star dell’asta di Sotheby’s a Ginevra ♦︎

Record per i gioielli Art Déco, record per i gioielli antichi. L’asta Magnificent Jewels and Noble Jewels organizzata da Sotheby’s a Ginevra si è chiusa con vendite per oltre 42 milioni di dollari. Hanno trovato un proprietario l’80% dei pezzi proposti e il 60% con prezzi superiori alla stima di partenza.

The Beaumont necklace
The Beaumont necklace

La stella dell’asta è stata una collana art déco creata negli anni Trenta per Hélène Beaumont (1894 – 1988), una socialité americana amica della Duchessa di Windsor. La collana di smeraldi e diamanti è stata battuta per 3,6 milioni di dollari, più del doppio del prezzo raggiunto quando fu venduta per la prima volta all’asta nel 1994. La collana è composta da una fila di 11 smeraldi cabochon colombiani, del peso totale di oltre 75 carati, perfettamente abbinati sia per colore che per proporzioni. Queste eccezionali gemme sono abbinate a diamanti geometrici in un design Art Déco. Anche se non è firmato, il gioiello è attribuito a Van Cleef & Arpels, così come lo erano molti altri pezzi della sua collezione Beaumont. Le sezioni centrali di smeraldi e diamanti della collana possono essere staccate e indossate come braccialetti.

David Bennet
David Bennet

 

Questa sera abbiamo visto quanto è duraturo il fascino dei gioielli Art Deco. La collana Beaumont è, a mio parere, la più grande collana di smeraldi e diamanti del periodo. Ho avuto il privilegio di venderla un quarto di secolo fa e il raggiungimento di questo punto di riferimento stasera è un’ulteriore testimonianza della sua bellezza assoluta e senza tempo.

David Bennett, presidente di Sotheby’s Worldwide Jewellery

Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903
Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903

Oltre alla collana Beaumont, un diadema di diamanti di Fabergé è stato venduto a oltre 434.000 dollari (la sima massima era di 300.000). Il diadema è stato realizzato per il matrimonio dell’ultima principessa ereditaria di Prussia, la duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin (1886-1954), in occasione delle sue nozze con il principe ereditario Guglielmo (1882-1951), figlio del Kaiser Guglielmo II, a Berlino, nel giugno del 1905.

Oltre alla collana Beaumont, l’asta ha visto il successo di altri gioielli Art Déco. Un set di orecchini con smeraldi colombiani taglio cuscino del peso di 17,01 e 17,71 carati rispettivamente in stile Art Déco sono stati venduti a 972.934 dollari. e un bracciale di Cartier del 1933, con corallo e diamanti, ha raddoppiato la stima pre-vendita a 148.918 dollari.





Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935
Collana di smeraldi e diamanti Beaumont, circa 1935

Coppia di orecchini pendenti con smeraldi e diamanti
Coppia di orecchini pendenti con smeraldi e diamanti

Braccialetto in corallo e diamanti, Cartier, 1933
Braccialetto in corallo e diamanti, Cartier, 1933

Importante anello con rubino e diamanti, Bulgari. Venduto per 1,7 milioni
Importante anello con rubino e diamanti, Bulgari. Venduto per 1,7 milioni

Anello di diamanti, Harry Winston, venduto per 1,2 milioni
Anello di diamanti, Harry Winston, venduto per 1,2 milioni







La fase due di de Grisogono





Un designer esterno, borse di studio per giovani, un artista-musa: sono le prime mosse della nuova Ceo di de Grisogono ♦︎

Céline Assimon, la Ceo di de Grisogono che a dicembre ha sostituito il fondatore Fawaz Gruosi, ha impiegato solo quattro mesi per introdurre novità nella Maison. La prima mossa è quella di introdurre nell’azienda ginevrina una sorta di stage per designer. L’idea è stata articolata sotto il nome di Creativity in Residence e prevede, appunto, un periodo di collaborazione nella sede di un anno a un guest designer, con l’intento di iniettare nuova linfa creativa. Il progetto, però, è più vasto. Comprende, per esempio, l’individuazione di un artista noto in un’altra disciplina, come arte figurativa o musica, che sia la musa ispiratrice di de Grisogono. Questa figura non è ancora stata individuata, ma è possibile che si tratti di un rapporto come quello di Lady Gaga per Tiffany o di Rihanna per Chopard, artiste rappresentative e note a livello internazionale.

Céline Assimon, Ceo di de Grisogono
Céline Assimon, Ceo di de Grisogono

Oggi de Grisogono lancia una triplice piattaforma che infonderà nuova  linfa nell’approccio creativo unico della Maison, in grado di dare vita a gioielli notoriamente audaci. La peculiarità del programma Creativity in Residence è la trasformazione dello Studio Creativo interno in un hub stimolato, nutrito e arricchito da tutti e tre  gli aspetti del programma; a sua volta lo Studio aprirà il suo patrimonio e le sue straordinarie competenze a occhi nuovi, talenti esterni e giovani menti curiose.
Céline Assimon

Jean-Pierre Greff, direttore della Head
Jean-Pierre Greff, direttore della Head

C’è, inoltre, un terzo progetto: una borsa di studio in collaborazione con la Haute École d’art et de design (Head) di Ginevra, una delle principali scuole europee di arte e design, un concentrato di talenti in campo espressivo e artistico. Le iniziative sono, insomma, un segnale di vitalità della Maison, che proprio un anno fa aveva annunciato un piano di riduzione di 41 posti di lavoro (31 in Svizzera e 10 worldwide) su un totale di 104 dipendenti. Ora si riparte.





Il campus della Head di Ginevra
Il campus della Head di Ginevra

Alta gioielleria de Grisogono, disegni preparatori
Alta gioielleria de Grisogono, disegni preparatori

Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono

Anello con smeraldo taglio a pera, baguette di diamanti sul gambo e smeraldi sul bordo
Anello con smeraldo taglio a pera, baguette di diamanti sul gambo e smeraldi sul bordo

De Grisogono, collana ondulata con 247 carati di rubini su oro rosa annerito, sei diamanti taglio brillante da 1,50 a 3,80 carati
De Grisogono, collana ondulata con 247 carati di rubini su oro rosa annerito, sei diamanti taglio brillante da 1,50 a 3,80 carati

Alta gioielleria de Grisogono. Collana con pavé di diamanti bianchi e neri, più grande diamante taglio brillante
Alta gioielleria de Grisogono. Collana con pavé di diamanti bianchi e neri, più grande diamante taglio brillante

L'incastonatura di uno smeraldo, laboratorio de Grisogono
L’incastonatura di uno smeraldo, laboratorio de Grisogono







Da Avakian orecchini intercambiabili

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Gli orecchini e le collane con elementi intercambiabili della Maison di Ginevra Avakian♦︎

Gemme o elementi intercambiabili. L’idea ricorre spesso nel mondo della gioielleria per due motivi. Il primo è che un gioiello modificabile lo rende adatto a diverse occasioni e abbigliamenti diversi. Il secondo motivo è che in questo modo il gioielliere vende qualcosa di più, cioè la parte intercambiabile. Per i clienti, in ogni caso, può essere conveniente avere a disposizione un gioiello che cambia aspetto facilmente.

È stata questa anche la scelta di Avakian, Maison di Ginevra che propone gioielli intercambiabili con la collezione La Mystérieuse: tutti gli orecchini sono reversibili, le parti a forma di pera sono staccabili e gli steli possono essere ruotati.

Orecchini La Mystérieuse, in oro, diamanti, agata bianca
Orecchini La Mystérieuse, in oro, diamanti, agata bianca

Stavo cercando gemme capaci di parlarmi, di catturare uno stato d’animo onirico da tradurre attraverso i gioielli. Questa particolare collezione di gemme a forma di pane di zucchero allungato sono infuse con un calore e un’unicità che si adattano a La Mystérieuse.

Haig Avakian

Orecchini intercambiabili in oro bianco, diamanti, rubini
Orecchini intercambiabili in oro bianco, diamanti, rubini

Gli orecchini Gatsby Drop giocano tra accostamenti cromatici e forme geometriche, con pietre e smalti. Come negli orecchini in oro bianco e diamanti, con quattro ametiste tagliate a rombo, perle e smalto.

Swinging Diamond Earrings in oro bianco, diamanti bianchi e rosa
Swinging Diamond Earrings in oro bianco, diamanti bianchi e rosa

La collezione Riviera incarna lo stesso senso di movimento e versatilità. Gli orecchini stile chandelier e le collane abbinabili sono disponibili in oro bianco 18 carati, giallo e oro rosa, con pietre preziose o semipreziose incastonate. L’elemento inferiore può essere scambiato per adattarlo all’outfit. Anche gli orecchini a catena in oro 18 carati offrono un’opzione adattabile: la parte inferiore è staccabile. La parte superiore può essere indossata durante il giorno e la catena aggiuntiva può allungare gli orecchini per la serata.

Amethyst Earrings,  set in white gold and adorned with  diamonds, 4 kite shaped amethysts, 2 white pearls and white enamel
Amethyst Earrings,
set in white gold and adorned with diamonds, 4 kite shaped amethysts, 2 white pearls and white enamel

Avakian è stata fondata nel 1969 da Edmond Avakian. Nato a Sofia, in Bulgaria, si è trasferito in Libano nel 1958. Nel 1985 è emigrato in Svizzera. Oltre alla laurea Gemologic Institute America, a Los Angeles, Edmond Avakian si è laureato anche  in Ingegneria al Mit, a Boston. Una specializzazione che è evidentemente utile anche per progettare gioielli realizzati con una tecnica raffinata.

Links Earrings in 18kt gold also offer an adaptable option with a chain design where the bottom part is detachable
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Pink gold with red coral, white enamel, white pearls and white diamonds earrings
Pink gold with red coral, white enamel, white pearls and white diamonds earrings







Gioielli con il sangue blu da Sotheby’s

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Gioielli principeschi e una tiara di Fabergé: Sotheby’s ripropone rari pezzi appartenuti all’aristocrazia europea ♦︎

Per chi ama l’alta gioielleria il nome Fabergé è come Raffaello o Leonardo per gli appassionati d’arte: un fuoriclasse che ha segnato un capitolo nella storia. Per questo l’asta di Magnificent Jewels di Sotheby’s in programma a Ginevra il 14 maggio è particolarmente interessante.

Tra i gioielli in vendita, infatti, spicca un diadema di diamanti attribuito a Fabergé, creato intorno al 1903 per la duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin (1886-1954), l’ultima principessa ereditaria di Prussia.

La tiara è stata regalata alla principessa dai suoi parenti russi in occasione del suo matrimonio per Principe ereditario Guglielmo (1882-1951). Il diadema ha una stima di 200.000 – 300.000 dollari.

Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903
Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903

Come abbiamo visto lo scorso novembre con la perla di Marie Antoinette, i gioielli storici hanno il potere di riportarci indietro in un momento nel tempo. Il diadema attribuito a Fabergé è un altro esempio perfetto: il suo design Kokoshnik riflette la famiglia russa di Crown Princess Cecilie, che gliela regalò per il suo matrimonio; dai ritratti possiamo vedere che ha abbinato la tiara con i suoi abiti in un modo molto alla moda per i primi anni del 1900. Per tanti collezionisti di oggi – che cercano pezzi unici con anima – questo gioiello è davvero un capolavoro.

Daniela Mascetti, presidente di Sotheby’s Jewellery, Europa

La storia di questa tiara è legata al destino della duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin, che sarebbe diventata l’ultima principessa ereditaria della Prussia. Nel giugno del 1905, decine di migliaia di persone accorsero a Berlino, la capitale, per assistere al suo matrimonio. Era il più grande evento sociale del secolo ancora giovane. Le stravaganti celebrazioni durarono quattro giorni e la coppia fu inondata di doni, tra cui argento, porcellana e persino una splendida carrozza trainata da stalloni grigi ungheresi, presentata dall’Imperatore austriaco, Francesco Giuseppe I. Tra i bellissimi gioielli conferiti agli sposi c’era il diadema attribuito a Fabergé, un regalo straordinario dai parenti russi di Cecilie.

Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935
Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935

Ma la tiara non sarà il gioiello più importante dal punto di vista della valutazione. Tra i pezzi d’epoca, per esempio, c’è una collana Art Deco, attribuita a Van Cleef & Arpels. La splendida collana è di smeraldi e diamanti ed è stata creata negli anni Trenta per Hélène Beaumont (1894 – 1988), americana e amica della Duchessa di Windsor. La collana ha 11 smeraldi colombiani per un totale di oltre 75 carati ed è stimata in 3-4 milioni di dollari. È anche un gioiello molto versatile: le sezioni centrali di smeraldi e diamanti della collana possono essere staccate e indossate come braccialetti.

Questo è la migliore Art Deco, un vero gioiello per intenditori. Pezzi rari ed eccezionali come questi sono la ragione per cui le persone collezionano gioielli. La prima volta che ho posato gli occhi su questa collana di smeraldi e diamanti è stata esattamente 25 anni fa, quando abbiamo venduto la collezione Hélène Beaumont a Ginevra. All’epoca ho detto che era la fila più importante di cabochon smeraldi che avevo visto durante i miei 20 anni di carriera. Oggi, a 25 anni di distanza, questa affermazione è ancora vera.

David Bennett, presidente della Sotheby’s Worldwide Jewellery

Anello con diamante taglio smeraldo di Harry Winston
Anello con diamante taglio smeraldo di Harry Winston

Gli altri gioielli

Dopo la vendita di uno spettacolare diamante ovale da 88,22 carati a Hong Kong, a Ginevra saranno in vendita due diamanti bianchi eccezionali. Il primo, una pietra a taglio brillante, pesa 36,57 carati (stima 4,7- 5,7 milioni). Il secondo diamante con taglio smeraldo di Harry Winston, del peso di 18.86 carati è valutato fino a 1,2 milioni. Entrambi i diamanti sono di colore D: la più alta classificazione cromatica possibile per i diamanti bianchi e appartengono al raro sottogruppo di diamanti di tipo IIa – che comprende meno del 2% di tutti i diamanti, inclusi i leggendari diamanti Koh-i-Noor che fanno parte dei gioielli della corona britannica. I diamanti di tipo IIa spesso vantano una trasparenza ottica eccezionale.

Spilla in onice, diamanti, rubini di Cartier, circa 1925
Spilla in onice, diamanti, rubini di Cartier, circa 1925

Altro gioiello di spicco è uno jabot di ispirazione indiana creato da Cartier intorno al 1925, durante il periodo considerato il massimo della creatività della casa. Con rubini ovali, diamanti e onice levigato, il gioiello riflette l’importante influenza dell’India nel lavoro di Cartier: si ispira a un ornamento tradizionale indossato su un turbante maschile, noto come il sarpech. Altro gioiello speciale è una collana con smeraldi e diamanti creata dalla Maison di Trieste Janesich intorno al 1920. La collana ha smeraldi delicatamente scolpiti raffiguranti grappoli d’uva e foglie. Infine, da segnalare un anello con zaffiro centrale del Kashmir di 8,35 carati. Federico Graglia

Anello con zaffiro del Kashmir e diamanti
Anello con zaffiro del Kashmir e diamanti







Il viaggio di Suzanne Syz

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I nuovi gioielli dell’artista-designer Suzanne Syz: fantasia, ironia e un po’ di nostalgia ♦︎

Viaggio nel tempo con l’arte di una designer svizzera davvero diversa dagli altri. Anche se la sua specialità è quella di proporre tecniche nuove e forme sorprendenti, il suo viaggio nel tempo è rivolto all’indietro, agli anni Cinquanta, Sessanta, Ottanta. Insomma, forme nuove per strizzare l’occhio al recente passato, con un po’ di nostalgia.

Come negli anelli All Tired Up, che hanno al forma di pneumatici. Quasi una provocazione se si pensa che sono frutto di una raffinata tecnica di gioielleria.

Anelli All Tired Up, titanio e diamanti
Anelli All Tired Up, titanio e diamanti

Gli anelli sono realizzati in titanio (ma sono disponibili anche in versione oro o in titanio dorato), un metallo difficile da lavorare, che è prediletto da Suzanne Syz. Le tracce di neve tra le fessure del pneumatico sono invece piccoli diamanti. L’anello Arctic Ice, in argento e smalto, utilizza invece la ceramica per ricordare il giaccio del Polo Nord, con una tormalina paraiba che sembra un piccolo iceberg. Un’altra caratteristica della designer è la buona dose di ironia che utilizza per i suoi gioielli. Un esempio è il grande paio di orecchini con la clip a forma di rubinetto: non mancano neppure le scritte hot e cold. Anche in questo caso a rendere l’idea delle gocce d’acqua che scendono sono tormaline paraiba, accanto a piccoli diamanti. Giulia Netrese

Anello Artic Ice, con tormalina paraiba
Anello Artic Ice, con tormalina paraiba
Orecchini Tyre con titanio dorato
Orecchini Tyre con titanio dorato
Suzanne Syz, orecchini in titanio, oro, diamanti
Suzanne Syz, orecchini in titanio, oro, diamanti
Orecchini Rock Baroque in alluminio e tormalina
Orecchini Rock Baroque in alluminio e tormalina
Orecchini a clip a forma di pillole
Orecchini a clip a forma di pillole
Suzanne Syz, orecchini a forma di rubinetto con tormalina paraiba e diamanti
Suzanne Syz, orecchini a forma di rubinetto con tormalina paraiba e diamanti







11 designer per GemGenève

Gli 11 gioiellieri indipendenti che parteciperanno al Designer Vivarium nell’ambito di GemGenève ♦︎

Si chiama Designer Vivarium: un nome che ricorda uno spazio dedicato a una specie catalogato dalle scienze naturali, ma che è invece un’area di GemGenève per i gioiellieri indipendenti. In fondo, però, i designer indipendenti sono proprio una specie, anche se ignota agli eredi di Darwin. La fiera, alla sua seconda edizione, si terrà dal 9 al 12 maggio al Palaexpo di Ginevra. E, come lo scorso anno, riserverà un’area ai piccoli marchi innovatori: uno spazio che è stato al centro dell’interesse dei visitatori. Il Designer Vivarium è stato curato dalla studiosa del mondo dei gioielli Vivienne Becker, ed è è stato ampliato per includere più progettisti. Ecco gli 11 brand che esporranno i propri gioielli a GemGenève 20198.

Nicholas Lieou

Nato e cresciuto a Hong Kong, ha studiato in Europa, prendendo un master a Londra al prestigioso Royal College of Art, prima di lavorare per importanti gioiellieri a Londra e New York. È un designer cerebrale e appassionato, che mescola un approccio erudito con l’arte e l’immaginazione per rivitalizzare il classicismo dell’alta gioielleria. Per esempio, nei gioielli ispirati al mito di Dedalo, con diamanti a forma di ali stilizzate.

Nicholas Lieou
Nicholas Lieou

Alexandra Jefford

Designer nata a Ginevra, con sede a Londra, che attinge alla sua formazione artistica per creare gioielli profondamente considerati modernisti di linea potente e forma audace, colore e consistenza, spesso incorporando l’incisione dell’illustratore che era la sua specialità. Contrappone l’oscurità e la luce.

 Alexandra-Jefford
Alexandra Jefford

Ming Lampson

Conosciuto semplicemente come Ming, è un gioielliere privato «segreto» londinese, che è nato a Hong Kong e ha imparato a conoscere le gemme a Jaipur. Ha lanciato la sua azienda nel 1998, principalmente per concentrarsi nei gioielli su misura. Negli ultimi due anni, ha creato le sue prime due collezioni a tema, fondendo le sue radici asiatiche con raffinata artigianalità occidentale.

Ming Lampson
Ming Lampson

Milio

Si tratta di un duo madre e figlia originarie di Mosca: Lyudmila e Olga mantengono la cultura russa attraverso l’uso di raffinate gemme e incisioni su pietra, bilanciando un certo romanticismo nostalgico con un modernismo senza tempo ispirato all’Art Déco.

Tatiana Verstraeten

È una designer di accessori e bigiotteria di origine belga, che emerge da dietro le quinte dell’élite della moda parigina. Tatiana ha lanciato la sua prima collezione di alta gioielleria durante l’ultima Paris Couture di gennaio.

Tatiana Verstraeten
Tatiana Verstraeten

Nadia Morgenthaler

Designer e gioielliere con sede a Ginevra, era già presente lo scorso anno. Ha uno stile inconfondibile, che fonde dettagli architettonici con un romanticismo quasi vittoriano.

Nadia Morgenthaler
Nadia Morgenthaler

Alexander Tenzo

Gemmologo russo straordinario, restauratore, incisore, scultore di pietra, crea cammei, intagli e incisioni complesse, con gioielli e che rivelano lentamente i loro affascinanti segreti.

Alexander Tenzo
Alexander Tenzo

Sean Gilson

Artista orafo americano che realizza a mano ogni gioiello con perle e oro, in una veste grafica e geometrica modernista.

Ninotchka

Duo di designer russi giovane e dinamico, che approfondisce la tradizione con pietre preziose, spesso antiche e provenienti da gli Urali, per creare fantastici ornamenti con ricchi riferimenti culturali.

Cora Sheibani

Designer nata in Svizzera e con base a Londra, è cresciuta nel mondo dell’arte. Usa il suo innato senso di linea, forma e colore, per rompere le regole-gioiello ed esplorare spazi completamente nuovi.

Cora Sheibani
Cora Sheibani

Oselieri Racine

Marito e moglie, talento emergente della sezione della GemGenève dello scorso anno, entra nel Designer Vivarium con i pavé, fusione di armonie o contrasti sorprendenti.





GemGenève 2018
GemGenève 2018

La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie
La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca

Il PalaExpo che ospita GenGenève
Il PalaExpo che ospita GenGenève







GemGenève aumenta il numero di espositori





Le novità della prossima edizione di GemGenève: sale del 22% il numero degli espositori ♦︎

Mentre è ancora in corso VicenzaOro e mentre Baselworld scalda i motori per prepararsi al suo più difficile appuntamento, il backoffice di GemGenève è al lavoro. In molti si chiedevano se alla prima edizione della fiera specializzata in gemme e gioielli, organizzata nel maggio 2018, ne sarebbe seguita una seconda. La risposta è sì: la seconda edizione dei GemGenève si terrà dal 9 al 12 maggio 2019 al Palaexpo di Ginevra.

Il nuovo appuntamento ha anche un tema: Find and Feel, per sottolineare l’importanza dell’esperienza diretta anche in un periodo dominato dal digitale.

Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca a GemGenève 2018

GemGenève è stat una idea di due veterani del settore, Thomas Faerber e Ronny Totah, che operano a Ginevra. La manifestazione è stata anche una iniziativa in polemica con Baselworld, una fiera nel mirino di molti operatori della gioielleria a causa dei costi elevati necessari per la partecipazione. Ha avuto un buon successo, con circa 4300 visitatori, per il 50% non svizzeri (tra cui i giornalisti di gioiellis.com).

GemGenève, in effetti, è una formula che ha convinto molti. Gioiellieri, antiquari e commercianti di pietre preziose si ritrovano in uno spazio più piccolo rispetto alle grandi fiere, ma molto specializzato. Anche se il numero di espositori per il 2019 è aumento del 22% rispetto al 2018: sono circa 180 le Maison già iscritte per la nuova edizione, personalmente selezionate da Thomas Faerber e Ronny Totah.

Il 2019 vedrà anche la prosecuzione della collaborazione di GemGenève con la scuola d’arte e design di Ginevra, Head, con uno speciale progetto per studenti supportato dall’espositore Charles Abouchar. The Designer Showcase, ribattezzato Designer Vivarium, è stato ampliato per includere nuovi artisti non ancora noti nella gioielleria contemporanea internazionale. Tra l’altro, GemGenève 2019 si svolgerà nello stesso periodo delle principali aste di gioielli di Ginevra, quelle di Sotheby’s e Christie’s. Le premesse per bissare il successo ci sono.





La prima edizione di GemGenève
La prima edizione di GemGenève

Una tormalina watermelon africana
Una tormalina watermelon africana

GemGenève, vetrina di Dover Jewelry & Diamonds
GemGenève, vetrina di Dover Jewelry & Diamonds

GemGenève, visitatori
GemGenève, visitatori

Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève







Avakian, alta gioielleria per l’amore

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Alta gioielleria per San Valentino con la Maison svizzera Avakian ♦︎

Alta gioielleria per San Valentino. L’amore merita il massimo, anche in gioielleria. E la Maison Avakian ha preparato alcuni gioielli particolarmente eccitanti. La gioielleria svizzera fondata a Ginevra da Edmond Avakian oltre 30 anni fa, nel tempo non ha perso la verve. La Maison, nata in California, nel 1984 si è trasferita nella città svizzera, un hub internazionale per l’alta gioielleria.

Per San Valentino Avakian propone, per esempio, uno scintillante paio di orecchini con smeraldi e rubini.

Orecchini con due  smeraldi colombiani a forma di cuore (26.05 carati), oro bianco 18 carati, diamanti bianchi (3,43 carati), e due rubini (di 1,22 carati)
Orecchini con due smeraldi colombiani a forma di cuore (26.05 carati), oro bianco 18 carati, diamanti bianchi (3,43 carati), e due rubini (di 1,22 carati)

Gli orecchini sono realizzati con due squisiti smeraldi colombiani a forma di cuore (26.05 carati), tagliati e incastonati in oro bianco 18 carati, circondati da una corona di diamanti bianchi (3,43 carati), con il tocco di due rubini (di 1,22 carati). Sempre la Maison svizzera propone anelli, orecchini e ciondoli, con un cuore in oro bianco o rosa 18 carati, impreziosito da diamanti, sullo sfondo di onice nero, giada verde, turchese blu, corallo rosso o agata bianca. C’è anche un tipo di anello, della First Love collection, che sembra studiato apposta per San Valentino. Un altra proposta riguarda i Riviera Earrings, pendenti a goccia su oro bianco 18 Carati, con oro bianco e rubini. Irresistibili.

Anelli della First Love collection
Anelli della First Love collection
Anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo
Anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo
Collier in oro rosa e diamanti
Collier in oro rosa e diamanti
Collier in oro bianco, onice e diamanti
Collier in oro bianco, onice e diamanti
Orecchini  in oro, diamanti, onice, corniola
Orecchini in oro, diamanti, onice, corniola
Orecchini pendente in oro bianco, diamanti e rubini. La parte finale si può staccare per rendere il gioiello meno impegnativo
Orecchini pendente in oro bianco, diamanti e rubini. La parte finale si può staccare per rendere il gioiello meno impegnativo







Fawaz Gruosi dice addio a de Grisogono





L’addio di Fawaz Gruosi al vertice di de Grisogono, la Maison di Ginevra che ha fondato 25 anni fa ♦︎

Che i cambiamenti fossero nell’aria era chiaro. Prima l’annuncio del ridimensionamento degli addetti all’alta gioielleria, che rimane comunque un punto di forza della Maison. Poi, la decisione di disertare Baselworld. Infine, la recente nomina di Céline Assimon, diventata chief executive officer di de Grisogono, nella posizione prima occupata da John Leitao. Insomma, tante novità nel giro di pochi mesi. Ma la vera bomba pochi se l’aspettavano: l’addio del fondatore della Maison di Ginevra, Fawaz Gruosi.

L’annuncio è arrivato assieme alla precisazione che l’addio dell’effervescente gioielliere porta la data del 31 dicembre. Nel comunicato ufficiale si smorza, è ovvio, l’impatto della notizia, con l’aggiunta che la decisione sarebbe stata presa da tempo e che l’allontanamento era giù in atto. Ma la sorpresa resta.

Fawaz Gruosi
Fawaz Gruosi

Quale fondatore 25 anni fa di questo brand ispirazionale, siamo grati a Fawaz Grusoi, per la sua incredibile passione e creatività. Per tutto questo tempo de Grisogono ha attraversato un viaggio fantastico, passando da una Maison di alta gioielleria di nicchia al player di alta gioielleria che oggi è riconosciuto in tutto il mondo. In linea con la visione e il programma del nostro board, de Grisogono si appresta ora ad entrare in un nuovo capitolo della sua storia. Sotto la guida di Céline Assimon e del talentuoso team aziendale, il design e l’atelier continueranno a portare avanti design e artigianalità come è stato fino ad oggi, attraverso un processo collettivo, mantenendo la tradizione fatta di creatività audace per cui il brand è conosciuto.

Elmar Wiederin, Chairman di de Grisogono

Céline Assimon
Céline Assimon, ceo di de Grisogono

Di sicuro l’addio di Fawaz Gruosi non sarà indolore per il brand, conosciuto per la capacità di innovare (per esempio, ha anticipato tutti con l’utilizzo dei diamanti neri), ma anche per l’estro, la voglia di vivere e un’immagine legata alla Dolce Vita dei giorni nostri. Memorabili sono stati i party organizzati da Gruosi a Cannes o in Sardegna, in Costa Smeralda. Modelle, star dello spettacolo, artisti: tutti attratti dagli eventi in un mix vorticoso quanto il disegno di alcuni sorprendenti gioielli della Maison. Ma il sipario, prima o poi, cala per tutti.





Fawaz Gruosi con Nina Agdal
Fawaz Gruosi con Nina Agdal

Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono

Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon
Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon

Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Anello in oro bianco con grande peridoto, ametiste e smeraldi
Anello in oro bianco con grande peridoto, ametiste e smeraldi

Anello con opali rosa, smeraldi e zaffiri
Anello con opali rosa, smeraldi e zaffiri

Bracciale con smeraldi, tormaline e oro rodiato
Bracciale con smeraldi, tormaline e oro bianco rodiato

Nel booth di de Grisogono a Baselworld
Nel booth di de Grisogono a Baselworld

Particolare di The art of de Grisogono
Particolare di The art of de Grisogono







Alta gioielleria per 5 a Ginevra

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Yoko London, Roberto Coin, Crivelli e Sutra, più de Grisogono: alta gioielleria per cinque a Ginevra ♦︎

Per qualche giorno Ginevra diventa la capitale dell’alta gioielleria. Per la verità nella città svizzera, che è la capitale mondiale della orologeria, risiedono tutto l’anno molti gioiellieri, come de Grisogono, Chopard, Adler, Nadia Morgenthaler, Baunat, tanto per citarne solo alcuni. Ma, in particolare, nei primi giorni di gennaio sono programmati due eventi di rilievo. Un appuntamento è previsto al Grand Hotel Kempinski di Ginevra, dal 13 al 17 gennaio.

Grand Hotel Kempinski di Ginevra
Grand Hotel Kempinski di Ginevra

Nelle sale del grande albergo, infatti, hanno deciso di darsi appuntamento Yoko London, Roberto Coin, Crivelli e Sutra.

Quattro marchi che hanno nell’alta gioielleria il loro punto di forza e che, per ragioni diverse non sono concorrenti perché specializzate in tipi di gioielli differenti.

Roberto Coin, per esempio spazia dall’alta gioielleria alla fine jewellry con estro e stile che provengono dalla sua matrice vicentina. Oro lavorato, ricami, stile moderno, a volte sorprendente. Crivelli è un’autorità nei grandi gioielli composti da ipnotiche pietre preziose, con una clientela affezionata tanto quanto con una privacy invalicabile. Yoko London è un sinonimo di perle: tante, uniche, accostate con leggiadro lusso. Sutra, infine, ha una matrice indiana innestata su un mercato, quello americano, che adora la fantasia colorata che ispira il lavoro della designer e fondatrice, Arpita Navlakha. Ma non è finita.

A Ginevra, dal 13 al 18 gennaio, apre le porte anche de Grisogono, con una sua esposizione di gioielleria e orologeria esclusiva, ma nella Royal Suite del Four Seasons Hotel.

Hotel Four Season di Ginevra
Hotel Four Season di Ginevra

L’evento segna anche il debutto nel nuovo ruolo di Céline Assimon, diventata chief executive officer di de Grisogono, nella posizione prima occupata da John Leitao. Come Ceo, la sua mission è sviluppare il brand su scala internazionale e ampliare l’offerta di prodotto per raggiungere una clientela più estesa. E l’appuntamento di Ginevra è una buona occasione.





Céline Assimon
Céline Assimon

Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono

Roberto Coin, haute couture, anello con citrini, topazi e diamanti bianchi, oro 18 carati
Roberto Coin, haute couture, anello con citrini, topazi e diamanti bianchi, oro 18 carati

Jessica Kahawaty e Roberto Coin
Jessica Kahawaty e Roberto Coin

Orecchini Chandelier in oro bianco, con brillanti di diverso taglio e due brillanti fancy taglio cuore
Crivelli, orecchini Chandelier in oro bianco, con brillanti di diverso taglio e due brillanti fancy taglio cuore

Una vetrina di Crivelli
Una vetrina di Crivelli

Collana girocollo con diamanti e perle
Yoko London, collana girocollo con diamanti e perle

Collana e orecchini Yoko London
Collana e orecchini Yoko London

Arpita Navlakha, designer di Sutra
Arpita Navlakha, designer e anima di Sutra

Sutracollana1
Sutra, Columbian emerald collection, collana in oro bianco con smeraldi a goccia per 19 carati e diamanti taglio a goccia e ovale per 51 carati . Prezzo: 1 milione di dollari







Da Christie’s perle rare e tre Jar





I Magnificent Jewels all’asta di Christie’s a Ginevra: zaffiri, perle di provenienza storica e tre pezzi di Jar ♦︎

Non ci sarà solo The Pink Legacy, il diamante rosa da 19 carati stimato fino a 50 milioni di dollari ad attirare l’attenzione dei collezionisti il prossimo 13 novembre a Ginevra. L’asta di Magnificent Jewels by Christie’s al Four Seasons Hotel des Bergues prevede, infatti, una sfilata di oltre 300 gioielli. Diamanti, appunto, ma anche pietre preziose e perle, con gioielli di Maison storiche e di maestri contemporanei, come Jar.

Orecchini con zaffiri di 40.29 e 38.60 carati e diamanti bianchi taglio circolare di David Morris
Orecchini con zaffiri di 40.29 e 38.60 carati e diamanti bianchi taglio circolare di David Morris

Da segnalare, per esempio, gli orecchini con zaffiri di 40.29 e 38.60 carati e diamanti bianchi taglio circolare di David Morris, oppure una Panthére di Cartier con diamanti e onice. Fuori del comune anche lo zaffiro con taglio a cuscino di 16,33 carati incastonato tra diamanti a forma triangolare e taglio circolare e uno zaffiro del Kashmir da 7,83 carati incastonato tra diamanti taglio baguette.

Christie’s sottolinea anche la tiara in acciaio e diamanti firmata da Cartier, e datata 1912-1915.

Tiara in acciaio e diamanti firmata da Cartier, e datata 1912-1915
Tiara in acciaio e diamanti firmata da Cartier, e datata 1912-1915

Porta il marchio del creatore Henri Picq, che è stato responsabile per alcuni dei gioielli più eccezionali realizzati da Cartier all’inizio del Novecento. Questa tiara non è stata progettata solo da una delle più grandi maison di tutti i tempi, ma è stata anche realizzata da uno dei migliori laboratori del mondo in quel periodo. Dopo una lunga storia, la tiara faceva parte del patrimonio della famiglia von Fürstenberg fino al 2015.

Tra i pezzi delle grandi firme della gioielleria c’è un sautoir in stile egizio di Van Cleef & Arpels datato 1924, in piena egittomania di quegli anni. Raffigura uno scarabeo alato, che rappresenta Khepri, il sole del mattino. Nell’antichità questi oggetti erano posti sul petto dei morti come simbolo di resurrezione. Il pannello a forma di cartiglio che circonda lo scarabeo ricorda quelli usati per scrivere i nomi dei re nei geroglifici. Il falco era il protettore della regalità nell’antico Egitto.

Sautoir in stile egizio di Van Cleef & Arpels datato 1924
Sautoir in stile egizio di Van Cleef & Arpels datato 1924

I tre gioielli di Jar in vendita sono stati acquistati dai loro attuali proprietari direttamente dall’atelier di Place Vendôme a Parigi e saranno offerti per la prima volta all’asta.

La spettacolare spilla multi-gemma Bouquet of violets è stata creata nel 1993 e comprende tormaline rosa, rubini, zaffiri, diamanti colorati e incolori, granati verdi e tanzaniti. La spilla a farfalla risale al 1990, mentre gli orecchini Ivy Leaves, creati un anno dopo, sono incastonati con diamanti a taglio singolo in argento e oro.

Jar, orecchini Ivy Leaves, incastonati con diamanti a taglio singolo in argento e oro
Jar, orecchini Ivy Leaves, incastonati con diamanti a taglio singolo in argento e oro

Per gli amanti delle perle, ce ne sono alcune con una storia avventurosa. Come la collana di perle acquistate da Cartier nel maggio 1920 da Horace Elgin Dodge (1868-1920), ex meccanici diventati ricchi in America producendo motori e automobili. Horace Dodge regalò la collana alla figlia pagando una cifra equivalente a 70 milioni di dollari attuali. L’origine delle perle è attribuita all’imperatrice di Russia Caterina la Grande.

The Dodge Pearls
The Dodge Pearls





Jar, spilla Butterfly
Jar, spilla Butterfly

spilla multi-gemma Bouquet of violets è stata creata nel 1993 e comprende tormaline rosa, rubini, zaffiri, diamanti colorati e incolori, granati verdi e tanzaniti
spilla multi-gemma Bouquet of violets è stata creata nel 1993 e comprende tormaline rosa, rubini, zaffiri, diamanti colorati e incolori, granati verdi e tanzaniti

Collana con diamanti taglio rettangolare, marquise e baguette. Ex proprietà Maria Luisa de Lacambra, figlia del conte di Lacambra
Collana con diamanti taglio rettangolare, marquise e baguette. Ex proprietà Maria Luisa de Lacambra, figlia del conte di Lacambra

Spilla Panthére di Cartier
Spilla Panthére di Cartier

Spilla di Pierre Sterlé che raffigura un uccello del Paradiso con rubini, diamanti e acquamarina
Spilla di Pierre Sterlé che raffigura un uccello del Paradiso con rubini, diamanti e acquamarina

Il diamante Pink Legacy in un anello
Il diamante Pink Legacy in un anello







Anche de Grisogono dice addio a Baselworld





Dopo 18 anni anche de Grisogono abbandona Baselworld: un brutto colpo per la fiera della orologeria e gioielleria ♦︎

Un altro brutto colpo per Baselworld. Questa volta non arriva da un gruppo di orologeria, come il colosso Swatch con marchi come Longines, Tissot, Omega, che ha deciso di disertare il prossimo appuntamento, seguito da Raymond Weil, Maurice Lacroix e Corum. Nonostante l’annuncio che Baselworld intende valorizzare l’area della gioielleria con uno spazio di primo piano, una grande realtà come de Grisogono ha annunciato il forfait.

La Maison di Ginevra, in compenso, organizzerà una sua esposizione di gioielleria e orologeria esclusiva, proprio nella città svizzera in cui ha sede. L’esposizione si svolgerà nella Royal Suite al Four Seasons Hotel di Ginevra dal 13 al 18 gennaio 2019. È un addio che fa venire i brividi al nuovo amministratore delegato di Baselworld, Michel Loris-Melikoff: de Grisogono, oltre a essere un grande brand dell’alta gioielleria, è stato un aficionado della grande fiera svizzera, in cui ha preso parte a 18 edizioni.

Ora, però, de Grisogono ha deciso di riorientare energie e investimenti, in particolare della propria rete wholesale in maniera più autonoma.

Il booth di de Grisogono a Baselworld
Il booth di de Grisogono a Baselworld

In un comunicato, la Maison fondata da Fawaz Gruosi annuncia che “ha scelto di mettere in atto questo cambiamento per adeguarsi all’evoluzione della rete di distribuzione e dei canali di comunicazione. In questo modo, come accade in altri settori (ad esempio nella Haute Couture), de Grisogono desidera reinventare il proprio approccio incorporando le nuove prospettive”.

Ecco il commento di Gianluca Maina, direttore marketing di de Grisogono:

“Baselworld ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita della nostra distribuzione negli ultimi 18 anni. Oggi stiamo lavorando per costruire il futuro della Maison insieme ai nostri partner commerciali strategici. Un’esposizione privata mette in evidenza questo percorso di cambiamento e ci permette di applicare un approccio innovativo a questo importante momento di scoperta delle novità. Presenteremo una serie di nuove collezioni dalla gioielleria agli orologi. Vi sarà una particolare attenzione per la gioielleria da indossare nel quotidiano. Siamo entusiasti all’idea di partire per questo nuovo viaggio de Grisogono”.




Buyer in attesa nello spazio di de Grisogono a Baselworld
Buyer in attesa nello spazio di de Grisogono a Baselworld
Il consueto booth di de Grisogono
Il consueto booth di de Grisogono
La sala stampa a Baselworld
La sala stampa a Baselworld
Anello di de Grisogono a Baselworld
Anello di de Grisogono a Baselworld
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Una collana di alta gioielleria di de Grisogono
Fawaz Gruosi con Nina Agdal
Fawaz Gruosi con Nina Agdal
Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff







A Milano con de Grisogono

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Inaugurato a Milano un Salotto de Grisogono all’interno di Pisa Orologeria ♦︎

Per andare da Milano a Rue du Rhône, a Ginevra, in auto occorrono tre ore 45 minuti. Troppo per chi vuole acquistare un gioiello firmato de Grisogono. Ora, però, chi vive o passa dalla città lombarda, che negli ultimi anni ha conosciuto un boom turistico, può recarsi in via Verri, dove all’interno di Pisa Orologeria è stato inaugurato un salotto dedicato alla celebre Maison svizzera.

“L’apertura a Milano in collaborazione con Pisa Orologeria rappresenta, per de Grisogono, l’opportunità strategica di trattare in un contesto privilegiato la clientela internazionale e al contempo di sviluppare il pubblico locale”, commenta Fawaz Gruosi, fondatore e direttore creativo di de Grisogono. “Milano è per noi una vetrina ideale che ci permetterà di esprimere i nostri valori di creatività audace, glamour, stile unico e inconfondibile. Accoglieremo i clienti nel nostro salotto con l’intenzione di presentare un’offerta esclusiva in termini di gioielleria, alta gioielleria e orologeria, con un servizio impeccabile”.

Salotto de Grisogono, all'interno di Pisa Orologeria
Salotto de Grisogono, all’interno di Pisa Orologeria

“È un marchio di grande prestigio ed esclusività che porterà un grande valore alla nostra proposta. Lo spazio riservato a de Grisogono accoglierà la clientela con la sua peculiare eleganza” aggiunge Chiara Pisa, amministratore delegato di Pisa Orologeria.

Il Salotto de Grisogono si sviluppa su uno spazio di circa 30 metri quadri al secondo piano del flagship store di Pisa Orologeria. È, quindi, una boutique nella boutique. Nello spazio sono rappresentate le maggiori collezioni di de Grisogono, come Allegra, Ventaglio e Vortice, ma anche pezzi unici di alta gioielleria e di orologeria.





Anello in oro bianco, diamanti e onice. L'oro è sottoposto a un bagno di palladio per renderlo più brillante
Anello in oro bianco, diamanti e onice. L’oro è sottoposto a un bagno di palladio per renderlo più brillante

Bracciale della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Bracciale della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon
Anello in oro rosa, diamanti e cacholong cabochon
Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono
Orecchini in oro bianco, diamanti e onice della collezione Allegra Toi & Moi di de Grisogono







Da Christie’s un rosa da 50 milioni

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Un eccezionale diamante rosa da 19 carati in vendita da Christie’s a Ginevra ♦︎

Se vi piace il rosa segnatevi questa data sul calendario: 13 novembre 2018. Quel giorno Christie’s Geneva presenterà The Pink Legacy, il più grande e raffinato diamante Fancy Vivid Pink mai offerto all’asta dalla casa londinese. Il diamante pesa quasi 19 carati, ha un taglio rettangolare e sarà messo in vendita al Four Seasons Hotel des Bergues di Ginevra. La pietra proviene dalla famiglia Oppenheimer ed è stimato tra 30 e 50 milioni di dollari. The Pink Legacy sarà esposto in un tour mondiale prima di essere messo all’asta.

Il diamante è stato giudicato di tonalità Vivid, il più alto livello di colorazione per un diamante, dal Gemological Institute of America.

The Pink Legacy
The Pink Legacy

I diamanti colorati Vivid sono le gemme con una maggiore saturazione. Il taglio rettangolare è tradizionalmente utilizzato per le pietre bianche. Ma anche il peso che è considerato eccezionale: la maggior parte dei diamanti rosa di questo colore pesa meno di un carato. The Pink Legacy è anche internamente molto puro: un altro aspetto estremamente raro nei diamanti rosa, dove il colore è formato dalla pressione e dallo slittamento del reticolo cristallino che tipicamente causa imperfezioni nella pietra. Inoltre, si classifica come un diamante di tipo IIa, con poco o nulla azoto all’interno, come solo meno del 2% delle gemme. Le pietre di tipo IIA sono alcuni dei diamanti chimicamente più puri, spesso con trasparenza e brillantezza eccezionali. Uno dei diamanti rosa più celebrati è il Williamson, trovato nella miniera Williamson situata in Tanzania nel 1947. Fu regalato come regalo di nozze dal Dr. John Williamson, il proprietario della miniera, alla Regina (allora Principessa) Elisabetta.

Il diamante Pink Legacy in un anello
Il diamante Pink Legacy in un anello

I diamanti rosa sono tra i più ambiti dai collezionisti. Finora solo quattro diamanti rosa Vivid di oltre dieci carati sono stati messi in vendita all’asta. Il massimo è stato raggiunto nel novembre 2017, quando Christie’s Hong Kong ha venduto The Pink Promise, un diamante rosa vivido a forma ovale di poco meno di 15 carati per 32,5 milioni di dollari, che ha stabilito e rimane il prezzo record d’asta mondiale per carato per ogni diamante rosa. Federico Graglia





The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong
The Pink Promise, diamante ovale fancy vivid pink diamond di 14.93 carati. Venduto per 32,163 milioni di dollari a Hong Kong

Anello con diamante rosa venduto nel 2015 da Christie's a Ginevra
Anello con diamante rosa venduto nel 2015 da Christie’s a Ginevra

The Perfect Pink, diamante rosa venduto per 23,3 milioni di dollari
The Perfect Pink, diamante rosa venduto per 23,3 milioni di dollari







GemGenève, ecco le date della seconda edizione




Già aperte le iscrizioni per la seconda edizione di GemGenève: si terrà dal 9 al 12 maggio 2019, già 140 iscritti ♦︎

Gli svizzeri, afferma una opinione diffusa, sono puntuali. Non è esatto: arrivano in largo anticipo, specialmente se si tratta di gioielli. Ecco, dunque, la nuova data fissata per la seconda edizione di GemGenève: 9 – 12 maggio 2019. Sempre al Palexpo di Ginevra. Dopo il successo del debutto, a fine maggio 2018, gli organizzatori hanno deciso di replicare l’esperienza, anche su sollecitazione degli espositori che hanno partecipato alla prima edizione. E, anche se le dimensioni di questa fiera della gioielleria sono poco paragonabili con quelle della vicina Basilea, GemGèneve si aggiunge di fatto alla schiera degli “scissionisti” scontenti della gestione di Baselworld. A promuovere l’evento, infatti, sono stati gioiellieri e commercianti di Ginevra, con oltre 70 anni di esperienza: Thomas Faerber, proprietario di quarta generazione della Faerber Collection, e Ronny Totah, comproprietario di Horovitz e Totah. Tutti e due ex espositori alla grande fiera di Basilea, ma insoddisfatti di costi e gestione dell’appuntamento fieristico.

GemGenève, al contrario, oltre che un prezzo più accessibile per i gioiellieri che partecipano, offre anche un’atmosfera diversa, più semplice. Il suo obiettivo è inserirsi assieme all’EPHJ (fiera dell’orologeria di alta precisione) e al SIHH (salone dell’alta orologeria), che si tengono sempre nella città svizzera. GemGèneve, invece, punta su un mix di gioielli antichi, del XX secolo e contemporanei, e di pietre preziose. Alla prima edizione hanno partecipato grandi Maison, come Gorgoglione, e piccole boutique di avanguardia, come Nadia Morghentaler o Fabio Salini, oltre a un piccolo esercito di commercianti in pietre. L’annuncio della data della seconda edizione indica che c’è già chi si è prenotato un posto tra i booth: al momento sono 140 le aziende iscritte. La seconda edizione parte con il botto.




Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève
Booth di GemGenève
Booth di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
La prima edizione di GemGenève
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca
Gioielli d'epoca a GemGenève
Gioielli d’epoca a GemGenève

Tormalina water mellon
Tormalina water mellon







Da Versailles a Ginevra: con Sotheby’s i gioielli dei Borbone-Parma





I gioielli della dinastia Borbone-Parma e di Maria Antonietta regina di Francia all’asta con Sotheby’s ♦︎

Dalla corte di Versailles (e successiva ghigliottina) all’asta di Sotheby’s: è il lungo viaggio dei gioielli appartenuti a Maria Antonietta (collane e orecchini), la regina di Francia giustiziata da Robespierre e soci assieme al marito, re Luigi XVI, durante la Rivoluzione francese. I gioielli regali saranno messi all’asta il 12 novembre a Ginevra da Sotheby’s, in una vendita intitolata Royal Jewels from the Bourbon-Parma Family. Una dinastia che, come spiegano a Sotheby’s, è stata centrale nella Storia dell’Europa grazie all’intreccio di legami famigliari, dalla Francia all’Austria, dalla Spagna all’Italia.

Daniela Mascetti
Daniela Mascetti

In totale saranno messi in vendita un centinaio di lotti, provenienti «tutti da una stessa famiglia, i Borbone-Parma», ha spiegato in anteprima a Milano Daniela Mascetti, vice presidente per l’Alta Gioielleria di Sotheby’s in Europa. «Si tratta di una delle collezioni di gioielli più importanti mai apparsa sul mercato». È bene meditare sulle parole di Daniela Mascetti. Primo, perché è un’autorità mondiale in materia. Secondo, perché all’autorità unisce l’autorevolezza. Terzo, perché Daniela Mascetti riesce a temperare la passione con la scrupolosità necessaria, specialmente in casi come questi, in cui stabilire stime e valori è molto difficile. «Quanto conta la provenienza di un gioiello rispetto alla sua fattura? Difficile stabilirlo. Ma pesa tantissimo», spiega a gioiellis.com l’esperta di Sotheby’s. «Basti pensare a un caso come quello dei gioielli appartenuti a Wallis Simpson negli anni Ottanta. Da una valutazione di circa 5 milioni in asta si è arrivati a 30 milioni».

Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta
Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta

Insomma, l’asta di Sotheby’s del 12 novembre promette faville. Anche perché i gioielli di nobile provenienza sono molti e per alcuni Sotheby’s è ancora al lavoro. Prima di presentarli in asta, infatti, l’intricato percorso familiare dei gioielli è oggetto, come nei film polizieschi, di un lavoro da detective da parte del team di Daniela Mascetti. Siamo sicuri, quindi, che il pendant di diamanti con una perla naturale di dimensioni eccezionali (26 mm x 18 mm), stimato a un prezzo di partenza di 1-2 milioni di dollari, si sia posato sul décolleté di Maria Antonietta, così come la collana di 119 perle naturali. E che il paio di orecchini stimato a 30.000-50.000 dollari sia stato prima trasportato in Belgio assieme agli altri gioielli da sottrarre ai rivoluzionari, poi passati al cugino di Maria Antonietta, l’imperatore d’Austria, che li ha successivamente consegnati alla sorella della regina di Francia, Maria Teresa, imprigionata e liberata dopo tre anni dal governo repubblicano.

Maria Teresa, chiamata Madame Royale, ha poi lasciato parte dei suoi gioielli alla nipote Luisa di Francia, duchessa di Parma, fino a Roberto I, ultimo duca di Parma. Per esempio, era destinata a Luisa di Francia (1819-1864), nipote di Carlo X, re di Francia, e madre di Roberto I, una straordinaria parure composta da 95 diamanti, di cui cinque appartenuti a Maria Antonietta. Sempre della stessa collezione fanno parte pezzi come la spilla a forma di fiocco in diamanti e rubino birmano di 6,89 carati e un anello con diamante fancy orange-pink (inconsueto per l’epoca) regalati dal padre all’arciduchessa Maria Anna d’Austria in occasione della nascita del figlio. La vendita comprenderà anche una tiara di diamanti offerta dall’imperatore Francesco Giuseppe (1830-1916) alla nipote, l’arciduchesa Maria Anna d’Austria (1882-1940) per il suo matrimonio nel 1902 con Elia di Borbone, Duca di Parma (1880-1959), una spilla in oro giallo ricevuta alla principessa Maria Pia di Borbone-Due Sicilie in occasione del matrimonio di Roberto I, e un paio di orecchini «en girandole» in diamanti appartenuti al duca di Parma. Difficile ricordare un’asta con più sangue blu.




Spilla a fiocco in diamanti e rubino birmano da 6,89 carati, appartenuta a Maria Anna d'Austria
Spilla a fiocco in diamanti e rubino birmano da 6,89 carati, appartenuta a Maria Anna d’Austria
Tiara di diamanti donata dall'imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d'Austria
Tiara di diamanti donata dall’imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d’Austria in occasione del matrimonio
Ritratto di Maria Antonietta
Ritratto di Maria Antonietta
Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I
Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I
Anello con diamante fancy orange-pink
Anello con diamante fancy orange-pink






I primi 50 anni di Christie’s in Svizzera





La casa d’aste londinese celebra il primo mezzo secolo di attività a Ginevra e seleziona 50 pezzi eccezionali, tra cui molti gioielli e pietre ♦︎

Christie’s, fondata a Londra nel 1766 da James Christie, è la più grande casa d’aste al mondo. Ma se, in assoluto, ha superato la soglia dei 160 anni (complimenti), vanta ancora figli in giro per il mondo. Cioè sedi distaccate che, nel tempo, hanno assunto un’importanza di primo piano. Come la sede di Ginevra (con uffici anche a Zurigo), che nel 2018 festeggia i 50 anni. Un’età da teenager se si confronta con la casa madre. Ma questo non ha impedito in cinque decenni di battere pezzi di grande pregio.

Per festeggiare il compleanno, Christie’s ha quindi deciso di riassumere gli anni di attività in Svizzera attraverso 50 lotti, i più strepitosi. Non sono solo gioielli, ovviamente, ma pietre, anelli e orecchini costituiscono una buona parte dei migliori lotti battuti. Dal 1968 a oggi sono passati sotto il martello del banditore pezzi come la collana di perle nere (anno 1969) appartenuta alla socialité Nina Dyer, ex moglie del barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza e del principe Sadruddin Aga Khan. La collana di perle nere, nell’occasione, è stata venduta per 580.000 franchi svizzeri, ma quasi 30 anni dopo, nel 1997, è stata di nuovi rivenduta in un’asta di Christie’s per 1,3 milioni di franchi.

La collana di perle nere appartenuta a Nina Dyer
La collana di perle nere appartenuta a Nina Dyer

Ci sono anche pezzi storici, come gli orecchini con perle donati da Luigi XIV di Francia alla sua amante Marie Mancini. Venduti nel 1969 per 320.000 franchi a Ginevra, sono stati a lungo una delle coppie di orecchini più costose al mondo.

Le aste di Christie’s a Ginevra, i magnificent jewels che richiamano appassionati e collezionisti, sono stati spesso momenti che hanno determinato dei parametri internazionali. Nel 1973, per esempio, una collana di giada imperiale a 31 perle ha realizzato a Ginevra 1.250.000 franchi svizzeri, ed è diventata all’istante il pezzo di giada più costoso mai venduto all’asta per l’epoca.

Ci sono, poi, diamanti che hanno fatto la storia. Come, nel 1974, The Star of South Africa. La gemma di 47,69 carati, portata alla luce da un giovane pastore e venduta per 500 pecore, dieci buoi e un cavallo, è stata venduta per 1,6 milioni di franchi, prezzo incredibile per quegli anni. Altro diamante che ha lasciato un ricordo indelebile è stato, nel 1980, il diamante Polar Star. Christie’s Geneva ha venduto questo diamante con taglio a cuscino da 41,28 carati montato su un anello Boucheron per un prezzo di 8 milioni di franchi. La pietra era appartenuta precedentemente a Joseph Bonaparte.

Insomma, i gioielli e le pietre eccezionali vendute a Ginevra da Christie’s sono molte (ne trovate un po’ in questa pagina). L’ultima della serie segnalata tra i 50 top è la collana The Art of de Grisogono, un pezzo incredibile, composto da smeraldi e un gigantesco diamante di 163,41 carati. Davvero magnificent. Federico Graglia




Collana di giada imperiale
Collana di giada imperiale
Gli orecchini con perle appartenuti a Maria Mancini
Gli orecchini con perle appartenuti a Maria Mancini
Il pink diamond di 9,14 carati taglio a pera venduto per circa 2 milioni al carato
Il pink diamond di 9,14 carati taglio a pera venduto per circa 2 milioni al carato
Anello con rubino rosso sangue di piccione di 15.03 carati  montato in un anello con diamanti incolori,  venduto per 12,5 milioni di franchi. È il rubino più costoso mai venduto a Christie's
Anello con rubino rosso sangue di piccione di 15.03 carati montato in un anello con diamanti incolori, venduto per 12,5 milioni di franchi. È il rubino più costoso mai venduto a Christie’s
Anello di rubini e diamanti di Safra di Chaumet, venduto per 6,2 milioni di franchi nel 2012
Anello di rubini e diamanti di Safra di Chaumet, venduto per 6,2 milioni di franchi nel 2012
The Star of South Africa, diamante di 47,69 carati
The Star of South Africa, diamante di 47,69 carati
L'Oppenheimer Blue, anello venduto per 56,8 milioni di franchi a Ginevra
L’Oppenheimer Blue, anello venduto per 56,8 milioni di franchi a Ginevra
The Art of de Grisogono, collana con smeraldi e diamante di 163,41 carati
The Art of de Grisogono, collana con smeraldi e diamante di 163,41 carati
The Polar Star, diamante con taglio a cuscino di 41,28 carati
The Polar Star, diamante con taglio a cuscino di 41,28 carati

La tabacchiera di Federico il Grande fu venduta nel 1982 da Christie's a Ginevra per 1.400.000 franchi. Foto: © Victoria & Albert Museum, Londra / per gentile concessione di The Rosalinde e Arthur Gilbert Collection
La tabacchiera di Federico il Grande fu venduta nel 1982 da Christie’s a Ginevra per 1.400.000 franchi. Foto: © Victoria & Albert Museum, Londra / per gentile concessione di The Rosalinde e Arthur Gilbert Collection