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Ieg conquista la fiera del gioiello di Singapore




Le fiere dedicate alla gioielleria sono sempre più globali e la sfida si gioca a tutto campo. Così, dopo l’accordo e il rilancio in Medio Oriente con il JGT Dubai, Ieg vola in Asia. L’azienda italiana, che organizza Vicenzaoro e Oroarezzo sbarca a Singapore con una propria società Ieg Asia Pte, interamente controllata, e con due manifestazioni, rispettivamente nei settori del gioiello e del food & beverage, acquisite da Cems (Conference & Exhibition Management Services). Le due fiere sono Sije, Singapore International Jewelry Expo e Café and Restaurant Asia.

Operatori durante una passata edizione di SIje
Operatori durante una passata edizione di SIje

Singapore è già uno dei centri nevralgici per la gioielleria, dove si svolge Jewellery & Gem World Singapore, organizzata da Informa Markets Jewellery, che organizza il grande evento di Hong Kong. La sfida sul campo di Singapore, insomma, è aperta.

Siamo anzitutto lieti di confermare la partnership con Stb, garanzia di sviluppo e successo per le manifestazioni acquisite. Desideriamo inoltre sottolineare quanto siano importanti le sinergie tra le manifestazioni in Italia e quelle acquisite, evidenziando il conseguente impatto generato dall’internazionalizzazione delle nostre fiere anche sul territorio italiano
Francesco Santa, International Business Development Director Ieg

Buyer alla fiera del gioiello di Singapore
Buyer alla fiera del gioiello di Singapore

L’obiettivo è far crescere le manifestazioni a Singapore, anche facendo leva su un vicendevole e produttivo scambio del grande successo dell’ultima edizione di Vicenzaoro a gennaio 2023 che ha visto la presenza di oltre 1.300 brand espositori. Lo stesso si dica per il Sigep con le sue 1.000 imprese dell’edizione 2023 a Rimini.
Ilaria Cicero, Ceo di Ieg Asia

Il booth di Talento Italiano a Singapore
Il booth di Talento Italiano a Singapore







Già fissata la data del prossimo GemGèneve





La prossima edizione di GemGenève si svolgerà dall’11 al 14 maggio 2023. La data, fissata con largo anticipo, segna l’ingresso dell’expo inventato da Ronny Totah e Thomas Faerber nella cerchia degli appuntamenti classici, come il Couture di Las Vegas o Vicenzaoro. Un successo raggiunto in pochi anni, con una sfida a Baselworld su cui non molti avrebbero scomemsso. Invece GemGèneve è diventata una realtà solida. Anche il secondo appuntamento del 2022 (3-6 novembre) ha avuto un esito soddisfacente. Gli organizzatori hanno registrato un totale di 3.543 visitatori che si sono recati al Palexpo per ammirare o acquistare pietre preziose, gioielli d’epoca e di design. Dei visitatori, precis ala statistica, 1.662 sono tornati per due volte, per un totale di 5.205 visite. Una partecipazione, sottolineano gli organizzatori, che supera tutte le precedenti edizioni.

Visitatori a GemGèneve
Visitatori a GemGèneve

All’evento di novembre hanno partecipato 176 espositori, oltre a 144 dealer professionisti, altri espositori includevano designer del Vivarium Quartet, Emerging Talents, New Designers, il progetto Strong & Precious con designer ucraini, stand scolastici, lo stand della Villa che ospita l’esposizione del Singapore Gem Museum, uno stand espositivo di micromosaici , le librerie Bernard Letu e Gem Collectors.
Espositore a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Espositore a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Questa edizione ha superato tutte le nostre aspettative in termini di numeri. Abbiamo avuto un po’ meno espositori a novembre (176) rispetto a maggio (201), ma mai prima d’ora abbiamo avuto così tanti acquirenti e altri visitatori. Quest’anno GemGenève si è ulteriormente affermata come un’autorità nel commercio internazionale di gioielli, diventando uno degli eventi più ricercati nel suo genere.
Ronny Totah, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell'evento. Foto: G.Maillot
Ronny Totah, organizzatore di GemGenève e co-fondatore dell’evento. Foto: G.Maillot

I visitatori sono arrivati da oltre 70 Paesi. La maggior parte con provenienza da Svizzera, Francia e Italia, seguiti da Regno Unito, Belgio e Stati Uniti, nonché da India, Germania ed Emirati Arabi Uniti.
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

È stata una grande edizione. Abbiamo ricevuto feedback positivi da molti dei partecipanti sull’organizzazione, il design e l’allestimento della mostra. La maggior parte degli espositori è stata visibilmente felice quando ha lasciato l’evento, segno che gli affari sono andati bene.
Thomas Faerber, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber

GemGèneve. Copyright:gioiellis.com
GemGèneve. Copyright:gioiellis.com







A Ieg la fiera di gioielleria di Singapore




Vicenzaoro o, più precisamente, Italian Exhibition Group, la società che due volte all’anno organizza la grande fiera italiana della gioielleria, sbarca a Singapore. Ieg e Singapore Tourism Board hanno firmato un’intesa (Memorandum of Understanding) per lo sviluppo di manifestazioni e congressi. L’accordo è stato presentato nella città-Stato asiatica.

Visite a Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Visite a Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com

La partnership con Singapore Tourism Board segna un ulteriore, importante passo in avanti nel processo di internazionalizzazione di Ieg, che consolida il suo presidio nel continente asiatico. Singapore oggi vanta una struttura economica molto sviluppata che si basa su servizi e manifattura ad alto valore aggiunto. Si tratta di un importante tassello della nostra strategia che mira ad affermare in tutto e per tutto IEG come community catalyst delle industry rappresentate ai nostri eventi, portandoli nei mercati più promettenti, generando valore in termini di business per le imprese che espongono, le associazioni e tutti gli stakeholder.
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Secondo l’accordo, Ieg aprirà una propria sede a Singapore, dove recentemente ha anche firmato una lettera di intenti per l’acquisizione da Cems-Conference & Exhibition Management Services di due manifestazioni fieristiche strategiche nei segmenti luxury e food: si tratta di Sije, Singapore International Jewelry Expo e di Cafè Asia, Sweet and Bakes Asia, Restaurant Asia.

Secondo Francesco Santa, International Business Development Director di Ieg, “Singapore Tourism Board e Ieg iniziano una collaborazione a lungo termine”, e l’intesa per l’acquisizione delle fiere di jewellery e food ne sono una conferma.

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com

La sfilata con i gioielli Castaldi a Singapore
Sfilata con i gioielli Castaldi a Singapore







Alta gioielleria e arte al Pad di Londra




A Londra torna il Pad, fiera fondata nel 2007 dall’antiquario parigino di quarta generazione Patrick Perrin. È l’unica fiera nel Regno Unito dedicata esclusivamente al design del XX secolo e contemporaneo. Ed è anche l’occasione per vedere da vicino gioielli preziosi e rari. Quest’anno il Pad è in programma dal 10 al 16 ottobre a Berkeley Square. In primavera sarà la volta dell’edizione parigina. Per quanto riguarda i gioielli, Valery Demure, fondatrice del sito online Objet d’Emotion e la Marylebone, l’omonima galleria londinese, presenterà designer indipendenti da tutto il mondo, tra cui il Melanie Georgacopoulos e l’italiana designer Francesca Villa.

Orecchini di Neha Dani con diamanti e rubini
Orecchini di Neha Dani con diamanti e rubini

Tra i creatori di gioielli è prevista anche la gioielliera parigina Emmanuelle Zysman, nota per il suo artigianato disegni stratificati in oro spazzolato, argento e pietre preziose. Ancora, ci sarà Yael Sonia, designer di origine brasiliana, che crea gioielli cinetici con un tocco architettonico e il talento per metà ghanese e per metà cinese Melinda Zeman, che ha lanciato Boochier nel 2019, con i suoi brillanti gioielli in smalto e diamanti.

Orecchini di Silvia Furmanovitch
Orecchini di Silvia Furmanovitch

Una novità è il gioielliere indiano Moksh, che propone gioielli ispirati all’epoca Moghul. Elisabetta Cipriani, che gestisce l’omonima galleria londinese specializzata in wearable art, presenterà l’opera del giovane orafo britannico Joy BC con pezzi ispirati all’antica Grecia. Maria Sole Ferragamo, fondatrice di So-Le Studio, propone invece pezzi realizzati da scarti di materiali come ritagli di pelle e trucioli di ottone. Sempre Elisabetta Cipriani presenterà un nuovo progetto in fiera: Salvia, seconda collaborazione con artista italiano Giuseppe Penone. Ha realizzato un anello in edizione limitata di 10 pezzi, in oro 18 carati, raffigura una foglia di salvia. La gallerista italiana porta al Pad anche i gioielli della scultrice greca Sophia Vari e dell’artista italiano Giorgio Vigna.

Orecchini di Francesca Villa
Orecchini di Francesca Villa

La rassegna di Londra comprende anche Carpenter Workshop Jewellery, azienda che lanciato di recente dalla galleria internazionale del design Carpenter, che presenterà gioielli di artisti come Cindy Sherman, Rashid Johnson e Robert Longo presentate in partnership con la gioielleria statunitense marchio LizWorks.

Collana di Boghossian con diamanti e pietre semi preziose
Collana di Boghossian con diamanti e pietre semi preziose

Alta gioielleria

Accanto ai gioielli creati da artisti, il Pad propone anche pezzi di alta gioielleria. La Maison londinese David Morris copie 60 anni e partecipa per la prima volta al Pad con un paio orecchini con rare perle naturali a goccia, con diamanti rosa e diamanti bianchi briolette, oltre che con una collana di opale nero da 43 carati e lapislazzuli. Il gioielliere indiano Neha Dani crea solo da 15 a 20 pezzi all’anno e presenterà i suoi gioielli-scultura, tempestato di pietre preziose (ne utilizza fino a 3.000 per gioiello). Come il bracciale Aialik, con pietre di luna blu tagliate su misura incastonate in oro 18 carati e diamanti. Una presenza consueta, invece, è quella di Glenn Spiro, gioielliere britannico molto apprezzato per il suo design di avanguardia e Boghossian, con creazioni ispirate alla storica Via della Seta.

Boghossian, anello Toi et Moi con diamanti rosa e bianco
Boghossian, anello Toi et Moi con diamanti rosa e bianco
David Morris, bracciale Tetris con diamanti
David Morris, bracciale Tetris con diamanti

David Morris, orecchini chandelier in titanio con smeraldi e diamanti
David Morris, orecchini chandelier in titanio con smeraldi e diamanti

Gioielli di Francesca Villa, Yael Sonia, Melanie Georgacopoulos, Boochier, Aaltas e Moksh
Gioielli di Francesca Villa, Yael Sonia, Melanie Georgacopoulos, Boochier, Aaltas e Moksh







Vicenzaoro al via con il vento del trend




Cinque giorni dedicati alla gioielleria. Vicenzaoro September è l’evento più importante dell’anno in Italia, e non solo, perché prelude alla stagione più calda (perlomeno da un punto di vista dello shopping). La fiera organizzata Vicenza da Ieg è in calendario dal 9 settembre (venerdì) al 13 settembre (martedì). E, anche se per il business del settore il periodo appena concluso, post pandemia, è stato soddisfacente, è tutto da verificare l’impatto che avrà la guerra in Ucraina e il conseguente aumento dei costi energetici sull’industria del gioiello. Che, inoltre, in buona parte ha rinunciato al problematico mercato russo.

VicenzaOro September 2019
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com

Come incoraggiamento, Italian Exhibition Group ricorda i dati del settore relativi all’Italia: nei primi cinque mesi del 2022 i produttori di gioielli finiti o di componenti ha registrato una crescita delle esportazioni in valore del 36,5%,  poco meno di 4 miliardi di euro, circa 1 miliardo in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (la stima è del Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat per Federorafi).

Il booth di Yoko London a VicenzaOro
Il booth di Yoko London a VicenzaOro

A Vicenzaoro September i mille brand espositori sperano che il vento positivo continui a soffiare nelle vele delle vendite, perché le aziende sono vicine ai livelli del 2019, ma non li hanno ancora raggiunti. In fiera, in ogni caso, sono presenti buyer per  il 35% da 28 Paesi esteri, Turchia, Germania, Spagna i più rappresentati. E, altra buona notizia, tornano a Vicenza anche Cina e Hong Kong, India e Tailandia, per l’Asia In tutto sono 400 i buyer ospitati, provenienti da oltre 70 Paesi, grazie al supporto di una quarantina di uffici Ice nel mondo. Presenti inoltre tutte le sigle delle varie associazioni, che organizzano anche una serie di incontri dei quali abbiamo già scritto nell’articolo relativo al programma, che trovate qui.

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com






Il 9 settembre torna Vicenzaoro




Prima tappa di avvicinamento a Vicenzaoro September. I mesi estivi passano i fretta e dal dal 9 al 13 settembre 2022 si preannuncia già l’appuntamento con l’evento organizzato da Italian Exhibition Group. Anche la prossima edizione sarà affiancata, dall’11 al 13, da Vo Vintage, questo aperto al pubblico di collezionisti e appassionati di orologi e gioielli del passato, con la possibilità di acquisto immediato, mentre Vicenzaoro rimane rigorosamente B2B.

Visitatrici a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatrici a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Il primo appello o, meglio, il primo comunicato stampa che riguarda il prossimo Vicenzaoro non anticipa altro che la data, mentre genericamente il programma rimane quello di sempre: gioielli, pietre e attività tra spettacolo e gastronomia nel resto della città di Vicenza. Le novità, se ci saranno, emergeranno probabilmente nei prossimi mesi. Per la gioielleria i mesi scorsi sono stati all’insegna dell’ottimismo, con risultati per le aziende in tutto il mondo o quasi di assoluto rilievo. Vicenzaoro sarà quindi anche un’occasione per misurare il polso del settore alla luce dei trend di macroeconomia e geopolitica (inflazione, guerra in Ucraina) che stanno condizionando le decisioni dei compratori.

Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro
Vicenzaoro

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com







Prossima GemGèneve a maggio 2023




La prossima edizione di GemGenève, la numero cinque, si svolgerà a maggio 2023. La precisazione è obbligatoria, perché prima che iniziasse l’edizione di quest’anno (5-8 maggio) circolava il dubbio di una possibile replica a novembre, come è avvenuto lo scorso anno. Ma si è trattato un exploit dettato dalle condizioni pandemiche, si spera superate, e ora gli organizzatori tornano all’appuntamento primaverile. L’edizione 2022 ha registrato 201 espositori, di cui 160 commercianti e gioiellieri professionisti, provenienti da 19 Paesi, contro i 120 del 2021.

Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Secondo i dati forniti dagli organizzatori, sono arrivati a GemGèneve 3.302 visitatori da tutto il mondo (contro 2.757 nel 2021, ai 3.474 nel 2019 e ai 3.206 nel 2018). I visitatori hanno sommato un totale di 4.850 visite, contro 3.800 nel 2021, 4.831 nel 2019 e 4.300 nel 2018. Il bilancio delle presenze, quindi, è positivo e, in media, sono stati positivi anche i commenti raccolti da gioiellis.com durante la visita all’evento di ginevrino. GemGèneve si è confermata un’alternativa sia a fiere come Vicenzaoro sia ad appuntamenti selettivi come Haute Jewels Geneva.

Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

GemGèneve
GemGèneve

gemme gemgeneve copyright gioiellis com
Gemme a GemGèneve. Copyright: Gioiellis.com

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve







Sale a 160 il numero degli espositori a GemGèneve




In pochi giorni le adesioni alla quarta edizione di GemGenève (5-8 maggio, Palexpo di Ginevra) sono lievitati da 120 a 160. Lo annunciano gli organizzatori dell’evento dedicato a gioielli e gemme, Thomas Faerber e Ronny Totah. In termini di partecipazione, gli espositori americani sono i più numerosi, seguiti da espositori provenienti da Svizzera, Israele, Germania, Hong Kong, Belgio, Francia, Thailandia, India e Italia. Inoltre, saranno presenti aziende dagli Emirati Arabi Uniti, da Singapore, dal Regno Unito, dallo Sri Lanka, dal Giappone e, infine, dall’Austria. Un successo forse inaspettato per quella che era nata come una fiera di nicchia, alternativa alla più famose (e costosa) Baselworld.

Jing Zhao, co fondatrice di G Suen, a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com
Jing Zhao, co fondatrice di G Suen, a GemGèneve. Copyright: gioiellis.com

Dopo il successo dell’edizione di novembre 2021 – The Challenging Edition, ci siamo impegnati a continuare la nostra missione con la stessa intenzione di riunire il meglio di ciò che viene prodotto nel campo della gioielleria e delle pietre preziose.
Thomas Faerber

Thomas Faerber
Thomas Faerber

Il 79,82% degli espositori presenti nel 2021 è tornato. E sono più di 45 gli espositori che partecipano per la quarta volta a GemGenève. Altri 20, invece, saranno presenti per la prima volta, come Claudia Hamann Edelstein, Constantin Wild, La Galerie Parisienne e aziende familiari ancora più grandi come Shree Ramkrishna Exports Pvt. Ltd e Takat Gems.

L’entusiasmo palpabile dei nostri espositori ci spinge a rinnovarci a ogni edizione, pur rispettando il Dna della manifestazione. L’obiettivo è mantenere la mostra, progettata dagli espositori, a misura d’uomo, riunendo il grande pubblico, i professionisti del settore, i designer di oggi e di domani, comprese le scuole, oltre a laboratori, esperti di fama mondiale e relatori informati sulle ultime tendenze. GemGenève è un hub che consente discussioni di qualità e l’esame di grandi temi importanti per il business della gioielleria.
Ronny Totah

Ronny Totah
Ronny Totah

Gioielli a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com

Gemme esposte a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com
Gemme esposte a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com

Ingresso a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com
Ingresso a GemGèneve edizione 2021. Copyright: gioiellis.com







Homi Fashion&Jewels spostato a metà marzo

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Dopo Vicenzaoro, il covid fa slittare anche Homi Fashion&Jewels Exhibition, evento dedicato al gioiello moda e all’accessorio. L’evento era previsto dal 18 al 21 febbraio. È stato invece riposizionato dall’11 al 14 marzo, sempre all’interno del polo fieristico di Fiera Milano Rho. Sarà, dunque, in parziale coesistenza con Micam, il Salone Internazionale della Calzatura, previsto dal 13 al 15 marzo assieme a The One Mmilano, Salone dell’Haut-à-Porter. La speranza è che il calo dei contagi renda l’atmosfera più serena e, soprattutto, favorisca una maggiore affluenza di visitatori.

Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels
Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels

«Consapevoli che le fiere fisiche sono imprescindibili per il business delle aziende del comparto moda, gli organizzatori si sono ancora una volta uniti nella decisione del riposizionamento tenendo fede al claim #BetterTogether ma soprattutto dopo aver ascoltato le esigenze del mercato», è il messaggio degli organizzatori. Che coincide con quello degli operatori.

Una passata edizione di Homi
Una passata edizione di Homi







Dubai scalda i motori per la prima Jewellery, Gem & Technology




Non tutti gli eventi legati al mondo della gioielleria si inceppano a causa dei contagi da covid che flagellano buona parte del globo. È stato confermato, infatti, Jewellery, Gem & Technology Dubai, il primo evento B2B in presenza dell’anno. La fiera è in agenda dal 22 al 24 febbraio e si svolgerà al Dubai World Trade center (DWTC): riunirà espositori da Italia, Belgio, Hong Kong, India, Israele, Singapore, Turchia e UAE.

Oro a Duba
Oro a Dubai

Siamo entusiasti di dare il via al calendario globale della gioielleria con un marketplace esclusivo che ospita aziende di prim’ordine a Dubai, una delle città più affascinanti al mondo. Uno show B2B che metterà in mostra le categorie principali di prodotto, dove ogni sezione offrirà ai buyer l’opportunità di entrare in contatto con aziende e novità, nonché la possibilità di soddisfare le necessità di approvvigionamento per il 2022. Assieme a Italian Exhibition Group (IEG) e attraverso gli sforzi congiunti al fianco di DWTC, abbiamo creato un ambiente proficuo nel quale la nostra community potrà tornare a fare business in sicurezza.
David Bondi, Senior Vice President di Informa Markets per l’Asia

Jewellery, Gem & Technology Dubai è organizzato da Informa Markets Jewellery e Ieg (Italian Exhibition Group). JGT Dubai ha ricevuto da subito il pieno consenso e supporto dell’industry, incluso quello dell’official partner Dmcc (Dubai Multi Commodities Centre), con piena adesione anche dell’industry partner Dubai Gold and Jewellery Group e delle associazioni di categoria. La manifestazione ha attirato il grande interesse della community dei buyer, dei dettaglianti, dei grossisti e dei brand di Medio Oriente, Europa dell’Est e Sud America, attratti dal JGT Dubai Hosted Buyer Programme.

La locandina di Jewellery, Gem & Technology Dubai
La locandina di Jewellery, Gem & Technology Dubai

Con grande orgoglio ci apprestiamo ad accendere i riflettori su JGT Dubai, un evento che debutta nel calendario annuale delle manifestazioni internazionali della gioielleria rappresentando fin dal principio un moltiplicatore di business strategico nell’area Middle East per i player globali del settore.
Corrado Peraboni, ceo di Italian Exhibition Group

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

La manifestazione si arricchisce con due appuntamenti di livello mondiale: Dubai Diamond Conference, organizzata da DMCC, e la cerimonia di presentazione dei Jewellery World Awards (JWA) di Informa Markets Jewellery. Entrambi gli eventi avranno luogo il 21 febbraio. JGT Dubai, inoltre, si terrà in contemporanea con l’evento culturale più grande mai ospitato nel Middle East come l’Expo 2020 che, inaugurato il 1 ottobre 2021, durerà fino al 31 marzo 2022.

Dubai
Dubai







GemGèneve torna il 5 maggio




Appuntamento al 5 maggio 2022. GemGenève sembra contraddire le difficoltà che incontrano altre fiere dedicate alla gioielleria. La formula individuata dai promotori, Ronny Totah e Thomas Faerber, funziona. Lo indicano non solo la data, già decisa, per la quarta edizione, ma anche il bilancio della terza GemGèneve (4-7 novembre) che si è conclusa con 2.757 visitatori al Palexpo di Ginevra, buyer professionisti e privati, ma anche pubblico di appassionati di gioielleria e gemme. La metà dei visitatori (1.065) era già stato a GemGèneve nelle precedenti edizioni ed è tornato. Anche se l’impatto della pandemia ha comunque avuto un impatto: sono stati 120 gli espositori da 15 Paesi, rispetto ai 210 del 2019, anche a causa delle limitazioni ancora in vigore per gli spostamenti. Non a caso questa è stata chiamata una challenging edition.

L'area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve
L’area del Palaexpo di Ginevra che ospita GemGèneve

Questa edizione impegnativa è andata ben oltre le nostre aspettative. Contavamo sulla presenza di circa 2.000 visitatori e siamo felici di segnalare che 2.757 visitatori (rispetto ai 3.474 della fiera 2019, ovvero il 20,64% in meno nel 2021) sono venuti a scoprire i gioielli presentati a GemGenève. Dopo aver visto i sorrisi dei nostri visitatori, non ho dubbi che l’emozione tanto attesa di queste riunioni sia stata anche sinonimo di successo commerciale.
Ronny Totah, organizzatore e co-fondatore di GemGèneve

Ronny Totah
Ronny Totah

Accanto agli espositori di gioielli vintage e di gemme di alta qualità, un buon successo lo hanno riscontrato gli otto designer (Aline Debusigne, Regina Gambatesa, Studio Renn, Atelier Allure, G Suen, Alexandra Jefford, Cora Sheibani, Alexander Tenzo), che hanno aderito al Designer Vivarium, organizzato dalla storica del gioiello Vivienne Becker oltre a cinque designer presentati nella sezione Emerging Talents (Pierre d’Alexis, Horowicz Fine Jewelry, Ena Iro, Elena Okutova). Anche le presentazioni e le conferenze hanno avuto una buona partecipazione con 30-40 persone tra il pubblico a ogni presentazione: saranno presto disponibili online sulla piattaforma digitale di GemGenève.

Espositore a GemGèneve
Espositore a GemGèneve

Ancora una volta GemGenève ha giocato bene le sue carte, proponendo una piattaforma espressiva unica, dedicata al mondo delle pietre colorate, dei diamanti eccezionali, delle perle, dei gioielli antichi e contemporanei, dei designer famosi e dei talenti emergenti . Abbiamo avuto più acquirenti e visitatori internazionali del previsto, soprattutto dall’America e dall’Asia. Segnalo inoltre che i buyer presenti erano sicuramente determinati a fare nuove acquisizioni e fare affari.
Thomas Faerber, organizzatore e cofondatore di GemGèneve

Thomas Faerber
Thomas Faerber

Infine, da segnalare il lancio della Fondazione Eric Horovitz. Partnership con la Crea School Ginevra per la creazione di contenuti digitali in modalità millenial: sviluppo dell’account Instagram CreaEyes e tre premi assegnati a GemGenève a Pauline Hepner, studentessa di Head, a Sulaiman Al Haidar, apprendista presso Csp Arts Ginevra e Hugo Massy, ​​studente dell’École Technique de la Vallée de Joux (Premio Fondazione Eric Horovitz). La prossima edizione, come anticipato, si terrà dal 5 all’8 maggio 2022.

GemGèneve
GemGèneve







Torna Homi con il trend dei bijoux




Saranno 300 i brand presenti, provenienti da 15 Paesi e con un 25% di nazionalità estera tra cui Grecia, Spagna, Francia, India e Turchia a Homi Fashion& Jewels (18-20 settembre). Oltre alla presenza fisica l’evento ha organizzato anche una versione online, con la creazione di una digital community composta da oltre 450 marchi attivi tutto l’anno in rete sotto l’hashtag #befashionandjewels.

Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels
Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels

Homi è dedicata al bijou, al gioiello trendy e all’accessorio di moda e si svolge a Rho Fiera Milano, in contemporanea con Micam, il salone internazionale delle calzature, Mipel, dedicato alla pelletteria e TheOneMilano Special featured by Micam Milano, fiera dell’haute-à-porter femminile (19 al 21 settembre). In programma nella sezione Style fashion jewels XXL, con orecchini lunghi e vistosi dal design ricercato e realizzati in materiali diversi. Il trend comprende catene in metallo, argento e goldplated e i gioielli maschili.

Orecchini di Ayala Bar
Orecchini di Ayala Bar
Collana Equilibre
Collana Equilibre
Anelli di Laura Volpi in bronzo e pietre semi preziose
Anelli di Laura Volpi in bronzo e pietre semi preziose

Collana di Mitami Jewelry con listelli di ardesia e ottone
Collana di Mitami Jewelry con listelli di ardesia e ottone







A Las Vegas prevista la metà dei visitatori




La domanda se la pongono tutti gli operatori della gioielleria, venditori, acquirenti, aziende: vale la pena di tornare a partecipare a una fiera di settore? Una risposta sembra darla un sondaggio condotto da National Jeweler, che ha indagato sulle intenzioni di viaggio verso Las Vegas, dove a fine agosto si terranno i diversi show in programma. Sarà questo il primo grande appuntamento per la gioielleria nell’era del dopo covid (si spera). Le attese sono molte: anche se le piattaforme digitali hanno sopperito alla mancanza di contatti dal vivo, vedere e valutare i gioielli di persona è tutta un’altra cosa.

Gioielli al Couture di Las Vegas
Gioielli al Couture di Las Vegas

Il sondaggio condotto su 515 tra rivenditori, grossisti, produttori o altre figure professionali, però, non dissipa i dubbi: la maggior parte degli intervistati (77%) ha dichiarato di partecipare frequentemente o regolarmente alle fiere di gioielleria a Las Vegas (di solito a fine maggio-giugno). Ma per il 2021 solo circa la metà, il 54%, ha dichiarato di voler partecipare all’appuntamento di agosto. Tra questi, il 78% ha detto di essere pronto a partire. E, tra questi intraprendenti. il 22% ha già prenotato il viaggio parzialmente e il 56%  completamente. Sempre secondo il sondaggio, l’85% ha dichiarato di voler partecipare a Jck Las Vegas, il 53% al Luxury di Jck, il 37% al Couture, il 36% ad Agta GemFair e, infine, il 26% al Las Vegas Antique Jewelry & Watch Show. Naturalmente queste sono le intenzioni fino a questo momento e non è detto che la realtà sia, invece, più positiva.

Premiazione al Couture di Las Vegas
Premiazione al Couture di Las Vegas

Del 46% degli intervistati che ha dichiarato di non voler andare a Las Vegas, il 32% non cambierà idea, mentre il 14% non è sicuro. Il motivo principale per evitare il viaggio sono le preoccupazioni per il covid (40%), la necessaria presenza per l’attività (28%) e le date non gradite.

Padiglione Italia al Jck
Padiglione Italia al Jck di Las Vegas

Italian jewelry Trends Show nell'area di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell’area di VicenzaOro a Las Vegas







Voice ce l’ha fatta, resta un dubbio




È facile immaginare il presidente di Ieg (la società che organizza Vicenzaoro), Lorenzo Cagnoni, la primavera scorsa in versione Amleto, mentre recita il famoso monologo: essere o non essere? Questo è il problema. Cioè: essere Vicenzaoro, e riproporre uno degli appuntamenti più importanti al mondo per la gioielleria, oppure non esserlo e annullare l’appuntamento, come hanno fatto le altre fiere di settore? Con un certo coraggio la società ha scelto di essere una terza via: Voice.

Esterno a Voice
Esterno a Voice

Definito un summit della gioielleria, Voice si è dimostrato essere prima di tutto un tentativo di ripartenza del settore, richiesto prima di tutto dalle aziende italiane. Essere riusciti a mettere in piedi Voice, nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora una palla al piede per il business, è già un successo. Certo, hanno sottolineato gli organizzatori, non bisognava aspettarsi che fosse la solita Vicenzaoro con la sola differenza delle mascherine da indossare. E mentre molti grandi marchi hanno scelto di essere presenti, altri, in particolare quelli che vendono molto all’estero, hanno disertato l’appuntamento. Era prevedibile.

Voice, interno
Voice, interno

Ma, in ogni caso, il bilancio ufficiale indica 370 aziende presenti, un centinaio di speaker negli oltre oltre 600 incontri di business matching organizzati da Ieg (un terzo online), con un denso palinsesto di appuntamenti, seminari, conferenze e talk show. Nelle virtual buyers room, create per sopperire alla ridotta presenza di buyer stranieri, si sono realizzati oltre 200 scambi commerciali. I contenuti generati nei padiglioni hanno avuto oltre 3 milioni e mezzo di visualizzazioni sui canali digital. Voice, infatti, ha miscelato la presenza fisica in fiera con i canali online. Un allestimento sobrio, ma non spartano, ha mantenuto l’equilibrio con l’atmosfera di sfida allo stop causato dal coronavirus.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Insomma, è andata. Ma l’amletico dilemma si riproporrà a breve, visto che il prossimo appuntamento si chiama, per ora, Vicenzaoro January. Essere, o non essere? È proponibile una fiera come quella degli scorsi anni se la pandemia non sarà cessata del tutto o, perlomeno, ridotta anche sotto il profilo psicologico? Oppure Ieg sarà indotta a riproporre il format di Voice? D’altra parte, quello che si è tenuto a Vicenza è l’unico evento dedicato ai gioielli da febbraio in poi nel mondo. Era un rischio, ma si può dire che la partita è stata vinta. Con un po’ di fiatone, però.

Una virtual buyer room
Una virtual buyer room

Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com

Espositore di gioielli Antonini
Espositore di gioielli Antonini

Voice
Voice







Homi Fashion & Jewels Exhibition confermata





Homi Fashion & Jewels Exhibition è una fiera organizzata a Milano dedicata ai bijoux che sfida gli stop degli altri eventi (escluso Voice Vicenzaoro). Il Made in Italy ella bigiotteria, infatti, sarà presente dal 19 al 22 settembre all’interno di Fiera Milano (Rho), con 150 marchi. L’emergenza covid, però, non è stata dimenticata: i protocolli messi in atto dal salone riguardano l’accesso e la permanenza in fiera a 360 gradi. Tra i provvedimenti adottati, oltre alle rivisitate modalità di ingresso in ottica digitale, sono state ulteriormente affinate le linee guida per la gestione dei flussi dei visitatori: dalle fasi di registrazione, all’arrivo presso i quartieri fieristici, passando per le regole di pulizia e igiene, ma anche attraverso percorsi strutturati più ampi e regolari che possano guidare il visitatore all’interno dei padiglioni, le aree comuni e i punti di ristoro.

Bijoux in esposizione
Bijoux in esposizione

L’edizione di Homi è, inoltre, anche phygital, cioè un’esperienza sia fisica che digitale. Il visitatore fisico avrà a disposizione app della manifestazione, un canale di accesso per tutti i servizi digitali, Wayfinding (sistema di orientamento all’interno del quartiere fieristico), digital signage & totem per l’orientamento nel quartiere, smart lunch e servizio di delivery dei ristoranti nel quartiere fieristico, Fiera Pay (e-payment per rendere l’accesso sempre più cashless, open agenda per l’incontro fisico 1:1 con gli espositori online. Il visitatore digitale, inoltre, avrà a disposizione la mappa 3D con la possibilità di visitare online il quartiere fieristico, una open agenda per l’incontro online con gli espositori, webinar & live chat con la partecipazione online a incontri e seminari, blog di manifestazione e la cConsultazione di materiali multimediali creati ad hoc.

Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels
Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels

Bijoux a Homi
Bijoux a Homi







Gioielli, anche Hong Kong ko




Anche Jewellery & Gem World Hong Kong ha detto basta: niente fiera dal vivo. L’evento ci sarà, ma in formato digitale dal 27 al 29 ottobre. Non è la stessa cosa. La società che gestisce la fiera, Informa Markets, ha deciso che il covid vieta anche questo appuntamento dedicato alla gioielleria. Quella di Hong Kong è la più grande fiera di gioielli al mondo, con migliaia di aziende e buyer che arrivano tutti gli anni da ogni angolo della Terra: 40.000 visitatori nel 2019. Ma l’incertezza è troppa e non è possibile garantire un regolare svolgimento della manifestazione. La fiera di Hong Kong ritornerà tra un anno, a settembre 2021, e si terrà sia dal vivo sia online.

Jewellery & Gem World Hong Kong 2019
Jewellery & Gem World Hong Kong 2019

L’evento digitale di ottobre, Jewellery & Gem Digital World, includerà incontri sui prodotti digitali, forum di settore, discussioni e seminari pratici di gemmologia. Informa Markets ha rilevato gli eventi di gioielleria nel 2018 quando ha acquisito Ubm Asia. L’altra fiera dei gioielli nella città asiatica è Jewelry & Gem Asia Hong Kong (ex June Hong Kong Jewellery & Gem Fair) che si tiene a giugno, anche quella vittima del coronavirus.

La fiera annullata era originariamente programmata dal 13 al 19 settembre in due sedi: AsiaWorld-Expo per materiali preziosi sfusi e Hong Kong Convention & Exhibition Center per gioielli finiti. Ma per la pandemia era stata spostata al 9 al 13 novembre. Ma anche questa soluzione si è rivelata troppo ottimistica.

Hong Kong Jewellery & Gem Fair
La Hong Kong Jewellery & Gem Fair

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Business al recente Hong Kong Jewellery & Gem Fair







Ecco come sarà Voice-Vicenzaoro




The Voice era uno dei soprannomi di Frank Sinatra. Ora, però, in Italia the Voice è Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg. Cioè la donna su cui ricade l’onere e l’onore di far conoscere Voice (Vicenza, 12-14 settembre), l’evento cugino di Vicenzaoro September, la fiera che è stata cancellata a causa della nota emergenza sanitaria mondiale. Benché Italian Exhibition Group, la società che organizza Vicenzaoro, ci abbia provato fino all’ultimo, quest’anno era impossibile riproporre la classica fiera dedicata al gioiello, che pesa per circa il 13% sul fatturato di Ieg (società che è quotata in Borsa). Ecco, quindi, l’idea di un format diverso, ma non per questo meno interessante. «Anzi, in futuro potrebbe anche camminare con le proprie gambe», anticipa a gioiellis.com la manager.

Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg
Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg

Com’è nata l’idea di Voice.

«Abbiamo raccolto le richieste di imprese e associazioni di settore, ma anche di molti buyer, soprattutto tedeschi. Durante il lockdown, quando solo l’Italia si era fermata, dall’estero la percezione era che fosse finito tutto, che le imprese fossero scomparse. Invece no, le imprese italiane sono vive e attive. Ma non era possibile riproporre Vicenzaoro con mezzo mondo bloccato a causa del virus. Troppi punti interrogativi».

voice

Il format.

«L’idea è Voice, acronimo di Vicenzaoro International Community Event, ma è anche un nome evocativo: diamo voce al settore della gioielleria. Un summit. Cancellate le fiere di Basilea e Hong Kong, Voice per le imprese è la prima occasione dell’anno, dopo VicenzaOro January. Tre giorni densi di occasioni di incontri, anche di momenti di formazione in collaborazione con istituti universitari, di dibattiti, seguiti in streaming sui social. Ma anche di business. Con l’aiuto dell’Ice ci saranno anche i buyer, in particolare siamo concentrati su quelli dell’area Schengen».

L’allestimento.

«Impossibile ricreare lo stesso ambiente di Vicenzaoro. Le aziende partecipanti avranno a disposizione booth di 15 metri quadri, che possono raddoppiare e che, naturalmente, sono personalizzabili. Cercheremo anche di ricreare un color code che si colleghi alla suddivisione per aree omogenee di attività, come avviene per Vicenzaoro. E tanto spazio a disposizione per rispettare le misure di sicurezza sanitaria».

Espositori e business.

«Sono 300 gli espositori che hanno già confermato la loro presenza, ma il numero potrebbe salire ancora, forse fino a 400. Per loro c’è il progetto Buyer Virtual Room. Come funziona? Si tratta di una piattaforma (I-Mop Ieg Meeting Omnichannel Platform) che è già stata sperimentata nella fiera dedicata al turismo di Rimini, e già utilizzata per GoldItaly ad Arezzo. Per i virtual meeting saranno allestite alcune salette».

Voice Talk
Voice Talk

Chi c’è, chi non c’è

«Per aiutare gli espositori stiamo collaborando con Alo, azienda che realizza video in 3D: nelle salette dedicate ai collegamenti a distanza con i buyer esteri si avrà la possibilità di proiettare video dei gioielli con una resa decisamente migliore. Questo può essere utile ai brand che vendono molto all’estero e che non hanno ancora deciso se partecipare a Voice.

Il futuro.

«Il format di Voice potrebbe affiancare Vicenzaoro nel futuro. Ma non sostituirlo. Per esempio, Voice potrebbe diventare un evento che cammina con le proprie gambe, un format ibrido, più compatto e versatile, che si potrebbe anche esportare nel mondo, da Shanghai a Panama. Vedremo».

Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com
Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com







Baselworld nelle mani di Murdoch jr.




Baselworld, la ex regina delle fiere dedicate alla gioielleria e all’orologeria, potrebbe essere salvata da Murdoch jr. Lupa Systems, società di investimento gestita James Murdoch, figlio del magnate dei media Rupert Murdoch, ha infatti offerto circa 100 milioni di franchi svizzeri (pari a circa 93 milioni di euro o 106 milioni di dollari Usa) per rilevare una quota di Mch Group, la società che è proprietaria del marchio Baselworld. Si tratterebbe, secondo indiscrezioni, di una proposta di acquisto tra il 30% e il 40% dell’azienda: l’offerta potrebbe salvare la società svizzera, che dopo la débacle di Baselworld, cancellata definitivamente, rischia la sopravvivenza.

James Murdoch. Foto: Rob McDougall
James Murdoch. Foto: Rob McDougall

L’agenzia di stampa Bloomberg, infatti, prevede una diminuzione del giro d’affari di Mch di circa 180 milioni per il 2020, visto che anche Art Basel è stata annullata a causa del covid-19. Non tutti i soci di Mch, però, sono d’accordo ad accettare la proposta di Murdoch jr. Il vertice della società fieristica, per contro, sembra favorevole ad accettare l’ingresso del figlio dello Squalo (era soprannominato così a Wall Street il padre Rupert). Secondo il vertice della società di Basilea, l’offerta di Murdoch jr. potrebbe essere l’ultimo treno “prima che sia troppo tardi”.

Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com







Baselworld cancellata anche per il 2021




La sentenza di morte era scritta. Ed è stata eseguita. Mch Group, la società che organizza Baselworld, ha cancellato la data del prossimo evento, programmato dal 28 gennaio al 2 febbraio 2021. La fiera, prevista a fine aprile 2020, quest’anno è saltata a causa del coronavirus, ma il decesso di quella del prossimo anno è stato decretato dal virus dei costi. E dalla fuga dei principali brand dell’orologeria, da Rolex a Patek Philippe, fino al gruppo Lvmh.

Baselworld 2017
Baselworld 2017

Risolto anche il nodo dei rimborsi alle aziende che avevano prenotato per la fiera del 2020, annullata. I grandi gruppi avrebbero accettato un rimborso inferiore all’85% proposto da Baselworld, e avrebbero così favorito il rimborso alle aziende più piccole. MCH Group e il Comitato degli espositori svizzeri hanno infatti raggiunto un accordo per quanto riguarda questo spinoso aspetto.

Modelle nel booth di Jacob & co a Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Modelle nel booth di Jacob & co a Baselworld. Copyright: gioiellis.com

“Accolgo con favore l’atteggiamento costruttivo dei rappresentanti del gruppo MCH, che ci ha permesso di trovare una soluzione equilibrata”, testimonia Hubert J. du Plessix, presidente del Comitato degli espositori svizzero e direttore di Rolex. “Vorrei anche ringraziare Patek Philippe, Rolex, Tudor, Chanel, Chopard, Hublot, Zenith e Tag Heuer, che, in uno spirito di solidarietà con il settore nel suo insieme, hanno concordato un rimborso inferiore, in modo che altri espositori possano trarre vantaggio da condizioni migliori.”

E dopo? La storia di Baselworld è davvero definitivamente finita? Naturalmente l’ultima parola non è ancora stata scritta. Mch Group sta valutando se pensare o, meglio, ripensare la formula di Baselwolrd per proporla per il 2022. Non sarà facile, ma non è detto che sia impossibile. Dipenderà anche dall’andamento dell’economia mondiale e dal successo della formula Watch & Wonders di Ginevra, dove si sono dati appuntamento per il prossimo anno i grandi marchi dell’orologeria.

Baselworld 2019
Baselworld 2019

Insieme agli espositori e ai visitatori, stiamo lavorando intensamente per chiarire e discutere i requisiti e le opzioni per le nuove piattaforme. Prenderemo una decisione sui possibili formati di follow-up entro l’estate e forniremo quindi informazioni sul nuovo concetto e sulla pianificazione.
Michel Loris-Melikoff, amministratore delegato di Baselworld

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff. Copyright: gioiellis.com







Le armi ammazza-virus della Fiera di Hong Kong




Fiere di gioielleria: mentre Baselworld si spegne e sono state cancellate il Couture e il Jck di Las Vegas, Hong Kong International Jewellery and Diamond Show tenta di partire per la terza volta, assieme all’evento gemello Gem & Pearl Show. Il coronavirus ha sconvolto i programmi del mondo della gioielleria. La fiera di Hong Kong, originariamente prevista per marzo e poi slittata a maggio, è stata riprogrammata dal 3 al 6 agosto 2020.

Hong Kong International Jewellery Show
Hong Kong International Jewellery Show

Ma lo spettro del coronavirus potrebbe influire sulla partecipazione di buyer ed espositori. Per rassicurare entrambi, gli organizzatori puntano su rigide misure di sicurezza sanitaria. Per esempio, i visitatori che entreranno negli spazi dell’AsiaWorld-Expo dovranno passare attraverso un’installazione che controlla la loro temperatura e igienizza i vestiti e gli oggetti trasportati. Per riuscire a eliminare i pericolosi coronavirus, vestiti di visitatori e personale e superfici nel centro conferenze saranno sterilizzate utilizzando un sistema a raggi ultravioletti, che può impedire la crescita di microbi fino a 12 mesi. Inoltre, saranno purificata l’aria e i locali con un disinfettante liquido ad ampio spettro, che uccide virus e batteri. Insomma, sarà come guardare gioielli in un ospedale.

Hong Kong International Jewellery and Diamond Show
Hong Kong International Jewellery and Diamond Show

La skyline di Kong Kong
La skyline di Kong Kong

hongkong
La fila per accreditarsi all’Hong Kong International Jewellery Show