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I diamanti che segnano le ore di Coronet


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Di orologi con diamanti ce ne sono parecchi. Ma un orologio che ha un quadrante a forma di diamante è una novità. L’idea è di Coronet Diamonds, marchio del gruppo Aaron Shum con base a Hong Kong, ma che vende in tutto il mondo i suoi gioielli di diamanti. Coronet ha lanciato una nuova gamma di orologi con diamanti che, in realtà, presenta un’immagine 3D disegnata a mano di una gemma taglio brillante sul quadrante. Autrice dell’orologio è la designer canadese Reena Ahluwalia, che è anche un’appassionata pittrice di diamanti e collabora da anni con Coronet.

Reena Ahluwalia con l'orologio diamante di Coronet
Reena Ahluwalia con l’orologio diamante di Coronet

Due anni fa, per esempio, Coronet ha conquistato un Guinness World Record per il suo orologio Mudan, grazie al maggior numero di diamanti incastonati su un orologio: 15.858, per un totale di 50,01 carati. L’orologio Mudan è in oro 18 carati, e ha un quadrante con un diamante in 3D realizzato da Reena Ahluwalia. Il fiore che racchiude il diamante è una peonia, fiore che in Asia simboleggia nobiltà, onore e ricchezza. La peonia (il nome cinese è Mudan 牡丹) è conosciuta come il re dei fiori nella cultura cinese.

L'orologio  Mudan, Guinness World Records di Coronet
L’orologio Mudan, Guinness World Records di Coronet
L'orologio Mudan indossato dalla modella svizzera Kerstin Cook
L’orologio Mudan indossato dalla modella svizzera Kerstin Cook







Bracciali tennis, storia di una partita

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I bracciali tennis sono uno dei gioielli di maggior successo: sono eleganti e facili da indossare. Ma sapete perché si chiamano bracciali tennis? Il loro nome nasce da… ♦︎

Cose da sapere: ogni tanto compaiono nelle collezioni i bracciali tennis. È un tipo di bracciale che è solitamente realizzato in oro e da una fila di brillanti, a volte anche con altre pietre preziose. La linea delle pietre  del bracciale tennis è continua anche se, nel tempo, sono state proposte anche altre versioni. Ma perché si chiama bracciale tennis? È un gioiello che serve per giocare con racchetta e palline? Chi ha deciso di chiamarli così? Che cosa c’entra lo sport del Grande Slam? Ecco la risposta: il bracciale tipo tennis ha una storia piuttosto recente. Non appartiene, cioè, a quelle grandi tradizioni della gioielleria, codificate a partire dell’Ottocento, ma si è affermato relativamente poco tempo fa. Il bracciale tennis, infatti, è nato nel 1987, proprio grazie a una tennista.

Bracciale tennis di Morellato
Bracciale tennis di Morellato

Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi
Falcinelli, bracciale tennis con diamanti e smeraldi

La linea di diamanti che non ha inizio né fine, in realtà, era associata al desiderio di amore eterno. Infatti, in origine, il suo nome era proprio bracciale eternity, in analogia con lo stesso tipo di anello. Che c’entra il tennis, quindi? Semplice, questo bracciale è diventato famoso perché era indossato sempre da una delle più brave (qualcuno dice anche la più brava) tennista, l’americana Chris Evert. Per dare un’idea, Chris Evert è rimasta costantemente ai vertici del tennis mondiale negli anni Settanta e Ottanta, ed è stata la numero uno nelle classifiche ufficiali per sette anni. Be’, lei adorava i bracciali eternity, che spesso indossava perfino durante le partite. Anzi, si ricorda un episodio buffo: durante un match degli US Open Chris ha perso un bracciale di diamanti firmato Coronet. La partita è stata quindi sospesa per recuperare il prezioso gioiello. Da quel momento il bracciale con diamanti è stato chiamato tennis bracelet. Insomma, il tennis ha sostituito l’eternità, con un colpo di racchetta. Federico Graglia

Chris evert in una recente esibizione per beneficenza
Chris Evert in una recente esibizione per beneficenza

Bracciale tennis con diamanti neri
Bracciale tennis con diamanti neri

Bracciali tennis di Forever Unique
Bracciali tennis di Forever Unique

Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti
Pisa Diamanti, bracciale tennis in oro rosa e diamanti

Bracciale tennis con zaffiri pastello
Bracciale tennis con zaffiri pastello







Su questo orologio ci sono 15.858 diamanti





Ecco l’orologio ricoperto con il maggior numero di diamanti: 15.858. È il record mondiale di Coronet ♦︎

Una volta hanno presentato una chitarra elettrica realizzata con 1,6 chilogrammi di oro 18 carati e 400 carati di diamanti. Lo scorso anno è stata la volta di una borsa a forma di bottiglia di Coca-Cola anche questa con un maxi pavé di diamanti. Altro record. Ma Coronet non poteva evitare di registrare un altro record, il nono, sul registro ufficiale del Guiness dei primati. Così a Baselworld l’azienda cinese di gioielli ha mostrato un orologio coperto da diamanti. Qual è l’aspetto straordinario? Il record, appunto, per «il maggior numero di diamanti su un orologio».

Mudan, l'orologio di Coronet ricoperto da 15.858 diamanti
Mudan, l’orologio di Coronet ricoperto da 15.858 diamanti

L’orologio del nono Guinness si chiama Mudan, nome cinese della peonia, ed è ricoperto da 15.858 diamanti, per un totale di 50,01 carati . Il segnatempo (ma bisognerebbe forse definirlo il segna-diamanti) è in oro 18 carati con un quadrante diamantato disegnato dall’artista Reena Ahluwalia, che ha già collaborato con Coronet. L’orologio è ispirato al fiore di peonia, che per la cultura cinese simboleggiano la nobiltà, l’onore e la ricchezza. Il display dipinto a forma di diamante realizzato da Reena «rappresenta la brillante nobiltà che portiamo dentro». La Peonia (Mudan 牡丹) è conosciuta come il Re dei fiori nella cultura cinese.

Dettaglio dell'orologio record di Coronet
Dettaglio dell’orologio record di Coronet

“Questa è la nona volta che Coronet è stato onorato con un titolo di Guiness World Records. Siamo orgogliosi di presentare il nostro orologio Mudan, unico nel suo genere, con il capolavoro dell’artista Reena Ahulwalia sul quadrante dell’orologio, un dipinto iperrealistico di un diamante”.

Aaron Shum, presidente e fondatore di Coronet





La consegna del Guinness a Baselworld. Al centro, Aaron Shum e il direttore generale di Baselworld, Il direttore generale Michel Loris-Melikoff
La consegna del Guinness a Baselworld. Al centro, Aaron Shum e il direttore generale di Baselworld, Il direttore generale Michel Loris-Melikoff

Aaron Shum riceve il Guinness dei primati
Aaron Shum riceve il Guinness dei primati

Reena Ahluwalia
Reena Ahluwalia







Da Coronet una custodia con 6576 diamanti




Una custodia per iPhone ricoperta di diamanti. Come uno stick per rossetto: sono i nuovi record di Coronet ♦︎

Un record, un primato, un podio, fanno sempre un certo effetto. Ma forse non emozionano troppo Aaron Shum, fondatore di Coronet e presidente di Aaron Shum Jewelry Limited di Hong Kong: lui ai primati è abituato. Qualche anno fa ha presentato una chitarra elettrica unica al mondo: una Fender American Deluxe Jazz Bass con 16.033 cristalli Swarovski. Nel 2015 è stata la volta della chitarra più preziosa del mondo: una Gibson coperta di diamanti del peso di 400 carati, 1,6 chilogrammi di oro 18 carati, del valore di 2 milioni di dollari. A marzo ha sorpreso tutti con una borsa forma di bottiglia di Coca-Cola tempestata con 9888 diamanti. E nel 2018 ha conquistato un altro primato con una custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati. Quando si dice primato non è per modo di dire.

A VicenzaOro mister Aaron Shum ha ricevuto il certificato da parte del Guinness World Records.

Aarin Shum riceve i due certificati del Guinness World Records
Aarin Shum riceve i due certificati del Guinness World Records

In effetti, è difficile che qualcuno possa realizzare una custodia per cellulare più preziosa di questa. Ma non solo. Perché Coronet ha presentato anche un altro oggetto da primato: uno stick per rossetto, anche questo ricoperto da piccoli diamanti. In questo caso i diamanti sono  2216, per 18,6 carati. Anche il rossetto ha ricevuto un certificato che attesta il record mondiale. Coronet, però, sottolinea anche l’innovativo setting, che permette ai diamanti di galleggiare in un materiale assolutamente trasparente, che è usato anche per la fabbricazione di vetro a prova di proiettile. E questo consente di evitare l’uso di rebbi metallici.





La custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati
La custodia per iPhone ricoperta da 6576 diamanti, per un peso di 16,95 carati

Il rossetto in oro con 2216 diamanti, per 18,6 carati
Il rossetto in oro con 2216 diamanti, per 18,6 carati

Aaron Shum
Aaron Shum







È l’ora di VicenzaOro




VicenzaOro si espande: ecco gli eventi previsti dentro e fuori i padiglioni della Fiera ♦︎

Il bilancio si potrà trarre alla fine. Ma VicenzaOro September 2018 sembra essere immune dalla sindrome di Baselworld, quella che ha allontanato molti brand della gioielleria e dell’orologeria dai padiglioni fieristici. L’edizione autunnale della fiera (22-26 settembre) sembra partire con una buona vitalità. Per la prima volta, per esempio, è stata coinvolta l’intera città di Vicenza, con una serie di manifestazioni all’esterno del polo di Fiera Vicenza, in una sorte di kermesse che non è dedicata solo al gioiello, ma anche alla cultura e alla gastronomia (anche i gioiellieri sono golosi).

Inoltre, una delle carte giocate da Italian Exhibition Group, ma che è stata avviata prima ancora della fusione tra Fiera Vicenza e Fiera di Rimini, è l’intuizione che in un mondo globale non si può rimanere arroccati nella propria torre. Bisogna darsi da fare. E così VicenzaOro è diventata un forma da esportare: un brand che ha messo radici a Dubai, a Las Vegas, a Hong Kong, Mumbai. Risultato: 4500 aziende coinvolte nel sistema VicenzaOro, con 96mila visitatori che provengono da oltre 130 paesi del mondo e 3.800 top buyer.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Inoltre, non ci sono solo i booth da visitare, ma anche tanti eventi in programma.

Ad aprire l’edizione di VicenzaOro sarà Visio.Next:Trends, tavola rotonda di confronto sul futuro del gioiello, in programma sabato 22 settembre (Ore 10.00 Sala Tiziano PAD. 7.1). Alcuni protagonisti più autorevoli del mercato globale si confronteranno sulle ultime tendenze del mondo del gioiello, sulle modalità di consumo e sugli andamenti del mercato destinati a lasciare il segno.

Sempre sabato 22, il pomeriggio alle ore 16.30 (Hall 7 stand 240) Coronet, celebre brand dell’azienda di Hong Kong Aaron Shum, tenterà di aggiudicarsi il Guinness World Record Certificate per due pezzi della collezione (The most diamonds set on a mobile phone case e The most diamonds set on a lipstick case).

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Oro e street food

Come accennato, VicenzaOro si espande anche all’esterno. Il fuori fiera si chiama Vioff – Golden taste edition, il ideato e organizzato dal Comune di Vicenza nel centro storico. Dopo l’oro visitatori ed espositori troveranno cibo e cultura, tra mostre come quella organizzata al Museo del Gioiello, concerti, street food, animazioni, negozi e musei aperti, fino al gran finale in piazza dei Signori. Alle ore 21, in Piazza dei Signori alla gioielleria Soprana, D’Orica presenterà Treesure, un gioiello che nasce dall’incontro tra la seta e l’oro. In collaborazione con il Comune di Vicenza e VicenzaOro prenderà forma una performance dei ragazzi delle scuole Palladio Danza e Sinergie Contemporanee.

Domenica 23 settembre, invece, dalle 16 alle 17 (Hall 1 – Stand 110) Rebecca presenterà la nuova collezione, con un cocktail presso lo stand, alla presenza della testimonial Federica Nargi, showgirl e influencer volto della nuova campagna pubblicitaria.

Sempre domenica 23 settembre dalle 17 alle 18 (pad. 7 stand 302) sarà la volta di un cocktail per la presentazione della nuova collezione di Tamara Comolli, designer tedesca fondatrice dell’omonimo brand, che ha recentemente inaugurato il primo store monomarca in Italia a Forte dei Marmi. Dalle 18 (Star Lounge – Quartiere fieristico di Vicenza) è in programma, invece, lo Star Party di Comete Gioielli, evento riservato a tutti i clienti e alla stampa per presentare la nuova collezione Stella, in cui sarà presente una madrina d’eccezione, la conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi, testimonial della nuova campagna di comunicazione.

Nella serata di domenica al Teatro Comunale di Vicenza, andranno invece in scena i Pesavento Awards 2018, evento che premia i gioiellieri del brand che hanno ottenuto i migliori risultati nel corso del 2018.





Anello con citrini di Casato
Anello con citrini di Casato

Booth di Carlo Barberis
Booth di Carlo Barberis

VicenzaOro
VicenzaOro







Due nuove collezioni di Coronet





Al Jck Las Vegas Coronet presenta due nuove collezioni disegnate da Reena Ahluwalia ♦︎

Da tempo Coronet, marchio di Hong Kong che fa parte del gruppo Aaron Shum, ha stretto una collaborazione con la designer canadese Reena Ahluwalia. Al JCK Las Vegas ecco due nuove collezioni frutto della sinergia: The Alyssum Collection e Silver Soul Carousel.

Alyssum collection è centrata sulla forma dei fiori. Una collezione che Coronet definisce «leggera, facile, ariosa» ed è ispirata, in particolare all’alisso (alyssum è il nome botanico), un fiore dal profumo dolce e persistente. I quattro petali di Alyssum, secondo Reena Ahluwalia, rappresentano l’amore, la passione, i sogni e la speranza. I gioielli sono però anche la testimonianza del marchio stilistico della designer: il fiore con stella a quattro punte nel centro. I gioielli sono disponibili in oro rosa 18 carati, oppure giallo e bianco, con diamanti incastonati e in alcuni casi con smalto. Reena, spiegano a Coronet, ha utilizzato lo smalto per mostrare il colore, l’atteggiamento e le espressioni individuali che i consumatori cercano oggi. Prezzo: la collezione Alyssum parte da 499 dollari.

Silver Soul Carousel è invece una collezione con elementi rotanti che utilizza l’argento sterling assieme a Swarovski Created Stones. È una collezione con prezzi accessibili, che partono da 299 dollari.

Sempre a Las Vegas Coronet presenta la collezione Inner Brilliance Spinning Diamond, sempre disegnata da Reena Ahluwalia la borsa da Guinness dei primati presentata a Baselworld a forma di Coca-Cola, con quasi 10.000 diamanti. Lavinia Andorno




Coronet By Reena Ahluwalia Soul Carousel spinning rings in sterling silver and rainbow palette of Swarovski Created Stones
Coronet By Reena Ahluwalia Soul Carousel spinning rings in sterling silver and rainbow palette of Swarovski Created Stones
Aaron Shum e Reena Ahluwalia
Aaron Shum e Reena Ahluwalia
Alyssum Collection, by Reena Ahluwalia, necklace, earrings, ring
Alyssum Collection, by Reena Ahluwalia, necklace, earrings, ring
Alyssum Collection, by Reena Ahluwalia, gold diamonds ring
Alyssum Collection, by Reena Ahluwalia, gold diamonds ring
Anello della collezione Inner Brillance
Anello della collezione Inner Brillance
Soul Carousel spinning statement ring in sterling silver and rainbow palette of Swarovski Created Stones
Soul Carousel spinning statement ring in sterling silver and rainbow palette of Swarovski Created Stones
Color Carousel Spinning necklace
Color Carousel Spinning necklace indossata
Color Carousel Spinning necklace
Color Carousel Spinning necklace







Baselworld: tenuta o flop?




Baselworld 2018, numero di visitatori invariato. Ecco chi è contento e chi è perplesso tra i gioiellieri ♦︎

Dipende. Il giudizio finale su Baselworld 2018 si può riassumere così: dipende. Perché la Fiera della orologeria e gioielleria di Basilea (22-26 marzo 2018) ha avuto due facce. Una è quella sintetizzata da due numeri: 1300 e 650. Il primo è il numero di espositori, già in calo, del 2017 (erano 1500 nel 2016). Il secondo è il numero di espositori del 2018, meno della metà. Una strage. «Una selezione», preferisce definirla la managing director di Mch, l’azienda che organizza Baselworld. Ma, appunto, dipende dai punti di vista. Di fronte a una diminuzione così drastica poteva andare molto peggio. Il bilancio finale di Baselworld 2018, nelle parole degli organizzatori è, se non entusiasmante, almeno sufficiente. Il numero dei visitatori, per esempio, «è rimasto stabile». Dato che la fiera è durata due giorni in meno questo è da considerarsi un successo. Al momento non si conosce, invece, il numero di buyer presenti. I giornalisti accorsi a Baselworld sono stati 4.400, il 15% in meno dall’Europa, ma il 5% in più dall’Asia. E se molti grandi marchi, come Festina o Dior, quest’anno hanno disertato la fiera di Basilea, Breitling, Rolex, Patek Philippe, Swatch, Chanel e Gucci hanno già annunciato che saranno presenti anche il prossimo anno, dal 21 al 26 marzo 2019.

E gli espositori? I pareri sono diversi. Anche in questo caso, dipende. Tra le opinioni raccolte da gioiellis.com tra i gioiellieri, prevale uno scarso entusiasmo per la nuova formula «concentrata», che per alcuni è «triste» se confrontata all’atmosfera che si respirava fino a un paio di anni fa. Ma, allo stesso tempo, molti hanno confermato che l’attività commerciale non è mancata e, dunque, la presenza a Basilea ha ancora un motivo d’essere. Dai commenti raccolti durante la fiera, possiamo sintetizzare così il mood:

Siamo soddisfatti ugualmente: Fope, Pasquale Bruni, Nanis, Alessio Boschi, Tamara Comolli, Picchiotti, Messika, Mattioli, Rivière

Tutto ok, ma qualche perplessità: Casato, Annamaria Cammilli, Leo Pizzo, Yoko London, Giovanni Ferraris, Djoula, Facet, Crivelli

No comment: Coronet, Sutra, Butani





Baselworld 2018
Baselworld 2018

Tra gli stand di Baselworld
Tra i booth di Baselworld
Visitatori a Baselworld
Visitatori a Baselworld
Ingresso alla messe
Ingresso alla messe

Modella di Jacob & co
Modella di Jacob & co







Questa Coca Cola ha 9888 diamanti

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Una borsa a forma di bottiglia di Coca Cola tempestata da 9888 diamanti: è l’idea da record di Coronet ♦︎

Ci si può divertire con i gioielli? Sì, in molti modi. C’è chi si diverte a fare shopping e chi gioca con diamanti e oro come elementi di un puzzle. È quello che fa Coronet, marchio di gioielli di Hong Kong specializzato in diamanti. Ogni tanto Coronet sorprende con le sue iniziative: dopo aver realizzato, nel 2015, una chitarra elettrica (vera) completamente ricoperta con diamanti bianchi e neri per 400 carati, a Baselworld 2018 il brand ha stabilito un altro Guinness record. Questa volta il primato mondiale riguarda il maggior numero di diamanti incastonati su una borsetta a forma di bottiglia di Coca Cola. Vale la pena di guardare quello che è un gioiello che difficilmente sarà utilizzato nella vita reale. La borsa a forma di bottiglia della più popolare bevanda gassata ha 9.888 diamanti per 120 carati.

Coronet ha presentato la sua borsa.gioiello a Baselworld, precisando che la produzione ha richiesto circa cento giorni di lavoro di 15 artigiani. I diamanti sono posati su una superficie di Icestrella, un materiale utilizzato nella creazione di vetri antiproiettile, che replica l’aspetto e l’atmosfera della famosa bottiglia in vetro. Il design, invece, è dell’americana Kathrine Baumann (che è anche ex miss America), mentre la realizzazione è di Aaron Shum Jewelry, l’azienda proprietaria del marchio Coronet.

Quindi, se vi lamentate del prezzo delle borsette di famose marche, pensate che ce n’è una che costa senza dubbio di più.





La top model Yukie con la bottiglia-borsa di Coronet
La top model Yukie con la bottiglia-borsa di Coronet

Il tappo della borsa-bottiglia
Il tappo della borsa-bottiglia
Esterno della borsa-gioiello con 9888 diamanti
Esterno della borsa-gioiello con 9888 diamanti
Lo staff di Coronet riceve a Baselworld il certificato del Guinness dei primati
Lo staff di Coronet riceve a Baselworld il certificato del Guinness dei primati
L'interno della borsa-gioiello
L’interno della borsa-gioiello








Come brillano Coronet e Reena

Coronet e Reena Ahluwalia presentano il frutto della collaborazione: la collezione Inner Brilliance ♦

Reena Ahluwalia è una designer specializzata in diamanti che vive a Toronto, Canada. Coronet è un marchio di Aaron Shum Jewelry con base a Hong Kong. Il frutto della collaborazione tra i due, annunciata a settembre, è stata mostrata a Baselworld 2017.

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La designer ha dato il nome a un’intera linea, Inner Brilliance, una collezione di gioielli ovviamente a base di diamanti. Ci sono due particolarità da sottolineare: Coronet utilizza il suo set brevettato che unisce sette diversi diamanti taglio brillante per formare un unico insieme, creando l’effetto di un grande solitario. Reena Ahluwalia, da parte sua, ha lavorato attorno a questa combinazione per costruire la collezione, composta da diamanti incolori, ma anche rubini, montati su oro 18 carati bianco, rosa o giallo. La collezione è composta da collana, pendente, orecchini e anelli. A Baselworld, in ogni caso, Reena ha presentato anche uno dei suoi quadri che ritrae, ovviamente, un diamante. Lavinia Andorno





Collana della collezione Inner Brilliance
Collana della collezione Inner Brilliance

Anello della collezione Inner Brilliance
Anello della collezione Inner Brilliance
Gioiello dipinto da Reena Ahluwalia
Gioiello dipinto da Reena Ahluwalia
Aaron Shum con Reena Ahluwalia a Baselworld 2017
Aaron Shum con Reena Ahluwalia a Baselworld 2017

Anello della collezione Inner Brilliance con oro rosa e bianco
Anello della collezione Inner Brilliance con oro rosa e bianco







Diamanti alla parete

Coronet, marchio specializzato in gioielli con diamanti, affida la sua immagine alla designer canadese Reena Ahluwalia ♦

A Hong Kong Jewellery & Gem Fair, la società specializzata in diamanti Aaron Shum e il suo marchio Coronet, hanno annunciato la collaborazione con la pluripremiata designer canadese di gioielli e diamanti, ma anche pittrice, Reena Ahluwalia. La designer ha realizzato un quadro per Coronet.

Reena Ahluwalia è una designer che abita a Toronto, Canada. È una delle maggiori artiste del gioiello: progetta collezioni per i grandi marchi e, allo stesso tempo, realizza grandi quadri che hanno come soggetto diamanti e pietre preziose. Per il suo lavoro ha ricevuto una lunga lista di premi e riconoscimenti, tra cui l’ambito Diamonds International-De Beers Award and the Diamonds Rio Tinto design award. Nata in India, ha assorbito la passione degli indiani per la gioielleria ma, allo stesso tempo, ha abbracciato uno stile di tipo occidentale. Reena ha messo la sua firma al design di gioielli come quelli che le ha affidato Rio Tinto per inaugurare la miniera di diamanti Bunder, nel Madhya Pradesh, India. Oppure una tiara per Asscher, omaggio al Royal Wedding di Kate Middleton. A questo lavoro si aggiunge la realizzazione di quadri iperrealistici di pietre tagliate, non solo diamanti, che assomigliano a dei mandala, le raffigurazioni rituali per la meditazione. Insomma, se non si possiede un grande diamante si può sempre disegnarlo. Giulia Netrese





Orecchini con diamanti disegnati per Rio Tinto
Orecchini con diamanti disegnati per Rio Tinto

Il disegno della tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Il disegno della tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Reena Ahluwalia
Reena Ahluwalia
Disegno per la collana Imperial commissionata da Venere Jewel (dal sito di Reena Ahluwalia)
Disegno per la collana Imperial commissionata da Venere Jewel (dal sito di Reena Ahluwalia)
Collana di diamanti Imperial
Collana di diamanti Imperial
Il diamante disegnato per Coronet
Il diamante disegnato per Coronet
Quadro "Il portale dell'eternità", di Reena Ahluwalia
Quadro “Il portale dell’eternità”, di Reena Ahluwalia

Collana con pendente disegnata per Rio Tinto
Collana con pendente disegnata per Rio Tinto







Coronet, diamanti show

La ampia schiera di chi ama i diamanti può saziarsi di queste immagini firmate Aaron Shum, azienda di Hong Kong diventata celebre con il brand Coronet. Sono una serie di gioielli che esaltano i diamanti: Coronet Marquise, per esempio, abbina due pietre taglio marquise due a taglio princess, nella regolazione prongless: un design innovativo che vuole aumentare l’effetto scintillante delle pietre. Per aumentare ulteriormente il potere ipnotico dei diamanti  le pietre centrali sono contornate da altri piccoli brillanti, che ne prolungano i riflessi. La linea Pendeloque, come indica il nome, comprende gioielli dalla forma a goccia. Pendenti e orecchini esaltano pietre con un taglio a pera, anche in questo caso circondate da altri diamanti più piccoli a contorno. Non stupisce che queste composizioni di bianche, trasparenti e scintillanti pietre preziose ottengano il favore di chi non si discosta dalla tradizione, ma punta tutto sulla freschezza dei diamanti, un lusso che non tramonta mai. Margherita Donato

Orecchini della linea Coronet Pendeloque
Orecchini della linea Pendeloque
Pendenti della linea Coronet Marquise
Pendenti della linea Coronet Marquise
Orecchini di diamanti Coronet Pandeloque
Orecchini di diamanti Pendeloque
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Pendente con diamanti taglio marquise
Anello con pietra taglio marquise
Anello con pietra taglio marquise
Anello con diamante taglio a pera
Anello con diamante taglio a pera
Anello della linea Coronet Marquise
Anello della linea Coronet Marquise
Pendenti di diamanti Coronet Pandeloque
Pendenti di diamanti Pandeloque

Una chitarra di diamanti al collo

Per molte donne (e uomini) la chitarra non è solo uno strumento musicale, ma anche un simbolo di libertà. Ora può essere anche un gioiello, come dimostra Coronet, un brand sbarcato negli Usa un paio di anni fa dalla costola della Aaron Shum Jewellery di Hong Kong. Da non sottovalutare: a Baselworld 2015 Coronet è diventato il secondo marchio asiatico gioielli a essere ospitato nel prestigioso padiglione 1, dopo Mikimoto nel 1996. La società, che ha base operativa in California, a VicenzaOro September ha portato un gioiello da Guiness, dopo un tour mondiale passato dalla Svizzera alla Cina: una chitarra Gibson da 2 milioni di dollari tempestata di diamanti (400 carati), opera del designer Mark Lui. È il risultato di 700 giorni di lavoro di un team di 68 persone ed è la chitarra più costosa al mondo. Ma, accanto alla chitarra per musicisti Aaron Shum Jewellery ne propone anche altre con le dimensioni di un pendente da legare a una collana. Hanno la silhouette di una chitarra elettrica, sono realizzate in oro bianco e quasi completamente ricoperte da piccoli diamanti. Piaceranno a chi ama il rock, ma anche il lusso.

Va aggiunto anche un altro aspetto: Coronet utilizza una particolare tecnica per il taglio delle pietre: crea un grande effetto solitaire luminoso con soli 30 punti di diamante. L’impostazione è brevettata: il diamante non ha punte centrali e vanta rifrazione della luce superiore (sostiene Coronet) e raggiunge uno splendore ottimale a circa un terzo del peso in carati e un decimo del prezzo di un solitario equivalente. M.d.B.

La chitarra Gibson tempestata di diamanti di Coronet
La chitarra Gibson tempestata di diamanti di Coronet
La presentazione della chitarra a VicenzaOro September
La presentazione della chitarra a VicenzaOro September
Pendente a forma di chitarra Gibson
Pendente a forma di chitarra Gibson
Pendente a forma di chitarra di Coronet
Pendente a forma di chitarra di Coronet
Catena con chitarra pendente
Catena con chitarra pendente
Pendente a forma di chitarra elettrica
Pendente a forma di chitarra elettrica
Chitarra elettrica di Coronet
Chitarra elettrica di Coronet