I nuovi Baci di Damiani. Una delle novità presentate al recente Baselworld dalla Maison piemontese è stata una nuova, mini, versione di una linea consolidata. Una novità spinta dalla evoluzione dei nuovi materiali: questa versione di Baci, infatti, utilizza la ceramica come protagonista. Scrivere un inno al bacio significa fare della retorica: per ognuno ha un valore legato alla propria esperienza. E, allo stesso modo, i gioielli di questa collezione sono destinati a essere legati a un personale ricordo, che non necessariamente è destinato a una coppia di amanti. Un bacio significa anche affetto tra consanguinei e persino un gesto di amicizia (se non viene equivocato). Premesso questo, i due gioielli che arricchiscono la collezione, finora realizzata in oro bianco e rosa con diamanti, giocano sulla composizione del segno della X, simbolo di abbraccio eterno e utilizzato nel linguaggio scritto, in particolare in quello attraverso computer o smartphone, per significare l’invio di un bacio. I due pezzi proposti da Damiani sono anello e collier in oro rosa e ceramica. Lavinia Andorno
Si allarga l’Aura di Roberto Demeglio
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L’Aura di Roberto Demeglio, figlia di oro e ceramica (https://gioiellis.com/aura-figlia-di-oro-e-ceramica) continua a crescere. E con qualche mese di età in più rispetto alla nascita, si evolve, cambia forma. Ma senza perdere quelle rotondità che hanno caratterizzato il debutto della collezione. La doratura su ceramica high-tech, ottenuta attraverso un sistema protetto da brevetto, è articolata in bracciali, anelli, orecchini e ciondoli che hanno sinuose curve, in diversi volumi. I gioielli sono disponibili nelle varianti dorate giallo, rosa e bianco, che abbinate alla ceramica, nera e bianca, offrono un contrasto che non passa inosservato, anche grazie alla trama di rombi creata dalla alternanza di ceramica nera o bianca con finiture lucide o opache, e dorata nelle tre varianti dei colori dell’oro. Nonostante l’aspetto scultoreo, anelli e bracciali si indossano facilmente grazie a un sistema elastico a molla nascosto, anche questo protetto da brevetto, che rende più semplice la vestibilità del gioiello. Lavinia Andorno
Opere al dito con Aneta Regel
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«Creo oggetti che esistono né nella natura o nel mondo dei manufatti, ma che, una volta realizzati, sono in grado di riflettere e trasmettere informazioni e sensazioni sulla natura e la mia stessa esistenza». Parole di Aneta Regel Deleu, giovane artista con base a Londra che ha conquistato una notorietà internazionale (ha esposto le sue opere in tutto il mondo). Realizza sculture utilizzando in gran parte la ceramica. Ma oltre alla serie di Metamorphosis, con strane forme colorate che sembrano resti archeologici di un altro pianeta, l’artista di origine polacca ha anche concepito una serie di anelli piuttosto fuori dal comune. Non sono, ovviamente, gioielli qualsiasi, ma piccole sculture che possono essere apprezzate da chi ama l’arte. Tanto da infilarsi un’opera al dito. Anche questo sono realizzate in ceramica colorata: rosa, giallo e bianco sono le tonalità principali. Margherita Donato
Demeglio interpreta Da Vinci
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Dopo Giotto, ecco Da Vinci: questa volta è l’artista della celebre Gioconda a dare il nome a un gioiello di Roberto Demeglio. A VicenzaOro il brand torinese ha presentato un gioiello che è il risultato della tecnologia applicata all’abilità orafa, con in più uno spiccato senso per il design. Il solitario DaVinci è un anello che utilizza la ceramica di alta qualità, che vanta un alto grado di durezza e resistenza, assieme a una eccellente duttilità. La banda dell’anello è costituita da tessere di ceramica, unite da un sistema elastico a molla, filo conduttore di tutte le collezioni Roberto Demeglio: in questo modo il gioiello si adatta perfettamente al dito. È forse il motivo che ha ispirato il nome Da Vinci, dato che Leonardo era un pittore, ma anche un eclettico inventore. Assieme a questo antico e modernissimo materiale, la ceramica, brilla un eterno diamante da 0,20 a 3 carati a taglio brillante. È incastonato al centro del gioiello, circondato a sua volta da pietre più piccole, a formare un cerchio o un ovale. Da Vinci non è l’unica novità. Demeglio ha proposto anche un’evoluzione della linea Aura, una delle collezioni più rappresentative del brand, anche questa realizzata con la ceramica nera o bianca, ma accostata all’oro: questa speciale doratura è ottenuta attraverso un sistema protetto da brevetto. I prezzi sono nelle didascalie delle immagini.
Morellato in ceramica
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Da tempo la ceramica è utilizzata in gioielleria, e anche un brand come Morellato ha in catalogo una linea di gioielli realizzati anche con questo materiale. Contrariamente a quanto si pensa, la ceramica è un elemento resistente. Inoltre, è duttile e può assumere le forme concepite dal designer, specialmente se si tratta di superfici geometriche. Come nel caso della collezione concepita dal brand veneto, in cui vuoti e pieni si rincorrono tra curve e cerchi, con un contrasto cromatico tra il Pvd color oro rosa o tonalità argento del metallo e il nero della ceramica. Come sempre, il prezzo dei bijoux di Morellato è molto contenuto. In questo caso i prezzi oscillano intorno ai 50-30 euro per gli anelli, mentre si sale a 70 euro per le collane con pendente e a 109 per la coppia di orecchini, mentre il bracciale costa 99 euro. Giulia Netrese
Aura, figlia di oro e ceramica
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Se l’oro sposa la ceramica dopo un po’ nasce Aura. Che è il nome della nuova collezione firmata Roberto Demeglio. Come dire: tradizione e innovazione assieme. D’altra parte, la storia del brand somma tutte e due questi aspetti. Roberto Demeglio nasce come brand 30 anni fa su iniziativa del suo fondatore, erede di una famiglia di gioiellieri da generazioni (dal 1922, sono stati a lungo fornitori ufficiali dei Savoia). Ma veniamo ad Aura. La collezione comprende anelli e bracciali, in diversi volumi e con l’utilizzo delle tre classiche sfumature dell’oro: giallo, rosa e bianco. Non solo. Anche la ceramica cambia colore: è bianca o nera, satinata o lucida. Insomma, le combinazioni sono diverse e interessanti. E, inoltre, i gioielli dovrebbero essere anche comodi. I singoli elementi di forma quadrata o rettangolare sono montati su un sistema elastico a molla (protetto da brevetto): questa tecnologia rende i gioielli morbidi e adattabili alle diverse conformazioni di braccia e dita. Un’altra tecnologia è invece utilizzata (anche in questo caso è protetta da brevetto) per l’applicazione sulla ceramica di un’avvolgente doratura a 18 carati. Matilde de Bounvilles
Madre Natura, gioielli dalle Alpi alla vetrina
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Sono come Madre Natura li ha fatti i gioielli di Daniele Fantin: narcisi, stelle alpine, viole, pervinche, gelsomini raccolti nelle montagne e nelle valli biellesi e trasformati in ciondoli, orecchini e bracciali di ceramica traslucente e l’argento. I pezzi, tutti realizzati a mano, quindi in edizione limitata e commercializzati con il marchio Madre Natura appunto, nascono da lunghe sperimentazioni con la tecnica della cera persa con il fiore al posto della cera. Poi la svolta con la fusione in una centrifuga sotto vuoto di un fiore di grandi dimensioni. Dall’altro capo del mondo, in Brasile, c’è una designer di gioielli Silvia Fumanovich che fa largo uso delle magnifiche pietre preziose del suo Paese, ma utilizza anche i petali di orchidea cristallizzati per realizzare preziosi orecchini ( montati su oro e diamanti) e che per questo ha vinto l’Oscar della gioielleria nella categoria innovazione (https://gioiellis.com/i-14-vincitori-degli-oscar-del-gioiello/). Giulia Netrese
La ceramica cosmica di Chanel
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Grafico e contemporaneo: è il cosmo di Chanel. La nuova collezione battezzata Cosmique torna sul tema caro a Modemoiselle riproposto qualche mese fa (https://gioiellis.com/sulla-
Da tempo la ceramica è entrata a far parte della gioielleria: lo sa bene anche Tiffany, che ha aggiunto alla collezione T disegnata da Francesca Amfitheatrof, design director della maison di New York, un bracciale di ceramica e oro. È il Cutout Cuff, in oro 18 carati e, appunto, ceramica bianca. Niente paura, la ceramica è un materiale molto resistente. La collezione T, disegnata attorno alla lettera iniziale di Tiffany, si allarga. Al momento, però, questo bracciale è disponibile solo negli Usa, si può ordinare online tramite l’e-shop di Tiffany, e costa 8.500 dollari (per la taglia media). Al momento non è ancora nota la data di commercializzazione in Italia. M.d.B.
Tiffany ha puntato su Francesca Amfitheatrof, una designer cosmopolita dall’eclettico apprendistato, per introdurre un nuovo corso. La neo design director del colosso americano, racconta a Enrica Roddolo, del quotidiano il Corriere della Sera, che cosa ha cercato di tradurre in creatività disegnando la nuova linea Tiffany T (qui immagini e prezzi della collezione https://gioiellis.com/t-come-tiffany).
Ecco l’intervista.
«Ho visto le donne più belle, gli abiti di alta moda più straordinari negli anni 70 quando – piccolissima – accompagnavo mia madre alle sfilate di Valentino. E poi di Giorgio Armani per il quale mamma Elvira, romana, ha lavorato a lungo». Francesca Amfitheatrof, prima donna a guidare come design director il team creativo di Tiffany & Co, parla dal suo ufficio di New York. È lei «the cool factor», l’elemento più contemporaneo della maison che ha 177 anni di storia. Ma è anche, a sorpresa, «the Italian factor». «In realtà Tiffany ha sempre avuto un’anima cool: era cool Charles Tiffany come Elsa Peretti, aggiunge in un italiano fluente, che tradisce una leggera cadenza capitolina, anche se è nata a Tokyo 44 anni fa, e cresciuta tra New York, Roma, Londra e Mosca. Penso al lavoro creativo di Elsa, sempre così contemporaneo anzi, direi avventuroso».
A proposito di avventure. Vero che ha iniziato con i talenti dell’arte contemporanea, i Young British Artists provocatori come Damien Hirst o i fratelli Chapman?
«SÌ, e dire che mio padre Erik, giornalista di Time magazine che è stato bureau chief della rivista a Mosca quando ancora c’era l’Urss, da buon Wasp sognava per me un futuro da avvocato, e per mia sorella un lavoro da dottore, e quando avevo forse 11 anni ci portò a fare un tour delle università Ivv League sperando che, come lui, avremmo scelto Harvard. Ma io avevo in mente altro. Scelsi Londra. Insomma, sono andata a scuola d’arte, Central Saint Martins e Royal College of Art, negli anni della Thatcher e degli Yuppies quando chi inseguiva il successo non faceva certo questa scelta».
In realtà Hirst oggi è una celebrity anche di straordinario successo economico.
«Infatti, quel circuito di persone era quello meno proiettato verso il successo e invece è stato proprio quello che lo ha conquistato. La cosa straordinaria degli artisti è la loro capacità di vedere il mondo in modo irriverente. Ricordo ancora quando Jay Jopling aprì la galleria d’arte White Cube a Londra, quel che succedeva ai vernissage era fenomenale . Attorno a quel mondo ruotavano anche talenti di moda come Alexander MacQueen o Philip Treacy, capaci di creare in maniera eccentrica. Da ultimo, in Cina, ho conosciuto anche l’artista Ai Wei Wei che mi ha mostrato strepitosi gioielli antichi. Ho metabolizzato tutto ciò: la moda, l’arte e il know specifico»,
Già, è laureata come jeweler ma anche silversmith, Insomma, conosce i mestieri del gioiello sin dalla materia prima.
«O sì, ho anche fatto 6 straordinari mesi di apprendistato proprio in Italia, anni fa, vicino a Padova con alcuni maestri artigiani che mi hanno insegnato a mixare vari ori, gli argenti È una lezione che metto a frutto adesso con la mia prima collezione Tiffany T. Ho scelto di impiegare tutti gli ori, dal giallo al rosa al bianco e fino all’argento, ma anche diamanti e persino la ceramica, che ho imparato a conoscere negli anni in cui ho lavorato per Wedgwvood Stoke e per Alessi: ero appena diplomata e Alberto Alessi mi propose di andare a lavorare con loro. Poi le contaminazioni sono continuate con gli occhiali da sole che ho disegnato per Marni e i bottoni per Chanel».
Prima di Tiffany ha lavorato anche per Fendi e Alice Temperley, creato gioielli per Asprey & Garrard. Una palestra eclettica.
«In fondo Tiffanv non è solo gioielli, che fanno comunque il 90% circa del business. Ma la
maison vuol dire anche accessori e molto altro».
E forse non è un caso che abbia scelto una designer a 360 gradi, che cosa ha cercato di tradurre in creatività disegnando Tiffany T?
«Volevo creare una linea molto legata al design, per una donna moderna. Che viva a Milano, New York, o Dubai non importa. Gioielli che non avessero sesso o età. E immediatamente riconoscibile come Tiffany. Ma più di tutto ho provato a creare qualche cosa di effortless (alla lettera senza sforzo, naturale, ndr). Ecco la leggerezza, anche un po’ di calviniana memoria, è qualche cosa che ho sempre inseguito».
Che cosa indossa lei di effortIess?
«La fede di mia nonna, ormai è un filo sottilissimo, il mio portafortuna. E poi l’anello di René Lalique di mia madre … ma porto anche i braccialetti di corda che si mettono in spiaggia. E se penso a Tiffany, abbiamo preziosi da 200 euro o da milioni di euro. Ogni gioiello, al di là del valore, ha una straordinaria forza simbolica».
Tiffany has focused on Francesca Amfitheatrof, a cosmopolitan designer with an eclectic apprenticeship, to introduce a new course. The new design director of the American giant, tells Enrica Roddolo, of the newspaper Corriere della Sera, what she had tried to translate in creativity in designing the new line Tiffany T. Here is a summary of the interview.
Francesca Amfitheatrof, the first woman to lead the creative team as design director of Tiffany & Co, is speaking from her office in New York. She is “the cool factor”, the element most contemporary in the maison that has 177 years of history. Born in Tokyo 44 years ago and raised in New York, Rome, London and Moscow, she studied art, she graduated as a jeweler and silversmith, made six months of apprenticeship near Padova with some master craftsmen where she learned to mix precious metals, worked for Fendi and Alice Temperley, created jewelry for Asprey & Garrard, designed sunglasses for Marni and buttons for Chanel. «That’s why I chose to use all gold, from yellow to pink to white and up to silver, but also diamonds and even ceramics, which I learned about in the years when I worked for Wedgwvood Stoke and Alessi», says the designer.
How did you try to translate creativity in designing Tiffany T?
«I wanted to create a line closely linked to the design for a modern woman. Who lives in Milan, New York or Dubai doesn’t matter. Jewels that hadn’t sex or age. And instantly recognizable as Tiffany. But most of all I tried to create something effortless (literally effortless, natural, ed.) Lightness, even a little calvinist memory, is something that I have always followed».
What are you wearing effortIess?
«The wedding ring of my grandmother, now is a fine thread, my lucky charm. And then my mother ring of René Lalique… but I also wear the rope bracelets that you put on the beach. And when I think of Tiffany, we have precious from 200 thousend or one million euro. Each jewel beyond value, has an extraordinary symbolic power».
Tiffany a mis l’accent sur Francesca Amfitheatrof, un designer cosmopolite avec un apprentissage éclectique, pour introduire un nouveau cours. Le nouveau directeur du design du géant américain, raconte a Enrica Roddolo, du journal Corriere della Sera, ce qu’elle avait essayé de traduire dans la créativité dans la conception de la nouvelle ligne Tiffany T. Voici un résumé de l’interview.
Francesca Amfitheatrof, la première femme à diriger l’équipe de création en tant que directeur de la conception de Tiffany & Co, parle de son bureau à New York. Elle est «the cool factor», l’élément plus contemporain dans la maison qui dispose de 177 ans d’histoire. Né à Tokyo il ya 44 ans et a grandi à New York, Rome, Londres et Moscou, elle a étudié l’art, elle obtient son diplôme de bijoutier et orfèvre, a fait six mois de stage près de Padoue avec des maîtres artisans, où elle a appris à mélanger les métaux précieux, travaillé pour Fendi et Alice Temperley, créés bijoux pour Asprey & Garrard, lunettes de soleil pour Marni et boutons conçu pour Chanel. «C’est pourquoi j’ai choisi d’utiliser tout l’or, du jaune au rose au blanc et à l’argent, mais aussi diamants et même la céramique, que j’ai appris sur les années où j’ai travaillé pour Wedgwvood Stoke et Alessi», dit le disagner.
Comment avez-vous essayé de traduire la créativité dans la conception de Tiffany T?
«Je voulais créer une ligne étroitement liée à la conception pour une femme moderne. Qui vit à Milan, New York ou Dubaï n’a pas d’importance. Des bijoux qui n’avaient pas le sexe ou l’âge. Et immédiatement reconnaissable comme Tiffany. Mais plus que tout, j’ai essayé de créer quelque chose effortless (naturel, littéralement sans effort). La légèreté, même un peu de mémoire calviniste, c’est quelque chose que j’ai toujours suivi».
Que portez-vous effortIess?
«La bague de mariage de ma grand-mère, qui est maintenant un fil fin, mon porte-bonheur. Et puis ma bague de mère de René Lalique … mais je porte également les bracelets de corde que vous mettez sur la plage. Et quand je pense à Tiffany, nous avons précieux de 200 milliers ou 1 million d’euro. Chaque bijou au-delà valeur, a une extraordinaire puissance symbolique».
Italienisch Faktor für Tiffany
Tiffany hat Francesca Amfitheatrof, einer kosmopolitischen Designer mit einer eklektischen Lehre konzentriert, um einen neuen Kurs vorstellen. Die neue Design-Direktor des amerikanischen Riesen, sagt Enrica Roddolo, der Zeitung Corriere della Sera, was sie versucht hatte, in der Kreativität bei der Gestaltung der neuen Linie Tiffany T. Hier übersetzen ist eine Zusammenfassung des Interviews.
Francesca Amfitheatrof, die erste Frau, die kreative Team als Design-Direktor von Tiffany & Co führen, ist aus ihrem Büro in New York gesprochen. Sie ist “die kühlen Faktor”, das Element in der meisten zeitgenössischen maison, die 177 Jahre der Geschichte hat. Vor 44 Jahren in Tokio geboren und in New York, Rom, London und Moskau angehoben, sie Kunst studiert, schloss sie als Juwelier und Silberschmied, machte sechs Monaten Lehr in der Nähe von Padua mit einigen Handwerksmeister, wo sie gelernt, Edelmetalle zu mischen, arbeitete für Fendi und Alice Temperley, schuf Schmuck für Asprey & Garrard, entworfen Sonnenbrille für Marni und Schaltflächen für Chanel.«Deshalb habe ich beschlossen, alles Gold zu verwenden, von gelb bis zu weiß und bis zu Silber rosa, aber auch Diamanten und sogar Keramik, die ich kennen gelernt in den Jahren, als ich arbeitete für Wedgwvood Stoke und Alessi», sagt der Designer.
Wie haben Sie versucht, die Kreativität bei der Gestaltung Tiffany T übersetzen?
«Ich wollte eine Linie eng mit dem Entwurf für eine moderne Frau verknüpft erstellen. Wer lebt in Mailand, New York oder Dubai spielt keine Rolle. Juwelen, die nicht Geschlecht oder Alter hatte. Und sofort als Tiffany erkennbar. Aber vor allem habe ich versucht, etwas effortless (wörtlich müheloses, natürliches, hrsg.) Leichtigkeit, sogar ein wenig calvinist Speicher zu schaffen, ist etwas, das ich schon immer gefolgt».
Was trägst du effortIess?
«Der Glaube an meine Großmutter, ist heute ein Feingewinde, mein Glücksbringer. Und dann meine Mutter Ring von René Lalique … aber ich trage auch die Seil-Armbänder, die Sie am Strand setzen. Und wenn ich daran denke, Tiffany, haben wir wertvolle von 200 Tausend oder 1 Million Euro. Jedes Schmuckstück über Wert, hat eine außerordentliche Symbolkraft».
Итальянский фактор для Tiffany
Tiffany была сосредоточена на Francesca Amfitheatrof, космополитической дизайнера с эклектичным ученичества, ввести новый курс. Новый дизайн директор американского гиганта, сообщает Enrica Roddolo, газеты Corriere della Sera, что она пыталась перевести в творчестве при разработке новой линии Тиффани Т. Вот краткое интервью.
Francesca Amfitheatrof, первая женщина, чтобы возглавить творческую команду, как директор по дизайну Тиффани & Co, говорит от ее офиса в Нью-Йорке. Она “круто фактором”, элемент наиболее современный в модного дома, который имеет 177-летнюю историю. Родился в Токио 44 лет назад и вырос в Нью-Йорке, Риме, Лондоне и Москве, она изучала искусство, окончила в качестве ювелира и серебряных, сделал шесть месяцев ученичества около Падуи с некоторыми мастерами, где она научилась смешивать драгоценные металлы, работал для Fendi и Элис Темперли, созданной украшений для Asprey & Garrard, предназначены очки для Marni и кнопки для Chanel. «Вот почему я решил использовать все золото, от желтого до розового до белого и до серебра, но и алмазы и даже керамика, которые я узнал о в те годы, когда я работал на Wedgwvood Сток и Alessi», говорит дизайнер.
Как вы попытаться перевести творчество в проектировании Tiffany T?
«Я хотел, чтобы создать линию тесно связана с дизайном для современной женщины. Кто живет в Милане, Нью-Йорке или Дубае не имеет значения. Драгоценности, которые не пола и возраста. И мгновенно узнаваемый как Tiffany. Но больше всего я пытался создать нечто effortIess (буквально легкий, естественный, ред.) Легкость, даже немного кальвинистской память, это то, что я всегда следовал ».
Что вы носите effortIess?
«Вере моей бабушки, в настоящее время является мелкой резьбой, мой талисман. А потом моя мать кольцо Рене Лалика … но я также носить веревочные браслеты, которые вы положили на пляже. И когда я думаю о Tiffany, у нас есть драгоценное из 200000 или 1000000 евро. Каждый драгоценный камень за ценности, имеет внеочередное символическую власть».
Tiffany se ha centrado en Francesca Amfitheatrof, una diseñadora cosmopolita con un aprendizaje ecléctico, para introducir un nuevo curso. El nuevo director de diseño del gigante americano, cuenta a Enrica Roddolo, del diario Corriere della Sera, lo que ella había tratado de traducir come creatividad en el diseño de la nueva línea Tiffany T. He aquí un resumen de la entrevista.
Francesca Amfitheatrof, la primera mujer en dirigir el equipo creativo como director de diseño de Tiffany & Co, está hablando desde su oficina en Nueva York. Ella es “el factor cool”, el elemento más contemporáneo en la maison que tiene 177 años de historia. Nacido en Tokio hace 44 años y criado en Nueva York, Roma, Londres y Moscú, estudió arte, se graduó como joyero y orfebre, hizo seis meses de aprendizaje cerca de Padova con algunos maestros artesanos donde aprendió a mezclar los metales preciosos, trabajó para Fendi y Alice Temperley, joyas creadas por Asprey y Garrard, gafas de sol para Marni y botones diseñado para Chanel.
«Por eso opté por usar todo el oro, del amarillo al rosa a blanco y hasta de plata, sino también de los diamantes e incluso la cerámica, que he aprendido acerca de los años en que trabajé para Wedgwvood Stoke y Alessi», dice el diseñador.
¿Cómo trató de traducir la creatividad en el diseño de Tiffany T?
«Quería crear una línea muy ligado al diseño para una mujer moderna. ¿Quién vive en Milán, Nueva York o Dubai, no importa. Joyas que no tuvieron relaciones sexuales o la edad. E instantáneamente reconocible como Tiffany. Pero sobre todo me trataron de crear effortless (literalmente, sin esfuerzo, natural) La ligereza, incluso un poco de memoria calvinista, es algo que siempre he seguido».
¿Qué llevas puesto effortIess?
«La fe de mi abuela, que ahora es un hilo fino, mi amuleto de la suerte. Y entonces mi anillo de la madre de René Lalique … pero también llevan las pulseras de cuerda que se pone en la playa. Y cuando pienso en Tiffany, tenemos precioso de 200.000 ó 1 millón de euros. Cada joya más allá del valor, tiene un extraordinario poder simbólico».
Meissen, diamanti e ceramica
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Meissen, brand tedesco famoso in tutto il mondo per la ceramica, da tempo ha deciso di proporre anche gioielli. Ma non pensiate che un gioiello che al posto della pietra ha ceramica sia cheap. È il contrario. Lo prova questo anello in oro bianco e porcellana Meissen. Che ha anche un diamante. E non è l’unico gioiello di alta gamma di Meissen, come testimoniano i pezzi presentati allo scorso Baselworld. A proposito, prezzo dell’anello: 1.650 euro. M.d.B.
Acciaio e ceramica per Sector
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Acciaio e ceramica per Sector, come nei motori più avanzati, come per le armi giapponesi, come in certi orologi top di gamma. E ora l’abbinata sta al centro della collezioni Ceramic di Sector, brand di orologi del gruppo Morellato, che si allarga alla gioielleria con prezzi accessibili. Bracciali che piaceranno agli uomini, ma c’è anche un anello in ceramica nera che potrebbe essere originale se indossato da una donna. Di quelle che non devono chiedere mai. Ecco i prezzi: i bracciali in acciaio lucido con ceramica nera e inserti in cristallo costano 79, 83 e 85 euro, l’anello 39 euro. M.d.B.
Steel and Ceramic for Sector, as in the most advanced engines, like in the Japanese weapons, as in some top watches. This materials now are at the center of the collections Ceramic of Sector, brand of Morellato Group, which is expanding from watches to jewelry with affordable prices. Bracelets that will appeal to men, but there is also a black ceramic ring that could be original when worn by a woman. Of those who should not ever ask for. Here are the prices: the polished steel bracelet with black ceramic and glass inserts cost 79, 83 and 85 euro, 39 euro the ring.
Acier et céramique du Sector, comme dans les moteurs les plus avancés, comme dans les armes japonaises, comme dans certaines montres de luxe. Ce matériel est maintenant au centre des collections de céramique du Sector, marque de Morellato groupe, qui se développe à partir de montres a les bijoux à des prix abordables. Bracelets qui plaira aux hommes, mais il est également un anneau en céramique noire qui pourrait être d’origine lorsqu’il est porté par une femme. De celles qui ne devrait jamais demander. Voici les prix: le bracelet en acier poli avec inserts en céramique et en verre noir coûte 79, 83 et 85 euros, € 39 la bague.
Stahl und Keramik für die Sector
Stahl und Keramik für die Sector, wie in den modernsten Motoren, wie in der japanischen Waffen, wie in einigen Top-Uhren. Diese Materialien sind jetzt in der Mitte der Sammlungen von Keramik Sector, der Marke von Morellato-Gruppe, die den Ausbau von Uhren, um Schmuck zu erschwinglichen Preisen. Armbänder, die den Menschen gefallen wird, aber es gibt auch eine schwarze Keramik-Ring, der ursprünglich sein könnte, wenn sie von einer Frau getragen. Von denen, die nicht überhaupt bitten sollte. Hier sind die Preise: die polierte Edelstahlband mit schwarzen Keramik-und Glaseinsätze kosten 79, 83 und 85 Euro, 39 € den Ring.
Стали и керамики для сектора, так как в наиболее развитых двигателей, как в японских оружия, как в некоторых лучших часов. Этот материал в настоящее время находятся в центре коллекций керамических сектора, марки Morellato Group, которая расширяется от часов до ювелирных изделий с доступным ценам. Браслеты, которые обратятся к мужчинам, но есть также черные керамические кольца, которые могли бы быть оригинальным, когда носили женщины. Из тех, кто никогда не должны просить. Вот цены: полированный стальной браслет с черными керамическими и стеклянными вставками стоить 79, 83 и 85 евро, 39 евро на ринг.
Acero y cerámica para Sector, como en los motores más avanzados, como en las armas japonesas, como en algunos relojes superiores. Este material ya se encuentran en el centro de las colecciones de cerámica de Sector, marca de Morellato Group, que se está expandiendo desde relojes a la joyería con precios asequibles. Pulseras que atraerá a los hombres, pero también hay un anillo de cerámica negro que podría ser original cuando se usa por una mujer. De los que no se debe pedir. Estos son los precios: el brazalete de acero pulido con inserciones de cerámica y vidrio negro cuestan 79, 83 y € 85, € 39 el anillo.
La ceramica preziosa di Nardelli
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Gioielli di ceramica. È con questo materiale, trattato al più alto livello, che si presentano gli anelli Rosario firmati Nardelli Gioielli. Si tratta di una limited edition, rigorosamente made in Italy, che ha l’obiettivo di unire classicità e tendenza. L’anello bandiera lanciato dal brand partenopeo, infatti, è stato ulteriormente rivisitato con un materiale leggero e innovativo come la ceramica declinata, per l’occasione, in nove varianti di colori. Gli anelli sono, inoltre, impreziositi da inserti in oro bianco, giallo o rosa, diamanti bianchi e neri, rubini e zaffiri. I prezzi oscillano tra i 199 e i 479 euro. Le tonalità vanno dall’avorio al violetto glicine passando per il blu, il bianco, il crema, il marrone, il grigio e il nero, quest’ultimo disponibile sia lucido che mat. Il debutto ufficiale della Ceramic colorful edition è avvenuto a Vicenzaoro Winter. Giulia Netrese