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Pandora aumenta prezzi e vendite





A Pandora, personaggio della mitologia greca, Zeus affidò un vaso, con l’avvertimento di non aprirlo mai. Ma la curiosità fu più forte e Pandora liberò tra gli uomini tutti i mali racchiusi dagli dei nel vaso. La Pandora che fabbrica gioielli, invece, non ha di questi problemi: dal suo vaso escono vendite e utili in crescita. Gli ultimi dati si riferiscono al terzo trimestre 2022. L’azienda danese ha messo a segno una crescita organica del 3% e una crescita di quanto venduto dell’1% rispetto al terzo trimestre del 2021 (+13% di crescita organica verso il corrispettivo periodo del 2019, pre-covid). Altro dato: la più grande piattaforma di prodotti di Pandora, Moments, ha registrato una crescita del 2% rispetto al terzo trimestre 2021. Diamonds by Pandora (gioielli con diamanti sintetici) è stato lanciato in Nord America il 25 agosto e ha raggiunto una quota di sell-out del 3%.

Linea Moments per Natale 2022
Linea Moments per Natale 2022

Ma, nonostante tutto, gli Stati Uniti hanno registrato un calo del 3%, come contraccolpo della fine dei sussidi governativi post covid, che evidentemente sono serviti anche a comprare gioielli. In compenso, gli Stati Uniti hanno registrato una forte crescita organica del 56% rispetto al 2019, linea con lo scorso trimestre. Segnali contrastanti da Regno Unito e Australia, che hanno registrato una crescita organica a due cifre rispetto al 2021, mentre la Francia sconta l’impatto di una ridotta attività promozionale. E se la Germania va a gonfie vele, l’Italia ha registrato alcuni segnali di indebolimento del sentiment dei consumatori.
Collana con pendente in oro 14 carati
Collana con pendente in oro 14 carati Pandora

Il nostro percorso di crescita continua anche nel terzo trimestre e siamo pronti per il picco commerciale di novembre-dicembre con una fantastica line-up prodotti. Il lancio di Diamonds by Pandora è stato incoraggiante e presto nuovi prodotti saranno aggiunti alla piattaforma per alimentare il periodo delle festività. Nonostante l’incertezza macro-economica e geopolitica, le abitudini di acquisto dei nostri clienti sono rimasti sostanzialmente invariate. Grazie alla solidità finanziaria e alla nostra posizione nel settore dei regali a prezzi accessibili, siamo ben attrezzati per far fronte a una potenziale recessione e a cogliere le opportunità di investimento più importanti, ad esempio per espandere la nostra rete di negozi. Stiamo già adottando misure precauzionali per garantire la nostra profitability nel caso in cui le circostanze dovessero cambiare.
Alexander Lacik, Presidente e Amministratore Delegato di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Da segnalare anche che Pandora ha aumentato i prezzi di alcuni articoli selezionati in Nord America, pur rimanendo nella fascia di gioielli accessibili. Un aumento dei prezzi simile (4% di media) è stato attuato a livello globale all’inizio del quarto trimestre: l’inflazione non risparmia la gioielleria. Sotto il profilo finanziario tiene il margine lordo. Infine, Pandora prevede per l’intero 2022 una crescita organica del 4-6% e di un margine Ebit (utili lordi) del 25,0-25,5%.
Bracciale in argento placcato oro rosa e cubic zirconia con ciondolo a forma di gatto
Bracciale in argento placcato oro rosa e cubic zirconia con ciondolo a forma di gatto







Gismondi 1754, sei mesi a doppia cifra




Continuano a essere più che positivi i conti di Gismondi 1754, storica azienda di gioielleria genovese, quotata sul mercato Egm (Euronext Growth Milan) di Borsa Italiana. I risultati dei primi sei mesi 2022, comunica il consiglio di amministrazione, confermano il trend di significativa crescita del valore della produzione, che si attesta a euro 7,2 milioni, con una variazione di +84% rispetto al corrispettivo periodo 2021. La crescita, secondo l’azienda, è determinata grazie al notevole apporto del canale Wholesale, con un forte incremento in particolare dell’area europea (+858.521 euro), e dell’area Usa (+731.881 euro), rispetto al primo semestre 2021.

Bracciali della collezione Pace
Bracciali della collezione Pace

I risultati del primo semestre ci riempiono di orgoglio e soddisfazione; crescere più dell’80% risponde alla promessa fatta a chi ha creduto in noi e nel nostro progetto. Con tenacia e determinazione abbiamo saputo fronteggiare e fronteggeremo le sfide di questo periodo, e questo ci ha permesso e ci permetterà di aumentare in maniera entusiasmante e armonica le vendite in tutto il mondo. Il contesto macroeconomico non è semplice, ciononostante, con la nostra forza e con la fiducia nelle nostre risorse, intendiamo continuare decisi nel posizionamento strategico di Gismondi 1754 a livello nazionale e internazionale, massimizzando il continuo apprezzamento che viene riservato al nostro marchio e ai nostri gioielli in ogni contesto in cui ci presentiamo. Ci sono tutte le premesse per continuare a livelli di crescita importanti anche per la seconda parte dell’anno.
Massimo Gismondi, CEO di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Positivo anche il canale Special Sales, il tailormade di Gismondi 1754, che nei primi sei mesi del 2022 ha contribuito alla crescita dei ricavi con +19% rispetto all’analogo periodo del 2021 e vendite per euro 1.943.655. Bene anche il franchising di Praga, che è incrementato del 41%, e riscontri positivi anche dal Retail, che registra un incremento in valore assoluto pari ad euro 739.981. Tra i dati del conto economico, da segnalare l’Ebitda (margine lordo) a euro 815.964 mila (+166%) e un utile netto consolidato a 374.469 mila euro (+300%). La posizione debitoria segna invece -328.112 mila, rispetto al dato consolidato a dicembre scorso che era di 290.408 mila.

Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754
Couture Awards Design. Best in Diamonds above $ 20.000: Gismondi 1754






Prospettive brillanti per i gioielli Zancan




I gioielli dal carattere deciso di Zancan hanno successo. Secondo quanto comunicato dall’azienda di Ponte di Nanto  (Vicenza) il bilancio 2021 si è infatti chiuso con un fatturato record di oltre 7 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2020 e un incremento intorno al 5% rispetto al 2019. L’aumento, precisa Zancan, è il risultato di diversi fattori, tra cui lo sviluppo di collezioni distintive, l’ampiamento geografico della distribuzione e la spinta dell’e-commerce, inaugurato nel 2017, che ha avuto una crescita media in questi anni di circa il 70-80 %. L’azienda veneta è presente in Italia in circa 1.400 negozi distribuiti su tutto il territorio nazionale, ma sono soprattutto i mercati internazionali quelli che offrono maggiori soddisfazioni. Per quanto riguarda l’estero, al momento il brand è presente in oltre 600 punti vendita: sul mercato europeo, in particolare, dal 2019 Zancan si è concentrato sullo sviluppo del mercato dei cosiddetti Paesi Dach (Germania, Austria, Svizzera) mentre per il 2022 il focus si sposterà sullo sviluppo del mercato francese: ci sono già agenzie di distribuzione e agenti in Portogallo, Benelux, Svizzera, Germania, Austria e Repubblica Ceca.

Anello con zaffiro
Anello con zaffiro

È decennale, invece, la presenza di Zancan in Medio Oriente in negozi come Levant a Dubai e Almajed in Qatar, che ospitano grandi marchi internazionali: un’area strategica in forte espansione economica, che rappresenta un enorme potenziale. L’azienda prevede quindi che saranno quindi necessari investimenti per imprimere un’accelerazione. Zancan da oltre vent’anni è presente anche sul territorio del Nord America, con un rappresentante locale e più di 200 punti vendita. Uno dei suoi prossimi obiettivi sarà l’apertura di una società negli Usa, a Miami, città strategica considerato che per il brand anche il mercato messicano è molto significativo e importante. I prodotti venduti in Messico, infatti, sono tutti di gioielleria in oro 18 carati e diamanti e hanno un prezzo medio di vendita di circa 20 mila euro: potrebbe essere questa la base di partenza di Zancan per esplorare e sviluppare il mercato del Sud America, area geografica che potrebbe dimostrarsi particolarmente reattiva, disposta a spendere per prodotti di qualità e che apprezza il Made in Italy.

Anello della linea Cosmopolitan Luxury
Anello della linea Cosmopolitan Luxury

Un incarico prestigioso che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Un riconoscimento importante per il nostro lavoro e per la nostra professionalità.  Guardiamo quindi al prossimo futuro con ottimismo anche perché durante la recente partecipazione a VicenzaOro e Jewellery Geneva, dove abbiamo presentato in esclusiva la seconda edizione della linea Cosmopolitan Luxury e l’ultima nata in casa Zancan, la linea Couture Sapphire, abbiamo potuto verificare un forte apprezzamento per le nostre collezioni e il nostro lavoro.
Riccardo Zancan, business manager dell’azienda

Bracciale uomo in argento
Bracciale uomo in argento

Sul fronte marketing e comunicazione per il 2022 Zancan proseguirà invece la collaborazione con Bugatti, uno dei brand più prestigiosi e iconici dell’automobilismo, con una collezione dallo stile inconfondibile disegnata ad hoc, che ha già avuto il merito di aumentare la reputation del brand e ben rappresenta la strategia di internazionalizzazione dell’azienda vicentina. E per i Mondiali Qatar Fifa 2022 Zancan tramite la partnership con il gruppo Almajed, è stata selezionata come azienda produttrice del merchandise di gioielleria per uomo brandizzato World Cup Fifa Qatar 2022.

Collana con pendente a croce con zaffiri
Collana con pendente a croce con zaffiri
Lavorazione di gioielli Zancan
Lavorazione di gioielli Zancan
Gioielli Zancan, laboratorio
Gioielli Zancan, laboratorio

Headquarters di Zancan
Headquarters di Zancan







Trimestre brillante per Pandora




Sembra che la gioielleria stia attraversando un momento d’oro, anche quando la quasi totalità della sua produzione è in argento. Un gioco di parole per introdurre i conti del primo trimestre di Pandora, la più grande azienda al mondo del settore. Dunque, nei primi tre mesi del 2022 Pandora ha registrato una forte crescita organica+21% rispetto al 2021 e +18% rispetto al corrispettivo periodo 2019. La precisazione è utile, perché il 2020 e 2021 sono stati contrassegnati dalla pandemia e, dunque, da un andamento delle vendite irregolare. Secondo l’azienda, è tutto merito della strategia decisa dal vertice, che ha anche un nome (la strategia, non il vertice): Phoenix. Si basa, in sostanza, su quattro principi: sviluppo della marca, design, personalizzazione e focus su Usa e Cina.

Bracciali Pandora Garden indossati
Bracciali Pandora Garden indossati

Siamo molto soddisfatti dell’ottima partenza dell’anno, con il record di revenue nel primo trimestre. Tutte le nostre piattaforme prodotto sostengono la crescita nel Q1, il che significa che la nostra capacità di offrire continuamente innovazione da i suoi frutti. L’esecuzione della strategia Phoenix continua ad alto ritmo e sono convinto che abbiamo ancora molte opportunità di crescita davanti a noi. Negli ultimi due anni, abbiamo investito nella costruzione di un’organizzazione forte, e questo è sempre più visibile nei numeri e nel modo in cui guidiamo l’azienda.
Alexander Lacik, Presidente e Amministratore Delegato di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Nel dettaglio, la piattaforma Pandora ME è cresciuta del 132% rispetto al trimestre 2021 e ha raggiunto una quota del 3% delle vendite. Aumento delle vendite negli Stati Uniti del 7% (62% rispetto al 2019) e con un piano con l’acquisizione di 32 negozi in franchising situati principalmente sulla costa occidentale, oltre l’avvio di una nuova partnership con Macy’s. Per contro, però, in Cina i dati non sono stati positivi e tutte le attività di business con Russia e Bielorussia sono state sospese: sono mercati che rappresentano circa l’1% dei ricavi. Nel resto dell’Europa, in compenso, la performance dei principali mercati segna una crescita organica positiva a due cifre rispetto al 2019 (Uk e Italia sono entrambi cresciuti oltre il 30%). Bene anche le vendite online, anche grazie all’effetto lockdown dello scorso anno.

Anelli in argento con placcatura oro rosa 14 carati
Anelli in argento con placcatura oro rosa 14 carati

L’azienda segnala, però, anche alcuni punti critici, dovuti agli impatti negativi della guerra, l’aumento dei costi, tassi d’interesse più alti e gli strascichi del covid-19. Per il 2022, in ogni caso, la crescita organica è prevista al 4-6% (precedentemente 3-6%), mentre la guidance del margine Ebit (il margine lordo) resta invariata al 25,0-25,5%. Ma, avverte Pandora, la guidance finanziaria per il 2022 è soggetta a un’elevata incertezza.

Anello con placcatura oro rosa 14 carati e cubic zirconia
Anello con placcatura oro rosa 14 carati e cubic zirconia







Per PdPaola si espande ancora




Un aumento del 25% sul 2020: è l’incremento dei ricavi di PdpPaola, azienda di gioielleria accessibile con sede a Barcellona, ma con 2.000 punti vendita in oltre dieci mercati internazionali. Fondato dai fratelli Paola e Humbert Sasplugas nel 2014, il marchio di gioielli ha chiuso il 2021 con un fatturato di 30 milioni di euro e progetta un piano di espansione attraverso l’apertura di nuovi flagship store. Anche perché le previsioni sono rosee: per il 2022 è atteso un fatturato di 52 milioni di euro.

I fratelli Paola e Humbert Sasplugas
I fratelli Paola e Humbert Sasplugas

L’Italia si è consolidata come uno dei paesi più rilevanti, con un giro d’affari di 2,7 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 44% rispetto all’anno precedente. Nel mercato italiano il brand è attualmente omnicanale (cioè sia nei negozi tradizionali sia online). In Italia, per esempio, in ambito retail il marchio è presente in oltre 622 punti vendita fisici e prevede di espandersi ulteriormente nel 2022.

Collana in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossata
Orecchini in argento sterling placcato in oro 18 carati e cubic zirconia, indossati

Infine, dopo il debutto sul mercato nel 2021 con la prima collezione Fine Jewelry, realizzata con l’utilizzo di oro massiccio 18 carati 100% riciclato e diamanti coltivati in laboratorio (cioè non estratti dalla terra, ma creati in un centro di produzione), PdPaola sottolinea il proprio impegno in ambito sostenibile e sociale, riducendo in maniera importante l’impatto ambientale.

Interno del flagship store di Pdpaola
Interno del flagship store di Pdpaola
Catena con pendente robot
Catena con pendente robot
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato
Anello in argento sterling placcato in oro 18 carati, indossato






 

Primo trimestre da record per Gismondi 1754




Primo trimestre positivo per Gismondi 1754, azienda genovese quotata al listino Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. La società continua a rendere noti su base volontaria i risultati consolidati gestionali delle vendite. Al 31 marzo, quindi, Gismondi 1754 ha riportato un fatturato consolidato pari a 3,5 milioni di euro (+153% rispetto a 1,4  milioni del primo trimestre 2021).Variazione positiva di oltre 2,1 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a cui hanno contribuito tutti i canali di vendita principali del brand genovese. Spicca il canale wholesale, che al 31 marzo 2022 vale complessivamente 1,7 milioni, con un incremento in particolare nell’area Usa (+391%) ed Europa (+227%). Quasi raddoppiato anche il segmento Special Sales, passato da 513.536 euro del primo trimestre 2021, a 939.286 euro nel primo scorcio 2022.

I primi tre mesi del Gruppo proseguono il trend di crescita eccezionale che la Società ha mostrato già con i risultati di fine anno. Stiamo osservando un crescente entusiasmo e passione verso i nostri gioielli che si riscontra poi quotidianamente nei dati delle vendite sia nel wholesale, sia in ambito special sales. Il consolidamento del mercato americano in corso, unito ai prossimi sviluppi commerciali che stiamo pianificando in Italia e nel nord Europa, ci consentono di essere molto positivi sulle prospettive dell’anno.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

Predominante l’incidenza sul fatturato dell’area europea, con il 62%, in particolare del mercato svizzero, che rappresenta il 35% dei ricavi, seguito dal mercato italiano, che incide per il 18%. Raddoppiano l’incidenza gli Stati Uniti che, al 31 marzo 2022, valgono il 18% dei ricavi totali, mentre complessivamente gli altri Paesi incidono per il 20%, di cui il 9% è rappresentato dalla Russia, Paese verso cui Gismondi 1754 non ha nessun tipo di esposizione economica. L’azienda, non operando al momento nei mercati in cui si sta sviluppando il conflitto, non rileva elementi diretti che possano condizionare il positivo sviluppo delle attività per l’esercizio 2022.

Bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca

Rispetto ai dati di fatturato per canale di vendita, nel primo trimestre 2022 spiccano i dati relativi alle vendite nel canale Wholesale e nel canale Special Sales, che rappresentano rispettivamente il 49% e il 27% dei ricavi. Si conferma, dunque, la vocazione tailor-made di Gismondi 1754 e la sua attenzione alla costruzione di un rapporto esclusivo con il cliente, mentre rimangono stabili, in termini di incidenza sui ricavi del primo trimestre 2022, il canale retail (16%), che ha visto la ripartenza del negozio di S. Moritz, dopo un parziale lockdown dell’anno precedente, e una flessione del negozio di Galata che nel primo trimestre 2021 aveva concluso una vendita importante che aveva dato un significativo impulso al fatturato del 1°trimestre dell’anno, ed il franchising di Praga (9%).

Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamante
Anello Clip Sintesi in oro rosa e diamanti







Anno d’oro per Gismondi 1754




Un anno da incorniciare quello di Gismondi 1754, società genovese di gioielleria quotata al sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana. L’azienda ha registrato nel 2021 un andamento a doppia cifra, come si ricava dalla nota di bilancio 2021 (redatto in conformità ai principi contabili internazionali Ifrs, cioè rispettando le regole contabili internazionali). Un dato riassume il senso di un’annata fuori dal comune: il valore della produzione è stato di 9,96 milioni di euro, in crescita del 47% rispetto ai 6,79 milioni dell’anno precedente, anche se il 2020 è stato un anno condizionato dalla pandemia.

Alta gioielleria Gismondi 1754, collana in oro rosa e diamanti bianchi e fancy
Alta gioielleria Gismondi 1754, collana in oro rosa e diamanti bianchi e fancy

Chiudiamo l’anno in forte crescita e con grande entusiasmo ci proiettiamo verso gli obiettivi che ci vedranno protagonisti nei prossimi mesi. Siamo di fronte a risultati straordinari, nonostante il contesto, tra Covid e situazione internazionale, non sia stato dei più semplici da affrontare. Siamo consapevoli delle difficoltà mondiali e continueremo a lavorare con grande attenzione, ma siamo altrettanto convinti dell’affermazione del brand globalmente. Tutti i canali di vendita hanno performato e contribuito in maniera positiva al raggiungimento di questi dati e coltiviamo un razionale ottimismo che anche il 2022 possa essere all’insegna della crescita e dell’espansione nei mercati strategici dove siamo già presenti.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Il risultato è stato trainato dalla crescita del canale Wholesale, sia a livello europeo (+1,9 milioni euro rispetto al 2020) sia negli Stati Uniti (+1 milione rispetto al 2020), ma anche dalle special sales, il «su misura» del brand, che chiudono il 2021 in crescita del 16%, con vendite pari a quasi 4 milioni. Unico canale in leggera flessione è risultato quello Wholesale nel Medio Oriente, in attesa che ripartano a pieno regime i nuovi ordini.

Collan ain oro rosa e zaffiro rosa Clip Mia
Collan ain oro rosa e zaffiro rosa Clip Mia

Il bilancio comprende un Ebitda consolidato al 31 dicembre 2021 in crescita a quasi 1 milioni di euro (+39%), stabile al 10% per ingenti investimenti in pubblicità, marketing e comunicazione, per i quali i relativi ritorni sono attesi nel 2022. L’ultima riga del rendiconto economico segna un utile netto consolidato di 351.280 euro, rispetto ai 223.252 euro del 2020.

A livello patrimoniale, il netto consolidato è di 9,21 milioni, in crescita rispetto agli 8,87  dell’anno precedente. La società, precisa la nota, gode di un ottimo equilibrio finanziario visto che le fonti proprie sono cinque volte quello che è il capitale immobilizzato, così come le fonti consolidate sono quattro volte quello che è il capitale immobilizzato.

Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca

Gismondi 1754 aggiunge anche una nota dolente, che riguarda la difficile previsione della gestione per il 2022, contrassegnata dalla sostanziale chiusura del mercato russo. Situazione «resa estremamente difficoltosa dall’eccezionalità delle vicende che caratterizzano il contesto attuale, di cui il conflitto russo-ucraino rappresenta un nuovo forte elemento di instabilità a livello geopolitico, economico e sui mercati finanziari». Nonostante ciò, «l’ottimo andamento dei mesi di gennaio, febbraio e marzo, in forte crescita rispetto al primo trimestre del 2021, fa ben sperare circa l’andamento del 2022». L’aziende prevede anche «il proseguimento della politica di espansione nei diversi canali, con una particolare attenzione al mercato americano, in grande espansione, a quello del Regno Unito e all’area del Golfo, che ha già dato i primi risultati lusinghieri già nel 2021 e nel primo trimestre del 2022. Si prevede inoltre l’apertura del nuovo negozio direttamente gestito a Roma, all’interno del Regina Baglioni Hotel di Via Veneto, dando seguito all’accordo quadro con la nota catena alberghiera. Sempre con Baglioni è in previsione l’apertura di un nuovo negozio direttamente gestito a Milano».

Orecchini in oro rosa, smeraldi e zaffiri rosa
Orecchini in oro rosa, smeraldi e zaffiri rosa







Cameo Italiano cresce e punta sull’export




Cameo Italiano, brand campano di gioielli artigianali specializzato nella creazione di cammei, ha chiuso il 2021 superando quota 2,5 milioni di euro di ricavi. Un dato positivo per l’azienda, che è anche il risultato di un forte export: le vendite sui mercati esteri hanno superato il 75% del market share complessivo e che hanno permesso all’azienda di proseguire il suo percorso di sviluppo internazionale. In particolare, i cammei sono piaciuti ai cinesi, dove hanno segnato una crescita del 300% sui dati pre pandemia, con una quota di mercato del 16%. E proprio sulla Cina Cameo Italiano si è posta ambiziosi obiettivi visto che l’azienda di Torre del Greco (che ha un laboratorio al Tarì di Marcianise) nel 2022 vuole aprire cinque negozi monomarca all’interno di centri commerciali di lusso nelle principali metropoli della nazione e ha in programma di aprire un canale di vendita online dedicato al mercato cinese.

Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro
Bracciale con cammeo inciso su conchiglia sardonica e argento con galvanica oro

Per market share, dietro l’Italia (che detiene una quota di mercato di poco inferiore al 25%) si è confermato il Giappone con il 21%, dove Cameo Italiano può contare su una presenza di oltre 30 anni con diversi canali di vendita tra cui 60 negozi all’interno di centri commerciali e 200 retailer indipendenti in tutta la nazione. L’azienda indica anche una sostanziale tenuta negli Stati Uniti, supportata dalla vendita nei luxury mall e dalla presenza dei gioielli Cameo Italiano nei principali canali televisivi di shopping. Come mercato emergente, infine, l’azienda italiana segnala la Sud Corea, con prospettive di crescita interessanti per il futuro. Segnali positivi arrivano anche dall’e-commerce: il sito aziendale, lanciato poco più di un anno fa, ha visto l’80% delle vendite provenienti dall’Italia. Ma l’azienda vuole sviluppare il canale di vendita con investimenti che prevede un focus specifico su quattro Paesi: Usa, Germania, Austria e Svizzera. Il percorso di internazionalizzazione di Cameo Italiano proseguirà con maggiore forza nel 2022 con la presenza dell’azienda campana alle principali manifestazioni fieristiche del settore in Italia e nel mondo. L’azienda sarà presente a Vicenzaoro al padiglione 1 stand 100.

Lavorazione di un cammeo
Lavorazione di un cammeo

Prevediamo una forte crescita nel secondo semestre del 2022 soprattutto in Cina dove siamo solo all’antipasto. Se consideriamo che solamente 6 anni fa il 90% del fatturato proveniva dal mercato italiano possiamo renderci conto del percorso che abbiamo fatto. Oggi siamo un’azienda internazionale e il nostro brand è cresciuto in tutto il mondo: i mercati esteri hanno compreso la filosofia, l’artigianalità dei nostri maestri incisori e lo stile dei nostri gioielli Made in Italy. Da una parte vogliamo consolidare i mercati di successo e puntare su quelli emergenti ampliando i canali di vendita con accordi con distributori locali e negozi per la vendita diretta; dall’altra investiremo sulle risorse umane dove è previsto un piano triennale di assunzioni per sostenere la crescita.
Gino Di Luca, fondatore di Cameo Italiano

Gino Di Luca
Gino Di Luca

Il catalogo di Cameo Italiano comprende oltre 400 creazioni artigianali suddivisi in 32 collezioni con numerose edizioni limitate e creazioni tailor made. All’interno dell’azienda lavorano oltre 40 artigiani che conferiscono ad ogni gioiello uno stile naturalmente italiano nato dall’incontro tra innovazione e storia dell’antica arte della lavorazione del cameo realizzata dai mastri incisori.

Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro
Anello con cammeo inciso a mano su argento con galvanica oro







Anno d’oro per Pandora

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Chi segue anche l’aspetto economico del mercato dei gioielli sarà interessato ai risultati di bilancio di Pandora, colosso danese presente in tutto il mondo. I conti di Pandora riflettono, in parte, anche le dinamiche del mercato della gioielleria.

Premesso questo, nel 2021 la crescita organica (cioè escludendo eventuali operazioni extra) del gruppo è stata del 23% rispetto al 2020 (che però, ricordiano, è stato funestato da numerosi lockdown pandemici). Il margine Ebit (utili prima della spesa per interessi e le tasse) del 25%. Dati che hanno superato le previsioni. In particolare, gli affari sono andati a gonfie vele negli Usa (+58% rispetto al 2020), mentre in Cina è stata solo del 5% , in Italia del 10%, in Francia del 5%, in Gran Bretagna del 14%.

Pendente porta charm a cuore Pandora Moments
Pendente porta charm a cuore Pandora Moments

Da notare che i ricavi complessivi, a 23,3 miliardi di corone danesi (circa3,1 miliardi di euro o 3,58 miliardi di dollari) sono superiori non solo alle vendite del 2020 (19 miliardi), ma anche a quelle del 2019 pre pandemico (21,8 miliardi di corone). Vendite che hanno generato utili per 4,1 miliardi di corone (550 milioni di euro o 630 milioni di dollari).

Charm in argento Pandora Moments
Charm in argento Pandora Moments

Concludiamo il 2021 in bellezza con revenue e sell-out da record nel Q4, e sono felice che siamo in grado di aumentare il nostro obiettivo di fatturato per il 2023 di circa 2 miliardi di corone danesi. Sono particolarmente contento che la nostra crescita sia stata forte in tutti i mercati chiave. I nostri investimenti nel digitale stanno chiaramente dando i loro frutti, Moments sta mostrando una solida crescita e siamo incoraggiati dalle nuove piattaforme di prodotto come Pandora ME e Brilliance. Con questo – e con l’accelerazione dell’espansione del network nel 2022 – sono fiducioso che abbiamo tutti gli ingredienti per generare una crescita sostenibile e profittevole dei ricavi negli anni a venire.
Alexander Lacik, presidente e amministratore delegato di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

Quali gioielli sono il gioiello di una performance così positiva? Pandora non ragiona su singoli gioielli, ma su quelle che chiama «piattaforme». Insomma, una sorta di maxi collezioni che sono periodicamente aggiornate con nuovi pezzi. In particolare, la piattaforma Moments continua a generare risultati molto buoni, compresa la collezione natalizia. Il rilancio di Pandora Me è stato ben accolto, con una crescita del 57% rispetto al lancio iniziale nel 2019. Ma a spingere gli introiti di Pandora ci sono anche le vendite online, con una crescita organica del 91%, per quanto riguarda gli ultimi tre mesi, rispetto al corrispettivo periodo 2019. Per chi fosse anche un azionista di Pandora, l’azienda propone la distribuzione  di un dividendo di 16 corone danesi per azione, ma anche un nuovo programma di riacquisto di azioni (un buy-back) per 3,3 miliardi di corone danesi, che dovrebbe supportare il valore dei titoli azionari.

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati

Collana in argento sterling 925 con placcatura in oro rosa 14 carati
Pentente in argento a forma di ape







Natale ricco per Gismondi 1754




Babbo Natale ha portato tanti gioielli Gismondi 1754: L’azienda genovese quotata al listino Euronext Growth  (ex Aim) di Borsa italiana, comunica i risultati relativi al business. In particolare, nello scorso fine anno, vendite speciali in Svizzera, Inghilterra e St.Martin hanno fruttato un controvalore totale pari a 1,16 milioni di euro. Il su misura firmato Gismondi 1754, nota la società in via informale, continua a riscuotere ottimi riscontri, con un forte impulso prodotto, in particolare, nell’ultima settimana di dicembre, tra Natale e fine anno.

Collana con diamanti e smeraldi di Gismondi 1754
Collana con diamanti e smeraldi di Gismondi 1754

Buona parte di queste vendite sono state realizzate attraverso la piattaforma e-commerce di Gismondi 1754, raggiungibile sia attraverso il sito, che dalla pagina Instagram del brand genovese. Una svolta digital, avvenuta a metà del 2020, che ha proiettato il Gruppo nel futuro, accelerando i propri piani a causa della pandemia, che in quel periodo iniziava a bloccare gli spostamenti a livello globale. Queste special sales dobvrebbero incrementare i risultati di fine anno della società, preannunciati in forte crescita: a fine ottobre 2021 Gismondi aveva già raggiunto il livello di fatturato conseguito nel 2020, pari a 6,5 milioni di euro.

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi. Copyright: gioiellis.com

Nonostante il covid abbia impattato negativamente sulla maggior parte delle imprese, in particolare modo tra l’inizio e la fine del 2021, abbiamo concluso un anno straordinario che porterà ad una crescita che sarà molto vicina al +40%. Le special sales rappresentano un valore distintivo della nostra offerta, non una voce estemporanea, tanto che ormai arrivano a incidere in doppia cifra sul nostro fatturato. Crediamo molto nella nostra filosofia, che trasmettiamo con passione a tutti i nostri venditori perché, solo attraverso un rapporto di fidelizzazione e forte empatia motivazionale con la nostra clientela, siamo in grado di poter concludere vendite dai valori così importanti anche in momenti certamente complicati per tutti.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca
Collezione Dedalo, bracciale in oro rosa, diamanti e ceramica bianca







Pandora moltiplica le vendite




Le vendite di gioielli Pandora, azienda che è quotata in Borsa, vanno a gonfie vele. Lo testimoniano i risultati trimestrali del colosso danese della gioielleria. Le vendite del terzo trimestre 2021, infatti, sono aumentare del 9% rispetto al 2019 (il 2020, con i lockdown e le chiusure di intere città, fa storia sé). La forte crescita è stata trainata dalla più grande piattaforma di Pandora, Moments, che ha registrato una crescita del tutto esaurito dell’11% rispetto al 2019.

Alexander Lacik
Alexander Lacik, presidente e Ceo di Pandora

La performance di Moments nel terzo trimestre del 2021 è stata supportata dal lancio di occasioni Wearing (portachiavi e borsa), che ha prodotto una quota incrementale del 2% di attività nel trimestre. Inoltre, ha aiutato a coinvolgere nuovamente i consumatori con il marchio e Pandora e ha fornito un effetto positivo anche alla performance di bracciali. La solida performance delle entrate è stata ulteriormente supportata dal più grande mercato di Pandora, gli Stati Uniti, che rappresenta il 28% delle entrate nel terzo trimestre del 2021 rispetto al 22% nel terzo trimestre 2020. Gli Stati Uniti, d’altra parte, rappresentano una priorità strategica per Pandora. Sul lungo termine l’obiettivo dell’azienda è raddoppiare il business statunitense rispetto al 2019.

Bracciali rigidi Pandora Me
Bracciali rigidi Pandora Me

In forte ripresa anche i principali mercati europei con la riapertura dei negozi e una crescita del sell-out dell’11% rispetto al 2019, mentre la performance in Asia, inclusa la Cina, rimane debole fortemente influenzata dal covid. In forte aumento le vendite online con +94% di crescita organica rispetto al trimestre 2019.

Bracciale in argento
Bracciale in argento Pandora Moments







I conti brillanti di Pandora

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Sembra che anche per Pandora il vaccino anti-covid funzioni benissimo. A giudicare dai conti del secondo trimestre, il gruppo danese della gioielleria fa ottimi affari nonostante una parte dei suoi punti vendita sia ancora condizionato dai noti problemi di sicurezza sanitaria. Per la precisione, nel secondo trimestre del 2021 Pandora ha messo a segno una crescita organica del 13% rispetto al 2019 (+84% rispetto al corrispettivo periodo 2020). In media, nel secondo trimestre dell’anno il 15% dei negozi fisici sono stati temporaneamente chiusi e nell’agosto 2021 circa l’8% è temporaneamente chiuso.

Bracciale in argento
Bracciale in argento di Pandora

La crescita, fa sapere la società, è guidata dal mercato statunitense, strategicamente molto importante. La continua performance positiva è ulteriormente accelerata da pacchetti di incentivi governativi. La performance in Cina, invece, rimane debole e Pandora ha in cantiere iniziative per la seconda metà dell’anno. Buoni risultati, invece, arrivano dall’online, con vendite a +132% rispetto al 2019.

Bracciali Pandora Garden indossati
Bracciali Pandora Garden indossati

Continua il nostro forte momentum anche nel secondo trimestre del 2021, e siamo lieti di aver registrato una solida crescita rispetto al 2019. Le performance negli Stati Uniti e nell’online hanno continuato ad essere forti, e in Europa la maggior parte dei nostri negozi ha riaperto. Dopo il lancio di Phoenix, la nostra nuova strategia, non vediamo l’ora di ospitare il nostro Capital Markets Day a settembre. In questa occasione, l’Executive Leadership Team presenterà come Pandora guiderà una crescita sostenibile e profittevole a lungo termine, avvalendosi delle grandi opportunità non sfruttate all’interno del nostro business attuale.
Alexander Lacik, President e Ceo di Pandora

Alexander Lacik
Alexander Lacik

Positivo anche il debutto della linea top, Pandora Brilliance, in corso nel Regno Unito. La decisione sul possibile lancio globale sarà presa alla fine del 2021, creando una potenziale nuova piattaforma di prodotti con diamanti creati in laboratorio. In generale, Pandora presenta un margine Ebit (profitto lordo) al 25,2%. La società prevede per il 2021 una crescita organica del 16-18%, in crescita rispetto alle precedenti previsioni, sempre che la pandemia non torni a mietere vittime tra chi non è vaccinato.

Anelli in oro bianco e oro giallo con diamanti di laboratorio
Anelli in oro bianco e oro giallo con diamanti di laboratorio by Pandora







Trimestre ricco per Gismondi 1754




Gismondi 1754, quotata al listino Aims di Borsa Italiana, continua nella sua politica di rendiconto trimestrale (anche se non ne ha l’obbligo) del business. Secondo gli ultimi dati resi noti, le vendite del secondo trimestre 2021 hanno registrato un fatturato gestionale consolidato totale pari a 2,5 milioni di euro, in crescita del 55%, rispetto ai 1,6 milioni del secondo trimestre 2020. Un dato che evidenzia la crescita continua e sostenuta del Gruppo nel semestre, considerato che il 1Q le vendite erano pari a 1,4 milioni.

Orecchino con smeraldi della collezione Genesi by Gismondi 1754
Orecchino con smeraldi della collezione Genesi by Gismondi 1754

Rispetto al corrispettivo periodo 2020, la crescita del secondo trimestre 2021 è stata spinta dalle vendite nel canale all’ingrosso, sia a livello europeo sia negli Usa, con variazioni percentuali in tripla cifra: +442% il delta in Europa (ricavi per 309.000 euro) e una forte ripresa negli Stati Uniti, dove le vendite sono ripartite appieno con ricavi pari a euro 268.000 euro. Anche il segmento Special Sales, che caratterizza la filosofia del su misura Gismondi 1754, ha messo a segno +19% rispetto al secondo trimestre 2020, passando da 933.954 euro a 1,1 milioni. Il negozio di St. Moritz che chiude con +84% di vendite rispetto allo stesso trimestre 2020 (50.669 euro).
Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

«Il progressivo ritorno alla riapertura e agli spostamenti sicuramente è un segnale positivo che si riverbera anche nella maggior predisposizione agli acquisti. Grazie al canale digitale Gismondi 1754 è riuscita a consolidarsi anche nei momenti più difficili della pandemia nel 2020 e ora trova ancor più giovamento dal poter tornare a sfruttare tutti i canali di vendita a livello globale. In questo senso, è significativo notare come i risultati consolidati complessivi delle vendite del primo semestre 2021, pari a 3.903.173 euro, registrano una crescita del +76% rispetto a quelli del primo semestre 2019, quando il covid ancora non c’era e, quindi, con una situazione di mercato più direttamente confrontabile», recita una nota della società.






PdPaola raddoppia e si riposiziona




È un paradosso, ma il covid ha spinto le vendite di PdPaola, azienda di gioielli catalana fondata nel 2014 a Barcellona da Paola Sasplugas e suo fratello Humbert. Il brand, distribuito inFrancia, Germania, Italia, Regno Unito, Stati Uniti oltre che in Spagna, nel 2020 è cresciuto a tre cifre: ha aumentato le sue vendite del 105%, con un fatturato di 24 milioni di euro. Tanto, ma la Maison pensa di fare ancora meglio quest’anno, con un obiettivo di 45 milioni di euro di fatturato. Tutto merito delle vendite online, oltre che dell’abilità della designer e dei 60 collaboratori in azienda.

PdPaola collezione New Letters
PdPaola collezione New Letters

Il 90% delle vendite di PdPaola, infatti, avvengono al di fuori della Spagna. Il marchio di gioielli registra l’80% delle sue entrate attraverso il proprio e-commerce e il 20% con i distributori autorizzati, o marketplace come Zalando. In ogni caso, il brand è distribuito in 1.500 punti vendita, di cui 300 in Spagna. E, dopo aver fatto goal con l’e-shopping, la Maison pensa di sviluppare la vendita nei negozi tradizionali, con l’apertura di flagship store. Non solo: il brand vuole riposizionarsi nell’area del lusso accessibile, migliorando la qualità. In Italia il brand vende attualmente circa il 12% dei suoi gioielli.

Collana Engrave Me
Collana Engrave Me
Orecchini Esssential
Orecchini Esssential

Collezione New Letters indossata
Collezione New Letters indossata







Fope rimane in utile


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Fope stringe i denti e si aspetta un futuro migliore. I conti 2020 dell’azienda orafa quotata al listino Aim di Borsa Italiana risentono, inevitabilmente, dell’effetto covid. Ma poteva andare peggio. Secondo i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2020, i ricavi del gruppo veneto sono scesi a 26 milioni di euro rispetto ai 35 milioni del 2019, ma la notizia positiva per gli azionisti è che l’anno non si è chiuso in rosso, ma ancora in utile, anche se sceso a 1,65 milioni rispetto ai 4,85 milioni del 2019. In sintonia con questi risultati sono l’Ebitda e l’Ebit (in sostanza i margini lordi) che si sono attestati rispettivamente a 3,95 milioni e a 2,34 milioni.

Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Siamo soddisfatti del dato di chiusura dei ricavi, superiore alle aspettative; la flessione del 25,7% rispetto al 2019, e in particolare dell’11% se compariamo il dato relativo ai soli paesi con significativo impatto turistico, è un risultato che ci conforta rispetto la rilevanza che il brand Fope ha per i nostri concessionari e come prima scelta per le nostre clienti. L’attenta gestione dei costi nelle fasi di lockdown e le vendite, realizzate con le marginalità precedenti all’emergenza sanitaria, hanno consentito di mantenere un adeguato livello di profitto e la distribuzione di dividendi nel corso del mese di dicembre 2020. La gestione finanziaria, che non ha subito impatti significativi in seguito ai periodi di lock down, ha consentito di procedere con gli investimenti programmati. Anche alla luce dei risultati del 2020 raggiunti in una situazione difficile, guardiamo al 2021 con ottimismo e crediamo nella capacità di ottenere risultati positivi, nonostante il contingente periodo di emergenza sanitaria non consenta di sciogliere tutte le incertezze riguardo la risposta dei mercati. Risulta tuttavia positivo, e in linea con le nostre aspettative, il riscontro avuto fino ad ora dai nostri migliori concessionari.
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope

Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti
Fope, orecchini della collezione Panorama in oro e pavé di diamanti







Fope, buona la Prima




Il 2017 Fope brilla grazie al successo della collezione Prima e delle vendita in Usa e Europa. In programma nuovi investimenti ♦︎

Buona la Prima. Nel senso di collezione di gioielli, quelli a marchio Fope. La linea di gioielli Prima, presentata nel 2017, infatti, ha avuto il merito di incrementare i ricavi dell’azienda di Vicenza del 20%, senza cannibalizzare le altre collezioni. Il dato è stato comunicato a una platea di analisti finanziari a Milano, durante la presentazione dei risultati economici della società di gioielleria per il 2017. Il successo del marchio, e della linea Prima in particolare, è dovuto a due fattori, quelli che caratterizzano Fope: lo stile e la tecnologia utilizzata per realizzare i gioielli. «Nascoste in un bracciale Prima, per esempio, ci sono fino a 150 micro molle, che conferiscono elasticità ma anche morbidezza al gioiello: un sistema che vanta un brevetto mondiale», ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda, Diego Nardin. Che, oltre al continuo rinnovamento delle linee di gioielli, ha sottolineato gli sforzi della società, quotata da un paio d’anni al listino Aim della Borsa, nel giocare su due fattori: espansione della distribuzione e investimenti in tecnologia.

Export e investimenti

I risultati già si vedono e consolidano Fope come il secondo gruppo italiano del settore, dopo Damiani, che però ha tutt’altra storia. La decisione di quotarsi in Borsa è stata coraggiosa e, nel panorama delle piccole e medie imprese italiane, una mossa abbastanza insolita. Ma lungimirante. L’azienda, infatti, ha utilizzato il nuovo capitale per espandere il proprio business. E gli investitori lo hanno capito, visto che il valore del titolo è più che raddoppiato in un anno. «C’è un aumento significativo di tutti gli indicatori e una forte solidità patrimoniale», ha sottolineato Nardin.«La crescita delle vendite ha riguardato i principali mercati esteri sui quali stiamo concentrando gli investimenti». Per questo, per esempio, è stata costituita Fope Usa, una controllata che ha preso il posto della precedente realtà societaria in America. All’estero, d’altra parte, Fope registra l’80% dei ricavi. E nel 2017 quelli nelle Americhe (Usa, Canada, Centroamerica) sono lievitati del 22%. Ma i ricavi vanno benone anche in Europa (+24%): da notare che è stata appena costituita la Fope Jewellery Limited, società di diritto britannico. Le mosse di rifocalizzazione societaria delle controllate Usa e britannica sono da vedere, forse, anche in relazione a due aspetti non secondari: la guerra dei dazi Usa-Europa e la Brexit: «Siamo preparati, in tutti e due i casi potremmo utilizzare le due società con una semplice riqualificazione della ragione sociale», ha commentato il manager.

In ogni caso, anche l’Italia tutto sommato non delude (+9%). Tra l’altro, ha fatto notare Nardin, la crescita non è stata frenata da un ritocco all’insù di circa il 5% su parte del listino. Segno che per ottenere i gioielli del brand non si sta a guardare troppo il prezzo. Una parte del risultato, infine, è merito anche del successo della boutique monomarca aperta in piazza San Marco e che fa parte pienamente del perimetro aziendale a partire dallo scorso novembre.

I conti del 2017

I ricavi netti del 2017 sono stati di 28,03 milioni, in aumento del 21,4% rispetto ai 23,08 dell’anno precedente. Sono migliorati anche i margini: l’Ebitda (risultato lordo) è di 3,9 milioni (+72%) rispetto ai 2,26 del 2016. Se siete azionisti di Fope, sappiate anche che 600mila euro del risultato netto, salito a 2,33 milioni, sarà distribuito sotto forma di dividendi, mentre il resto rimarrà in azienda, perché Fope non si ferma qui. Nardin ha citato la volontà di aumentare il numero di shop in shop (ora sono 13) in giro per il mondo, di aprire un monomarca a Londra e di un ambizioso progetto di ampliamento di uffici e sito produttivo a Vicenza. Ultimo dato, ma non meno importante: anche per il 2018 le previsioni sono positive. Dovrebbe essere un altro anno d’oro.





Bracciali in oro rosa, bianco e giallo della collezione Prima
Bracciali in oro rosa, bianco e giallo della collezione Prima

Anello in oro e diamanti della collezione Prima
Anello in oro e diamanti della collezione Prima
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Diego Nardin, amministratore delegato di Fope, alla presentazione dei dati di bilancio 2018
Collane in oro e diamanti, Fope
Collane in oro e diamanti, Fope
Bracciali della collezione Prima
Bracciali della collezione Prima

Un anno del titolo Fope in Borsa
Un anno del titolo Fope in Borsa