Gismondi 1754 «sta continuando nella sua opera di razionalizzazione dei costi, e nel contempo sta proseguendo nel portare avanti un modello di business agile e customer-centric che dovrebbe permettere di capitalizzare i propri segni distintivi che la rendono differente in termini di proposta commerciale nel competitivo mercato del lusso. Il secondo semestre sarà cruciale per il picco stagionale (Q4 rappresenta il 35-40% delle vendite annuali) ma si dovrà fare molta attenzione alle marginalità». La nota relativa ai risultati del primo semestre della società sembra indicare un’inversione di tendenza, con il periodo più complicato alle spalle.

I dati finanziari dell’azienda genovese di gioielleria indicano un valore della produzione consolidato ancora in calo a 5,77 milioni (-24% rispetto al giugno 2024), ma anche un Ebitda consolidato in crescita del 344% (rispetto al dato negativo di -276.892 dell’anno precedente). Anche l’Ebitda margin è positivo al 12%, rispetto al -4% al giugno 2024. E positivo è anche il risultato di esercizio a 121.965 euro, in crescita del 126% (rispetto al rosso di 467.129 dell’anno precedente). Rimane ancora alta, però, la posizione finanziaria netta a 5,8 milioni.
I risultati del primo semestre, in linea con le nostre previsioni, sono il frutto di una gestione più efficiente e sostenibile. Il percorso intrapreso sta portando a consolidare la nostra posizione sul mercato, focalizzandoci sulla creazione di valore a lungo termine.
Massimo Gismondi
