Gismondi 1754, società di gioielleria quotata sull’Euronext Growth Milan, ha reso noto su base volontaria i risultati consolidati gestionali delle vendite del quarto trimestre 2024. Il brand genovese nel quarto trimestre 2024, ha riportato un fatturato gestionale consolidato di 2,3 milioni di euro, in calo del 37%, rispetto al quarto trimestre 2023. La frenata, spiega un comunicato della società, è imputabile principalmente a una contrazione delle vendite dei canali Wholesale Usa, Wholesale Europa e Special Sales. In controtendenza, con una performance positiva, sono invece il negozio di Portofino, con un incremento superiore al 100% e il negozio di St. Moritz che, malgrado la flessione del 5% nel trimestre, riporta un incremento del 15% su base annua, indicando un segnale positivo di aumento dell’affluenza di turismo del lusso e dei prestige buyers.
Incrementi delle vendite anche in altri paesi emergenti, oltre al Giappone. Da un’analisi dei dati complessivi di fatturato per canale di vendita, emerge un’incidenza del canale Wholesale pari al 43% delle vendite. Il canale Retail evidenzia un incremento dell’incidenza sulle vendite, passando dal 21% al 31 dicembre 2023, al 25% registrato al 31 dicembre 2024. Il canale Franchising presenta un’incidenza sulle vendite pari al 7% al 31 dicembre 2024 che, pur registrando una lieve flessione rispetto all’incidenza del 10% al 31 dicembre 2023, mantiene un buon livello di vendite a Praga pari a 897.948. Cresce il fatturato dell’area Italia e Altri paesi che, al 31 dicembre 2024, rappresentano congiuntamente il 69% dei ricavi complessivi, mentre si riduce al 10% l’incidenza del fatturato dell’area Usa.
Nonostante il calo del fatturato registrato nel quarto trimestre, affrontiamo questa fase con serenità e fiducia. Questo risultato riflette le dinamiche tipiche della nostra nicchia di mercato, caratterizzata da gioielli di alta gamma, tailor-made e artigianalità esclusiva. Tuttavia, è importante sottolineare che il nostro calo è inferiore rispetto alla media del settore all’interno del quale ci collochiamo, un dato che conferma la solidità del nostro posizionamento. Abbiamo inoltre intrapreso un percorso di razionalizzazione dei costi, convinti che porterà benefici concreti già a partire dal 2025. Siamo cautamente positivi per il futuro anche grazie alle nuove collaborazioni nei Paesi del Far East, che rappresentano per noi un’importante opportunità di crescita.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754
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