Uno dei miti della storia della gioielleria è la collana Zip di Van Cleef & Arpels. La conoscete? Ecco una breve storia di una pietra miliare del lusso ♦
Ci sono miti che non tramontano mai. Uno di questi è la collana Zip di Van Cleef & Arpels. Se non conoscete questo gioiello, leggete questo articolo e osservate le immagini: si tratta, infatti, di una delle pietre miliari della gioielleria. Ha ormai compiuto 84 anni, eppure è ancora un miracolo della tecnica orafa ed è tuttora inimitabile. Oltretutto, ha anche una storia nobile: l’idea di un gioiello a forma di cerniera zip è attribuita alla la duchessa di Windsor, Wallis Simpson, moglie americana del re d’Inghilterra Edoardo VIII, che ha abdicato per poterla sposare (era divorziata). Secondo questa versione, nel 1938 la duchessa, grande appassionata di gioielli, avrebbe suggerito l’idea di una collana con cerniera a Renée Puissant, figlia di Alfred Van Cleef e direttore artistico della Maison. Indubbiamente un’idea originale.
Realizzare la collana che si apre con un sistema a zip, però, non è stato semplice. Per realizzare un gioiello come questo a regola d’arte sono necessarie da 400 a 1.200 ore e, soprattutto, una grande perizia artigianale. Per la verità quella realizzata da Van Cleef & Arpels e diventata famosa non è stata la prima cerniera: ci aveva pensato prima la designer Elsa Schiaparelli, un altor genio della gioielleria, ma senza raggiungere quel livello di complessità e lusso.
Oltre alla difficoltà nel realizzare un gioiello che si apre e chiude, bisogna aggiungere che a complicare la realizzazione c’è anche un altro aspetto: la collana è trasformabile. La chiusura, infatti, scorre verso l’alto e verso il basso, come la zip di un abito: in questo modo permette alla collana di accorciarsi o di allargarsi. Non solo, può essere trasformata in un bracciale. Le collane Zip sono realizzate con materiali diversi: in oro giallo oppure bianco, con pietre preziose, diamanti. Sono tuttora uno dei gioielli più affascinanti della Maison.