Mentre illustri Maison della gioielleria soffrono la crisi provocata dalla pandemia, ci sono meno blasonati marchi che si espandono. Possibile? Ad andare controcorrente è Marlù, azienda di San Marino che vende gioielli prêt-à-porter e bijoux in acciaio colorato e lavorato. Il marchio di gioielli dal prezzo super accessibile creato dalle tre sorelle Morena, Monica e Marta Fabbri, apre nuovi monomarca nel cuore dei centri storici di quattro grandi città italiane: Milano, Bologna, Bari e Firenze. Non solo: accanto al negozio tradizionale propone un sistema di e-commerce che consente ai clienti dei 36 negozi con marchio Marlù di prenotare online e acquistare dal proprio negoziante di fiducia. Un modo per evitare code e assembramenti. In alternativa, si può ricevere gli acquisti a casa.
Per la precisione, in nuovi store sono in via Torino a Milano (apertura 4 dicembre), in via Indipendenza a Bologna (14 dicembre) via Argiro a Bari (14 dicembre) e in via dei Calzolari a Firenze (8 gennaio). I monomarca Marlù si trovano ormai in 12 regioni italiane, e si aggiungono a oltre mille punti vendita su tutto il territorio italiano.
Da marzo a oggi viviamo come ogni persona grandi difficoltà. La pandemia ha radicalmente mutato le relazioni tra persone, la vita quotidiano e tutto questo è entrato anche nel mondo delle imprese. Ma nel nostro piccolo abbiamo cercato di dare un concerto segnale di fiducia nella ripresa e investire nelle quattro nuove aperture. Noi siamo una realtà creata da tre sorelle e come tutte le donne siamo abituate a confrontarci in modo immediato con i problemi. Durante il lock down abbiamo subito adottato, e mantenuto anche in questi mesi, forme di lavoro da remoto, ci siamo messe in rete con nostra aziende partner e abbiamo fatto partire una produzione di presidi per la prevenzione sanitaria da dispenser a gel igienizzanti con marchio TimeToBeCareful, rimettendo in modo già da aprile le imprese.
Marta Fabbri, responsabile marketing e comunicazione Marlù
“Io e le mie sorelle abbiamo cercato di vedere all’interno di una crisi drammatica, quelle che possono essere anche le opportunità per ridurre l’impatto economico della pandemia. Porre già oggi le basi per una reale ripresa a partire dal prossimo anno- continua Marta Fabbri -per questo, abbiamo deciso di aprire nuovi negozi questo dicembre. Quelli di Milano, Bologna e Firenze sono di nostra proprietà e quello di Bari invece apre grazie alla fiducia di un imprenditore di quella città, che ha creduto nella nostra progetto di sviluppo. La ripartenza, infatti, non sarà una sorta di moviola che ci riporta indietro nel tempo. Ci troveremo in un sistema imprenditoriale e produttivo profondamente mutato, con cui dovremo essere pronti a confrontarci”.
Per sostenere i negozi gli store monomarca Marlù utilizza semplici numeri Whatsapp: ogni cliente può prenotare ogni gioiello online dal negoziante di fiducia. Al netto delle limitazioni di questi mesi per orari, spostamenti e aperture, l’obiettivo del marchio è mantenere vivo e costante il rapporto cliente negozio di prossimità. Si scelgono i gioielli da vetrine e cataloghi, li si ritira in negozio senza code o assembramenti o si chiede di riceverli direttamente a casa. Sempre in questo modo è possibile spedire in tutta Italia regali per parenti e amici. Non solo: la comunicazione passa prima di tutto per i social media, da Instagram, Facebook, Tik Tok e YouTube. La comunità raccoglie Millenial, GenZ e Baby Boomer e l’e-commerce, racconta Marta Fabbri, è cresciuto in tripla cifra.
