I gioielli di Margaret, da Ginevra una fiaba per grandi che hanno nostalgia di quando erano piccoli ♦︎
Tra la fiaba e il rock: per molte donne la vita dovrebbe essere piena di fantasia e, allo stesso tempo, scandita dal ritmo della musica. E c’è una Maison, a Ginevra, che ha abbracciato questa filosofia. Più quella del lusso. È Margaret Jewelry, nata dieci anni fa dai raffinati sogni di due amiche d’infanzia, Oriana Melamed Sabrier (che ha lavorato anche per Cartier) e Candice Ophir (laureata in marketing a New York).
Dietro al libro dei sogni, con un pizzico di nostalgia per l’infanzia, c’è però una concreta casa di gioielli che, accanto al romanticismo, mostrano il lato migliore della gioielleria. E cioè la capacità inventiva, ma anche la scelta di strade esclusive: pietre con tonalità speciali, la riscoperta di forme che hanno un gusto del passato, come il medaglione che si apre e nasconde le fotografie di figli, fidanzati ( di chi volete voi).
Insomma, come pescare nel mare del passato per gettare un amo nel fiume che scorre verso il futuro. Perché quello che importa alle due fondatrici è creare gioielli di lusso, raffinati, ma che sappiano anche raccontare un’atmosfera, una storia. Come per gli anelli a forma di tiara, che sono ispirati a diademi storici delle famiglie reali. Anche questa sembra una fiaba.
Sono gioielli romantici, liberi e per chi non ama le collezioni che si trovano ovunque, a Shanghai come a New York. L’idea di rendere moderni i gioielli classici del passato si traduce, nei fatti, in pezzi che non hanno nulla di polveroso o museale. Al contrario, riflettono un equilibrio classico. Naturalmente i gioielli sono prodotti in edizione limitata oppure su commissione. Anche la lavorazione, eseguita a Ginevra, è condotta scrupolosamente con metodi artigianali. Oriana Sabrier è la designer e seleziona personalmente le gemme da utilizzare, mentre Candice Ophir, direttrice della Maison, segue prevalentemente l’aspetto amministrativo e organizzativo.