I nuovi antichi gioielli di Jean Prounis a New York, con il pensiero alla Grecia classica ♦︎
Jean Prounis è una giovane donna e designer di New York. Meglio specificare il sesso, perché in lingua francese Jean è un nome maschile (la versione femminile è Jeanne). Ma nel melting pot americano i nomi si trasformano, così come le tradizioni. Quella della famiglia Prounis, emigrata in America negli anni Trenta dalla nativa Grecia, non ha niente a che fare con la gioielleria. Il bisnonno di Jean, Otto Prounis, era un co-proprietario di un night club di fronte al Waldorf-Astoria Hotel di New York. Ma, in un certo senso, l’eredità culturale della famiglia è stata raccolta dalla designer.
Nel 2017, Jean Prounis ha fondato la sua Maison di gioielleria ispirandosi ai gioielli dell’era classica. Per esempio con orecchini che hanno la forma di alcuni vasi antichi.
I suoi bracciali, orecchini e anelli, insomma, si ispirano a quelli indossati dagli antenati in peplo che passeggiavano nell’agorà oppure tra il foro e il circo. Merito del nonno di Jean, bibliofilo con una vasta collezione di tomi su antiche antichità greco-romane. Da questa passione discende anche la scelta di utilizzare oro quasi puro, a 22 carati, come nell’antichità. E lo stile è stato definito come Meso-Greco-Aleppo, che fa sempre riferimento a un connotato archeologico. In ogni caso, i gioielli sono apprezzati, visto che li ha messi in vendita a New York anche Bergdorf Goodman. Margherita Donato