Anello di fidanzamento trilogy
Anello di fidanzamento trilogy

Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento

Sareste disposte a pagare di tasca vostra l’anello di fidanzamento? No? Siete in minoranza. Ci sono molte donne che, per ottenere un anello di fidanzamento, sono pronte a intaccare il loro conto in banca. Di sicuro, per esempio, questa è l’opinione della maggioranza delle donne inglesi. Uno studio condotto tempo fa in Gran Bretagna dal dipartimento di gioielleria del canale televisivo Qvc (specializzato nelle vendite online) ha rivelato che il 54% delle donne britanniche sarebbe disposta a contribuire finanziariamente all’acquisto del proprio anello di fidanzamento. Pur di averne uno.

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  6. Donne disposte a pagare per il loro anello di fidanzamento
  7. Anelli di fidanzamento colorati
Anello di fidanzamento
Anello di fidanzamento

Non solo: una donna su cinque ha confessato di aver acquistato lei stessa il proprio anello di fidanzamento. Qual è il motivo? Gli uomini hanno smesso di avere interesse per le donne, al punto da non mostrare il loro amore spendendo per un anello? Fortunatamente, non è questo il caso. Piuttosto, è la difficile situazione economica che rende meno facile per gli uomini aprire i loro portafogli per acquistare un anello con un brillante, anche perché è stato calcolato che il costo di un anello con diamante corrisponde in media a uno o due stipendi mensili.

L'anello di fidanzamento della regina Elisabetta II
L’anello di fidanzamento della regina Elisabetta II

Acquistare un anello di fidanzamento non è una spesa semplice. A ciò si aggiunge un altro fattore: le donne sono sempre meno soddisfatte di un anello con un diamante da 0,000001 carati. Al contrario, vogliono un gioiello da mostrare con orgoglio ad amici e parenti, con una gemma chiaramente visibile. Ma quel tipo di anelli, si sa, sono molto costosi. Questa insoddisfazione spinge molte donne a entrare in una gioielleria per scegliere il modello di anello da infilare al dito.

L'anello di fidanzamento di Kate Middleton
L’anello di fidanzamento di Kate Middleton appartenuto a Diana

Un altro motivo che causa spesso l’insoddisfazione non è solo la dimensione del diamante, ma anche il modello di anello scelto. Sebbene il classico anello in oro bianco con un diamante solitario montato in cima sia l’anello di fidanzamento più diffuso, non mancano le donne che hanno il desiderio di sfoggiare un gioiello diverso, che si distingua maggiormente. Non bisogna dimenticare che il famoso anello di fidanzamento regalato dall’allora principe Carlo (ora re) a Diana Spencer è stato un anello con un grande zaffiro blu, finito poi al dito di Kate Middleton, ora principessa di Cambridge.

Anello con brillante indossato
Anello con brillante indossato di Conte Diamonds

Se pensate di scegliere voi stesse l’anello di fidanzamento, dovete però fare attenzione a non rovinare il vostro rapporto di coppia. L’acquisto dell’anello è un momento delicato nella vita a due, che si ricorderà a lungo, tutta la vita. Se non volete che sia il vostro partner a scegliere l’anello evitate però di comunicargli che non sarebbe capace di farlo, che non ha capito i vostri gusti o, peggio, che è inadeguato economicamente. Meglio, invece, presentare la vostra scelta come una soluzione intelligente per non sprecare soldi, per evitare perdite di tempo o come esempio di un ruolo della donna meno passivo. Può essere una spiegazione meno traumatica e accolta con serenità dal futuro marito.

Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato
Recarlo, anello della collezione Blue Carpet indossato

Un’altra tecnica per scegliere voi stesse l’anello di fidanzamento, ma facendo finta che sia lui ad averlo scelto, è portare il vostro partner davanti (casualmente) alla vetrina della gioielleria che avete individuato in precedenza. Naturalmente dovete avere l’accortezza di non essere troppo dirette, ma di far capire quali sono i vostri gusti e che non vi dispiacerebbe dare un’occhiata al gioiello direttamente.

Fotografia d’epoca con l’indossatrice Serenella in abito di Emilio Schubert nel luglio del 1963 che, poco dopo aver sfilato alla Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, posa davanti alla vetrina di Bijoux Cascio in via Tornabuoni. Archivio Riccardo Cascio. Foto Locchi
Fotografia d’epoca con l’indossatrice Serenella in abito di Emilio Schubert nel luglio del 1963 che, poco dopo aver sfilato alla Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, posa davanti alla vetrina di Bijoux Cascio in via Tornabuoni. Archivio Riccardo Cascio. Foto Locchi

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