Investire in gioielli? Destinare i propri risparmi ad anelli, collane e bracciali? È una domanda che si ripete. Il motivo c’è: le Borse salgono salgono salgono. Poi, a un certo punto, precipitano. I rendimenti delle obbligazioni sono ai minimi e quando invece sono ai massimi è perché c’è l’inflazione che ne diminuisce il rendimento. Insomma, per chi ha dei risparmi da investire scegliere non è mai facile. Quindi, è una buona idea investire in gioielli? E l’investimento in gioielli è fatto per voi?
L’idea di investire in gioielli ha una base: negli ultimi anni (anche se il 2020 è stato condizionato dal covid) le aste di gioielli di grandi società come Sotheby’s e Christie’s hanno mostrato prezzi in ascesa. Ma bisogna fare attenzione: il mercato della gioielleria è volatile e, in alcuni casi, opaco. Secondo gli esperti, grandi gioielli e pietre preziose possono essere una buona scelta sul lungo periodo, ma non garantiscono un incremento di valore. Secondo quanto affermato tempo fa da Laurence Nicolas, amministratore delegato globale di gioielli e orologi per la casa d’aste Sotheby’s, quello che è cambiato negli ultimi anni è il livello dei prezzi che raggiungono.
Investire in diamanti
Nel 2017, la domanda globale di diamanti ha raggiunto il livello record di 82 miliardi di dollari secondo il rapporto annuale di diamanti De Beers, rispetto agli 80 miliardi di dollari del 2016. E secondo un manager di Alrosa, nel 2020 le vendite online di gioielli con diamanti sono quasi raddoppiate, hanno raggiunto circa il 20% del totale. I diamanti sono considerasti, come l’oro, un bene rifugio. Ma, attenzione, il loro valore non cresce sempre. Come per altri materiali, il loro valore può anche scendere. C’è, poi, il problema della vendita. Mentre l’oro si vende facilmente ai negozi specializzati o a un orefice, per i diamanti è generalmente un po’ più complicato.
Inoltre, anche i diamanti sono soggetti alle mode: oggi i consumatori sempre più desiderosi di acquistare diamanti rari e colorati, fancy, e un po’ meno le tradizionali gemme incolori. C’è solo un problema: quelli più pregiati (rosa, blu, gialli) costano molto. Anche perché solo un diamante su 10.000 è colorato, secondo il laboratorio di classificazione dei diamanti Gia.
Investire in pietre preziose
Non ci sono solo i diamanti. Le pietre preziose sono sempre più popolari. Rubini, smeraldi e zaffiri hanno registrato forti aumenti di prezzo negli ultimi anni, secondo la casa d’aste Bonhams. Ci sono pietre particolarmente rare e richieste. Se ci si basa sui risultati delle aste, si scopre che gli zaffiri del Kashmir hanno riportato un aumento del prezzo del 970% nei dieci anni fino a luglio 2018. E un aumento analogo, del 1.100%, riguarda alcuni esempi di rubini birmani. Identico discorso per gli smeraldi colombiani, i più preziosi. Il problema è che queste pietre ormai costano tantissimo. Ma può far piacere sapere che se avete in casa un anello con uno zaffiro del Kashmir potrete venderlo a caro prezzo.
Investire in gioielli
Anche i gioielli sono soggetti ad andamenti ciclici. Per dieci anni, secondo il Luxury Investment Index di Knight Frank, la performance dei beni di gioielleria ha superato quella del mercato immobiliare di New York, dell’oro e delle azioni statunitensi. Ma nel 2018 l’indice è sceso del 5%. Anche perché le vendite globali di gioielli seguono in parte l’andamento economico globale. Ed è proprio quando i soldi scarseggiano che chi ha dei gioielli prova a venderli: il momento, però, è quello sbagliato.
Il punto debole, però, se si considera la gioielleria come investimento, riguarda i gioielli moderni. Magari tra 30 anni saranno richiestissimi alle aste, ma per ora può essere molto difficile recuperare un investimento. Insomma, i gioielli moderni possono essere indossati e goduti, ma a venderli è raro anche solo ricevere i soldi spesi per l’acquisto. Escludendo da questo ragionamento pezzi con pietre di eccezionale valore. Ciò non significa che non si debba acquistare gioielli contemporanei, ma solo che più difficilmente un bracciale o un anello realizzato oggi possa essere rivalutato a breve.
Investire in gioielli d’epoca
Per quanto riguarda i gioielli di un passato recente, certe epoche hanno maggiore attrattiva. I gioielli Art Déco, anni Venti e Trenta, e quelli dei decenni successivi sono di moda. Gioielli di quel periodo firmati da prestigiose Maison come Cartier e Van Cleef & Arpels sono molto apprezzati e risultano meno soggetti ai capricci della moda. Anche i gioielli degli anni Sessanta e Settanta cominciano a essere considerati pezzi d’epoca e rivalutati, a patto che siano di ottima qualità. Sempre secondo la valutazione degli esperti delle case d’aste, i prezzi dei gioielli Art Déco e Belle Époque (dal 1890 al 1915) sono aumentati del 72% tra il 2007 e il 2018. Pezzi antecedenti, cioè fine Ottocento, sono invece meno considerati, perlomeno in questi ultimi anni.
Come acquistare gioielli per investimento?
Partiamo da un concetto: un negozio di gioielleria aggiunge, ovviamente, un ricarico sul costo del gioiello. Insomma, va benissimo acquistare un gioiello da regalare, ma non aspettatevi di concludere un buon affare. E questo vale anche per i gioielli d’epoca acquistati in negozio: anche in questo caso il ricarico del gioielliere può essere elevato. L’alternativa è scegliere un gioiello nelle tante aste che si tengono ogni anno. Ma in questo caso il problema è individuare il prezzo giusto. Per lanciarsi in un acquisto di gioielli all’asta bisogna essere degli esperti. Se non lo siete, la cosa migliore è consultare il catalogo dell’asta con molto anticipo e condurre una ricerca preventiva sui pezzi che vi interessano riguardo i prezzi di gioielli analoghi battuti nelle aste più recenti: possono offrire un’idea della valutazione di mercato. Attenzione, però: ricordatevi che le case d’aste addebitano anche una commissione, che aumenterà il prezzo di vendita finale. Insomma, il vero costo non è quello stabilito al momento in cui scende il martello del battitore. Un altro modo per comprendere il vero valore di un gioiello è affidarsi alle società di assicurazione, anche se il prezzo fornito da un perito indipendente impiegato da una casa d’aste non è una guida assoluta per stabilire a quanto si potrebbe vendere in seguito il gioiello. Insomma, gli ingredienti della ricetta per investire in gioielli sono molti: ci vuole occhio, scegliere gioielli di alta qualità, con belle pietre preziose. E un po’ di fortuna.