Il designer greco Yannis Sergakis dalla gioielleria alla mostra d’arte contemporanea Documenta 14 di Kassel. E la nuova collezione che si chiama Solaire ♦
Tra i vincitori degli Awards al Couture Show 2016 di Las Vegas c’era anche Yannis Sergakis (potete leggere l’articolo qui). Yannis è discendente di una famiglia di commercianti di diamanti greci. Insomma, ha toccato i diamanti fin da bambino e ne è stato contagiato. Così, una volta cresciuto, ha fatto collezione di e gioielli e ha proseguito la tradizione del trading. Diciamolo: è un lavoro utile, forse anche remunerativo, ma non troppo divertente. Molto meglio disegnare gioielli. Dopo aver studiato gemmologia e design al Gemological Institute of America, Sergakis ha dunque lavorato nell’azienda di famiglia fino al 2004, quando ha optato per l’attività più creativa di designer.

La Grecia è uno dei Paesi che vanta parecchi gioiellieri di nuova generazione e tutti seguono uno stile che è riduttivo definire minimalista, ma che certo non è barocco. Sergakis non è diverso: i suoi gioielli sono riccamente minimal. Linee essenziali, oro e diamanti in file ordinate. I riferimenti che palesa sono l’architettura (quella classica, ça va sans dire), tessuti, persone, i sensi, sagome, sentimenti. Lavora esclusivamente con oro e diamanti. Un’idea semplice, come la sagoma del Partenone, ma non per questo meno perfetta. La collezione Solaire, per esempio, adotta linee arrotondate, e utilizza come sole un diamante che risplende attorniato da oro.
Ma il lavoro di Yannis Sergakis è considerato anche nel campo dell’arte, non solo della gioielleria. Tanto che nel giugno 2017 ha partecipato a Documenta 14, rassegna organizzata da 60 anni a Kassel (Germania) e che ha ospitato oltre 160 artisti. Sergakis ha contribuito con due pezzi, ognuno in due colori; uno per Atene, uno per Kassel.







