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Leo Pizzo dedica una collezione a Venezia

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Anche Leo Pizzo ama Venezia, la città celebre in tutto il mondo: un luogo unico, custode di tante opere d’arte e purtroppo minacciato dal cambiamento climatico. La Maison di Valenza dedica alla città lagunare una collezione che si ispira alle maschere del carnevale, ai ponti romantici e ai canali che la compongono. E se Venezia è ricca di aspetti interessanti, di cultura, di scorci romantici, la collezione firmata Leo Pizzo che è dedicata alla città è altrettanto ricca.

Leo Pizzo, orecchini e anello indossati
Leo Pizzo, orecchini e anello indossati

I gioielli sono realizzati in oro 18 carati e comprendono collier, anelli e orecchini. La forma dei gioielli riprende alcuni dettagli dell’architettura veneziana, come il motivo a trifoglio in stile moresco, che si ispira all’originale traforo gotico di Palazzo Ducale. I diamanti, con taglio a pera, servono anche a comporre anelli di carattere floreale. Oro bianco e rosa, diamanti bianchi e zaffiri rosa sono gli elementi con i quali è realizzata la collezione: anche i colori ricordano quelli dei palazzi dell’antica città galleggiante.

Collezione Venezia, anelli
Collezione Venezia, anelli
Anello e orecchini in oro bianco e diamanti
Anello e orecchini in oro bianco e diamanti

COLLEZIONE VENEZIA Leo Pizzo 004

COLLEZIONE VENEZIA Leo Pizzo 005

Anelli in oro bianco e diamanti
Anelli in oro bianco e diamanti
Collezione Venezia, collier con diamanti
Collezione Venezia, collier con diamanti
Collezione Venezia, collier con diamanti, dettaglio
Collezione Venezia, collier con diamanti, dettaglio







Chaumet presenta a Venezia la collezione Jeux de Liens

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Le novità di Chaumet a due passi dal Ponte di Rialto, nel Fondaco dei Tedeschi, uno dei migliori luoghi per lo shopping alto di gamma a Venezia. Il Fondaco dei Tedeschi, eretto nel 1228 per ospitare i mercanti stranieri e ricostruito nel 1508, è infatti diventato un department store. E ora presenta in anteprima in Italia la nuova collezione di fine jewellery della Maison, Jeux de Liens, ovviamente in vendita nello spazio riservato al brand francese, che fa parte del gruppo Lvmh.

Collezione Jeux de Liens, indossato
Collezione Jeux de Liens, indossato

La collezione comprende gioielli che hanno al centro la forma geometrica del cerchio, ma spezzato. I cerchi, infatti, sono divisi in due parti asimmetriche collegate da maglie incrociate. L’idea è che evochi la magia dell’incontro. La collezione comprende catenina regolabile e i ciondoli Jeux de Liens Harmony, che riprendono gli spunti classici di Chaumet, ma anche orecchini con la forma di una X e bracciali. I gioielli sono in oro e piccoli diamanti, con inserti di pietre semi preziose, come onice, malachite o corniola.

Bracciale in oro, diamanti, corniola
Bracciale in oro, diamanti, corniola
Jeux de Liens indossato
Chaumet, collane della collezione Jeux de Liens
Collana in oro, diamanti, onice
Collana in oro, diamanti, onice
Collane Jeux de Liens indossata
Collane Jeux de Liens

Orecchino in oro, diamanti, malachite
Orecchino in oro, diamanti, malachite







A Venezia in mostra la storia dei Serpenti Bulgari





A guardare Venezia dall’alto il Canal Grande ha la forma sinuosa di un serpente. Quindi, quale luogo migliore della città Lagunare per una mostra dedicata ai serpenti di Bulgari? Dal 4 dicembre 2019 al 1 marzo 2020 Venezia, al Fondaco dei Tedeschi ospita una mostra dedicata all’iconico gioiello della Maison romana, ora parte del gruppo Lvmh.

Bulgari, Serpenti, particolare
Bulgari, Serpenti, particolare

La mostra è organizzata da Bulgari o, meglio con il suo marchio Bvlgari e T Fondaco dei Tedeschi by DFS, il lifestyle department store nel cuore di Venezia. La mostra si intitola Bvlgari Serpenti – Myth and Mastery e racconta storia e aspetti inediti dei gioielli che hanno affascinato tante donne, comprese dive come Liz Taylor.

Pubblicità di Bulgari con Liz Taylor
Pubblicità di Bulgari con Liz Taylor

L’esposizione è organizzata negli ambienti dell’Event Pavilion, al quarto piano del Fondaco e comprende un excursus delle celebri creazioni Serpenti Bvlgari, dai primi modelli più stilizzati realizzati con la tecnica Tubogas fino a quelli più realistici con scaglie in oro o rivestite di smalti policromi evidenzierà. Una evoluzione che continua ancora.

Su cinque totem sono installate immagini di scatti di grandi fotografi che hanno immortalato muse del mondo del cinema e della moda con indosso creazioni Bvlgari Serpenti di ieri e di oggi. Su video panel, un’antologia di immagini storiche e di opere d’arte ispirate al mito del serpente completerà il racconto offrendo un punto di incontro e riflessione nelle diverse culture del mondo. Tutto intorno, il motivo delle scaglie del serpente avvolgerà il visitatore favorendo l’immersione in un affascinante universo fatto di bellezza, creatività e maestria artigianale.

Serpenti bracelet in gold with jade, rubies and diamonds, 1968 Orologio-bracciale Serpenti in oro con giada, rubini e diamanti, 1968 BVLGARI Heritage Collection
Serpenti bracelet in gold with jade, rubies and diamonds, 1968 Orologio-bracciale Serpenti in oro con giada, rubini e diamanti, 1968. BVLGARI Heritage Collection

Emblema di seduzione, rinascita e trasformazione, il simbolo del serpente si intreccia da secoli con la storia dell’umanità, catturandone l’immaginario a Oriente come a Occidente. Fin dall’antichità, la capacità dell’animale di rinnovarsi cambiando pelle, di rimanere in contatto con la terra e al tempo stesso elevarsi da essa, di avvolgersi sinuosamente o di sconfiggere minacciosi predatori ha alimentato miti e leggende ispirando la produzione artistica in molteplici campi.

Bvlgari advertising campaign form the 1970s
Bvlgari advertising campaign form the 1970s

Negli Anni Quaranta, Bvlgari ha colto la forza espressiva di questo segno così suggestivo reinterpretandolo per la prima volta in gioielleria con flessuosi orologi-bracciale divenuti, decade dopo decade, icone della sua creatività.

I bracciali-orologio a forma di serpente di Bvlgari sono diventati un punto di riferimento della gioielleria. Sono caratterizzati dal quadrante incastonato nella testa, tempestata di gemme e con il cinturino dorato che avvolge il polso.

Serpenti bracelet-watch in gold with green enamel, emerald and diamonds, ca. 1965
Serpenti bracelet-watch in gold with green enamel, emerald and diamonds, ca. 1965

L’origine dei primi bracciali-orologio è legata all’uso della tecnica tubogas di Bvlgari. I primi esemplari risalgono alla fine degli anni Quaranta ed erano a forma di serpente altamente stilizzato con spirali realizzate sia nella tipica tubogas, sia in maglia d’oro che avvolgeva il polso. La cassa dell’orologio e il quadrante, solitamente quadrati o rettangolari, erano posti a una estremità così da evocare la testa del serpente. L’elegante sobrietà di queste creazioni fu un successo immediato negli anni post guerra, quanto la rinascita economica in Europa doveva ancora arrivare e i pezzi vistosi non erano né adatti né abbordabili. Perciò, si sono rilevati accessori ricercati con una funzione, in sintonia con il desiderio femminile di apparire con un ornamento distintivo a discapito dei vincoli monetari che le circondavano.

Serpenti bracelet-watch in gold with polychrome enamel and emeralds, ca. 1967
Serpenti bracelet-watch in gold with polychrome enamel and emeralds, ca. 1967

Negli anni successivi, questo genere di orologio si è visto in versioni sempre più varie e interessanti esplorando qualsiasi tipo di forma per quanto riguarda la cassa e il quadrante: rotonda, quadrata, ottagonale, a pera e dai bordi smussati, con o senza lunetta di diamanti. La cassa era posizionata alla fine o al centro del bracciale in tubogas a spirale, ed era esso stesso realizzato in ogni possibile variante: acciaio, acciaio annerito o in una combinazione di oro e acciaio. Il meccanismo era sempre di alta qualità: Audemars Piguet, Jaeger LeCoultre, Movado e Vacheron Constantin solitamente personalizzavano i loro meccanismi per Bvlgari, il logo di colui che personalizzava il movimento, appariva accanto al logo sul quadrante.

La seconda metà degli anni Cinquanta vide i primi modelli in cui il serpente era reso in maniera realistica, affermando la connessione con la tradizione antica in modo più esplicito. Negli orologi a forma di serpente di Bvlgari di quel periodo, la cassa dell’orologio era nascosta nella testa del serpente e il quadrante giaceva sotto una copertura a cerniera nella parte superiore e centrale della testa.

Numerosi elementi di manifattura particolarmente elaborati formavano il corpo: ogni maglia era realizzata a mano in lamina d’oro ed erano fissate tra loro con perni d’oro saldati o, nel caso delle versioni smaltate, avvitate. L’anima era attraversata da una molla fatta in oro bianco che assicurava una perfetta flessibilità.

Composit of Serpenti bracelet-watches from the 1960s, Bvlgari Heritage Collection
Composit of Serpenti bracelet-watches from the 1960s, Bvlgari Heritage Collection

I primi modelli animalier furono realizzati esclusivamente in oro giallo con le teste e le code in platino e decorate con diamanti. L’orologio di Elizabeth Taylor, immortalato al polso dell’attrice in una fotografia fatta sul set di Cleopatra nel 1962, ne costituisce un magnifico esempio. La testa del serpente è in pavé di diamanti con gli occhi in smeraldo impreziosita da una cresta fatta di diamanti a forma marchese. Naturalmente, negli anni successivi furono prodotte numerosi varianti, anche senza l’orologio stesso. Il corpo del serpente è sempre stato in oro ma le piccole squame del serpente dei primi modelli si sono trasformate in più grandi, adornate con decorazioni di diamanti poligonali o con smalto multicolore nelle più svariate e sgargianti combinazioni tra cui turchese e bianco, rosso e giallo, verde, rosso, nero e celeste e così via. Di queste varianti, per il modello Harlequin, così chiamato poiché era caratterizzato da quattro colori, erano necessarie in media duecento ore di lavoro, essendo più lungo da realizzare poiché era necessario che ogni pigmento smaltato fosse cotto separatamente.

Pubblicità Bvlgari degli anni Settanta
Pubblicità Bvlgari degli anni Settanta

La procedura di smaltamento delle cavità poligonali che trasformava le squame era un processo che richiedeva una lunga e paziente preparazione di tre giorni: la molatura del vetro colorato, la decantazione delle polveri, il lavaggio, l’applicazione, la cottura, il raffreddamento e la finitura. Furono adottate con successo anche le pietre dure come il corallo, turchese, lapislazzuli o giada per creare le squame, generando sempre combinazioni cromatiche di forte impatto. Per completare una linea così intricata, diverse pietre furono usate per simulare gli occhi del serpente. Furono usati diamanti gialli o colorati, rubini, zaffiri e smeraldi con forma a pera, marchese o circolari.

Amanda Wellsh by Gian Paolo Barbieri, 2016
Amanda Wellsh by Gian Paolo Barbieri, 2016

Le vivaci versioni animalier riflettevano le tendenze della società e dei costumi degli anni Sessanta, quando le donne mostravano un atteggiamento più sicuro di sé, riflettendo profondamente sul loro ruolo nella società e sfidando le convenzioni. Audaci e carismatiche, le creazioni Serpenti esprimevano un atteggiamento femminile responsabile delle leggi che governavano la seduzione, prendendo in giro il ruolo tradizionale della “donna peccatrice”. Le creazioni Serpenti avvolte intorno al polso trasmettevano immediatamente la loro appartenenza alla donna carismatica che le indossava.

Benedetta Barzini by Gian Paolo Barbieri, 1968
Benedetta Barzini by Gian Paolo Barbieri, 1968

Diana Vreeland, il giudice della moda di New York, amava indossare la sua cintura pitonata di Bvlgari a doppio giro come collana. Vreeland era così affascinata dal potere seducente dei serpenti che in un memorandum del 1968 indirizzato al suo staff editoriale scrisse: “Non dimenticare il serpente…il serpente dovrebbe essere su ogni dito e attorno ad ogni polso e ovunque”. Non a caso, i giornali di moda cominciarono a proporre scatti fatti dai maestri della fotografia come Gian Paolo Barbieri, Franco Rubartelli o Bret Stern con modelle che indossavano le creazioni Serpenti di Bvlgari in pose sicure di sé. Non a caso, una iconica campagna pubblicitaria di Bvlgari degli anni Settanta era caratterizzata da una grande B avvolta da numerosi varianti dei modelli di Serpenti, affermando ulteriormente l’importanza di questo motivo nell’universo creativo del brand. Oltre ai bracciali-orologio, nel corso degli anni la linea di Bvlgari Serpenti si è arricchita con collane, anelli, cinture, clutch in oro e con lo sviluppo della gamma accessori della Maison negli anni Novanta comprendendo occhiali da sole e borse in pelli pregiate. Il motivo del serpente ha così espresso e continua a esprimere la creatività multiforme della Maison, racchiudendo al contempo la costante evoluzione stilistica. Una centenaria metafora di trasformazione e rinascita, e non c’è animale migliore a incapsulare il mistero del tempo.

BVLGARI Serpenti. Myth and Mastery
Fondaco dei Tedeschi by DFS in collaborazione con Bvlgari
DFS T Fondaco dei Tedeschi
Dal 4 dicembre 2019 al 1 marzo 2020
Venezia, Calle del Fontego dei Tedeschi (Ponte di Rialto)
Orario: 9,30 – 19,30
Non è necessaria la prenotazione
Entrata gratuita







I gioielli del Festival del Cinema di Venezia




Al Festival del Cinema di Venezia sfilano anche eccezionali gioielli. Ecco i primi avvistati ♦︎

Le dive sfilano sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia. E, come sempre, ad attirare l’attenzione sono abiti e gioielli. Ecco i primi gioielli avvistati. La modella Elsa Hosk, per esempio, ha scelto i gioielli di Messika, Maison di Parigi famosa per gli straordinari set di diamanti. La modella, alla cerimonia di apertura del Festival, ha indossato gli anelli Wild Moon e Snake Dance High Jewellery della collezione Born To Be Wild e le clip My Twin.

Elsa Hosk in Messika
Elsa Hosk in Messika

Sempre per Messika: la modella Tina Kunakey, al braccio di Vincent Cassel, aveva il set Black Hawk della collezione High Jewelry Born To Be Wild. L’attrice e modella thailandese Min Pechaya ha adottato il look Messika con gli orecchini pendenti della nuova collezione Lucky Move, la collana e il braccialetto Move e l’iconico doppio anello Glam’Azone. Alla sera con North Wind della collezione High Jewelry Once Upon A Time, gli orecchini Diamond Catcher e l’anello Snake Dance della collezione High Jewelry Born To Be Wild. La modella tedesca Caro Daur ha scelto gli orecchini Desert Bloom della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il bracciale e l’anello Undine della collezione High Jewelry Once Upon A Time.

Tina Kunakey e Vincent Cassel
Tina Kunakey e Vincent Cassel

E Messika anche per Camille Rowe, Cristiana Capotondi, Euridice Axen, Greta Ferro, Isabelle Huppert, Laura Chiatti, Margherita Buy, Sveva Alviti, Sylvia Hoeks.

L’attrice e ambasciatrice di Cartier, Monica Bellucci, ha indossato orecchini di alta gioielleria in platino con rubini e diamanti con taglio smeraldo della Maison parigina.

Monica Bellucci con orecchini Cartier
Monica Bellucci con orecchini Cartier

Con gioielli Piaget Nicole Warne, che ha scelto di indossare un set di collana, orecchini e anello in oro bianco con diamanti della collezione High Jewellery Piaget’s Treasure e Limelight Garden Party. Sempre con Piaget l’attrice napoletana Alessandra Mastronardi , madrina e presentatrice del Festival, con orecchini di alta gioielleria e un anello con diamanti e rubini della collezione di gioielli di alta luce Sunlight Journey della Maison.

Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget
Alessandra Mastronardi con gioielli Piaget

Molto presente alla rassegna di Venezia anche il Gruppo Damiani. L’attrice e volto della serie televisiva italiana Un posto al sole, Vittoria Schisano, ha scelto orecchini, anello e bracciale in oro rosa con diamanti della collezione Constellation di Salvini, brand del Gruppo Damiani. L’attrice Madalina Ghenea ha invece indossato gli orecchini pendenti Damiani della collezione Mimosa con diamanti bianchi e l’anello Farfalla con diamanti fancy, abito Zuhair Murad e scarpe Gianvito Rossi. Gioielli Damiani anche per un’altra attrice, Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna. E per Madalina Droftei, modella internazionale e miss bellezza la collana Damiani Notte di San Lorenzo in oro bianco.

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Madalina Ghenea con gioielli Damiani

La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina di Damiani.

Giorgio Armani Privé High Jewelry, invece, per l’attrice italiana Alessandra Mastronardi, che ha scelto un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti. E la modella britannica Lady Kitty Spencer ha orgogliosamente esibito orecchini e collier di diamanti e smeraldi di Bulgari.

Per Valeria Golino la scelta è stata invece Atelier Swarovski, il marchio di gioielleria top della Maison austriaca. La collana Lola e l’anello Lola sono realizzati con diamanti e rubini creati da Swarovski incastonati in oro fairtrade. I diamanti creati da Swarovski sono coltivati in un laboratorio ma, precisa l’azienda, hanno gli stessi attributi ottici, chimici e fisici dei diamanti estratti dalla terra: entrambi sono al 100% di carbonio, entrambi hanno la stessa durezza e brillantezza. Il Fairtrade Gold proviene dalla cooperativa Minera Limata Limitada in Perù: progetto minerario responsabile per l’ambiente fornisce agli allevatori di alpaca locali entrate supplementari e promuove lo sviluppo sostenibile della comunità di Limata.

Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski
Valeria Golino con diamanti e rubini sintetici di Atelier Swarovski

Swarovski anche per Penélope Cruz. L’attrice ha indossatopezzi unici di Atelier Swarovski Fine Jewelry in occasione della prima mondiale del suo nuovo film Wasp Network. Il set unico, disegnato dalla stessa Penélope Cruz, presenta orecchini a cascata e un anello ispirato al classico stile hollywoodiano. I pezzi sono realizzati esclusivamente con Swarovski Created Diamonds per un totale di 15,2 carati in oro 18 carati Fairtrade Gold. Tre singoli Swarovski Created Diamonds tagliati a pera pesano più di 3 carati ciascuno.

Penelope Cruz
Penelope Cruz

La super top model Isabeli Fontanta ha preferito i gioielli del brand Marco Bicego, con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria. E sempre di Marco Bicego i gioielli di Juliette Binoche.

Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego
Isabeli Fontanta con orecchini e anello della collezione Lunaria Petali, bracciale della collezione Lunaria di Marco Bicego




Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Droftei con gioielli Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Madalina Ghenea alla 76esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia indossa gli orecchini pendenti e l’anello Damiani
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Greta Scarano, con orecchini Mimosa e anello della collezione Spicchi di Luna
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Lady Kitty Spencer con collana e orecchini Bulgari
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Alessandra Mastronardi con un paio di orecchini in oro con onice, zaffiri, rubini e diamanti Giorgio Armani Privé High Jewelry
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
Juliette Binoche con i gioielli di Marco Bicego
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
La sceneggiatrice e vincitrice del David Di Donatello Ippolita Di Majo ha scelto la collezione Shirodara: una parure composta da orecchini e collana in diamanti e acquamarina
Caro Daur in Messika
Caro Daur in Messika
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Min Pechaya sul red carpet di Venezia
Tina Kunakey
Tina Kunakey
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Hong-Hu Ada, artista italo-giapponese in abito Armani e gioielli Salvini: collana i Segni e anello Mistery
Nicole Warne in Piaget
Nicole Warne in Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
Alessandra Mastronardi, madrina del Festival e presentatrice della kermesse, ha fatto capolino sul red carpet in laguna con un abito Elie Saab abbinando un paio di preziosi orecchini e un anello in oro rosa e diamanti a forma di foglia di palma della collezione Extremely Piaget
L'attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
L’attrice italiana Euridice Axen in Messika al Film Festival di Venezia
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Camille Rowe con collana e anello Toi & Moi di alta gioielleria Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Cristiana Capotondicon gli orecchini High Jewellery Snake di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Per Greta Ferro gli orecchini Diamond Catcher della collezione High Jewelry Born To Be Wild e il girocollo di Zelda della collezione High Jewelry Paris est une Fête di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Isabelle Huppert ha scelto il girocollo High Jewelry Fire Diamond e gli orecchini Diamond Catcher di Messika
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Laura Chiatti brillava con gli orecchini gioielli Desert Bloom High Jewelry
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Margherita Buy ha scelto di indossare gli orecchini Undine di alta gioielleria Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l'anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sveva Alviti indossava gli orecchini di alta gioielleria Sirenetta e l’anello Miss Milla con una clip My Twin di Messika
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
Sylvia Hoeks, la nuova musa ispiratrice di Valérie Messika, ha indossato orecchini multispe My Twin e anello trio
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi
La cantautrice Paola Turci ha indossato gli orecchini ed il bracciale Eclipsis di Pianegonda in argento, topazi e zirconi bianchi







Roberto Coin cambia boutique a Venezia




La nuova boutique a Venezia per Roberto Coin ricrea l’atmosfera di un salotto del Settecento  ♦︎

Nuova casa per Roberto Coin: la Maison di Vicenza ha aperto una nuova boutique a Venezia. Nuova boutique, ma non l’indirizzo: lo store si trova, infatti, sempre in piazza San Marco, dove il marchio di Vicenza era presenta già da anni. La nuova boutique, però, si sposta ora l numero 51, cioè proprio di fianco allo storico Caffè Florian.

Per la nuova boutique Roberto Coin si è affidato a Studio Sclavi e Zordan, partner già per la boutique di Dubai, con la quale il brand aveva lanciato un nuovo concept, ripreso e personalizzato anche nel nuovo spazio veneziano, che cerca di ricreare l’atmosfera di un salotto veneziano del Settecento.

L'interno della nuova boutique di Roberto Coin a Venezia
L’interno della nuova boutique di Roberto Coin a Venezia

Ogni elemento è tondeggiante, a partire dalle vetrine esterne. Morbide imbottiture e tappezzerie caratterizzano la sala, ricoperta dai tessuti damascati della storica azienda veneziana Rubelli, ognuno con richiami alla città e alle sue icone. I marmi del pavimento ricordano le sale antiche dei palazzi e le poltrone color rubino, simboleggiano la firma nascosta che caratterizza da sempre il brand. Anche la luce è stata studiata per enfatizzare l’ambiente e raggiungere tutti i dettagli del design dei gioielli. Due grandi lampadari in stile veneziano creati dalla maison Vetrerie Colonna dominano il centro della sala, mentre una rete di luci laterali illumina allo sguardo le collezioni.

La nuova boutique ospita ovviamente le collezioni della ultima campagna del brand assieme ai pezzi unici, in edizione limitata e all’immancabile diamante Cento, pietra con un taglio brevettato di cento sfaccettature, quasi il doppio rispetto a quelle del taglio standard.





Roberto Coin, yellow gold bracelet in yellow gold with diamonds
Roberto Coin, yellow gold bracelet in yellow gold with diamonds

Yellow gold twisted thread earrings with white diamonds
Yellow gold twisted thread earrings with white diamonds
New Barocco collection, yellow gold twisted thread pendant with white diamond
New Barocco collection, yellow gold twisted thread pendant with white diamond
Roberto Coin, yellow gold twisted thread bangles with white diamonds
Roberto Coin, yellow gold twisted thread bangles with white diamonds

Pendente con diamante Cento
Pendente con diamante Cento







Roma1947 fa il bis a Venezia





Roma1947 apre un nuovo store monomarca a Venezia. E progetta di non fermarsi ♦︎

Avviso ai turisti di tutto il mondo: Roma si trova a Venezia. Non proprio la Città Eterna, ma qualcosa che ne coglie lo spirito: una gioielleria. Anzi, un monomarca del brand Roma1947 che, per la verità, ha già aperto uno store sulla Laguna. La mossa è stata decisa da Better Silver, impresa  vicentina che controlla il marchio di gioielli specializzato in argento. Better Silver da 40 anni vende 25 milioni di metri di catene all’anno e 30 milioni di pezzi in tutto il mondo, con un fatturato di 48 milioni.

Il nuovo shop di Roma1947
Il nuovo shop di Roma1947

Il brand Roma1947 è stato lanciato meno di quattro anni fa a VicenzaOro e conta già tre monomarca (di cui uno a Firenze), un e-commerce globale. La crescita costante delle vendite suggerisce già di pensare a prossime aperture in altre città italiane. “Non ci sono molti segreti: la strategia vincente è riuscire a coniugare il mondo online con quello fisico del negozio”, spiega l’amministratore delegato, Paolo Bettinardi. “La nostra cliente fa il suo primo acquisto in negozio e poi ripete l’esperienza dal nostro e-commerce. Oppure ci conosce attraverso le piattaforme online e lì si costruisce il rapporto di fiducia. Da qualsiasi parte la si consideri, l’importante per noi è che l’esperienza sia curata nel minimo dettaglio e trasmetta i valori di creatività e manifattura italiana, sempre molto apprezzati da italiani e stranieri ”.

Orecchini in argento 925 placcato oro giallo 18 carati con cubic zirconia
Orecchini in argento 925 placcato oro giallo 18 carati con cubic zirconia

Il nuovo negozio si trova nel Sestiere San Marco 477 (il primo è in Via San Marco 231) due indirizzi che strategicamente intercettano il doppio flusso di turisti in transito da e verso Piazza San Marco.





Anello in argento con amazzonite
Anello in argento con amazzonite

Anello in argento placcato rodio con ametista
Anello in argento placcato rodio con ametista
Anello in argento placcato oro rosa con cubic zirconia
Anello in argento placcato oro rosa con cubic zirconia
Orecchini in argento placcato oro rosa con cubic zirconia
Orecchini in argento placcato oro rosa con cubic zirconia
Bracciale in argento placcato oro giallo
Bracciale in argento placcato oro giallo
Collana multifilo in argento rodiato
Collana multifilo in argento rodiato

Orecchini in argento placcato oro giallo con lapis
Orecchini in argento placcato oro giallo con lapis







Leo Pizzo, ricami a Venezia

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I ricami delle architetture veneziani diventano gioielli con la nuova collezione di Leo Pizzo ♦︎

Fare tutto in casa. Può sembrar superfluo che un gioielliere puntualizzi che sa fare il proprio frutto del proprio lavoro. Ma non lo è. Senza fare nomi (ma forse prima o poi li faremo), è noto che molte grandi Maison della gioielleria sono, in realtà, semplici uffici di progettazione. In casa è prodotto solo il disegno del gioiello, quando anche questo non è affidato a una società esterna. Il disegno è poi tradotto in anelli, collane e orecchini da altre manifatture, magari in qualche remoto angolo del pianeta (spoiler: in Tailandia o in Cina).

Questa premessa è necessaria per capire che la scelta di Leo Pizzo di progettare e produrre le proprie collezioni interamente a Valenza è da sottolineare.

Anelli in oro bianco e diamanti della collezione Venezia
Anelli in oro bianco e diamanti della collezione Venezia

L’ultima produzione arrivata è la collezione Venezia. Leo Pizzo ha disegnato questi gioielli con il pensiero rivolto alla celebre città sull’acqua.

Non solo: a ispirare la forma dei gioielli è stato il ricamo di alcune architetture tardo gotiche, con accenti moreschi. Per esempio, le decorazioni di Palazzo Ducale, uno degli esempi più famosi di architettura di Venezia. Ma per Leo Pizzo l’indubbio fascino della città lagunare è accresciuto anche da un altro aspetto: proprio a Venezia la Maison ha aperto in Piazza San Marco la sua quarta boutique.





Leo Pizzo, anello grande della collezione Venezia
Leo Pizzo, anello grande della collezione Venezia

Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti

Collier e anello in oro bianco e diamanti
Collier e anello in oro bianco e diamanti







Roma 1947 è a Firenze

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A Firenze la seconda boutique specializzata di Roma 1947.

Roma si trova a Firenze. Non è un’affermazione stravagante: nella città toscana, infatti, apre il nuovo flagship store del brand Roma 1947, marchio che evoca le atmosfere della Dolce Vita, lanciato nel 2015 da Better Silver, azienda vicentina specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di gioielleria in argento.

La boutique a Firenze di Roma 1947
La boutique a Firenze di Roma 1947

La nuova boutique fiorentina si trova in Borgo San Lorenzo 27/r, all’interno di un’antica bottega storica di Firenze, l’Oreficeria Mirannalti, ristrutturata e riqualificata da Better Silver nel rispetto e in continuità con la tradizione. Quello di Firenze è il secondo negozio monomarca di Roma 1947: l’altro si trova a Venezia. La politica distributiva dell’azienda si basa sulla vendita diretta attraverso la multicanalità. I due punti vendita viaggiano di pari passo con il sito e-commerce www.roma1947.it che viene gestito internamente all’azienda.





Il taglio del nastro
Il taglio del nastro

Orecchini della collezione Intrecci, in bronzo placcato oro e tennis in argento con zirconi
Orecchini della collezione Intrecci, in bronzo placcato oro e tennis in argento con zirconi

Bracciale della collezione Melodia Roma 1947
Bracciale della collezione Melodia Roma 1947
Collana Roma 1947, collezione Intrecci
Collana Roma 1947, collezione Intrecci

Anello Roma 1947, collezione Intrecci
Anello Roma 1947, collezione Intrecci







I gioielli al Festival del Cinema di Venezia




Gioielli e ingioiellate sul tappeto rosso del Festival del Cinema di Venezia. Ecco le scelte delle star ♦︎

Diciamo la verità: non tutti alla Festival del cinema di Venezia vanno per godersi un bel film. Lo spettacolo, come a Cannes e agli Oscar di Hollywood, si svolge anche fuori, su tappeti rossi e sotto i flash dei fotografi. Attrici e attori, scollature e tacchi alti, acconciature e, naturalmente, molti gioielli: sono anche loro i protagonisti di queste kermesse. Ecco quindi, al Festival numero 75, un’attrice con indubbio charme come Caterina Shulha ha abbinato all’abito gli anelli in oro bianco e diamanti della collezione Possession di Piaget.

Al Festival è stata massiccia la presenza dei gioielli di Pasquale Bruni.

Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni
Elisa Isoardi con anelli e bracciale di Pasquale Bruni

Elisa Isoardi, conduttrice televisiva, ha indossato gli orecchini e l’anello Vento Flora e Zefiro, anelli e bracciale della collezione iconica Giardini Segreti  (“Una danza di foglie leggere da vivere sulla propria pelle per sentirsi un fiore nel giardino più prezioso della vita”, li descrive Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison di Valenza). Sempre di Pasquale Bruni gli orecchini Ghirlanda scelti da Georgina Rodriguez, con una danza di petali di diamanti “che donano bagliori sensuali e romantici”.

Violante Placido
Violante Placido

La modella Paola Turani è sfilata sul red carpet con un anello Giardini Segreti Haute Couture, con smeraldo abbracciato da foglioline di pavé di smeraldi, gli orecchini Stelle in Fiore, e anelli Giardini Segreti, nelle varianti total gold e oro rosa con pavé di diamanti. Ancora Pasquale Bruni per l’attrice italiana Ilenia Pastorelli. Per il red carpet del film The Sisters Brothers, ha indossato anelli e bracciali della linea Sensual, mentre Violante Placido ha scelto il colletto-gioiello 4° Chakra: leggeri fiori di diamanti, un cuore intessuto con fili d’oro bianco e arricchito da una goccia di smeraldo e poi la collezione Lakshmi in total gold, con foglie in oro rosa ispirate alla divinità che dona gioia e fortuna.

Georgina Rodriguez
Georgina Rodriguez

Fiammetta Cicogna, invece, ha indossato un pendente in oro giallo con diamanti e acquamarina da più di 40 carati di Tiffany e orecchini in platino e diamanti della collezione Soleste della stessa Maison. Anche Tina Kunakey, arrivata a Venezia con il neo marito Vincent Cassel, ha indossato Tiffany. In particolare, Trellis, il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.

Alla cerimonia di apertura Sveva Alviti eroina del nuovo film di Lukas con Jean Claude Vandamme, ha indossato la collana di alta gioielleria con l’orecchino Marquise Firebird di Messika. Sempre della Maison parigina regina di diamanti i gioielli dell’attrice inglese Claire Foy, nota per la sua interpretazione della Regina Elisabetta vincitrice del Golden Globe nella serie originale di Netflix, The Crown. Per lei l’anello Sirenetta su tre dita di Messika. In Messika anche Cristiana Capotondi, che ha sfilato sul tappeto rosso indossando gli orecchini Kashmir. La famosa attrice spagnola Paz Vega ha scelto l’orecchino di alta gioielleria Calypso e l’anello di North Wind, mentre Melissa Satta i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio, sempre di Messika.

Orecchini Chopard, invece, per Natalie Portman, protagonista di Vox Lux con abito Gucci. Le gemelle attrici Giorgia e Greta Berti, invece, hanno abbinato il look Manila Grace (Giorgia ha optato per un completo giacca e pantalone rosso mentre Greta ha scelto di indossare un abito a sirena nelle tonalità del blu) ai gioielli di Marco Bicego.

Natalie Portman con orecchini Chopard
Natalie Portman con orecchini Chopard




Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha, con i gioielli della collezione Possession di Piaget
Caterina Shulha 31
Caterina Shulha con bracciali Possession di Piaget
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy con anello di Messika
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Claire Foy assieme a Ryan Goslin
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Cristiana Capotondi con gli orecchini Kashmir di Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Gabrielle Caunesil in Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam'Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l'anello My Twin Trio di Messika
Melissa Satta con i cerchi Glam’Azone XL, il doppio anello della stessa collezione e l’anello My Twin Trio di Messika
Paz Vega con l'orecchino di gioielleria Calypso e l'anello North Wind, Messika
Paz Vega con l’orecchino di gioielleria Calypso e l’anello North Wind, Messika
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Le gemelle Giorgia e Greta Berti con collana e orecchini di Marco Bicego
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Per Sveva Alviti orecchino e collana di alta gioielleria di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Anche per Vera e Lola Arrivabene gioielli di Messika
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
Tina Kunakey, con il collier in oro giallo e platino con diamanti taglio round e taglio baguette da 37 carati, originariamente realizzato da Jean Schlumberger per Tiffany & Co. nel 1956 e ricreato nel 1986 in occasione del 30° anniversario di Jean Schlumberger da Tiffany & Co.
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Morellato con Venezia





Un nuovo logo per Morellato, che sottolinea la sua nascita a Venezia ♦︎

Morellato torna a Venezia. O, meglio, introduce Venezia nel proprio logo. Il marchio di gioielleria e orologeria, in effetti, è nato a Venezia nel 1930. Proprio per sottolineare la sua data di nascita l’azienda ha ritoccato il logo: tre cuori che formano la corolla di un fiore arricchiscono la scritta Morellato, che viene rivisitata. Il nuovo logo Morellato è sviluppato in un’ottica di appeal globale con possibilità di essere declinato in qualsiasi contesto, fisico o digitale ed adattarsi a tutti i supporti o canali di comunicazione. E nella versione del logo declinato per la campagna adv di Morellato, è stata introdotta la scritta Venezia 1930, per celebrare l’anno di fondazione e l’italianità del brand.





Il nuovo logo di Morellato
Il nuovo logo di Morellato

Morellato, bracciale con pasta di corallo
Morellato, bracciale con pasta di corallo
Anello in argento e madreperla
Anello in argento e madreperla
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi
Morellato, anello in argento con pasta di turchese e zirconi

Morellato, bracciale della collezione Arie
Morellato, bracciale della collezione Arie







Le farfalle di Damiani

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Le farfalle da 1 milione di euro firmate Damiani volano alla Mostra del Cinema di Venezia ♦︎

Il Festival del cinema di Venezia è un palcoscenico per attori e attrici. E c’è un modo di dire che definisce i protagonisti del mondo dello spettacolo come “animali da palcoscenico”. Non sono, però, gli unici animali ad animare le giornate della edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia numero 75. Ci sono, infatti, anche gli animali-gioiello di Damiani, partner della Fondazione ente dello spettacolo, l’associazione impegnata nella diffusione, promozione e valorizzazione della cultura cinematografica in Italia. La Maison di alta gioielleria, in effetti, ha sempre avuto un link con il cinema, con ambasciatrici come Sharon Stone, Tilda Swinton, Jennifer Aniston, Gwyneth Paltrow, Brad Pitt, senza dimenticare le italianissime Isabella Rossellini e Sophia Loren. E i gioielli Damiani sono apparsi anche in pellicole famose, come Angeli e Demoni, A Bigger Splash, The Blind Side.

Damiani ha quindi deciso di presentare alla Mostra del Cinema le creazioni della collezione Animalia:

ragni, gechi, gufi, scimmie, pappagalli, libellule in versione alta gioielleria. In particolare, le novità sono costituite da tre nuovi anelli farfalla. Il primo è realizzato in oro bianco accoglie un oval fancy purplish pink di 2,23 carati, rifinito dall’intensità degli zaffiri che disegnano la leggerezza delle ali nelle diverse tonalità del blu. Nel secondo un round-cornered rectanguale fancy blue da 2,52 carati è montato su oro rosa e completato da diamanti bianchi e brown, in un’armoniosa alternanza che rievoca la bellezza di una farfalla in volo. Nella terza proposta, un cushion fancy intense yellowish green da 3,15 carati è abbinato a diamanti bianchi e gialli, in cui i bagliori di luce sono esaltati dall’oro giallo. Un ingegnoso, meccanismo riproduce l’apertura alare della farfalla e il movimento del battito d’ali. Piegando il dito, la spilla si anima, creando un effetto sorprendente. Prezzo: oltre 1 milione di euro.





Damiani, anello con un round-cornered rectanguale fancy blue da 2,52 carati è montato su oro rosa e completato da diamanti bianchi e brown
Damiani, anello con un round-cornered rectanguale fancy blue da 2,52 carati è montato su oro rosa e completato da diamanti bianchi e brown

Anello farfalla in oro bianco con un oval fancy purplish pink di 2,23 carati, e zaffiri di diverse sfumature
Anello farfalla in oro bianco con un oval fancy purplish pink di 2,23 carati, e zaffiri di diverse sfumature
Farfalla con un diamante cushion fancy intense yellowish green da 3,15 carati è abbinato a diamanti bianchi e gialli
Farfalla con un diamante cushion fancy intense yellowish green da 3,15 carati è abbinato a diamanti bianchi e gialli
Damiani, anello ragno in oro bianco e diamanti bianchi
Damiani, anello ragno in oro bianco e diamanti bianchi
Alta gioielleria Damiani, orologio con scimmia
Alta gioielleria Damiani, orologio con scimmia
Animalia Damiani, il pappagallo
Animalia Damiani, il pappagallo

Animalia Damiani, il pavone
Animalia Damiani, il pavone







Alessio Boschi, il Rinascimento al Couture




Il Gran Tour al Couture di Las Vegas di Alessio Boschi: palazzi e meraviglie dell’Italia del Rinascimento si trasformano in gioielli sorprendenti ♦︎

Alessio Boschi, mago, genio, designer, artista: difficile trovare una definizione per un erede del Rinascimento che si cimenta nella gioielleria. E il riferimento al periodo storico non è casuale, perché Alessio Boschi da anni ha intrapreso una sorta di Gran Tour in Italia, tra monumenti e capolavori che hanno reso famosa la Penisola.

Alcuni di questi pezzi eccezionali Alessio Boschi li ha portati al Couture di Las Vegas, selettivo palcoscenico capace di attrarre gioiellieri delle più differenti tradizioni. Di sicuro, però, i gioielli di Alessio Boschi si distinguono dagli altri. Prendiamone, come esempio, due.

La collana ispirata al Palazzo Ducale di Venezia, dove risiedeva il governo dei Dogi nell’antica Repubblica è realizzata in oro bianco e giallo a 18 carati, con diamanti bianchi taglio brillante, pera e marquise. Ci sono anche diamanti gialli, smeraldi con l’inconsueto taglio marquise, perle dei mari del Sud, altri 12 smeraldi naturali colombiani a forma di pera verde vivo. Il tutto per ricreare l’atmosfera dello stile gotico veneziano del Palazzo Ducale, costruito tra il XII e il XVI secolo, che fu la residenza del Doge e sede del Gran Consiglio. Il Doge era la suprema autorità della Repubblica di Venezia e il palazzo conteneva gli appartamenti del Doge, oltre la grande sala delle assemblee in cui si discutevano questioni politiche, economiche e militari.

Collana di Alessio Boschi con elemento staccabile che diventa orecchino
Collana di Alessio Boschi con elemento staccabile che diventa orecchino

Architettura sul dito

Tipico di Alessio Boschi anche far comprendere come i particolari architettonici e artistici abbiano influito sul suo lavoro. La porta del Palazzo, per esempio, è stata costruita nel 1442 e presenta raffinati marmi istriani scolpiti, colonne tortili e finestre ornate con il tipico motivo veneziano a quattro lobi. Lo stesso disegno che poi si ritrova nella collana. La straordinaria eleganza della composizione è incorniciata da una grande finestra ricoperta da un color miele scuro e grigio: sono i vetri a piombo rotondi prodotti sulla vicina isola di Murano per i palazzi medioevali e rinascimentali delle residenze più aristocratiche d’Europa. Diversi motivi geometrici e poche statue adornano i bordi della porta in marmo scolpito. Questa porta insieme alla facciata del palazzo sono state le principali ispirazioni della collana e le sue tre paia di orecchini rimovibili adornati con diamanti gialli bianchi e fantasiosi e squisiti smeraldi colombiani disposti a motivi architettonici e pendenti da un bellissimo filo rosa del South Sea Pearl. Come sa chi conosce Alessio Boschi, il suo virtuosismo orafo nasconde sempre una sorpresa: in questo caso, un elemento della collana si può staccare per essere utilizzato come orecchino.

Collana Palazzo Ducale, particolare
Collana Palazzo Ducale, particolare
Collana Palazzo Ducale, Alessio Boschi
Collana Palazzo Ducale, Alessio Boschi

Sorpresa nascosta

Un altro pezzo in questa cavalcata attraverso le bellezze dell’Italia rinascimentale il set dedicato a Siena, città toscana dove dal Seicento si corre due volte all’anno il Palio, cioè una corsa equestre con i fantini che montano a pelo i cavalli, senza sella, attorno alla piazza principale della città. È uno spettacolo storico, con musiche, bandiere e costumi rinascimentali, oltre a tanto tifo delle 17 contrade che si sfidano. I dieci cavalieri che partecipano alla corsa devono compiere tre giri in Piazza del Campo in meno di 90 secondi. La piazza è circondata da palazzi storici di epoca medioevale, in mattoni rossi.Nella parte superiore della piazza si trova una squisita fontana rinascimentale (Fonte Gaia) del 1419. Ed ecco la fontana riprodotta nell’anello di Alessio Boschi, attraverso uno smeraldo quadrato nell’anello in oro rosa e pavé di diamanti champagne che rielabora con le stesse proporzioni l’architettura della pizza di Siena. Altri diamanti bianchi con taglio baguette disegnano i triangoli in cui è divisa la piazza. Pensate che questo gioiello sia abbastanza fantasioso? Eppure c’è anche qui una sorpresa: l’anello si apre rivelando una micro corsa di cavalli delle diverse contrade, con i simboli che sono applicati attorno all’anello. Lo storico palazzo che sovrasta la piazza è invece simboleggiato da un berillo giallo a taglio cuscino.

Ma non è tutto. A dominare la piazza è la Torre del Mangia, che è così chiamata dopo il suo soprannome del suo ultimo avido custode (mangia in italiano significa «he eats»). Il campanile fu costruito nella prima metà del Trecento per superare in altezza quello della rivale Firenze e presenta un orologio che è riprodotto anche sul fianco dell’anello. Ma a questo gioiello sono abbinati anche orecchini che riprendono gli stessi motivi architettonici, Gli orecchini sono decorati con una clip a forma di torre, sul retro di due campanili allungati. Ed ecco la sorpresa la parte inferiore può aprirsi per far posto a una cascata di catene e cavalli.




Anello Palio, interno
Anello Palio, interno
Anello Palio, esterno
Anello Palio, esterno
Orecchino Palio
Orecchino Palio
Orecchino Palio, con cavalli
Orecchino Palio, con cavalli
Orecchino Palio, chiuso
Orecchino Palio, chiuso
Alessio Boschi
Alessio Boschi






Choker a sorpresa per Pasquale Bruni



Pasquale Bruni sul red carpet di Venezia con un choker a sorpresa ♦︎

A Pasquale Bruni va il virtuale Leone d’oro della sorpresa al Festival del Cinema di Venezia. La Maison di Valenza ha giocato la carta di un’alta gioielleria di gran classe, affidata alle grazie di tre fanciulle: Marica Pellegrinelli, Stella Maxwell e Sita Abellan. Tre diverse bellezze, per differenti proposte creative. Con tante sorprese. La modella e attrice Marica Pellegrinelli, per esempio, è sfilata sul red carpet di Mother! con orecchini della collezione Vento Atelier, realizzati con due scintillanti tanzaniti avvolte da foglie di diamanti bianchi e zaffiri blu a pavé. Sempre la stessa Pellegrinelli ha esibito gli anelli della collezione Tramonti Segreti, presentata a Basilea. In questo caso la forma delle foglie utilizzate per Giardini Segreti si arricchiscono della sfumatura del gioiello con tanzaniti che dal blu vanno verso il viola. «Nella collezione Giardini Segreti le foglie diventano fiori leggiadri come ali di farfalla, in una continua metamorfosi della natura sulla donna, che ama vivere il suo gioiello» poetizza Eugenia Bruni, direttrice creativa della Maison. «Una linea che celebra le nostre muse: la donna e la natura».

Torniamo a Venezia: la modella nordirlandese di Victoria’s Secret, Stella Maxwell, ha sfilato con una novità: il choker Ghirlanda ’90. Pasquale Bruni questa volta colpisce con questo gioiello che gioca su bianchi e neri, in oro bianco e onice, diamanti incolori e black. Il choker, abbinato agli orecchini Sissi e anelli Giardini Segreti è da tempo tornato in primo piano, e questo girocollo colpisce per la sua semplice e allo stesso tempo ricercata eleganza.

Altra passerella con la Ghirlanda Nefertiti, collana dal grande impatto, indossata da Sita Abellan, deejay e modella spagnola. Il collier floreale  di Pasquale Bruni, dedicato alla misteriosa regina dell’antico Egitto, è realizzata con gocce blu profondo di Topazio London, ra fiori di loto di diamanti bianchi. Accanto al collier, degno davvero di Nefertiti, sono previsti orecchini a goccia e anello, la cui gemma centrale poggia su di un fiore di loto di diamanti. Dulcis in fundo, Sita Abellan ha indossato gli anelli Giardini Segreti. Lavinia Andorno

Leggi anche: I Giardini Segreti di Pasquale Bruni





La collana Ghirlanda '90 di Pasquale Bruni
La collana Ghirlanda ’90 di Pasquale Bruni

Stella Maxwell con il choker di diamanti e onice
Stella Maxwell con il choker di diamanti e onice
Anello Sensual Touch e orecchini Giardini Segreti
Anello Sensual Touch e orecchini Giardini Segreti
Marica Pellegrinelli
Marica Pellegrinelli
Orecchini della collezione Vento Atelier, con tanzaniti e diamanti
Orecchini della collezione Vento Atelier, con tanzaniti e diamanti
Anelli della collezione Tramonti Segreti
Anelli della collezione Tramonti Segreti
Sita Abellan
Sita Abellan
Ghirlanda Nefertiti, parure
Ghirlanda Nefertiti, parure
Anelli della collezione Bon Ton, con topazi blu
Anelli della collezione Bon Ton, con topazi blu
Giardini Segreti, anello e orecchini
Giardini Segreti, anello e orecchini







I gioielli al Festival di Venezia



I gioielli sfoggiati dalle attrici al Festival del Cinema di Venezia: Chopard, Buccellati, Giorgio Visconti e… ♦︎

Come sempre, al Festival del Cinema di Venezia il premio «Leone al gioiello più bello» non è previsto. Ma non per questo la competizione sul red carpet, come avviene a Cannes e agli Oscar, è meno intensa. Attrici e giurate si contendono il flash dei fotografi sfoggiando abiti e gioielli destinati a rimanere impressi nella memoria. E le grandi Maison della gioielleria fanno a gara nel rifornire le star di monili preziosi e, possibilmente, ben visibili negli scatti dei fotografi. Jasmine Trinca, per esempio, attrice e unica giurata italiana del concorso, ha scelto in diverse occasioni i gioielli di Tiffany & Co, così come Jennifer Lawrence e Tina Kunakey. Bianca Balti ha sfoggiato gioielli di Chopard come Isabel Goulart, mentre Claudia Gerini ha scelto la Maison italiana Giorgio Visconti, così come Greta Scarano che ha optato su Crivelli. Di Buccellati, invece, gli orecchini di Kristen Wiig. Ecco i primi scatti delle star e dei gioielli sfoggiati a Venezia. Giulia Netrese




In occasione del red carpet del film ’mother!’ di Darren Aronofsky, la protagonista Jennifer Lawrence ha indossato gioielli in platino con diamanti Tiffany & Co.
In occasione del red carpet del film «mother!» di Darren Aronofsky, la protagonista Jennifer Lawrence ha indossato gioielli in platino con diamanti Tiffany & Co.
La modella e attrice Tina Kunakey ha indossato gioielli in platino e diamanti Tiffany & Co.
La modella e attrice Tina Kunakey ha indossato gioielli in platino e diamanti Tiffany & Co.
Jasmine Trinca con orecchini in oro giallo della collezione Tiffany City HardWear
Jasmine Trinca con orecchini in oro giallo della collezione Tiffany City HardWear
Jasmine Trinca Tiffany
Jasmine Trinca con un pendente in oro rosa con diamanti e morganite e un anello in platino con diamanti e morganite di Tiffany & Co.
 Tina Kunakey ha indossato collana in platino e diamanti della collezione Tiffany Circlet e un anello in platino, diamanti e pietra colorata di Tiffany & Co
Tina Kunakey ha indossato collana in platino e diamanti della collezione Tiffany Circlet e un anello in platino, diamanti e pietra colorata di Tiffany & Co
Kristen Wiig con orecchini Buccellati
Kristen Wiig con orecchini Buccellati
Isabel Goulart con collana di Chopard
Isabel Goulart con collana di Chopard
Bianca Balti con collana di diamanti Chopard
Bianca Balti con collana di diamanti Chopard
Greta Scarano con orecchini di Crivelli
Greta Scarano con orecchini di Crivelli
Claudia Gerini con orecchini Giorgio Visconti
Claudia Gerini con orecchini Giorgio Visconti
Collezione Riflessi, oro bianco e gocce di agata verde
Collezione Riflessi, oro bianco e gocce di agata verde
Bracciale della collezione Universo di Giorgio Visconti, indossata da Claudia Gerini
Bracciale della collezione Universo di Giorgio Visconti, indossata da Claudia Gerini
Anello della collezione Universo di Giorgio Visconti, indossata da Claudia Gerini
Anello della collezione Universo di Giorgio Visconti, indossata da Claudia Gerini







Al Thani a Venezia



A Venezia arrivano 270 gioielli indiani d’epoca della collezione Al Thani ♦︎

Gioielli in una città gioiello: a Venezia arriva la collezione Al Thani. Esposta prima a Londra e poi a Parigi, per la prima volta è in Italia. Si tratta di una raccolta di gioielli indiani antichi o d’epoca. Si parte dal 1500 fino al secolo scorso: sono 270 pezzi eccezionali che saranno visibili a Palazzo Ducale. A mettere insieme questa eccezionale collezione è stato lo sceicco Hamad bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar: si è innamorato anni fa della tradizione orafa indiana, in particolare di quella del periodo Moghul e ha raccolto questi pezzi che sono una summa della storia della alta gioielleria indiana, da Gengis Khan e Tamerlano ai maharaja nel periodo coloniale. Sono gioielli ornamentali, ma anche simbolici: servivano a contrassegnare rango, ruolo e persino stato d’animo di chi li indossava, uomo o donna. Oltre a essere accessori indispensabili per alcune occasioni, come le cerimonie.

La mostra è curata da Amin Jaffer, conservatore capo della collezione Al Thani e da Gian Carlo Calza, studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli. La mostra inizia il 9 settembre 2017 e continua sino al 7 gennaio 2018. Federico Graglia

La collezione Al Thani
Venezia, Palazzo Ducale
9 settembre 2017 – 7 gennaio 2018
Orario: 8.30-19
Biglietti
Intero 20 euro; ridotto 13 euro





Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino

Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930

Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle







Italian Festa con Bulgari



Bulgari fa una Italian Festa: alta gioielleria e icone popolari per una collezione raffinata ♦︎

Bulgari ha fatto festa a Venezia per presentare la collezione di alta gioielleria Italian Festa. Non poteva che essere così. I pezzi presentati al cospetto delle celebrity del momento, come Lily Aldridge, Alicia Vikander, Bella Hadid, Shu Qi e Lottie Moss, si ispirano alla tradizione italiana. Ma, in particolare, al suo aspetto più popolare: uno strano contrasto con la sofisticata e preziosa realizzazione dei gioielli. Ci sono per esempio, un lecca-lecca, un gelato con bastoncino, una collana con peperoncini, e persino una collana con le insegne delle contrade che partecipano al Palio di Siena. Simboli, appunto, ma di feste o di occasioni piacevole conosciute da tutti. Ovviamente, i gioielli non sono per tutti e, inoltre, a dispetto della loro forma che strizza l’occhio alla cultura popolare, sono raffinatissimi. Sono stati realizzati a Roma, nei laboratori Bulgari, con oltre un anno di lavoro. Tanto tempo, anche perché, come nel caso della collana con finti peperoncini, la scelta di pietre uguali per colore, taglio e riflessi è stata un’operazione difficile. Lavinia Andorno


Anello di platino con diamante taglio smeraldo di 15 carati e pavé di diamanti
Anello di platino con diamante taglio smeraldo di 15 carati e pavé di diamanti

Collier in platino con uno smeraldo colombiano di 26 carati, 47 diamanti taglio brillante, 90 smeraldi, 36 diamanti baguette e pavé di diamanti
Collier in platino con uno smeraldo colombiano di 26 carati, 47 diamanti taglio brillante, 90 smeraldi, 36 diamanti baguette e pavé di diamanti
Collier con zaffiro dello Sri Lanca di 19 carati, 17 perle South Sea, 82 smeraldi, 9 zaffiri, 40 diamanti fancy e pavé
Collier con zaffiro dello Sri Lanca di 19 carati, 17 perle South Sea, 82 smeraldi, 9 zaffiri, 40 diamanti fancy e pavé

Spilla a forma di testa di cavallo con oro bianco, 26 rubini, 24 diamanti e pavé di diamanti
Spilla a forma di testa di cavallo con oro bianco, 26 rubini, 24 diamanti a taglio trapezoidale e pavé di diamanti

Collana della collezione Italian Festa
Collana della collezione Italian Festa

Gelato con oro rosa, diamanti della collezione Italian Festa
Gelato con oro rosa, diamanti della collezione Italian Festa
Lollipop in oro rosa, diamanti e smeraldo
Lollipop in oro rosa, diamanti e smeraldo
Collana che riproduce gli stemmi delle contrade di Siena
Collana che riproduce gli stemmi delle contrade di Siena
Bulgari, collana con diamanti, peridoti, ametiste, rubini
Bulgari, collana con diamanti, peridoti, ametiste, rubini


A Venezia con Fope

Omaggio di Fope alla Laguna con la collezione Solo Venezia (nuove immagini). Immagini e prezzi dei gioielli ♦

Dopo aver raggiunto la quotazione in Borsa (al listino Aim di Milano) e aver aperto uno store nella prestigiosa location di piazza San Marco, Fope ha rinnovato le sue linee di gioielli. Una di queste è una collezione che ribadisce le radici dell’azienda, una delle più note e consolidate sul mercato della gioielleria. La collezione si chiama Solo Venezia e utilizza la tecnica in cui Fope è giustamente famosa, la maglia in oro che rende flessibile i bracciali (è un sistema brevettato), in questo caso elaborata con un motivo in oro e diamanti. E Venezia? È presto detto: il design si ispira ai merletti dell’isola di Burano della Laguna. Come per le altre collezioni di Fope, anche questa è interamente made in Italy, realizzata nei laboratori della vicina Vicenza, dove l’azienda è stata fondata nel 1929 e da dove continua a operare con un mix di tradizione artigianale e di alta tecnologia. Prezzi: Per un anello il range va è tra 2.700 e 4.000 euro del modello con diamanti bianchi e neri. Lavinia Andorno

Bracciale elasticizzato in oro giallo, oro bianco e diamanti
Bracciale a due fili elasticizzato in oro giallo, oro bianco e diamanti
Sautoir in oro con fermaglio di diamanti bianchi
Sautoir in oro con fermaglio di diamanti bianchi
Collezione Solo Venezia, bracciale
Collezione Solo Venezia, bracciale
Anello in oro rosa e diamanti bianchi
Anello in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini in oro rosa e diamanti bianchi
Orecchini in oro rosa e diamanti bianchi
Collezione Solo Venezia. Anello in oro bianco e diamanti
Collezione Solo Venezia. Anello in oro bianco e diamanti
Collezione Solo Venezia. collier in oro bianco e diamanti
Collezione Solo Venezia. Collier in oro bianco e diamanti
Collezione Solo Venezia. bracciale
Collezione Solo Venezia. bracciale


I volumi del gioiello a Venezia

A Venezia arte e gioielli in mostra. Obiettivo: esplorare il tema del volume

Arte e gioielli: un matrimonio destinato a durare. Anzi, una unione che si rinnova periodicamente con eventi, mostre, esibizioni. Anche sulla lunghezza d’onda dell’avanguardia, come dimostra About Volumes, dedicata al gioiello contemporaneo e curata da A/dornment – Curating Contemporary Art Jewelry, in partnership con Valorizzazioni Culturali. Arte e gioielli, insomma, in una città che è lei stessa un’opera straordinaria: Venezia, in vista di una più ampia riqualificazione di uno spazio ai piedi del Ponte di Rialto. Lo spazio della mostra è in quella che è storicamente considerata l’area dedicata alla gioielleria e oreficeria a Venezia, il Sottoportico degli Oresi.

L’antica oreficeria, in questo caso, incontra il design, dopo il primo evento organizzato a Milano in occasione della Design Week (Leggi anche: Design Week con gioielli). Oggetto della mostra a Venezia il tema del volume del gioiello, tra materie e creatività. In mostra ci sono le opere di diversi designer che si sono cimentati con il tema: Fabrizio Bonvicini, Martacarmela Sotelo, Anne –Sophie Vallée, Wing-Han Wong, Rie Makino, Ria Lins, María Eugenia Muñoz Curbelo, Zeta Tsermou, Iro Kaskani, Letizia Maggio, Myriam Bottazzi.

About Volumes
Contemporary Art Jewelry Exhibition
Venezia, Sottoportico degli Oresi – San Polo 71 A
29 giugno – 27 agosto 2017

Anello, Fabrizio Bonvicini
Anello, Fabrizio Bonvicini
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Iro Kaskani, Undisclosed desires
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Letizia Maggio, In a colourful world. Photo: Alice Brazzit
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Martacarmela Sotelo, PI&O ncecklace
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito
Myriam Bottazzi, collana tralcio fiorito


Officina Bernardi, primo monomarca a Venezia

Piazza San Marco, a Venezia, è diventata una specie di Place Vendȏme italiana: ora si aggiunge, al numero 110, un’altra gioielleria, quella di Officina Bernardi, che ha scelto la città sulla Laguna per il suo primo monomarca. La scelta è stata fortemente voluta dagli ideatori del marchio, Francesco e Carlo Bernardi, fratelli e imprenditori, fondatori di Chrysos, impresa da 30 anni specializzata nella produzione e distribuzione di oreficeria in oro e argento.

Esterno del negozio monomarca di Officina Bernardi, in Piazza San Marco
Esterno del negozio monomarca di Officina Bernardi, in Piazza San Marco
Interno del negozio monomarca di Officina Bernardi, a Venezia
Interno del negozio monomarca di Officina Bernardi, a Venezia
Officina Bernardi, bracciale Luce in oro giallo. Prezzo: 352 euro
Officina Bernardi, bracciale Luce in oro giallo. Prezzo: 352 euro
Officina Bernardi, bracciale della collezione Horizon
Officina Bernardi, bracciale della collezione Horizon

Damiani in Laguna

Nuova boutique Damiani a Venezia.

Non solo estero: Damiani apre anche in Italia. La Maison piemontese ha scelto Venezia per l’apertura di una nuova boutique: si trova tra Canale Grande e piazza San Marco, in Calle Vallaresso, la piccola calle veneziana, conosciuta perché vi si trova un locale famoso, Harry’s Bar. L’arredamento segue i canoni degli altri negozi Damiani: colori tra marrone e beige, molto sobrio ma accogliente.

La boutique in Calle Vallaresso
La boutique in Calle Vallaresso
Damiani a Venezia
Damiani a Venezia
Damiani a Venezia
Damiani a Venezia