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I gioielli di Marco Mancini

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Non è facile trovare la gioielleria più autentica, quella che segue le tradizioni e i riti del passato. Marco Mancini è un gioielliere che segue questa strada da un angolo della provincia, Civitavecchia, cittadina sul Mar Tirreno a pochi chilometri da Roma. E forse è la fortuna di trovarsi a non dover rincorrere le mode che ha contribuito a mantenere salda la tradizione orafa più classica. Dopo il classico apprendistato in un laboratorio orafo, il gioielliere ha aperto il suo laboratorio nel 1982, aiutato dalla moglie Marida e, oggi, dai figli Alessandro e Sara.

Uno dei pezzi di alta gioielleria di Marco Mancini: Eden, pendente con smeraldo colombiano e diamanti
Uno dei pezzi di alta gioielleria di Marco Mancini: Eden, pendente con smeraldo colombiano e diamanti

Da cittadino che vive e lavora alle porte di Roma, Mancini ricorda con particolare passione il link con il Vaticano nell’occasione dell’incontro com Papa Giovanni Paolo III. In tre diverse occasioni, tra il 1994 e il 2004, le creazioni del gioielliere hanno ricevuto le benedizioni del Papa. Ma Marco Mancini ha anche un legame profondo con Civitavecchia, fonte d’ispirazione. Per quanto riguarda la linea di gioielleria di alta gamma, invece, l’ispirazione arriva dalla tradizione classica della migliore produzione: i pezzi migliori vantano gemme preziose, una lavorazione meticolosa e una forma che si rifà ai modelli di maggior successo di ieri, oggi e domani.

Anello a fascia con rubino ovale e pavé di diamanti. Microsculture di delfini collegano la galleria con il pavé
Anello a fascia con rubino ovale e pavé di diamanti. Microsculture di delfini collegano la galleria con il pavé
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello a fascia in oro bianco 18 carati, pavé di diamanti e zaffiro ovale
Anello Athene con ametista a taglio pentagonale e diamanti
Collana con pendente di acquamarina a goccia, oro bianco e diamanti
Collana con pendente di acquamarina a goccia, oro bianco e diamanti

Orecchini con rubini birmani taglio ovale
Orecchini con rubini birmani taglio ovale







James Rivière, il cammino continua

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Arte o gioielli? Tutti e due gli aspetti sono riuniti nel lavoro di James Rivière ♦︎

Sul nuovo sito di James Rivière, nome d’arte di Vincenzo Teora Rivière, si trova una breve autobiografia:

“È considerato uno dei più grandi designer di gioielli del 20° secolo. È un artista versatile ed è anche un designer, scultore” si legge.

Eppure, nonostante questo, James Rivière non partecipa quasi mai a eventi pubblici. Sono passati 50 anni dall’esordio: ha iniziato il suo percorso ufficiale come designer partecipando alla Triennale di Milano e dove ha vinto concorsi di gioielleria nel 1972 e nel 1973. Il suo percorso artistico è davvero unico: tra gli aspetti più curiosi c’è l’utilizzo di frammenti di meteorite per  alcuni dei pezzi unici, incluso quello creata per Papa Benedetto XVI.

I gioielli creati da James Riviere sono anche presenti in alcuni musei e collezioni private del mondo, tra cui il bracciale Monolite, esposto al Musée des Arts Décoratifs du Louvre, Parigi.

Anello moi et toi con perla e smeraldo
Anello moi et toi con perla e smeraldo

L’artista-gioielliere ha anche inventato un proprio linguaggio espressivo. Per esempio, il triangolo rappresenta creatività e dinamismo. Il quadrato razionalismo e concretezza. Il cerchio completezza e perfezione. Insomma, i gioielli non sono semplicemente oggetti da indossare, ma anche simboli per riflettere.

Anche la sua storia segue un cammino diverso da quello di altri creativi: a 25 anni Rivière è stato nominato professore onorario per un seminario sulle forme plastiche in metallo presso l’Università di Danzica. Ha poi partecipato alla costituzione del Centro Design Orafo e allo Ied, Istituto Europeo di Design. I pezzi unici dell’artista nascono tra Via Montenapoleone e Via Bigli, nel cuore di Milano, e sono destinati a un selezionato gruppo di collezionisti privati. Cosimo Muzzano

Bracciale Danza in oro giallo e titanio policromo
Bracciale Danza in oro giallo e titanio policromo
Collana Danza in oro giallo e titanio policromo
Collana Danza in oro giallo e titanio policromo
Ciondolo della collezione Ele Infinito, con lapislazzulo e diamante
Ciondolo della collezione Ele Infinito, con lapislazzulo e diamante
Ele Infinito, ciondolo e orecchini in oro e malachite
Ele Infinito, ciondolo e orecchini in oro e malachite
Monolite, anello
Monolite, anello
orecchini trio
Orecchini della collezione Trio
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti della collezione Trio
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti della collezione Trio
Collezione Trio Classic, pendente in oro con lapislazzuli, malachite e diaspro
Collezione Trio Classic, pendente in oro con lapislazzuli, malachite e diaspro






 

La vera storia dell’anello del Papa




I papi indossano un anello. È l’anello piscatorio. Quello di Papa Francesco ha una storia particolare.

Ecco la vera storia dell’anello piscatorio di Papa Francesco.  L’anello non è in oro, ma in argento dorato. Raffigura Pietro con le chiavi e fu realizzato dall’artista romagnolo Enrico Manfrini due anni prima della morte di papa Paolo VI, al quale era destinato. Il pontefice avrebbe voluto che gli fosse messo al dito per «presentarsi al Divin Redentore con questo segno episcopale». Ma le cose andarono diversamente e il suo segretario, monsignor Pasquale Macchi insieme con don Ettore Malnati della Diocesi di Trieste, lo custodirono insieme con tanti altri oggetti e monili del papa e del Concilio. Il gioiello era realizzato in cera, materiale deperibile, per questo quindici anni fa monsignor Macchi e don Malnati decisero di farlo fondere in argento dorato. L’anello in cera fu liquefatto, ma l’opera fu salvata.

L'anello piscatorio di Papa Francesco
L’anello piscatorio di Papa Francesco

Nei giorni del Conclave, don Malnati si ricordò di quell’anello, ne parlò con il vescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, di cui è uno stretto collaboratore, e ne ottenne il suggerimento di proporlo per il nuovo papa. Intermediario del passaggio è stato il Cardinale Giovanni Battista Re. È a lui a Roma che, dopo quasi 700 chilometri, è stato consegnato il gioiello. Il cardinale a sua volta lo ha consegnato ai cerimonieri pontifici e, insieme con altri due anelli, li hanno mostrati a papa Francesco, che ha scelto. «Sono molto contento», ha detto don Malnati, «che papa Francesco abbia questo anello. Io non ho incontrato il papa, ma mi piace il suo stile, è congeniale a un pastore, nell’idea di andare incontro alla gente».

Il papa riceve l'anello al momento del suo insediamento
Il papa riceve l’anello al momento del suo insediamento

Manfrini, che viveva a Milano, faceva parte di un gruppo di artisti vicini a papa Montini e che si occupava, tra l’altro, di recuperare ragazzi con problemi attraverso l’insegnamento dell’arte. Manfrini, in particolare, ha lavorato molto nel settore dell’arte sacra e insieme con Rudelli, Lorenzetti e Scorzelli realizzò la Cappella dell’Appartamento pontificio. Precedentemente a Manfrini, ha ricordato don Malnati, «a realizzare questo tipo di gioielli era una ditta poi fallita, la Senesi».

Papa Francesco con indosso l'anello
Papa Francesco con indosso l’anello







L’anello semplice del Papa

Un anello d’argento, molto semplice, con incisa una croce e basta. È l’anello che Papa Francesco ha indossato in occasione della visita in Brasile. Quindi, niente anello piscatorio, che tradizionalmente i Papi indossano al dito anulare destro e che rappresenta il segno visibile della sua autorità. L’anello di Papa Francesco, d’altra parte, non pè una novità. Si tratta di un gioiello di carattere simbolico, che il Pontefice possedeva già prima della sua ascesa al soglio di San Pietro. Una prova in più del suo messaggio mediatico: non è la ricchezza che conta, ma la fede. G.N.  

L'anello papale d'argento
L’anello papale d’argento
Papa Francesco con l'anello
Papa Francesco con l’anello
La collana con la croce vista da vicino
La collana con la croce vista da vicino

ukThe simple ring of Pope Francis 

A silver ring, very simple, engraved with a cross and nothing else. It is the ring that Pope Francis has worn during his visit to Brazil. So no ring piscatorio, traditionally the popes wear the right ring finger and that is the visible sign of his authority. The ring of Pope Francis, on the other hand, not pè a novelty. It is a jewel of a symbolic nature, which the Pope had already before his accession to the throne of St. Peter. One more proof of its media message: It is not wealth that matters, but faith.

france-flagL’anneau simple du pape Francis
Un anneau d’argent, très simple, gravé d’une croix et rien d’autre. C’est la bague que le pape Francis a porté lors de sa visite au Brésil. Donc pas piscatorio anneau, traditionnellement les papes porter la bague au doigt à droite et qui est le signe visible de son autorité. L’anneau du pape Francis, d’autre part, ne pe une nouveauté. C’est un joyau de nature symbolique, que le pape avait déjà avant son accession au trône de Saint-Pierre. Une preuve de plus de son message aux médias: Il n’est pas la richesse qui compte, mais la foi.

german-flagDie einfachen Ring von Papst Francis
Ein silberner Ring, sehr einfach, mit einem Kreuz und sonst nichts eingraviert. Es ist der Ring, der Papst Francis hat bei seinem Besuch in Brasilien getragen. Also kein Ring piscatorio, die traditionell die Päpste tragen den rechten Ringfinger, und das ist das sichtbare Zeichen seiner Autorität. Der Ring von Papst Franziskus, auf der anderen Seite, nicht PE ein Novum. Es ist ein Juwel mit symbolischem Charakter, die der Papst schon vor seiner Thronbesteigung von St. Peter. Ein weiterer Beweis für seine Medien-Nachricht: Es ist nicht Reichtum, was zählt, sondern der Glaube.

flag-russiaПростое кольцо Папы Франциска
Серебряное кольцо, очень просто, выгравированы с крестом, и больше ничего. Это кольцо, которое Папа Фрэнсис носил во время своего визита в Бразилию. Так что не кольцо piscatorio, традиционно папы не носят правильный безымянный палец, и это видимый знак его власти. Кольцо папы Франциска, с другой стороны, не PE новинку. Это жемчужина символический характер, который Папа уже до его вступления на престол Святого Петра. Еще одним доказательством его медиа-сообщения: Это не богатство, что имеет значение, но вера.

spain-flagEl sencillo anillo del Papa Francis
Un anillo de plata, muy simple, grabado con una cruz y nada más. Es el anillo que el Papa Francis ha usado durante su visita a Brasil. Así que no piscatorio ring, tradicionalmente los papas llevan el dedo anular derecho y que es el signo visible de su autoridad. El anillo de Papa Francisco, por otro lado, no PE una novedad. Es una joya de la naturaleza simbólica, que el Papa ya tenía antes de su ascensión al trono de San Pedro. Una prueba más de su mensaje de los medios de comunicación: No es la riqueza lo que importa, sino la fe.

 

Esclusivo: la prima immagine dell’anello piscatorio

[wzslider]Ecco le prime immagini dell’anello piscatorio. La consegna è avvenuta nella cerimonia che dà avvio all’insediamento di Papa Francesco. Il Papa, indossato il pallio, ha ricevuto l’anello piscatorio d’argento dorato. La consegna dell’anello del pescatore è stata seguita da un lungo applauso. Il gioiello è stato presentato al Papa in questi giorni dal maestro delle cerimonie, Guido Marini. Si chiama così «perché San Pietro era un pescatore e Gesù lo ha fatto diventare pescatore di uomini», secondo le parole del direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Ma, questa volta, sull’anello è rappresentato San Pietro con le chiavi. Si tratta di un’opera realizzata in argento dorato dallo scultore, Enrico Manfrini. Il modello originale era stato disegnato per Paolo VI e a consegnarlo è stato il decano del sacro collegio, Angelo Sodano, primo tra i cardinali dell’ordine dei vescovi.

Niente oro per il Papa

[wzslider]Niente oro per l’anello piscatorio. Papa Francesco non ha voluto che l’anello del Pescatore che porterà nel suo Pontificato sia del metallo più prezioso. Sarà invece semplicemente d’argento, anche se dorato. L’anello riporterà l’immagine di San Pietro con le chiavi, su disegno di Enrico Manfrini, scultore scomparso nel 2004, che ha studiato all’Accademia di Bologna e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Brera presso la cattedra dello scultore Francesco Messina. Al conseguimento del diploma, Manfrini è diventato l’assistente di Messina per un quarto di secolo, succedendo infine al suo maestro, di cui ha conservato la cattedra fino al 1984. Il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, ha raccontato ai giornalisti che al Papa erano stati sottoposti diversi possibili anelli, e ha scelto quello di Manfrini su suggerimento del cardinale Giovanni Battista Re, che aveva l’anello realizzato da Manfrini per Paolo VI, conservato dal segretario del Papa Montini, monsignor Macchi, e poi da monsignor Malnati. Padre Lombardi ha anche precisato che Papa Francesco riceverà lo stesso pallio con le croci rosse che fu imposto a Benedetto XVI nell’inaugurazione del 2005.

Da Nardelli un anello-rosario per il Papa

Un nuovo anello per il Papa. Lo propone Nardelli Gioielli, che ha realizzato un anello-rosario personalizzato per Papa Francesco. È in oro giallo, con croce in diamanti bianchi. Il brand napoletano vuole così rendere omaggio al nuovo Pontefice. «Vorremmo donare a Papa Francesco l’anello Rosario, simbolo dell’arte orafa napoletana, come testimonianza dell’affetto delle nostre maestranze», spiega Domenico Nardelli. «Le capacità dei nostri artigiani sono riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo, sono un dono di Dio e per questo intendiamo rendere omaggio al nuovo Pontefice».

L'anello-rosario di Nardelli
L’anello-rosario di Nardelli

Il rebus del sigillo del Papa

[wzslider]I Papi indossano gioielli d’oro e d’argento. Anche se, più che estetico, possono avere un significato simbolico. È il caso dell’anello piscatorio: realizzato in oro, è in realtà un sigillo utilizzato fino al 1842 per sigillare ogni documento ufficiale redatto dal Papa, o da lui controfirmato. Ora che non ha più funzioni pratiche, ne è stata comunque conservata la tradizione. Alla morte del Papa, l’anello del pescatore viene distrutto dal cardinale camerlengo alla presenza degli altri cardinali, utilizzando un martelletto d’argento e poi conservato nei musei vaticani. L’azione serviva un tempo per prevenire l’uso improprio del sigillo, per esempio per impedire di retrodatare gli atti. Quello del Papa uscente è comunque già stato rigato per renderlo inutilizzabile. Oggi sottolinea solo che nel periodo di sede vacante nessuno può assumere le prerogative del Pontefice. La tradizione si rinnoverà anche con il neo eletto papa Francesco? «L’anello del pescatore potrebbe anche essere realizzato in bronzo o in leghe di rame, come gli anelli cardinalizi dell’epoca rinascimentale, o addirittura in ferro, come nell’epoca della Roma Repubblicana», sostiene Claudio Franchi, l’artigiano storico dell’arte che insieme al fratello Roberto ha creato per Benedetto XVI l’anello del pescatore in oro. Il messaggio dell’anello del pescatore di Benedetto XVI sintetizza, nelle intenzioni, la presenza della Chiesa attraverso il simbolo dei pesci; mentre il rapporto tra pontefice e fedeli è rappresentato dal Colonnato di S.Pietro, dal disegno traforato del disegno della piazza e dal pescatore, ovvero il vicario di Cristo.Franchi, che ha un laboratorio nel centro di Roma, è anche vicepresidente dell’Associazione Romana Orafi. «La scelta del materiale è quindi secondaria rispetto a quella del contenuto simbolico, che è il vero valore pregiato immateriale. E potrebbe coniugare il messaggio di semplicità e di attenzione ai più poveri di papa Francesco, e al tempo stesso quanto detto da padre Lombardi nei giorni scorsi, e cioè che l’anello del pescatore sarebbe stato identico a quello di Benedetto XVI anche per il suo successore», aggiunge Franchi. Secondo l’artigiano, che impiegò circa 300 ore per realizzare quello del papa emerito, l’anello del pescatore è «prima di tutto un potente veicolo simbolico. Per papa Francesco l’uso di un metallo non nobile contribuirebbe a rafforzare maggiormente il messaggio evangelico affidato all’anello, pur rimanendo fedele al rituale che lo vedrebbe legato alla personalità e alla sensibilità del nuovo Pontefice». Ma l’anello non è l’unico monile, seppure sacro, indossato dal Papa. Sopra l’abito bianco di Francesco I, infatti, spicca una croce, che alcuni hanno detto essere di ferro. Ma non è così. «In realtà si tratta di una croce in argento annerita dal naturale processo di ossidazione, caratteristico di questo metallo», rivela l’orefice. Ora l’Associazione Romana Orafi è in attesa di sapere se anche papa Francesco sceglierà di affidarsi a loro e incaricarli di fare un nuovo anello del pescatore. M.d.B.