Pensare alla luna porta fortuna a Officina Bernardi. Il brand è nato nel 2008, da una costola di Chrysos, azienda di Borso del Grappa (Treviso) specializzata nella produzione di catene in oro e argento. I due fondatori, Carlo e Francesco Bernardi, hanno pensato di valorizzare una delle migliori conquiste tecniche: la sfera Moon, prodotta da 20 anni negli stabilimenti di Chrysos. È una piccola sfera di oro oppure argento, dalla sfaccettatura a forma di luna che, grazie alla sua cesellatura particolare, conferisce una eccellente luminosità ai gioielli. Ma l’idea di partenza era anche quella di creare bijoux da indossare il cui effetto luce fosse simile allo splendore degli abiti argentei della dea greca Selene (Dea della luna). Moon è diventata una collezione che ha conosciuto un buon successo, seguita da altre linee come Fiocco, Rosa o Cometa. Curiosamente, il brand ha avuto maggiore successo in Usa e in Brasile, anche se i gioielli di Officina Bernardi sono distribuiti anche in Italia. Giulia Netrese
Sensazioni forti con Erica Courtney
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Che cosa hanno in comune Jessica Alba, Sofia Vergara e Sandra Bullock? Semplice, oltre a essere famose attrici, frequentano la boutique di Erica Courtney a Los Angeles. La designer americana si è guadagnata la fama di regina del lusso, di quel genere di gioielli che ci si può immaginare indossato dai ricchi californiani. Insomma, per un ricco-ricco, con grande utilizzo di pietre possibilmente preziose, possibilmente grandi, possibilmente molto visibili, possibilmente costose. La sua scelta di tonalità dalla tavolozza offerta dalla gemmologia è diventata famosa, tanto che Erica Courtney fa parte dell’esclusivo Council of fashion designers of America e di recente ha vinto un premio per il «Best use of color». Insomma, negli States piace molto. Forse per il gusto europeo i suoi gioielli potrebbero essere considerati un po’ vistosi, i colori davvero vivaci, le sfumature abolite, ma probabilmente sui red carpet di Hollywood scintillano che è una meraviglia. Lo vedete da questa una selezione del suo lavoro. Lavinia Andorno
Messika, miss diamanti
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Nata nel 1972 su iniziativa di André Messika e poi sotto l’occhio esperto di Valérie Messika, la Maison francese con boutique in Rue Saint-Honoré, a Parigi, è giustamente famosa per i suoi diamanti. La famiglia, infatti, è stata per anni attiva nel commercio di diamanti, prima di abbracciare l’arte del gioiello, con un suo stile ben definito. Lo dimostra la collezione Glam’Azone, con pezzi riprodotti solo in cento esemplari. E, nello stile di Messika, utilizza i diamanti con una particolare attenzione. Per esempio, con l’utilizzo di brillanti neri: solo una pietre su 10.000 diamanti è colorata. I gioielli sono realizzati a mano (e lo si capisce anche dal prezzo: un anello parte da 2.900 euro, un bracciale da 10.900), in oro giallo, bianco o rosa, con utilizzo anche di diamanti con taglio smeraldo o ovale, per anelli con doppio, triplo o quadruplo cerchio, bracciali con la medesima foggia, così come orecchini e collana. Margherita Donato
Gucci, roar
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Metallo anticato, cristalli colorati Swarovski, uno stile che è sorprendentemente poco affine a quello utilizzato per l’abbigliamento: i fashion bijoux di Gucci sorprendono. Sta a voi decidere se in bene o in male. Fatto sta che quelli che vedete in questa pagina sono gioielli piuttosto vistosi, con una tendenza all’aspetto vintage di oltre un secolo fa: sembrano usciti dagli anni della Belle Epoque, fine Ottocento, non fosse per le dimensioni per nulla anoressiche. La nostalgia per il tempo passato, con pendenti colorati e un metallo che ricorda più l’ottone che l’oro, ha come leitmotiv le sembianze di un leone. La testa che ruggisce sostiene i cristalli dei pendenti e abbraccia le dita quando si trasforma in anello. I prezzi sono quelli che si può permettere un brand come Gucci, noto in tutto il mondo: li trovate nelle didascalie delle immagini. Lavinia Andorno
Le vacanze viste da Armani
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Argento con cristalli bianchi applicati: è la formula per la collezione invernale marchiata Emporio Armani. Realizzata da Fossil, che ha la licenza del marchio, la collezione si inserisce nella scia della tradizione del brand più giovane e easy della casa madre, Giorgio Armani. Lo stile è, come sempre, molto lineare, senza fronzoli, nonostante i cristalli rendano più gentili collane e orecchini. Sui pezzi della collezione non manca il brand con la classica aquila stilizzata, che distingue la linea. I gioielli, comunque, sono sia per donna che per uomo. Quelli per lui hanno un vago sapore militaresco, con la classica piastrina e i bracciali in misto cuoio e metallo. I prezzi: dai 100 ai 250 euro (i prezzi precisi li trovate nelle didascalie delle foto). Giulia Netrese
Morellato in ceramica
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Da tempo la ceramica è utilizzata in gioielleria, e anche un brand come Morellato ha in catalogo una linea di gioielli realizzati anche con questo materiale. Contrariamente a quanto si pensa, la ceramica è un elemento resistente. Inoltre, è duttile e può assumere le forme concepite dal designer, specialmente se si tratta di superfici geometriche. Come nel caso della collezione concepita dal brand veneto, in cui vuoti e pieni si rincorrono tra curve e cerchi, con un contrasto cromatico tra il Pvd color oro rosa o tonalità argento del metallo e il nero della ceramica. Come sempre, il prezzo dei bijoux di Morellato è molto contenuto. In questo caso i prezzi oscillano intorno ai 50-30 euro per gli anelli, mentre si sale a 70 euro per le collane con pendente e a 109 per la coppia di orecchini, mentre il bracciale costa 99 euro. Giulia Netrese
L’alfabeto di Louis Vuitton
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Non solo borse: Louis Vuitton propone anche gioielli, come la nuova collezione LV&Me. I gioielli della linea hanno la forma delle 26 lettere dell’alfabeto, a cui si aggiungono anche i simboli, come il classico @ che caratterizza gli indirizzi e-mail (al momento non ancora disponibili, ma in arrivo). Per sedurre i clienti, il brand ha anche confezionato un video di presentazione con la calda voce di Amanda Lear. Nella presentazione della collezione, ogni lettera dell’alfabeto è commentata con una definizione. Per esempio: A stands for anything, cioè A sta per ognicosa. La collezione, realizzata in ottone dorato, è declinata in modo differente per tipologia di gioiello. Per esempio, per un bracciale la lettera è utilizzata come pendente, mentre per il bracciale diventa un ciondolo e sugli orecchini rappresenta l’intero volume. In alcuni casi ricorrono le viti che caratterizzano i bauli Vuitton. I prezzi: gli orecchini costano 150 euro, la collana con pendente 325 euro, il bracciale 250 euro. Matilde de Bounvilles
Rebecca, compleanno con Melrose 10
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Il brand italiano Rebecca proporrà a VincenzaOro di gennaio una nuova collezione in occasione del suo decimo compleanno. La linea di gioielli si chiama Melrose 10 ed è una riproposta della collezione lanciata originariamente nel 2005. La linea, in ogni caso, è appena apparsa sul sito web della Maison fiorentina fondata da Alessandro Testi ed è già in vendita. A suo tempo pare che questi gioielli avessero fatto breccia nel cuore di Rihanna: il disegno è geometrico, con quadrati e tondi, spesso alternati, e riempiti all’interno con una sorta di griglia a rombi. In ogni caso, i gioielli ora sono proposti in edizione speciale. Il materiale di orecchini, collane e anelli è il bronzo rodiato, oppure placcato oro giallo o rosa. Ecco le immagini e i prezzi della collezione. Matilde de Bounvilles
Van Cleef & Arpels, soffio di diamanti
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Souffle de diamants: Van Cleef & Arpels ha anticipato l’inverno con la collezione Diamond Breeze (ne abbiamo parlato qui: https://gioiellis.com/il-ghiaccio-bollente-di-van-cleef-arpels), ma ha anche deciso di riunire alcuni eccellenti risorse del suo repertorio per un inno alla neve. E ovviamente anche come suggerimento nella stagione dei regali, per chi se li può permettere. Accanto alle immagini dei gioielli che costituiscono Souffle de diamants abbiamo inserito anche il prezzo, nel caso abbiate voglia e disponibilità di acquistare uno dei gioielli. Tutti hanno in comune la scelta di diamanti di prima qualità e montature al platino. Una cascata di diamanti, direbbe 007, che è simile allo spettacolo delle montagne innevate, solo che questa nevicata dura anche d’estate e mantiene il suo valore nel tempo. Bracciali, anelli con il classico fiore della Maison oppure con il loto, orecchini voluttuosi, farfalle, collane da Mille e una notte compongono questa festa del lusso prezioso. Guardate e sognate. Matilde de Bounvilles
Sono di Kiki i gioielli che Kate ama
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Quello indossa la Duchessa di Cambridge, Kate Middleton, fa sempre notizia, specialmente se sceglie preziosi orecchini d’oro e diamanti. Siamo in grado di svelare marca e prezzo: la moglie del principe Williams ha scelto gioielli disegnati da uno dei suoi brand preferiti, Kiki McDonough. Per la precisione, il nome degli orecchini è Lauren Yellow Gold Pave Diamond Leaf Earrings, prezzo circa 3000 euro. Il nome è dedicato alla ballerina inglese Lauren Cuthbertson. Sono orecchini a goccia, con una forma a foglia d’oro 18 carati, e un pavé di diamanti fancy yellow. Kate indossa spesso gioielli del marchio britannico, che a suo tempo ha ideato anche gioielli per la madre del principe William, la principessa Diana. Per completezza, si può aggiungere che in occasione di un impegno ufficiale Kate ha abbinato gli orecchini con un abito da 995 sterline dal designer britannico Matthew Williamson. Gli orecchini di Kate sono, però, l’occasione per dare un’occhiata alla produzione di Kiki McDonough, designer britannica che si è costruita una solida fama a partire dal 1985. Ecco immagini e prezzi di una selezione dei suoi gioielli. Matilde de Bounvilles
Nel nome di Stroili
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Se siete nel rush dei regali e non volete spendere molto, potete considerare l’idea di Stroili, una delle marche di gioielleria accessibile più popolari. Tra le proposte del brand c’è la nuova collezione My Name,in argento rosato e rodiato. La linea fa parte del filone di gioielli con le iniziali, di cui abbiamo parlato molte volte su Gioiellis.com. Insomma, visto che quando per fare un regalo è preferibile scegliere qualcosa di personale, ecco la possibilità di ottenere un gioiello con la lettera iniziale del nome della persona a cui è destinato il bijou. O magari, perché no? con la iniziale del proprio nome. La collezione My Name comprende braccialetti, collane, orecchini e anelli in cui alla scelta dell’iniziale, in carattere corsivo, è incisa su una superficie a forma di cuore. I prezzi: il girocollo in argento e argento rosato costa 32,90 euro, l’orecchino 22,90 euro, il bracciale rigido, anche questo dello stesso materiale, 47,90 euro. Lavinia Andorno
La forza del destino di Silvia Preziosa
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Giuseppe Verdi l’avrebbe definita la forza del destino: una che si chiama Silvia Preziosa non poteva che occuparsi di gioielli (ne abbiamo scritto qui: https://gioiellis.com/il-giro-del-mondo-di-silvia-preziosa). Il suo brand, fondato solo pochi mesi fa, ha un nome altrettanto evocativo: Preziosa Jewelry: Ed è già molto attivo: ecco, per esempio, qualche immagine dei pezzi della collezione Giulia, in argento 925, con placcature in oro giallo o rosa 18 carati e pietre naturali. A 24 anni, dopo la laurea in Design della Moda al Politecnico di Milano e corsi alla Central Saint Martins di Londra e a New York, dove ha frequentato la Parsons School of Design, sembra già una veterana. La sua collezione di punta si chiama Glober e si basa sullo skyline di grandi città, come Milano, Londra, New York e Parigi (prezzo: 210 euro gli anelli, 390 euro il bracciale). Margherita Donato
In crociera con Dior
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Ecco gli orecchini Dior creati per la sfilata Crociera 2016. La collezione si chiama Shades, ha un numero limitato di pezzi, ma può essere una novità che non passa inosservata. Per chi non lo sapesse, le collezioni crociera sono quelle per il fuori stagione oppure, anche, pre-collezioni. Le collezioni crociera, chiamate anche resort collection, sono spesso di scena a New York, perché il mercato americano pare più interessato a scegliere qualcosa studiato per le vacanze. Insomma, occasioni per acquistare, appunto, qualche pezzo della collezione da sfoggiare in una vacanza estemporanea al caldo, nel periodo festivo invernale o di primavera. La linea Dior Shades è stata pensata con questa filosofia. La forma degli orecchini comunica un senso di leggerezza e semplice geometria. I colori netti ricordano un po’ i quadri astratti di Kandisky. Gli orecchini hanno una finitura in palladio, e possono essere ornati di marmo nero e di vetro giallo, oppure con pietre come lapislazzuli. Il prezzo è di 510 euro, tranne che per un modello con marmo nero, che sale a 550 euro. Matilde de Bounvilles
Nel profondo Nord di Skagen
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Per chi ama il design del profondo Nord, il disegno minimalista, il fascino dell’essenziale, alle appassionate di aurora boreale e di biscotti allo zenzero, sono dedicati i prodotti del brand danese Skagen. Per chi non lo conosce, è bene precisare che l’azienda non c’entra con il genere di bijoux danese che punta sui bracciali composti da tanti singoli elementi (per intenderci, come quelli di Pandora, Sence, Endless Jewels). I gioielli di Skagen sono piuttosto nello stile architettonico scandinavo: senza fronzoli. A proposito, il nome deriva dal borgo marinaro di Skagen, in Danimarca, dove si incontrano Nord e del Mar Baltico e questa coincidenza è già un programma. L’azienda non produce solo gioielli, ma anche oggetti di design, mobili, orologi, accessori. Fondata nel 1989, i bijoux Skagen possono ora essere trovati in 80 Paesi del mondo, Italia compresa. Collane, bracciali e orecchini sono realizzati in solido acciaio satinato, liscio, curvo, ammorbidito solo da perle di vetro bianche o dai toni tenui. Piacerebbero, forse, alla eroina della trilogia Millennium (che però è svedese), la tormentata hacker Lisbeth Salander. Ecco immagini e prezzi. Margherita Donato
Gianni Carità unchained
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Da Napoli a Tokyo per presentare una nuova collezione: è quello che avverrà il 18 gennaio (2016), quando il gioielliere Gianni Carità all’ambasciata Italiana nella capitale giapponese presenterà la nuova linea di gioielli, Chain, composta da una serie di gioielli in oro e pietre preziose come smeraldi, zaffiri e rubini. Vedete le immagini in anteprima su questa pagina. La presenza dell’azienda orafa napoletana sul mercato giapponese risale al 1985 con l’apertura del primo corner presso il Department Store di Yokohama. Ma i gioielli di Gianni Carità sono presenti anche in Belgio, Germania, Inghilterra, Polonia, Romania, Russia, Spagna e Stati Uniti. Il brand è sul mercato da ormai cinque generazioni (è nato nel 1834): secondo i dati Euromonitor International, la firma Gianni Carità si è classificata al terzo, nel 2014, posto tra i marchi di alta gamma acquistati dagli stranieri. I gioielli del brand napoletano sono distribuiti in circa 150 gioiellerie italiane di alta gamma, mentre gli altri marchi Fogi e Kemira sono presenti in 500 negozi specializzati nei gioielli prêt-à-porter. Federico Graglia
Ferragamo rinnova la linea Vara
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Una versione aggiornata della storica collezione Vara firmata Salvatore Ferragamo, con l’utilizzo di calcedonio blu e quarzo rosa o bianco. Ora la collezione, lanciata la scorsa estate, si arricchisce di due nuove parure, in agata bianca e in onice nero. Ogni pietra di questa linea, che comprende orecchini, collana con pendente con chiusura a moschettone e bracciali in oro rosa, ha uno speciale taglio a forma di Vara, per ricordare la celebre fibbia creata da Fiamma Ferragamo nel 1978. Prezzo degli orecchini: 2.300 euro. Collana o bracciale: 1.900 euro.
Sulle punte con Stroili
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Sulle punte con Stroili. Se vi piace il balletto classico, siete affascinati dallo storico palco della Scala di Milano, e vi piacerebbe indossare un tutù, vi piaceranno due gioielli firmati dalla maggiore catena italiana di gioielleria. Il brand, infatti, presenta la collezione Miss Gold By Stroili. Consiste in due gioielli con la forma di ballerine, realizzati in oro giallo e zirconi. Il girocollo e gli orecchini ispirati al mondo del balletto sono proposti come complemento particolarmente adatto per il periodo festivo, quando la musica di opere come lo Schiaccianoci o il Lago dei Cigni di Ciakovsky fanno da sottofondo. Prezzi: il girocollo con pendente in oro giallo e zirconi costa 125 euro. Gli orecchini, sempre in oro giallo e zirconi, 145 euro. Giulia Netrese
Un ritorno per Tiffany. E a ritornare è, appunto, la storica collezione Please, ritorna da Tiffany. Di recente la Maison di New York ha proposto due medagliette con bracciale in argento, dedicate a Milano e Roma (https://gioiellis.com/omaggio-a-roma-da-tiffany/ e https://gioiellis.com/tiffany-bracciale-milano/). Ma pochi giorni fa sul sito della più grande azienda di gioielleria, è comparsa questa collezione, ispirata al famoso portachiavi Tiffany, introdotto nel 1969. «Questa celebre collezione di gioielli, ricorda che non esiste un posto come Tiffany», è la filosofia del marchio. Ed ecco, quindi, medaglie, bracciali, orecchini, ma anche portachiavi: il filo conduttore è sempre la scritta «Please return to Tiffany New York», incisa in piccolo o in grande sui diversi pezzi. C’è solo l’imbarazzo della scelta: la linea è composta da oltre 130 pezzi. Per la maggior parte si tratta di gioielli in argento oppure oro, ma è utilizzato anche il rubedo, una lega di metallo introdotta da Tiffany, che ha una colorazione rosa. È composta da un mix di argento, oro e rame. Si acquistano anche online. Prezzi: dai 150 dollari degli orecchini di argento, ai 3.800 per il bracciale in oro 18 carati. Giulia Netrese
Quei Bi-Joux in tanti colori
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I semplici bijoux di Bi-Joux, marchio che produce anche borse. La linea di orecchini si chiama Crystal e sono realizzati con piccoli brillantini argentati, oppure con perle bianche. La linea di monili è declinata in molti colori, coni cristalli che compongono una sorta di mosaico di diverse tonalità: dal rosso fuoco al fuxia, azzurro oppure in diverse sfumature brown. Prezzo: 22 euro.
Antonini versione Matera
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Antonini sceglie Matera. Alla affascinante città scolpita nella roccia, prossima Capitale della Cultura Europea (nel 2019), è dedicata la nuova linea di gioielli della Maison milanese. Ma, a differenza della città-gioiello della Basilicata, i bijoux di Antonini non hanno necessità di essere ulteriormente valorizzati: basta il loro design, unito alla cura nella fattura, per renderli preziosi. Lo stile della nuova linea è quello della capsule Mosaic e della collezione Extraordinaire (Leggi anche Antonini Extraordinaire), con variante cocktail ring, in oro e pietre incastonate in una montatura concava, dallo stile chevalier. Tradotto: anelli ben visibili e con una loro originalità. La superficie dell’anello è declinata in tre varianti di oro e diamanti: con impresso un cerchio di diamanti, oppure full pavé, anche nella versione più grande. Ma ci sono anche orecchini e un pendente, sempre nello stesso stile degli anelli. La collezione è disponibile con differenti finiture di oro: giallo lucido, satinato, e oro bianco naturale. Le pietre utilizzate sono diamanti bianchi, cognac o neri. È uno strano mix di semplicità e, allo stesso tempo, di ricchezza. Un altro passo in avanti nella nuova vita dello storico brand milanese.
A proposito di Antonini: come per ogni Natale l’azienda sostiene AIRC Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, devolvendo il 10% del ricavato delle vendite dello showroom di Milano alla causa benefica, fino al 24 dicembre 2015. Per presentare l’iniziativa la Maison ha organizzato un cocktail charity a Palazzo Borromeo, dove sono state esposte le più note collezioni del marchio, Black & White, Matera, Aurea, Porto Cervo ed anche i pezzi unici della linea Extraordinaire. Fra i partecipanti Marta Marzotto, Luisa Beccaria, la principessa Bona Borromeo, Marta Brivio Sforza, Beppe Modenese. Matilde de Bounvilles