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Codognato, l’arte del gioiello a Venezia

Dalla Pop Art all’arte dell’antica Venezia: miti e gioielli di Attilio Codognato ♦

Era amico di Andy Wharol, che ha frequentato a lungo a New York, e di Roy Lichtenstein. Di opere dei due alfieri della Pop Art, ma non solo di loro, ha tappezzato la sua casa di Venezia. Eppure è alle radici culturali della città lagunare più bella del mondo che Attilio Codognato, scomparso nel novembre 2023, attingeva l’ispirazione per i suoi gioielli. O, meglio, è quello che fa la gioielleria di Piazza San Marco, aperta dal nonno, Simeone Codognato nel 1866, che continua a proporre piccoli scorci dell’arte del Cinquecento e del Seicento veneziano, ma in miniatura.

Spilla Moro con smeraldi e rubini
Spilla Moro con smeraldi e rubini

Due, in particolare, le forme di gioielli che Codognato ha fatto diventare delle icone: il moretto, figura tradizionale che ricorre nei quadri del Rinascimento veneziano, e il teschio del «memento mori», che nel passato era un’ammonizione per far riflettere: ricordati che devi morire. Nonostante il soggetto sia macabro, la artigianale, lussuosa, artistica interpretazione e la trasposizione sotto forma di gioiello, hanno avuto successo. E grazie al suo attaccamento alle tradizioni la gioielleria ormai fa parte del paesaggio veneziano. Insomma, un mix di oreficeria, archeologia, passione per l’arte sono gli elementi della ricetta di quella che è una delle più antiche gioiellerie italiane.

Spilla con smeraldo intagliato e diamanti
Spilla con smeraldo intagliato e diamanti
Spilla serpente in oro 18 carati e diamanti
Spilla serpente in oro 18 carati e diamanti
Anello in oro con smalto, diamanti, teschio e corona
Anello in oro con smalto, diamanti, teschio e corona
Bracciale Salamandra in oro rosa con rubini e diamanti
Bracciale Salamandra in oro rosa con rubini e diamanti
Attilio Codognato, anello Memento Mori
Attilio Codognato, anello Memento Mori
Bracciale serpente in oro, zaffiro, smeraldo, diamanti. Anni Cinquanta
Bracciale serpente in oro, zaffiro, smeraldo, diamanti. Anni Cinquanta

Rocca apre a Palermo e al Forte Village

Nuova apertura a Palermo e a una relocation al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula (Cagliari) per Rocca,  catena di gioielleria e orologeria di alta gamma del gruppo Damiani. La nuova boutique di Palermo occupa uno spazio in via Libertà 35, viale alberato tra i più belli del capoluogo siciliano. Al suo interno, accanto alle creazioni dei brand del Gruppo, con i gioielli Damiani e Salvini in due corner dedicati, sono presenti altri nomi del lusso, come Breitling, Girrard Perregaux, Pomellato, Fred e Pineider. Palermo è la quinta città d’Italia per numero di abitanti, con un bellissimo centro storico fra i più grandi d’Europa. Il nuovo punto vendita si aggiunge agli altri tre già presenti in Sicilia, a Catania, Siracusa e Taormina, a testimonianza della volontà di Rocca di puntare sullo sviluppo commerciale dell’isola.

Esterno della gioielleria Rocca a Palermo
Esterno della gioielleria Rocca a Palermo

Il nuovo store stagionale del Forte Village, resort di lusso lungo la Costa del Sud della Sardegna, è posizionato in Piazza Luisa, cuore della struttura ricettiva e luogo per lo shopping grazie alla presenza delle migliori griffe internazionali. Oltre ai gioielli Damiani e alle creazioni Venini (vetro), è possibile trovare gli orologi di alcuni dei marchi più prestigiosi.

Il corner Venini
Il corner Venini

Harry Winston a Nanchino

Harry Winston, marchio americano di gioielleria di lusso che ora fa capo al gruppo Swatch, apre a Nanchino. È il primo salone di vendita al dettaglio nella città cinese, capoluogo della provincia dello Jiangsu che in passato è stata per lungo tempo la capitale della Cina. Lo store si trova all’interno del Deji Plaza, uno dei principali centri commerciali di lusso a Xinjiekou, quartiere cittadino del business. Il salone, di 213 metri quadri, ospiterà le collezioni di gioielli e orologi di Harry Winston, tra cui i diamanti più pregiati e le gemme più rare oggi disponibili.

Interno dello store Harry Winston a Nanchino
Interno dello store Harry Winston a Nanchino

Siamo lieti di annunciare l’apertura del nostro nuovo salone nella prestigiosa Deji Plaza. Sebbene questa apertura sia la nostra prima a Nanchino, è la nostra settima sede nella Cina continentale. Nanchino è una città rinomata per il suo ruolo nella ricerca, nell’istruzione e nel turismo, e oggi siamo orgogliosi di approfondire le nostre radici in una città nota per la sua ricca storia e cultura, mentre continuiamo a portare il marchio Harry Winston a un nuovo pubblico in tutto il paese.
Nayla Hayek, Ceo di Harry Winston

Collana di diamanti di Harry Winston
Collana di diamanti di Harry Winston

La caratteristica facciata blu navy e oro della Maison è accessibile dall’interno dell’emporio. In tutti gli interni, la palette di colori grigi, caratteristica della Maison, diventa complemento perfetto per le laccature progettate su misura, i mobili in bronzo antico e i lampadari di cristallo su misura, insieme al motivo a stella bianco e nero tipico della Maison.
Collana ispirata alla foresta pluviale. Courtesy: Harry Winston
Collana ispirata alla foresta pluviale. Courtesy: Harry Winston

Damiani nel Four Season di Macao

Dopo le aperture in Corea arriva una nuova iniziativa di Damiani in Cina. L’azienda piemontese si rafforza nel Paese asiatico con l’apertura di un nuovo store presso l’hotel Four Seasons di Macao Sar, gestito da Dfs, catena di luxury travel retail con sede a Hong Kong. Il nuovo store è situato nell’area Gioielleria-Orologeria di lusso all’interno del prestigioso albergo. Il punto vendita offrirà i gioielli del brand come D.Icon, Belle Époque, Margherita e, oltre alle collezioni legate al mondo bridal.

Interno dello store Damiani a Macao
Interno dello store Damiani a Macao

Damiani amplia quindi la propria presenza in Asia, un’area geografica strategica per la crescita del lusso Made in Italy e continua a investire nello sviluppo della distribuzione, come testimoniano le nuove aperture in tutto il mondo. Macao, fino al 1999 colonia portoghese, è una delle regioni amministrative speciali della Cina assieme a Hong Kong. Si trova sul delta del fiume delle Perle e ha un’economia legata ai casinò e al turismo. È anche la regione più densamente popolata del mondo, con una densità di 20.497 persone per chilometro quadrato.

D.Icon in oro e ceramica. Prezzo: 780 euro
D.Icon, anello in oro e ceramica

Roberto Coin apre nella capitale dell’Arabia Saudita

Roberto Coin, insieme al partner locale Aias apre una nuova boutique al primo piano del Kingdom Centre di Riyadh, la capitale dell’Arabia Saudita. Il nuovo spazio è stato progettato dallo stesso gioielliere italiano con Giulio Miliotti Sclavi (Studio Sclavi), che ha diretto il team da Roma ed è diventato uno dei partner principali del brand nella creazione dei suoi concept di store id in tutto il mondo. Il design di questa nuova boutique è pieno di quella che l’azienda definisce calda opulenza, con l’obiettivo di ricreare l’atmosfera di un salotto italiano dove gli ospiti sono accolti e possono godere del tipico mood italiano.

Store Roberto Coin in Riyadh
Store Roberto Coin in Riyadh

I colori dominanti dello store sono il verde, il primo colore che oggi identifica il marchio Roberto Coin. Il colore nocciola delle pareti è stato realizzato utilizzando la carta da parati Gritti Wall, riconfermando la collaborazione del brand con la casa di Rubelli, celebre designer di tessuti veneziano. Un’inedita sfumatura di rosa denominata crystal grey è il colore caratteristico delle poltrone e dei divani della Vip room, con cuscini color lavanda. I materiali utilizzati sono coerenti con l’immagine del brand: oro, marmo, moquette e i lampadari By Vistosi, famoso marchio di Murano, aggiungono prestigio ai gioielli.

Gioielli di Roberto Coin in lavorazione
Gioielli di Roberto Coin in lavorazione

Sono entusiasta di aprire questo nuovo spazio in Arabia Saudita insieme ad Aias Company. È una sfida per il brand perché le nostre creazioni esalteranno la bellezza di questa preziosa e affascinante parte del mondo.
Roberto Coin, fondatore e presidente del brand

Roberto Coin, progettazione dei gioielli
Roberto Coin, progettazione dei gioielli

Come aprire una gioielleria




Come si fa ad aprire una gioielleria? Come si fa a diventare un designer di gioielli che guadagna con la propria attività? Quanto costa diventare gioielliere? Cerchiamo di capire come si fa ad aprire una gioielleria e quanto occorre investire.

Per individuare il costo per aprire una gioielleria, però, bisogna prima capire quale tipo di attività si intende intraprendere. Inoltre, il costo per aprire una gioielleria è molto diverso da un Paese all’altro e ci sono grandi differenze anche all’interno di una stessa regione o città. Una gioielleria nel centro di Parigi richiede un investimento molto alto, mentre un piccolo negozio di gioielli prodotti da voi stessi in una cittadina di medie dimensioni è molto meno impegnativo.

Vetrina di gioielleria
Vetrina di gioielleria

Per questa ragione escludiamo subito l’idea di aprire un grande negozio di gioielli che vende collezioni di marche famose e, magari, anche orologi. Per aprire un’attività del genere occorrono investimenti molto consistenti e, probabilmente, se volete aprire un negozio del genere è perché conoscete già il mercato della gioielleria e non avete bisogno di consigli.

Individua il tipo di gioielli

Vediamo, invece, come si fa ad aprire un negozio che vende gioielli realizzati da voi. Naturalmente, dovete aver seguito un corso, una scuola o un apprendistato per imparare il mestiere, ma questo lo diamo per scontato. Per prima cosa dovete sapere quale tipo di gioielli volete creare e vendere. Se siete all’inizio e non avete un conto in banca molto fornito, potete optare per realizzare gioielli non troppo costosi. Cominciate, quindi, a immaginare quale tipo di gioielli volete realizzare (ne parliamo più avanti) e quali materiali vi occorrono. Sul web ci sono innumerevoli rivenditori di materiali per bijoux e gioielleria.

Orecchini con labradorite
Orecchini con labradorite

La scelta delle pietre

Potreste essere sorpresi a scoprire che molte pietre utilizzate per i gioielli non sono così costose come immaginavate. Naturalmente, non tutte le pietre dello stesso tipo sono uguali. Contano molto la qualità della pietra, il colore, il taglio. Chi è alla ricerca del massimo risparmio e ha molto tempo a disposizione, oltre che una spiccata abilità manuale, può anche pensare di raccogliere alcune di queste pietre nel greto dei torrenti: il quarzo, per esempio, è un materiale molto comune. Bisognerà, però, trovare chi taglia le pietre. Lucidarle è più semplice e con un po’ di buona volontà e qualche attrezzo adatto alla lucidatura, che si trova anche per il fai-da-te, si possono contenere ulteriormente i costi. Ma è probabile che non ne valga la pena. Online potete trovare gemme di labradorite già levigata a circa 9 euro o dollari, quarzo fumé a meno di 1 euro o dollaro, ametiste a poche decine di euro. Questa prima fase servirà per mettere a punto le previsioni di budget, cioè confrontare ricavi e spese.

miniera sri lanka
In una miniera di gemme dello Sri Lanka

Fate un business plan

Quindi, è essenziale partire con le idee chiare. Che tipo di gioielli volete proporre? Prima di iniziare a sognare a occhia aperti, occorre informarsi bene. E fare due conti preventivi. Mettere a punto un business plan per una piccola attività è semplice. Prendete carta e penna o, più facilmente, mettetevi alla tastiera del vostro computer o tablet e scrivere un elenco:

  • Quali sono i vostri obiettivi
  • Quali sono i concorrenti con cui avrete a che fare
  • Quali sono i costi previsti (ne parleremo dopo)
  • Quali sono i ricavi che vi attendete

Non basta avere tutto nella vostra testa: occorre mettere tutto nero su bianco per avere le idee veramente chiare. Per esempio, considerate il secondo punto: chi saranno i vostri concorrenti? Ci sono altre gioiellerie in zona? Che tipo di gioielli vendono?A quale prezzo? Come pensate di differenziare la vostra offerta di gioielli? E, soprattutto, siete sicuri che i vostri gioielli possano piacere? Inoltre, pensate di proporre gioielli di tipo tradizionale o molto innovativi?

  • Guardate i siti web dei vostri probabili concorrenti
  • Monitorate i loro social per scoprire le loro attività di marketing, se le hanno
  • Scoprite se hanno un canale YouTube
  • Visitate abitualmente il sito gioiellis.com per essere aggiornati sulle novità e i trend della gioielleria
  • Analizzate i pro e contro della concorrenza
Yvone Christa New York Negozio Nolita 5
La boutique di Yvone Christa a New York

La scelta dello stile

Se non avete già individuato il vostro stile e siete alla ricerca di che cosa potrebbe essere l’idea giusta per avere successo, è il momento di individuare la vostra nicchia di mercato. È un ragionamento che è necessario fare per qualsiasi tipo di attività. Volete produrre pochi gioielli, ma molto costosi e acquistati da poche persone? Oppure puntate sulla quantità con gioielli a poco prezzo o con un costo medio-basso? Cominciate a fare un sondaggio tra amici e parenti sui loro gusti e la loro propensione all’acquisto. Raccogliete più risposte possibili (è una piccola indagine di mercato) e scrivete il risultato. Vi aiuterà nella decisione.

Non basta sapere, però, che i vostri probabili clienti amano un certo tipo di gioielli. Dovete anche essere capaci di realizzarli. Se scoprite che la maggior parte acquisterebbe un anello in oro bianco con diamante solitaire, voi sarete in grado di farlo? Fate un esame dei diversi stili di gioielli:

  • Classici, in oro, diamanti, pietre preziosi
  • Allegri e un po’ hippy, poco costosi
  • Genere vintage
  • Composti da elementi naturali
  • Fashion bijoux
  • Con forte connotazione di design
Tamara Comolli. Copyright: gioiellis.com
Tamara Comolli. Copyright: gioiellis.com

Iniziate dall’online

La prima opzione, la più economica, è quella di aprire un negozio esclusivamente online. Ci sono molte piattaforme che offrono la possibilità di costruire un sito web con e-commerce incluso. Attenzione, però: pensate anche che vendere online non è così semplice. Come pensate di spedire i gioielli? Nel costo del gioiello è compresa la spedizione gratuita? Sapete come si gestiscono i resi? E in quanto tempo possono essere spediti i gioielli? Sono tutti aspetti importanti per chi vende online. L’investimento, comunque, è di poche centinaia di euro, secondo il tipo di sito e, se siete avete un minimo di cultura digitale, potete realizzarlo voi stessi. In alternativa, potete rivolgervi a marketplace come Etsy oppure eBay. Anche se vi sembra deludente, potete pensare che partire online vi consente di comprendere il gradimento al vostro lavoro. Inoltre, dovete considerare che un sito web è ormai comunque necessario per un’attività nel mondo della gioielleria.

Il logo di eBay
Il logo di eBay

I costi iniziali

I costi per aprire una gioielleria tradizionale, una boutique in cui vendere i vostri gioielli sono, invece, più elevati. Come accennato, è impossibile quantificare una cifra adeguata per qualsiasi Paese o città. Ma, indicativamente, per aprire (senza acquistare i muri) una piccola boutique in una zona non centrale e non in città come New York, Parigi, Londra o Milano, se partite da zero potete mettere in conto una cifra compresa tra 30.000 e 50.000 euro o dollari. Se ci pensate, non è poi un investimento maggiore di quello che occorre per acquistare un’auto di media dimensione. Ma, attenzione: se volete un arredo speciale e la consulenza di un designer di interni il costo sale e raddoppia. Naturalmente, un’alternativa c’è: basta affittare un locale piccolo e arredarlo con mobili Ikea. Non è detto che sia la strada sbagliata. Anzi, può essere l’idea giusta per mettervi alla prova.

Lavorazione artigianale nel laboratorio di Luigi Sala Gioielli
Lavorazione artigianale nel laboratorio di Luigi Sala Gioielli

Attrezzatura

Quanto costa l’attrezzatura per creare gioielli? Non troppo. Gli strumenti di base per la produzione di gioielli possono avere un costo che va da 2500 a 6000 euro o dollari in media. Se avete seguito un corso o un apprendistato sapete già, probabilmente, che cosa vi occorre. Ma non dimenticate di mettere in conto altre spese necessarie. Prima di tutto i materiali su cui lavorare. Potete preventivare una spesa iniziale di circa 2.000-3.000 euro se i vostri gioielli sono realizzati con materiali non troppo costosi e puntate al mercato dei bijoux. Si parte da 10.000-20.000 euro se utilizzate oro e pietre di un certo valore.

Gioielli in outsourcing

Un’altra strada è quella di affidare la produzione di gioielli all’esterno. Potete limitarvi a ideare anelli, collane e bracciali e farli produrre da un’azienda esterna: ce ne sono molte che lavorano per conto terzi. Questa ipotesi non è da scartare, anzi, è perfettamente lecita: voi progettate i gioielli e loro li producono, applicando il vostro marchio. Tenete conto, però, che questa strada parte da due presupposti: dovete essere capaci di progettare gioielli con i programmi software utilizzati dai designer, sui cui si baserà la produzione in fabbrica. Inoltre, nessuna azienda produrrà per voi un singolo pezzo: dovete mettere in conto di acquistare, per rivendere, un numero considerevole di gioielli. Occorre investire, quindi, un capitale iniziale piuttosto consistente. E, non da ultimo, dovete avere ben chiari costi e ricavi.

Macchine per oreficeria a T.Gold
Macchine per oreficeria a T.Gold

Confezione e marketing

Non scordate un aspetto molto importante: la confezione. Un gioiello sarà apprezzato di più se regalato in una confezione bella, elegante, che valorizza il contenuto. Un astuccio è anche uno strumento di marketing: la confezione deve essere riconoscibile oltre che elegante. È un investimento che vale la pena di fare e che è, allo stesso tempo, uno strumento di pubblicità per il vostro negozio: non trascurate la confezione in cui riporre il gioiello. A proposito di pubblicità: mettete in conto di investire per farvi conoscere. I social sono utili, ma non basta: giornali e siti specializzati, oppure in semplice advertising tramite Google Ads sono gli strumenti che potete utilizzare. Pensate anche in anticipo a come promuovere la vostra attività con iniziative speciali. Per esempio, potreste proporre uno sconto in occasione del lancio, oppure gioielli legati a occasioni speciali, come la festa della mamma e simili.

Solitaire di Tiffany
Solitaire di Tiffany nell’iconico astuccio

Sostenibilità

I sondaggi tra i consumatori sono tutti concordi: chi acquista un gioiello è sempre più attento alla provenienza dei materiali. La sostenibilità e la provenienza etica di oro e pietre utilizzate per creare i gioielli è un aspetto molto apprezzato e uno strumento di marketing, oltre a essere giusto da un punto di vista morale. Tenetene conto.

Miniera di diamanti a cielo aperto
Miniera di diamanti a cielo aperto

Scegliete il nome

A proposito di marketing: come vi chiamate? Non voi, la vostra attività. La scelta del brand è fondamentale. Un marchio riassume la storia e la filosofia di un’attività commerciale. Pensateci bene prima di sceglierlo. Consultate un po’ di persone, sondate l’effetto che fa. Il nome deve anche riflettere il tipo di gioielli che volete proporre. Controllate su Google se esiste qualcosa di simile al nome che avete pensato. È importante anche per la registrazione del dominio (l’indirizzo web) del vostro indispensabile sito. Verificate se il nome è già registrato: il dominio (www…) potrebbe non essere disponibile anche se di fatto non esiste un sito corrispondente. Per ultimo: scegliete la semplicità. Distinguersi non vuole dire proporre un nome difficile da scrivere e pronunciare. Una volta individuato il nome, è il momento di studiare l’aspetto del brand. È importante creare un marchio che sia in sintonia con il vostro stile. Dovete sviluppare un logo e, magari, un semplice slogan (può anche essere qualcosa come: I gioielli di… il vostro nome). Logo e immagine associata serviranno per sito web e di pagine di social media.

La gioielleria Mimì
La gioielleria Mimì

Costi finanziari

Un altro aspetto che non va dimenticato, quando si considerano i costi per aprire un’attività, è quello finanziario. Dovete dotarvi di uno strumento di pagamento elettronico, un Pos, dopo aver aperto un conto corrente dedicato. Ogni banca ha dei costi diversi, che solitamente sono descritti sul sito web. Un altro costo riguarda, invece, la gestione contabile del negozio: un professionista esperto in materia dovrà curare gli aspetti legati a ricavi e spese, oltre ai versamenti al fisco. Non va dimenticata anche la spesa per una polizza di assicurazione: in questo caso dipende da quanto e che cosa volete assicurare. Ma è caldamente consigliata. Infine, mettete in conto il costo delle licenze per poter operare e i versamenti all’istituto di previdenza nei Paesi in cui sono previsti e, inevitabilmente, delle tasse.

Quanto guadagna una gioielleria?

La domanda è, ovviamente, molto generica. E anche la risposta lo è: dipende. Immaginiamo che i vostri gioielli siano di qualità, in oro e pietre preziose o semi preziose, e siano destinati a una fascia media. Immaginiamo anche gli affari vi vadano bene e non sia un periodo di crisi economica: avete clienti che acquistano gioielli. Il margine di guadagno lordo potrebbe essere di oltre il 40%. Su questa cifra dovrete poi pagare le tasse. Premesso che questa valutazione è molto generica, rimane pur sempre un’attività con un ottimo guadagno possibile. Succede anche, però, che una gioielleria sia sfortunata e sia costretta a chiudere perché gli affari vanno male: prima di iniziare fate bene i conti.

Vetrina di una gioielleria
Vetrina di una gioielleria







Matrimonio in gioielleria, c’è chi lo fa

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La catena di gioiellerie Helzberg Diamonds offre la possibilità di sposarsi direttamente nel negozio (dopo l’acquisto delle fedi nuziali) ♦︎

La storia raccontata dal New York Times è forse un segno dei tempi: negli Usa per attirare clienti, i gioiellieri organizzano anche un matrimonio direttamente in negozio. Naturalmente, grazie alle leggi americane che lo permettono.

Scambio di anelli
Scambio di anelli

A offrire la possibilità di dire sì davanti al banco che vende le fedi nuziali è Helzberg Diamonds, una società con sede a Kansas City e che controlla 216 negozi in tutti gli States. Con un servizio partito il 2 ottobre, Helzberg Diamonds offre alle coppie che acquistano fedi nuziali in uno dei suoi negozi l’opportunità di sposarsi con la benedizione di speciali agenti di vendita che hanno la licenza di officiare la cerimonia. Nell’era di Instagram, in cui prevale la velocità, acquistare le fedi e sposarsi allo stesso tempo può piacere a molti. Certo, si perde il piacere della cerimonia.

L'interno di una gioielleria Helzberg Diamonds
L’interno di una gioielleria Helzberg Diamonds

Beryl Raff, amministratore delegato e presidente di Helzberg, però, pensa che sia divertente. L’idea, pare, è nata dopo che, nel corso degli anni, diverse coppie si sono sposate direttamente nelle gioiellerie Helzberg Diamonds. Ma, oltre a presentarsi con la licenza di matrimonio, necessaria per ottenere la validità giuridica del matrimonio, queste coppie si portate anche un officiante autorizzato. Ora questo non sarà più necessario, offre la ditta.

Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds
Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds

Prima di introdurre questo servizio, l’azienda di gioielli ha condotto un sondaggio su 1.000 giovani e adulti dai 23 ai 38 anni. Risultato: il 91% sperava di sposarsi e ha preso in considerazione la possibilità di scappare di nascosto per sposarsi, soprattutto senza il consenso dei genitori. Ma anche per risparmiare denaro ed evitare una costosa cerimonia. Inoltre, il 56% ha detto di preferire che a officiare il matrimonio sia qualcuno diverso da un religioso. Insomma, piace il matrimonio veloce. Come farsi un selfie.

In alcune gioiellerie Helzberg Diamonds si possono provare gli anelli virtualmente
In alcune gioiellerie Helzberg Diamonds si possono provare gli anelli virtualmente