Pandora, la collezione in argento Racconti dal Cielo ispirata al cosmo.
Pandora attack. L’autunno caldo del marchio danese è segnato, tra l’altro, da due iniziative: la prima è la collezione Racconti dal Cielo, che è il nome di una nuova linea di gioielli ispirati al cielo notturno. La nuova collezione che l’azienda definisce «rifinita a mano secondo esclusive tecniche manifatturiere», è in argento e presenta degli anelli che si incrociano, lavorati con piccole pietre incastonate. È composta da anello, bracciale e orecchini. Prezzi: il bracciale in Argento Sterling 925 costa 119 euro, gli orecchini 79 euro. L’altra novità è rappresentata da un’iniziativa commerciale (ma scade il 2 ottobre). Nei concept store, shop-in-shop e nelle gioiellerie Gold aderenti a questa iniziativa, a fronte di una spesa minima di 59 euro in gioielli Pandora si può acquistare un anello alla metà del suo valore. Giulia Netrese
Raspini, argento da leggere
Raspini autunno-inverno: intrecci d’argento e bracciali personalizzati con dediche.
Per gli amanti dell’argento (sono molti) ecco due novità firmate da Giovanni Raspini, brand toscano che è quasi sinonimo del metallo bianco. La collezione Intrecci, realizzata completamente in fusione, gira intorno all’idea del filo d’argento intrecciato e saldato a mano. La finitura rodiata garantisce al gioiello luminosità. Ma i gioielli realizzati con questa tecnica, uniscono il volume alla leggerezza. La linea è composta da quattro pendenti, due collane, un bracciale e due orecchini.
Altra novità è Tattoo Bangle, bracciale in argento, artigianale, con i segni del martello utilizzato per battere il metallo, la texture irregolare e viva, le incisioni delle lettere e i punzoni che si trasformano in ornamento. Sulla superficie del metallo si può far scrivere con il punzone una frase, un pensiero, una dedica. Sono disponibili due le larghezze: sottile e quello maxi. Dipende da quello che avete da dire. Il bracciale è unisex: non resta che pensare qualcosa di piacevole. Alessia Mongrando
L’autunno visto dal Nord di Skagen
La collezione autunno 2016 del marchio danese Skagen: acciaio e tanto design.
Un design semplice per una vita migliore. È, in poche parole, la filosofia dichiarata da Skagen, marchio danese che si ispira alla vita semplice, naturale, facile. Ma anche all’incontro tra tecnologia e design. Skagen è una specie di concentrato di Danimarca. Il nome deriva dal borgo marinaro di Skagen, dove si incontrano Nord e del Mar Baltico. Un luogo di confine, dove si mischiano le acque profonde e le abilità dei marinai devono essere supportate da strumenti efficaci. Per questo l’acciaio inossidabile prende la forma di bijoux, ingentilito solo da qualche cristallo colorato, ma sempre nel rigore del design nordico. La formula funziona, come potete vedere dalle immagini della collezione per l’autunno 2016. Fondata nel 1989, Skagen infatti è ora presente in 80 Paesi del mondo. E oltre ai gioielli propone anche oggetti e accessori, sempre dettati dal design che l’hanno resa un marchio così popolare. Rudy Serra
Sul trono con Roberto Coin
La collezione Princess (che si è ampliata) di Roberto Coin.
I designer di Roberto Coin creano qualcosa come 700 modelli l’anno. Dopo la lavorazione al computer con un software di modellazione 3D, i prototipi si trasformano in modelli di cera, creati direttamente da sofisticate stampanti. La differenza con molti altri brand della gioielleria che utilizzano la stessa tecnica è che Roberto Coin riesce a coniugare questo esercito di idee con una qualità di alto livello: dopo la prima fase di lavorazione, infatti, i gioielli passano nelle mani esperte degli artigiani, che aggiungono il loro tocco personale e rifiniture che nessuna macchina potrebbe aggiungere. Questo è anche il motivo per cui le collezioni firmate Roberto Coin non solo durano nel tempo, ma spesso si arricchiscono una volta raggiunti gli scaffali dei gioiellieri. Ai primi pezzi, cioè, se ne aggiungono altri, con varianti sul tema proposto inizialmente. È stato questo il caso anche della collezione Princess, che nel 2016 ha presentato qualche pezzo in più. Princess, in ogni caso, non si riferisce a una principessa con nobili natali, ma alla principessa che è in ogni donna, basta sentirsi tale. Non a caso la collezione è presentata dal brand veneto con una frase di Walt Disney: “La fantasia non può passare di moda, per il semplice motivo che rappresenta una fuga in una dimensione che sta al di là del tempo”. Un ottimo aforisma per presentare una collezione destinata a durare. Rudy Serra
Salvini, Constellations al polso
Le Constellations di Salvini si allargano a due nuovi bracciali in oro e diamanti.
Alla collezione Constallations di Salvini (brand del gruppo Damiani), si aggiungono due nuovi pezzi di una certa importanza. La collezione firmata Salvini ritorna, infatti, in versione Masterpiece. I due bracciali ricalcano pienamente il design della linea già disponibile da tempo, ma anche lo stile della Maison, che prevede la tradizionale lavorazione artigianale dell’oro bianco. La collezione si ispira, come indica il nome, alle costellazioni celesti, un concetto che si traduce in delicate spirali in oro costellate (appunto) da piccoli diamanti bianchi o neri. I due bracciali, che sono aperti, sono composti da sei linee di metallo: un modello utilizza esclusivamente diamanti bianchi, mentre l’altro alterna file di pietre bianche e nere. I due nuovi pezzi si aggiungono al collier con una sorta di croce, agli orecchini e all’anello, già disponibili. Giulia Netrese
Un incantesimo con Cartier
La collezione Magicien di alta gioielleria firmata Cartier: pezzi straordinari con pietre altrettanto eccezionali.
Un incantesimo di Cartier per gli amanti dell’alta gioielleria: si chiama Magicien la collezione della Maison francese che, in effetti, sembra creata dalla bacchetta magica di un incantatore. Grandi pietre, perfezione, lusso massimo, si concentrano in una serie di pezzi che lasciano a bocca aperta chi ama i gioielli per re e regine. Diamanti e perle, zaffiri e rubellite, oro e smeraldi, sono elementi che compongono questa linea studiata anche per sorprendere. Come nel caso della collana con un raggio di curvatura che può essere modificato, per ospitare uno zaffiro taglio cuscino da 22,84 carati. Fantasioso, ma con giudizio, l’utilizzo di diamanti con diversi tagli sullo stesso gioiello, briolette, baguette, tondo… Il risultato è un insieme di riflessi capace di disorientare piacevolmente come in un labirinto di specchi. Andamenti sinuosi, che promuovono riflessioni poetiche, a patto di non pensare a quanto possono costare queste magie. Ma chi ha questa preoccupazione non è il cliente adatto all’alta gioielleria di Cartier. In fondo gli incantesimi non hanno prezzo. Lavinia Andorno
La Monnalisa di Roberto Demeglio
Collane e bracciali della collezione Monnalisa di Roberto Demeglio: diamanti, zaffiri e rubini.
La Monnalisa di Leonardo da Vinci è famosa anche per il suo ambiguo sorriso. La collezione Monnalisa di Roberto Demeglio, al contrario, non ha nulla di poco chiaro: è disegnata attorno alla particolare lavorazione a torchon «che la rende sinuosa, raffinata e avvolgente». Non a caso si è collocata tra i tre finalisti della Categoria Diamonds Above 20K ai Las Vegas Couture del Design Awards 2016, appuntamento annuale e punto di riferimento a livello globale nell’ambito dell’Alta Gioielleria e del lusso. Il brand torinese, tra l’altro, sottolinea come la struttura a molla protetta sia coperta da brevetto internazionale. Sono tre le versioni cromatiche di questo gioiello: bianco e nero, oppure con rosso e azzurro. Collana e bracciale con diamanti bianchi e neri, 6770 pietre in totale la collana e 1247 il bracciale, sono particolarmente eleganti da indossare per una sera. Le altre due versioni sono invece realizzate con diamanti e rubini o zaffiri. La soluzione tecnica di questi gioielli (e gli altri di Roberto Demeglio) sta in una struttura elastica formata da molle di acciaio che assicura flessibilità, portabilità e resistenza. Alessia Mongrando
Giro d’Italia su un anello
Preziosa Jewelry amplia la collezione Glober con nuovi gioielli che riproducono i luoghi più famosi d’Italia.
A un anno dal debutto giramondo di Preziosa Jewelry, brand quantomai appropriato creato da Silvia Preziosa, la linea Glober si arricchisce di nuovi pezzi dedicati all’Italia. La collezione (ne abbiamo parlato qui) è dedicata alle città più famose del mondo, di cui è riprodotto il profilo su anelli, bracciali e collane. La nuova linea Italy (anelli, bracciali e ciondoli) presentano lo skyline dei monumenti più famosi: la Basilica di San Pietro e il Colosseo di Roma, il Duomo S. Maria del Fiore e Palazzo Vecchio di Firenze, il Duomo e la Torre Diamante di Milano, Ponte di Rialto di Venezia, la Torre di Pisa. Insomma, un giro d’Italia su un gioiello. Restano ovviamente disponibili in catalogo i pezzi dedicati alle singole città come Milano, Londra, New York e Parigi. I gioielli sono realizzati in argento 925 al naturale o placcato oro rosa 18 carati. Prezzi: collana argento 196 euro, collana rosé 226 euro, anello argento 188, anello rosé 208, bracciale argento 196, bracciale rosé 216. Si possono acquistare anche online. Giulia Netrese
Ferragamo, Gancio in oro bianco
Tra le novità di Ferragamo la parure di oro bianco e diamanti Gancio.
Ferragamo ha da tempo trasportato nel mondo dei gioielli la sua famosa forma del gancio, elemento che tradizionalmente serviva (e serve) alla chiusura delle borse della Maison fiorentina. Questo accessorio, adattato a gioiello, ricorre anche nelle collezioni per l’autunno inverno 2016-2017, ma questa volta è reinterpretato in una linea di gioielli di alta gamma. Niente argento, in questo caso la collezione è realizzata artigianalmente ed è composta da una parure di quattro gioielli: collier, orecchini, anello e bracciale, realizzati in oro bianco 18 carati. Il metallo è interamente tempestato di diamanti. Più precisamente, 167 diamanti per il collier, 76 per l’anello, 194 per gli orecchini e 90 per il bracciale.
Le architetture di Misis
Da Misis una super collezione ispirata all’architettura. Atrium è divisa in tre linee: Empire, Versailles e Ermitage.
Misis, azienda di Vicenza, opera in una zona famosa non solo per la gioielleria, ma anche per l’architettura: l’opera di Palladio è ancora ammirata e imitata. Non stupisce, quindi, che la nuova collezione di Misis sia ispirata all’architettura. La linea di gioielli è sconfinata: risultano un centinaio di diversi pezzi, e si chiama Atrium. A dire il vero, però, non è per nulla ispirata all’opera neoclassica di Palladio, ma ad architetture diverse: la Maison prende a esempio «gli stucchi colorati e curvilinei di un salone barocco elisabettiano d’epoca zarista, le pareti di un edificio Art Decò, l’alternanza di bianco e nero nel pavimento di un palazzo rinascimentale».
In questa voluttà architettonica si distinguono diverse linee. Empire è essenziale, con smalti, uniformi e materici, che riprendono le tonalità vintage dell’arte decorativa di inizio Secolo. Ha un ripetitivo elemento grafico, dalla vaga somiglianza a un ventaglio, e utilizza colori come il blu cobalto e il rosa cipria. Versailles vuole ricordare uno spazio in movimento, con linee rette che creano griglie modulari, dal vago richiamo astratto. Un effetto optical, già ottenuto nel Rinascimento con l’adozione di tonalità come il bianco e il nero, il rosa cipria e il rosso bordeaux. Infine, la linea Ermitage, che utilizza forme circolari, armoniche, con tocchi dorati, smalti opalescenti, intrecci di fili d’argento, che rimandano consapevolmente all’antica arte russa del soutache, con perle, argenti e zirconi bianchi. Giulia Netrese
L’altra metà di Marco Ta Moko
Le nuove collezioni di Marco Ta Moko a partire da The Other Half, per un pubblico che apprezza l’unione degli opposti.
Da Vicenza a Auckland, capitale della Nuova Zelanda, la distanza è esattamente di 18.313,93 chilometri, che si possono percorrere in un giorno e cinque ore di volo. Ma se siete pratici della lingua maori potete semplicemente restare in Italia e apprezzare le ultime creazioni di Marco Ta Moko, un giovane designer, figlio d’arte, che unisce la passione per la cultura nativa del Paese oceanico con l’abilità e la tradizione orafa italiana. Partito con l’idea di offrire gioielli soprattutto a un pubblico maschile, forse quello che apprezza i valori dei mitici All Blacks, Marco Dal Maso-Marco Ta Moko (parola che in lingua maori indica l’incisione sulla pelle), si prepara ad allargare le collezioni al pubblico femminile con una serie di nuovi pezzi, che pubblicheremo presto. Questi fanno parte, invece, della linea uomo. L’idea della collezione Yu si ispira all’unione di roccia e raggi del sole, come due partner indissolubilmente legati dalla natura. Ne fa parte un anello in oro e diamanti champagne, mentre quello con la forma di scimmia (Maki collection) è realizzato in oro giallo, rosa e cioccolato, con diamanti champagne. Altra novità sono un bracciale in oro Arero Mura, anche questo con diamanti champagne e una catena con croce (Piripono collection), che nell’idioma maori significa Fede. Non manca il cuoio, come nel bracciale Kiri (significa pelle), ma unito a zaffiri e chiusura in oro.
I nuovi cavi di David Yurman
La collezione Cable di David Yurman è sempre più preziosa. È stata presentata a New York.
David Yurman, scultore e gioielliere che nel 1975 ha lanciato la sua prima collezione Cable, rinnova la forma che gli ha dato successo internazionale. I bracciali a forma di cavo, ora anche in titanio, sono stati presentati nella versione con pietre preziose e diamanti, incastonati alle due estremità del gioiello. I nuovi pezzi hanno attirato l’attenzione a New York, in occasione della Fashion Week. La serie Cable, che ha una forma che ricorda, appunto, i cavi ritorti, ha venduto in 40 anni circa 2 milioni di pezzi nelle sue differenti versioni, in oro, argento o semplice acciaio. Non stupisce, insomma, che Yurman riproponga questo ormai classico gioiello con le nuove varianti che lo impreziosiscono. La Reinassance Collection si accompagna alla Pure Form, un’altra linea di gioielli che riprendono anche in questo caso la forma di cavo ritorto. Lavinia Andorno
L’eterna Eternity di Recarlo
Recarlo rinnova la linea Eternity con bracciali e anelli in oro e diamanti.
Una collezione di gioielli che si chiama Eternity non può che continuare all’infinito. Al momento sono 12 anni che Recarlo sfoggia questa linea realizzata nella classica combinazione di oro bianco e diamanti. Ma, anche se si richiama all’eternità, non è detto che il design dei gioielli debba restare congelato come fosse negli spazi siderali. Ecco, quindi, che per l’autunno-inverno 2016 il brand di Valenza propone nuovi pezzi, in linea con l’estetica di quelli che li hanno preceduti. Ma con qualche variante. Prima novità è un bracciale rigido, proposto in una versione più minimal con un diamante singolo, fino alla versione più ricca con sette diamanti sospesi da castoni «alti e importanti». La forma è abbastanza ergonomica, liscia e morbida, da rendere facile indossare il gioiello senza pentirsene a metà serata. Altra variante eterna: l’anello icona della maison diventa ancora più prezioso. Ora sul listino compare anche la versione a cinque diamanti. Prezzi: il bracciale con un solo diamante costa 1399 euro, mentre per la versione con sette diamanti si sale a 6000. Ma Recarlo ha presentato anche altre novità: le pubblicheremo nei prossimi giorni.
Un ciak per Crivelli
Autunno sul red carpet per Crivelli, con alcune novità.
Novità d’autunno caldo per Crivelli, maison di Valenza che ha uno speciale feeling con i diamanti (e non solo). Qualche pezzo nuovo tra i gioielli di forte impatto solitamente proposti dal gioielliere piemontese si è visto a VicenzaOro. Per esempio, tra le novità ci sono orecchini con perle circondate da zaffiri gialli, ma anche un bracciale in diamanti e zaffiri che va ad aggiungersi alla suite di gioielli creati con questo abbinamento di gemme. Crivelli cerca anche una maggiore visibilità: la madrina della kermesse, Sonia Bergamasco, e la giurata della sezione Orizzonti, Valentina Lodovini, hanno indossato gioielli del brand piemontese sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia. E creazioni firmate Crivelli sono state scelte in altre occasioni mondane da attrici come Alba Rohrwacher, Valeria Bruni Tedeschi e, ovviamente, da Chiara Francini, brand ambassador per il 2016. La marca di gioielli è sempre più attiva sia nel mondo del cinema che sui social, ora anche con profili studiati per il pubblico russo, con VKontakte, e cinese con una pagina su Sina Weibo. Due mercati sui quali gioiellis.com è presente con edizioni nella lingua locale. Federico Graglia
Nanis, Ipanema a colori
I colori di Ipanema nella collezione rinnovata firmata da Nanis.
Il nome Ipanema evoca fantasie diverse: la spiaggia sconfinata di Rio de Janeiro, le atmosfere tropicali, corpi abbronzati e la vivacità dei tropici. Ma, per chi ama i gioielli, Ipanema evoca anche la collezione firmata Nanis, una Maison veneta che sa interpretare l’arte della gioielleria con il piacere evocativo di collezioni capaci di trasportare la mente altrove. D’altra parte, non è la sola fredda tecnica orafa ad attribuire valore a un gioiello, ma anche quello che quest’ultimo rappresenta. Ed il caso di Ipanema, una collezione capace di rendere allego anche un lunedì invernale. I pezzi sono realizzati in oro 18 carati, diamanti e pietre naturali. In particolare, le ultime aggiunte alla linea comprendono composizioni che accostano acquamarina, amazzonite (quale pietra migliore?), quarzo rutilato. I pezzi con questo setting si aggiungono alle altre varianti della linea. Un’idea dei prezzi: il bracciale Ipanema con queste pietre costa circa 14.500 euro.
L’Epoca di Stefan Hafner
La nuova collezione Epoca firmata Stefan Hafner: diamanti e delicati zaffiri.
Per il 2017 Stefan Hafner farà Epoca. Non solo perché il brand di alta gioielleria annuncia una raffica di novità, ma anche perché una delle nuove collezioni si chiama, appunto, Epoca. La collezione è stata presentata a VicenzaOro September. La linea di gioielli, dai colori eleganti e delicati, è composta da pendente, orecchini e anello. È sviluppata su cerchi concentrici in diamanti bianchi. Secondo la Maison, «il rincorrersi sinuoso è metafora della ciclicità del tempo». Che ricordi il movimento della clessidra o no, il risultato è senza dubbio piacevole. Accanto ai diamanti sbocciano fiori composti da zaffiri celesti con taglio marquise. Fondata nel 1967 da Stefan Hafner a Bologna, ma ora operativa nella culla della gioielleria, a Valenza, le creazioni della Maison sono oggi frutto della creatività del designer Francesco Cosentino. Lavinia Andorno
Mattioli allarga Hiroko
Nuovi pezzi con brillanti per la collezione Hiroko di Mattioli.
Hiroko è una delle collezioni di punta di Mattioli, brand torinese dalla lunga tradizione (ne abbiamo parlato qui). Il nome si riferisce a un’idea del Giappone, un ambiente semplice ma affascinante, con i petali di ciliegio affacciati sull’acqua che scorre. La forma dei gioielli è arrotondata, come fosse scolpita dal vento o dal fluire dell’acqua di un torrente. Questa linea di gioielli viene arricchita periodicamente con nuovi pezzi, che offrono varianti alla linea già in vendita. A VicenzaOro, per esempio, Mattioli ha presentato alcune new entry, che presentano un incasso di piccoli brillanti nel set di oro rosa di anello, orecchini e bracciale. Siamo in grado di indicare anche i prezzi al pubblico: il nuovo bracciale in oro e diamanti costa 6950 euro, l’anello circa 2000 euro, mentre il bracciale in solo ora è a quota di circa 3400 euro.
Con Raspini bambù da indossare
I nuovi gioielli in argento di Giovanni Raspini: la collezione Bambù.
Chi ama l’argento vuole sentirne la consistenza, ammirarne la lucentezza, sentirselo addosso. E c’è perfino chi non scambierebbe il proprio monile nel bianco metallo a cui è affezionata con uno equivalente in oro. Questione di sentimenti. Ma anche di forme, di proposte: Giovanni Raspini, gioielliere fiorentino che ha fatto dell’argento la propria religione, lo sa bene. Per questo non smette di rinnovare le sue collezioni introducendo pezzi o proponendo una linea del tutto inedita. Per l’inverno 2016-17, per esempio, le novità si trovano nelle collezioni Bambù e Intrecci. In questa pagina diamo un’occhiata alla prima delle due. Come è facile supporre, la collezione bambù comprende gioielli ispirati al nodoso vegetale diffuso soprattutto in Asia.
Bambù, realizzato sia in fusione che in elettroformatura, è un classico del gioiello femminile, ma da sempre anche uno dei cavalli di battaglia del brand Giovanni Raspini. Gli elementi del bambù assumono qui le forme di un nuovo gioiello dal chiaroscuro molto intenso, ove l’aspetto plastico e la brunitura regalano un’identità unica, per una donna che ama l’oggetto importante e di grande personalità. La collezione propone quattro collane, quattro bracciali, tre anelli, due orecchini e un pendente. Giulia Netrese
Pasquale Bruni, novità Bon Ton
Nuovi gioielli della linea Bon Ton firmata Pasquale Bruni.
La linea Bon Ton di Pasquale Bruni, una delle grandi firme dell’alta gioielleria italiana, non finisce mai di aggiungere suggestioni e colori ai petali che caratterizzano i pezzi (ne abbiamo parlato anche qui). A VicenzaOro September, per esempio, la Maison piemontese ha presentato un nuovo set con i suoi fiori icona a cinque punte, che sono anche il simbolo del brand. Bracciale, collier, orecchini e anello, indossati per l’occasione da una modella, sono realizzati in oro rosa, con sottili linee di diamanti sui bordi, e sono ora disponibili anche nella versione con calcedonio. La pietra, in diverse sfumature di violetto, lilla e indaco, assume delicate tonalità secondo le condizioni della luce. Sempre a VicenzaOro hanno fatto il loro debutto nuovi pezzi della collezione Giardini Segreti, uno dei maggiori successi del brand.
Fope allunga Phylo
Nuove collane firmate Fope sulla scia delle linee di successo.
Rinnovare nella scia della tradizione e dei bestseller: è la filosofia di Fope, che propone ai propri estimatori l’introduzione di nuovi pezzi alle ormai affermate collezioni che hanno riscosso maggiore successo. A Vicenzaoro September, quindi, l’azienda veneta ha lanciato una nuova catena che è lo sviluppo di una recente collezione. Phylo è la nuova originale catena in oro 18 carati sottile, morbida, leggera, «lussuosamente minimal» è definita da Fope. È una nuova versione dell’inconfondibile maglia Novecento, con i tipici «chicchi» che sono con buona ragione una delle forme distintive del brand, che oltre allo stile cura molto la progettazione ingegneristica dei gioielli. Sforzi premiati con la qualità: la catena è di grande complessità e resistenza. La collezione , presentata a Baselworld 2016 (l’abbiamo vista e recensita qui), è ora diventa ufficialmente disponibile anche in Italia. Novità anche per la collezione Eka Tiny, con una catena nuova, ma che non tradisce lo stile. Eka Tiny ripropone in piccolo un motivo noto (e molto gradito al mercato), ma con leggerezza e dimensione del tutto inedite. Qualche prezzo: collana Eka Tiny con pendente circa 10.000 euro, mentre per il corrispettivo bracciale si va su 8.900 euro, l’anello 4.300 euro.