La collezione Princess (che si è ampliata) di Roberto Coin.
I designer di Roberto Coin creano qualcosa come 700 modelli l’anno. Dopo la lavorazione al computer con un software di modellazione 3D, i prototipi si trasformano in modelli di cera, creati direttamente da sofisticate stampanti. La differenza con molti altri brand della gioielleria che utilizzano la stessa tecnica è che Roberto Coin riesce a coniugare questo esercito di idee con una qualità di alto livello: dopo la prima fase di lavorazione, infatti, i gioielli passano nelle mani esperte degli artigiani, che aggiungono il loro tocco personale e rifiniture che nessuna macchina potrebbe aggiungere. Questo è anche il motivo per cui le collezioni firmate Roberto Coin non solo durano nel tempo, ma spesso si arricchiscono una volta raggiunti gli scaffali dei gioiellieri. Ai primi pezzi, cioè, se ne aggiungono altri, con varianti sul tema proposto inizialmente. È stato questo il caso anche della collezione Princess, che nel 2016 ha presentato qualche pezzo in più. Princess, in ogni caso, non si riferisce a una principessa con nobili natali, ma alla principessa che è in ogni donna, basta sentirsi tale. Non a caso la collezione è presentata dal brand veneto con una frase di Walt Disney: “La fantasia non può passare di moda, per il semplice motivo che rappresenta una fuga in una dimensione che sta al di là del tempo”. Un ottimo aforisma per presentare una collezione destinata a durare. Rudy Serra
L’alta gioielleria vola con Charisma Gems” (Modifica)”>