Pochi capolavori al mondo hanno un fascino misterioso quanto la Camera d’Ambra, che ha ispirato la nuova collezione di alta gioielleria di Lydia Courteille. Una delle designer più creative e deliziosamente raffinate del mondo della gioielleria ha progettato e realizzato una serie di gioielli che utilizzano, ovviamente, l’ambra assieme a diamanti, opali di fuoco, citrini, zaffiri gialli, granati e calcedonio montati su barocche architetture d’oro e titanio. Proprio come l’originale Camera d’Ambra.

La storia di questo incredibile ambiente risale al re di Prussia Federico Guglielmo I, che lo regalò allo zar di Russia Pietro il Grande nel 1716. La camera aveva le pareti completamente ricoperte da un mosaico di ambra e stucchi dorati. Per quasi due secoli questa camera si trovava nel Palazzo di Caterina a Tsarskoye Selo, vicino a San Pietroburgo. Aveva una superficie di 55 metri quadri e conteneva più di 6 tonnellate di ambra. Durante la Seconda guerra mondiale la stanza è stata smontata dalle truppe tedesche. Ed è scomparsa. Nessuno ha più ritrovato arredi e pareti di ambra: si pensa possano essere bruciati nel 1945 durante l’incendio del castello di Königsberg.

Una ricostruzione della Camera d’Ambra Room è stata inaugurata nel 2003 ed è stata visitata da Lydia Courteille, che ne è rimasta affascinata. E ha deciso di rinnovare il fascino di quella stanza perduta. Nei gioielli fanno capolino angeli o animali in puro stile barocco. E non manca un omaggio all’imperatrice Caterina, quella che ha vissuto di più quella stravagante e lussuosa camera d’ambra.

