L’antica arte giapponese trasformata in alta gioielleria da Gimel ♦︎
È una gentile donna giapponese di quasi 80 anni, che vive e lavora in una piccola cittadina nel sud del Giappone, Ashiya. Lei è Kaouru Kay Akihara, ma è più famoso il nome della sua piccola Maison, Gimel. Anche se piccola, questo laboratorio-studio è diventato famoso per le sue raffinate creazioni di gioielleria, che spaziano da pezzi ispirati alla delicata arte pittorica giapponese a quelli con uno stile più occidentale.
La designer, Akihara, ha ricevuto in gioventù un’ampia formazione, che comprendeva molte arti tradizionali giapponesi.
Dalla difficile arte della scrittura, Shodō, alla capacità di comporre uno spazio anche con i vuoti oltre che con i pieni: la particolare sensibilità nipponica è applicata alle sue creazioni. La designer ha iniziato la sua carriera negli anni Settanta, coinvolgendo solo i migliori artigiani per creare i suoi gioielli. Un esempio del lavoro di Gimel è la spilla Lotus, con diamanti e granato venduta da Christie’s. Oppure una collana e spilla pendente disegnata come un fiore, centrata su un diamante vivido rosa purpureo a forma ovale del peso di circa 1,39 carati, all’interno di un pavé circondato da petali avvolti con diamanti rosa e incolori a taglio brillante, accompagnato da una spilla a forma di coccinella con zaffiro cabochon e diamanti con taglio a brillante, montata in platino e oro giallo 18 carati.
Dal 19 febbraio al 19 giugno 2022 si terrà una mostra speciale Jewelry presso il National Museum of Nature and Science di Ueno, Tokyo. La mostra presenta circa 200 tipi di pietre grezze e levigata. Ma anche 60 opere di Gimel, tra cui divertenti spille.