Shirley Zhang, la profondità del pensiero orientale racchiusa in un gioiello ♦︎
L’alta gioielleria dei designer cinesi ha una unica, indiscutibile, precisa identità. La cultura millenaria, la sensibilità orientale, la delicatezza nella lavorazione della materia rendono la creatività nella gioielleria di alto livello, una storia a parte. Ed è questo il caso di Shirley Zhang, che abbiamo incontrato a Baselworld. La designer ha fondato il suo marchio di alta gioielleria nel 1994. Ha sede a Shenzhen. Con una ammirevole leggerezza e disinvoltura nel disegno dei suoi pezzi, Shirley Zhang fa ricordare con i suoi gioielli le delicate decorazioni con inchiostro degli antichi maestri. Anche se lei è perfettamente in sintonia con i nostri tempi, come testimonia il choker con motivo di fiori realizzato in titanio, oro, diamanti, zaffiri, lapislazzuli e smalti a caldo, la specialità della casa, che fa parte della tradizione cinese. La natura è, in effetti, una delle grandi fonti di ispirazione.
Ma è una spilla a rivelare la capacità tutta cinese nell’infondere una doppia lettura di un’immagine o, come in questo caso, di un oggetto.
La spilla, infatti, racconta una parte del modo di interpretare la vita da parte di Shirley. La designer ha affrontato diversi ostacoli durante gli anni. Nel momento di trarre un bilancio del passato, ha considerato le esperienze difficili come un vaso rotto. Ma anche i frammenti del vaso rotto possono creare qualcosa di piacevole e bello. Insomma, la spilla (prezzo: 18000 euro) non è un semplice gioiello, ma una rivelazione. Difficile trovare un paragone simile per un gioiello occidentale.
Il gioiello è in realtà trasformabile in cinque differenti modi, si può scegliere come indossarlo. La difficoltà maggiore per realizzarla è stata utilizzare lo smalto a caldo sulla superficie bombata. Ogni frammento del vaso ha un proprio spazio sulla superficie. Oltre allo smalto, la spilla è composta da oro 18 carati, spinelli, diamanti, tsavorite, diopside.
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