Il gioielliere di Atene Lalaounis interpreta l’antica tradizione greca della gioielleria ♦
Ad Atene Ilias Lalalounis è un classico quasi come il Partenone. Ha qualche anno in meno, però: il fondatore della gioielleria ai piedi dell’Acropoli è nato nel 1920, in una famiglia di orafi e orologiai di Delphi giunta alla quarta generazione. Insomma, la tradizione greca ce l’aveva nel sangue. Dopo studi di economia e diritto all’Università di Atene, infatti, il gioielliere ha preferito unirsi alla azienda di gioielli dello zio, dove ha imparato il mestiere.

Nel 1941, durante la Seconda guerra mondiale, Ilias Lalaounis ha rilevato l’azienda di famiglia. Spinto da una passione per la storia, ha iniziato a studiare l’arte greca classica. Così ha deciso di dare nuova vita ai gioielli greci custoditi nei musei. Naturalmente, per ricreare quei gioielli di due millenni prima è stato necessario imparare l’antica tecnica orafa: granulazione, filigrana, tessitura a mano, martellamento. La sua prima collezione, nel 1957, è stata quindi una «collezione archeologica» ispirata all’età classica, ellenistica e micenea. Ha poi proseguito sulla stessa strada con gioielli in cui l’oro era il materiale quasi esclusivo. Con gli anni ha ampliato le collezioni ovviamente con pezzi moderni, ma senza abbandonare l’ispirazione al mondo dell’antichità. Nel 1998 l’azienda è passata alle figlie, che continuano a rinnovare le collezioni, sempre seguendo la strada del maestro fondatore. La tradizione, infatti, prosegue ancora oggi con gioielli che si ispirano alla tradizione della gioielleria greca, con qualche influsso orientale. Alessia Mongrando





