Cina - Page 3

L’oro si ferma: merito delle mamme cinesi

lingottiLa quotazione dell’oro è scesa parecchio, prima di fermarsi. Come mai? C’è anche una spiegazione curiosa: sarebbero state le mamme cinesi a bloccare la discesa del prezzo con massicci acquisti volti a creare delle doti ricche per le loro figlie. Perlomeno, questa è la tesi del «South China Morning Post», quotidiano di Hong Kong. Il giornale cita Cheung Tak-hay, presidente della Borsa dell’oro e dell’argento dell’ex- colonia britannica, secondo il quale «i piani degli speculatori sono stati mandati all’aria dai compratori di tutto il mondo, come le madri cinesi, che hanno colto al volo l’opportunità presentata dal prezzo basso». In effetti, i consumi di oro da parte della Cina sono saliti a quota 320,54 tonnellate nel primo trimestre del 2013, in progresso del 26% rispetto all’analogo periodo del 2012. I dati diffusi dalla China Gold Association evidenziano come gli acquisti di lingotti d’oro sono saliti del 49% a 120,39 tonnellate, mentre quelli di gioielli del 16% a 178,59 tonnellate. L’apporto di oro della Cina, il più grande produttore al mondo del metallo giallo, è salita dell’11% a 89,91 tonnellate. Il prezzo per un’ oncia d’oro è sceso del 9,1% in aprile, arrivando a 1.321 dollari, il punto più basso dal 1983. I massicci acquisti, molti dei quali sono avvenuti in Cina, hanno riportato l’oro a 1.500 dollari. «L’oro ci piace e il prezzo è buono», ha spiegato al giornale Zhu Tingting, una professionista trentenne di Shanghai che ha comprato una grossa quantità del metallo. Operatori del mercato interpellati dal giornale sostengono che la speculazione sperava di far scendere il prezzo fino a 1.300 dollari l’oncia. Il prezzo dell’oro ha toccato il suo picco di 1.920 dollari nel 2011. F.G.

Oro cinese
Oro cinese

The gold price has dropped quite a bit, before stopping. Why? There is a curious explanation: would have been the Chinese mothers to stop the descent of the price with massive purchases designed to create rich dowries for their daughters. At the very least, this is the thesis of the « South China Morning Post » newspaper in Hong Kong. The newspaper quoted Cheung Tak-hay, president of the Stock Exchange of gold and silver of the former British colony, according to which ‘the plans of the speculators were sent by air to buyers all over the world, such as the Chinese mothers , who jumped at the opportunity presented by the low price.

L'andamento del prezzo dell'oro nell'ultimo anno
L’andamento del prezzo dell’oro nell’ultimo anno

 

Arriva il dragone

[wzslider]Dopo i telefonini e gli elettrodomestici cinesi anche i gioiellieri del Paese asiatico preparano lo sbarco in Europa. Prendete nota di questo nome: Frank Wu. È il dinamico presidente della Ttf di Shenzhen, azienda che è riuscito portare in prima linea sul mercato internazionale. Alla fiera di Basilea Ttf presenterà una collezione di gioielli in giada bianca, di cui Gioiellis.com è in grado di offrire una anticipazione. D’altra parte Shenzhen è diventata la capitale della gioielleria cinese, di cui Ttf è la portabandiera. Il Ttf Jewelry Design Center comprende molte attività che vanno dallo showroom del piano terra, lo studio di design (una trentina di persone dietro i computer), il laboratorio, servizi alle imprese, contabilità, marketing, fino  al sesto piano, dove c’è una magnifica terrazza con vista sulla città, che serve da caffetteria. Insomma, una realtà affermata: eppure ha solo dieci anni (compiuti nel 21012). Ma è talmente già riconosciuta come leader, da essere stata la prima azienda cinese in grado di esporre nella prestigiosa Hall a Basilea, insieme ad altri due marchi asiatici, Mikimoto e Gem Beauty. Con il tempo, Ttf ha imparato a utilizzare tecniche avanzate di lavorazione e ha anche depositato dieci brevetti. Per affinare le sue capacità, Ttf ha invitato in Cina artisti e artigiani di fama provenienti da tutto il mondo: architetti, designer, scultori, grafici noti in Cina, Giappone, Corea, Italia, Francia. Come Cesare de Vecchi, professore all’Istituto Europeo di Design di Milano, che è consulente per la parte tecnica. Giulia Netrese

At the Baselworld Expo,  TTF will present a collection of jewelry in white jade: Gioiellis.com is able to offer a preview. Shenzhen has become the capital of Chinese jewelry, which is the TTF-bearer.

Ecco i gioielli che piacciono ai cinesi

[wzslider]Saranno in mostra alla più grande fiera della gioielleria dell’Asia, Hong Kong International Jewellery Show dal 5 al 9 marzo. Un vetrina prestigiosa per i sei vincitori del concorso Jewellery Competition 2013, promosso dall’ Hong Kong Trade Development Council (Hktd), dall’associazione gioiellieri e dalla federazione diamanti, giunto alla quattordicesima edizione, che ha premiato studenti e operatori di settore. E tre di loro parteciperanno per cinque giorni a un corso di design del gioiello in Giappone, organizzata dall’ Hiko Mizuno College of Jewellery.

 

 

In Cina più gioielli che moda

[wzslider]In Cina i gioielli battono la moda. Perlomeno, è quanto indicano i consumi boom che hanno contraddistinto il periodo contrassegnato dall’inizio del nuovo anno cinese, iniziato il 10 febbraio. L’anno del Serpente, infatti, ha fatto registrare nella settimana dedicata ai festeggiamenti un aumento di oltre il 15% dei consumi, un po’ come avviene in Occidente quando si avvicina il Natale. Oltre che per il cibo, sono stati registrati acquisti record per gioielli. Nel dettaglio, gli aumenti nel settore dei gioielli e beni di lusso hanno segnato +38,1%, per il cibo +9,8% e nelle bevande +11,2%. Positivo, ma meno brillante il risultato nel settore dell’abbigliamento, che ha messo a segno un aumento delle vendite del 6,3%. F.G.

Cala la domanda di oro

[wzslider]Nel 2012 la domanda mondiale di oro è scesa per la prima volta dal 2009: lo rivela il World Gold Council, aggiungendo che l’arretramento è dovuto alla minor domanda da parte di India e Cina. La domanda, nel 2012, è stata di 4.405 tonnellate, in calo del 3,85% dalle 4.582,3 tonnellate di un anno prima. In termini di valore tuttavia la domanda di oro l’anno scorso è aumentata al livello record di 236,4 miliardi di dollari a causa del rialzo del prezzo medio. Secondo il World Gold Council al declino della domanda dei consumatori al dettaglio ha fatto da contrappeso l’aumento di quella proveniente dagli investitori istituzionali e delle banche centrali. La domanda di oro dell’India, evidenzia il rapporto, è diminuita del 12% rispetto al 2011 a 864,2 tonnellate, nonostante un aumento nell’ultimo trimestre. In Cina la richiesta è stata piatta a 776,1 tonnellate. La domanda globale delle gioiellerie, che vale per il 44% di quella totale, è scesa del 3% a 1.908 tonnellate. Per il 2013 le stime degli analisti del Wgc prevedono un’attenuazione della domanda delle gioiellerie in termini di volume. F.G.