Francesca Gabrielli: Rosaspina. Anello e bracciale in resina, stereolitografia

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[wzslider]La prima impressione nel giorno del debutto di VicenzaOro è che ci sia più gente rispetto all’anno passato. La versione Winter della manifestazione più importante in Italia dedicata all’oreficeria sembra essere partita con il piede giusto. Solo i conti degli operatori alla fine della rassegna, però, potranno testimoniare se quella di Gioiellis.com sia stata solo un’impressione o, davvero, dopo gli anni bui della crisi il mercato si stia risvegliando. Quello che è certo è che nel terzo trimestre 2013 la domanda globale di gioielleria in oro ha registrato una crescita in quantità del 5,4% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. E si tratta del risultato migliore dal 2011. Anche se il merito non è stato del mercato italiano. Tra i fattori che hanno maggiormente contribuito all’incremento, infatti, ci sono la riduzione del prezzo dell’oro e il miglioramento della situazione economica degli Usa, con il traino dei consumi. E tra i padiglioni? Nei prossimi giorni pubblicheremo i pezzi migliori che abbiamo visto. Ma di sicuro quelli più originali sono i gioielli in 3D, che hanno trovato spazio nella mostra “Intorno al futuro: 3D printing per il gioiello”. Per ora non si tratta certo di pezzi pregiati, visto che sono realizzati in materiale plastico (ma non solo) e con il contributo di stampanti 3D (made in Veneto). Però c’è chi scommette che se si troverà la strada di utilizzare lavorazioni e materiali più raffinati quello dei makers di gioielli sarà un nuovo filone con cui molti produttori dovranno fare i conti. Federico Graglia

 

 

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