I gioielli di Miseno, da Napoli agli Usa con un po’ di mitologia incorporata.
Miseno è una frazione del comune di Bacoli, nei dintorni di Napoli. Il nome della piccola città deriva dal latino sinus militum. Virgilio ricorda il Miseno trombettiere di Enea, che secondo la leggenda è stato sepolto in quell’area dopo aver sfidato Tritone: in effetti il Capo Miseno con la sua sommità piatta rammenta la forma di un antico tumulo. Il napoletano Antonio Cardamuro si è ispirato a quella leggende nella scelta del suo brand, che si chiama Miseno, appunto.
Dopo aver lavorato per Maison come Buccellati, Bulgari e Bedat, il designer ha deciso di proporre sui mercati internazionali, in particolare quello americano, un marchio che fosse un omaggio alle sue origini e all’italianità mediterranea. Tra le ultime produzioni di Misano ci sono collezioni realizzate in oro bianco, giallo o rosa 18 carati, con pietre come ametista, citrino topazio blu, zaffiri blu e diamanti. Anelli, orecchini, bracciali, e pendenti si ispirano spesso al calore del sole napoletano. Lo stile è molto ricco e un po’ elaborato, come piace spesso a chi ha tanti dollari, ma senza dimenticare le radici napoletano, quando utilizza corallo e turchese.