Chi ha comprato gioielli negli ultimi otto anni lo sa: il prezzo è salito parecchio. La causa principale è la quotazione dell’oro, che era salita fino a 1.900 dollari nel settembre del 2011. Poi, è iniziata la discesa e ora il prezzo dell’oro è precipitato del 40% dai massimi, verso quota 1.000 dollari. Sono ormai giorni che il metallo giallo continua a scendere: non avveniva una cosa del genere dal 1996. La conseguenza è che i gioielli (tra qualche mese) costeranno meno, ma anche che se volete vendere ora i vostri orecchini, anelli e collane non incasserete la stessa cifra di un anno fa.
È una discesa momentanea? Difficile. Sono tre i fattori economici che hanno spinto l’oro al ribasso.
1. Dollaro forte Una moneta Usa forte nuoce al prezzo delle materie prime, che sono misurati in dollari, dato che li rende più costoso per gli acquirenti. L’oro, inoltre, dovrebbe essere una copertura contro l’inflazione e la svalutazione della moneta. Quindi ora scende.
2. Cina, l’Iran e Grecia. Le quotazioni dell’oro sono crollate di 40 dollari l’oncia in pochi minuti dopo che la banca centrale cinese ha fatto sapere che accumula riserve di oro a un ritmo più lento di quanto si pensasse. Altro motivo: l’accordo Usa-Iran allenta le tensioni in Medio Oriente e rende meno instabile l’area. E l’accordo tra Ue e Grecia ha disinnescato le tensioni in Europa.
3. L’inflazione non parte Le preoccupazioni di inflazione negli Usa non rimangono disattese, nonostante i tassi di interesse estremamente bassi e anni di acquisti di obbligazioni di massa. Il crollo delle materie prime abbassa inflazione e aspettative di inflazione. Tutto questo spinge al ribasso la quotazione dell’oro.
L’oro scenderà ancora? Secondo la banca d’affari Goldman Sachs la quotazione potrebbe scendere sotto 1.000 dollari l’oncia per la prima volta dal 2009. Ma non tutti sono d’accordo. Vedremo… Federico Graglia




