sautoir

Come scegliere la collana




Una breve guida ai 12 principali stili delle collane per aiutarvi a scegliere quella giusta. Se volete imparare a riconoscere lo stile di una collana leggete qui ♦

Pensate di conoscere tutti gli stili in cui può essere realizzata una collana? Noi ne abbiamo individuati 12, i principali. Ce ne sono anche altri, ma sono piuttosto rari. Ecco, dunque, una breve guida per imparare a riconoscere gli stili delle collane. E scegliere la collana giusta per voi.

Collana Butterfly di Sicis
Collana Butterfly di Sicis

1 Sautoir È una parola francese che indica una collana molto lunga, spesso con un ciondolo in fondo a forma di nappa. La collana sautoir è diventata di moda negli anni Venti e Trenta, e spesso è associata allo stile Art Deco. Può avere un unico fili oppure due o tre. Il vantaggio di una collana Sautoir è che può essere trasformata anche in bracciale a più giri, oppure come decorazione sui capelli e persino come cintura. È, insomma, un tipo di collana molto versatile, che si adatta bene a essere utilizzata con diversi tipi di abito e in differenti situazioni. Ha un solo difetto: le dimensioni generose la rendono spesso abbastanza costosa, se è realizzata in oro.

Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels
Sautoir in turchese di Van Cleef & Arpels

2 Matinée Lunga circa 50-58 centimetri, è spesso indossa con abiti che hanno scollature, che sono quindi sottolineate dalla collana matinée. La collana, però, è indossata di solito al di sopra della scollatura. È un tipo di gioiello che va benissimo per diverse occasioni: si adatta facilmente ad diversi tipi di abbigliamento e si può indossare sia in occasioni informali sia in occasioni di cerimonie. Un classico della collana matinée è il filo di perle. E, come, per il sautoir, questa collana può avere anche diversi fili.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

3 Principessa Non occorre avere sangue blu per indossare una collana principessa. In realtà è una collana di media lunghezza, tra i 43 e i 45 centimetri di lunghezza, che si può indossare praticamente in ogni occasione. È la tipica collana classica e si accompagna meglio, in particolare, a un abito abbastanza formale. È spesso una collana che privilegia l’utilizzo di gemme, più o meno preziose.

Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, collana indossata
Collezione Dancing in the Rain Aquamarine, indossata

4 Girocollo-Choker Di gran moda nell’Ottocento, queste collane ultra corte sono tornate di moda negli anni Ottanta e riproposte recentemente. È sconsigliata a chi ha un collo corto o un po’ grosso. Al contrario, è capace di far risaltare chi vanta un collo da cigno. La principessa Diana indossava spesso un choker di perle, ma il girocollo può essere anche una semplice catena, oppure un filo di pietre preziose: la definizione di girocollo non indica lo spessore del gioiello, ma la sua lunghezza.

La principessa Diana con il choker di perle e tiara
La principessa Diana con il choker di perle e tiara

5 Opera È una variante di collana sautoir, lunga tra 70 e 90 Centimetri. Come suggerisce il nome, è stata introdotta per essere indossata nelle grandi serate ed è di solito realizzata con oro e pietre preziose. Non è una collana che si trova in tutti i cassetti, insomma. Indossata in un unico filo, la collana dovrebbe scendere al di sotto della linea del busto o, addirittura, fino all’ombelico.

Buccellati7
Opera, collana doppia in oro giallo e bianco e diamanti

6 Bavaglio Il nome non rende giustizia di queste collane che sono spesso molto decorative. Larghe sul petto, vanno indossate con attenzione, perché il loro disegno va attentamente coordinato con il resto dell’abbigliamento. Possono essere di tipo etnico, oppure con motivi astratti, con perline o cristalli. Sono collane impegnative: bisogna saperle indossare. Ce ne sono anche di molto preziose.

Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli
Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli

7 Lavaliére Collana con pendente che si collega a una catena. Il ciondolo principale può essere collegato a sua volta a frange o ad altri pendenti. È stata una collana popolare nel primo Novecento, quando imperavano lo stile Liberty, Edoardiano e Art Deco. Ma è tornata di moda, con molte varianti, specialmente nell’alta gioielleria.

Collana Lavaliére in oro e perle
Collana Lavaliére in oro e perle

8 Multi filo Come indica il nome, sono collane composte da tanti fili collegati. È un classico delle collane di perle e perline. Questo tipo di collana non è legato a una lunghezza precisa, ma indica semplicemente la possibilità di accorciare una collana lunga avvolgendola in più giri attorno al collo. Ma fate attenzione: se gli elementi che compongono la collana sono grossi (grandi anelli per le catene, gemme sintetiche, perle coltivate) è necessario non esagerare. In questi casi meglio limitarsi a due giri o mantenere un unico filo. Al contrario, le catene sottili sono indicate per essere indossate come collana multi filo.

Collana Ivy in oro e diamanti a due giri
Collana Ivy in oro e diamanti a due giri di Nanis

9 Collana con pendente Un ciondolo alla fine della collana può essere un espediente banale per arricchire una semplice catena oppure un capolavoro di alta gioielleria. Insomma, medaglioni e ciondoli di grandi dimensioni vanno scelti attentamente per non far attirare lo sguardo su qualcosa che è vale poco. Nel caso di bijoux, insomma, meglio un pendente piccolo. Un vantaggio dei pendenti è che spesso possono essere personalizzati con date, iniziali, dediche: niente di meglio per attirare uno sguardo.

Pendente con acquamarina e diamanti
Pendente con acquamarina e diamanti

10 Riviére Si chiama così una collana composta da una o due file di pietre preziose o semipreziose. Le pietre o le perle hanno una dimensione differente: più grandi nella parte anteriore della collana, più piccole in quella che abbraccia il collo. Questa disposizione, infatti, mette in evidenza le pietre di maggiore grandezza. Dato che di solito si tratta di un gioiello costoso, queste collane hanno una dimensione contenuta, spesso quella di un choker.

Collana rivière
Collana rivière

11 Collare Non è esattamente un chocker: con questa definizione si intende una collana circolare molto sottile che circonda esattamente la base del collo. Molto corta, può essere indossata anche su una maglietta o un abito estivo senza colletto. Spesso si tratta di collane molto sportive e non particolarmente preziose. Ma ci sono anche collane di questa misura in oro e pietre preziose.

Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti
Maria Canale, Aster Double Bloom Collar, in oro giallo e diamanti

12 Rope Parola che in inglese significa corda, indica una collana con fili attorcigliati, fino a comporre un unico volume, come fosse una grossa fune. Inutile aggiungere che fanno parte della categoria le collane di poco prezzo o che adottano un design d’avanguardia. Ma, in realtà, i cordini possono anche essere utilizzati per gioielli di lusso. Per esempio, quando il laccio di stoffa o di cuoio è utilizzato assieme a un pendente con pietra preziosa.

Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow
Pendente Scavia, con diamante Fancy Yellow di Diamond Love Bond






Il classico visto da Marina J




Il gioiello classico interpretato da una esperta restauratrice di monili antichi: collane, bracciali e anelli di Marina J ♦︎

Dalla Russia a Los Angeles con in mente la stessa cosa: i gioielli. La storia di Marina Feldman, però, passa anche attraverso un’attività parallela: il restauro di gioielli antichi. Ha lavorato 25 anni negli Stati Uniti, in Russia e in Europa a restaurare gioielli di perle per Sotheby’s, Christie’s, per numerosi negozi di gioielli antichi in tutto il mondo. Da restauratrice, Marina ha pensato di compiere un ulteriore passo in avanti e di disegnare gioielli nuovi. Ma, naturalmente, la sua azienda, Marina J, non dimentica quello che ha imparato con l’arte del restauro.

Spilla vintage a forma di farfalla su collana di agata, zaffiri gialli e tormalina verde
Spilla vintage a forma di farfalla su collana di agata, zaffiri gialli e tormalina verde

I suoi gioielli assomigliano molto, in alcuni casi, a quelli del di fine Ottocento o del primo Novecento. Per esempio, i sautoir di perle con nappe o frange che ricordano quelli di Cartier o Chaumet, i choker con un medaglione al centro, ma anche bracciali e anelli in stile art déco. A questi temi si aggiunge l’anima russa, che non è stata persa, ma infusa nello stile più occidentale. Insomma, Marina J non punta tanto sull’utilizzo di pietre eccezionali, quanto sul senso di gioielli di qualità, con un design rassicurante, classico. Anche i prezzi sono piuttosto ragionevoli: da circa 600-800 dollari per gli orecchini, fino a circa 2.000 dollari per le collane più preziose. 

Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana con topazio blu, peridoto, semi di perla, mosaico
Collana con topazio blu, peridoto, semi di perla, mosaico
Orecchini chandelier con perle barocche su oro giallo 14 carati
Orecchini chandelier con perle barocche su oro giallo 14 carati
Collana di perle con nappa, oro 14 carati, diamanti
Collana di perle con nappa, oro 14 carati, diamanti

Collana vintage in oro 14 carati con perle e turchese
Collana vintage in oro 14 carati con perle e turchese







Qual è la lunghezza giusta della collana?





Come scegliere la lunghezza di una collana? La lunghezza giusta dipende da diversi fattori, per esempio la forma del vostro corpo. Ecco quindi come scegliere la lunghezza giusta per la collana ♦

Mi starà bene? Mi starà male? Di fronte a una collana bisogna saper scegliere. Ecco una piccola guida per scegliere la lunghezza giusta della collana. Innanzitutto, guardate il disegno pubblicato in questa pagina: potete fare riferimento a queste misure per capire in anticipo le taglie e  trovare la dimensione giusta. Specialmente se l’acquisto non lo fate in negozio, ma sul web. Per le collane con catene, la dimensione ideale è di solito dai 35 ai 45 centimetri. Ma per collane con ciondoli e pendenti la misura si allunga a 76-83 centimetri. Dipende anche dall’altezza di chi indossa, ovviamente: più aumentano i centimetri della propria lunghezza e tanto più la collana sarà in proporzione. La maggior parte delle collane è invece tra i 50 e i 61 centimetri, al di sotto della clavicola e sopra la linea del torace.

Le lunghezze sono espresse in pollici e centimetri
Le lunghezze sono espresse in pollici e centimetri

Collana corta. E se la scelta cade su un girocollo? Attenzione: in questo caso è bene non scegliere un modello troppo stretto al collo. Ma il girocollo può essere fastidioso anche se è fatto con materiale poco piacevole da indossare. Per questo spesso il choker è composto da un semplice nastro di velluto. Però, allo stesso tempo, un choker troppo largo è altrettanto fastidioso: tende a cadere alla base del collo. Una soluzione può essere una catena d’oro o argento, che non deve fare da anello al collo, ma può stare alla base senza aderire troppo. Questo tipo di collana può anche essere abbinata a un ciondolo, purché sia di piccole dimensioni. Il girocollo, però, non sta bene a tutte: è necessario vantare un collo slanciato, lungo. Una collana cortissima non fa che sottolineare un collo troppo tozzo. Chi ha un collo corto e vuole indossare un choker può però optare per una sottile catena. Una funzione positiva del girocollo è, invece, quella di nascondere le rughe che si formano con l’età. A patto che il gioiello sia abbastanza alto per questo compito.

Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato
Girocollo con smeraldi e diamanti, indossato. Courtesy Bulgari

Abbinamento. Ma questo non cambia nulla riguardo l’aspetto più controverso del girocollo: l’abbinamento con l’abito. Un choker è facile sia in contrasto con un vestito troppo sportivo o informale. Insomma, un choker di perle con i blue jeans potrebbe stridere, anche se c’è chi ha deciso di non formalizzarsi di fronte a queste tradizioni. Un choker in stile punk, però, sembra perfetto per un abbigliamento volutamente trasgressivo, con un vago accento sadomaso.

Choker in oro rosa e diamanti indossato
Choker in oro rosa e diamanti indossato

Un altro aspetto a cui fare attenzione riguardo il girocollo è la sua visibilità. Un girocollo si vede subito, attira l’attenzione e, forse, non è quello che state cercando. Se, al contrario volete sottolineare proprio la vostra capacità di indossare un choker, prendete in considerazione la possibilità di indossarne insieme più di uno. Devono, ovviamente, accordarsi in modo piacevole: per esempio, potete scegliere di indossare diversi girocollo a catena. Un altro aspetto interessante del choker è la possibilità di abbinare la collana a un pendente sul quale si ferma subito l’attenzione. Un medaglione oppure un cammeo in stile vittoriano possono dare un tocco diverso al vostro aspetto.

Scarlett Johansson con una collana girocollo firmata Bulgari
Scarlett Johansson con una collana girocollo firmata Bulgari

Collana lunga. Altrettanta attenzione va posta nella scelta di una collana lunga. In questo caso l’eventuale ciondolo deve arrivare al vostro ombelico. Naturalmente, questo presuppone un busto non troppo oversize. Se avete chili di troppo, una collana lunga potrebbe attirare l’attenzione proprio su una zona che preferite non evidenziare.

Quanto deve essere lunga una collana lunga? Dipende dalla corporatura. Le collane con lunghezza regolabile, con una chiusura scorrevole, consentono di ottenere la misura giusta. Un’alternativa a una semplice collana lunga è abbinare un girocollo a una catena più lunga. È semplice: il primo giro di collana si fa girare attorno il collo, l’altro passante verso il basso sul petto. L’idea di raddoppiare la collana, tra l’altro, si accorda bene con con dolcevita e maglie a scollo rotondo.

Jeux de Liens indossato
Chaumet, collane della collezione Jeux de Liens

Una collana lunga su uno scollo a V potrebbe vanificare l’effetto dell’abito, spostando lo sguardo dal décolleté al gioiello. Nel caso di scollatura a V è meglio una collana che si fermi prima della punta finale della stoffa.

Chi ha un seno imponente deve fare attenzione alla lunghezza della collana: rischia di indossare un gioiello che a un certo punto ondeggia nel vuoto. Un altro aspetto da considerare è la possibilità che la collana lunga si impigli in qualche oggetto o mobile quando vi chinate. Se avete in programma di riordinare casa, meglio una collana corta.

Collana e bracciale indossata da Federica Calemme
Collana sautoir e bracciale indossata da Federica Calemme by Rajola

Collana media. Molte donne scelgono invece una lunghezza intermedia con l’obiettivo di porre l’attenzione sul décolleté. A patto che ci sia qualcosa da sottolineare e che non diventino fastidiosi una raffica di sguardi nella scollatura. Ma quale tipo di collana indossare? Questi gioielli si possono dividere in due grandi categorie: quelli che sono ammessi in ufficio, o più generalmente in un luogo di lavoro, e quelli che sono preferiti per una serata con gli amici o in occasioni di svago. Una collana grande, colorata, vistosa, tintinnante, non sarà probabilmente giudicata adatta se lavorate in un ambiente bancario, mentre potrebbe rallegrare i colleghi di uno studio di architettura. Una collana a catena, minima, può andare bene anche se fate la consulente immobiliare e una collana di perle va bene sempre.

Collana in oro rosa indossata
Collana in oro rosa indossata

Collane molto grandi e colorate possono perdersi su uno sfondo di stoffa a fiori, mentre risalteranno a contatto sulla pelle. Una catenina d’oro può scomparire dalla vista se naviga su un tessuto lavorato a maglie grosse e con una texture fitta. Una catena di medie dimensioni può adattarsi facilmente agli abiti. Attenti ad abbinare correttamente i colori del metallo. L’oro giallo o rosa può avere molto sfumature differenti: meglio scegliere bracciale e collana con la stessa tonalità, piuttosto di indossare nuance diverse, che stridono agli occhi.

Collana in diamanti e smeraldi, indossata a Baselworld
Collana in diamanti e smeraldi di Jacob & Co, indossata

Un vantaggio della collana di medie dimensioni, che è anche il tipo di gioiello più indossato, è che è più facilmente abbinabile al tipo di corporatura. Naturalmente, non tutte le collane stanno bene a tutte le donne. La regola: la dimensione della collana deve essere proporzionata ad altezza e ampiezza delle spalle. Come si fa a decidere? Provate a immaginare la collana che volete indossare sul corpo di una vostra amica con corporatura molto diversa dalla vostra: se il gioiello le sta bene, allora non fa per voi.

Monica Bellucci e una collana di Cartier attira-scollatura
Monica Bellucci e una collana di Cartier attira-scollatura

Le taglie delle collane

35 centimetri: è un girocollo. Questa collana è anche chiamata choker. È considerata molto sexy.

45 centimetri: vicina al collo, ma non troppo. Può essere una semplice catena, magari con l’aggiunta di un ciondolo. Spesso è indossata su un maglione o vestito.

50 centimetri. La misura classica: perfetta da mostrare su un maglione con scollo a V o un girocollo.

Oltre 60 centimetri: è una lunghezza che può essere indossata in singola oppure doppia fila.

Oltre 70 centimetri: è chiamata anche sautoir. È una lunghezza che va molto di moda, specialmente se la collana è abbinata a un ciondolo. L’attenzione si concentrerà sulla parte bassa del vostro busto.

Oltre 80 centimetri: in fila singola o doppia, è una collana fuoriserie. È molto chic, specie se di perle o abbinata a pendenti fantasiosi.  

La collana di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
La collana girocollo di Yoko London indossata con gli orecchini abbinati
Cate Blanchett con collana di Tiffany
Cate Blanchett con collana di Tiffany
Jennifer Lawrence con collana di Chopard
Jennifer Lawrence con collana di Chopard
Keira Knightley con collana firmata Chanel
Keira Knightley con collana firmata Chanel
Anna Kendrick con collana di Bulgari
Anna Kendrick con collana di Bulgari
Jessica Chastain, collana Piaget
Jessica Chastain, collana Piaget






 

Come scegliere una collana lunga

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Le lunghe catene, le collane tipo sautoir, sono perfette per chi sceglie vertiginose scollature oppure per i leggeri vestiti da spiaggia. Ecco come scegliere la collana lunga giusta ♦

Vi piacciono le scollature coast to coast, capaci di far girare la testa anche a un eremita? In questo caso il gioiello più appropriato è una catena che percorre tutta la pelle lasciata scoperta come fosse un’autostrada sul corpo. Ok, si tratta di un accessorio che non è proprio discreto. Ma, d’altra parte, anche una maxi scollatura è vistosa. Inoltre, una lunga e sottile catena che parte dal collo per scendere fino all’altezza dei vostri fianchi può essere indossata anche per occasioni in cui l’abito è un optional, come in spiaggia, al mare.

Sautoir in oro bianco e diamanti
Sautoir in oro bianco e diamanti di de Grisogono

Come scegliere. La collana tipo sautoir deve essere proporzionata alla lunghezza del busto. Non deve arrivare all’ombelico, ma fermarsi molto più sopra, anche perché la scollatura non deve certo arrivare alla vita. Inoltre, considerate anche la vostra corporatura: una sottile collana su un corpo sovrappeso o non longilineo può contribuire a sottolineare un difetto invece di valorizzare la vostra linea. Da non sottovalutare la misura del seno: una scollatura profonda, accentuata dalla collana, è equilibrata con una misura ridotta e consistente. La scelta di Jenifer Aniston, per esempio, sembrerebbe già non azzeccata.

Jennifer Aniston
Jennifer Aniston

Quando indossare una collana molto lunga? Be’, naturalmente dipende dalle circostanze e dall’abbinamento con l’abito. Le collane molto lunghe andavano molto di moda negli anni Venti e Trenta: staranno benissimo su un abito a vita bassa, per esempio. Ma non solo. Oltre a fart risaltare la scollatura, una collana tipo sautoir può ravvivare un anonimo maglione di lana a collo alto, oppure una camicia a tinta unita. Su un vestito a fiori o con disegno fantasia, invece, una collana luna e sottile rischia di confondersi con il disegno della stoffa. Attenzione anche all’abbinamento con altri gioielli: orecchini altrettanto lunghi e pendenti, per esempio, potrebbero risultare eccessivi se indossati assieme a questo tipo di collana.

Collana e bracciale indossata da Federica Calemme
Collana sautoir e bracciale indossata da Federica Calemme by Rajola

In ogni caso, se anche pensate che una lunga catena sia un po’ eccessiva, sappiate che questa idea è stata adottata da parecchie altre star dello spettacolo, come Suki Waterhouse, Vanessa Hudgens, Rihanna o Sophia Bush. Infine, questa specie di sautoir dei nostri giorni è spesso sottilissimo e, dunque, non fa troppo effetto Madonna dei miracoli o, peggio, albero di Natale. 

Collana sautoir in oro bianco, con diamanti taglio brillante e goccia. Collana sautoir in oro rosa, con diamanti taglio brillante e fancy taglio goccia. Collana sautoir in oro bianco, con diamanti di diverso taglio
Crivelli, collana sautoir in oro bianco, con diamanti taglio brillante e goccia. Collana sautoir in oro rosa, con diamanti taglio brillante e fancy taglio goccia. Collana sautoir in oro bianco, con diamanti di diverso taglio
Nicole Richie e Jessie J
Jessie J e Nicole Richie
Sautoir della collezione D.Side di Damiani
Sautoir della collezione D.Side di Damiani
Sophia Bush e Rihanna
Sophia Bush e Rihanna
Chopard, sautoir in oro rosa, occhio di tigre, diamanti
Chopard, sautoir in oro rosa, occhio di tigre, diamanti
Sautoir in oro con fermaglio di diamanti bianchi
Fope, sautoir in oro con fermaglio di diamanti bianchi
Sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e lapislazzuli
Van Cleef et Arpels, sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e lapislazzuli
Sautoir in oro, diamanti e pietre colorate
Piaget, sautoir in oro, diamanti e pietre colorate
Sautoir con smeraldi colombiani di Muzo e semi di Tagua
Alexandra Mor, sautoir con smeraldi colombiani di Muzo e semi di tagua







Bouquet di primavera con Pasquale Bruni




Chopin ha scritto 20 valzer, tutti con lo stesso tempo di 3/4, ma tutti diversi. Pasquale Bruni, invece, si esercita sul tema del fiore a cinque petali, quello che contraddistingue la Maison di Valenza. La variazione di primavera consiste nella nuova collezione Petit Joli Bouquet, che rielabora lo stile della fortunata linea Petit Joli. Presentata just in time con la primavera, la collezione propone dei bouquet, con fiori di diverso colore. I gioielli comprendono orecchini pendenti, sautoir, bracciale e anelli, in cui sono combinate pietre semi preziose diverse, montate su oro rosa.

Sii libera e appassionata come la magia di un prato di colori in fiore.
Eugenia Bruni

Collezione Petit Joli Bouquet, bracciale
Collezione Petit Joli Bouquet, bracciale

I colori sono piuttosto primaverili: agata verde, calcedonio rosa, corniola rossa, agata bianca, l’onice nero e il blu dei lapislazzuli. E secondo quanto fa sapere l’azienda, che da non molto ha aperto una boutique a Milano, è stata una passeggiata tra la Biblioteca degli Alberi del quartiere Isola nella città lombarda a motivare la designer, Eugenia Bruni, a realizzare la collezione, ispirata alla natura.

Collezione Petit Joli Bouquet, orecchini
Collezione Petit Joli Bouquet, orecchini pendenti
Collezione Petit Joli Bouquet, sautoir
Collezione Petit Joli Bouquet, sautoir

Collezione Petit Joli Bouquet, orecchini
Collezione Petit Joli Bouquet, orecchini

Eugenia Bruni
Eugenia Bruni







Buona fortuna con Rubeus

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Il designer francese Frédéric Mané è fortunato. Non solo perché è nato con una capacità sovrumana di concepire gioielli eccezionali, spesso in breve tempo, ma anche perché ora la fortuna se l’è conquistata disegnando la nuova collezione di Rubeus, marchio milanese fondato da Nataliya Bondarenko. La nuova collezione della Maison, infatti, si chiama proprio Fortuna (fortuna). La bravura di Mané, applicata alla collezione Fortuna si traduce anche nella capacità di immaginare gioielli lussuosi e del tutto diversi da quelli molto diffusi sul tema dell’amuleto anti malocchio.

Gioielli della collezione Fortuna indossati
Gioielli della collezione Fortuna indossati

Anche se nella collezione non mancano i simboli della tradizione, come l’occhio che scaccia gli spiriti negativi oppure quello divino che protegge, il designer ha saputo reinventare la forma in modo originale. Lo stile, che è diventato quello della Maison milanese, è infatti legato a quello delle altre collezioni disegnate sempre da Mané.

Anello, disegno di Frédéric Mané
Anello, disegno di Frédéric Mané

La scelta degli elementi che costituiscono i gioielli (anelli, bracciali, orecchini, collane sautoir) non è stata casuale: la collezione ha tre codici colore, sei combinazioni di materiali e volumi architettonici. Sono stati utilizzati oro bianco, giallo e rosa abbinato a diamanti, gemme colorate come zaffiri blu e rosa e pietre semipreziose, come topazio, tsavorite e lapislazzuli.

Anello in oro rosa, diamanti, zaffiro rosa
Anello in oro rosa, diamanti, zaffiro rosa
Anello in oro bianco, diamanti, zaffiro blu
Anello in oro bianco, diamanti, zaffiro blu
Bracciale in oro giallo, diamanti, tsavorite e smeraldo
Bracciale in oro giallo, diamanti, tsavorite e smeraldo
Bracciale in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa
Bracciale in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa
Sautoir in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa
Sautoir in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa

Orecchini in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa
Orecchini in oro rosa, diamanti, zaffiri rosa







La Luce totale di Pasquale Bruni

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E la Luce fu, e a illuminare la cratività è stato il mare. La nuova collezione di Pasquale Bruni, Luce, è nata di fronte al mare di Camogli, in Liguria. Il luccichio del sole sulle onde, in fondo, è proprio l’effetto che la gioielleria cerca sempre di suscitare attraverso l’utilizzo di oro e pietre preziose. In questo caso la brillantezza della collezione Luce è fornita attraverso l’utilizzo di piccole semisfere in oro rosa allineate, che mostrano all’esterno la superficie piatta di un disco. Inoltre, in alcune semisfere sono incastonati piccoli diamanti che aumentano il luccichio del gioiello.

Bozzetto del sautoir più orecchini Luce
Bozzetto del sautoir più orecchini Luce

In natura c’è sempre un miracolo di luce che cerca i nostri occhi, quell’incontro è un Namaste di meraviglia tra noi è il creato.
Eugenia Bruni

Una particolarità della collezione Luce è il sautoir Luce in me: alla collana, componibile, si possono collegare facilmente un paio di orecchini, che diventano parte integrante del gioiello. La collana, così, diventa un gioiello che abbraccia allo stesso tempo il corpo e il volto.

Sautoir collegato con orecchini
Sautoir collegato con orecchini
Choker della collezione Luce in oro e diamanti
Choker della collezione Luce in oro e diamanti
Choker della collezione Luce in oro e diamanti
Choker della collezione Luce in oro e diamanti
Orecchini della collezione Luce in oro e diamanti
Orecchini della collezione Luce in oro e diamanti
Collezione Luce di Pasquale Bruni
Collezione Luce di Pasquale Bruni
Bracciale a doppio giro
Bracciale a doppio giro
Anello Luce
Anello Luce







Van Cleef & Arpels, tre piume preziose

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La collezione di Van Cleef & Arpels ispirata alla fiaba Le tre piume dei fratelli Grimm ♦︎

“C’era una volta un vecchio re che aveva tre figli. Se i due maggiori sembravano socievoli e accorti, l’ultimo parlava così poco da essere stato soprannominato l’Idiota. Sentendo che la sua fine si stava avvicinando, il re li riunì e disse loro: Miei tre amati figli, non so chi di voi mi succederà sul trono. Ecco perché vi affido una missione: andate e percorrete il mondo. Chi di voi mi porterà il tappeto più bello e raffinato erediterà il mio regno.” Le fiabe, si sa, raccontano avventure che hanno una morale, un insegnamento destinato ai bambini (e non solo). Come la fiaba Le tre piume dei fratelli Grimm, che è stata tradotta in una collezione di alta gioielleria da Van Cleef & Arpels. La collezione fa parte di una raccolta più ampia che si intitola Quatre contes de Grimm, di cui abbiamo parlato qui. Le fiabe sono Le scarpe logorate dal ballo, L’uccello d’oro, Le tre piume e I musicanti di Brema.

Clip Panache MystОrieux. Serti MystОrieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti
Clip Panache MystОrieux. Serti MystОrieux Vitrail zaffiri colorati, diamanti

Nella collezione non potevano, quindi, mancare le piume. Come nella clip Panache Mystérieux, a forma di piume, con diamanti taglio rotondo e baguette con zaffiri colorati. Per la spilla è stata utilizzata la tecnica del Serti Mystérieux Vitrail. Presentata dalla Maison nel 2014, permette di moltiplicare i giochi di riflessi, sfumature e rilievo, valorizzando l’aspetto traslucido delle pietre. Zaffiri blu, malva e gialli creano una superficie vellutata. Il taglio ogni pietra è stata minuziosamente inserita sul fronte, conferendole un delicato andamento tondeggiante, e sfaccettata sul verso per accrescerne la brillantezza. Ogni pietra s’inserisce nella montatura in oro, che però resta tuttavia invisibile da entrambi i lati del gioiello. Una magia degna di una fiaba, insomma. Sempre della collezione dedicata alle piume fa parte la clip Trio précieux, con un diamante giallo Fancy Vivid Yellow taglio cuscino di 2,51 carati. Di grande impatto è il sautoir Serapi, con uno zaffiro blu taglio cuscino di 13,01 carati (dello Sri Lanka), uno zaffiro rosa taglio cuscino di 3,08 carati (Birmania), rubino, zaffiri rosa e blu, perle di coltura bianche, corallo, diamanti. Il sautoir è trasformabile, dato che la clip è amovibile. La collana è abbinata a un paio di orecchini e a un anello, sempre con corallo, perle e zaffiri. Tra i gioielli di questa collezione spicca il bracciale Carrousel des demoiselles, con uno smeraldo di 10,41 carati (del Brasile), zaffiri, diamanti: allude al girotondo di ranocchie della fiaba, ma chi lo indossa si tramuta immediatamente in una principessa.




Anello Serapi. Rubini, zaffiri rosa e blu, corallo, diamanti
Anello Serapi. Rubini, zaffiri rosa e blu, corallo, diamanti
Orecchini Serapi. Rubini, zaffiri rosa e blu, perle di coltura bianche, corallo, diamanti
Orecchini Serapi. Rubini, zaffiri rosa e blu, perle di coltura bianche, corallo, diamanti
Sautoir Serapi. Zaffiro blu taglio cuscino di 13,01 carati (Sri Lanka), zaffiro rosa taglio cuscino di 3,08 carati (Birmania), rubino, zaffiri rosa e blu, perle di coltura bianche, corallo, diamanti. Sautoir trasformabile con clip amovibile
Sautoir Serapi. Zaffiro blu taglio cuscino di 13,01 carati (Sri Lanka), zaffiro rosa taglio cuscino di 3,08 carati (Birmania), rubino, zaffiri rosa e blu, perle di coltura bianche, corallo, diamanti. Sautoir trasformabile con clip amovibile
Clip Trio précieux. Diamante giallo Fancy Vivid Yellow taglio cuscino di 2,51 carati, diamanti
Clip Trio précieux. Diamante giallo Fancy Vivid Yellow taglio cuscino di 2,51 carati, diamanti
Bracciale Carrousel des demoiselles. Al centro, lo smeraldo del Brasile di 10,41 carati
Bracciale Carrousel des demoiselles. Al centro, lo smeraldo del Brasile di 10,41 carati
Bracciale Carrousel des demoiselles. Smeraldo taglio smeraldo di 10,41 carati (Brasile), zaffiri, diamanti
Bracciale Carrousel des demoiselles. Smeraldo taglio smeraldo di 10,41 carati (Brasile), zaffiri, diamanti







Un Uccello d’oro vola su Van Cleef & Arpels

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La fiaba dell’Uccello d’oro dei fratelli Grimm interpretata con l’alta gioielleria di Van Cleef & Arpels ♦︎

“Un re aveva tre figli. Un giorno dal cortile del re sparisce una mela dall’albero delle mele d’oro. Il re decide di mandare i primi due figli a fare la guardia, ma si addormentarono. Così il re decide di rivolgersi al figlio minore. A mezzanotte, Bertrando vede un uccello d’oro e riesce, scoccando una freccia, a far cadere una piuma, e a provare così al padre la causa della sparizione delle mele”. Inizia così la fiaba L’Uccello d’oro dei fratelli Grimm. Una fiaba che, oltre a essere stata ascoltata da generazioni di bambini, è oggi apprezzata anche dagli adulti, di sicuro quelli che potranno possedere o, almeno, ammirare da vicino i gioielli della collezione Quatre contes de Grimm di Van Cleff & Arpels. Come abbiamo spiegato qui, la collezione comprende quattro fiabe: Le scarpe logorate dal ballo, L’uccello d’oro, Le tre piume e I musicanti di Brema.

Ovviamente, nei gioielli dedicati alla fiaba dell’Uccello d’oro non poteva mancare il protagonista, il volatile. La Maison lo raffigura con piume di diamanti, zaffiri gialli, granati dai toni arancio e oro inciso formano un insieme cromatico luminoso percorso da liste di onice. Quest’alternanza perfettamente studiata contribuisce a ricreare l’apparizione tanto furtiva quanto memorabile dell’uccello d’oro sotto gli argentei raggi del chiaro di luna. Sempre dedicata al volatile è la collana con una palmetta centrale amovibile: un diamante Fancy Vivid Orangy Yellow taglio smeraldo di 3,31 carati. Il diamante può essere indossato su una clip a piuma e il motivo di gioielleria del fermaglio, incastonato di diamanti bianchi e gialli, orna la clip a piuma o il centro della collana: il gioiello, insomma, può essere indossato in molti modi diversi.

Della collezione fanno parte anche l’anello Hespérides, con uno straordinario zaffiro giallo di 20,36 carati, e la collana Clair de lune, con uno zaffiro viola taglio pan di zucchero di 29,63 carati (dello Sri Lanka), zaffiri blu e viola, perle di coltura grigie, diamanti. Anche questo sautoir è un gioiello trasformabile con clip amovibile. Infine, c’è l’eroe della fiaba, il principe. La clip lo ritrae assieme all’antagonista, l’oiseau, posato su un raro zaffiro viola ovale di 3,18 carati (del Madagascar), mentre il resto del gioiello è realizzato in oro con uno zaffiro blu, onice, diamanti.




Clip Oiseau d’or Zaffiri gialli, granati varietà spessartite, onice, diamanti
Clip Oiseau d’or Zaffiri gialli, granati varietà spessartite, onice, diamanti
Clip Le prince et l’oiseau. Zaffiro viola ovale di 3,18 carati (Madagascar), zaffiro blu, onice, diamanti
Clip Le prince et l’oiseau. Zaffiro viola ovale di 3,18 carati (Madagascar), zaffiro blu, onice, diamanti
GRIMM Oiseau Or Plumage Or Packshot 02 HD
Collana Plumage d’or. Diamante giallo Fancy Vivid Orangy Yellow taglio smeraldo di 3,31 carati, diamanti bianchi e gialli. Collana e clip con motivi interscambiabili
Clip Plumage d’or, oro bianco, diamanti bianchi e yellow
Clip Plumage d’or, oro bianco, diamanti bianchi e yellow
Anello Hespérides. Zaffiro giallo ovale di 20,36 carati (Sri Lanka), onice, diamanti
Anello Hespérides. Zaffiro giallo ovale di 20,36 carati (Sri Lanka), onice, diamanti
Sautoir Clair de lune Zaffiro viola taglio pan di zucchero di 29,63 carati (Sri Lanka), zaffiri blu e viola, perle di coltura grigie, diamanti. Sautoir trasformabile con clip amovibile
Sautoir Clair de lune. Zaffiro viola taglio pan di zucchero di 29,63 carati (Sri Lanka), zaffiri blu e viola, perle di coltura grigie, diamanti. Sautoir trasformabile con clip amovibile
Clip amovibile del sautoir Clair de lune
Clip amovibile del sautoir Clair de lune







Alhambra si rinnova con Van Cleef & Arpels





Van Cleef & Arpels festeggia il cinquantesimo compleanno della collezione Alhambra con nuovi gioielli ♦︎

Van Cleef & Arpels celebra il Sessantotto. Non quello della contestazione studentesca, ovviamente, ma i 50 anni di Alhambra, collezione tra le più famose e indossate della Maison parigina. Anche se, per la verità, Nicolas Bos, ceo di Van Cleef & Arpels, ha spiegato che la collezione ha introdotto il concetto di di hippy-chic. Van Cleef & Arpels ama ricordare anche alcune delle celebrity che hanno scelto Alhambra, come la cantante francese Françoise Hardy, Romy Schneider, la principessa Grace di Monaco.

Ma il successo, forse, è stato spinto anche da altri due fattori: la semplicità e il prezzo dei gioielli, che è abbastanza accessibile rispetto ad altre collezioni del brand di Place Vendôme. La forma celeberrima di Alhambra è quella del quadrifoglio. Proposto per la prima volta in una lunga collana, un sautoir di 20 elementi, il quadrifoglio si è poi moltiplicato sugli altri classici pezzi di gioielleria. Un altro motivo del grande favore del pubblico risiede nella realizzazione stessa dei gioielli, molto sobria ed elegante. Ma, forse, anche perché evoca un portafortuna, una forma di talismano che era già stata utilizzata dalla Maison negli anni Venti: Jacques Arpels aveva l’abitudine di cercare quadrifogli nel giardino della sua proprietà di Germigny-l’Évêque da offrire ad alcuni suoi collaboratori assieme alla poesia inglese Don’t Quit, come invito a non perdere mai la speranza.

La collezione Alhambra fa parte della categoria di «gioielli da giorno», anche se nulla vieta di indossare collane e bracciali con quadrifoglio dopo le 17-18, orario che fa scattare la mise serale (ma ogni Paese ha variazioni su questo tema).

Dunque, a 50 anni dal debutto, ecco nuovi modelli destinati a integrare la collezione permanente. I nuovi pezzi comprendono un sautoir e un bracciale Vintage Alhambra, accompagnati da orecchini Magic Alhambra, con madreperla grigia e diamanti su oro rosa, oppure onice che contrasta con la brillantezza dei diamanti e dell’oro bianco. Inoltre sono disponibili, ma in un numero limitato di esemplari, due modelli in oro giallo con lapislazzuli e diamanti, oppure con cristallo di rocca. Giulia Netrese





Bracciale Alhambra in oro e lapislazzuli
Bracciale Alhambra in oro e lapislazzuli

Bracciale Alhambra in oro bianco, diamanti e onice
Bracciale Alhambra in oro bianco, diamanti e onice
Bracciale Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla grigia
Bracciale Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla grigia
Sautori Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla
Sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla
Sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e lapislazzuli
Sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e lapislazzuli
Sautoir Alhambra in oro bianco, diamanti e onice
Sautoir Alhambra in oro bianco, diamanti e onice
Sautori Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla grigia
Sautoir Alhambra in oro rosa, diamanti e madreperla grigia
Orecchini in oro, diamanti, madreperla grigia
Orecchini in oro, diamanti, madreperla grigia
La collezione Alhambra vista dalla fotografa Sonia Sieff
La collezione Alhambra vista dalla fotografa Sonia Sieff
La collezione Alhambra di Van Cleef & Arpels vista dalla fotografa Sonia Sieff
La collezione Alhambra di Van Cleef & Arpels vista dalla fotografa Sonia Sieff

Scatto della fotografa Valérie Belin per la collezione Alhambra
Scatto della fotografa Valérie Belin per la collezione Alhambra







Pasquale Bruni ancora più Ton Jolì



La collezione Ton Jolì di Pasquale Bruni diventa ancora più jolie con nuovi pezzi ♦︎

Parecchie novità, tante variazioni sul tema, nuove interpretazioni di modelli vincenti: quelle presentate a VicenzaOro da Pasquale Bruni, una delle grandi firme dell’alta gioielleria internazionale e, a maggior ragione, di quella italiana. Cominciamo con uno dei classici della Maison, la collezione Bon Ton. Da quella linea di successo è nata Ton Jolì, presentata a Baselworld, ma che ora si accresce con nuovi pezzi. La interpretazione di un classico trasforma i gioielli in un oggetto dal design molto accentuato. Si notano, insomma. L’onice, pietra nera che riluce con riflessi gotici, è però ingentilita dalle sfaccettature morbide, irregolari, del taglio Bon Ton, creato dalla Pasquale Bruni, e circondata da una sottile linea di diamanti. Ma, allo stesso tempo, la collezione è proposta in una versione che è l’esatto opposto: agata rossa assieme all’oro rosa e a diamanti bianchi e champagne. Insomma, misterioso o vibrante. La collezione Ton Jolì è composta da anello, orecchini, collane e spille in oro rosa, onice, agata rossa, diamanti bianchi e champagne.

I pendenti possono essere indossati a sautoir lungo o a girocollo, mentre la spilla Ton Jolì è stata pensata abbinata a un raffinato velluto noir. Era già stata presentata, ma ora è proposta in dimensioni differenti. Tra il fascino degli anni Venti (o Trenta) e il ritorno agli anni Novanta: la collezione rimanda a stili ed epoche diverse per adattarsi allo spirito odierno. Giulia Netrese

Leggi anche: Pasquale Bruni in black

La gioia nell’oro rosé di un fiore, il carattere nel sublime fascino di una gemma, la femminilità nella luce gentile di una foglia…Ton Jolì…C’est moi…C’est Toi! Eugenia Bruni

 






Anello Ton Jolì, in oro bianco, diamanti, onice
Anello Ton Jolì, in oro bianco, diamanti, onice

Eugenia Bruni
Eugenia Bruni
Orecchini bianchi della collezione Ton Jolì
Orecchini bianchi della collezione Ton Jolì
Orecchini medi in oro, diamanti, agata rossa
Orecchini medi in oro, diamanti, agata rossa
Choker in oro rosa, diamanti, onice, velluto
Choker in oro rosa, diamanti, onice, velluto
Orecchini in oro rosa, diamanti, onice
Orecchini in oro rosa, diamanti, onice
Collana in oro, diamanti, agata rossa
Collana in oro, diamanti, agata rossa

Pasquale Bruni, collana Ton Jolì in oro rosa, diamanti, onice
Pasquale Bruni, collana Ton Jolì in oro rosa, diamanti, onice







Van Cleef & Arpels: nuove immagini

Vi abbiamo parlato qui della nuova collezione di Van Cleef & Arpels, Seven Seas. Ecco altre immagini di quella che è la collezione più originale dell’estate 2015. Una collezione o, meglio, una collezione di collezioni, che resterà desiderabile per lungo tempo. Il tema del mare, tra flora e fauna, leggende e passioni, ha spinto i designer a un lavoro intenso e senza confini. Tra sogno e viaggio attraverso la cultura e il sapore dell’Oriente e del Mediterraneo, dell’oceano e del mare. La Maison ricorda anche che il nome della collezione è lo stesso scelto da Rudyard Kipling come titolo per la sua raccolta di poesie The Seven Seas (1896). Un’altra prova dei rimandi culturali dell’idea, quella di ispirarsi a sette differenti acque. Flutti che rivivono nel luccichio delle Pierres de Caractère, le gemme eccezionali scelte da Van Cleef & Arpels: zaffiri e smeraldi cristallini, turchesi, acquamarine e tormaline Paraiba. E, poi, i colori vivaci dei fondali marini, con rubini, coralli e spinelli rossi, oppure perle coltivate e onice. Il tutto a formare conchiglie, pesci e figure mitiche, come le sirene. Ecco un’altra serie di straordinarie immagini di questa collezione profonda come il mare.

Gioielli della linea Mar Arabico e Mar Caspio
Gioielli della linea Mar Arabico e Mar Caspio
Mar Adriatico, Sautoir e orecchini Bora
Mar Adriatico, Sautoir e orecchini Bora
Mar Adriatico, collana Lagune Précieuse
Mar Adriatico, collana Lagune Précieuse
Mar Rosso, sautoir
Mar Rosso, sautoir
Collezione Mar Nero, solutori Cheval des Mers
Collezione Mar Nero, solutori Cheval des Mers
Oceano Indiano, parure Pangée
Oceano Indiano, parure Pangée
Oceano Indiano, parure Benguerra, Fée des Mers  clip
Oceano Indiano, parure Benguerra, Fée des Mers clip
Gioielli Mar Arabico: clip Tre tartarughe e clip Stella di mare
Gioielli Mar Arabico: clip Tre tartarughe e clip Stella di mare

Ayala Bar Summer 2015

Indigo è il nome della collezione summer 2015 di Ayala Bar.  Come è nello stile della designer israeliana, la collezione è un mix di forme antiche e di geometrie moderne, che attingono a diverse tradizioni etniche e alla capacità di cogliere l’estetica contemporanea. Effetto indaco del metallo, punte di colore, fiori, campanellini, pescetti, conchiglie, libellule, coccinelle, piume: i diversi elementi si amalgamano con la tecnica del sautoir, tra stoffa e metallo, con ricami a mano e cura artigianale che rende nobili perline, seta e cotone (non per nulla la designer ha un passato nel business del fashion). Ma tra i materiali c’è anche l’utilizzo dell’argento. Ecco immagini e prezzi. Giulia Netrese

Ayala Bar, collezione Indigo, collana. Prezzo: 153 euro
Ayala Bar, collezione Indigo, collana. Prezzo: 153 euro
Ayala Bar, collana. Prezzo 298 euro
Ayala Bar, collana. Prezzo 298 euro
Collezione Indigo. Prezzo: 335 euro
Collezione Indigo. Prezzo: 335 euro
Collana della collezione Indigo. Prezzo: 425 euro
Collana della collezione Indigo. Prezzo: 425 euro
Indigo Ayala Bar
Pendente Indigo. Prezzo: 68 euro
Orecchino collezione Indigo. Prezzo: 75 euro
Orecchino collezione Indigo. Prezzo: 75 euro
Collezione Ayala Bar. Prezzo: 118 euro
Collezione Ayala Bar. Prezzo: 118 euro
Colelzione Indigo, Ayala Bar. Prezzo: 88 euro
Colelzione Indigo, Ayala Bar. Prezzo: 88 euro
Collezione Indigo, pendente. Prezzo: 170 euro
Collezione Indigo, pendente. Prezzo: 170 euro
Collezione Indigo. Prezzo: 208 euro
Collezione Indigo. Prezzo: 208 euro
Pendente Indigo. Prezzo: 128 euro
Pendente Indigo. Prezzo: 128 euro

A Roma una Domus per Bulgari

Un piccolo museo per ospitare una grande collezione: è la Domus Bulgari inaugurata in via Condotti a Roma. E per l’occasione la maison è diventata soggetto di un «corto» del regista premio Oscar Paolo Sorrentino. Al secondo piano dello storico negozio c’è l’allestimento, Roman Heritage, che ospita la storia del marchio con gioielli appartenuti alle star o «pezzi» unici di alta gioielleria. Dal sautoir con zaffiro da 50 carati di Elizabeth Taylor, regalo di Richard Burton per i 40 anni dell’attrice, alle spille in rubini e diamanti degli anni Cinquanta appartenute ad Anna Magnani, fino ai gioielli indossati da Ingrid Bergman, Anita Eckberg, Gina Lollobrigida, Sophia Loren. Tra tutti gli oggetti espostiì spicca il sautoir anni Settanta con tre monete di epoca Romana (54-68 D.C.) in argento, oro e bronzo raffiguranti l’effigie dell’imperatore Nerone. Un legame quello di Bulgari con la Città Eterna che si riflette in molte altre creazioni, per esempio la collana anni Novanta rivestita di smeraldi  ametiste, zaffiri e diamanti si ispira alla pianta di Castel S. Angelo. E, ancora, in un collier di diamanti c’è idealmente la volta del Pantheon, mentre la via Appia, lastricata di rubini, ametiste e acquemarine, splende nel bracciale Sassi. Foto e bozzetti d’epoca fanno da cornice alle pareti. Per Paolo Bulgari questa è la realizzazione di un sogno coltivato da tempo e anche un motivo di orgoglio:« Poter celebrare in questo spazio una storia lunga 130 anni fatta di Arte, Bellezza ed eccellenza italiana». M.d.B.

Il soutire di Eliz esposti alla Domus Bulgari. Foto dal sito Facebook di Bulgari
Alcuni dei gioielli esposti alla Domus Bulgari. Foto dal sito Facebook di Bulgari
Bulgari in primo piano, anche per il quotidiano La Stampa, che ha pubblicato una lunga intervista al ceo di Bulgari (che ora fa parte del gruppo francese Lvmh), Jean-Christophe Babin. Ecco l’intervista di Michela Tamburrino.

Jean-Christophe Babin
Jean-Christophe Babin
Un piccolo pezzo di storia a caratura purissima che, per Bulgari, può essere solo brillante. Benvenuti nel tempio del lusso, eretto a immagine sempiterna di una Maison sulla quale mai tramonta il sole. Giusto allora che si celebri in un museo, nel cuore di Roma, nel cuore del negozio in via Condotti, nel quale tutto nacque e che ha fatto girare la testa a principi e dive. Tra marmi pregiati e salette della memoria condivisa, svettano i gioielli recuperati, quelli dell’epopea: le spille di Anna Magnani, la collana che Burton regalò a Liz Taylor. Lo spazio Domus, ovattato, è destinato alla valorizzazione della Heritage Collection della casa grazie anche alla straordinaria inventiva e certosina ricerca storica dell’architetto Peter Marino. Fermo immagine ed ecco l’incubo visionario del premio Oscar Paolo Sorrentino, che racconta in un corto da brivido, «The Dream» il Bulgari misterioso, con anime perse pronte a ritrovarsi nelle stanze del negozio, tragitti notturni dell’aldilà con Valeria Golino in veste di Beatrice. È anche questa una Grande Bellezza potrebbe dire e certamente pensa il Ceo della Maison Jean-Christophe Babin.

Interno e bozzetti Domus Bulgari.
Interno e bozzetti Domus Bulgari. Foto dal sito Facebook di Bulgari
La vostra grande bellezza in mostra. Perché?
«È il primo museo fisso nel tempio di Bulgari. Poter aggiungere al marchio commerciale anche l’aspetto museale. Ci piaceva, dopo aver accumulato 130 anni di storia, una chiave di lettura diversa. Così le creazioni di oggi si possono ammirare meglio. Comprendendo il passato si gusta di più il contemporaneo. Le radici sono importanti».
Ma oggi il lusso dove va?
«Va dove lo si apprezza nei suoi valori di autenticità e di unicità con un savoir faire particolare. Se un marchio è antico durerà ancora a lungo. Si spende con più sicurezza se si ha la percezione della solidità. Se si percepisce l’eternità. Un pezzo Bulgari tra vent’anni andrà sempre di moda. È un’affermazione ulteriore della nostra strategia».
Ma in un momento di crisi tutto cambia?
«Oggi viviamo in un mondo incerto dalla difficile lettura. Navighiamo come su una nave nella nebbia. L’importante è non dimenticare mai la direzione presa e l’obiettivo che si vuole raggiungere. Magari rallenti, farai fatica, per evitare la tempesta prenderai vie diverse, ma alla fine bisogna arrivare lì dove si deve».
È la vostra strategia?
«La forza del nostro marchio è qui. Non sappiamo nulla del 2015, ma siamo certi che investiremo più di quanto fatto nel 2013 e nel 2014. Il lusso della gioielleria ha tempi lunghi».
Come si fidelizza il cliente?
«Osando, sempre. Il cliente compra poche volte nella vita e se sei troppo timoroso rischi di perdere l’opportunità che potrebbe non ripresentarsi mai più. Perso un acquirente è per sempre. Nel lusso i cicli d’acquisto sono lenti, un marchio deve essere il primo che ti viene in mente, deve generare un’associazione spontanea categoria-marca. Con una rete di boutiques mondiali ci trovano ovunque: trecento negozi, cinquanta negli aeroporti e una pubblicità che copre tutto l’arco dell’anno, non più sotto Natale come accadeva anni fa. Prima si faceva il 30% del fatturato in sei settimane. Ora tutto è più normale. Non vendiamo panettoni».
Alla Biennale di Parigi avete presentato una collana da 17 milioni di euro. Il vostro cliente tipo appartiene solo a questa fascia di possibilità?
«No, anzi. Il grosso dei prodotti venduti si aggira tra i 1.000 e i 6.000 euro. Non bisogna mai dimenticare che tra la nostra clientela c’è gente che apprezza l’artigianalità e che magari ha risparmiato un anno per fare quell’acquisto. Ed è il cliente che io prediligo perché aggiunge un valore emozionale alla spesa e ti sarà sempre fedele».
Lei parla di gioielli non di accessori come borse e cinte?
«Certo. Il prezzo delle borse invece è superiore alla media, miriamo alla parte alta del mercato, vogliamo essere “la creme” e dare la possibilità di portare qualcosa di esclusivo».
L’integrazione con il gruppo Lvmh ha creato dei grandi cambiamenti?
«Il gruppo ha acquisito azioni Bulgari e ha lasciato a Bulgari ampia libertà d’azione, ci ha portato sinergie utilissime per ottenere posizioni migliori. Siamo un’azienda fortemente integrata, una società di diritto italiano con impianti italiani. Tutto il nostro prodotto è realizzato in Italia e in Svizzera per quanto riguarda gli orologi, il design è italiano. Possediamo manifatture e competenze per poterlo produrre in toto, vale a dire che non abbiamo fornitori esterni. Insieme siamo solo più forti. Se voglio avere uno spazio da 200 metri quadrati in una mall posso chiederlo da solo ma se con il gruppo ne chiediamo 2000 i miei 200 li otterrò a condizioni migliori. Questione di buon senso e di vantaggi di costo, aggregandoci formiamo massa critica. Ma sono libero di decidere come meglio credo».
Anche di fare acquisizioni, anche di aggregare altri marchi del lusso?
«Certo ma non è nella nostra strategia. Lvmh è a capo a 60 aziende di moda e di orologi perciò Bulgari non ha interesse ad acquisire altri marchi. Il nostro scopo principale è alimentare la nostra fama, diventare sempre più mitici. Il management deve pensare solo Bulgari come gioielli, orologi e tutto il resto. Nel ranking mondiale siamo al quindicesimo posto, siamo nella top ten dei profumi e se guardiamo al segmento di prezzo, sopra i 2.000 euro siamo nella top five».
Una mitologia che si amplifica anche attraverso il segmento alberghiero.
«Gli alberghi sono molto importanti, sono l’espressione massima della nostra filosofia. Ne abbiamo annunciati tre, altri tre li abbiamo aperti, l’ultimo a Pechino. Cinque li inaugureremo nel 2020 oltre ai 20 store aperti nelle città che hanno un grande impatto multiculturale nel mondo, vale a dire, località turistiche che incidono».
Quali sono allora le città sulle quali puntare in un futuro prossimo?
«Se parliamo di flussi, non bisogna mai dimenticare le città simbolo che sono Parigi, Milano, Londra, New York, Tokyo, Shanghai alle quali vorrei aggiungere Pechino, Dubai, San Paolo e Sydney. Ripeto, il lusso è un business a circolo lento».
Il riferimento a Pechino non è casuale.
«È un segno importante di come Bulgari si sta rafforzando. L’albergo ne è la prova del nove. Un lusso a 360 gradi è l’interpretazione integrale del brand che non è solo oggetto ma stile e filosofia di vita».

Interno Domus Bulgari.  Foto dal sito Facebook di Bulgari
Interno Domus Bulgari. Foto dal sito Facebook di Bulgari

ukIn Rome a “Domus” for Bulgari

A small museum to host a big collection: is the Domus Bulgari opened in Via Condotti in Rome. For the occasion, the brand has been the subject of a “short” of the Oscar-winning director Paolo Sorrentino. On the second floor of the historic shop there is the installation set up, Roman Heritage, that hosts to the brand’s history with jewelry that belonged to the stars, or “pieces” of unique high jewelry. From the sapphire sautoir with 50-carat of Elizabeth Taylor, a Richard Burton gift for the 40th anniversary of the actress, to the rubies and diamonds brooches belonged to Anna Magnani, to the jewelry worn by Ingrid Bergman, Anita Ekberg, Gina Lollobrigida Sophia Loren. Of all the objects espostiì stands out sautoir Seventies with three coins of the Roman period (54-68 AD) in silver, gold and bronze depicting Emperor Nero. The bond between Bulgari and the Eternal City is reflected in many other creations, such as the necklace coated with emeralds amethysts, sapphires and diamonds, inspired by the plan of Castel Sant’Angelo. And, again, in a diamond necklace is ideally the Pantheon’s vault, while the Appian Way, paved with rubies, amethysts and aquamarines, shining in the bracelet Sassi. Vintage photos and sketches are alla round the museum. To Paolo Bulgari this is the fulfilment of a long held and also a source of pride: «Being able to celebrate in this space without a history of 130 years of Art, Beauty and Italian excellence».

france-flagA Rome une “Domus” pour Bulgari

Un petit musée pour accueillir une grande collection: est la Domus Bulgari ouvert dans la Via Condotti à Rome. Pour l’occasion, la marque a fait l’objet d’un court-métrage par le réalisateur oscarisé Paolo Sorrentino. Au deuxième étage de la boutique historique il ya l’installation, Roman Heritage, qui héberge l’histoire de la marque avec des bijoux ayant appartenu à des stars, ou « pièces » uniques de haute joaillerie. Du sautoir de saphir de 50 carats d’Elizabeth Taylor, un cadeau par Richard Burton pour le 40e anniversaire de l’actrice, à les broches de rubis et diamants appartenaient à Anna Magnani, à les bijoux portés par Ingrid Bergman, Anita Ekberg, Gina Lollobrigida Sophia Loren. De tous les objets espostiì se démarque une sautoir avec trois monnaies de l’époque romaine (54-68 AD) en argent, or et bronze représentant l’empereur Néron. Le lien entre Bulgari et la Ville éternelle se reflète dans beaucoup d’autres créations, comme le collier enduit d’émeraudes améthystes, saphirs et diamants, inspiré par le plan de Castel Sant’Angelo. Et, encore, dans un collier de diamants est idéalement la voûte de la Panthéon, tandis que la Via Appia, pavée de rubis, des améthystes et des aigues-marines, brille dans le bracelet Sassi. Photos et croquis vintage sont tout autour du musée. Pour Paolo Bulgari cette est l’accomplissement d’une longue tenue et aussi une source de fierté: «Le fait de pouvoir célébrer dans cet espace sans une histoire de 130 ans d’art, la beauté et l’excellence italienne».

german-flagIn Rom ein “Domus” für Bulgari
Ein kleines Museum, eine große Sammlung veranstalten: die Domus Bulgari eröffnete in der Via Condotti in Rom. Zu diesem Anlass hat sich die Marke, die Gegenstand einer “kurzen” des Oscar-prämierten Regisseurs Paolo Sorrentino. Auf der zweiten Etage des historischen Shop gibt es die Installation einrichten, römische Erbe, die an der Geschichte der Marke mit Schmuck, der zu den Sternen, oder “Stücke” der einzigartige High Schmuck gehörte hostet. Von dem Saphir sautoir mit 50-Karat Elizabeth Taylor, Richard Burton ein Geschenk für den 40. Geburtstag der Schauspielerin, den Rubinen und Diamanten Broschen gehörte Anna Magnani, zum Schmuck von Ingrid Bergman, Anita Ekberg, Gina Lollobrigida Sophia Loren getragen . Von all den Objekten espostiì abhebt sautoir Seventies mit drei Münzen aus der Römerzeit (54-68 AD) in Silber, Gold und Bronze Darstellung Kaiser Nero. Die Bindung zwischen Bulgari und der Ewigen Stadt ist in vielen anderen Kreationen, wie die Halskette mit Smaragden Amethyste, Saphire und Diamanten beschichtet, inspiriert von dem Plan der Engelsburg nieder. Und wieder in einem Diamant-Halskette ist im Idealfall die Pantheon Gewölbe, während der Via Appia, gepflastert mit Rubinen, Amethysten und Aquamarine, glänzend in das Armband Sassi. Weinlese-Fotos und Skizzen sind alla Runde des Museums. Paolo Bulgari dies ist die Erfüllung eines lang gehegten und auch eine Quelle des Stolzes: «Die Möglichkeit, in diesem Raum ohne eine Geschichte von 130 Jahren Kunst, Schönheit und italienische Exzellenz feiern».

flag-russiaВ Риме в “Domus” для Bulgari

Небольшой музей, чтобы провести большую коллекцию: является Domus Bulgari открылся в Виа Кондотти в Риме. По этому случаю, бренд был предметом «короткой» оскароносного режиссера Паоло Соррентино. На втором этаже исторического магазина есть установка, Роман наследия, на котором размещена историю бренда с драгоценностями, который принадлежал к звездам, или “кусков” уникальной высокой ювелирных изделий. Из сапфира sautoir с 50-каратного Elizabeth Taylor, в подарок Richard Burton на 40-летия актрисы, на броши рубинами и бриллиантами пятидесятых принадлежал Anna Magnani, в ювелирные изделия носили Ingrid Bergman, Anita Ekberg, Gina Lollobrigida, Sophia Loren. Из всех объектов espostiì выделяется sautoir Семидесяти трех монет римского периода (54-68 г. н.э.) в серебро, золото и бронзу с изображением императора Нерона. Связь между Bulgari и Вечного города отражается и во многих других творений, таких как ожерелья, покрытой изумрудами аметистами, сапфирами и бриллиантами, вдохновленный плана замка Сант-Анджело. И, опять же, в бриллиантовое колье идеально свод Пантеона, в то время Аппиевой дороге, вымощенной рубинами, аметистами и аквамарины, сияющий в браслет Сасси. Винтажные фотографии и эскизы по всему музею. Для Paolo Bulgari это выполнение тех пор состоялось, а также является источником гордости: «Находясь в состоянии праздновать в этом пространстве без истории 130 лет искусства, красоты и итальянского совершенства».

spagna-okEn Roma una “Domus” para Bulgari

Un pequeño museo para alojar una gran colección: es la Domus Bulgari abrió en Via Condotti en Roma. Para la ocasión, la marca ha sido objeto de un “corto”, de el director ganador del Oscar, Paolo Sorrentino. En el segundo piso de la histórica tienda se encuentra la instalación, Roman Heritage, que aloja la historia de la marca con joyas que pertenecieron a las estrellas, o “piezas” única de alta joyería. Desde el sautoir de zafiro con 50 quilates de Elizabeth Taylor, Richard Burton un regalo para el 40 aniversario de la actriz, a los rubíes y diamantes broches pertenecido a Anna Magnani, para la joyería usada por Ingrid Bergman, Anita Ekberg, Gina Lollobrigida Sophia Loren . De todos los objetos espostiì destaca setenta Sautoir con tres monedas de la época romana (54-68 dC), en plata, oro y bronce que representa el emperador Nerón. El vínculo entre Bulgari y la Ciudad Eterna se refleja en muchas otras creaciones, como el collar de esmeraldas recubierto con amatistas, zafiros y diamantes, inspirado en el plan de Castel Sant’Angelo. Y, de nuevo, en un collar de diamantes, ideal bóveda del Panteón, mientras que la Vía Apia, pavimentada con rubíes, amatistas y aguamarinas, brilla en la pulsera de Sassi. Fotos y dibujos vintage son alla por el museo. Para Paolo Bulgari esto es el cumplimiento de una larga data y también una fuente de orgullo: «Ser capaz de celebrar en este espacio sin una historia de 130 años de arte, belleza y excelencia italiana».

Stile Frida Kahlo per Ayala Bar

[wzslider]Diciamo la verità: la modella scelta da Ayala Bar per indossare la sua nuova collezione è molto più carina della Frida Kahlo a cui si riferisce. L’artista messicana orgogliosamente ribelle (tra l’altro è dedicata a lei una mostra in corso a Roma) ha ispirato la designer per la sua collezione primavera/estate di gioielli, come sempre in uno stile che è a metà tra Oriente e Occidente. Collier, sautoir, orecchini, pendenti, bracciali delle tre collezioni Classic, Hip e Radiance, sono comunque sulla stessa lunghezza d’onda della stagione, con più luce, colori e sole. un po’ come le opere di Frida Kahlo. Ayala Bar rinnova le collezioni due volte all’anno: in primavera/estate e autunno/inverno. Ogni volta propone circa 400 pezzi fra collane orecchini, bracciali e anelli. I prototipi vengono ideati ed eseguiti da Ayala stessa nel suo laboratorio in Israele, ogni pezzo viene poi riprodotto artigianalmente.