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Il legno prezioso di Nalj




Dalla Laguna di Venezia, oppure dall’Africa, dallIndonesia… Nel segno della natura. Annalisa Mirizzi e Mimmo Demattia, sono i due designer dei gioielli di Nalj, un piccolo brand pugliese che ha sede a Polignano a Mare, una cittadina che sorge su uno sperone roccioso ed è meta turistica. I due designer hanno scelto di utilizzare diverse tipologie di legno per realizzare i propri gioielli. Orecchini, bracciali, collane, anelli sono composti quindi da kauri, legno millenario neozelandese, oppure noce americano, cedro libanese, ulivo, rovere, ebano, wengè, accando a pietre dure e semipreziose, argento 925 e oro. Ma non solo. Un’altra idea di Nalj, infatti, è utilizzare il legno delle briccole di Venezia,

Anello realizzato con il legno di una briccola
Anello realizzato con il legno di una briccola

Le briccole di Venezia sono quei pali di quercia piantati in mezzo all’acqua per facilitare la direzione delle barche che solcano la Laguna. Le briccole durano decenni, ma periodicamente (circa dopo cinque-dieci anni) devono essere sostituite. I gioielli della linea Nalj, quindi, riutilizzano questo legno temprato dal vento della laguna veneta per realizzare i propri gioielli. Anni fa, per esempio, con questo legno Nalj ha presentato una collezione in abbinata con la marca di motoscafi di lusso Riva.

Anello con legno kauri
Anello con legno kauri
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e cubic zirconia
Anello in legno e cubic zirconia
Collana con legno e argento dorato
Collana con legno e argento dorato

Collana by Nalj
Collana by Nalj

Gondole e briccole a Venezia
Gondole e briccole a Venezia







Homi Fashion&Jewels spostato a metà marzo

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Dopo Vicenzaoro, il covid fa slittare anche Homi Fashion&Jewels Exhibition, evento dedicato al gioiello moda e all’accessorio. L’evento era previsto dal 18 al 21 febbraio. È stato invece riposizionato dall’11 al 14 marzo, sempre all’interno del polo fieristico di Fiera Milano Rho. Sarà, dunque, in parziale coesistenza con Micam, il Salone Internazionale della Calzatura, previsto dal 13 al 15 marzo assieme a The One Mmilano, Salone dell’Haut-à-Porter. La speranza è che il calo dei contagi renda l’atmosfera più serena e, soprattutto, favorisca una maggiore affluenza di visitatori.

Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels
Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels

«Consapevoli che le fiere fisiche sono imprescindibili per il business delle aziende del comparto moda, gli organizzatori si sono ancora una volta uniti nella decisione del riposizionamento tenendo fede al claim #BetterTogether ma soprattutto dopo aver ascoltato le esigenze del mercato», è il messaggio degli organizzatori. Che coincide con quello degli operatori.

Una passata edizione di Homi
Una passata edizione di Homi







Ecco i gioielli degli zar




Ecco il raro catalogo che riporta 406 gioielli e gemme appartenuti agli zar di Russia ♦

Per quasi un secolo sono stati un mistero. Ma sui gioielli appartenuti agli zar si apre un nuovo capitolo. Tempo fa è stato infatti ritrovato uno dei pochi esemplari superstiti (circa 20) di un catalogo di epoca bolscevica che fa un inventario dei 406 gioielli sequestrati dai rivoluzionari alla famiglia reale russa. Il catalogo risale al 1925 e ora è anche consultabile online a più di altri 200 libri rari e storicamente significativi sulle gemme e gioielli, è accessibile sul sito archive.org. Le fotografie sono ovviamente in bianco e nero, ma il volume è interessante perché riporta, oltre ai gioielli della corona che sono esposti nei musei russi, anche pezzi ormai scomparsi.

A questo link trovate il documento uffciale.

Collana con diamanti e pietre
Collana con diamanti e pietre

Secondo Dona Dirlam, direttrice della biblioteca del Gia, che ha reperito il raro libro, nel 1925-1926, il governo bolscevico ha pubblicato questo catalogo con l’idea che che i gioielli dei Romanov non sarebbero mai stati venduti.

I gioielli presentati nel catalogo sono appartenuti tutti agli zar, a cominciare dal regno di Pietro il Grande, nel 1689, fino alla fine, con l’ultimo imperatore Nicola II, ucciso nel 1917. Tra i 406 tesori ci sono il set Imperiale con lo Scettro che ha 189 carati di diamanti, il Globo imperiale, con uno zaffiro di 200 carati, la Grande Imperial Crown e la corona nuziale. Federico Graglia

Collana con diamanti e pietre preziose
Collana con diamanti e pietre preziose
Set con collana, bracciale e orecchini
Set con collana, bracciale e orecchini
La copertina del catalogo
La copertina del catalogo
Diadema principesco
Diadema principesco
La corona imperiale
La corona imperiale
Set di spille
Set di spille
Copricapo con perle e diamanti
Copricapo con perle e diamanti
Spilla appartenuta agli zar
Spilla appartenuta agli zar
I gioielli della corona dei Romanov
I gioielli della corona dei Romanov

Lo zar Nicola II e famiglia
Lo zar Nicola II e famiglia







La ripartenza di Anzie Jewelry




I fili della vita sono difficili da decifrare. E, a volte, sorprendono. Per esempio, da un evento tragico può nascere una nuova storia, di tipo completamente diverso. È il caso di Anzie Jewelry, fondato da una donna canadese, Anzie Stein. Prima di occuparsi di gioielli, Anzie era un’artista affermata e creava  dipinti e incisioni. A suo marito Barry, però, fu diagnosticato un cancro. Da quell’esperienza è nata l’idea di realizzare una linea di gioielli per aiutare a raccogliere fondi per chi è colpito dalla malattia. Questo avveniva nel 1999.

Pendente con diamanti e zaffiri multicolori
Pendente con diamanti e zaffiri multicolori

L’attività è poi proseguita con successo a Montreal e oggi la designer è affiancata dalle due figlie, Jaclyn e Joanna. I gioielli sono semplici e allegri, da indossare tutti i giorni, nello classico stile del lusso quotidiano. Lo stile di Anzie Jewelry è definito come eclettico, che riflette lo spirito di Montreal e della classica donna francese che è chic senza sforzo. I gioielli sono di piccole dimensioni, aspetto che rende possibile indossarne diversi allo stesso tempo. I gioielli sono in oro a 14 o 18 carati, oppure in argento, con diamanti, zaffiri multicolori o pietre semi preziose come il turchese o la pietra di luna.

Orecchini in oro 14 carati con diamanti
Orecchini in oro 14 carati con diamanti
Catena in argento con pendente
Catena in argento con pendente
Pendente in oro con turchese
Pendente in oro con turchese

Orecchini in oro 14 carati con pietra luna e diamanti
Orecchini in oro 14 carati con pietra luna e diamanti

Orecchini in oro 14 carati e diamanti
Orecchini in oro 14 carati e diamanti







Doris Hangartner, gioielli e cioccolato

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I cinque sensi, ma soprattutto il palato, che festeggia l’abbinamento tra cioccolato e gioielli. È la originale idea creativa di Doris Hangartner ♦︎

Ci sono due cose che rendono una donna felice: i gioielli e il cioccolato. C’è, invece, una sola donna che ha pensato di abbinare i due elementi: Doris Hangartner. Alle spalle ha un curriculum quanto mai vario: dopo la laurea in Gemmologia al Gemological Institute of America di Santa Monica (California), ha lavorato per aziende della gioielleria, in particolare come gemmologa, ma si è occupata anche di antiquariato e gioielli vintage.

I cioccolatini abbinati alle gemme
I cioccolatini abbinati alle gemme

Come le sia venuta l’idea di abbinare cioccolato e gioielli non si sa. Ma il matrimonio si inserisce in una più ampia filosofia del brand, che ha base a Zurigo, Svizzera (non a caso la patria del cioccolato). L’obiettivo di Doris Hangartner, infatti, è individuare la personalità di una persona per trovare l’affinità con una gemma. Insomma, una gioielleria che coinvolge i cinque sensi. Per esempio, il peridoto ispira sapore morbido del matcha (polvere finemente macinata di foglie di tè verde, con lo stesso colore della gemma) unito alle note di gelsomino e cedro circondano la mandorla tostata in una speciale pralina. Oppure una spruzzata scioccante ma deliziosa di vodka, assenzio, menta piperita e lime sono i componenti di un’altra pralina, piena di alcol liquido e dedicata alla tormalina Paraiba, la specialità della casa. I cioccolatini Gem sono fatti a mano da una tradizionale Maison a Zurigo (sono ottimi, possiamo assicurare). Ogni cioccolatino, insomma, rappresenta una gemma: il topazio imperiale (cioccolato, miele, incenso, arancia e fiori di sambuco), lo spinello rosso (torrone, peperoncino piccante e pepe szechuan, anice stellato, sesamo e fleur de sel).

Anello con tormalina Paraiba a goccia
Anello con tormalina Paraiba a goccia

Ma, forse per evitare che qualcuno si mangi un peridoto o annusi un granato, ha pensato di far evolvere l’idea. Per esempio, abbinando ai gioielli anche essenze e candele profumate, per soddisfare le papille olfattive. Senza dimenticare l’udito, con Gem Dance, Let’s Tango, un balletto ispirato allo spinello rosso e alla musica del tango, realizzato con ballerini e coreografi di fama internazionale come Oleksandr e Sergiy Kirichenko e lo Stradivari Quartett. Ah, già, ci sono anche i gioielli: dopo questa premessa, è facile intuire che le pietre hanno un ruolo preminente. Sono pietre vivaci, forti, con personalità. Utilizzate nei gioielli grazie alla brava e simpatica direttrice creativa della Maison, Karen McGlashan.

Anello con due pietre luna
Anello con due pietre luna
Orecchini con morganite e perle rosa
Orecchini con morganite e perle rosa
Dorsi Hangartner, orecchini con giada e tormalina
Doris Hangartner, orecchini con giada e tormalina
Anello con con tormalina e smeraldi
Anello con con tormalina e smeraldi
Anello zon zircone malese e ceramica
Anello zon zircone malese e ceramica
Anello con morganite
Anello con morganite
Anello con grande tormalina paraiba e zirconi naturali
Anello con grande tormalina paraiba e zirconi naturali
Orecchini con tormalina paraiba
Orecchini con tormalina paraiba
Orecchini con perle rosa e morganite
Orecchini con perle rosa e morganite

Collana con perle e morganite
Collana con perle e morganite







Il vintage stellare di Simon Teakle

Non a tutti piacciono i gioielli dell’ultima collezione, oppure quelli legati alla moda del momento. C’è chi ama, al contrario, i gioielli che hanno una storia alle spalle, creati da grandi maison, magari posseduti da donne famose. Insomma, quel tipo di gioielli che sono venduti spesso all’asta dalle maggiori società specializzate in vendite all’incanto. Gioielli che, però, si possono acquistare anche senza partecipare a una delle aste di Magnificent Jewels che si tengono periodicamente a Ginevra, oppure Hong Kong, Londra e New York. Questo tipo di gioielli sono la specialità di Simon Teakle, che li vende nella sua boutique di Greenwich (Londra) oppure online, su piattaforme come Moda Operandi.

Spilla con diamanti su conchiglia di Verdura
Spilla con diamanti su conchiglia di Verdura

Teakle è una figura conosciuta a livello internazionale nel settore della gioielleria. Non a caso, prima di mettersi in proprio ha lavorato vent’anni presso Christie’s, nella gestione del dipartimento di New York. Ha contribuito alla vendita di molte delle pietre preziose e delle collezioni private più importanti, tra cui il diamante Agra, i diamanti Indore, i gioielli di Salimah Aga Khan, il Rockefeller Sapphire, i gioielli di Eva Peron. Teakle è anche gemmologo qualificato e ha gestito molte delle più importanti collezioni di pietre preziose e gioielli del mondo, tra cui The Agra Diamond, The Rockefeller Sapphire e gioielli appartenenti a Eva Peron, Doris Duke ed Elizabeth Taylor.

Bracciale di Jean Mahie in oro giallo 22 carati
Bracciale di Jean Mahie in oro giallo 22 carati
Bracciale con nappe in oro 18 carati e turchesi
Bracciale con nappe in oro 18 carati e turchesi
Bracciale in oro 18 carati e turchese
Bracciale in oro 18 carati e turchese
Orecchini a cerchio in oro giallo 18 carati e diamanti di Cartier
Orecchini a cerchio in oro giallo 18 carati e diamanti di Cartier
Collana con cordoncino in oro tipo regata e diamanti
Collana con cordoncino in oro tipo regata e diamanti
Spilla a forma di cavalluccio marino in oro, diamanti, citrini e peridoto
Spilla a forma di cavalluccio marino in oro, diamanti, citrini e peridoto

Il destino incantato di Sicis

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È un destino incantato quello di Gioia Placuzzi, creative director di Sicis Jewels. La regina del micro mosaico, dopo la laurea in economia all’Università Bocconi di Milano e la specializzazione in marketing alla Cass Business School di Londra, ha seguito la sua passione fino al diploma come Graduate Gemologist al Gemological Institute of America di Londra. L’arte delle gemme è stata poi messa in pratica con la divisione dedicata ai gioielli dell’azienda di famiglia, l’italiana Sicis, specializzata in mosaici.

La collana Destino Incantato
La collana Destino Incantato

Ma Destino Incantato è anche il nome della nuova collana di alta gioielleria. Si tratta di un pezzo speciale in oro bianco, con diamanti per 14.33 carati, tanzaniti per 3,91 carati e rubelliti per 4,23 carati. Ma l’aspetto ancora più speciale, oltre alla ricchezza dei materiali impiegati, sta nel minuzioso e paziente lavoro di composizione attraverso migliaia di micro tessere di mosaico, incastonate a formare il pavé del gioiello. Non stupisce che per realizzare questa collana siano state necessarie 300 ore di lavorazione. È il destino degli esperti artigiani di Sicis.

Gioia Placuzzi. Copyright: gioiellis.com
Gioia Placuzzi. Copyright: gioiellis.com

La collana in oro bianco, con diamanti per 14.33 carati, tanzaniti per 3,91 carati e rubelliti per 4,23 carati
La collana in oro bianco, con diamanti per 14.33 carati, tanzaniti per 3,91 carati e rubelliti per 4,23 carati







Come diventare designer di gioielli




Disegnare gioielli, creare anelli, collane, orecchini, progettare intere collezioni di gioielleria: è un sogno che qualche volta diventa realtà. Ma come si diventa designer di gioielli?

Diventare designer di gioielli non è difficile, ma non è neppure facile: dipende da molti fattori. Ma, prima di tutto, perché volete diventare designer di gioielli? Avete intenzione di aprire la vostra boutique e di trasformarvi anche in gioiellieri? Oppure pensate di cercare lavoro in una grande azienda che produce gioielli? O, infine, vi piacerebbe semplicemente dimostrare la vostra creatività con gioielli artigianali progettati da voi?

Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino
Harry Winston, schizzo di anello con granato mandarino

Diverse opzioni. Anche se progettare gioielli può sembrare un’attività precisa, ideare anelli, orecchini e collane non è sempre la stessa cosa: dipende dal contesto in cui vi potete trovare. Un’attività artigianale, in cui si progettano pochi gioielli realizzati a mano è differente da preparare il design di una collezione per un grande brand. Nel primo caso, per esempio, un artigiano può adattare più facilmente il progetto di un gioiello ai materiali di cui dispone, come la dimensione o la foggia delle pietre. Un’azienda di grandi dimensioni, invece, ha bisogno di progettare gioielli sempre uguali, con dimensioni di pietre standard e più facilmente realizzabili in fase di produzione su larga scala. Inoltre, in una grande azienda il designer crea dopo aver ricevuto le indicazioni sul tipo di gioiello creare, anche sotto il profilo del costo.

Schizzo preparatorio per anello
Schizzo preparatorio per anello

Disegnare gioielli. Insomma, se immaginate l’attività di designer come quella di un pittore che disegna su un cartoncino meravigliosi gioielli con tante pietre colorate, sappiate che non è così. Ma, certo, i designer spesso utilizzano uno schizzo preparatorio per i loro migliori gioielli. Ci vuole una mano d’artista per disegnare un collier con matita e colori a tempera. Tenete conto, però, che non è facile: lo schizzo deve essere molto proporzionato, perché anche la differenza decimo di millimetro, nella realtà, è di grande importanza. Bisogna saper valutare bene le dimensioni di una pietra che si vuole inserire: la maggior parte dei gioielli, per esempio, utilizza gemme di dimensioni predefinite. In ogni caso, nessuno vi impedirà mai di progettare le vostre collezioni partendo da un foglio di carta, una matita e un sottile pennello. Ma, poi, bisogna saper fare anche altro.

Laura Bicego, designer e fondatrice di Nanis
Laura Bicego (a sinistra), designer e fondatrice di Nanis

Dopo il bozzetto. Naturalmente, per creare un gioiello si deve partire da un’idea. In questa fase disegnare dei bozzetti su carta con la matita può essere utile. Ci si avvicina, così, alla progettazione finale del gioiello. Lo schizzo preliminare sarà la base su cui lavorare. Questo è l’inizio del processo creativo. Il secondo passo, invece, è trasformare l’idea, l’estetica del gioiello, in un progetto che sia realizzabile. Il gioiello non deve essere solo piacevole da guardare, ma anche abbastanza robusto nonostante sia composto da pochi grammi di metallo. Inoltre, deve anche essere piacevole da indossare, non troppo pesante o fastidioso a contatto con la pelle. Tutti aspetti che devono essere affinati.

Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook
Vanessa Martinelli, designer di Lugano (Svizzera) in una foto pubblicata su Facebook

Progettazione 3D. Dopo un eventuale schizzo su carta, nella maggior parte dei casi il gioiello deve essere progettato per una produzione industriale. Ci voglio misure precise, che devono essere trasferite ai macchinari di produzione. Ovviamente, il lavoro del designer consiste nel proporre qualcosa di originale, ma anche realizzabile con gli strumenti di cui dispone l’azienda. Naturalmente, se il gioiello è realizzato a mano in modo artigianale sarà importante soprattutto l’occhio esperto di chi lo realizza. Ma normalmente il lavoro artistico su carta è trasformato in uno speciale file Cad (Computer Aided Design) 3D con utilizzo di appositi software. In un determinato tipo di produzione, per esempio, il file può essere successivamente utilizzato per creare un modello in plastica realizzato con una stampante 3D. Questo prototipo è poi utilizzato per realizzare uno stampo in gesso che sarà utilizzato per procedere alla successiva lavorazione del gioiello. Anche quest’ultima parte deve essere ben conosciuta al designer, che deve progettare gioielli che possano effettivamente lavorati. Ma a quel punto il designer sta già pensando alla prossima collezione.

Nikos Koulis
Nikos Koulis, grande designer-gioielliere

La formazione. Insomma, come si diventa designer? Nel mondo della gioielleria non mancano i grandi designer con un percorso autodidatta. Ma sono eccezioni. Per diventare bravi designer non bisogna essere capaci soltanto nel disegno. La fantasia non è sufficiente. Bisogna conoscere tutto il ciclo produttivo del gioiello e, meglio ancora, avere almeno cognizioni di gemmologia. Bisogna sapere, per esempio, la differenza di trattamento tra un opale e un diamante. Inoltre, è evidente, occorre conoscere come si progetta un gioiello. È possibile imparate tutto questo, o quasi, con un apprendistato in una bottega orafa, o direttamente in un’azienda di gioielleria. E sono molti quelli che hanno seguito questa strada, specialmente nei distretti del gioiello, come Valenza in Italia, Ginevra in Svizzera o Pforzheim in Germania. Ma la soluzione migliore è iscriversi a una scuola di gioielleria. Ce ne sono molte, in tutti i grandi Paesi e nelle maggiori città. Una volta usciti dalla scuola, infatti, un piccolo marchio di gioielli potrebbe limitarsi a richiedere un periodo di prova per saggiare le vostre capacità. Ma le grandi aziende del settore possono chiedere prova pratica, organizzare diversi colloqui per saggiare la vostra preparazione e anche un esame scritto. Anche per diventare designer di gioielli, insomma, non basta la creatività: bisogna ampliare le proprie conoscenze.

Garavelli, progettazione Cad
Garavelli, progettazione Cad







I gioielli del Golden Globe


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Tra le vittime della pandemia covid ci sono anche i red carpet sui cui sfilano attrici e modelle in occasioni di festival e gala. Ma ai Golden Globe Awards 2021, riconoscimenti conferiti dagli 87 membri della Hollywood Foreign Press Association ai protagonisti del cinema, sia americano che internazionale, e della televisione americana, qualche gioiello eccezionale si è visto, non ostante il format digitale di questa edizione. Insomma, gioielli sì, ma visti attraverso i monitor dei collegamenti da casa.

Gal Gadot con il collier di TIffany composto da una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti
Gal Gadot con il collier di TIffany composto da una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti

Gal Gadot, per esempio, ha indossato un collier della collezione di alta gioielleria Tiffany Blue Book Awards. Il gioiello è stato realizzato a mano in oro giallo con una zoisite bicolore da più di 48 carati e diamanti. Gal Gadot ha completato il suo look con anello e orecchini con diamanti, sempre di Tiffany. Della stessa Maison i gioielli di Anya Taylor-Joy, vincitrice per la categoria Miglior Attrice per la mini-serie dedicata agli scacchi: ha indossato un collier composto da diamanti per più di 14 carati, con un elegante diamante taglio marquise, oltre a orecchini con diamanti da più di 18 carati e un anello con diamanti.

Anya Taylor Joy con il collier di Tiffany
Anya Taylor Joy con il collier di Tiffany

Firmati Messika, invece, i diamanti dell’attrice britannica Olivia Colman, con gli orecchini Love Knot della collezione Once Upon a Time, associati all’anello Diamond Catcher. Sempre della Maison francese i gioielli dell’atrice americana Tiffany Haddish, che ha scelto gioielli Messika della Kate Moss collection di alta gioielleria con Sun XL, orecchini a cerchio, e Bohemian Chic, anello.

Olivia Colman in Messika
Olivia Colman in Messika

Diamanti, ma anche pietre preziose eccellenti con Harry Winston: della Maison americana erano i gioielli di Salma Hayek, Kaley Cuoco, Sarah Paulson, Awkwafina e Kristen Wiig. Salma, presentatrice dell’evento, ha indossato l’anello Candy con una rubellite di 19.07 carati circondata da quasi 14 carati di diamanti e zaffiri. In più, sempre di Harry Winston, orecchini di diamanti chandelier su platino, un bracciale da 69,43 carati, una spilla-orologio con smeraldi, orecchini.

Salma Hayek con i gioielli Harry Winston
Salma Hayek con i gioielli Harry Winston

Kaley  Cuoco (migliore attrice per serie televisive) ha optato per ricchi orecchini con cluster di diamanti, un anello di diamanti. Diamanti e zaffiri per un’altra presentatrice, Awkwafina, con orecchini a cerchio,  e un anello con diamanti su platino. Infine, Kristen Wiig, conduttrice, ha indossato complessivamente 76 carati di diamanti, tra collana bracciale art Dèco, orecchini e anello. Peccato vederli solo sullo schermo.

Kristen Wiig con gioielli Harry Winston
Kristen Wiig con gioielli Harry Winston







L’alfabeto di Caye Joaillier

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Dal cielo grigio del Belgio al cielo occupato dai grattacieli di New York. Ayesha Mehta ha trascorso l’infanzia tra i diamanti dell’azienda di famiglia, Elite Jewels, che ha sede ad Anversa, capitale del commercio delle gemme in Europa, ma realizza i gioielli in Italia. Una numerosa comunità di commercianti indiana di diamanti, infatti, opera da tempo nella città belga. Ma Ayesha Mehta ha deciso di ampliare l’orizzonte ed è volata a New York, dove ha fondato la sua company, Caye Joaillier.

Anello monogramma in oro giallo 18 carati e diamanti. La lettera può essere mossa lungo la banda dell'anello
Anello monogramma in oro giallo 18 carati e diamanti. La lettera può essere mossa lungo la banda dell’anello

I diamanti, come è facile immaginare, sono il tocco caratteristico dei gioielli di questa giovane Maison. Senza discostarsi troppo dai canoni classici, i gioielli aggiungono un pizzico di leggerezza in più. Per esempio, nella serie di anelli caratterizzati da un monogramma, lettera dell’alfabeto che può indicare l’iniziale del nome di chi indossa il gioiello. Prima di fondare Caye Joaillier, Ayesha Mehta ha lavorato come managing director per Elite Jewels, subito dopo avert terminato gli studi alla Regent’s University di Londra, con una laurea in Global Business Management with Design. Studi che ora ha messo a frutto.

Collana in oro giallo con monogramma e diamante
Collana in oro giallo con monogramma e diamante
Orecchino in oro con zaffiri rosa
Orecchino in oro con zaffiri rosa
Anello monogramma in oro bianco 18 carati e diamanti
Anello monogramma in oro bianco 18 carati e diamanti
Orecchini in oro giallo con monogramma e diamanti
Orecchini in oro giallo con monogramma e diamanti
Anello monogramma in oro rosa 18 carati e diamanti
Anello monogramma in oro rosa 18 carati e diamanti

Anello monogramma in oro giallo 18 carati e diamanti
Anello monogramma in oro giallo 18 carati e diamanti







Lezione di marketing: come vendere i gioielli




Per presentare il nuovo corso di e-commerce per i negozi di gioielli, Erika Zacchello e Antonio Kropp, due consulenti di marketing, hanno scritto questo articolo in cui spiegano che per il gioiello occorre impostare una comunicazione e una strategia di marketing diversa da quelle che funzionano per altri prodotti.
Maggiori informazioni sul corso sono disponibili qui:
E-Commerce del Gioiello – Tecniche e strumenti specifici per la vendita di gioielli online.

Vendere gioielli online è differente.

Perché l’e-commerce per il gioiello deve seguire regole diverse rispetto a quello per altri prodotti? Perché è necessario un corso specifico per le gioiellerie?

Gioielleria durante il periodo natalizio
Gioielleria durante il periodo natalizio

 

A causa dei ripetuti lockdown, diversi negozi stanno ultimamente valutando l’opportunità di vendere online la propria merce. Anche il settore del gioiello si sta dimostrando sensibile a questo tema sebbene, da sempre, la maggior parte degli operatori si sia dimostrata scettica rispetto a questa tipologia di business.

Molte web agency e consulenti digital, valutando quello del gioiello come un settore ricco, si propongono alle aziende promettendo guadagni significativi tramite la vendita online ma, salvo situazioni sporadiche, non abbiamo notizia di casi di successo nella vendita di gioielli tramite e-commerce.

È importante a questo punto riflettere sul fatto che il gioiello non ha un’utilità concreta, non offre al cliente benefici tangibili o misurabili e che tale aspetto lo rende profondamente differente dagli altri prodotti, motivo per cui è così difficile affermare un nuovo marchio in questo ambito.

L’unico modo di fare brand ai nostri giorni è, in effetti, distinguersi radicalmente dalla concorrenza, fornendo un prodotto con elementi o caratteristiche uniche che rappresentino un reale vantaggio per i clienti o un particolare tipo di target.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

Sorgono a questo punto diverse domande alle quali occorre dare una risposta:
Quali vantaggi effettivi può offrire un gioiello?
Come facciamo a convincere un utente online a comprare il nostro gioiello rispetto ad un altro?
E, ancora più importante, come facciamo a convincerlo a comprare un gioiello piuttosto che un altro prodotto?

Se ho bisogno di un trapano, valuto online l’offerta e verifico i prodotti sulla base delle mie esigenze: ampiezza e profondità dei fori che devo realizzare, maneggevolezza, rumorosità, versatilità, ecc. Sulla base delle descrizioni, decido di acquistare un prodotto oppure un altro e posso farlo tranquillamente online, posto che, nel caso le caratteristiche attese non vengano rispettate, ho sempre la possibilità di effettuare un reso.
Di rado l’acquirente di un trapano pensa: “se non lo tengo in mano, se non lo vedo dal vivo, se non mi dà emozioni mentre lo maneggio, il trapano non lo compro”.

Interno della gioielleria Rocca a Catania
Interno della gioielleria Rocca a Catania

Per il gioiello invece il discorso è differente. Come abbiamo detto precedentemente infatti, non ha un’utilità oggettiva: qual è dunque la motivazione all’acquisto di questo prodotto?

Le risposte a questa domanda potrebbero essere molteplici, ad esempio: completa il mio outfit, mi fa essere “alla moda”, mostra agli altri che sono benestante, mi fa sentire più bella, ecc.

La varietà delle risposte suggerisce che le motivazioni d’acquisto (o meglio le “giustificazioni” d’acquisto) siano sempre soggettive e arbitrarie e che l’esigenza di acquistare un gioiello e le ragioni della scelta proprio di quel gioiello, abbiano la loro radice in qualcosa che non è propriamente dettato dalla ragione, ma piuttosto da un impulso emotivo.

Tralasciando per ora il movente, la questione è capire quale sarà comunque il risultato (conseguente alla scelta e all’acquisto) una volta che il gioiello sarà indossato.

Quel gioiello diverrà inevitabilmente il “mio” gioiello, qualcosa che ho deciso di portare escludendo altre possibilità, che ho selezionato tra una molteplicità di alternative come il migliore per me, a tal punto da esporlo sul mio corpo per comunicare al mondo che mi appartiene, che fa parte della mia vita ed esprime il mio modo di mostrarmi, il modo migliore in cui voglio essere percepito.

Gioielleria Desiderio, Capri
Gioielleria Desiderio, Capri

Il gioiello inevitabilmente è coerente con le caratteristiche di chi lo indossa, i suoi gusti, il suo stile, le sue passioni, il suo modo di essere, il suo carattere.

Attraverso il gioiello l’individuo afferma maggiormente la propria unicità, acquisisce maggiore consapevolezza di sé e tramite questa consapevolezza definisce meglio e rende più stabile la propria identità

Questo lo dimostra ad esempio il fatto che, spesso, chi si trova accidentalmente nella situazione di non poter indossare il proprio gioiello, soprattutto in contesti che producono stress, ha la sensazione di essere “nudo”, percepisce una “mancanza” che lo rende particolarmente vulnerabile e insicuro.

Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds
Esterno di una gioielleria Helzberg Diamonds

Il mio gioiello è una sorta di amuleto, uno scudo, qualcosa che mi rende più forte nell’affrontare la vita quotidiana in cui la mia identità e le mie scelte sono sempre in discussione e messe alla prova.

La lunga analisi svolta fin qui è necessaria per capire che, se questa è la natura più autentica del gioiello, allora da sempre sbagliamo a comunicarlo se lo trattiamo come un oggetto qualsiasi.

Il gioiello non è un accessorio, un prodotto non necessario, un capriccio adatto a persone frivole. Il gioiello è strettamente connesso con la natura dell’individuo che lo indossa, è un suo completamento, la sua migliore rappresentazione.

Per questo motivo, per indurre qualcuno ad acquistare un gioiello online (ma anche offline), occorre fare leva sul ruolo che il gioiello avrà nella sua vita, cosa che quasi nessun marchio sa fare. Solo così si potrà sradicare il pregiudizio più ricorrente a riguardo: “il gioiello online non vende”.

Perchè un ecommerce del gioiello funzioni è necessario innanzitutto sintonizzare la comunicazione sul vero significato del gioiello che, a differenza di quanto si sente dire, esprime una necessità, soddisfa un vero e proprio “bisogno”.

Gioielleria a Milano
Gioielleria a Milano

Immagini, video e testi devono spiegare al cliente il beneficio che avrà nell’acquistare un gioiello piuttosto che un altro prodotto e nello scegliere proprio quel gioiello, piuttosto che quello di un altro marchio.

Lo sviluppo del sito web, dell’ecommerce e della strategia complessiva di marketing, pensata specificamente per il gioiello e coerente con quello che di essenziale questo prodotto può offrire alla persona che lo acquisterà, diventa dunque di fondamentale importanza.

Non si può parlare del gioiello come di un trapano, ma nemmeno, come fa la maggior parte dei marchi di gioielleria, continuare a trattarlo come fosse un’entità fine a se stessa, autoreferenziale, escludendo che possa avere un senso e trasmettere i significati profondi che in realtà sono la fonte del suo fascino e rappresentano la vera ragione d’acquisto.

Bisogna adottare un modo nuovo e rivoluzionario di comunicare che trova il suo punto di forza nella capacità di svelare al pubblico il senso più autentico di quel particolare gioiello e il ruolo che può svolgere nella vita del suo potenziale acquirente.

Per tutti questi motivi io e Antonio Kropp abbiamo pensato di realizzare un video-corso destinato ai negoziani relativo alla vendita online proprio del gioiello, dove parleremo di questo modo nuovo ed efficace di comunicare finalizzato alla vendita e di tutte le misure da adottare per attivare una strategia di marketing in grado di generare reali atti d’acquisto tramite e-commerce.
Il corso è disponibile in pre-vendita a questo link
E-Commerce del Gioiello.
Tecniche e strumenti specifici per la vendita di gioielli online.

Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano
Lo store di Tiffany in piazza Duomo, a Milano







I gialli del 2021

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Come saranno i gioielli gialli del 2021? È lecito chiederselo visto che Pantone come ogni anno ha scelto un colore-guida per i 12 mesi del calendario. A proposito, se volete sapere come avviene la scelta del colore dell’anno, leggete qui.

Anello in oro bianco con cupola in smalto giallo che si apre by Solange Azagury-Patridge
Anello in oro bianco con cupola in smalto giallo che si apre by Solange Azagury-Patridge

Per il 2021, per la verità, Pantone ha scelto due colori: una particolare sfumatura di giallo, ma anche un grigio neutro. Non sono rare le pietre grigie, così come metalli per gioielleria con questa tonalità, per esempio un oro scurito o il titanio. Ma è più facile che la scelta di un gioielliere cada sul colore giallo, più caldo e vivace. Tanto per cominciare il giallo è anche il colore dell’oro, anche se spesso assume altre tonalità, come il rosa e il bianco quando è in lega con altri metalli come rame, o argento e palladio. Esistono, inoltre, tante pietre preziose e semi preziose di colore giallo, come zaffiri, topazio, citrino. Naturalmente, solo una tonalità di giallo particolarmente chiara e vivace si accorda con la scelta di Pantone.

Bea Bongiasca, anello Baby Vine Tendril
Bea Bongiasca, anello Baby Vine Tendril

In sintonia con la scelta dell’azienda americana, il colore giallo è già stato scelto da alcuni designer, come la milanese Bea Bongiasca, che da sempre utilizza lo smalto per i suoi gioielli. L’anello è realizzato in oro 9 carati e argento con un topazio taglio marquise e smalto con un luminoso giallo. O come certi smalti utilizzati da Solange Azagury-Patridge. Insomma, i gioielli gialli non mancano, ma attenzione: i gialli sintonizzati con il 2021 sono più rari.

Kamyen, orecchini con smalto e diamanti
Kamyen, orecchini con smalto e diamanti
Orecchini in poliammide e argento placcato oro
Orecchini in poliammide e argento placcato oro by Boltenstern
Anello in oro con diamanti taglio fantasia
Anello in oro con diamanti taglio fantasia by Swati Dhanak
Collana di Toao gialla e grigia, in perfetto stile Pantone 2021
Collana di Toao gialla e grigia, in perfetto stile Pantone 2021
Golden Hour Earrings, yellow gold and platinum earrings set with 2 radiantcut fancy vivid yellow diamonds (approx. 3.10 cts and 3.05 cts), 24 marquise-cut yellow diamonds (approx. 5.52 cts), 26 marquise-cut diamonds (approx. 7.97 cts) and 12 brilliant-cut diamonds (approx. 1.14 cts). Unique creation
Golden Hour Earrings, yellow gold and platinum earrings set with 2 radiantcut fancy vivid yellow diamonds (approx. 3.10 cts and 3.05 cts), 24 marquise-cut yellow diamonds (approx. 5.52 cts), 26 marquise-cut diamonds (approx. 7.97 cts) and 12 brilliant-cut diamonds (approx. 1.14 cts). Unique creation by Piaget
Anello con topazio giallo, onice e diamanti
Anello con topazio giallo, onice e diamanti di Melis Goral
Anello con citrino taglio lecca-lecca, contraddistinto da piccole sfaccettature casuali, tutto tagliato a mano. Prezzo: 2695 dollari
Anello con citrino taglio lecca-lecca, contraddistinto da piccole sfaccettature casuali, tutto tagliato a mano
Ippolita Rostagno, anello con citrino
Ippolita Rostagno, anello con citrino






Jose Hess, lusso pop

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Jose Hess, dalle raffinate collane in oro e diamanti fino ai gemelli con il volto di Topolino: il il lusso incontra il pop ♦

Uno dei più estrosi designer del secolo: forse può essere definito così Jose Hess, ma vanno bene anche definizioni come artista o artigiano. Insomma, è una di quelle rare persone che sa fare bene tante cose ma, soprattutto, ha una personalità molto definita, che trasforma le sue abilità in oggetti preziosi. Maestro orafo, designer e gemmologo, è un sostenitore di un design americano del gioiello, a metà tra il pop e l’extra lusso. Accanto a collane raffinatissime, come il collier Ribbon, che vedete in questa pagina, si possono trovare i gemelli da polso d’oro con il volto di Topolino. Oltre a concentrarsi sul processo creativo, inoltre, Jose Hess ha insegnato design del gioiello al Fashion Institute of Technology, e come consulente per aziende di gioielli negli Stati Uniti e all’estero, e disegna collezioni di gioielli che sono vendute in televisione, con lui stesso a fare le presentazioni in diretta.

Orecchini con diamanti battuti all'asta da Christie's
Orecchini con diamanti battuti all’asta da Christie’s

Un’altra prova delle sue molteplici attitudini? È stato anche il primo presidente americano di Cibjo, un’associazione internazionale che cerca di stabilire norme uniformi per il settore della gioielleria in tutto il mondo. Jose non poteva che essere adorato a Hollywood, da celebrità come Demi Moore, Cindy Crawford, Sarah Michelle Gellar e Candy Spelling. Jose Hess ha anche una storia da raccontare: è nato in Germania, ma è fuggito con la sua famiglia in Colombia, in Sud America, prima che del dominio nazista. Nel Paese sudamericano è stato apprendista presso un orafo, dove ha  imparato l’arte della creazione di gioielli. Nel 1951 Hess si è trasferito a New York, lavorando sempre nell’industria della gioielleria. Ha anche fatto il soldato per due anni nell’esercito degli Stati Uniti. Tornato civile, ha realizzato modelli e gioielli per David Webb, prima di lavorare per se stesso. Hess ha anche ricevuto numerosi premi, tra cui il De Beers Diamonds International Award.

Alessia Mongrando

Anello in oro giallo e diamanti
Anello in oro giallo e diamanti
Jose Hesse, anello in oro giallo e diamanti
Jose Hesse, anello in oro giallo e diamanti
Collana in oro giallo e diamante
Collana in oro giallo e diamante
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro giallo a fiocco e diamanti
Orecchini in oro giallo a fiocco e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti

Pendente con pavé di diamanti
Pendente con pavé di diamanti






Le evoluzioni di Poiray




Ha appena compiuto 45 anni, ma non ha perso la voglia di “disturbare un mondo, quello di Place Vendôme, a volte congelato nelle sue convinzioni come nelle sue tradizioni”. Si descrive così Poiray, marchio parigino fondato da François Hérail e Michel Ermelin. L’idea di partenza è stata quella di proporre gioielli da indossare facilmente, in ogni occasione. Insomma, niente a che vedere con l’alta gioielleria, ma senza allontanarsi dal mondo del lusso. Un’idea rafforzata a metà degli anni Ottanta con l’arrivo, come direttrice creativa, di Nathalie Hocq.

Il pendente Cœur Entrelacé in oro, simbolo di Poiray
Il pendente Cœur Entrelacé in oro, simbolo di Poiray

È a lei che si deve la scelta della forma del cuore intrecciato come simbolo della Maison di rue de la Paix. Il Cœur Entrelacé è ancora uno dei pezzi classici di Poiray. Nella storia del brand va registrato, pochi anni fa, anche l’acquisto da parte di Ams, azienda familiare francese già operativa nel mondo del lusso. Il presidente diventa, così, Jean-Paul Bize, proprietario del marchio nel 2013. Che rinnova la proposta di Poiray, con collezioni come L’Attrape-Coeur e Lolita, create dalla designer Aurélie Bidermann: un altro segno che la Maison ha intenzione di non dimenticare lo spirito ribelle con cui è nata.

Anello con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Anello con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiro giallo
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiro giallo

Collana con granato rodolite e perla
Collana con granato rodolite e perla
Bracciale in oro giallo e granati
Bracciale in oro giallo e granati
Boucles doreilles Dune de Poiray
Orecchini in oro giallo e granati
Anelli con topazi, pietra di luna e rodolite
Anelli con topazi, pietra di luna e rodolite







La ballata irlandese di Nigel O’Reilly




A Castlebar, una piccola cittadina nel nord della Repubblica d’Irlanda, lavora Nigel O’Reilly. Non è un luogo rinomato per l’alta gioielleria, eppure O’Reilly si occupa proprio di questo, e con successo. Sotheby’s ha appena messo all’asta e venduto per 25.000 dollari un suo anello a forma di rosa damascena con pavé di rubini e 757 tsavorite. Sotheby’s ha messo all’asta anche un altro anello, Platone’s Garnet, con un granato da 10,69 carati circondato da 220 zaffiri arancioni e rosa, diamanti rosa e verdi e tsavorite. Venduto per 18.900 dollari.

Anello Rosa Damascena con rubino, tsavorite e diamante
Anello Rosa Damascena con rubino, tsavorite e diamante

Un altro aspetto sorprendente è che, a differenza di designer nati in ambienti già introdotti nel settore delle pietre preziose o della gioielleria, O’Reilly proviene da una famiglia di allevatori di bestiame. Ha trascorso la giovinezza in una fattoria a Claremorris, nell’Irlanda occidentale. Appassionato di calcio e della musica di David Bowie, il designer ha seguito un apprendistato di quattro anni in ingegneria di precisione e automazione, e successivamente ha lavorato in un’azienda che produce valvole cardiache.

L'anello Rosa damascena
L’anello Rosa damascena

L’innamoramento per la gioielleria è la conseguenza dell’innamoramento per Tracy Sweeney, giovane artista che è diventata la signora O’Reilly. Per lei, grazie alla perizia meccanica, ha realizzato un anello con l’acciaio usato per le valvole cardiache. È riuscito piuttosto bene, pare, perché la Tracy gli ha consigliato di iniziare la professione di gioielliere. Dopo un corso di gioielleria, per imparare l’arte dell’oro e delle pietre preziose, lo studio di celebri incastonatori e un apprendistato, O’Reilly ha faticosamente iniziato la vita del gioielliere. Prima come incastonatore per altre Maison, e poi finalmente con il lavoro in proprio e si e trasferito a Castlebar. Ha parecchi estimatori. I suoi anelli e orecchini sono stati indossati da Saoirse Ronan e Jazmin Grace Grimaldi, la figlia maggiore del Principe Alberto II di Monaco e nipote di Grace Kelly, la cui famiglia aveva radici nella contea di Mayo.

Platone's Garnet, con un granato da 10,69 carati circondato da 220 zaffiri arancioni e rosa, diamanti rosa e verdi e tsavorite
Platone’s Garnet, con un granato da 10,69 carati circondato da 220 zaffiri arancioni e rosa, diamanti rosa e verdi e tsavorite
Anello con tormalina verde, taglio fancy
Anello con tormalina verde, taglio fancy
Anello con raro topazio blu svizzero di 13,28 carati, taglio fancy
Anello con raro topazio blu svizzero di 13,28 carati, taglio fancy
Anello con granato con taglio fancy
Anello con granato con taglio fancy

Anello con perla e pavé di tsavoriti
Anello con perla e pavé di tsavoriti







In vendita i gioielli di Joan Collins




Vi ricordate di Joan Collins? Oggi ha 87 anni, ma è stata una delle sex-symbol del cinema di Hollywood, anche se in realtà è britannica, londinese. Oltre al ruolo di protagonista in numerosi film, Joan Collins deve la sua fama a una lunga serie televisiva, Dinasty, che ha imperversato negli anni Ottanta. La sua carriera non si discute, ma ora l’attrice mette in vendita i suoi più preziosi gioielli, che saranno messi all’asta a Londra da Bonhams il 12 novembre. Un’occasione per gli appassionati di gioielli, ma anche per chi colleziona oggetti legati alle celebrity.

Joan Collins assieme a Nicky Haslam
Joan Collins assieme a Nicky Haslam

I gioielli all’asta sono degni del personaggio di Alexis Colby interpretato in Dynasty da Joan Collins, vendicativa ex-moglie del magnate Blake Carrington. Uno dei gioielli più preziosi in vendita, infatti, è una collana di diamanti acquistata nel 1985, durante il periodo di massimo splendore della serie televisiva. Forse per far dimenticare il perfido personaggio televisivo, parte del ricavato della vendita dei gioielli andrà a The Shooting Star Children’s Hospice, un’organizzazione di beneficenza che si prende cura di neonati, bambini e giovani con condizioni limitanti la vita, e delle loro famiglie, di cui Collins è mecenate.

Collana di diamanti
Collana di diamanti
Spilla di diamanti di Van Cleef & Arpels di proprietà di Joan Collins
Spilla di diamanti di Van Cleef & Arpels di proprietà di Joan Collins
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti







Grandi gioielli all’asta online con Christie’s




Grandi gioielli in asta, ma online. È il trend obbligatorio di questo periodo. La vendita, Christie’s Important Jewels, si svolge dal 4 al 18 novembre e comprende una vasta gamma di gioielli di epoche diverse, dalla fine del XVIII secolo fino ai giorni nostri. Sono in vendita un gruppo di spille vittoriane a forma di insetti, opulenti gioielli Belle Epoque e Art Déco, audaci gemme in oro giallo e smalto dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, e un’ampia selezione di pezzi contemporanei firmati dalle case di gioielleria più rinomate del mondo tra cui Bulgari, Cartier, Van Cleef & Arpels, Graff e Tiffany & Co.

Antica collana con diamanti a forma di cuscino chiusa sul retro, nastro di velluto nero, 1790 circa
Antica collana con diamanti a forma di cuscino chiusa sul retro, nastro di velluto nero, 1790 circa

I principali lotti della vendita includono un’elegante tiara edoardiana a forma di ghirlanda (stima 45.000-65.000 sterline), un bracciale Art Déco con diamanti e rubini cabochon di Drayson (40.000-60.000 sterline), una rara collana antica con colletto di diamanti un pendente a grappolo staccabile (100.000-150.000) e un orologio con bracciale Crash di diamanti in edizione limitata di Cartier (40.000-60.000).

Collana con rubini ovali e circolari, diamanti baguette
Collana con rubini ovali e circolari, diamanti baguette

Un braccialetto di perle coltivate, diamanti e smalto, già di proprietà di Dame Vera Lynn (pseudonimo di Vera Margaret Welch, è stata una cantante britannica, morta all’età di 103 anni), sarà venduto a beneficio di The Dame Vera Lynn Children’s Charity Istituito da Dame Vera nel 2001, l’associazione ha aiutato più di 600 famiglie che hanno figli affetti da paralisi cerebrale. Il braccialetto presenta una placca smaltata raffigurante l’iconica immagine degli uccelli blu che volano sulle bianche scogliere di Dover in riferimento a Dame Il grande record di vittorie di Vera in tempo di guerra. Questo braccialetto speciale e molto personale è stato realizzato nel 2007 dal gioielliere della regina Harry Collins in occasione del 90 ° compleanno di Dame Vera .

Bracciale di perle coltivate e smalto appartenuto a Dame Vera Lynn
Bracciale di perle coltivate e smalto appartenuto a Dame Vera Lynn
Bracciale Serpente di Bulgari con turchesi e diamanti
Bracciale Serpente di Bulgari con turchesi e diamanti
Anello con diamante taglio brillante di 5,07 carati e diamanti baguette
Anello con diamante taglio brillante di 5,07 carati e diamanti baguette

Tiara con design a ghirlanda, gocce di diamanti a forma di pera, vecchi diamanti circolari e taglio singolo, platino, circa 1910
Tiara con design a ghirlanda, gocce di diamanti a forma di pera, vecchi diamanti circolari e taglio singolo, platino, circa 1910







Doyle & Doyle, vintage a new York




Doyle & Doyle: gioielleria a New York specializzata in pezzi vintage e con il fascino d’epoca ♦

Se siete a New York e andate in cerca di gioielli d’epoca, puntate dritti su Doyle & Doyle. È una gioielleria fondata da Elizabeth e Irene Pamela Doyle che ha una particolarità: non vende nulla che non abbia il fascino di una vita vissuta. In buona parte i gioielli sono vintage, del secolo scorso o anche dell’Ottocento. A questi si sono aggiunti nel tempo i gioielli disegnati dalle due Doyle, come la collezione Heirloom, che rispettano comunque lo stile e il fascino del passato. Elizabeth ha una laurea in gemmologia all’Istituto di Gemmologia d’America, Irene Pamela ha lavorato per una delle principali trader di Manhattan specializzato in diamanti colorati.

Anello in oro con ametista e perle
Anello in oro con ametista e perle

La proposta di Doyle & Doyle si presenta così molto eclettica. E, soprattutto, indirizzata a scelte forti, molto personali. Pezzi che sono frutto di eredità del passato, con prezzi che variano da meno di 200 dollari fino a 100.000 dollari per i pezzi d’epoca più rari. «Ma l’obiettivo è quello di aiutare i clienti a trovare quel qualcosa di speciale che diventa veramente loro», spiegano le due sorelle. Giulia Netrese

Bracciale in oro con diamanti, perla, ametista, lapislazzuli, zaffiro, granato, turchese, pietra luna e opale
Bracciale in oro con diamanti, perla, ametista, lapislazzuli, zaffiro, granato, turchese, pietra luna e opale
Orecchini con diamanti e giada incisa
Orecchini con diamanti e giada incisa
Pendente in oro a forma di telefono
Pendente in oro a forma di telefono
Anello con rubino e diamanti
Anello con rubino e diamanti

Anello con zaffiro e diamanti
Anello con zaffiro e diamanti







Alta gioielleria Leonori con Victoria

Quando un gioiello ricorda una persona, offre qualcosa in più. Quando un’intera collezione è un omaggio a un piccolo essere umano, il valore aumenta ancora. È il caso della collezione Victoria di Leonori, che prende il nome dall’ultima nata nella Maison: Baby Victoria. La collezione comprende bracciali, collane, anelli e orecchini in oro giallo, bianco e rosa, con rifinitura di diamanti, e con un originale e aggraziato design. Sono gioielli preziosi ma, allo stesso tempo, indossabili facilmente in ogni occasione.

Anello con un diamante fancy yellow al centro e 244 diamanti bianchi
Anello con un diamante fancy yellow al centro e 244 diamanti bianchi

La collezione, però, comprende anche un pezzo speciale, che probabilmente Baby Victoria apprezzerà quando sarà più grande: è un anello con un diamante fancy yellow al centro, arricchito da una preziosa tela di pizzo realizzata con 244 diamanti bianchi. Anche se è un gioiello particolarmente prezioso, va ricordato che l’alta gioielleria fa parte del dna di Leonori, Maison italiana nata nel 1962 su iniziativa di Agostino Leonori, che da sempre ha utilizzato diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini per le sue collezioni. Ora l’azienda è giunta alla terza generazione, rappresentata dalle due sorelle Elisabeth ed Eleonora, che hanno lanciato il marchio sul mercato internazionale. E la collezione Victoria sembra poter essere apprezzata proprio da tutti.

Anelli in oro rosa e giallo
Anelli in oro rosa e giallo
Anelli in oro rosa e bianco
Anelli in oro rosa e bianco
Bracciali in oro rosa e giallo
Bracciali in oro rosa e giallo
Collana con pendente di Leonori gioielli
Collana con pendente di Leonori gioielli
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti

Gioielli per aperitivo con Roberta Risolo

La crisi sanitaria mondiale induce il mondo della gioielleria a ripensare il modo di comunicare. Eccone uno nuovo: aperitivi via Instagram. L’idea è di Roberta Risolo, artista orafa di Otranto, un piccolo (e incantevole) borgo della Puglia (è anche il punto più a Est d’Italia). La designer ha inaugurato una serie di appuntamenti chiamati Aperitivo con gioiello vista mare, in diretta Instagram da Otranto sul profilo www.instagram.com/robertarisoloartjewels. Il desiderio espresso dalla designer «è dare un messaggio positivo, accorciando le distanze attraverso i nuovi strumenti digitali, e condividere la bellezza di Otranto, parlando di artigianato e gioielli con tutti». Anche attraverso le parole di studiosi di storia come Emanuela Fogliadini e François Boespflug.

Roberta Risolo nel suo atelier a Otranto
Roberta Risolo nel suo atelier a Otranto

Nel frattempo l’Atelier Roberta Risolo Art Jewels nel borgo antico di Otranto è pronto ad accogliere i visitatori seguendo tutte le indicazioni attuali in termini di sicurezza. Fantasia nel promuovere la propria attività, dunque, ma anche nel proprio lavoro.

Anello con legno d'ulivo e perla
Anello con legno d’ulivo e perla

Le sue creazioni, spiega, sono legate alla cultura del Salento, sia per i materiali caratteristici come il legno d’ulivo sia per le architetture del suo territorio. Come il rosone della Cattedrale di Otranto, gli anelli in legno di ulivo e perla, i pendenti ispirati ai motivi decorativi della Basilica di Santa Caterina di Alessandria di Galatina e molto altro.

Anello con citrino
Anello con citrino

Dopo gli studi, l’interesse per l’oreficeria ha condotto Roberta Risolo a Vicenza, uno dei distretti italiani della gioielleria, dove ha frequentato corsi di specializzazione e ha avuto le prime esperienze lavorative. Tornata in Puglia, oggi alterna l’insegnamento all’attività del suo Atelier a Porta Terra, inaugurato nel 2016. Il suo motto: «Credere sempre nella bellezza dei propri sogni».

Roberta Risolo, lavorazione delle Chiavi di Otranto
Roberta Risolo, lavorazione delle Chiavi di Otranto
Orecchini con perle
Orecchini con perle
Pendente Chiave di Otranto
Pendente Chiave di Otranto
Anello con ametista
Anello con ametista