il Tarì

Giuseppe Conte e i gioielli di Conte Diamonds

Ora Giuseppe Conte non è solo il nome del fondatore di Conte Diamonds, ma anche il nome di una linea di gioielli che porta il nome del fondatore dell’azienda. Il brand, che ha base al centro il Tarì di Marcianise (Caserta), mentre sede commerciale e laboratorio gemmologico si trovano a Milano, è la evoluzione dell’attività di famiglia, da tempo nel mondo della gioielleria. Una tradizione che Giuseppe Conte ha voluto continuare con un diploma in gemmologia e una predilezione per diamanti e pietre preziose. È nata così Conte Diamonds, che ora propone la linea che prende il nome del fondatore del brand.

Gemme e gioielli di Conte Diamonds
Gemme e gioielli di Conte Diamonds

I gioielli firmati Giuseppe Conte, spiega l’azienda, sono realizzati a mano con smeraldi colombiani, rubini della Groenlandia, tanzaniti provenienti dall’area del Kilimangiaro e diamanti di qualità superiore. I gioielli hanno un design classico, con una proporzione bilanciata tra diamanti e pietre preziose di colore.
Anello in oro, smeraldi e diamanti
Anelli in oro, smeraldi e diamanti

Anello in oro, rubino e diamanti
Anello in oro, rubino e diamanti

Le due stelle di Conte Diamonds




Si chiama Conte Diamonds, ma nel suo catalogo non ci sono solo diamanti. Anzi, abbondano le pietre con altri colori, dagli smeraldi della Colombia alla tanzanite, dagli zaffiri fino ai rubini. Le gemme sono, in ogni caso, il focus attorno a cui si svolge l’attività dell’azienda, evoluzione nata nel 2011 dalla tradizione di famiglia, che opera nel ramo dei preziosi dagli anni Settanta. Conte Diamonds è anche un’azienda con due poli: nasce nell’area di Napoli e ha una sede al Centro Orafo il Tarì di Caserta, mentre sede commerciale e laboratorio gemmologico si trovano a Milano. Inoltre, l’azienda affianca la produzione di gioielli a quella del commercio di diamanti.

Anelli con rubini
Anelli con rubini

Il business delle gemme è legato ai contatti e alla partnership con gli operatori della Borsa diamanti di Anversa, ma solo con pietre preziose naturali e conformi ai principi di eticità condivisi dal Kimberley Process, che garantisce la provenienza della materia prima da zone conflict-free. I gioielli di Conte Diamonds sono del tutto classici, nel consueto design che accosta diamanti e pietre di colore selezionate, montate su anelli e orecchini pronti per le vetrine della gioielleria. La Maison ha anche una linea più giovane, Conte Prime, che propone gioielli più accessibili. Giuseppe Conte, inoltre, ha avviato una parallela attività con una originale iniziativa di shopping online con la società PayBond.

Anello e orecchini con zaffiri e diamanti
Anello e orecchini con zaffiri e diamanti
Orecchino con diamanti indossato
Orecchino con diamanti indossato
Anello con brillante indossato
Anello con brillante indossato

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Anelli con diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini
Anelli con diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini






Colori e tradizione per Labriò




Dopo Labriola gioielli, nel 2017 Mario Labriola, affiancato dell’imprenditrice Cinzia Pastore, ha fondato Labriò, azienda di gioielli che opera dal Centro Orafo il Tarì a Marcianise (Caserta). Il brand non trascura l’eredità stilistica di famiglia, anzi, la rafforza. I gioielli hanno forme regolari e sono realizzati in oro 18 carati oppure in argento, con due separate linee di prodotto. Anelli, collane e orecchini, inoltre, sono arricchiti spesso con l’aggiunta di pietre naturali, come zaffiro e ametista, oppure madreperla, ma anche in alcuni casi con la possibilità di scegliere una variante sintetica.

Anello a fascia con pietre taglio a cuore
Anello a fascia con pietre taglio a cuore

I gioielli sono realizzati artigianalmente, specifica l’azienda, anche con l’uso del bulino, senza tecnologie computerizzate. «Affascinato dall’antica arte orafa napoletana e memore delle creazioni di famiglia, in particolare delle pettinesse in tartaruga, Mario Labriola riversa questo patrimonio di stile nelle sue creazioni», è l’autoritratto del designer. I prezzi sono piuttosto contenuti.

Anello in oro 18 carati e zaffiri
Anello in oro 18 carati, ametista e zaffiri
Anello in oro 18 carati e quarzo verde
Anello in oro 18 carati e quarzo verde
Bracciale in argento
Bracciale in argento
Bracciale in oro 18 carati e zaffiri rosa
Bracciale in oro 18 carati e zaffiri rosa
Orecchini in oro 18 carati, ametiste e zaffiri azzurri
Orecchini in oro 18 carati, ametiste e zaffiri azzurri

Orecchini in oro 18 carati e zaffiri rosa
Orecchini in oro 18 carati e zaffiri rosa







Novità Bysimon

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Le nuove collezioni di gioielli accessibili di Bysimon, marchio che ha sede al Tarì di Marcianise ♦︎

Si chiama Bysimon perché, in effetti, il fondatore è Marco Simeone, attuale presidente della società che opera nel centro orafo di Marcianise (Caserta), il Tarì. Ma l’attività del brand di gioielleria in argento e bijoux non si limita al Sud dell’Italia: i suoi punti vendita sono sparsi per tutto il territorio del Paese.   

Anello in argento dorato con cubic zirconia
Anello in argento dorato con cubic zirconia

L’azienda nel suo attuale assetto risale al 2007, ma le sue radici affondano nel 1970, quando è nata l’idea di produrre gioielli a prezzo accessibile. Da allora Bysimon è cresciuta fino a far lievitare il numero di collezioni e pezzi proposti, anche grazie alla presenza nelle maggiori fiere di settore. Gioielli semplici, in metallo e cristalli, in una miriade di collezioni raggruppate sotto diversi brand, come Bys, Simeone, Capri, IJewel. E, puntualmente, Bysimon ha preparato nuove collezioni, come quella ispirata alla città spagnola di Siviglia. Gli elementi base della produzione di Bysimon sono argento bagnato in una galvanica d’oro, cristalli, cubic zirconia, perle barocche.

Anello in argento dorato della collezione SIviglia, con cristalli colorati
Anello in argento dorato della collezione SIviglia, con cristalli colorati
Orecchini a forma del simbolo di vittoria, in argento con cubic zirconia
Orecchini a forma del simbolo di vittoria, in argento con cubic zirconia
Orecchini a cerchio in argento con cubic zirconia
Orecchini a cerchio in argento con cubic zirconia
Pendente in argento con cubic zirconia
Pendente in argento con cubic zirconia

Anello in argento dorato della collezione SIviglia
Anello in argento dorato della collezione SIviglia







Salvatore Collaro tra perle e corallo

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Corallo più perle: Salvatore Collaro prosegue la tradizione dei gioielli figli del mare ♦︎

Se anagrammate la parola corallo, potete ottenere Collaro. Chissà, forse è anche questo che ha legato così la famiglia Collaro al rosso figlio del mare. Fondata alla fine degli anni Cinquanta da Salvatore e Lella Collaro, l’azienda di Torre del greco (Napoli) continua a osservare la tradizione dei fondatori. Il corallo, però, si è adeguato ai tempi e i gioielli presentano un aspetto moderno, con volumi poco inclini alla lavorazione di cesello ma, piuttosto, con superfici lisce e ben levigate.

Anello in oro, corallo rosa, ametista
Anello in oro, corallo rosa, ametista

Al Centro Orafo il Tarì, dove ha sede la Salvatore Collaro, si lavora però anche un altro tipo di frutto del mare: la perla. Australiane, cinesi, giapponesi o  di Thaiti, le perle sono utilizzate per i gioielli ideati dalla fantasia di Liliana e Lucia, che continuano la tradizione di famiglia. I gioielli con le perle hanno anche il vantaggio di essere interpretati in chiave più giovane, con linee più leggere, mentre i gioielli con il corallo, accostato spesso a un pavé di diamanti, sono più impegnativi. Ecco alcune delle ultime creazioni della Maison napoletana.

anello perla
Anello con perla e diamanti
Bracciale con perle e diamanti
Bracciale con perle e diamanti

Anello in oro con perla dorata e diamanti
Anello in oro con perla dorata e diamanti

Orecchini con corallo rosso e diamanti
Orecchini con corallo rosso e diamanti

Collana in oro bianco, diamanti e corallo rosso
Salvatore Collaro, collana in oro bianco, diamanti e corallo rosso
Collana con pendente di corallo
Collana con pendente di corallo

Anelli con perle e ametiste
Anelli con perle e ametiste







A maggio gioielli in fiera con Open!




Tornano le fiere della gioielleria. Dal 14 al 17 maggio il Centro Orafo il Tarì (a Marcianise, Caserta) organizza Open!, il primo evento in presenza del 2021 dedicato all’intero comparto produttivo e distributivo del gioiello italiano. È prevista la partecipazione di oltre 450 aziende, compresi numerosi espositori ospiti. Buyer e commercianti avranno la possibilità di entrare in contatto con i migliori produttori nazionali e internazionali oltre che scoprire le ultime tendenze del gioiello.

Il Centro Orafo il Tarì
Il Centro Orafo il Tarì

Con la prima edizione di Open!, avvenuta lo scorso ottobre, il Tarì ha sviluppato un modello di organizzazione efficace e molto apprezzato. I protocolli testati hanno garantito un’esperienza di business ottimale grazie alla semplificazione dei sistemi di accesso al Centro e alla rigorosa organizzazione dei servizi. Oggi, con l’appuntamento di maggio ci troviamo a sostenere una nuova sfida: trasferire al comparto orafo italiano un segnale di fiducia verso una ripresa estiva, nonché tutto il sostegno professionale necessario per supportare le loro esigenze.
Vincenzo Giannotti, presidente del Centro orafo il Tarì

Vincenzo Giannotti
Vincenzo Giannotti

Nessuna barriera fisica, rapidità nelle fasi di accreditamento e riconoscimento degli ospiti, apertura degli spazi espositivi verso i giardini interni volta a garantire l’ottimale circolazione delle persone, sono solo alcune delle misure recentemente adottate dal Centro orafo che ha rivisto negli ultimi mesi, in modo rigoroso e puntuale, i sistemi di sicurezza e protocolli anti covid per offrire al pubblico, ma anche alle aziende insediate, un luogo dove poter fare business in sicurezza, muoversi in libertà e organizzare gli incontri di lavoro.

L’evento di maggio darà il via anche alle celebrazioni per i 25 anni del Centro. Il Tarì presenterà anche la sua nuova identità valoriale, dedicata ad una visione innovativa e sempre più emozionale del gioiello.

Esterno del Tarì
Esterno del Tarì

Vetrina a Open!
Vetrina a Open!







Giannotti (Tarì) vice presidente di Confindustria Caserta


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Il presidente del centro orafo il Tarì di Marcianise (Caserta), Vincenzo Giannotti, è stato eletto vice presidente di Confindustria Caserta. Lo ha indicato l’assemblea dell’associazione degli industriali della provincia. Giannotti affianca il neo presidente Beniamino Schiavone.

Esterno del Tarì
Esterno del Tarì

Ho accolto con grande piacere l’invito a dare il mio contributo all’azione dell’associazione, e mi sento onorato per la grande attestazione di stima che ho ricevuto in questi giorni dal mondo imprenditoriale della provincia di Caserta. Per me, napoletano come molti degli imprenditori che rappresento nel mio ruolo di presidente del Tarì, Caserta è ormai da molti anni una seconda casa, a cui devo molto. Non soltanto per avere accolto fin dall’inizio il Tarì come una grande risorsa per il territorio, ma anche per avere offerto sempre a tutti i livelli alla nostra realtà competenze, servizi e attenzione di eccellenza. Il particolare ruolo che mi è stato affidato, la delega alla competitività territoriale, mi consentirà di ricambiare questa disponibilità e di trasferire l’esperienza maturata negli anni a servizio di un contesto economico e imprenditoriale che presenta straordinarie opportunità di sviluppo. Sono certo che la squadra eccellente costituita dal presidente Schiavone saprà dare, con la sua guida, un contributo straordinario alla valorizzazione di questa straordinaria area del Paese, già tracciata con successo dal predecessore Traettino.
Vincenzo Giannotti

Vincenzo Giannotti
Vincenzo Giannotti

L’imprenditore ha anche messo a dispisizione Il Centro Orafo di Marcianise come hub per i vaccini anti covid. Giannotti, imprenditore orafo e socio fondatore de il Tarì, è commendatore della Repubblica, è stato presidente di Confedorafi e attualmente consigliere delegato alla formazione in Confindustria Federorafi. È presidente del Centro orafo il Tarì dal 2015.

Il centro orafo Il Tarì
Il centro orafo Il Tarì







Il Tarì sfida il covid e programma un evento




Nonostante l’emergenza sanitaria, il Tarì, polo distributivo e produttivo di Marcianise (Caserta), torna a un evento in presenza. Dal 12 al 15 marzo il centro orafo sarà il primo in Italia a riprendere con gli eventi fisicamente in sede, confermando lo svolgimento di Open Anteprime. L’evento, dedicato al gioiello, vuole essere un’opportunità per gli operatori del settore di visionare in anteprima e di persona, le nuove collezioni primavera 2021 e sarà un’anticipazione dei consueti appuntamenti di maggio e ottobre, considerati i più importanti eventi in Italia dedicati al mercato B2B dell’oreficeria.

Il centro orafo Il Tarì
Il centro orafo Il Tarì

Il 2020 è stato un anno molto duro per tutto il comparto gioielleria in Italia. Secondo l’ente statistico pubblico, l’Istat, nei mesi tra marzo e luglio il mercato ha visto dimezzarsi la produzione, con un calo del 54,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un contemporaneo rialzo dei prezzi di produzione, anche per l’impennata del costo dell’oro. I successivi lockdown e limitazioni dei mesi autunnali e invernali non hanno permesso di recuperare le grosse perdite.

Vetrina a Open!
Vetrina a Open!

Con questo evento vogliamo stimolare in maniera propositiva il mercato, lavorando concretamente per invertire il trend negativo dello scorso anno e dando allo stesso tempo un segnale di fiducia a tutto il comparto.
Vincenzo Giannotti, presidente del Centro Orafo il Tarì

Vincenzo Giannotti
Vincenzo Giannotti

Il Centro orafo, però, non si è mai fermato dallo scorso maggio, con oltre 400 aziende attivamente presenti e operative dalla produzione alla distribuzione. Il centro orafo specifica anche che il Tarì sarà «un ambiente sicuro e attrezzato con le più avanzate tecnologie, che permetteranno ad ogni azienda ospite di dedicarsi esclusivamente al business, con la possibilità di gestire in piena sicurezza la propria agenda di incontri». Sempre che la situazione generale non torni a peggiorare.

Esterno del Tarì
Esterno del Tarì







Gioielleria, 4 giorni di fiera Open! con Il Tarì




Passata la paura del covid torna lentamente la normalità anche nel settore fieristico: dal 2 al 5 ottobre ripartono, quindi, gli appuntamenti con il mondo orafo de Il Tarì. Il polo distributivo e produttivo della gioielleria che raggruppa 480 aziende e che si trova a Marcianise (Caserta), per esempio, ha annunciato Open! appuntamento per il mercato B2B. Premesso che saranno rispettate le misure di sicurezza, Open! si rivolge a dettaglianti e operatori del settore.

Il centro orafo Il Tarì
Il centro orafo Il Tarì

Dato che VicenzaOro è stata cancellata e sostituita dal nuovo format Voice (12-14 settembre), l’appuntamento può risultare più interessante per gli operatori della gioielleria. In previsione di Open! il Tarì ha rimodulato gli spazi esterni e tutti gli ambienti di lavoro per facilitare gli spostamenti e semplificare i contatti nel rispetto delle norme di prevenzione. Il Centro, in ogni caso, è operativo a pieno regime dai primi giorni di maggio.

Vincenzo Giannotti
Vincenzo Giannotti

Siamo pronti ad accogliere operatori e dettaglianti da tutta Italia nella piena sicurezza e con l’ospitalità che da sempre contraddistingue Il Tarì. Lo stesso nome dell’evento è sinonimo d organizzazione, pianificazione, esperienza, ma anche normalità. Parole importanti tramite le quali vogliamo trasmettere l’impegno e la volontà del Centro nell’offrire un servizio innovativo per generare occasioni di business a supporto della ripresa del comparto.
Vincenzo Giannotti, presidente Il Tarì

Centro Orafo Tarì
Centro Orafo Tarì

Per agevolare le aziende nella loro scelta di investimento per la presenza a Open!, sono state previste tariffe early bird (in sostanza sconti per i primi arrivati) che permettono di abbattere in modo significativo i costi di partecipazione, mentre per i dettaglianti sono state create nuove formule promozionali che premiano concretamente gli acquisti.

Lavorazione di gioielli alla scuola del Centro Orafo
Lavorazione di gioielli alla scuola del Centro Orafo il Tarì