Igi

Diamanti di laboratorio sconosciuti ai giovani




Anche se le vendite di diamanti «cresciuti» in laboratorio, cioè sintetici, è in aumento, non è detto che il concetto di pietre artificiali sia ben chiaro tra gli acquirenti. Specialmente se i diamanti creati da macchine sono considerate green, ecologiche, verdi, biocompatibili, sostenibili. Potete aggiungere voi la definizione più rispettosa dell’ambiente chre preferite. Un sondaggio presentato a Vicenzaoro September, infatti, mette il dito nella piaga: i giovani, i  Millennials e la Generazione Z, non hanno recepito il concetto. Si può fare una colpa? Evidentemente no. È chi vende pietre sintetiche che non ha comunicato abbastanza. Inoltre, c’è un dibattito intenso su quanto le gemme sintetiche, create in buona parte in Cina, siano davvero amiche dell’ambiente. Per esempio, per essere «cresciute» in laboratorio hanno necessità di un grande utilizzo di elettricità che, in Cina, deriva in gran parte da centrali a carbone (naturale, non sintetico).

Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio

In ogni caso, a Vicenzaoro è emerso che oltre il 90% degli intervistati non conosce i temi della sostenibilità etica dei diamanti. E solo per chi ha presente il fattore ambientale considera questo aspetto come rilevante per la scelta. La maggioranza degli intervistati, inoltre, pensa che solo il diamante naturale racchiude anche un fattore emotivo, per la sua autenticità e rarità. Al contrario delle pietre costruite in laboratorio. Ma le idee dei giovani intervistati sono piuttosto confuse, visto che solo il 60% è pronto ad acquistare un diamante naturale, mentre il 35% si dice indifferente.

Orecchini con diamanti blu creati in laboratorio
Orecchini con diamanti blu creati in laboratorio

La ricerca qualitativa, curata da Laura Inghirami, imprenditrice e fondatrice di Donna Jewel, con la collaborazione di Igi (Istituto Gemmologico Italiano) è stata presentata nell’ambito dei Gem Talk assieme a Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo, Andrea Sangalli, vice presidente di Federpreziosi. Conclusione: tutti d’accordo che gli acquirenti devono essere informati di più e meglio, con il Cibjo che ha realizzato un documento di Linee Guida scaricabile dal web. Sarà sufficiente?

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro

La nuova miniera: l'impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali
La nuova miniera: l’impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali







Anche nove gemmologi italiani con diploma Feeg





Simona Aiello, Filomena Barbato, Maria Vittoria Berutti, Giacomo Cancro Mitia, Lavinia Casentini, Filippo Invernizzi, Daniele Manasse, Gabriele Mazzilli, Lorenzo Scandolo: sono i nove gemmologi italiani provenienti dall’Igi, Istituto Gemmologico Italiano, diplomati dalla Feeg, Federation for European Education in Gemmology, assieme ad altri 69. I gemmologi hanno ricevuto l’attestato a Schoonhoven, in Olanda, in occasione del Simposio della Federazione, nata nel 1995, di cui Igi è uno dei soci fondatori.

La federazione riunisce le più importanti realtà europee nella formazione in campo gemmologico: scuole che hanno una storia almeno decennale con diplomi riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

I delegati della Federation for European Education in Gemmology (Feeg) con il presidente della Commissione Corallo Cibjo, Enzo Liverino
I delegati della Federation for European Education in Gemmology (Feeg) con il presidente della Commissione Corallo Cibjo, Enzo Liverino

L’Istituto Gemmologico Italiano è l’unico istituto italiano il cui diploma è riconosciuto per l’ammissione agli esami per il conseguimento del diploma di European Gemmologist Eg. Il gemmologo Igi può sostenere l’esame teorico e l’esame pratico nella nostra sede istituzionale di Milano, con la presenza di un commissario esterno proveniente dalle altre scuole europee.
Ilaria Adamo, docente dell’Istituto e attuale vicepresidente Feeg

Alcuni dei diplomati Feeg con Ilaria Adamo, docente Igi e vicepresidente Feeg, e Loredana Prosperi, direttore di Igi
Alcuni dei diplomati Feeg con Ilaria Adamo, docente Igi e vicepresidente Feeg, e Loredana Prosperi, direttore di Igi

Parliamo di un titolo di merito che serve ad arricchire il bagaglio culturale dello studente ed il suo curriculum ed è l’occasione giusta per misurare le proprie conoscenze con un organismo unificatore internazionale che raccoglie le più grandi realtà di formazione gemmologica d’Europa. È uno step importante per coronare il proprio percorso di studi, per confrontarsi con colleghi stranieri che studiano gemmologia e per assistere a conferenze del settore tenute da relatori di spessore internazionale.
Loredana Prosperi, direttrice dell’Igi

Diamante rosa sotto la lente del gemmologo
Diamante rosa sotto la lente di un gemmologo







Dall’Igi un certificato per il corallo





Barriere coralline a rischio, qualità del corallo: l’Igi, Istituto Gemmologico Italiano, ha messo a punto un metodo scientifico per la classificazione ♦︎

I diamanti sono da tempo otto la lente: per accertare la loro provenienza, oltre che la qualità, sono stati introdotti diversi metodi, a partire dal Kimberley Process. Ma l’esigenza di sapere che cosa si acquista davvero, a partire dalla provenienza e dalle caratteristiche, non riguarda solo i diamanti. Il corallo, per esempio, è un illustre sconosciuto per la maggior parte delle persone che acquistano il prezioso frutto del mare.

Anello in oro con corallo rosso
Chantecler, anello in oro con corallo rosso e diamanti

Ma, in realtà, è possibile ottenere un identikit sicuro del corallo. E sarà  l’Igi, l’Istituto Gemmologico Italiano, presieduto da Raffaele Maino e diretto da Loredana Prosperi, il primo laboratorio in grado di fornire la certezza dell’origine del corallo. Non solo: l’Igi offre anche la possibilità di certificarne l’origine attraverso un sofisticato strumento di fingerprinting. Insomma, non più solo una expertise visiva, ma a una prova scientifica.

Orecchino in oro e corallo
Cartier, orecchino in oro e corallo

Il traguardo è stato raggiunto in sinergia con laCibjo, organizzazione che si definisce come la United Nations of the jewellery business, cioè la confederazione mondiale della gioielleria e dalla commissione Corallo, presieduta da Vincenzo Liverino. La parte scientifica è stata curata con il supporto dell’Università Federico II di Napoli, parte attiva attraverso il proprio dipartimento di Biologia Marina, con a capo la Professoressa Anna Di Cosmo, dallo stesso Igi e dal Danat, l’Istituto delle Gemme e delle perle del Barhein (un’autorità in materia di standard industriali), guidato da Ken Scarratt.

Anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo
Avakian, anello della collezione Riviera in oro bianco, diamanti, corallo

Oltre a certificare la qualità del corallo, il procedimento servirà anche a tutela della materia prima, che è un organismo vivente e specie a rischio (come le barriere coralline). Fra i risultati già raggiunti ci sono l’adozione nel 2015 del Coral Blue Book, poi perfezionato nel 2017 e dalla stesura del manuale Coral Guide for Customs – Classification & Identification of Coral Materials, studiato per fornire alle autorità doganali e alle Agenzie competenti corretti elementi di valutazione e classificazione dei coralli qualità gemma. In questo modo si può identificare in maniera certa la provenienza del materiale, determinante per intervenire sulla tutela delle specie e delle zone protette, e introdurre,

Spilla di Bulgari con gemme e corallo
Spilla di Bulgari con gemme e corallo

Sino a ora l’identificazione avveniva sulla base delle proprietà fisiche del materiale, dell’osservazione morfologica con l’uso di spettroscopi a infrarossi e Raman. Ma in alcuni casi questo non è sufficiente e sono necessari approfondimenti. Qui entra in gioco l’identificazione del codice genetico, presente in tutti gli organismi viventi, il più affidabile metodo per la determinazione delle specie, che ora offre la possibilità di certificare senza ombra di dubbio, utilizzando opportuni marcatori, la specie di corallo.





Bracciale con corallo intrecciato
Eredi Jovon, bracciale con corallo intrecciato

Orecchini in corallo rosso Cavolfiore
Cassandra Goad, orecchini in corallo rosso e oro Cavolfiore

Anello Queen con corallo e acquamarine
Fraleoni, anello Queen con corallo e acquamarine

Collana in argento 925 con pietre naturali e corallo mediterraneo. Prezzo: 136,55 euro
Salvatore Collaro, collana in argento 925 con pietre naturali e corallo mediterraneo. Prezzo: 136,55 euro

Anello Raffaello con corallo rosa peau
Rovian, anello Raffaello con corallo rosa peau







La scalata della giada nera

La giada nera, l’affascinante pietra che vuole salire sul trono delle gemme più di moda ♦

La giada nera è una pietra che potrebbe registrare una vasta diffusione, ammesso che se ne trovi una quantità sufficiente. A proporre questo prezioso materiale è ora Kings Stone US, società di New York che detiene i diritti di importazione negli Usa. A garanzia della qualità e delle caratteristiche di questa pietra sono il National Gemstone Testing Center (Ngtc), istituto cinese con la patente di ufficialità, e due organismi americani, l’American Gemological Laboratories (Agl) e l’International Gemological Institute (Igi). La giada nera proposta, però, non arriva dalla Cina, ma da una miniera in Sudafrica di proprietà di King Stone, anche se la certificazione della autenticità è prerogativa di Ngtc, la maggiore autorità in materia.

Le caratteristiche presentate per questa pietra (che è giadeite, non nefrite) sono rilevanti: è lucente come un diamante e ha una durezza da 7,5 a 8,5 sulla scala Mohs, più o meno quindi come lo smeraldo o il topazio (il diamante è quota 10). Inoltre, secondo King Stone, la giada è una alternativa ai «diamanti neri trattati», dato che è una pietra dal colore naturale, lucente, e consistente come una pietra preziosa. L’effetto è affascinante, come dimostra la collezione di Roberto Coin.

Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, pendente in oro rosa, diamanti e giada nera e verde
Roberto Coin, pendente in oro rosa, diamanti e giada nera e verde
Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, orecchini opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Roberto Coin, anello opendenti in oro rosa, diamanti e giada nera
Orecchini con la giada nera di King Stone
Orecchini con la giada nera di King Stone
Pendente con la giada nera e diamanti di King Stone
Pendente con la giada nera e diamanti di King Stone
Il certificato rilasciato da Ngtc
Il certificato rilasciato da Ngtc