Harry Winston - Page 3

I gioielli degli Oscar

Alla cerimonia degli Oscar (e ai party) i gioielli di Tiffany indossati da Emma Stone, Jessica Biel e Reese Witherspoon. Charlize Theron ha scelto Chopard e… ♦

Agli Oscar 2017 una busta sbagliata consegnata a Warren Beatty, ha indicato vincitore per il miglior film La La Land, mentre in realtà ha vinto Moonlight. Quelli che di sicuro non sono vittime di equivoci sono stati i gioielli. A partire da quelli di Tiffany. Emma Stone, vincitrice del premio come Miglior Attrice per La La Land, si è presentata con gli orecchini Whispers of the Rain Forest della casa di New York in platino, oro giallo e diamanti, e con l’anello Yesterday, Today, and Tomorrow in platino, oro giallo, diamanti bianchi e un diamante giallo centrale da oltre 3 carati, entrambi della collezione Tiffany Blue Book 2017.

Anche Jessica Biel, sul red carpet insieme al marito Justin Timberlake, che ha aperto la serata con una speciale performance musicale, ha abbinato al suo abito il collier in oro giallo, platino e diamanti Whispers of the Rain Forest della collezione Tiffany Blue Book 2017. Sempre della Maison erano gli orecchini e anelli Tiffany di Reese Witherspoon al Vanity Fair Oscar’s Party. Di un gioiellierie italiano, Marco Bicego, sono stati invece i gioielli della a cantante Sara Bareilles, in particolare, i gioielli della collezione Lunaria.  

Charlize Theron, invece, ha indossato un paio di orecchini di Chopard con un diamante da 26 carati a forma di cuore. E Nicole Kidman, candidata come miglior attrice non protagonista, ha scelto Harry Winston. Ma, forse, i gioielli che hanno colpito la fantasia (per il loro costo) sono quelli indossati da Jennifer Aniston: firmati da Lorraine Schwartz orecchini con diamanti  taglio smeraldo per 100 carati del valore di 9,5 milioni  dollari e un anello di diamanti da 20 carati Golconda da 1,2 milioni.

Emma Stone
Emma Stone
Jessica Biel
Jessica Biel
Sara Bareilles . Foto Getty Images
Sara Bareilles . Foto Getty Images
Marco Bicego, bracciale della collezione Lunaria
Marco Bicego, bracciale della collezione Lunaria
Marco Bicego, orecchini della collezione Lunaria
Marco Bicego, orecchini della collezione Lunaria
Charlize Theron con orecchini Chopard
Charlize Theron con orecchini Chopard
Nicole Kidman con orecchini Harry Winston
Nicole Kidman con orecchini Harry Winston
Jennifer Aniston con il marito Justin Theroux
Jennifer Aniston con il marito Justin Theroux


12 orologi-gioiello per il 2017

Ecco 12 orologi-gioiello che vorreste avere al vostro polso.




Per sapere che ore sono un orologio serve poco: smartphone e computer sono sempre a disposizione per svelare il tempo con precisione assoluta. Ma un bracciale che, tra l’altro, segna anche il tempo, è un’altra cosa. I gioielli-orologio non fanno parte della categoria dei semplici meccanismi che scandiscono i secondi. Sono invece un ornamento, un accessorio, un prezioso cerchio che cinge il polso e che risplende. Quelli più preziosi, inoltre, sono dei capolavori di alta gioielleria, con elaborate incrostazioni di diamanti e pietre preziose, capaci di scaldare gli occhi (e il portafogli) di chi li cerca e di chi li indossa. Spesso sono di diamanti, con elaborati pavé che formano motivi geometrici. Altri prediligono complicate decorazioni attorno alla cassa dell’orologio, di solito ridotta ai minimi termini. Ma c’è anche chi si lancia in accostamenti di pietre colorate e perfino corallo. Ecco, quindi, 12 orologi che sono soprattutto gioielli, per contare le ore dell’anno nuovo. Lavinia Andorno

Harry Winston , Premier Collection, con oro rosa e diamanti
Harry Winston , Premier Collection, con oro rosa e diamanti
Bulgari, orologio Serpenti in oro bianco, diamanti taglio brillante e baguette
Bulgari, orologio Serpenti in oro bianco, con diamanti taglio brillante e baguette
Cartier, Cartier orologio meccanico Saturno in oro grigio, diamanti
Cartier, Cartier orologio meccanico Saturno in oro grigio, diamanti

Damiani, orologio in oro bianco con diamanti
Damiani, orologio in oro bianco con diamanti





Jaeger LeCoultre, orologio Rendez-Vous Secret, in oro grigio e 304 diamanti
Jaeger LeCoultre, orologio Rendez-Vous Secret, in oro grigio e 304 diamanti

Patek Philippe, orologio in oro giallo con diamanti e corallo. Prezzo: 32.000 euro
Patek Philippe, orologio in oro giallo con diamanti e corallo. Prezzo: 32.000 euro
Louis Vuitton, orologio con diamanti riviére in oro grigio e diamanti
Louis Vuitton, orologio con diamanti riviére in oro grigio e diamanti
Patek Philippe, orologio Gondolo, in oro bianco e diamanti
Patek Philippe, orologio Gondolo, in oro bianco e diamanti
Tiffany, orologio Cocktail, in oro bianco e diamanti
Tiffany, orologio Cocktail, in oro bianco e diamanti
Van Cleef & Arpels, orologio Sweet Charms, con pavé di diamanti con taglio brillante e baguette
Van Cleef & Arpels, orologio Sweet Charms, con pavé di diamanti con taglio brillante e baguetteorologio
Bracciale orologio Montre à Secret Signature Diamant
Chanel, mracciale orologio Montre à Secret Signature Diamant

Bracciale-orologio di diamanti
Graff, bracciale-orologio di diamanti




La gioielleria più cara del mondo

Qual è la gioielleria più cara del mondo? Una società ricerche di mercato ha fatto una ricerca e ha scoperto che…




Siete proprietari di un pozzo di petrolio? Avete vinto al superenalotto? Una schiera di Olgettine vi rimprovera di essere tirchio? La soluzione c’è: basta andare nella gioielleria più costosa del mondo a fare shopping. Già, ma qual è il negozio di preziosi più caro del mondo? Tempo fa la società americana di ricerche di mercato Bundle lo ha stabilito con certezza: è Harry Winston, a New York, dove potrete spendere più che in  un qualsiasi  di altro rivenditore di gioielli negli Stati Uniti. Lo scontrino medio battuto da Harry Winston secondo Bundle, che ha esaminato migliaia di transazioni effettuate dai gioielleri tra il  luglio 2010 e il giugno 2011, è di 8,388 dollari (circa 6.500 euro). Harry Winston, d’altra parte, si trova sulla Fifth Avenue, che la più costosa strada commerciale del mondo. Gli altri gioiellieri nella lista, in confronto, sono molto più economici: da De Beers, a Manhattan, per esempio, i clienti spendono una media di 4.625 dollari, mentre nella boutique William Noble Rare, a Dallas,  lo scontrino viaggia sui 5.839 dollari. Dalla lista manca Tiffany, ma un motivo c’è: accanto a gioielli di pregio e costosi, la famosa maison newyorkese vende anche modesti oggetti da 150 dollari, che portano verso il basso la spesa media. Matilde de Bounvilles

La boutique di Harry Winston a New York
La boutique di Harry Winston a New York
Targa di Harry Winston
Targa di Harry Winston

Harry Winston, anello con rubini e diamanti
Harry Winston, anello con rubini e diamanti





Bracciale della collezione The Incredibiles
Bracciale della collezione The Incredibiles

Il roadshow di Harry Winston in Cina
Il roadshow di Harry Winston in Cina
Collana con rubini e diamanti
Collana con rubini e diamanti




Una vie en rose per Christie’s

Diamante rosa da 18,2 milioni e orecchini record per l’asta di Christie’s a Ginevra.

Christie’s ha festeggiato quest’anno i 250 anni. Ma la vendita di Magnificent Jewels a Ginevra deve averla fatta sentire più giovane: i pezzi battuti hanno totalizzato oltre 97 milioni di dollari. C’era attesa per il top lot: il diamante fancy pink vivid con taglio a forma di pera di 9,14 carati. È stato apprezzato: ha fatto segnare il secondo prezzo più alto per un diamante rosa a forma di pera venduto all’asta, con 18,2 milioni di dollari (16,8 milioni di euro), circa 2 milioni di dollari a carato. Acquirente: un privato asiatico. C’era attesa anche per la rinascita di un marchio storico come Boehmer et Bassenge haute joaillerie. Gli orecchini  Miroir de l’Amour hanno ottenuto il nuovo prezzo record per una vendita all’asta (17,6 milioni di dollari, cioè 16,3 milioni di euro). La collana di diamanti Le Jardin d’Isabelle, il terzo pezzo realizzato dalla Maison, è stato battuto a 8 milioni di dollari (7,4 milioni di euro). Ora l’attesa si sposta per un altro paio di orecchini di Boehmer et Bassenge con diamanti del peso di 11 carati ciascuno che sarà venduto a Hong Kong il 29 novembre.

Insomma, i gioielli, forse complice il periodo natalizio, continuano a entusiasmare investitori e appassionati, con numerosi pezzi che superano le stime. Un braccialetto Art Déco con rubini e diamanti di Van Cleef & Arpels è stato acquistato per 1,3 milioni, cioè quattro volte la sua stima pre-vendita. Nel complesso, sono stati 35 i lotti venduti per oltre 1 milione di dollari. Nella vendita di Ginevra sono da segnalare anche una collana di diamanti firmata Harry Winston, venduta per 9,3 milioni di dollari (7,7 milioni di euro), un anello di Bulgari con diamante da 36 carati per 4,3 milioni di dollari (4 milioni di euro) e una collana di perle a due fili per 2,9 milioni di dollari (2,6 milioni di euro). Federico Graglia

Miroir de l'Amour sono orecchini perfetti, con diamanti a forma di pera.
Miroir de l’Amour sono orecchini perfetti, con diamanti a forma di pera.
Collana di diamanti Jardin d'Isabelle
Collana di diamanti Jardin d’Isabelle
Il diamante fancy pink vivid con taglio a forma di pera di 9,14 carati. È stato apprezzato: ha fatto segnare il secondo prezzo più alto per un diamante rosa a forma di pera venduto all'asta, con 18,2 milioni di dollari
Il diamante fancy pink vivid con taglio a forma di pera di 9,14 carati. È stato apprezzato: ha fatto segnare il secondo prezzo più alto per un diamante rosa a forma di pera venduto all’asta, con 18,2 milioni di dollari
Anello di Bulgari con diamante, venduto per 4,3 milioni di dollari
Anello di Bulgari con diamante, venduto per 4,3 milioni di dollari
Bracciale di diamanti venduto per 2,7 milioni
Bracciale di diamanti venduto per 2,7 milioni
Collana di perle naturali a due fili. Venduta per 2,9 milioni
Collana di perle naturali a due fili. Venduta per 2,9 milioni
Collana di diamanti firmata Harry Winston, venduta per 8,3 milioni di dollari allo stesso Harry Winston
Collana di diamanti firmata Harry Winston, venduta per 8,3 milioni di dollari allo stesso Harry Winston

Harry Winston al quadrato

Harry Winston lancia una collezione che si chiama Harry Winston (con il proprio logo).

Il marchio da anni ha preso il posto degli oggetti su cui è applicato. O, almeno, questo avviene molto spesso: si acquista una marca, più che quello che è prodotto dall’azienda. La gioielleria non fa eccezioni e questo spiega l’idea di Harry Winston di chiamare una collezione HW Logo, senza giri di parole. Insomma, acquistate un gioiello, certo, ma il vero valore lo aggiungono quelle due lettere che compongono le iniziali Harry Winston. Naturalmente lLa Maison americana, famosa soprattutto per i suoi diamanti, ha pensato a questa linea di gioielli non solo per vendere il proprio marchio, ma anche per offrire anelli, collane e bracciali indossabili e piacevoli. Prezzi: si va da 2300 ai 20.000 dollari per il bracciale con diamanti. Oro nelle tre colorazioni classiche e piccoli diamanti che punteggiano la superficie dei gioielli sono nel segno della tradizione. In più, come detto, c’è il logo, che si trasforma in elemento decorativo, visto che propone la silhouette di una pietra a taglio smeraldo, che era il preferito di Mr. Harry Wintson, il fondatore. Ma un’innovazione c’è: è la prima volta che il brand utilizza l’oro rosa. Tutto cambia, anche le tradizioni. Alessia Mongrando

Braccialetto HW Logo, in oro bianco e diamanti
Braccialetto HW Logo, in oro bianco e diamanti
Braccialetto HW Logo, in oro giallo e diamanti
Braccialetto HW Logo, in oro giallo e diamanti
Braccialetto HW Logo, in oro giallo e diamanti
Braccialetto HW Logo, in oro giallo e diamante
Anello HW Logo, in oro rosa e diamanti
Anello HW Logo, in oro rosa e diamanti
Anello HW Logo, in oro bianco e diamanti
Anello HW Logo, in oro bianco e diamanti
Orecchini HW Logo, in oro bianco e diamanti
Orecchini HW Logo, in oro bianco e diamanti
Anello HW Logo, in oro bianco e diamanti
Anello HW Logo, in oro bianco e diamanti

Magnificent Christie’s

Diamanti rosa, zaffiri del Kashmir, gioielli di ascendenza nobile: il 15 novembre asta dei Magnificent Jewels di Christie’s.

Preparate i cannocchiali se non potete preparare dei maxi assegni: a Ginevra, il 15 novembre, Christie’s propone un’asta di Magnificent Jewels con un catalogo che comprende eccezionali pezzi e pietre. Ci sono gioielli firmati da Van Cleef & Arpels, Cartier, David Webb, Harry Winston, oltre a Boehmer et Bassenge, il brand lanciato di recente (ne abbiamo parlato qui).

Diamanti rari

Oltre ai gioielli, all’asta di Ginevra saranno presentati diamanti particolarmente interessanti, tra cui un Pink Fancy Vivid a forma di pera, di 9,14 carati con una stima di 18 milioni di dollari. Questo diamante ha il pregio di non avere nessuna traccia di un colore secondario, il che lo rende estremamente raro e attraente. È bene ricordare anche che solo uno su 100.000 diamanti possiede un colore abbastanza profondo per qualificarsi come Fancy.

Altro diamante, questa volta incolore. È lo Star of Sierra Leone, scoperto il giorno di San Valentino del 1972 a 320 chilometri da Freetown, la capitale dello Stato africano. Pesante 968,9 carati, è stato il quarto diamante per grandezza, dopo il Cullinan, l’Excelsior e il Lesedi La Rona. A suo tempo è stato venduto, grezzo, da De Beers a Harry Winston, il 3 Ottobre 1972, per poco meno di 2,5 milioni di dollari. Dopo essere stato tagliato, ha prodotto 17 gemme, con un totale di 238.48 carati, di cui 13 gemme sono impeccabili. Questo diamante con taglio a pera è stato acquistato il 26 dicembre 1973, la famiglia dell’attuale proprietario e fa parte dell’originale Star of Sierra Leone. Pesa 21,69 carati ed è stato montato da Harry Winston su un anello. La stima è tra 1,4-1,8 milioni di dollari.

Pedigree nobile

All’asta ci sono anche gioielli della contessa Mona von Bismarck: un braccialetto con un diamante taglio marquise, del peso di circa 7,13 carati, realizzato da Cartier è stimato 500-700.000 dollari. Mona von Bismarck era una trendsetter. Nata in America, nel 1899 a Louisville, nel 1953 ha sposato in terze nozze il conte Edward von Bismarck, nipote del cancelliere tedesco Otto von Bismarck.

Da segnalare anche un bracciale zaffiro e diamanti di Van Cleef & Arpels, comprende tre pietre a forma di cuscino del Kashmir, circondato da diamanti taglio baguette che formano un braccialetto articolato (stima: 1,7-2,7 milioni). Uno degli anelli con zaffiro offerti in vendita è impostato su una pianta ottagonale (stima: 1,7-2,7 milioni) e un altro zaffiro a pan di zucchero è stimato 1,8-2 milioni). Federico Graglia

Bracciale con zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima: 1,7-2,7 milioni di dollari
Bracciale con zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels. Stima: 1,7-2,7 milioni di dollari
Anello con zaffiro del Kashmir. Stima: 1,7-2 milioni
Anello con zaffiro del Kashmir. Stima: 1,7-2 milioni
Bracciale di Cartier appartenuto a Mona von Bismarck
Bracciale di Cartier appartenuto a Mona von Bismarck
Diamante Pink Fancy Vivid da 9,14 carati
Diamante Pink Fancy Vivid da 9,14 carati
Diamante a pera Star of Sierra Leone
Diamante a pera Star of Sierra Leone
Mona von Bismarck
Mona von Bismarck
Orecchini con diamanti e zaffiri del Kashmir. Stima: 0,8-1,2 milioni di dollari
Orecchini con diamanti e zaffiri del Kashmir. Stima: 0,8-1,2 milioni di dollari

Pippa Middleton, anello da trendsetter

Inutile negarlo: le cronache rosa che coinvolgono la famiglia reale inglese e dintorni non passano di moda. E attirano l’attenzione anche per quanto riguarda i gioielli. L’ultima notizia riguarda il matrimonio di Pippa Middleton, sorella di Kate, duchessa di Cambridge e moglie dell’erede al trono Williams, è stata fotografata con un grande anello di diamanti, segno prezioso del fidanzamento con il ricco James Matthews. Se Kate ha ricevuto l’anello con zaffiro appartenuto un tempo a Diana Spencer, madre di Williams, non si può dire che l’anello di Pippa sia meno importante. Secondo l’esperto gemmologo del Daily Telegraph, l’anello ha un valore di circa 200.000 sterline, cioè circa 240.000 euro. L’anello di fidanzamento non è il classico solitaire. È di forma ottagonale ed è stato acquistato dal gioielliere di Londra Robinson Pelham, che serve da anni la famiglia Middleton e ha fornito gli orecchini di diamanti che la duchessa di Cambridge indossava il giorno delle nozze.

Il vantaggio della forma quadrata

Secondo gli esperti, le proporzioni simmetriche degli anelli con pietre quadrangolare, che non a caso si chiamano princess, hanno il vantaggio di apparire più grandi rispetto a quelli circolari. Tendono anche a ottenere un migliore rapporto qualità-prezzo, perché il taglio quadrato è più semplice per chi lavora le pietre e consente di sprecare meno materiale. Alessia Mongrando

L'anello ottagonale di Pippa Middleton
L’anello ottagonale di Pippa Middleton
Pippa Middleton con anello
Pippa Middleton con anello
Kate Middleton con l'anello appartenuto a Diana
Kate Middleton con l’anello appartenuto a Diana
Anello con diamante taglio quadrato di Tiffany
Anello con diamante taglio quadrato di Tiffany
Anello con diamante taglio quadrato di Harry Winston
Anello con diamante taglio quadrato di Harry Winston

Un rubino eccezionale da Christie’s

Un anello con un grande rubino, il Jubilee Ruby, sarà il pezzo di spicco dell’asta di Magnificent Jewels programmata da Christie’s per il 20 aprile. Perché giubileo? Be’, perché Christie’s compie 250 anni. E forse non a caso saranno in vendita gioielli davvero eccezionali, 250 lotti, tra cui diamanti rari e pietre colorate, e pezzi firmati anche da Buccellati, Cartier, David Webb, Graff, Harry Winston, Van Cleef & Arpels. Dell’asta fanno parte gioielli della collezione di Carroll Petrie, ricca ereditiera scomparsa due anni fa lasciando un patrimonio valutato in 100 milioni di dollari. Secondo Chtisti’es, il Jubilee Ruby è il più importante rubino birmano messo all’asta negli Stati Uniti da oltre 25 anni. Il gioiello è firmato da un designer di eccezione, Verdura. La pietra è di 15.99 carati ed è considerata una rarità per le sue eccezionali dimensioni. È stimato tra 12 e 15 milioni di dollari. Un’altra pietra su cui si concentrerà l’attenzione è un diamante Fancy Intense viola-rosa di 10,07 carati, colore perfetto D, taglio circolare di 40,43 carati.

Secondo Rahul Kadakia, responsabile internazionale dei gioielli di Christie’s, «i rubini birmani di qualità e di oltre 15 carati sono una rarità assoluta nel mondo delle gemme colorate e il prezzo record di 18,3 milioni per una pietra di 15,04 carati all’asta di Christie’s a Hong Kong nel dicembre 2015 esemplifica l’appetito vorace di collettori per queste gemme». I gioielli dell’asta saranno in mostra pubblico dal 15 aprile al 19 aprile nelle gallerie del Rockefeller Center a New York. Federico Graglia

Spilla Belle Epoque di Cartier. Stima: 100-120.000 dollari
Spilla Belle Epoque di Cartier. Stima: 100-120.000 dollari
Carroll Petrie (a destra) con Joan Rivers
Carroll Petrie (a destra) con Joan Rivers
Anello con diamante colorato. Stima:150-200.000 dollari
Anello con diamante colorato. Stima:150-200.000 dollari
Spilla di diamanti firmata Harry Winston. Stima: 120-180.000 dollari
Spilla di diamanti firmata Harry Winston. Stima: 120-180.000 dollari
Anello con diamanti bianchi e diamnte colorato rosa-violetto. Stima: 8-12 milioni di dollari
Anello con diamanti bianchi e diamnte colorato rosa-violetto. Stima: 8-12 milioni di dollari
Anello con zaffiro cabochon. Stima: 800.000-1,2 milioni di dollari
Anello con zaffiro cabochon. Stima: 800.000-1,2 milioni di dollari
Jubilee Ruby, anello firmato Verdura. Stima: 12-15 milioni di dollari
Jubilee Ruby, anello firmato Verdura. Stima: 12-15 milioni di dollari
Spilla Panthere di Cartier. Stima: 280-320.000 dollari
Spilla Panthere di Cartier. Stima: 280-320.000 dollari

Harry Winston, incredibles cluster

Harry Winston in missione a Pechino e Shanghai per presentare le nuove incredibili creazioni della collezione The Incredibles. Il roadshow in Cina ha puntato sulla valorizzazione del modello Cluster, che è un marchio distintivo della Maison. Sorprendente l’origine: Harry Winston una notte dicembre 1940 è stato ispirato dal modo in cui la neve fresca invernale brillava su una lussureggiante corona di agrifoglio appesa alla sua porta. Notando il modo in cui le dimensioni aggraziate della corona e le curve fluide non erano modellate dai rami, ma dalle singole foglie, il gioielliere ha cominciato a immaginare un modo nuovo per le composizioni dei suoi gioielli, che permettesse ai diamanti di guidare il disegno dei singoli pezzi. Il risultato è stato una composizione di gioielli con diamanti taglio pera, marquise e brillante, in modo da esaltare i riflessi di luce luce. Una tecnica utilizzata anche per The Incredibles, in cui si rincorrono i cluster di diamanti, accostati a smeraldi, rubini e zaffiri. La collezione nasce da alcuni dei 10mila custoditi negli archivi Winston. La linea di gioielli è nata nel 2008, ma è stata ripresentata nel 2015, con nuove aggiunte. Che pare abbiano soddisfatto anche i cinesi. Giulia Netrese

Harry Winston, anello con rubini e diamanti
Harry Winston, anello con rubini e diamanti
Harry Winston, collezione The Incredibles
Harry Winston, collezione The Incredibles
Collana con rubini e diamanti
Collana con rubini e diamanti
Il roadshow di Harry Winston in Cina
Il roadshow di Harry Winston in Cina
Evento a Shanghai
Evento a Shanghai
Orecchini con cluster di diamanti e zaffiri
Orecchini con cluster di diamanti e zaffiri
Evento a Shanghai di Harry Winston
Evento a Shanghai di Harry Winston
Bracciale della collezione The Incredibiles
Bracciale della collezione The Incredibiles

Fiori di loto per Harry Winston

Il fiore di loto ha ispirato molti gioiellieri: ora anche Harry Winston, che di recente ha aperto una boutique anche a Roma (https://gioiellis.com/harry-winston-un-americano-a-roma) propone una collezione ispirata ai petali della più amata corolla dell’Oriente. La Maison americana, specializzata in gioielli con diamanti, ha riunito tante gemme in piccole figure che ricordano il fiore. Della collezione fanno parte orecchini, anelli e una lunga collana, a cui è appeso un pendente a forma di stella a otto punte e, all’interno, il contorno dei petali del loto. I petali sono formati da due pietre a taglio brillante circondate da una sottile rifinitura in oro bianco. Al centro del fiore è posto un diamante a taglio brillante di dimensioni maggiori. Tutte le pietre sono incolori e di alta qualità. Lavinia Andorno

Anello della collezione Fiori di loto
Anello della collezione Fiori di loto
Anello della collezione Fiori di loto, di Harry Winston
Anello della collezione Fiori di loto, di Harry Winston
Collana della collezione Fiori di loto
Collana della collezione Fiori di loto
Orecchini della collezione Fiori di loto
Orecchini della collezione Fiori di loto

Il guru di Christie’s: gioielli irresistibili

I numeri a otto cifre raggiunti nelle aste di gioielli non sono più un’eccezione: «I valori che fino a dieci anni fa si raggiungevano solo nelle aste di dipinti, per esempio un Picasso venduto per 10 milioni di dollari o un Van Gogh battuto a 20 milioni di dollari, sono ormai una tendenza anche nel mondo dei gioielli», spiega Rahul Kadakia, direttore internazionale del dipartimento di gioielleria di Christie’s, in un’intervista rilasciata al magazine americano Robb Report. L’esperto della società londinese entrata nell’orbita della multinazionale del lusso Kering, lo descrive come un fenomeno inarrestabile e in espansione. E i risultati delle aste dello scorso anno lo confermano: lo zaffiro di 392 carati Belle Blue of Asia venduto a Ginevra per 17 milioni e 500 mila dollari, un record; la spilla di Cartier Belle Époque a 17 milioni 900 mila dollari. E, ancora, una collana di rubini in asta a Hong Kong per 13 milioni di dollari.

Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari
Rahul Kadakia con una selezione di gioielli appartenuti a Elizabeth Taylor venduti in una speciale asta organizzata da Christie’s nel 2011, che ha messo a segno un record di 116 milioni di dollari

Ecco un estratto dell’intervista.

RR: È l’interesse per il colore a dare gas al mercato?

RK: Sì. Una volta acquistare un diamante bianco a 100 mila dollari per carato e uno colorato a 1 milione sempre per carato era un grande affare. Oggi la quotazione è raddoppiata, e pagare 2 milioni a carato per un diamante colorato è normale.

RR: Questo cambiamento è dovuto a un atteggiamento diverso da parte dei compratori? O è l’andamento dell’economia globale ad aver avuto il maggiore impatto?

RK: Il mercato azionario ha influito: non si può fare molto con un pezzo di carta, mentre il diamante lo puoi tenere in mano, senti la materia e vale per quello che vale. Ed è questa la ragione per cui le persone stanno orientando i loro investimenti in pietre di valore: sono portatili e un modo per mettere i soldi al sicuro.

Anello con diamante battuto in asta da Christie's a New York
Anello con diamante battuto in asta da Christie’s a New York

RR: Quali sono i nomi più quotati?

RK: Nei classici le grandi case continuano a essere molto ricercate: Boucheron, Bulgari, Cartier, Harry Winston, e Van Cleef & Arpels. Per quanto riguarda i contemporanei, c’è JAR naturalmente: tutti amano Joel Arthur Rosenthal. Poi c’è Viren Bhagat, il gioiellerie di Bollywood che ha varcato i confini dell’India e ora ha clienti in tutto il mondo. Anche Michelle Ong la designer di Carnet, società con sede a Hong Kong. Un altro nome sinonimo di un buon guadagno è Edmond Chin di Etcetera, altro marchio di Hong Kong, che ha disegnato la collana di rubini venduta da Christie’s per 13 milioni di dollari.

RR: E, invece, come epoca l’Art Deco ha ancora un buon valore?

RK: L’Art Deco continuerà a dominare. È davvero un periodo eccezionale di produzione grazie all’abbondanza di pietre in circolazione. Però sono molto belli anche i gioielli in oro rosa e giallo di epoche antecedenti, come la Belle Époque. L’Art nouveau invece ha un target più mirato, anche se il prezzo sale nel caso di oggetti con smalto lavorazione plique-à-jour.

collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all'asta da Christie's
collana Art Deco con ciondolo composto da un diamante eccezionale (colore D, Internally Flawless) di 16,24 carati, all’asta da Christie’s

RR: In che cosa si distinguono i collezionisti a livello regionale?

RK: Gli asiatici sono i più grossi collezionisti di giadeite. Gli acquirenti provenienti dal Medio Oriente, Asia e India, sono molto interessati alle perle naturali orientali perché fanno parte della loro cultura. Mentre gli americani scelgono gioiellieri americani come David Webb, Seaman Schepps. Gli europei, i clienti inglesi in particolare, invece preferiscono i gioielli antichi. A Ginevra non vendiamo solo perle, ma tante parure.

RR: Prevede che il mercato della gioielleria di continuare a crescere nei prossimi anni?

RK: Per gli oggetti difficili da trovare il mercato continuerà a salire: perle rare, grandi zaffiri del Kashmir, preziosi gioielli Art Deco e Belle Époque. È evidente che il mercato farà le sue correzioni per ogni fascia di prezzo anche abbassandoli in caso di oggetti modesti, e questo è normale. E i collezionisti cercheranno di avere sempre maggiori competenze per comprare al meglio.

RR: Come sarà la prossima generazione di collezionisti/intenditori?

RK: Sarà in continua evoluzione con il mercato. Lui o lei vogliono acquistare sia gioielli che arte, e sanno valutare un investimento anche quando i numeri diventano grandi, cosa che non accadeva con i diamanti 20 o 30 anni fa.

Anello con smeraldo della Colombia
Anello con smeraldo della Colombia

Harry Winston sfavillante

Gli anni Trenta continuano ad alimentare l’ispirazione dei designer di gioielli, come testimonia l’ultima collezione di Harry Winston. Il brand americano, soprannominato «re dei diamanti», ha di recente aperto una boutique a Roma, in via Condotti. E questa collezione, che adotta uno stile revival Art Deco, fa uso intensivo della magica pietra che fa innamorare le donne. La geometria delle collane, dei bracciali e degli orecchini, il taglio delle pietre e la loro disposizione, la simmetria tra linee rette e semicerchi rispecchiano la scelta stilistica. Tutti i pezzi della collezione sono composti da diamanti tagliati a mano tenuti assieme da una sottile struttura di platino. Abbaglianti. Giulia Netrese

Harry Winston, orecchini collezione Art Deco
Harry Winston, orecchini collezione Art Deco
Harry Winston, collana con pendente collezione Art Deco
Harry Winston, collana con pendente collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Harry Winston, bracciale collezione Art Deco
Bracciale Harry Winston
Collana a doppio giro, Harry Winston, collezione Art Deco
Collana a doppio giro, Harry Winston, collezione Art Deco

Marketing: i segreti di Place Vendôme

Place Vendôme, uno dei luoghi mitici della gioielleria. E anche un punto di osservazione privilegiato per capire le tendenze, anche quelle del marketing, per un oggetto così sofisticato e privilegiato come il frutto della combinazione di passione, capacità manuale e sensibilità artistica. Insomma, Place Vendôme, capitale virtuale della gioielleria, dove si affacciano le vetrine dei gioiellieri con alle spalle una tradizione a volte centenaria come Boucheron, Van Cleef & Arpels, Piaget o Cartier, è il punto di partenza di una lunga inchiesta che il quotidiano francese Les Echos, dedica al mondo del gioiello. Per capire qual è il futuro e quali sono le nuove tecniche di vendita. L’articolo è firmato da Sandrine Merle.

Place Vendome, Parigi
Place Vendome, Parigi

Segreti di gioiellieri

Al di là della bellezza delle loro creazioni, gioiellieri lottano per convincere i loro clienti: esperienze inedite, vetrine iconiche e coreografiche, ecco le loro ricette per la seduzione. Acquistare gioielli che costano migliaia, addirittura milioni di euro non è un atto ordinario. La prima sfida dei gioiellieri è di rendere l’acquisto un’esperienza straordinaria. «I clienti vogliono sapere dove, come e perché i loro gioielli sono stati progettati e realizzati», spiega Pierre Rainero, direttore per lo stile di Cartier. (…)

Le vetrine di Cartier
Le vetrine di Cartier

Da Harry Winston, Cartier e Piaget un pezzo di gioielleria è anche il risultato di una lunga storia. Niente di meglio di una visita al cuore degli archivi, dei disegni, degli ordini, gioielli antichi per capire le ispirazioni di Mellerio. Nel museo Chaumet ci sono mille e una eco del lavoro del direttore artistico, Claire Dévé-Rakoff. Quanto all’appartamento di Mademoiselle Chanel di Rue Cambon, parla da sé, con le camelie, i leoni e i 5, il numero fortunato della stilista. «Questo posto è aperto solo in casi eccezionali», spiega il direttore della gioielleria, Benjamin Comar, che ricorda altre occasioni come sfilate, mostre su Chanel e lancio di collezioni. I clienti di Bulgari ricordano ancora la favolosa cena alle Terme di Caracalla a Roma. (…)

La pantera di Cartier nella vetrina di Place Vendome
La pantera di Cartier nella vetrina di Place Vendome

Le pietre, che costano prezzi esorbitanti sono un vero e proprio investimento, non mantengono la «pietrosità» nell’ombra. Chi viaggia per il mondo alla ricerca di gemme straordinarie condivide con i clienti le emozioni ricavate da questi tesori naturali. Lucia Silvestri per Bulgari, Thierry Robert per Boucheron spiegane loro che cosa un abbinamento, vale a dire un assortimento di pietre per dimensioni o colore, oppure l’inclusione, un difetto che può anche conferire un fascino indefinibile la gemma. Van Cleef & Arpels ha avuto l’idea di mettere insieme tutte le sue esperienze nella sua scuola, che ha aperto nel 2012. «Abbiamo pensato a una piattaforma per estendere il nostro rapporto con i nostri clienti», spiega il presidente della Maison, Nicolas Bos. Lì si possono frequentare lezioni di tecnica o di storia tenute da storici ed esperti. I clienti diventano così specialisti che non acquistano solo un design o un segno di ricchezza. Sono anche consapevoli del lavoro che c’è dietro un pezzo di alta gioielleria e ne comprendono il prezzo. Poi, sono più disposti ad aspettare qualche mese per l’oggetto del loro folle desiderio.

Le vetrine di Van Cleef & Arpels
Le vetrine di Van Cleef & Arpels

Brilla l’occhio 

L’esperienza proposta può anche assumere la forma a priori più tradizionale e più aperta «a tutti i nuovi arrivati», le vetrine. Oggi la cura è estrema. Ora le vetrine assomigliano a piccole scene teatrali in cui si raccontano storie capaci di suscitare l’immaginazione, stupire e incoraggiare uno stop davanti al vetro. Per Annie Beaumel, sacerdotessa della vetrina di Hermès (tra il 1927 e il 1978), «non dovrebbe essere un display, ma un lavoro di immaginazione, capriccio, fantasia, colori». «La difficoltà sta nella sproporzione tra le dimensioni della vetrina e dei gioielli», dice Soline d’Aboville delle scenografe preferite dai gioiellieri. «La prima è utilizzata per catturare l’attenzione da lontano, mentre i secondi devono essere ben visibili da vicino…». Le vetrine esprimono di più la storia di un brand introducendo sistematicamente codici di riconoscimento. Il Rosso e la pantera per Cartier. Il leone, in bianco e nero, e la camelia di Chanel. New York per Tiffany & Co. L’ambiente della moda per Dior.

Una vetrina di Tiffany, Place Vendome
Una vetrina di Tiffany, Place Vendome

Marchio e stemmi 

Per Louis Vuitton gli elementi corrispondono a quelli che caratterizzano il brand: il quadrifoglio della fortuna, la mongolfiera o, più recentemente, la lettera V. Da Van Cleef & Arpels, sono I viaggi di Jules Verne la fiaba Pelle d’asino e al balletto Les Bals de légende, in un fuoco d’artificio di luci, colori e illusioni ottiche. Lo sguardo non può essere disgiunto dalle migliaia di micro-dettagli, dai testi con lettere ispirate a Gustave Doré. Da Tiffany & Co, le finestre sono mozzafiato. Ci sono, da un paio di mesi, i gioielli della collezione Gatsby Le Magnifique, sono stati presentati su due mani che tengono ognuno un bicchiere di champagne su uno sfondo di bolle di vetro. Giganteschi lampadari di cristallo sovrastano la scena. Queste vetrine seguono la tradizione di Gene Moore, «il padre di tutti i vetrinisti e i visual merchandiser», spiega Soline d’Aboville. Ne ha realizzate circa 5mila per la maison americana e fu il primo a introdurre l’arte contemporanea. Si ritrova nelle vetrine l’abilità manuale tanto cara ai gioiellieri: sono coinvolte innumerevoli abilità, come per Christel Sadde, designer di mobili. Ha creato un insieme insolito e affascinante per Chaumet, con medaglie d’oro traforato. Da parte sua, Mathilde Nivet lavora con la carta, materiale estremamente popolare per i gioielli. Fred, Mellerio, Bulgari, Chaumet: molti si sono rivolti alla poesia del suo lavoro, alla sua capacità di scolpire, piegare, tagliare questo materiale in piume, fiori, castelli.

Una vetrina con una fantasia di carta curata da Mathilde Nivet: ha lavorato per Mellerio, Bulgari, Chaumet
Una vetrina con una fantasia di carta curata da Mathilde Nivet: ha lavorato per Mellerio, Bulgari, Chaumet

Lo scrigno segreto

Ultimo segreto, l’attenzione alla confezione, che fa parte dell’arte del regalo. È al centro di una cerimonia che serve per assaporare meglio la scoperta. «Euforizza, moltiplica il mistero. Si apre con piacere e sorpresa», dicono alla maison Cartier. La quale è riconoscibile a prima vista. Famosa per tutti, evidenziata in pelle rossa con fregio di pizzo in oro, ha fatto parte diu tutte le campagne di pubblicità e di tutte le vetrine. Quella sviluppata dalla Maison Vuitton nel 2001, quando ha iniziato con la gioielleria, è altrettanto riconoscibile: prende la forma di di una tela con il famoso Monogram ed è realizzata nei laboratori della casa, a Asnieres.

Vetrina di Place Vendome
Vetrina di Place Vendome

Una sfida, perché gli artigiani capaci di questo lavoro sono ora in pericolo. E i prezzi sono astronomici: contate 2mila euro per lo scrigno di una collana, in legno di pioppo e foderato in pelle. Per il designer Marie-Hélène de Taillac, era comunque fuori discussione di andare verso la fabbricazione in Asia: «È estremamente importante, loro partecipano a forgiare l’identità della maison», dice. I suoi scrigni si declinano con pelli di diversi colori e si abbinano perfettamente ai gioielli e al suo negozio: rosa, verde, viola, ecc. Tutti sono progettati nei minimi dettagli, con i motivi preferiti riportati sul bordo. All’interno, il colore cambia in base a quello delle pietre preziose. Anche il suono sordo e tagliente del coperchio durante la sua chiusura è studiato…

Place Vendome: ansia dopo lo shopping
Place Vendome: ansia dopo lo shopping

In termini di creatività, tutto è possibile. Valerie Messika ha progettato un ambiente speciale per gli anelli di fidanzamento. «L’idea mi è venuta quando mio marito mi ha regalato il mio anello, di notte, sulla spiaggia», ricorda, e descrive la piccola scatola nera che si illumina quando si apre. Abbastanza per dare idee ai grandi romantici. Chez Fred, un box è stato appositamente progettato per l’anello Pan di Zucchero: diverse sistemazioni sono possibili per le sue pietre removibili. Una delle idee più originali è stata quella, pochi anni fa, di Solange Azagury-Partridge, allora direttore artistico di Boucheron: un interno foderato con visone scuro, per l’alta gioielleria. Quale modo migliore per fondere la brillantezza di un gioiello in centinaia di migliaia di dollari?

Vetrina di Chanel, Place Vendome, Parigi
Vetrina di Chanel, Place Vendome, Parigi

Secondo Julie Valade, direttrice del dipartimento gioielli di Artcurial, «nel caso di un gioiello moderno, la confezione è un plus». Specialmente se è un gioiello firmato. La confezione di un vecchio pezzo può anche aiutare a determinare l’autenticità di quest’ultimo. Per i collezionisti, rappresenta una forma di garanzia. «Può anche essere una fonte di molte sorprese…», ha detto il gioielliere Mellerio, che ha appena festeggiato i suoi 400 anni. In effetti, gli scrigni dei gioielli del XIX secolo avevano spesso porte segrete che nascondevano un perno, un ciondolo, un cacciavite o… messaggi intimi. Place Vendôme non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti.

L'esterno della boutique chanel
L’esterno della boutique chanel

Harry Winston, un americano a Roma

È un grande gioielliere di New York, dal 1932 specializzato in diamanti: ora Harry Winston è anche in Italia, a Roma, con il suo primo salone monomarca. L’ha aperto a pochi passi da Bulgari, al numero 61 di via Condotti. Tra le grandi gemme targate della maison, che da un paio di anni fa parte del gruppo svizzero Swatch, ci sono il Jonker, Hope, Winston Legacy e Winston Blue Diamonds. Oltre che a New York, il gioielliere ha boutique a Beverly Hills, Londra, Parigi, Tokyo, Hong Kong e Shanghai. Alla inaugurazione dello store romano era presente anche Nayla Hayek, ceo del brand americano, che non ha nascosto le sue speranze per il successo dell’iniziativa. G.N. 

L'interno della boutique Harry Winston
L’interno della boutique Harry Winston
Nayla Hayek, ceo di Harry Winston
Nayla Hayek, ceo di Harry Winston
Il diamante Jonker Hope
Il diamante Jonker Hope

Sotheby’s vende un tesoro a fin di bene

[wzslider]Riuscirà Sotheby’s a emulare i successi precedenti con la terza asta dei gioielli di Estée Lauder, che si terrà il 9 dicembre a New York? Tra il dicembre 2012 e febbraio 2013 la casa d’aste raggiunse 6,7 milioni di euro, grazie anche a un favoloso diamante giallo a forma di cuore da 2 milioni, acquistato dai Lauder dalla Duchessa di Windsor.

Certo, questa volta si tratta di 44 pezzi e non 112 come in passato, ma uno è ritenuto da molti, tra i più belli mai disegnati da Cartier. È il bracciale Tutti frutti del 1928. Nel lotto, però, si trovano altri magnifici esemplari di Harry Winston, Van Cleef & Arpels, David Webb, Buccellati, e del gioielliere di New York Oscar Heyman & Brothers. Il famoso bracciale di Cartier, stimato tra i 600 e i 780 mila euro, con rubini e smeraldi grezzi, di solito ha zaffiri: la loro assenza suggerisce che sia stato creato su misura. Poi, ci sono gli orecchini di Van Cleef con due grandi diamanti brown centrali di 7-8 carati, valutati tra i 80 e i 120 mila euro. E, ancora, stessa firma per gli orecchini in platino e diamanti taglio brillante con pendenti intercambiabili di rubini e zaffiri calibrè-cut. La stima? 160-230 mila euro. Il ricavato della vendita sarà devoluto alla Breast Cancer Research Foundation da istituita da Estée Lauder e presieduta e alla Alzheimer’s Drug Discovery Foundation, per volere del figlio Leonard, che ha incluso in anche dei gioielli appartenuti alla moglie Evelyn.

«La ricerca della bellezza è una forma di rispetto», sosteneva la fondatrice dell’omonimo impero cosmetico. Che ha sempre aspirato all’estetica in tutte le sue forme. Anche nei gioielli.

 

I preziosi Secrets di Harry Winston

[wzslider]La nuova collezione di Harry Winston guarda al passato per rendere il presente davvero sorprendente. Non a caso è stata battezzata Secret: scomparti segreti che rivelano colori inaspettati, acquamarine e zaffiri tra purissimi diamanti bianchi in orecchini pendenti e anelli bracciali come nella linea Secret Wonder. Oppure una miscellanea di diamanti con tagli diversi reinterpreta la collana indossabile in combinazioni diverse, con pietre che galleggiano delicatamente su polsi e colli per gli oggetti Secret Combination. È la tendenza del momento: l’alta gioielleria si modernizza grazie alle migliori tecniche orafe. E così in Secret Cluster cascate di diamanti taglio brillante, a pera e marquise trasformano i pezzi storici del gioielliere statunitense, un tempo soprannominato The King of Diamonds: il girocollo può diventare collana abbagliante, gli orecchini hanno dei pendenti staccabili e il bracciale nasconde uno smeraldo per ricordare il fondatore del brand che aveva l’abitudine di portare nelle tasche della giacca sempre qualche pietra preziosa. Ma il tocco di stravaganza e abilità artigianale è nella bottiglia di profumo racchiusa nei diamanti del girocollo. E non poteva essere diversamente: profumi e gioielli, il lusso per eccellenza.

 

Il Blu di Christie’s vale 23,8 milioni

Sotheby’s proclama un record il 13 maggio e Christie’s, nella stessa città, Ginevra, il giorno successivo reclama il suo: The Blue Winston, diamante fancy da 13,22 carati, è stato battuto all’asta della Magnificent Jewels per 23,8 milioni di dollari (17,3 milioni di euro). Cifra che equivale a 1,79mila dollari per carato. Lo ha comprato la Harry Winston, uno dei giganti americani della gioielleria. Non a caso Harry Winston, gioielliere statunitense che ha dato il nome all’attuale azienda di preziosi, era soprannominato The King of Diamonds. Nayla Hayek, il ceo dell’azienda di New York, è soddisfatto: «Nel gennaio 2013 abbiamo acquistato la Harry Winston e da allora la mia ambizione è stata quello di acquisire le gemme più desiderabili e uniche. Quando Christie’s ha annunciato il più grande e impeccabile fancy blu vivido ho dovuto comprarlo . Oggi , sono orgoglioso di possedere il più bel diamante blu al mondo».

Il momento dell'aggiudicazione del Blue Diamond
Il momento dell’aggiudicazione del Blue Diamond

Anche il resto della vendita è andata bene: in totale ha realizzato 154 milioni di dollari (112 milioni di euro), con una media di vendita dell’85% per lotto e del 94% in valore: il totale più alto di sempre per una vendita di gioielli. Christie’s sottolinea quattro record mondiali: il lotto 245, diamante rosa da 76,51 carati, venduto per 10 milioni di dollari, il top per un fancy di quel tipo. Botto anche per il lotto 180, un diamante da 5,50 carati blu-verde, aggiudicato per 8,6 milioni, e per il lotto 224: due gemme da 21,41 carati di alexandrite a 1,3 milioni. Record anche per il lotto 186, uno zaffiro rosa da 49,04 carati, battuto per 2 milioni. Non sono stati gli unici acuti dell’asta. «Il Cartier Devant, spilla-corpetto ha realizzato sorprendentemente 17,5 milioni, con un incremento del 660%: era stato venduto per 2,65 milioni a Ginevra da Christie’s nel 1991», ha commentato Rahul Kadakia, responsabile internazionale del dipartimento gioielli di Christie’s. «il mercato della jewellery continua a rimanere estremamente vivace».

La collana con diamante rosa da 76,51 carati, venduto per 10 milioni di dollari
La collana con diamante rosa da 76,51 carati, venduto per 10 milioni di dollari
Diamante da 5,50 carati blu-verde, aggiudicato per 8,6 milioni
Diamante da 5,50 carati blu-verde, aggiudicato per 8,6 milioni
Due pietre da 21,41 carati di alexandrite: 1,3 milioni
Due pietre da 21,41 carati di alexandrite: 1,3 milioni
Zaffiro rosa da 49,04 carati, battuto per 2 milioni
Zaffiro rosa da 49,04 carati, battuto per 2 milioni
La spilla-corsetto Cartier Devant: 17,5 milioni
La spilla-corsetto Cartier Devant: 17,5 milioni
Ancora il diamante blu dei record
Ancora il diamante blu dei record
Il Winston Blu
Il Winston Blu

Guerra dei diamanti al Met Gala

[wzslider]Si è svolta una gara di gioielli. Ma non a Basilea, Las Vegas e nemmeno a Vicenza: è quella che ha visto come campo di battaglia il Met Gala, evento che inaugura la mostra del Costume Institute al Metropolitan Museum di New York (il biglietto costava 25mila dollari), quest’anno dedicata al couturier americano Charles James. Il Met Gala è il momento in cui le grande firme del gioiello fanno a gare per far indossare alle star le proprie creazioni. Ecco che cosa si è visto quest’anno. Zoe Kravitz, con spacco astronomico, ha scelto i gioielli firmati H. Stern, più anelli a strati e bracciali di Anita Ko. Ma sul red carpet sono sfilate anche attrici e cantanti come come Sarah Jessica Parker, Beyoncé e Victoria Beckham, con Harry Winston, Cartier, Van Cleef & Arpels e Jacobs & Co. Anna Kendrick e Blake Lively hanno invece scelto Lorraine Schwartz e Graff Diamonds. Harry Winston per Karolina Kurova, mentre Rihanna ha optato per una designer diplomata alle Belle Arti di Bologna: Dionea Orcini, unica nota italiana della serata. Matilde de Bounvilles 

 

I tesori romantici di Christie’s

[wzslider]Tornano le grandi aste di gioielli. Christie’s il 16 aprile a New York porta in vendita 250 gioielli in due sessioni d’asta nella saleroom del Rockefeller Center. L’asta comprende una vasta gamma di gioielli, perle rare, gemme preziose. Un tesoro che porta le firme dalle maison top, come Suzanne Belperron, René Boivin, Bulgari, Cartier, Tiffany, VanCleef & Arpels, David Webb, Harry Winston. L’obiettivo è arrivare a 50 milioni. Secondo Rahul Kadakia, head of jewels Usa e Svizzera di Christie’s, «l’asta a New York comprende una magnifica selezione di pezzi importanti, gemme colorate rare e gioielli firmati». C’è anche una finalità benefica, dato che dalla vendita della collezione di Riki e Jerome Shaw una parte del ricavato sarà destinata al salvataggio degli animali destinati a un destino crudele. All’incanto ci sono anche la collezione di gioielli di Kathleen e Martin Field, con uno storica spilla con diamanti e smeraldi di da Van Cleef & Arpels, che è tra i pezzi più pregiati in vendita. Tra ‘altro, lo smeraldo centrale era montato in origine sul diadema di Maria-Luisa, la seconda moglie di Napoleone, realizzato da Etienne Nitot et Fils, a Parigi, in occasione del matrimonio dell’imperatore nel 1810. Maria Luisa lo donò in seguito alla zia, l’arciduchessa Elise e successivamente, nel 1953, il diadema è stato venduto a Van Cleef & Arpels. La maison, nel 1967, ha poi realizzato questa spilla attorno allo smeraldo per Sybil Harrington, una donna americana molto attiva nella filantropia. Questa spilla è già stata già venduta nel 1999 178.500 dollari.

L’asta di aprile presenta una selezione di gemme in formati che variano da meno di un carato fino a oltre 50 carati. Il top è una coppia di diamanti pendenti per orecchini di colore D (quindi assolutamente trasparente), senza inclusioni (Flawless) di taglio circolar di 22.60 e 22.31 carati(stima: 7–10 milioni di dollari). Molto quotato anche un diamante di taglio ovale, colore D, da ­­40,43 carati (stima: 5,8-7,8 milioni dollari), e un diamante taglio Briolette, trasparente (D) da 50,05 carati (stima: 5,5-7,5 milioni di dollari). In asta ci sono anche pezzi densi di storia, come il lotto 95, anello con il diamante Historic Fancy verde giallastro. È stato un anello di fidanzamento, regalo della contessa Eliza al conte Zygmunt Krasinski, uno dei grandi poeti polacchi romantici, sposato poi nel 1843. Federico Graglia