Succede anche questo: avete in mente i lucchetti che a Roma come a Parigi sono attaccati ai ponti? Il simbolo degli innamorati inizia a creare problemi: dato tutti assieme pesano tonnellate, i lucchetti appesantiscono i parapetti, che rischiano di crollare. Così a un restauratore parigino, François Mugg, è venuta un’idea: trasformarli in anelli di ottone. Da inizio di maggio già 150 chilogrammi di lucchetti sono stati trasformati in anelli, grazie all’azione di una piccola azienda: Lock Me Tender (http://www.lockmetender.com), con lo slogan «100% amour recyclé». François è stato spinto dal desiderio di non rovinare ulteriormente il ponte Alexandre III, sulla Senna, e che è ricoperto da lucchetti di tutti i tipi. Per non buttare via tutti questi simboli d’amore, l’espero di restauro ha lanciato l’idea di trasformare il metallo in un altro messaggio d’amore, l’anello. Grazie al talento di un designer, di un fabbro e di un gioielliere, Lock Me Tender fa rivivere il metallo.I primi anelli sono andati esauriti: costano 79 euro. Il 10% dei profitti sarà donata ad associazioni che aiutano i senzatetto, quelli che si rifugiano proprio sotto i ponti di Parigi. Giulia Netrese
Salvini a cuor leggero
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Il gioco calibrato di pieni e di vuoti della nuova collezione Golden cage di Salvini prende la forma dei tradizionali segni del marchio del gruppo Damiani: il cuore, la farfalla e la croce. Angoli, curve e linee rette racchiudono le sagome di questi motivi traforati che diventano dei pendenti in oro 9 carati in tre differenti tonalità: bianco, giallo e rosa, tutti con diamante. Leggerezza openwork anche per gli anelli a fascia che, come tutti i gioielli firmati da Salvini, hanno come segno distintivo un piccolo brillante incastonato. Lavinia Andorno
Anelli antichi a New York
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Gli anelli sono una delle forme più antiche e familiari di ornamento. Questi gioielli sono sempre stati indossati sia da uomini che da donne, e non solo per un vezzo estetico. Gli anelli sono serviti come marcatori di status (per esempio, quelli con lo stemma nobiliare), oppure per segnalare eventi speciali della vita (come fidanzamenti o matrimoni). Sono anche espressioni della propria identità, e perfino talismani. Come sanno tutti i lettori di Gioiellis, esistono infinite forme di questa semplice struttura geometrica. Che ora è al centro di una mostra a New York. Se questa estate siete nella Grande Mela, potete visitarla: durerà sino al 18 ottobre. Gli anelli esposti provengono dalla collezione Griffin, grifone in italiano, la mitica creatura che ha testa di aquila e corpo del leone. Nella tradizione medievale, il grifone era spesso un custode del tesoro e aveva la capacità di scovare l’oro nelle roccia. La collezione comprende diversi anelli dei secoli passati, in particolare antichi, medievali, rinascimentali. In queste epoche si è sviluppata l’estetica degli anelli come li conosciamo ora. L’esposizione, inoltre, mette in relazione le forme degli anelli con altre opere d’arte, come la pittura, lavorazione di metalli, manoscritti miniati. Per esempio, pochi sanno che i diamanti sono stati molto apprezzati nel mondo romano. Ma erano utilizzati allo stato grezzo, come gemme ottaedriche, perché non erano ancora state inventate le tecniche per tagliarli. L’unica fonte di diamanti è stata l’India e soltanto un piccolo numero ha raggiunto il mondo romano attraverso le vie del commercio. La mostra è organizzata a The Cloisters museum and gardens, sede distaccata del Metropolitan Museum of Art di New York. È un chiostro medioevale, ovviamente ricostruito importando dall’Europa antiche pietre, colonne, bassorilievi. Finto ma vero, insomma: only in America… Federico Graglia
Treasures and Talismans
Rings from the Griffin Collection
May 1–October 18, 2015
The Cloisters museum and gardens, the branch of The Metropolitan Museum of Art www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2015/treasures-and-talismans
Charlotte in passerella
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Non ci sono solo i grandi nomi sulla Croisette, ma anche i gioielli di Charlotte Chesnais, la giovane stilista cresciuta alla scuola di Nicolas Geshquière quando era da Balenciaga e di Julien Dossena da Paco Rabanne. Di lei tutti parlano nel mondo della moda, perché per la sua prima collezione sarà venduta in esclusiva da Colette a Parigi, uno dei concept store più selettivi e di ricerca in fatto di design e conosciuto in tutto il mondo. Una certificazione di talento, insomma. Certo è che il bracciale-anello indosso a Maïwenn Le Bosco in posa per le foto a Cannes non è passato inosservato. Sarà per l’attenzione dedicata alla regista francese in gara con Mon Roi, protagonista Vincent Cassel, uno dei due film in concorso diretti da una donna, (l’altro è Marguerite e Julien di Valérie Donzelli), ma anche per la linea minimalista e allo stesso tempo molto seducente del gioiello. Infatti, il bracciale è un ornamento che avvolge il polso e come una spirale gira intorno al pollice. Altri anelli e altri bracciali volano leggeri in forme circolari in oro e argento. Ecco immagini e prezzi. Matilde de Bounvilles
Chaumet con in testa Josephine
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Le tiare sono tornate di moda, ma per Chaumet lo sono sempre state, tanto che per festeggiare i 230 anni dell’azienda fondata nel 1780 da Marie-Etienne Nitot, ha creato Josephine, una linea ispirata al diadema realizzato per la moglie di Napoleone Bonaparte, la prima cliente importante dell’orafo che grazie all’imperatrice dei francesi (oggi si direbbe che è stata una testimonial) divenne famosissimo e richiestissimo in tutta Europa. Cinque anni fa Chaumet ha lanciato primi anelli di fidanzamento in platino, con una fascia full pavé di diamanti taglio brillante, e altre due fasce laterali a sostenere un diamante con taglio a pera montato a testa in giù e con la punta posizionata esattamente al centro della pietra sottostante. Un design perfettamente simmetrico dal sapore vintage, ma rigoroso, che con il tempo si è arricchito di nuovi dettagli, colori e metalli. Oltre all’aggiunta di elementi a fascia, sempre full pavé (una lavorazione traforata per permettere alla luce di penetrare completamente attraverso le pietre), la linea di gioielli comprende anche i colori intensi dei diamanti gialli, dei rubini, degli smeraldi e degli zaffiri blu, rosa e viola, cosa abbastanza rara sopratutto per quelli rosa, montati su platino, al verde delle tormaline e il lampone delle rubelliti montate su oro rosa. E poi i motivi ad Aigrette per sottili bracciali, anelli e due tiare. In quasi tutti i pezzi, comunque, la protagonista è una gemma con taglio a pera, montata esattamente al contrario dei tradizionali solitari con pietre della stessa forma, le cui dimensioni vanno dai 0,40 carati a 1 carati e per gli esemplari più preziosi si arriva a 2 carati. Insomma, il diadema non si porta solo tra i capelli, ma anche al dito. Lavinia Andorno
Garavelli, 95 anni con il Drago
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Garavelli è un nome che è sinonimo di oreficeria dal 1920. Non stupisce, quindi, che abbia deciso di festeggiare i 95 anni con una novità nel suo catalogo di gioielli. La collezione dell’anniversario si chiama Drago ed è stata anticipata a VicenzaOro Dubai 2015, e poi presentata nella sua interezza a Jck di Las Vegas. Ecco le immagini di due pezzi: il bracciale e gli anelli, come compongono la parure. Sono realizzati in oro rosa, ma non tendente troppo al rosso, con un pavé di diamanti bianchi o brown e micro-inserzioni di elementi ceramici. Garavelli sottolinea come i due gioielli, sono disegnati in una sorta di snake-style che facilita la indossabilità. Insomma, sono preziosi, ma comodi. G.N.
L’anello dal diametro Infinituum
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Si chiama Infinituum la collezione di Tuum, marchio famoso per aver avuto l’idea di imprimere una preghiera su un gioiello. La collezione è composta da anelli con impressa una versione dell’Angelo, al quale ha già dedicato una linea di collane e di bracciali bangle. Sulle estremità dell’anello si leggono i capolettera «P», «M» o «A», oppure il Flore, simbolo della gioia della vita. Gli anelli sono disponibili nei tre colori dell’oro, giallo, rosa e bianco, oppure in argento, nei trattamenti rodiato, brunito e bronzato. Sia i modelli in oro, che quelli in argento prevedono le varianti arricchite da brillanti o pietre naturali. Come per le altre collezioni, la miniatura delle lettere e della texture è resa grazie alla tecnica della cera persa. Ecco immagini e prezzi. Giulia Netrese
Re e Regina al dito di H.Stern
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Secondo il gioielliere brasiliano H.Stern le corone non si portano solo in testa ma al dito. E, allora, ecco una mini collezione di due anelli battezzati King and Queen, ispirati al gioiello simbolo della regalità, che avvolgono le dita in una maestosa eleganza versione minimalista. C’è il modello della corona maschile con la montatura a elementi quadrati che contengono diamanti brown taglio rotondo, e quello più femminile dalle forme circolari con diamanti dello stesso taglio e colore. Sia il Re che la Regina sono in Noble Gold, una lega brevettata da H.Stern, risultato di più 180 combinazioni, che conferisce all’oro giallo una luce leggermente argentata. Poiché sono disponibili in due misure una grande e l’altra più piccola possono essere indossati su un solo dito o abbinati. I prezzi vanno dai 1700 ai 4 mila euro euro. Giulia Netrese
Torna l’argento design di De Vecchi
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Il linguaggio dell’arte e del design abita negli oggetti di De Vecchi 1935, storico brand dell’argento, e parla di superfici specchiate, di contrasti di luce, di nuovi materiali. Vale per i pezzi storici come l’ultra famoso T8, un progetto rivoluzionario, che nel 1947 cambiò per sempre i canoni del candelabro fatto a stelo con i suoi tre punti di appoggio. E vale anche per la nuovissima collezione di gioielli presentata nel negozio di via Santo Spirito a Milano. «L’idea era quella di creare una linea con un estetica fortemente riconoscibile come De Vecchi, molto materica nei volumi, che valorizzasse le superfici lucide, accessibile nel prezzo, ma con una grandissima qualità», racconta Lorenzo Traglio, alla guida del marchio storico di argenteria milanese, rilevato da Vhernier nel 2010. Così l’argento si attorciglia nelle geometrie rotonde o quadrate degli anelli Contrarié (divisi all’estremità), si sovrappone sinuosamente nell’anello Nodo, in tre versioni diverse con gli elementi tondi, a sezione quadrangolare oppure nelle combinazione delle due forme, e si unisce negli anelli Abbraccio.
Tradizionale abilità
«Attenzione, ci vuole molta capacità artigianale nel lavorare l’argento per ottenere forme ondulate e ritorte e garantire non solo l’armonia del disegno, ma anche una perfetta vestibilità. Soprattutto quando si tratta di anelli di una certa dimensione», aggiunge Traglio. Che con molta soddisfazione mostra un bellissimo bracciale, ovale tondeggiante, all’apparenza molto semplice, ma con una torsione appena accennata e raffinatissima. «È il pezzo più importante della collezione, il bracciale Torcion a cui abbiamo dedicato sei mesi di progettazione e innumerevoli prove di modellazione. Non gira intorno al polso, per mantenere sempre a vista il dettaglio della torsione. Quest’ultima piega in modo discreto, e dà movimento al gioiello con un effetto di grande design. Non solo, la cerniera che ne permette l’apertura è letteralmente impalpabile: sfido che chiunque, a occhi chiusi, riesca a individuare il punto di snodo con il tatto. Quindi, il bracciale non solo è piacevole da indossare, ma si può portare dal mattino alla sera in qualunque occasione, anche quella più formale e sentirsi lo stesso eleganti. Ecco, questo è un esempio di alta gioielleria», spiega il manager.
Anelli, bracciali, collane e…
Ma Torcion non è l’unico pezzo della collezione che vanta abilità orafa. Anche modelli più stagionali e giovani non sono semplicemente «piatti». Anelli, orecchini, altri bracciali e collane, in solo argento o alternato al bronzo, sempre a specchio, sono a forma di cuore oppure ovali, e leggermente bombati per conferire maggior carattere a un disegno in fondo semplice. Dettaglio simile per l’anello Lastra, che scorre aperto sulla prima falange. E poi catene, chocker, anelli con lamelle tonde basculanti, che con un certo umorismo sono stati battezzati Maracas. I prezzi vanno dai 250 euro per l’anello Lastra ai 550 per gli altri anelli, fino ai 1.100 euro per il bracciale Torcion, che per è l’unico ad avere questo valore. Per tutti i pezzi un trattamento antiossidante evita l’annerimento del metallo e lo mantiene lucido, assicurano in azienda, almeno per due anni. Federico Graglia
Tous loves mama
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Come ogni anno torna il «love mama tous» una collezione speciale per la festa della mamma, la ricorrenza che quest’anno cade nella seconda domenica di maggio. Se il 10 vi sembra vicino o, al contrario, volete prepararvi per tempo, ecco una selezione dei gioielli del gruppo spagnolo Tous, tra piccoli pendenti, lettere dell’alfabeto per comporre la parola mamma con uno stile molto hippie anni Settanta, braccialetti e anelli in oro, argento e oro rosa e anche alcuni pezzi in madreperla. Piccoli, grandi sottili o spessi, coloratissimi o monocromi hanno prezzi diversi e gusti diversi. Lavinia Andorno
Nuovo Eden per Damiani
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Ceramica nera e oro rosa per un Eden più portabile, più accessibile, più contemporaneo: così Damiani rivisita e rilancia lo stile di uno dei suoi pezzi più celebrati. Il bracciale a forma di serpente battezzato Eden, comprende una collezione di anelli, bracciali e orecchini. Un design moderno, che enfatizza il contrasto dei materiali, ceramica e oro, e vivacizza la spirale di brillanti a lavorazione pavé in nuance con i colori del metallo prezioso in bianco rosa e brunito che si snoda in più giri. Sarà stato anche tentatore il diabolico serpente raffigurato nella Bibbia, ma ha aiutato Damiani a raggiungere un record ancora ineguagliato: vincere 18 Diamond International Award, l’Oscar Mondiale della gioielleria, tra cui quello del 2000 con bracciale Eden a 11 giri, 900 diamanti taglio brillante, più di 94 carati e 800 ore di lavoro per realizzarlo. La versione del 2015 è sempre elegante, ma parte da un prezzo accessibile, appunto, circa 1.300 euro per l’anello a due giri in ceramica e a partire da 2 mila euro per quello a un giro in pavé di diamanti su oro bianco. Ecco le immagini delle diverse versioni. Monica Battistoni
Una sbandata per Coco Crush
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Dal cuoio all’oro: ecco la capsule collection Coco Crush di Chanel ispirata al famoso decoro matelassé dei suoi accessori. Solchi profondi incisi nel metallo, che sono l’interpretazione contemporanea delle impunture a rombi della 2.55, una delle borse più desiderate dalle donne. Un successo nato nel febbraio del 1955, da qui la sigla come nome, applicato poi negli anni a portafogli, scarpe e a tutta la pelletteria di lusso. E ora eseguito anche su bracciali e anelli in oro bianco e giallo 18 carati. L’effetto trapuntato è ovviamente stilizzato, ma le forme rotonde un po’ ricordano la morbidezza della pelle di questa linea battezzata Coco Crush, che vuol dire scontro ma anche cotta, sbandata, innamoramento. Qualcosa di simile alla passione per il motivo incrociato che contagia le clienti della maison da più di 60 anni. E pensare che sono state le giacche dei garzoni delle corse ippiche a suggerire questa lavorazione a Mademoiselle, che amava ripetere: «The best things in life are free. The second best are very expensive». Ecco le immagini e il video di lancio. G.N.
I diamanti di Swarovski
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I cristalli Swarovski diventano veri diamanti. Un salto di qualità per ora testato in Usa, ma che potrebbe presto arrivare anche in Europa. In buona sostanza, il gruppo austriaco affianca alle sue collezioni di bijoux anche gioielleria high-end. La sua ultima collezione, infatti, comprende diamanti incastonati in gioielli in argento e oro rosa e giallo a 14 carati. Obiettivo: conquistare anche le donne che vogliono indossare gioielli in piena regola. I prezzi di bracciali e anelli con veri diamanti variano da 125 a 1.450 dollari (circa 110-1200 euro). Una strategia che, in effetti era già stata annunciata da Swarovski e fa parte del suo programma di sviluppo del marchio Vision 2020. Secondo Susan Popper, capo delle attività di Swarovski legate alla gioielleria per il Nord America, si tratta di «una naturale estensione» per l’azienda. «Stiamo portando una idea nuova nello spazio gioielleria. Il sostegno del nostro marchio riconosciuto a livello mondiale permette di allargarci a un nuovo gruppo di consumatori. La collezione di gioielli Swarovski si rivolge a clienti che vogliono gioielli preziosi». Secondo la manager, il mercato di più alto livello della gioielleria è da due a tre volte di quello della fashion-jewellery. Il brand non intende, comunque, rinunciare ai bijioux basati sull’utilizzo dei cristalli.
La nuova collezione è stata specificamente sviluppata per il Nord America e sarà disponibile attraverso negozi selezionati e rivenditori indipendenti. Non è la prima volta che Swarovski rilascia una collezione di gioielleria: per esempio, ha già lanciato una gamma di gioielli in Cina e ha collaborato con il designer Matthew Campbell Laurenza tramite la sua divisione Atelier Swarovski. D’altra parte, se fino al 1980 il business di Swarovski era al 70% rappresentato dai cristalli, questa categoria rappresenta oggi solo il 30% del business. La società ha inoltre annunciato il suo ingresso nel settore della tecnologia indossabile. Vedremo presto i diamanti Swarovski anche in Europa? Federico Graglia
Moraglione dà nuova vita ad Anastasia
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Moraglione è un brand di Valenza attivo dal 1922. La tradizione, con una serie di collezioni continuative è la sua filosofia. Ora, però, ha deciso di innovare una delle sue linee di maggiore successo, Anastasia, ispirata alla principessa figlia dello zar Nicola II. Le new entry comprendono un anello in oro rosso con diamanti bianchi, diamanti brown e zaffiri rosa. Pietra centrale con madreperla e quarzo rosa, mentre un’altra variante utilizza rubini e diamanti e pietre semi-preziose con madreperla, cristallo di rocca e rubino, cristallo di rocca. Sempre della rinnovata collezione Anastasia fanno parte un anello in oro bianco con zaffiri blu, diamanti bianchi e tsavorite, pietre semi-preziose con madreperla, sodalite,cristallo di rocca e madreperla agata verde e quarzo lemon con rodio blu, un ciondolo in oro rosso con diamanti bianchi, diamanti brown e zaffiri rosa, con pietra centrale con madreperla e quarzo rosa e, infine, orecchini in oro rosso con rubini e diamanti e pietre semi-preziose con madreperla, cristallo di rocca e rubino, cristallo di rocca. Matilde de Bounvilles
Ti Sento molto primaverile
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Prime anticipazioni da Baselworld: Sono ispirati al concetto di luce, nei colori e nelle texture. Sono state utilizzate superfici «trasparenti» attraversate da righe in pavé. Pietre nelle sfumature dell’azzurro cielo e del verde chiaro sono incastonato in montature Sterling Silver rodiato, anche con placcature in oro rosa a 18 carati. Ecco un’immagine in anteprima della collezione. G.N.
Se l’amore è eterno (si spera), perché i gioielli di Tiffany dovrebbero fare un’eccezione? Insomma, il più grande gioielliere del mondo può evitare di confezionare varianti alle collezioni, spesso dettate più dal marketing che dalla creatività. Ecco perché la maison di New York per la festa degli innamorati propone una selezione di gioielli della collezione Tiffany Enchant. Ecco i consigli del brand americano: pendente a cuore in platino e diamanti della collezione citata (2.500 euro), pendente a chiave in platino e diamanti, pendente tondo in platino, oro rosa e diamanti (24.800 euro) e anelli in platino con diamanti bianchi e gialli (Il prezzo può variare in base a colore, caratura e disponibilità). G.N.
Pandora per San Valentino
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Cuori ovunque, vetri rosa e messaggi in pavé: è la collezione di Pandora per San Valentino. In vista della festa degli innamorati, l’azienda danese presenta nei negozi tante novità. Ecco le immagini in anteprima di bracciali, charm, anelli, collane e orecchini. La collezione comprende due i bracciali, uno con la chiusura a forma di cuore, su cui è incisa la scritta Pandora. Il secondo, invece, riprende una moda delle lettere, nomi e iniziali utilizzati come gioiello. In questo caso si tratta della parola «love» tempestata di zirconi. Parola che è anche protagonista di uno dei 14 nuovi pendenti, un charm traforato, come quello con soli cuori, alcuni dei quali sagomati con una fila di zirconia cubica rosa taglio brillante. E, ancora, il vetro di Murano rosa, il cuore in tante versioni diverse. Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta. Anche per gli anelli che sono sei e vanno dai due cuori intrecciati ai disegni più elaborati. Infine, due collane e un paio di orecchini dalle linee essenziali, facilissimi da abbinare con tutto. Ecco immagini e prezzi. Monica Battistoni
Zoppini si fa in quattro
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[wzslider]Nella vita ci vuole un po’ di cuore, tanto da indurre Zoppini a scegliere questo tema per ben quattro collezioni: Queen, Jaipur, Dreamdust e Chantal. Che sia d’acciaio, d’argento, dorato o in pietra blu non bisogna aspettare San Valentino per avere il batticuore. E allora ecco immagini e prezzi.
Regali, 8 idee per l’ultimo minuto
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[wzslider]Conto alla rovescia: l’apertura dei pacchi natalizi è alle porte, ma il conto in banca protesta, avete già fatto troppi regali. Intanto, però, il tempo stringe e ci sono ancora tanti parenti e amici da non deludere. Senza contare un invito all’ultimo momento, l’ospite inaspettata, l’amica ritrovata. A volte capita che la lista dei regali si allunghi e se un pensiero non basta, ma non si vuole nemmeno spendere troppo, ecco qualche idea per un Natale comunque brillante, colorato, grintoso e fiabesco.
Countdown: Christmas is approaching, but the bank account is complaining, you have already buy too many presents. Meanwhile, however, the clock is ticking and there are still so many relatives and friends not to disappoint. Not to mention an invitation at the last moment, the unexpected guest, the rediscovered friend. Sometimes it happens that the gift’s list stretches and if a thought is not enough, but you do not even want to spend too much, here you have some ideas for a Christmas still bright, colorful, gritty and fairy-tale.
Compte à rebours: Noël approche, mais le compte bancaire se plaint, vous avez déjà acheter trop de cadeaux. Pendant ce temps, cependant, le temps est compté et il ya encore tant de parents et amis de ne pas décevoir. Sans oublier une invitation au dernier moment, l’invité inattendu, l’ami retrouvé. Parfois, il arrive que la liste des tronçons du cadeau et si une pensée ne est pas suffisant, mais vous ne voulez même pas à dépenser trop, là, vous avez des idées pour un Noël toujours lumineux, coloré, battant et febuleux.
Countdown: Weihnachten naht, aber das Bankkonto reklamierte, die Sie bereits zu viele Geschenke kaufen können. Inzwischen aber die Uhr tickt und es gibt noch so viele Verwandte und Freunde nicht zu enttäuschen. Nicht, um eine Einladung im letzten Moment, den unerwarteten Gast, der wiedergefundene Freund zu nennen. Manchmal kommt es vor, dass die Liste Strecken Geschenk und wenn ein Gedanke ist nicht genug, aber Sie wollen nicht einmal zu viel ausgeben, hier ein paar Ideen für Weihnachten immer noch hell, bunt, mutig und Märchen haben.
Обратный отсчет: Приближается Рождество, но банковский счет жаловаться, вы уже покупать слишком много подарков. Между тем, однако, время идет, и есть еще так много родственников и друзей, чтобы не разочаровать. Не говоря уже о приглашение в последний момент, неожиданные гостя, вновь открытые друга. Иногда бывает так, что список участков дар, и если мысль не достаточно, но вы даже не хотите тратить слишком много, здесь у вас есть какие-то идеи для Рождества еще яркий, красочный, песчаный и сказка.
Cuenta atrás: se acerca la Navidad, pero la cuenta bancaria se queja, ya ha comprar demasiados regalos. Mientras tanto, sin embargo, el reloj no se detiene y todavía hay muchos familiares y amigos que no defraudará. Por no hablar de una invitación en el último momento, el invitado inesperado, el amigo reencontrado. A veces ocurre que la lista de tramos del regalo y si un pensamiento no es suficiente, sino que ni siquiera quieren gastar demasiado, aquí tienes algunas ideas para una Navidad todavía brillante, colorido, arenoso y de cuento de hadas.
Mattioli ruggisce in stile art decò
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C’è la tigre, c’è il rinoceronte, c’è l’elefante, c’è il rinoceronte, ma non è uno zoo: la collezione Urban Animals di Mattioli fa parte del filone della gioielleria che si ispira al mondo naturale per esercizi di stile a base di oro e pietre preziose. I quattro animali selvaggi sono trasportati nella giungla urbana e diventano gruppi di anelli, bracciali, collana e orecchini. Lo stile? Un tribalismo che si coniuga a echi di art decò. Natura e cultura, insomma, con linee curve e angoli spezzati. Per gli animalisti più incerti, ogni pezzo è numerato e riporta inciso il nome della specie. Il muso di ogni animale accoglie dettagli in moonstone, kogolong, ossidiana e brillanti. Ma non c’è solo il fascino della foresta. Mattioli si ispira alla storia dell’arte italiana con due pezzi unici ispirati alle stagioni dell’Arcimboldo, pittore rinascimentale che dipingeva volti formati da frutti, ortaggi e libri. A Baselworld sono stati presentati Estate e Autunno, al prossimo VicenzaOro sarà la volta dell’Inverno: anelli composti da pietre preziose, testimonianza di un’eredità culturale che si trasferisce dalle pinacoteche alla gioielleria.