Il rinvio di una Fiera costa: a Baselworld hanno fatto i conti e stabilito quanto sarà la perdita per l’organizzazione e quanto sarà sopportato dalle aziende espositrici. Ecco la suddivisione: la società organizzatrice svizzera offre di far slittare l’85% del costo per Baselworld 2020 a Baselworld 2021. Il restante 15% rimarrà a Mch Group, la società che controlla la manifestazione fieristica, per compensare parzialmente i costi già maturati). In alternativa, gli espositori possono chiedere un rimborso in contanti fino al 30% delle commissioni, mentre il 40% sarà destinato a Baselworld 2021.

La precisazione risolve i dubbi di molti espositori, ma certo non farà piacere perdere dal 15% al 30%, secondo quale opzione sarà scelta dalle aziende di gioielleria e orologeria. D’altra parte, anche per la società fieristica il danno è notevole. L’organizzazione di Baselworld, precisa un comunicato, coinvolge un team di 25 persone che lavorano tutto l’anno, assieme a partner interni ed esterni per la pianificazione, il coordinamento, la costruzione, la commercializzazione. E questo si traduce in un impegno finanziario prima dell’evento stesso. Inoltre, la sospensione dell’evento è stata decisa quanto la maggior parte delle spese per la preparazione a Baselworld 2020 era già stata effettuata. Infine, la società fieristica ha annunciato il lancio di una nuova piattaforma digitale globale, che dovrebbe essere online prima dell’estate.

Siamo tutti insieme e per questo motivo ci impegniamo a supportare i nostri espositori nel miglior modo possibile in questi tempi turbolenti. Offriamo condizioni senza precedenti, che vanno ben oltre gli obblighi contrattuali (termini e condizioni generali) e sono molto più generosi della stragrande maggioranza di programmi europei simili che hanno dovuto essere cancellati o rinviati. Sembrava essenziale compiere questi significativi sforzi finanziari. Auguro a tutti noi un ritorno al più presto possibile.
Michel Loris-Melikoff, amministratore delegato di Baselworld