Nuovi pezzi si aggiungono alla già vasta rappresentanza di gioielli firmati Carlo Barberis. L’azienda di Valenza, fondata nel 1929 e ora portata avanti dalla nuova generazione della famiglia (https://gioiellis.com/carlo-barberis-tradizione-stile/) continua a proporre il suo metodo, che si può riassumere nel proverbio piemontese «Antir gros u ij sta ir poc e u tant», frase che si traduce con «Nel grande ci sta il poco e il tanto». Nel caso dei gioielli del brand di cui stiamo parlando, significa che per produrre grandi gioielli ci vuole la giusta misura di opulente pietre e oro, assieme a un design che non sovrasti il piacere di indossare il gioiello. Un mix complicato, per la verità, che si concretizza bene in pezzi come la spilla Farfalla, composta da file di diamanti che si intrecciano a formare il disegno delle ali, in cui sono incastonate acquamarine e ametiste. Oppure negli orecchini con diamanti che anche in questo caso compiono una serie di involuzioni per contenere due pietre di rodolite. O, infine, la collezione Fireworks, con anelli che sembrano davvero un’esplosione di bengala nella notte. R.S.





