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Niente compenso per Guido, Giorgio e Silvia Grassi Damiani. I tre azionisti e amministratori della Damiani, rispettivamente presidente e amministratore delegato (Guido), vice presidente con deleghe (Giorgio), così come vice presidente con deleghe è Silvia, «in considerazione delle difficoltà legate all’attuale congiuntura economica negativa (la più grave dalla grande depressione del ’29) e al crollo dei mercati in cui la Società opera (…) hanno rinunciato nuovamente al compenso che sarebbe stato proposto a loro favore», ha reso noto il Comitato per la Remunerazione di Damiani, cioè l’organismo interno dell’azienda che decide i compensi del vertice societario. Insomma, un altro anno senza retribuzione (era già accaduto nel 2013) per i maggiori azionisti, nonché manager del grande gruppo della gioielleria. I Damiani potranno consolarsi, però, con il nuovo Stock Grant Plan 2014-2019.
Per chi non si intende di finanza spieghiamo: si tratta della possibilità concessa ai dipendenti, spesso solo ai manager, di una società di acquistare azioni a una certa data e a un prezzo predeterminato. Se l’azione, nel periodo stabilito, ha un valore maggiore di quello fissato dall’opzione, il guadagno è certo. Se, invece è minore, la stock option non viene esercitata. Nel caso di Damiani, però, è probabile che sia utilizzata di sicuro: il piano, infatti, prevede «l’assegnazione gratuita di un numero massimo di 1.000.000 di azioni Damiani a favore di beneficiari da individuarsi da parte del Consiglio di Amministrazione, con l’ausilio del Comitato per la Remunerazione, tra gli amministratori, i dipendenti, i collaboratori delle società del Gruppo Damiani, che potrà essere attuato in una o più tranche entro 5 anni dalla data della approvazione assembleare».
Al valore attuale delle azioni (1,1250 euro a ottobre 2014), significa un beneficio di 1 milione 250 mila euro. Ma se la quotazione dei titoli azionari sale, maggiore sarà il guadagno. Non solo: lo Stock Option Plan 2014-2019 prevede la vendita di opzioni per l’acquisto di un numero massimo di 3.500.000 azioni Damiani «ai beneficiari da individuarsi da parte del Consiglio di Amministrazione, con l’ausilio del Comitato per la Remunerazione, all’interno del management delle società del Gruppo Damiani, che potrà essere attuato in una o più tranche entro 5 anni dalla data della approvazione assembleare». Federico Graglia
