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Guerra in tribunale tra Cartier e Tiffany

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Guerra in tribunale tra Cartier e Tiffany. I due colossi della gioielleria, che fanno capo rispettivamente al gruppo svizzero Richemont e al francese Lvmh, si sfidano davanti ai giudici di New York. In sostanza, Cartier accusa Tiffany di aver assunto Megan Marino, una junior manager, solo per carpire i segreti sulle nuove collezioni. E, quindi, di aver rubato segreti commerciali sui suoi gioielli di fascia alta. Nel mirino di Tiffany, secondo l’accusa di Cartier, c’è la collezione di alta gioielleria, il celebre Blue Book. Si tratta di gioielli che hanno prezzi da 50.000 dollari o euro fino a 10 milioni l’uno.

Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers
Tiffany, Fifth Avenue, New York, in occasione del lancio della collezione Paper Flowers

Cartier, nella citazione depositata in tribunale, è andata giù pesante: ha accusato Tiffany di voler resuscitare la propria unità di alta gioielleria dopo che è stata lasciata allo sbando a causa di diverse partenze. Sempre secondo il gruppo svizzero, riporta l’agenzia Reuters, la mossa nell’opinione di Cartier riflette la “cultura inquietante di Tiffany di appropriazione indebita di informazioni sulla concorrenza”. La manager avrebbe sottoscritto anche un patto di non concorrenza di sei mesi con Cartier.

Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont
Johann Rupert, Ceo e azionista di Richemont

La battaglia è solo all’inizio. Tiffany ha licenziato Marino dopo sole cinque settimane. Ma la manager, in risposta, ha affermato che Tiffany era “più interessata ad assumermi come fonte di informazioni che come manager di alta gioielleria”. Ovvio che sono tutte accuse respinte da Tiffany, che preannuncia una battaglia legale. Per il gruppo svizzero, in ogni caso, gli affari non vanno male: nel 2021 le vendite dei marchi di gioielli di Richemont (Cartier, Buccellati e Van Cleef & Arpels) sono aumentate del 38%.

Collana multigemma dal Tiffany Blue Book 2021
Collana multigemma dal Tiffany Blue Book 2021

Anello Parhelia, con uno zaffiro blu cabochon da 21,51 carati, circondato da diamanti e smeraldi. Foto di Maxime Govet
Anello Parhelia di Cartier, con uno zaffiro blu cabochon da 21,51 carati, circondato da diamanti e smeraldi. Foto di Maxime Govet







Sex and the Florence




Sarah Jessica Parker (Sex and the City) citata in tribunale dalla designer britannica Kat Florence ♦︎

Sex and avvocati. Per Sarah Jessica Parker, la Carrie Bradshaw della serie Sex and the City, si profila un ruolo davanti ai giudici a causa di una collezione di gioielli. La storia (che abbiamo raccontato qui) nasce dall’accordo con la designer britannica Kat Florence per promuovere una linea di gioielli, Flawless Diamonds. Ma ora la designer britannica ha citato in giudizio l’attrice americana, accusata in sostanza di aver snobbato l’iniziativa. Sarah Jessica Parker non avrebbe tenuto fede all’accordo, che prevedeva la promozione della linea di gioielli, lanciata nel 2016.

Kat Florence ha dichiarato alla corte federale di New York che l’attrice ha ricevuto 5 milioni di dollari (a rate) e il 10% di tutti i profitti dalla vendita di gioielli, circa 7,5 milioni di dollari. Ma il contratto tra Kat Florence e l’attrice americana prevedeva anche che quest’ultima promuovesse la linea di gioielli attraverso interviste, servizi fotografici, apparizioni pubbliche. Attività che, secondo la stilista, non ci sarebbero state. Per questo Sarah Jessica Parker è accusata di «violazione del contratto» e «atteggiamento negligente».

Kat Florence afferma che Parker ha reso estremamente difficile pianificare un evento per il lancio della collezione, concedendo solo una data possibile, e per di più a metà pomeriggio. La designer ha quindi dovuto annullare la festa nonostante avesse già investito oltre 1 milione di dollari. Senza contare che, in seguito, avrebbe evitato di indossare i gioielli e supportare la collezione, avrebbe rifiutato di fare interviste sulla linea di gioielli, ha snobbato l’inaugurazione del negozio londinese della designer, nonostante fosse in Inghilterra. Per Carrie Bradshaw questa volta il set sarà in tribunale. Rudy Serra




Sarah Jessica Parker fotografata da Peter Lindbergh
Sarah Jessica Parker fotografata da Peter Lindbergh
Anello Curve in oro bianco e diamanti. Prezzo: 8830 euro
Anello Curve in oro bianco e diamanti. Prezzo: 8830 euro
Sarah Jessica Parker con i gioielli di Kat Florence
Sarah Jessica Parker con i gioielli di Kat Florence
Orecchini Bianca in oro bianco e diamanti. Prezzo: 4580 euro
Orecchini Bianca in oro bianco e diamanti. Prezzo: 4580 euro
Sarah Jessica Parker in abito da sera
Sarah Jessica Parker in abito da sera
Orecchini Cascata in oro bianco e diamanti. Prezzo: 10580 euro
Kat Florence, orecchini Cascata in oro bianco e diamanti. Prezzo: 10580 euro
Sarah Jessica Parker fotografata per Kat Florence Jewelry
Sarah Jessica Parker fotografata per Kat Florence Jewelry

Anello Galaxy in oro bianco e diamanti. Prezzo: 6830 euro
Anello Galaxy in oro bianco e diamanti. Prezzo: 6830 euro







Zoccai, un 2016 in salita

Nessuno vorrebbe dare cattive notizie, ma Gioiellis.com è una testata giornalistica e, quindi, non possiamo fare a meno di registrare anche quello che non va. Come in questo caso: Zoccai, un brand che ha le sue origini nel lontano 1839, sembra in crisi. Legi International, azienda proprietaria del marchio Zoccai, così come di Coronet e di Zoccai 925, ha presentato domanda di concordato con riserva al Tribunale di Vicenza. La flessione dell’economia e il rallentamento dei mercati esteri su cui il brand aveva puntato molto hanno causato la necessità di portare i libri in tribunale per evitare la cessazione dell’attività. È bene precisare, però, che la società resta attiva e che chi vuole acquistare gioielli disegnati da Monica Zoccai può tranquillamente continuare a farlo. Il concordato con riserva, infatti, prevede che l’imprenditore conservi la gestione della propria impresa, bloccando le azioni dei creditori, con cui cercare un accordo senza rischiare di subire il fallimento. Sarà quindi necessario, se il tribunale darà il via libera, un accordo con i fornitori e le banche, in particolare Unicredit e Banca Antonveneta, cioè Monte Paschi, con cui risulterebbero la maggior parte delle posizioni aperte. Dalle informazioni raccolte, Legi sarebbe assistita dagli avvocati Federico Casa e Fabio Sebastiano, entrambi partner dello studio legale Casa, Sebastiano, Ferasin in Vicenza. Zoccai, d’altra parte, non è la prima vittima del calo dei consumi nel mondo della gioielleria. E, anzi, tra gli addetti ai lavori circola anche il nome di un prestitigioso brand di fama internazionele, sempre del Veneto, che sarebbe in grave difficoltà. Federico Graglia

Anello della collezione Damasco
Anello della collezione Damasco
Zoccai, orecchini della collezione Nuvole
Zoccai, orecchini della collezione Nuvole
Anello della collezione Nuvole
Anello della collezione Nuvole
Orecchini Damasco, madreperla e oro rosa
Orecchini Damasco, madreperla e oro rosa
Zoccai, collana della collezione Damasco
Zoccai, collana della collezione Damasco