Svizzera

Show di gioielleria a Lugano

Gioielli in mostra a Lugano, capitale del Canton Ticino, Svizzera. L’occasione per guardare o acquistare gioielli e orologi è The Unique Show in programma sabato 18 novembre dalle 16 alle 23 al Casinò in un format chiamato Luxury Lugano. The Unique Show vede la presenza di marchi di alta qualità in eventi che si svolgono durante l’alta stagione in Svizzera e in Italia, in località come St. Moritz, Como e Lugano. Lo show comprende performance musicali, sessioni fotografiche dal vivo, champagne Barons de Rothschild e canapé curati dallo chef Raffaele Russo.

Collana con perle by Autore
Collana con perle by Autore

Siamo entusiasti di mostrare i gioielli più squisiti e gli orologi da collezione, celebrando l’eccellenza che definisce la nostra industria. I nostri eventi boutique sono un omaggio all’arte, al design, alla maestria, ai materiali ricercati e all’heritage che contraddistinguono le realtà partecipanti. Essendo io stessa un’esperta di alta gioielleria da oltre 18 anni, insieme al mio team abbiamo selezionato con cura gli espositori per affascinare collezionisti e intenditori che riconoscono e apprezzano l’eccezionalità. Crediamo fermamente che gioielleria e orologeria non siano solo mestieri; sono vere e proprie arti, ricche di preziose tradizioni e profonde emozioni, spesso trascurate nella loro narrazione.
Dalila Daffara, fondatrice di The Unique Show.
Dalila Daffara
Dalila Daffara

Gli espositori presenti all’evento sono Aariya Diamonds, Autore Pearls, Boite d’Or, Eleonora Federici, Gismondi 1754, Ippolita, Laut, Scavia e Sicis Jewels. Sotheby’s è presente con il dipartimento Luxury con una speciale giornata di valutazione, offrendo anche l’opportunità ai visitatori interessati di pianificare un appuntamento e incontrare gli specialisti di della casa d’aste per una valutazione gratuita dei loro preziosi. Tra i partner di Luxury Lugano c’è il Club degli Orafi, l’associazione italiana indipendente che riunisce le più importanti aziende dell’industria della gioielleria
Anelli con spinello e diamanti di Scavia
Anelli con spinello e diamanti di Scavia

Data: Sabato 18 Novembre 2023
Orari: 16.00 – 23.00
Indirizzo: Via Chiarina Stauffacher-Vedani 1, 6900 Lugano (Svizzera)
Biglietti d’ingresso: Ingresso gratuito su invito da richiedere sul sito TheUniqueShow.com o scrivendo a guest@theuniqueshow.com

Furrer Jacot, anelli garantiti a vita

Precisione svizzera, con variazioni molto latine. O, perlomeno, lontane dalla tradizione: Furrer Jacot è un marchio specializzato in anelli nato nel 1858 che si trova a Schaffhausen cittadina vicino al confine con la Germania. A testimonianza della precisione con cui lavora Furrer Jacot, l’azienda non fornisce solo la garanzia legale per errori di materiale e di lavorazione, ma anche una garanzia a vita. Utilizzando il certificato timbrato e correttamente compilato presso una gioielleria autorizzata, basta inserire le informazioni pertinenti sul sito web per ottenere la garanzia permanente. Unica richiesta, a parte ovviamente a graffi o danneggiamenti provocati da chi indossa il gioiello, c’è la richiesta di fare controllare l’anello ogni dieci anni dagli orafi dell’azienda.

Anello in oro rosa, platino e palladio, con diamante bianco
Anello in oro rosa, platino e palladio, con diamante bianco

Inoltre, a partire dal secondo anno dall’acquisto, Furrer Jacot offre ai propri clienti registrati un ridimensionamento gratuito dell’anello, nonché un ulteriore ridimensionamento gratuito (esclusi i costi del materiale) se si passa il gioiello a un erede diretto. Se l’anello ha un’incisione di grafia personale, verrà conservato con l’anello alterato. Se un diamante viene perso dall’anello di un cliente Furrer Jacot registrato, lo sostituisce gratuitamente fino a 0,05 carati, a condizione che la perdita non sia dovuta a negligenza o cura insoddisfacente. Insomma, una sicurezza. Premesso questo, l’azienda propone una ampia varietà di anelli nuziali o di fidanzamento, o semplicemente anelli singoli. I gioielli sono in oro e platino e in qualche caso con inserti in fibra di carbonio. Per chi non vuole la solita fede nuziale.

Anello in oro giallo
Anello in oro giallo
Anello in oro rosa con inserti in carbonio
Anello in oro rosa con inserti in carbonio
Anelli in oro giallo e diamante
Anelli in oro giallo e diamante
Anelli in oro rosa e platino
Anelli in oro rosa e platino
Anelli in oro giallo inciso
Anelli in oro giallo inciso
Anello in oro rosa e bianco
Anello in oro rosa e bianco

Fiori e scintille creative di Vincent Michel

Brillano di più le scintille di un vulcano o i diamanti di un anello? Vincent Michel si è convinto che la risposta giusta è la seconda. Le pietre preziose sono state anche la prima passione del gioielliere svizzero, con base a Losanna, che è rimasto attratto dal mestiere quando aveva solo 12 anni. Una visita, con la madre, in un laboratorio di gioielleria gli ha fatto conoscere le magie del cesello, ma anche della fiamma ossidrica e delle gemme. Anche se a un certo punto della sua vita Vincent Michel ha avuto anche la tentazione di diventare un vulcanologo.

Collana Vol d'Abeille (volo d’ape) in oro bianco, diamanti e 45 tormaline paraiba
Collana Vol d’Abeille (volo d’ape) in oro bianco, diamanti e 45 tormaline paraiba. Copyright: gioiellis.com

Dopo i primi esperimenti, come hobby, la gioielleria di alta gamma è diventata la sua professione. La sua strada è iniziata alla Scuola Tecnica della Vallée de Joux, sezione gioielli. E il suo talento è testimoniato dalla vittoria del campionato svizzero di gioielleria. Un successo che lo ha spinto a fondare il suo brand, dopo il classico tirocinio da quello stesso gioielliere che aveva ammirato da teenager. Nel 2016 il grande passo, con l’apertura della sua boutique nella città svizzera, dove crea e lavora, con un laboratorio visibile ai clienti: serve anche a mostrare l’abilità tecnica, che consente al gioielliere di realizzare piccoli capolavori che possono richiedere fino a 300 ore di lavoro.
Anello toi et moi con tormalina e diamanti. Copyright: gioiellis.com
Anello toi et moi con tormalina e diamanti. Copyright: gioiellis.com

I gioielli sono realizzati a mano, anche su misura. Ma il designer utilizza sia i metodi tradizionali, sia le nuove tecnologie come la progettazione Cad e la stampa 3D. Il risultato sono gioielli come la collana Vol d’Abeilles (volo d’api) in oro bianco, diamanti e 45 tormaline paraiba. Oppure l’anello Hibiscus, in oro giallo 750 (con una parte centrale in oro rosa 750) che ha incastonato al centro uno spinello ovale di 4,65 carati, zaffiri verdi, granati demantoidi, zaffiri rosa e diamanti naturali.

Anello Hibiscus indossato
Anello Hibiscus indossato
Anello Hibiscus, in oro giallo 750, spinello ovale di 4,65 carati, zaffiri verdi, granati demantoidi, zaffiri rosa e diamanti naturali
Anello Hibiscus, in oro giallo 750, spinello ovale di 4,65 carati, zaffiri verdi, granati demantoidi, zaffiri rosa e diamanti naturali
Anelli di Vincent Michel
Anelli di Vincent Michel
Anello Twist con diamanti e smeraldo
Anello Twist con diamanti e smeraldo
Collana Vol dAbeilles  e orecchini Twist. Copyright: Johann Sauty
Collana Vol dAbeilles e orecchini Twist. Copyright: Johann Sauty

Thomas Frieden, dalla Svizzera con amore (per le gemme)

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Dal 1898 Frieden, a Thun, nel verde Cantone dell’Emmental, in Svizzera, è specializzata in pietre preziose colorate, diamanti e gioielli unici fatti a mano. Oggi Thomas Frieden, diploma al Gia, ed Expert SGG, e René Lauper, anche lui gemmologo con gli stessi studi, coordinano l’azienda. La Maison è stata fondata dal nonno di Thomas Frieden, Emil, inizialmente per produrre gioielli in argento adatti ai costumi popolari.

Anello in oro bianco, zaffiro blu, diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro blu, diamanti

All’inizio del XX secolo, la gazza, uccello che ama gli oggetti che luccicano, fu scelta come marchio di Frieden e ancora oggi fa parte del logo dell’azienda e garantisce la qualità dei gioielli. Intorno al 1930, i figli di Emil, Eugene e William, crearono i primi disegni di gioielli in oro 18 carati. Nel 1954, Frieden fu tra i membri fondatori del padiglione gioiello del Basel Jewellery Show e gradualmente, la successiva generazione di Frieden Heinz e Thomas costruirono una società di produzione e commercio all’ingrosso, fornitore di centinaia di gioiellieri al dettaglio. Tra l’altro, l’azienda è stata tra i fondatori di quella che era Baselworld.

Anello in oro bianco, diamanti, zaffiro Padparadscha
Anello in oro bianco, diamanti, zaffiro Padparadscha

Ma l’azienda ha anche un suo marchio di gioielleria, Thomas Frieden, che propone collezioni alto di gamma, con pietre preziose e un design moderno. La collezione Feuille Divine, per esempio, è ispirata a motivi floreali vagamente art déco, ma anche disegni che si trovano anche nei gioielli dei costumi tradizionali svizzeri. Oppure la collezione Rainbow, che utilizza zaffiri di colore naturale (particolarmente rari) della miniera di Pink Valley in Madagascar e comprende orecchini, bracciali, anelli e collane decorati con le sfumature dell’arcobaleno.

Anello in oro bianco, pavé di diamanti, smeraldo
Anello in oro bianco, pavé di diamanti, smeraldo
Orecchini con zaffiri purple e diamanti
Orecchini con zaffiri purple e diamanti
Anello in oro bianco, diamanti, morganite
Anello in oro bianco, diamanti, morganite
Orecchini in oro bianco, zaffiri di diversi colori, diamanti
Orecchini in oro bianco, zaffiri di diversi colori, diamanti

Orecchini in oro bianco, ametista, diamanti
Orecchini in oro bianco, ametista, diamanti







Il cuore pulsante di Paul Forrest

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Il pendente che si muove: la creazione di Paul Forrest nasconde un meccanismo come gli orologi svizzeri ♦

Un gioco, forse. Ma un gioco molto prezioso. Un gioco che si basa sul movimento meccanico degli orologi. Con una differenza: non segna nessuna ora. Il nuovo brand di gioielli, Paul Forrest, lancia la sua prima collezione, Heart’s Passion. E, come si sa, la passione fa pulsare anche il cuore più freddo. In questo caso il cuore pulsa davvero. I pendenti realizzati con preziosi materiali, oro e pietre, nascondono un meccanismo realizzato in Svizzera e che è utilizzato anche per l’orologeria. Ma, invece di muovere le lancette, i piccoli ingranaggi allargano e stringono il profilo del cuore disegnato sulla superficie del pendente.

Pendente in oro giallo 18 carati, opale, 69 zaffiri
Pendente in oro giallo 18 carati, opale, 69 zaffiri

Il movimento meccanico è costituito da 85 componenti e la complicazione con altri 64 elementi. Per attivare il movimento è necessaria una piccola chiave integrata nel ciondolo (nella catena del pendente) che si utilizza sulla parte opposta del gioiello: la carica dura circa dieci ore. I pendenti sono di due tipi: a forma di cuore, oppure rotondo con un motivo a cuore sulla superficie interna. La giovane Maison ha sede a New York ed è stata fondata da Paul Forrest Hartzband, che ha una lunga esperienza nel campo dell’orologeria e della gioielleria. Ha sviluppato e registrato numerosi brevetti e, come imprenditore di seconda generazione nel settore, ha una vasta conoscenza della meccanica e dell’ingegneria necessaria per progettare il meccanismo dei suoi ciondoli.

Pendente in oro bianco 18 carati con madreperla, diamanti bianchi e rosa
Pendente in oro bianco 18 carati con madreperla, diamanti bianchi e rosa
Pendente in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi
Pendente in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi
Pendente in oro rosa con 616 diamanti bianchi e rosa
Pendente in oro rosa con 616 diamanti bianchi e rosa
Pendente in oro rosa bianco con diamanti e opale
Pendente in oro rosa bianco con diamanti e opale

Pendente in oro bianco co, diamanti e rubini, meccanismo made in Swiss all'interno
Pendente in oro bianco co, diamanti e rubini, meccanismo made in Swiss all’interno







Dalla pianta di vite al gioiello con Pierre d’Alexis




Ci sono vini che sono considerati dei gioielli. Ma ci sono anche gioielli realizzati in simbiosi con l’origine del vino, la pianta della vite. Ma non solo. L’idea di unire la tradizione con la gioielleria è di Grégoire Maret, svizzero dell’Alto Vallese, che ha dato vita alla Maison Pierre d’Alexis. L’idea è davvero diversa dal solito: pezzi di gioielleria che contengono un cuore di antico legno, realizzati a partire da ceppi di vite. La pianta si trasforma in un lingotto da lavorare, modellare e ricoprire con metallo prezioso, in alcuni casi con l’aggiunta di gemme.

Collana con oro, legno di vite e gemme di Pierre d'Alexis
Collana con oro, legno di vite e gemme di Pierre d’Alexis

Il risultato si chiama Cep de Coeur, la prima collezione di ciondoli realizzati a partire da un ceppo di vite, prodotto in un numero limitato. Un’idea nata nel 2019, durante una mostra sul tema della pianta della vite. Il designer, che è diplomato all’École Technique de la Vallée de Joux, ha pensato di trasformare il ceppo della vite in un materiale prezioso. Ma, in realtà, raggiungere l’obiettivo non è stato facile. Per riuscirci ha chiesto aiuto all’Università bernese di scienze applicate di Bienne, dove un team stava lavorando a un processo per densificare il legno da utilizzare come materiale da costruzione. Il tronco viene rifilato, impregnato con una resina sintetica, riscaldato ad alta temperatura e compresso. Ne risultano piccoli blocchi di circa tre centimetri. A quel punto il materiale è solido come una pietra e può essere lavorato come un gioiello.

Collana con ciondolo Cep de Coeur
Collana con ciondolo Cep de Coeur

Collana con ciondolo Cep de Coeur by Pierre d'Alexis
Collana con ciondolo Cep de Coeur by Pierre d’Alexis

Grégoire Maret. Copyright: gioiellis.com
Grégoire Maret. Copyright: gioiellis.com







Francesca Cassani, design dalla Svizzera Italiana

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Francesca Cassani è una designer che lavora in Svizzera, a Chiasso, città del Canton Ticino che si trova sul confine con l’Italia. Laureata all’università Iulm di Milano in Gestione e comunicazione nei mercati dell’arte, Francesca Cassani ha iniziato a lavorare per la galleria Butterfly Fine Arts a Paradiso (Svizzera). Insomma, come spiega lei stessa nella sua nota biografica, il mondo dell’arte è il suo primo grande amore. Il secondo amore, però, è l’oro, visto che la designer ha uno stretto collegamento con TiMetals, azienda svizzera che commercia con il metallo giallo (e con la quale il marchio di gioielli condivide l’indirizzo).

Anello in oro rosa con diamanti, zaffiri e opale etiope
Anello in oro rosa con diamanti, zaffiri e opale etiope

Insomma, arte e oro: da queste due esperienze parallele è nato il brand Francesca Cassani Fine Jewelry. Naturalmente i gioielli sono in oro, bianco, rosa o giallo, a 18 carati. Al prezioso metallo si aggiungono diamanti e zaffiri colorati. Lo stile dei gioielli è moderno, in alcuni casi volutamente asimmetrico, con una predilezione per gli anelli impilabili.

Bracciale Glow Blush in oro rosa e zaffiri multicolori
Bracciale Glow Blush in oro rosa e zaffiri multicolore
Anello in oro bianco 18 carati con tecnica di lavorazione Frozen
Anello in oro bianco 18 carati con tecnica di lavorazione Frozen
Orecchini in oro bianco 18 carati, ognuno con 37 diamanti taglio brillante
Orecchini in oro bianco 18 carati, ognuno con 37 diamanti taglio brillante
Orecchini in oro rosa e diamanti neri
Orecchini in oro rosa e diamanti neri
Anello in oro rosa e diamanti neri
Anello in oro rosa e diamanti neri
Anello Glow Connect in oro bianco e zaffiri
Anello Glow Connect in oro bianco e zaffiri
Orecchini in oro bianco, zaffiri, diamanti
Orecchini in oro bianco, zaffiri, diamanti







Gioielli d’arte a Lugano




Un nuovo appuntamento tra arte e gioielleria a Lugano (Svizzera). La Kromya Art Gallery (Viale Franscini, 11)ospita la mostra Preziose Prospettive. Opere e gioielli in dialogo dedicata ai lavori dell’architetto e designer Eleonora Castagnetta con opere in bronzo dell’artista Alex Pinna. La mostra è curata da Paola Stroppiana, storica dell’arte. L’iniziativa ha l’obiettivo riassegnare al gioiello d’artista un ruolo di primo piano nel contesto contemporaneo. «Il gioiello come opera d’arte, perfettamente compiuta, è in grado di esprimere la forza della creatività al pari delle altre discipline, integrando alla peculiare dimensione espressivo-creativa del manufatto artistico la caratteristica dell’indossabilità.

Spilla in argento e smalti con diamanti
Spilla in argento e smalti con diamanti

Da questa considerazione nascono le nuove prospettive di lettura del lavoro dei due artisti coinvolti: Alex Pinna, scultore, e Eleonora Castagnetta, architetto, declinano il gioiello ognuno secondo il proprio linguaggio espressivo, trovando in esso una mirabile occasione formale e concettuale di trasposizione della propria poetica personale». Eleonora Castagnetta espone alcune opere inedite, ispirate da Le città invisibili di Italo Calvino, trasformando in gioiello quattro delle città utopiche descritte nel volume: Dorotea, Fedora, Sofronia e Tecla: spille in argento e smalti con dettagli in oro e diamanti, in uno scrigno che ne contestualizza la dimensione. Il percorso in mostra è arricchito dalla presenza di altri gioielli, precedentemente realizzati, ispirati a grandi maestri dell’architettura e al Bauhaus: l’anello Mognolo (per la realizzazione del quale ha tratto ispirazione dalla Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, in Svizzera, progettata dall’architetto di fama internazionale Mario Botta, con il quale Eleonora ha collaborato per 13 anni); Ziggurat; Omaggio a Le Corbusier e Omaggio al Bauhaus.

Eleonora Castagnetta, spilla  Dorotea in argento e smalti
Eleonora Castagnetta, spilla
Dorotea in argento e smalti
Fedora, argento e smalti con dettaglio oro
Fedora, argento e smalti con dettaglio oro

Sofronia, argento e smalti
Sofronia, argento e smalti







Baselworld torna nel 2022. Ma diversa




Torna Baselworld. La più grande fiera della gioielleria e dell’orologeria, però, sarà diversa. Quanto diversa? Il punto è proprio questo: ci sono ancora, per forza di cose, molti aspetti indefiniti, come ha spiegato in un incontro online Michel Loris-Melikoff, amministratore delegato dell’evento, che è gestito dalla società svizzera Mch.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff

L’ultima edizione di Baselworld è stata quella del 2019. Ma è stato un evento in scala ridotta rispetto al passato, dopo una lunga serie di addii da parte dei grandi marchi. Il motivo? Soprattutto i costi diventati ormai insostenibili: per un’azienda la presenza a Baselworld poteva significare una spesa di oltre 1 milione di euro, come ha ammesso lo stesso manager. Ai costi esorbitanti si è aggiunta tanta concorrenza e, soprattutto, la diffusione della comunicazione via internet. Ok, non è la stessa cosa rispetto a un contatto diretto con il produttore o la visione dell’oggetto. Ma agevola i contatti e, soprattutto, non costa quasi nulla. Soprattutto, uno spazio fisico in fiera ora si potrà ottenere per circa 20 mila euro, che scendono a 5 mila per partecipare alla sola piattaforma digitale.

Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Motivi che hanno indotto Baselworld a una profonda riflessione, che si è allungata anche a causa del covid. Tanto che a un certo punto Mch aveva deciso di eliminare del tutto il marchio Baselworld. Decisione per fortuna modificata. Ora la fiera torna. Quando? Tra il 31 marzo e il 4 aprile 2022: in sostanza però sembra manchi ancora un accordo con Watches and Wonders, come si chiama ora Fhh, evento che si tiene a Ginevra ed è riservato all’alta orologeria. L’idea è di coordinare i due eventi, come era già in programma nel 2020. L’incertezza testimonia anche come l’opera di convincimento al ritorno a Baselworld delle aziende sarà lunga e faticosa. Secondo quanto ha spiegato Loris-Melikoff, il nuovo Baselworld sarà principalmente una piattaforma B2B nel segmento del lusso di fascia media. Un concetto che modifica profondamente la filosofia seguita fino a qui, che privilegiava marchi come Chopard, Rolex o Bulgari. Tutte aziende che hanno deciso di lasciare l’evento nella città svizzera.

Secondo quanto spiegato, il concetto futuro combina le tendenze del mercato del marketing dell’esperienza con le esigenze dell’intera comunità nel segmento medio e alto dell’industria dell’orologeria, della gioielleria e delle pietre preziose.

Business a Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Business a Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Dopo che la pandemia di coronavirus ha bloccato Baselworld negli ultimi due anni, ci siamo presi molto tempo per parlare con i nostri partner ed espositori. Una cosa è diventata molto chiara: il marchio deve rimanere, ma deve cambiare radicalmente.
Michel Loris-Melikoff

Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com

Nelle intenzioni, il nuovo Baselworld sarà meno glamour e più una piattaforma su cui i piccoli produttori di orologi e gioielli e i commercianti di pietre preziose potranno presentare i loro prodotti e i rivenditori avranno un efficiente e un facile accesso alla diversità dei produttori. Non solo: diventerà anche una piattaforma digitale, integrata da eventi dal vivo, che sarà disponibile per l’industria della gioielleria, degli orologi e delle gemme 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, in tutto il mondo.

Il talk show di apertura di Baselworld 2019
Il talk show di apertura di Baselworld 2019

La piattaforma digitale sarà lanciata in autunno, e dovrebbe essere un forum di scambio tra tutti i rappresentanti rilevanti dell’industria, del pubblico e dei media a Baselworld 2022. L’obiettivo è utilizzare nuovi strumenti per la creazione di contenuti, per consentire il massimo un’esperienza fornendo l’opportunità di espandere la propria rete e scambiare informazioni sulle ultime tendenze. Sarà la prima piattaforma indipendente che unisce eventi digitali e live.

Michel Loris-Melikoff
Michel Loris-Melikoff. Copyright: gioiellis.com

Secondo Loris-Melikoff, tutti si incontreranno sulla piattaforma: i marchi, i produttori, i rivenditori, i fan e i media. “Offriremo condizioni e prezzi interessanti per tutti i marchi che vogliono beneficiare di questa piattaforma unica”, assicura il manager. Infine, il nuovo orientamento di Baselworld è in linea con la strategia del Gruppo Mch, «confermata dal nuovo consiglio di amministrazione. Si concentra su piattaforme per comunità in ecosistemi selezionati (internazionali o nazionali), la fornitura di soluzioni di marketing esperienziale con supporto olistico per i clienti in tutto il mondo e la gestione delle infrastrutture del gruppo a Basilea e Zurigo».

Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com






 

Rocca (Damiani) a Lugano




Damiani apre a Lugano una nuova boutique del marchio Rocca, in via Nassa 4, nel cuore del shopping di lusso della città svizzera. Il negozio è caratterizzato da accostamenti cromatici delicati e arredi pregiati curati nei minimi dettagli: qui, classe, armonia e stile si fondono dando vita ad un design armonico e dal sapore contemporaneo che evoca esclusività e ricercatezza estetica.

Esterno della boutique Rocca a Lugano
Esterno della boutique Rocca a Lugano

Rocca è un marchio specializzato in distribuzione di gioielli e orologi, ma anche di alta gioielleria e alta orologeria. Dispone, per esempio, degli altri marchi del gruppo Damiani: Salvini, Calderoni e Bliss, oltre a segnatempo delle migliori Maison tra le quali Panerai, Hublot e Tudor. Tra le eccellenze presenti anche Venini: la vetreria artistica acquistata da Damiani è stata fondata a Venezia nel 1921, ed è nota al mondo per le sue creazioni e le partnership con gli artisti e designer che hanno fatto la storia del settore.

Interno della boutique Rocca a Lugano
Interno della boutique Rocca a Lugano

Guido Damiani
Guido Damiani, presidente del gruppo di Valenza







Avel Lenttan è un nuovo brand italiano di gioielleria che ha una storia particolare





Nasce un nuovo brand di gioielleria: si chiama Avel Lenttan, come il nome della sua fondatrice.

Anelli di Avel Lenttan
Anelli di Avel Lenttan

Il marchio ha già debuttato, alla fine del 2018, e alla sua presentazione pubblica Avel Lenttan può vantare già di aver ricevuto in una cerimonia di gala il premio Le Fonti, prima ancora del lancio della sua collezione di gioielli (categoria: Eccellenza dell’Anno Innovazione & Leadership Rising Star Luxury). Un record. Ma bisogna aggiungere che Le Fonti non è il primo award al quale partecipa Avel Lenttan, anche se non in veste di concorrente: nel 2014, infatti, si è svolto il primo concorso Evolvea Jewellery. Presidente della giuria: Avel Lenttan.

Anello con tormalina rosa della collezione Mirror
Anello con tormalina rosa della collezione Mirror
Anello con tormalina verde della collezione Mirror
Anello con tormalina verde della collezione Mirror
Avel Lenttan ritira il premio Le Fonti
Avel Lenttan ritira il premio Le Fonti






Baenteli, gioielli Swiss Made

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Baenteli, la precisione svizzera al servizio della creatività, che ha vinto un Couture Design Award 2019 ♦︎

In un piccolo paese svizzero, nel Cantone di Berna, c’è un gioielliere che vanta una produzione sorprendente. La sorpresa deriva dal fatto che La Neuveville conta circa 3500 residenti e si trova tra il lago di Biel e i monti del Giura. Insomma, probabilmente un posto ottimo per una passeggiata, ma decisamente lontano dalle rotte della gioielleria.

Orecchini di Baenteli vincitori al Couture Design Awards nella categoria Best in Diamonds Below $20,000
Orecchini di Baenteli vincitori al Couture Design Awards nella categoria Best in Diamonds Below $20,000

Qui, invece, nel 1968 André Baenteli ha aperto il suo primo laboratorio di restauro e creazione di gioielli di lusso e orologi svizzeri. Il suo lavoro è stato apprezzato e nel 1987 suo figlio, Thierry Baenteli, ha presentato la sua prima collezione a Baselworld. Da allora la presenza alle maggiori fiere di gioielleria della piccola, ma raffinata Maison, è costante. La sua produzione comprende anche l’alta gioielleria e, come è lecito aspettarsi nella nazione che ha fatto della precisione una virtù da esportazione, ogni pezzo di gioielleria è certificato e debitamente timbrato dalle autorità svizzere.

Baenteli puntualizza anche che mentre le fasi iniziali dei disegni sono realizzate manualmente, le ultime fasi sono create con la migliore e la più recente tecnologia di produzione dei gioielli, che includono la progettazione e la stampa 3D, il taglio laser Cnc, la precisione di pietre preziose e l’incisione laser. Insomma, artigiani, ma anche in sintonia con i tempi. I gioielli prodotti hanno una qualità immediatamente percepibile. Una qualità che è stata premiata al Couture Design Award con il primo posto nella categoria Best in Diamonds Below 20,000 dollari. Rudy Serra




Anello in oro rosa, zaffiri, ametista
Anello in oro rosa, zaffiri, ametista
Royal Ring con diamante taglio marquise di 0,5 carati
Royal Ring con diamante taglio marquise di 0,5 carati
Anello con crisoprasio, oro, diamanti
Anello con crisoprasio, oro, diamanti
Anello doppio in oro e zaffiri
Anello doppio in oro e zaffiri
Baenteli, anello con rubino e diamanti della collezione Royal
Baenteli, anello con rubino e diamanti della collezione Royal
Anello con zaffiri
Anello con zaffiri
Anelli doppi della collezione Cascade in oro rosa e bianco, con diamanti o zaffiri
Anelli doppi della collezione Cascade in oro rosa e bianco, con diamanti o zaffiri
Collezione Royal, oro rosso e diamanti
Collezione Royal, oro rosso e diamanti
Bracciale della collezione Pyramid
Bracciale della collezione Pyramid







Le curve della Svizzera con Baenteli

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La collezione Sphere di Baenteli, linee curve con diamanti, zaffiri e rubini ♦︎

La Svizzera preziosa non è solo orologi: gioiellerie come Baenteli (leggi anche: Baenteli, gioielli Swiss made) sono lì a testimoniare che, accanto alle Maison di Ginevra, anche in altri cantoni della Confederazione elevetica è viva la capacità artigianale nella oreficeria. Baenteli pubblicizza una lavorazione ancorata alla tradizione che è una caratteristica della Svizzera in molti settori. In questo caso, per realizzare la collezione Sphere, così come per altre linee di prodotto, parte dagli schizzi iniziali su carta, alla lucidatura finale, con la scelta di pietre di prima qualità. Ma utilizza anche le nuove tecnologie, come la progettazione e la stampa 3D, il taglio laser Cnc e l’incisione laser. Alla fine, ogni pezzo di gioielleria è certificato made in Swiss e debitamente timbrato dalle autorità svizzere. La collezione Sphere, come indica il nome, punta sulla forma arrotondata di anelli e pendenti, che sono coperti da pavé o riviére in diamanti o zaffiri. Lavinia Andorno




Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri blu
Baenteli, anello in oro bianco e diamanti bianchi
Baenteli, anello in oro bianco e diamanti bianchi
Baenteli, anello in oro bianco e diamanti incolori
Baenteli, anello in oro bianco e diamanti incolori
Baenteli, anello in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa. Prezzo: 41.000 euro
Baenteli, anello in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa. Prezzo: 41.000 euro
Baenteli, anello in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Baenteli, anello in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Pendente in oro bianco, diamanti e zaffiri rosa
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri rosa
Pendente in oro bianco, diamanti e zaffiri
Pendente in oro bianco, diamanti e zaffiri

Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri
Anello in oro bianco, diamanti e zaffiri







Gli smeraldi sicuri della Svizzera



Gübelin ha introdotto in Svizzera un sistema per monitorare gli smeraldi dal momento dell’estrazione alla incastonatura ♦︎

E se lo smeraldo non fosse uno smeraldo? E se lo smeraldo venduto come colombiano fosse, invece, stato estratto in una miniera abusiva, magari servita ad alimentare guerre e terrorismo? La risposta queste domande si potrà trovare in Svizzera. Più precisamente si trova nei laboratori di Lucerna di Gübelin, che è anche una Maison di gioielleria. È lì che è stato individuato un metodo che consente di analizzare il Dna dello smeraldo, cioè la la sua provenienza. Il Laboratorio Gemmologico Gübelin ha messo a punto l’Emerald Paternity Test. La tecnologia riesce a verificare, oltre che la autenticità della pietra, anche il suo percorso, prova della loro provenienza geografica. I gioielli con smeraldi dell’azienda, insomma, saranno completamente tracciabili.

Metodo rivoluzionario

Secondo l’azienda, l’Emerald Paternity Test rappresenta una rivoluzione per il settore delle gemme di colore. Per monitorare la provenienza della pietra, il laboratorio utilizza nanoparticelle (circa 1 miliardesimo di metro) basate sul Dna, che sono applicate direttamente in miniera sul cristallo di smeraldo non ancora lavorato. La nanoparticella è stata sviluppata apposta per resistere alle comuni procedure alle quali è sottoposto uno smeraldo prima di raggiungere il consumatore finale (estrazione, lavaggio, taglio, lucidatura, trasporto, incastonatura). Le nanoparticelle possono essere analizzate e decodificate in ogni singola tappa della catena di lavorazione. Questa tecnologia offre ai minatori (siano essi impiegati in grandi imprese o in piccole cooperative artigianali), ai governi, alle organizzazioni commerciali, agli enti di controllo, ai marchi di gioielleria ed ai consumatori finali un livello di trasparenza assolutamente nuovo nel mercato degli smeraldi, creando fiducia e sicurezza.

Garanzia scientifica

È la prima volta che la nanotecnologia è utilizzata per le gemme. Le dimensioni stesse delle particelle utilizzate le rendono invisibili al microscopio ottico, quindi non influenzano in nessun modo né l’aspetto esteriore, né la qualità o le caratteristiche della pietra preziosa.

Gübelin Jewellery è il primo marchio di gioielleria al mondo ad offrire smeraldi contenenti queste particelle. Questa nuova tecnologia è stata impiegata per la prima volta nello smeraldo che adorna l’anello di platino Ancient Path di Gübelin Jewellery. Grazie all’Emerald Paternity Test, lo smeraldo di oltre 6 carati può essere tracciato fino alla miniera Belmont di Itabira, nello stato brasiliano di Minas Gerais. Le nanoparticelle sono state aggiunte allo smeraldo direttamente in miniera. Da quel momento in poi, questa pietra preziosa potrà sempre essere associata univocamente alla propria origine geografica.





La miniera di Belmont, Brasile, dove si esegue il Paternity Test
La miniera di Belmont, Brasile, dove si esegue il Paternity Test

Anello di Gübelin in platino e smeraldo
Anello di Gübelin in platino e smeraldo
Smeraldo incastonato nella roccia
Smeraldo incastonato nella roccia
Raphael Gübelin, presidente
Raphael Gübelin, presidente
Daniel Nyfeler, direttore generale di Gübelin
Daniel Nyfeler, direttore generale di Gübelin

Nano particelle nel Paternity Test
Nano particelle nel Paternity Test







Fasoli venderà orologi a Guglielmo Tell

Fasoli
Fasoli Gioielli

Più estero per Fasoli. È la stanchezza del mercato italiano della gioielleria a spingere oltrefrontiera i produttori. Per questo Fasoli Gioielli, azienda di preziosi e orologi nata a metà Ottocento (cinque negozi tra Brescia, Crema, Sirmione e Verona) ha in tasca un accordo di collaborazione con un partner tedesco per la distribuzione in esclusiva in Germania, Austria e Svizzera nei prodotti di fascia più bassa. Non a caso l’azienda ha programmato un incremento della produzione di collezioni con perle e argento anziché oro, a prezzi più contenuti. L’azienda ha anche nel cassetto un progetto di espansione sui mercati dell’Est europeo e, cia e-commerce, anche nell’area del Golfo, al momento una delle più vivaci. Fasoli ha un giro d’affari (dati 2011) di 13,5 milioni di euro, ed è proprietaria del marchio Mayumi. F.G.

bracciale
Bracciale di argento Fasoli