Qayten

Lusso di ebano per Qayten

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Gioielli composti con legno, ma di lusso. Anzi, di design. La piccola e raffinata maison bolognese Qayten ha ideato la collezione TT con una scelta non consueta nel mondo della gioielleria. I pezzi della collezione, infatti, sono realizzati con quello che è il materiale più antico utilizzato dall’uomo: il legno. Ma non si tratta di una scelta casuale. Il legno, ebano scuro e molto solido, resistente e con venature dalle sfumature calde, è accompagnato da inserti in oro e diamanti. È un ritorno alle origini della civiltà: i primi gioielli indossati dalle donne, migliaia di anni fa, erano di legno.

Anello in ebano, oro, diamanti
Anello in ebano, oro, diamanti

Ma è anche una scelta che allude alla natura, anche se la Maison mette in chiaro che l’ebano utilizzato ha un’origine etica. I gioielli sfoggiano un design elaborato, con bracciali e collane composti da un puzzle di elementi dalle forme sinuose, morbide, che fanno sembrare in movimento i volumi del gioiello. La collezione è composta da un bracciale, due collane, due paia di orecchini e un anello.

Bracciale in ebano, oro e diamanti
Bracciale in ebano, oro e diamanti
Orecchini della collezione TT
Orecchini della collezione TT
Orecchini in ebano oro e diamanti
Orecchini in ebano oro e diamanti
Collana della collezione TT  in ebano, oro e diamanti
Collana della collezione TT in ebano, oro e diamanti

Collana in ebano, oro e diamanti
Collana in ebano, oro e diamanti







Qayten tra anelli flessibili, smalto e pezzi unici

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Non sono poche le Maison di gioielli che, come Qayten, hanno deciso di proporre anelli e bracciali flessibili, che si adattano alla circonferenza delle dita. Ma ognuno lo fa a modo suo. Inoltre, non è sufficiente proporre la elasticità, ma occorre anche che il gioiello sia piacevole, oltre che facile da indossare.

Anello EX con zaffiri e smeraldi
Anello EX con zaffiri e smeraldi

La collezione EZ di Qayten è stata proposta nel 2018, ma è continuamente rinnovata. Presentata come anelli stile eternity con pietre di colore, dai rubini agli zaffiri, la serie di gioielli si è evoluta senza cambiare nome, fino a trasformarsi in una linea di anelli che assomigliano poco a quelli iniziali. Ma la Maison di Bologna si conferma eclettica anche con anelli completamente diversi come quelli in oro, smalto di diversi colori e diamanti. Non mancano, in ogni caso, i pezzi unici, come l’anello Pompidou, che si ispira all’architettura del centro espositivo di Parigi: oro, diamanti e zaffiri compongono delle ellissi che ricordano i grandi tubi a vista disposti sul perimetro del museo.

Anelli flessibili EZ
Anelli flessibili EZ
Collana in oro diamanti
Collana in oro diamanti
Anello EZ con zaffiri rosa e diamanti
Anello EZ con zaffiri rosa e diamanti
Anello Origami in oro bianco e pavé di diamanti
Anello Origami in oro bianco e pavé di diamanti
Anello EZ con zaffiri di diversi colori, smeraldi, diamanti
Anello EZ con zaffiri di diversi colori, smeraldi, diamanti
Anello in oro giallo, smalto bianco e diamanti
Anello in oro giallo, smalto bianco e diamanti

Anello Pompidou in oro rosa, diamanti, zaffiri
Anello Pompidou in oro rosa, diamanti, zaffiri







Due Pompidou per Qayten

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Qayten presenta al Couture bracciale e collana ispirati al Centre Pompidou di Parigi ♦︎

La piccola ma geniale Maison di Bologna, Qayten, ha pianificato la partecipazione al Couture con diverse novità. Eccone qui due: collana e bracciale Pompidou. Ma l’ispirazione dei gioielli non si riferisce in particolare all’ex capo di Stato francese, Georges Pompidou, quanto al museo parigino che porta il suo nome.

Qayten, bracciale Pompidou in oro flessibile e diamanti
Qayten, bracciale Pompidou in oro flessibile e diamanti

Il Centre George Pompidou, progettato dagli architetti Richard Rogers e Renzo Piano, è un’opera d’arte che contiene opere d’arte, una struttura che non si dimentica. Qayten ha trasformato le linee sorprendenti del Centre Pompidou in audaci gioielli. E, come per l’edificio parigino, i gioielli sono originali sculture, in questo caso da indossare. I gioielli sono realizzati in oro giallo o bianco 18 carati e diamanti. Ma sono importanti gli aspetti tecnici innovativi: l’uso di un innovativo tubo flessibile in oro rende bracciali e collana facilmente indossabili, dato che sono elastici, in modo da coniugare il design e contemporaneo con la vestibilità.





Centre Pompidou, particolare
Centre Pompidou, particolare

Qayten, collana Pompidou
Qayten, collana Pompidou

Centre Pompidou, a Parigi
Centre Pompidou, a Parigi

Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti

Paris, Pompidou Centre
Paris, Pompidou Centre







VicenzaOro, i magnifici otto della Design Room

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Chi c’è nella Design Room di VicenzaOro: debutta Alessio Boschi, trasloca Garavelli e… ♦︎

Nel conto alla rovescia in vista di VicenzaOro September, organizzato da Italian Exhibition Group e in programma a Vicenza dal 22 al 26 settembre 2018, si delinea con maggiore precisione l’ambito di una delle sezioni più attese, The Design Room. Introdotta un paio di edizioni fa, l’area è riservata a firme particolarmente significative del design del gioiello. Nella edizione di settembre 2018 l’area vede qualche conferma e parecchie novità. Innanzitutto cambia il numero di designer che espongono: dai 12 della prima edizione, a gennaio 2017, agli 11 della edizione dello scorso gennaio, agli otto di settembre 2018. Tra gli aficionados della Design Room, per questa edizione si contano Qayten, innovativa boutique bolognese che suscita sempre molto interesse, Alessa Jewellery,  brand nato dall’amore tra i designer Yuvraj Pahuja e Alessandra Robles, e la italo-brasiliana Bia Tambelli. Un esordio d’eccezione è quello dell’estroso Alessio Boschi, designer italiano di profilo mondiale, che finora è stato presente solo a Baselworld. Altre novità sono rappresentate dal marchio Cedille, creato da Carmen Aoun nel 2015, dalle collezioni esotiche di Inspiration Jewels e dalla semplicità di Syna. Trasloca nella Design Room, invece, il marchio storico Garavelli. In realtà si tratta di uno spostamento di pochi metri, perché la Maison piemontese era in precedenza collocata nell’area Icon di VicenzaOro, al cui interno si trova l’area Design Room. Non a caso lo scorso anno Garavelli ha vinto un prestigioso Design Award al Couture di Las Vegas.





Alessio Boschi
Alessio Boschi

Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Alessa Jewelry, anelli della Amara Collection
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Garavelli, bracciale in oro diamanti
Garavelli, bracciale in oro diamanti

Bia Tambelli, orecchini con acquamarine
Bia Tambelli, orecchini con acquamarine







Nexus prezioso con Qayten





Una collezione da incorniciare: Nexus di Qayten sul palcoscenico del Couture di Las Vegas ♦︎

Nexus, parola latina che significa collegamento. Un rapporto di amicizia, per esempio. O, nexus ancora più stretto, un legame di amore. Questo concetto di connessione ha ispirato una delle Maison italiane più votate all’innovazione, alla creatività e all’originalità nel mondo del gioiello. Anche questi, per la bolognese Qayten, sono concetti che hanno un nesso. E Nexus è il nome della collezione che il brand ha deciso di portare al Couture del Las Vegas, uno dei palcoscenici mondiali dove si confrontano i più preziosi, e anche i più audaci, designer della gioielleria. La collezione comprende un bracciale con cinturino in cuoio, ma anche un anello e una collana principesca.

I gioielli sono realizzati con diamanti che incorniciano tanzaniti blu-viola, in una trama di  tzavoriti tessuta con un filo impercettibile dalle mani di abili artigiani, per suggellare un vincolo che possiede l’eternità delle opere d’arte. A proposito di collegamenti: Qayten è una parola in sanscrito, l’antica lingua dell’India, che significa «origine». Ed è dall’origine di qualcosa che si genera un nexus.




Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus chiuso
Qayten, bracciale Nexus aperto
Qayten, bracciale Nexus aperto
Collana della collezione Nexus, con diamanti, tsavoriti e tanzaniti
Collana della collezione Nexus, con diamanti, tsavoriti e tanzaniti
Anello della collezione Nexus, con diamanti, tsavoriti e tanzaniti
Anello della collezione Nexus, con diamanti, tsavoriti e tanzaniti







VicenzaOro Design Room, chi c’è e chi non c’è

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Chi c’è, chi non c’è e chi è da scoprire tra gli 11 designer invitati a VicenzaOro January nella Design Room ♦︎

Aida Bergsen, Akillis, Fernando Jorge, Bia Tambelli, Alissa jewelry, BebPop, Kellyxia Fine Jewelry, Magerit, Noor Jewelry, Netali Nissim, Qayten, Federica Rettore. Sono 11 i creatori invitati nel distretto The Design Room alla prossima VicenzaOro January 2018. L’area riservata alle piccole Maison create da designer giovani, emergenti e, possibilmente, con qualche cosa in più da dire. Rispetto allo scorso anno, quando è stata introdotta questa area espositiva, ci sono alcune conferme, come Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Qayten e Fernando Jorge. Le novità, invece, iniziano con Aida Bergsen, che nonostante il nome nordico ha sede a Istanbul ed è una designer-scultrice. Akillis è una Maison di Parigi creata da Caroline Gaspard, che si descrive come «une aventurière, audacieuse et determinée». C’è poi Bia Tambelli, emergente designer brasiliana. Kellyxia, invece, è una azienda cinese, con sede a Shanghai, anch’essa per ora ignorata da Google. Infine, Noor Jewelry è il brand di Noor Fares, designer libanese cresciuta a Parigi e trasferita a Londra, già molto quotata. Insomma, nella Design Room sono previsti brand già ben affermati, come Fernando Jorge, Magerit, Qayten o Federica Rettore assieme a nomi che sono letteralmente da scoprire. Forse per aumentare la curiosità. Lavinia Andorno




Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares
Noor Fares
Anello in oro di Fernando Jorge
Anello in oro di Fernando Jorge
Fernando Jorge
Fernando Jorge
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Caroline Gaspard
Caroline Gaspard
VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017






Qayten sull’Onda

Onde e Passione nel grande design del piccola Maison bolognese Qayten: ecco le novità

Che cos’è la creatività, se non un’ispirazione che invade il proprio spirito come un’onda? E perché la forza inarrestabile del moto ondoso è sempre stata associata alla passione? Infine, non si dice forse «cavalcare l’onda» per indicare di essere alla moda? Tutti concetti riassunti nel nuovo lavoro di Qayten, piccola Maison bolognese con il design nel proprio dna e con grande capacità di innovare (e stupire).

Qayten ha scelto il palcoscenico del Couture a Las Vegas per presentare la collezione Ola (parola che significa onda in spagnolo). E la collana della collezione è una porzione di mare, dove la schiuma è composta da diamanti, mentre il blu dell’acqua è riassunto con zaffiri di diverse tonalità. Nella grande kermesse del Nevada, inoltre, Qayten porta altri pezzi di gran classe, come le nuove collane della collezione Jingle, e il festival di diamanti della collezione Tribute, con anelli, orecchini e la collana Passione, con pietre tagliate soprattutto marquise o pera, che assicurano un luccichio abbagliante. Alessia Mongrando





Collana Ola, diamanti e zaffiri
Collana Ola, diamanti e zaffiri

Anello Passione, oro bianco e diamanti
Anello Passione, oro bianco e diamanti
Qayten, collana Passione
Qayten, collana Passione
Qayten, orecchini Passione
Qayten, orecchini Passione
Pendente della collezione Jingle
Pendente della collezione Jingle
Collana della collezione Jingle
Collana della collezione Jingle

Anello Opera, con opale
Anello Opera, con opale







Qayten suona i Jingle

Cascate d’acqua, cascate d’oro, poesie e design: il prezioso menu di Qayten per la collezione Jingle ♦

È possibile associare un paio di orecchini a un suono? È realistico pensare che un gioiello abbia l’eco di una poesia di Lord Byron? Può il design riprodurre la naturale bellezza di una cascata? La risposta a tutte e tre le domande è che, sì, è possibile a patto di bussare alla porta di Qayten, giovane e gagliarda piccola boutique di gioielleria italiana che fa del design la sua bandiera (ne abbiamo già parlato qui). Come nella collezione Jingle. I gioielli di questa collezione sono ispirati alle cascate delle Marmore vicino a Terni, che con il loro dislivello di 165 metri avevano incantato il poeta e patriota inglese, e sono composti da piccole e vivaci cascate in oro e diamanti. Qayten, che si avvale dell’esperienza di un designer di lungo corso (in questo caso non siamo di fronte a giovani al debutto), ha scelto una sua particolare via alla creazione delle sue collezioni e si è subito conquistata un posto di rilievo nella piccola platea riservata ai veri innovatori. Non a caso a VicenzaOro la Maison di Bologna è stata invitata nell’area dedicata a 12 campioni del design internazionale.  Tra le sue collezioni più apprezzate c’è anche Twist, che ha messo al centro della composizione le perle. Prezzi: gli orecchini Jingle, hanno un prezzo suggerito di circa 8.400 dollari. Gli orecchini della collezione Twist un prezzo suggerito al pubblico di 9.500 dollari, la collana Twist lunga (composta da otto fili di 1 metro l’uno) 33.000 dollari, la collana Twist con baby Akoya bianche e gialle e chiusura con zaffiri 18.000 dollari. Non pensate, ovviamente, di trovarli in qualche gioielleria scelta a caso. I pezzi di Qayten si trovano in retailer selezionati e, in ogni caso, probabilmente non con le collezioni complete. L’azienda consiglia quindi di inviare un’email a info@qayten.net per individuare il rivenditore più vicino.

Orecchini della collezione Jingle in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Jingle in oro rosa e diamanti
Orecchini della collezione Jingle in oro bianco e diamanti
Orecchini della collezione Jingle in oro bianco e diamanti
Orecchini della collezione Jingle in oro giallo e diamanti
Orecchini della collezione Jingle in oro giallo e diamanti
Collana della collezione Twist con baby Akoya bianche e gialle e chiusura con zaffiri
Collana della collezione Twist con baby Akoya bianche e gialle e chiusura con zaffiri
Collana della collezione Twist, composta da otto fili di 1 metro l’uno
Collana della collezione Twist, composta da otto fili di 1 metro l’uno
Orecchini della collezione Twist
Orecchini della collezione Twist


A VicenzaOro vince il design

La Design Room a VicenzaOro January: 12 autori d’eccezione per i gioielli di domani ♦

Una delle novità migliori della edizione di VicenzaOro January è stata l’introduzione della Design Room. Mentre nella gioielleria tradizionale c’è chi perde colpi e chi non si ripresenta all’appuntamento fieristico (per esempio, marchi storici come Chimento o Verdi Gioielli), ci sono nuovi protagonisti che si affacciano, con successo, al mondo della gioielleria. Spesso, però, non hanno una struttura organizzativa consolidata alle spalle su cui fare affidamento. VicenzaOro ha così pensato a un’area tutta loro con spazi organizzati in modo semplice e riconoscibile, a un prezzo abbordabile. L’iniziativa è ottima. Per i visitatori, che hanno potuto avvicinare designer che altrimenti avrebbero seguito da lontano, e per i designer che sono atterrati nel crogiolo vicentino sentendosi a proprio agio, visto che l’omogeneità della Design Room (come è stato chiamato lo spazio all’interno del padiglione Icon), ha reso più interessante il confronto. Sono stati 12 i designer internazionali, giovani ma ormai affermati (uno di loro, Nikos Koulis, ha anche vinto uno dei Palladio awards), che sono stati invitati:  Netali Nissim, Federica Rettore e Qayten (Italia), Rodney Rayner, Sarah Ho e Zara Simon (Gran Bretagna), Nikos Koulis (Grecia), Magerit (Spagna), Daniela Villegas e Sutra (Usa), Fernando Jorge (Brasile), Elie Top (Francia). Esperimento, si spera, da ripetere. Giulia Netrese

Zara Simon, All Seeing Eye Ring
Zara Simon, All Seeing Eye Ring
Zara Simon
Zara Simon
Orecchini di Netali Nissim
Orecchini di Netali Nissim
Netali Nissim
Netali Nissim
Collana di Sarah Ho
Collana di Sarah Ho
Sarah Ho
Sarah Ho
Lady Rabbit, di Magerit
Lady Rabbit, di Magerit
Daniel Calvo, designer di Magerit
Daniel Calvo, designer di Magerit
Anelli Laguna di Rodney Rainer
Anelli Laguna di Rodney Rainer
Rodney Rayner
Rodney Rayner
Collana Venice di Qayten
Collana Venice di Qayten
Maddalena Allegretti, di Qayten
Maddalena Allegretti, di Qayten
Federica Rettore, a fianco Boulder opal ring
Federica Rettore, a fianco Boulder opal ring
Best in Bridal: Nikos Koulis, anello Oui Collections con un diamante centrale taglio ovale, montatura in smalto nero e due smeraldi laterali taglio ovale
Best in Bridal: Nikos Koulis, anello Oui Collections con un diamante centrale taglio ovale, montatura in smalto nero e due smeraldi laterali taglio ovale
Nikos Koulis
Nikos Koulis
Fernando Jorge, Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Fernando Jorge, Stream, anello in oro giallo con calcedonio rosa e diamanti champagne
Fernando Jorge
Fernando Jorge
Elie Top, anello Scaphandre, Elie Top
Elie Top, anello Scaphandre, Elie Top
Elie Top
Elie Top
Sutra: anello con saffiri blu e diamanti su oro bianco
Sutra: anello con saffiri blu e diamanti su oro bianco
Arpita Navlakha, designer di Sutra
Arpita Navlakha, designer di Sutra
Daniela Villegas, anello Eutychia, oro giallo 18 carati e zaffiri multicolore
Daniela Villegas, anello Eutychia, oro giallo 18 carati e zaffiri multicolore
Daniela Villegas
Daniela Villegas


Qayten, miracolo a Bologna

A Bologna, lontano dai tradizionali centri dell’oreficeria italiana, nel 2014 è nata Qayten. Il risultato è quasi miracoloso: partire e trovarsi in poco tempo ai vertici della gioielleria non è cosa di tutti i giorni. E ci sono le premesse perché il miracolo continui. A proposito, il nome Qayten è una parola in sanscrito, l’antica lingua dell’India, che significa «origine». E forse allude alla strada che porta all’origine del processo creativo. Il risultato è una miscela esplosiva di lusso e design, di nuove forme e materiali inusuali, come il raro legno indonesiano accostato a oro e diamanti. È alta gioielleria contemporanea. Come la collana Bologna, realizzata in oro bianco coperto in diamanti, che ha la forma di un’onda. Qayten, spiega, vuole esplorare i confini estremi della gioielleria, ma naturalmente con l’intento di produrre gioielli indossabili e, possibilmente, con incorporato un effetto wow. Bisogna ammettere che ci riesce spesso. Come nella collezione Paisley, con gioielli che hanno un profumo orientale che si sposa con una tecnica di realizzazione tipicamente italiana. Oppure nella collezione Bloom, dove i gioielli si trasformano in leggeri e luminosi fiori. Alessia Mongrando

Anello in oro, perle e diamanti della collezione Twist
Anello in oro, perle e diamanti della collezione Twist
Anello della collezione Paisley
Anello della collezione Paisley
Collana in ebano, oro e diamanti della collezione TT
Collana in ebano, oro e diamanti della collezione TT
Collezione Bloom, bracciale in oro e diamanti
Collezione Bloom, bracciale in oro e diamanti
Collezione Bloom, anello in oro e diamanti
Collezione Bloom, anello in oro e diamanti
Collezione Xf, anello in oro bianco e diamanti
Collezione Xf, anello in oro bianco e diamanti
Bracciale in ebano, oro e diamanti della collezione TT
Bracciale in ebano, oro e diamanti della collezione TT
Orecchini della collezione Paisley con zaffiri e diamanti
Orecchini della collezione Paisley con zaffiri e diamanti
Collana Bologna, in diamanti e oro bianco
Collana Bologna, in diamanti e oro bianco