Puglia

Il legno prezioso di Nalj




Dalla Laguna di Venezia, oppure dall’Africa, dallIndonesia… Nel segno della natura. Annalisa Mirizzi e Mimmo Demattia, sono i due designer dei gioielli di Nalj, un piccolo brand pugliese che ha sede a Polignano a Mare, una cittadina che sorge su uno sperone roccioso ed è meta turistica. I due designer hanno scelto di utilizzare diverse tipologie di legno per realizzare i propri gioielli. Orecchini, bracciali, collane, anelli sono composti quindi da kauri, legno millenario neozelandese, oppure noce americano, cedro libanese, ulivo, rovere, ebano, wengè, accando a pietre dure e semipreziose, argento 925 e oro. Ma non solo. Un’altra idea di Nalj, infatti, è utilizzare il legno delle briccole di Venezia,

Anello realizzato con il legno di una briccola
Anello realizzato con il legno di una briccola

Le briccole di Venezia sono quei pali di quercia piantati in mezzo all’acqua per facilitare la direzione delle barche che solcano la Laguna. Le briccole durano decenni, ma periodicamente (circa dopo cinque-dieci anni) devono essere sostituite. I gioielli della linea Nalj, quindi, riutilizzano questo legno temprato dal vento della laguna veneta per realizzare i propri gioielli. Anni fa, per esempio, con questo legno Nalj ha presentato una collezione in abbinata con la marca di motoscafi di lusso Riva.

Anello con legno kauri
Anello con legno kauri
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e argento by Nalj
Anello in legno e cubic zirconia
Anello in legno e cubic zirconia
Collana con legno e argento dorato
Collana con legno e argento dorato

Collana by Nalj
Collana by Nalj

Gondole e briccole a Venezia
Gondole e briccole a Venezia







Le Carose, il Sud che non ti aspetti

/




In Italia la maggior parte dei brand di gioielli hanno sede al Nord, oppure in Toscana e nell’area attorno a Napoli. Ma ci sono delle eccezioni. Toco d’Encanto è una gioielleria di Nardò, in provincia di Lecce (Puglia), che qualche anno fa si è inventata delle originali linee di gioielleria e bigiotteria. Non si può dire che a loro manchi l’iniziativa. Le composizioni hanno un nome o, meglio, un brand: Le Carose, controllato da una società, Pink Mood, che fa capo aStefano Ronzino, e che però ha sede a Milano. Il nome ha bisogno di una spiegazione: nel dialetto del Salento Le Carose significa le ragazze. E a loro sono rivolti i gioielli del marchio. Parte dei bijoux ha, appunto, la forma di piccole bambole.

Collana Carosa, in ottone dorato, testa in perla, gonna fantasia marrone
Collana Carosa, in ottone dorato, testa in perla, gonna fantasia marrone

I gioielli sono realizzati con pietre sintetiche o cristalli Swarovski, ma anche con materiali come argento, alluminio, ottone, senza nickel. L’idea è tanto originale che ci tengono a sottolineare che hanno brevettato il marchio, una cosa per la verità, che non appare così bizzarra. Qual è la filosofia delle collezioni? Be’, forse quella un po’ dolcegabba style, che traspare dal video che hanno realizzato tempo fa: una donna vagamente ribelle nel Sud più tradizionale. Con al collo un pendente Le Carose, ovviamente. Giulia Netrese

Collana in bronzo dorato
Collana in bronzo dorato
Orecchini groumette in bronzo con cristalli Swarovski
Orecchini groumette in bronzo con cristalli Swarovski
Orecchini Empire in argento e pietre sintetiche
Orecchini Empire in argento e pietre sintetiche
Collana in argento dorata e cristalli Swarovski
Collana in argento dorata e cristalli Swarovski
Anello colelzione Happy, in argento dorato e cristalli
Anello colelzione Happy, in argento dorato e cristalli

Anello in argento dorato e smalto
Anello in argento dorato e smalto







Gioielli per aperitivo con Roberta Risolo

La crisi sanitaria mondiale induce il mondo della gioielleria a ripensare il modo di comunicare. Eccone uno nuovo: aperitivi via Instagram. L’idea è di Roberta Risolo, artista orafa di Otranto, un piccolo (e incantevole) borgo della Puglia (è anche il punto più a Est d’Italia). La designer ha inaugurato una serie di appuntamenti chiamati Aperitivo con gioiello vista mare, in diretta Instagram da Otranto sul profilo www.instagram.com/robertarisoloartjewels. Il desiderio espresso dalla designer «è dare un messaggio positivo, accorciando le distanze attraverso i nuovi strumenti digitali, e condividere la bellezza di Otranto, parlando di artigianato e gioielli con tutti». Anche attraverso le parole di studiosi di storia come Emanuela Fogliadini e François Boespflug.

Roberta Risolo nel suo atelier a Otranto
Roberta Risolo nel suo atelier a Otranto

Nel frattempo l’Atelier Roberta Risolo Art Jewels nel borgo antico di Otranto è pronto ad accogliere i visitatori seguendo tutte le indicazioni attuali in termini di sicurezza. Fantasia nel promuovere la propria attività, dunque, ma anche nel proprio lavoro.

Anello con legno d'ulivo e perla
Anello con legno d’ulivo e perla

Le sue creazioni, spiega, sono legate alla cultura del Salento, sia per i materiali caratteristici come il legno d’ulivo sia per le architetture del suo territorio. Come il rosone della Cattedrale di Otranto, gli anelli in legno di ulivo e perla, i pendenti ispirati ai motivi decorativi della Basilica di Santa Caterina di Alessandria di Galatina e molto altro.

Anello con citrino
Anello con citrino

Dopo gli studi, l’interesse per l’oreficeria ha condotto Roberta Risolo a Vicenza, uno dei distretti italiani della gioielleria, dove ha frequentato corsi di specializzazione e ha avuto le prime esperienze lavorative. Tornata in Puglia, oggi alterna l’insegnamento all’attività del suo Atelier a Porta Terra, inaugurato nel 2016. Il suo motto: «Credere sempre nella bellezza dei propri sogni».

Roberta Risolo, lavorazione delle Chiavi di Otranto
Roberta Risolo, lavorazione delle Chiavi di Otranto
Orecchini con perle
Orecchini con perle
Pendente Chiave di Otranto
Pendente Chiave di Otranto
Anello con ametista
Anello con ametista






Giro d’Italia con Trolbeads

/




Da Trollbeads elementi in argento da aggiungere ai bracciali con icone del cibo, del Carnevale e dell’architettura delle diverse regioni italiane ♦︎

Questa volta a stupire non è la ricerca di un design diverso, inconsueto, sorprendente. Sorprende, invece, la scelta del tema ideata da Trollbeads: le regioni d’Italia. Lo Stivale, infatti, ha una incredibile varietà di paesaggi, tradizioni, alimenti. E il brand danese ha deciso di iniziare un Giro d’Italia attraverso una collezione che offre la possibilità di personalizzare i bracciali con beads che ricordano piatti tipici e maschere del carnevale.

Le prime regioni disponibili della collezione sono Lazio, Piemonte, Puglia e Sardegna.

Il bracciale Piemonte Mio
Il bracciale Piemonte Mio

Per esempio, per il Lazio i simboli scelti sono i bucatini, una pasta simile a spaghetti che diventano una cannuccia, Rugantino, personaggio del teatro comico romanesco, e la Scalinata di Piazza di Spagna con i suoi 135 gradini di travertino bianco. Per il Piemonte i simboli sono gli agnolotti, la maschera popolare torinese Gianduia e la Mole Antonelliana. Per la Puglia sono state scelte le orecchiette, la classica pasta pugliese, la maschera di Farinella del Carnevale di Putignano e il trullo, antica abitazione in pietra con il tetto a forma di cono. Infine, per la Sardegna ecco i malloreddus, specialità di pasta della cucina sarda, i mamuthones, maschere create per ancestrali riti di fertilità, e i nuraghi, edifici in pietra di forma cilindrica. Gli elementi sono tutti in argento, da aggiungere ai bracciali con la chiusura a moschettone e ai beads colorati in vetro, bianco, rosso e verde.





Il bracciale Puglia Mia
Il bracciale Puglia Mia

Il bracciale Lazio Mio
Il bracciale Lazio Mio
Il bracciale Sardegna Mia
Il bracciale Sardegna Mia

Bracciale della collezione Regioni d'Italia
Bracciale della collezione Regioni d’Italia